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Per quanto riguarda la scelta del numero di ripetizioni e della percentuale di carico da utilizzare in ogni
esercizio, Staley indica dei carichi di lavoro che permettono di fare tra le 10 e le 12 ripetizioni con una
percentuale che si aggira intorno al 70-75% di 1 RM, suggerendo però di non arrivare al cedimento
muscolare. Per tale ragione, Staley ha dato l'indicazione precisa di fermarsi intorno alle 6 ripetizioni prima
di fare una pausa breve per poi passare all'esercizio successivo. L'autore sostiene anche che, utilizzando
percentuali di carico superiori all'1RM rispetto a quelle previste, si incrementa maggiormente la forza
massima al contrario di quanto accade quando si utilizzano carichi inferiori che vanno ad agire sull'aumento
dell'endurance muscolare, sulla resistenza cardio-respiratoria, nonché sulla perdita di grasso corporeo. Per
questo motivo e per evitare di arrivare al cedimento muscolare, Charles Staley prevede di diminuire le
ripetizioni all'approssimarsi della fatica cumulativa e all'avvicinamento del tempo totale previsto per la
durata di ogni "zona PR" conducendo persino ripetizioni singole pur di arrivare al maggior numero possibile
di ripetizioni totali.
Rispetto ai protocolli classici di ipertrofia in cui un principio basilare è quello dell'aumento progressivo del
carico nelle successive sessioni di allenamento, l'EDT sottolinea l'importanza dell'aumento delle ripetizioni
totali nello stesso periodo di tempo dello stesso allenamento cercando in questo modo l'endurance
muscolare. Per Staley vale la regola del 20/5: non appena si incrementa del 20% il numero totale delle
ripetizioni, si aumenta del 5% il carico nell'allenamento successivo.
Nella scelta degli esercizi, Staley suggerisce l'utilizzo di macchinari piuttosto che l'uso dei pesi liberi o
esercizi ad alta coordinazione motoria che richiedono una tecnica perfetta (e.g. squat, stacchi da terra,
military press). Questa scelta è dovuta al fatto che l'EDT, essendo un tipo di allenamento ad alta intensità e
stressante sotto il profilo nervoso, può compromettere lucidità e concentrazione e rendere difficoltosa la
tecnica di esercizi troppo evoluti e che richiedono un alto tasso di impegno motorio e coordinativo. In tal
senso, Staley privilegia l'utilizzo delle macchine, anche se questo va a discapito di tutti quei muscoli
stabilizzatori che vengono così inibiti durante alcuni esercizi guidati. Questo, tuttavia, non esclude l'utilizzo
di alcuni esercizi a patto che, sostiene Staley, vengono perfettamente eseguiti anche in situazione di
stanchezza e calo fisico.
Staley inoltre suggerisce coppie di esercizi di muscoli agonisti e antagonisti e sconsigliando quelli ad alta
sinergia muscolare e unilaterali e 3 o 4 sessioni di allenamento settimanale.
In conclusione, è possibile affermare che il metodo EDT è un ottimo allenamento ad alta intensità per il
miglioramento dell'endurance muscolare e dall'alto impegno - non solo fisico ma anche mentale - e, per
tale ragione, consigliabile da eseguire per non più di una o due volte l'anno. Diversamente, anche se
utilizzato da molti campioni di body bulding con particolari successi, il metodo EDT non appare essere il più
efficace metodo di allenamento per lo sviluppo della forza e dell'ipertrofia se svolto frequentemente; al
contrario, se effettuato per brevi periodi dell'anno può risultare un buon biglietto da visita per
incrementare la massa muscolare e diminuire il grasso corporeo in eccesso.
Programmi EDT
Principianti
LUNEDI: PETTORALI-DORSALI
MERCOLEDI: GAMBE-SPALLE
Intermedi
REC. 5'/10'
REC. 5'/10'
Avanzati
ZONA PR 1 - 20 MINUTI: DISTENSIONI CON BILANCIERE SU PANCA PIANA - TRAZIONI ALLA SBARRA PRESA
LARGA
REC. 5'/10'
ZONA PR 2 - 20 MINUTI: DISTENSIONI CON BILANCIERE SU PANCA INCLINATA - REMATORE CON BILANCIERE
REC. 5'/10'
REC. 5'/10'
REC. 5'/10'
ZONA PR 1 - 20 MINUTI: CURL CON BILANCIERE - DISTENSIONI CON BILANCIERE PANCA PIANA PRESA
STRETTA
REC. 5'/10'
ZONA PR 2 - 20 MINUTI: CURL CON MANUBRI SU PANCA INCLINATA - DIP ALLE PARALLELE
REC. 5'/10'
Bibliografia