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Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi
17 marzo 2015 di Le parole e le cose | 17 commenti
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20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
Parca, nel 1917, al rango di poeta ufficiale; e si costringe fino alla dalla rivoluzione
sessuale?
morte, avvenuta nel 1945, a alimentare, con rare pubblicazioni
Vincenzo Cucinotta su
poetiche – per l’essenziale, la raccolta Charmes (Incanti), del 1922 – e Le donne, sconfitte
innumerevoli interventi di circostanza, spesso su commissione, la dalla rivoluzione
sessuale?
figura mummificata del classico vivente.
chris su Le donne,
sconfitte dalla
Oggi, i versi di Paul Valéry sono certamente i meno vivi fra quelli di rivoluzione sessuale?
tutti i poeti laureati del Novecento europeo. Li condanna con poche Paolo Ottaviani su
eccezioni all’obsolescenza, se non addirittura all’illeggibilità, proprio Negazionismo di Stato.
La Polonia e lo
quell’ambizione di coniugare la modernità di un linguaggio poetico
sterminio degli ebrei
intransitivo e l’impeccabile versificazione del grand siècle (Racine
Ennio Abate su Le
redivivo!), proprio quell’innesto sistematico di oscurità mallarmeana e donne, sconfitte dalla
di fulgido formalismo classicista che a suo tempo ne giustificò la rivoluzione sessuale?
canonizzazione, ad opera del cenacolo raffinato (e spesso miope) della Simone de Beauvoir su
Le donne, sconfitte
«Nouvelle Revue Française». Un altro classicismo, quello modernista e dalla rivoluzione
paradossale di Eliot e di Montale, capace di riscattare poeticamente le sessuale?
rovine della storia e gli oggetti poveri della quotidianità, nutrirà quel Francesco Pecoraro su
Le donne, sconfitte
che conta della poesia del Novecento (e oltre); non avranno domani,
dalla rivoluzione
invece, la censura di ogni contingenza, l’aristocratico sprezzo della vita sessuale?
di ogni giorno (delle sue occasioni e soprattutto «della massa» che la
popola), l’epurazione lessicale di ogni scoria contaminata dal tempo
umano, i capisaldi, insomma, della poetica degli Incanti. A rileggerla ARTICOLI PIÙ LET T I
oggi, la stroncatura sbarazzina di Nathalie Sarraute, che fece scandalo
Le donne, sconfitte dalla
nel 1948 (Paul Valéry e l’elefantino, tradotto da Einaudi nel 1988, oggi rivoluzione sessuale?
purtroppo esaurito), sembra addirittura ovvia. Il senso della fine:
"Melancholia" di Lars von
Eppure, uno stesso punto di partenza storico e teorico accomuna Trier
l’autore della Giovane Parca e i poeti maggiori del primo Novecento: la La centralità di Pier
Vittorio Tondelli
convinzione controintuitiva, che Valéry meglio di chiunque altro ha
La memoria e lo
saputo esprimere in un saggio memorabile su Baudelaire, che «ogni sperpero. Su "La grande
classicismo presuppone un romanticismo anteriore», perché «l’essenza bellezza" di Paolo
Sorrentino
del classicismo è di venir dopo», e «l’ordine presuppone un certo
Roberto Bolaño, poeta
disordine che esso ha il compito di ridurre». Idea di cui si appropria
Lettura di "À une
tempestivamente, in Italia, un ammiratore e emulo di Valéry –
passante" di Charles
poeticamente, diciamolo pure, assai più dotato di lui – come Giuseppe Baudelaire ("Les Fleurs du
Ungaretti, per motivare la svolta restauratrice che dall’Allegria conduce Mal", XCIII)
a Sentimento del tempo. Come per Baudelaire l’effusione sentimentale Francesco Sole e la
#poesia
dei romantici è al tempo stesso presupposto imprescindibile e oggetto
Perché sono su
di polemico rifiuto, così la rottura avanguardista, lo scardinamento Instagram/1. Francesco
delle forme tradizionali, lo sberleffo all’istituzione letteraria sono Pecoraro
ineludibile pietra di paragone (per emulazione o per antitesi) di ogni Chi siamo
poesia che si voglia, negli anni immediatamente successivi alla Grande La faccia del mio vicino
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20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
nella levigata lentezza, punteggiata di squarci illuminanti, dei dialoghi Guanxinet networ
@guanxinet
socratici (in specie i celeberrimi Eupalinos o L’architetto, e L’anima e la
Roberto Bolaño, poeta
danza); ma anche (forse soprattutto) nella prosa giovanile di Monsieur
leparoleelecose.it/?p=3119
Teste e nello sterminato cantiere dei Quaderni: al tempo stesso via @Leparoleelecose
traboccante zibaldone di pensieri e ascetica ginnastica della mente, cui
Roberto …
sono dedicate ogni mattina le energie più fresche; e, ancora, nella
di France…
tendenziosa lucidità dei saggi letterari, che costruiscono una
leparolee…
genealogia della lirica moderna con cui rimane inevitabile fare i conti
(la linea Baudelaire, Mallarmé, Valéry), anche se è viziata da un’ottica
nazionale angusta – questo scrittore come pochi intimamente franco-
francese (ancorché di origini italiane per parte di madre, e di costumi Le parole e le …
cosmopoliti) elegge a testa di turco un romanticismo sentimentale di @Leparoleelec…
cui fa mostra d’ignorare la complessità filosofica sviluppata oltre Reno. bit.ly/2CxDEgL Roberto
Bolaño,
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di Frances
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20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
regolare italiana è motivata dal desiderio di non perdere quel che il Roberto Bolaño, poeta
leparoleelecose.it/?p=3119
poeta riteneva essenziale, cioè la musica della parola, anche a costo di
sacrificarne il significato. E tuttavia quella che conduce della metrica
francese al suo supposto equivalente italiano – come mostrano molti
tentativi anche illustri, e quasi sempre assai problematici: da ultimo, il
Baudelaire feltrinelliano di Antonio Prete – è strada accidentata e
spesso intransitabile (in particolare, ma non solo, per la statutaria
irriducibilità dell’alessandrino sia al cantabile martelliano sia al più
denso endecasillabo; ma anche il decasillabo francese, come mostra
l’esempio del Cimitero marino, fatica nella nostra lingua a indossare Le parole e le …
@Leparoleelec…
veste endecasillabica). Il verso appena citato è forse l’unico, o uno dei
Le donne, sconfitte dalla
pochissimi, di Valéry, a essersi imposto nella memoria culturale
rivoluzione sessuale?
contemporanea anche al di fuori dell’istituzione scolastica francese: ne Intervista a Eva Illouz a cur
è prova il suo esibito ri-uso in un successo globale del 2013 come il di Martin Legros
bit.ly/2EDZeGe #femminism
film di animazione Si alza il vento (Kaze tachinu) del regista giapponese
#feedly
Hayao Miyazaki. E se si è imposto, è precisamente per la connotazione
pre-esistenzialista di quel tenter de vivre, “tentare di vivere”, che la Le donn…
della ricerca si concentra ormai sui meccanismi di funzionamento della Seleziona una categoria
mente; il valore della scrittura diventa meramente gnoseologico: non
più l’opera perfetta, ma la conoscenza di sé, ne sarà il fine. Accanto a
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quello di Mallarmé, s’impone il modello di Edgar Allan Poe, da cui
se non interessato. Esci ARC HIVI
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20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
Valéry mutua l’imperativo dell’autocoscienza, e alla cui filosofia della Seleziona mese
composizione vota un autentico culto. Rari gli altri interlocutori di
questo «Robinson intellettuale», che sfiora l’egotismo forgiando di
volta in volta i concetti di cui si serve, e fingendo d’ignorare il
contemporaneo dibattito culturale – i riferimenti alle scienze esatte
sono più pregnanti di quelli all’attualità filosofica o letteraria. E, di
quaderno in quaderno, delinea, con puntiglioso rigore razionale,
l’abbozzo di una dottrina della creazione artistica, per poi offrirne un
compendio, a partire dal 1937, nel corso di Poetica al Collège de
France, di cui Giaveri regala al lettore italiano la traduzione di tre
lezioni (due inedite anche in francese).
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20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
Una postura intellettuale, questa, che non poteva non entrare in rotta
di collisione con il movimento surrealista, a lungo egemone sulla scena
letteraria francese; ma che sul medio e lungo periodo si è rivelata più
produttiva dell’opera in versi anche in termini di discendenza
letteraria, come mostra bene un esempio italiano. È infatti alle prose e
ai Quaderni, assai più che agli Incanti, che ha guardato un poeta come
Valerio Magrelli: non solo nel saggio einaudiano che ha dedicato
all’autoscopia di Monsieur Teste e alla ripresa del mito di Narciso
(Vedersi vedersi, 2002), ma anche nelle tematiche e nelle forme delle
raccolte in versi degli anni Ottanta. I due episodi maggiori della
ricezione italiana di Valéry – Ungaretti e Magrelli, appunto – disegnano
esemplarmente il destino di un’opera: da monumentale cauzione di un
irrigidimento classicista, a stimolo seminale, e disperso nell’infinibilità
del work in progress, di un’autorappresentazione fluida, metamorfica,
aporetica. Anche se poi quell’Inesausta volontà di autocostruzione, che
dà il titolo all’elegante introduzione di Maria Teresa Giaveri, quel rifiuto
di oggettivare sé stesso nella materialità finita dell’opera («Gli altri
fanno libri. Quanto a me, io faccio la mia mente»), quel subordinare la
conoscenza e la scrittura stessa alla trasformazione di sé (per cui
l’opera di Paul Valéry, in definitiva, è Paul Valéry), se per un verso è
lascito di stupefacente, quasi situazionista modernità, per un altro –
ancora un paradosso – affonda le sue radici nell’humus del dandysmo
fin de siècle, si ammanta di pretese estetizzanti, e insomma rivela
Accetto
insospettabili parentele con l’auto-mitologizzazione di un altro, più
pacchiano vate: ovviamente, il nostro d’Annunzio, cui infatti l’autore
della Giovane Parca non manca di render visita e omaggi. Per l’allievo
più dotato dello schivo Mallarmé, del poeta moderno più
autenticamente alieno da esibizionismo, per il poeta metafisico che nel
finale del Cimitero marino ha offerto un precoce emblema ai dilemmi
dell’esistenzialismo – il già citato «Le vent se lève!… il faut tenter de
vivre» – pare l’ennesima ironia della sorte.
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20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
Categorie: Interventi | Tag: Charles Baudelaire, Charmes, Critica genetica, Edgar Allan
Poe, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Hayao Miyazaki, Il cimitero marino,
Letteratura francese, Maria Teresa Giavieri, Monsieur Teste, Paul Valéry, Pierluigi Pellini,
Poesia, Si alza il vento, Stephane Mallarmé, Valerio Magrelli | Permalink
17 COMMENTI
Rispondi →
gabrielefratini
17 marzo 2015 a 07:36
Daniele Lo Vetere
17 marzo 2015 a 16:03
I Meridiani sono arrivati ad 80 euro. Tra poco neanche i tre quarti degli
accademici (che sono precari) potranno più permetterseli.
Figurarsi noialtri.
rino genovese
17 marzo 2015 a 18:02
Caro Lo Vetere, però non perdiamo molto, spesso sono fatti male (e poi
non diamo i soldi alla Mondadori).
Clotilde Bertoni
18 marzo 2015 a 13:07
http://www.leparoleelecose.it/?p=18241 8/15
20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
Daniele Lo Vetere
18 marzo 2015 a 18:14
Saluti
Lettore
19 marzo 2015 a 00:10
http://www.leparoleelecose.it/?p=18241 9/15
20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
abbia letti nessuno. Sui gusti letterari di chi considera “illeggibili” le poesie
di Valéry, poi, meglio sorvolare.
gabrielefratini
19 marzo 2015 a 08:51
Pierluigi Pellini
19 marzo 2015 a 23:41
gabrielefratini
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20 marzo 2015 a 09:43
se non interessato. Esci
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20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
“inerte”…
Mi dispiace per Cucchi, Valduga, Pontiggia, Magrelli, Sereni, Lamarque e
tanti altri che hanno perso il loro tempo a tradurre poesie “inerti”.
Talmente inerti che tre quarti dei poeti e francesisti italiani se ne sono
occupati.
Vi lascio demagogicamente con una poesia inerte tradotta da Cucchi che
non sa di aver perso il suo tempo e vado a “risentirmi” un po’.
(Nel Novecento italiano fatico a trovare un testo che eguagli il seguente in
bellezza. Capisco che qui preferiamo Rosselli e i geroglifici di Zanzotto…
non tutti però…)
LE VANE BALLERINE
rino genovese
20 marzo 2015 a 11:52
filippo
20 marzo 2015 a 22:27
Lettore
21 marzo 2015 a 02:27
C’è poco da fare. Chi considera illeggibile o inerte Valéry (senza il quale, a
tacer d’altro, l’Ungaretti più maturo, lo stesso Montale di gran parte degli
“Ossi”, Luzi, Magrelli sarebbero inconcepibili) è uno che di poesia non
capisce un accidente, e farebbe meglio ad occuparsi d’altro. Non è
questione di gusti. Ci sono valori storicamente oggettivi.
http://www.leparoleelecose.it/?p=18241 12/15
20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
Pierluigi Pellini
21 marzo 2015 a 18:18
Lettore
21 marzo 2015 a 20:34
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Bibliomante
18 maggio 2015 a 03:03 se non interessato. Esci
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20/2/2018 Attualità di un poeta illeggibile. Paul Valéry oggi • Le parole e le cose
erotokritos moraitis
28 agosto 2015 a 22:13
Fulvio Venturi
20 luglio 2017 a 09:17
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