Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
39 - dicembre 2009
w w w. a p c e . i t
Periodico registrato presso il tribunale di Roma al n. 67 in data 17.02.98 - Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma
pg.
AEEG
Progetto semplificazione 4
Delibera per il trasporto pg.
del gas naturale 8
Intervista Ing. C. Pillon pg.
ACEGAS APS 16
Spazio CIG pg.
La responsabilità giuridica
parte seconda 22
Spazio CIG pg.
Vietato il “fai da te” 25
L'EVOLUZIONE CONTINUA:
il servizio di telecontrollo
per il monitoraggio
del livello di liquidi e fluidi
Via Vigentina, 2 - S. Genesio ed Uniti (PV) - Tel. 0039 - 0382.580289 Fax 0039 - 0382.580622
e-mail: info@tecnosystemgroup.com web site: www.tecnosystemgroup.com
Le immagini n° 39 - dicembre 2009
news
AEEG - Progetto semplificazione
4
eDItORIALe
Patrimonio e cultura
7
OPen sPACe
Delibera per il trasporto gas
8
InteRvIstA
Ing. C. Pillon di Acegas APS
16
CALenDARIO
Corsi APCE 2010 20
sPAZIO CIG
La responsabilità giuridica - parte seconda
22
sPAZIO CIG
Gas e sicurezza domestica: vietato il “Fai da te”
25
N E W S
Progetto semplificazione
4
220 provvedimenti regolatori adottati 23 dicembre 2009, GOP 69/09) sono state
negli anni 2002, 2003 e 2004, non più pro- individuate ulteriori 64 deliberazioni non
duttivi di effetti (delibera GOP 16/09). La più produttive di effetti. Ad oggi sono quin-
terza ricognizione ha consentito di indivi- di 804 le delibere non più produttive di
duare ulteriori 239 delibere non più pro- effetti già individuate, pari al 49% del tota-
duttive di effetti (delibera GOP33/09, le delle delibere esaminate.
disponibile sul sito dell'Autorità
www.autorita.energia.it.). Fonte AEEG
w w w. a p c e . i t
ECONORMA S.a.s.
DATA LOGGER
serie FT-100/MV
MODELLI DISPONIBILI
FT-100/MV range: -5,00 / +5,00 Volt
Risoluzione 0,01 Precisone +/-0,01 Volt
FT-100/MV-H range: -10,00 / +10,00 Volt
Risoluzione 0,01 Precisione +/-0,02 Volt
Partenza ritardata - Memorizzazione 131.000 letture
Valore medio di n. 100 letture in un secondo
PREZZI COMPETITIVI !! Alimentazione con batteria al Litio sostituibile
FT-Graph-2
Due ulteriori importanti possibilità del software sono la funzione “ DURATA TOTALE DEI
FUORI SOGLIA” e quella relativa al “ INDICE DI VARIABILITA’ (Bassa, Media, Alta).
Nella parte inferiore del report è riportata la sommatoria del tempo complessivo per “intervalli
di tempo” selezionabili. Si può inoltre stampare il report per "Cronologia", "Ordinato per
durata" oppure "Ordinato per tipologia", dopo aver scelto per minima o massima.
Patrimonio e cultura
L
e reti di trasporto e distribuzione dei servizi di pubblica utilità
sono un patrimonio? A quanto ammonta il valore delle reti
interrate delle nostre città? Sarebbe interessante avere dati
aggregati relativi a qualche città, associando tra loro le varie
infrastrutture. Probabilmente si capirebbe meglio il valore
prodotto da un’amministrazione e una gestione coordina-
ta. Invece, comunemente, le proprietà sono differenti, le
reti elettriche sono principalmente di un unico soggetto o delle
ex municipalizzate, le reti gas di operatori privati o locali le reti
idriche e fognarie dei comuni, i cavi telefonici dell’operatore
nazionale ed i cablaggi di nuovi soggetti privati e così via. Inoltre
la proprietà non sempre coincide con il gestore del servizio ma,
soprattutto nel settore idrico, proprietà e gestione sono sepa-
rate. La frammentazione tra località e località e tra tipologie di
servizio è molto elevata e assistiamo, alla totale assenza di siner-
gie di scala. Questo sembra ancora oggi essere lo scenario del
nostro paese, nei pubblici servizi, che così frammentato riduce
la possibilità di attrarre risorse finanziarie e sviluppare compe-
tenze per il rinnovo, lo sviluppo, il potenziamento, il manteni-
mento delle infrastrutture stesse. Nel passato si è più volte par-
lato di creare soggetti in grado di amministrare, gestire e piani-
ficare con competenza e lungimiranza l’insieme delle reti tec-
nologiche, purtroppo sono rimaste solo parole. Tutti sappiamo
che le esigenze legate alla sicurezza e alla tutela degli asset
aziendali sono sempre state un obiettivo primario nel settore
del gas (basti ricordare tutto ciò che è stato fatto negli anni nel
contrasto alla corrosione con le attività di protezione catodica). Negli ultimi tempi, con l’a-
pertura del mercato e l’introduzione delle gare per la concessione della distribuzione del gas
per mezzo delle reti cittadine, il margine di guadagno degli operatori si è assottigliato. Oltre
a ciò, considerato che l’AEEG, introducendo le tariffe per compensare il valore delle reti di
distribuzione ha fatto si che le imprese lavorassero con costi di gestione sempre più bassi
quindi risparmiando su tutto ciò che sia possibile, non vorremmo che i costi per la sicurez-
za, lasciati alla gestione del singoli operatori e non “protetti” da un adeguato quadro di rego-
le, subissero per primi quei tagli pur necessari dovuti all’enfatizzazione della creazione del-
l’efficienza e del valore. In questo quadro, APCE, nonostante le difficoltà del settore negli
anni più recenti, ha fatto la sua parte adoperandosi nell’affrontare quegli aspetti legati alla
formazione e regolazione delle attività di protezione catodica con riferimento sia alle deli-
bere dell’AEEG sia all’eterogeneità dei soggetti coinvolti. Con l’emanazione della delibera
ARG/gas 141/09, Testo Unico della regolazione della qualità e delle tariffe dei servizi di tra-
sporto e dispacciamento del gas naturale per il periodo di regolazione 2010/2013 (TUTG)
del 01 ottobre 2009, e l’emanazione da parte dell’APCE delle tre linee guida sulla prote-
zione catodica, in analogia a quanto fatto per la distribuzione, si completa il quadro italiano
delle regole per le attività di protezione catodica. In essa è previsto un sistema di valuta-
zione delle performance delle imprese mediante l’introduzione di indicatori e livelli stan-
dard, assicurando a tutti i soggetti interessati, anche per il trasporto gas, un quadro di rife-
rimento più concreto e verificabile a partire dal 01 gennaio 2010. Come Presidente
dell’Associazione ringrazio infine i Soci per il lavoro svolto. Gli sforzi effettuati da tutti per
il raggiungimento delle intese necessarie nello sviluppo della vita associativa, sono il frutto
delle attività che l’APCE, con le esigue risorse di cui dispone è riuscita a coordinare grazie
alla disponibilità di tutti i tecnici delle varie aziende per assicurare al Paese il corretto pro-
cesso per la creazione delle regole necessarie per continuare ad operare nel futuro.
Buon Natale, Buon Anno e auguri per una serena ripresa del lavoro nel 2010.
Gino Magnoni
o p e n s p a c e
Delibera per
il trasporto gas
Autorità per l’energia e il gas
Con la Deliberazione 1 ottobre 2009 - ARG/gas 141/09 Testo Unico della regolazione della qua-
lità e delle tariffe dei servizi di trasporto e dispacciamento del gas naturale per il periodo di rego-
lazione 2010-2013 (TUTG): approvazione della Parte I “Regolazione della qualità del servizio di
trasporto del gas naturale per il periodo di regolazione 2010-2013 (RQTG)”, l’AEEG implemen-
ta il quadro di riferimento del settore, introducendo per le aziende di trasporto gas un quadro
regolatore con obblighi di registrazione e comunicazione dei dati salienti in modo tale da favori-
re la funzione di vigilanza da parte dell’Autorità.
L’Autorità, nel confermare la scelta di regolamentare la sicurezza, la continuità e la qualità com-
w w w. a p c e . i t
merciale nel servizio di trasporto del gas naturale, sia esso nazionale che regionale, ha precisato
rispetto quanto formulato nei documenti per la consultazione DCO 4/09 e DCO 24/09:
a. di impiegare come base temporale l’anno solare e come terzo periodo regolatorio il periodo
di tempo 01 gennaio 2010 – 31 dicembre 2013;
b. l’obbligo annuale di aggiornamento dello “stato di consistenza dei gasdotti” e la registrazione
e comunicazione all’Autorità di una serie di dati tecnici rilevanti relativi alla rete.
8
Riportiamo un estratto delle parti attinenti gli aspetti di
protezione catodica dell’Allegato A “Regolazione della qualità
del servizio di trasporto del gas naturale per il periodo di
regolazione 1 gennaio 2010 - 31 dicembre 2013 (RQTG)”
disponibile sul sito www.autorita.energia.it
Articolo 2 Titolo IV
Ambito di applicazione Obblighi di registrazione e
di comunicazione dei dati
2.1 Fatto salvo quanto previsto da altre leggi e di sicurezza
norme tecniche vigenti, le imprese di tra- Articolo 10
sporto hanno l’obbligo di rispettare le
disposizioni contenute nella presente
RQTG per la rete di trasporto di gas natu-
rale, Nazionale e/o Regionale, gestita.
w w w. a p c e . i t
9
Registrazione di informazioni potenziale di protezione catodica;
e di dati di sicurezza d) l’esito del controllo del potenziale di prote-
zione catodica, suddividendo in conforme e
10.1 L’impresa di trasporto registra per la rete non conforme alle norme tecniche vigenti.
gestita:
a) il periodo di gestione; Articolo 11
b) il codice univoco con cui l’impresa identifi- Comunicazione dell’impresa di traspor-
ca la rete; to all’Autorità e pubblicazione delle
c) il codice univoco e l’ubicazione dei punti di informazioni e dei dati forniti in tema
consegna e di riconsegna; di sicurezza
d) la lunghezza della rete (comprensiva degli
allacciamenti), misurata in chilometri, al 31 11.1 Entro il 31 marzo di ogni anno, a partire
dicembre dell’anno precedente a quello di dal 2011, l’impresa di trasporto è tenuta
riferimento, suddividendo in base all’appar- a comunicare all’Autorità, anche median-
tenenza o meno all’insieme dei gasdotti te strumenti informatici, per la rete di
maggiormente esposti a condizioni di trasporto gestita, le informazioni e i dati
rischio; tale suddivisione non è richiesta nel di cui ai commi da 11.2 a 11.4.
caso in cui l’impresa di trasporto si avvalga
della facoltà di cui al precedente comma 7.3; 11.2 Per l’anno di riferimento precedente a
e) la lunghezza della rete (comprensiva degli quello di comunicazione all’Autorità, l’im-
allacciamenti), misurata in chilometri, al 31 presa di trasporto è tenuta a comunicare:
dicembre dell’anno precedente a quello di a) l’ubicazione dei punti di consegna e di ricon-
riferimento, suddividendo tra: segna;
(i) acciaio sottoposto a protezione cato- b) la lunghezza della rete (comprensiva degli
dica efficace, distinguendo tra rete allacciamenti), misurata in chilometri, al 31
sottoposta e non sottoposta a telecon- dicembre dell’anno precedente a quello di
trollo del grado di protezione catodica; riferimento, suddividendo in base all’appar-
(ii) acciaio non protetto catodicamente, tenenza o meno all’insieme dei gasdotti
comprensivo dell’acciaio in protezione maggiormente esposti a condizioni di
catodica non efficace; rischio; tale suddivisione non è richiesta nel
f) il numero di sistemi di protezione catodica in caso in cui l’impresa di trasporto si avvalga
cui è stata suddivisa la rete distinguendo tra: della facoltà di cui al precedente comma 7.3;
(i) sistemi sottoposti a protezione cato- c) la lunghezza della rete (comprensiva degli
dica efficace, distinguendo tra rete sotto- allacciamenti), misurata in chilometri, al 31
posta e non sottoposta a telecontrollo dicembre dell’anno precedente a quello di
del grado di protezione catodica; riferimento, suddividendo tra:
(ii) sistemi non sottoposti a protezione (i) acciaio sottoposto a protezione cato-
catodica efficace; dica efficace, distinguendo tra rete sotto-
g) il numero di posti di misura del potenziale posta e non sottoposta a telecontrollo
di protezione catodica della condotta; del grado di protezione catodica;
h) il numero totale dei punti selezionati per la (ii) acciaio non protetto catodicamente,
misura del potenziale di protezione catodica comprensivo dell’acciaio in protezione
della condotta suddividendo tra: catodica non efficace;
(i) punti nei quali la misura è effettuata in d) la lunghezza della rete (comprensiva degli
continuo e trasmessa mediante telecon- allacciamenti), sottoposta a sorveglianza,
trollo; misurata in chilometri, suddividendo tra
(ii) punti nei quali la misura non è effet- gasdotti maggiormente esposti a condizioni
tuata in continuo; di rischio e altri gasdotti e, a sua volta, in base
i) il numero totale delle misure di potenziale al mezzo utilizzato, con indicazione separata
delle condotte in acciaio non effettuate in delle tratte sottoposte a sorveglianza con
continuo, assumendo un numero massimo di pig; la suddivisione in base all’appartenenza o
12 misure di potenziale conforme alle norme meno del tratto sottoposto a sorveglianza
tecniche vigenti per ogni punto selezionato; all’insieme dei gasdotti maggiormente espo-
j) l’avvenuta predisposizione del “Rapporto sti a condizioni di rischio non è richiesta nel
annuale dello stato elettrico dei sistemi di caso in cui l’impresa di trasporto si avvalga
protezione catodica della rete di trasporto”. della facoltà di cui al precedente comma 7.3.
10.3 Per ogni misura del potenziale di prote- 11.3 Per l’anno di riferimento precedente a
zione catodica della rete in acciaio l’im- quello di comunicazione all’Autorità, in rela-
w w w. a p c e . i t
10
b) il numero di sistemi di protezione catodica redazione delle tre linee guida sulla protezione
in cui è suddivisa la rete distinguendo tra: catodica sono stati affrontati principalmente
(i) sistemi sottoposti a protezione cato- aspetti non coperti o sufficientemente regolati
dica efficace, distinguendo tra rete da norme tecniche sia nazionali che europee. Le
sottoposta e non sottoposta a telecon- linee guida intendono favorire la conformità dei
trollo del grado di protezione catodica; livelli di qualità minimi erogati dalle diverse
(ii) sistemi non sottoposti a protezione imprese di trasporto, la creazione di supporti di
catodica efficace; semplice compilazione e controllo, e garantire il
c) il numero dei posti di rilievo del potenziale mantenimento dei livelli minimi di sicurezza. La
di protezione catodica della condotta; difficoltà di avere delle informazioni che da sole
d) il numero totale dei punti selezionati per la possono indicare il grado di protezione catodi-
misura del potenziale di protezione catodica ca delle condotte in acciaio attraverso la defini-
della condotta suddividendo tra: zione di semplici standard minimi e/o fornendo
(i) punti nei quali la misura è effettuata in modalità di registrazione e comunicazione di
continuo e trasmessa mediante telecon- dati tecnici all’Autorità, attraverso l’applicazione
trollo; delle sole linee guida è sicuramente una condi-
(ii) punti nei quali la misura non è effet- zione necessaria ma non sempre sufficiente.
tuata in continuo. Nella realtà operativa e di impianto le regole
predisposte dalle linee guida, non possono stabi-
lire se i valori rilevati o acquisiti, mediante, le
La protezione diverse tipologie di misurazione, sono rispon-
zione catodica
delle reti di tra-
sporto
del gas.
Nella
11
EUROCORR 2010
Dalle profondità della terra
allo spazio
13 – 17 settembre 2010
CENTRO CONGRESSI
DEL WORD TRADE CENTER DI MOSCA – RUSSIA
Cari colleghi, è un grande onore e una grande responsabilità per la Russia ospita-
re il principale evento di corrosione europea EUROCORR 2010, e siamo molto
contenti che sia stata affidata a Gubkin Russian State University of Oil & Gas la
sua organizzazione.
L’economia russa è saldamente basata sulle risorse naturali, così come sulle tec-
nologie avanzate e sull’industria aerospaziale. Le chiavi di queste industrie sono i
materiali, quelli che già esistono e quelli che saranno sviluppati in futuro, con la
loro sensibilità alla corrosione. Quindi abbiamo scelto le parole “dalla profondità
della terra verso lo spazio”, come motto di EUROCORR 2010 in Russia.
Eurocorr 2010 sarà un evento entusiasmante, che diventerà una piattaforma per
lo scambio di informazioni scientifiche e pratiche, nonché un forum per l’intera-
zione tra gli accademici, gli studiosi, i produttori, i tecnici, rappresentanti dell’in-
dustria e di altre professioni.
La Russia è parte integrante di Europa e Asia, è la connessione armonica di occi-
dente ed oriente, Eurocorr qui offre un’opportunità unica di networking.
Il programma scientifico della conferenza prevede riunioni plenarie, presentazioni
in diverse sessioni parallele e sessioni poster. Insieme al programma scientifico
avrà luogo una mostra in cui i leader del settore avranno l’opportunità di presen-
tare le loro innovazioni tecniche nel campo della protezione contro la corrosio-
ne, sui rivestimenti, e sulle apparecchiature di monitoraggio della corrosione.
Nel 2010 Gubkin Russian State University of Oil & Gas celebrerà il suo 80° anni-
Per ulteriori informazioni versario. Parte della celebrazione sarà riservata ad un concorso riservato ai gio-
rivolgersi a: vani di età inferiore a 35 anni che sono invitati a presentare studi tecnico-scienti-
fici nell’ambito della corrosione. La premiazione di cinque memorie sarà svolta
DECHEMA e V., Andrea Köhl, durante la cerimonia di chiusura di Eurocorr 2010.
Theodor-Heuss-Allee 25, A nome degli organizzatori sono lieto di invitare tutta la comunità internazionale
60486 Frankfurt am della corrosione industriale e scientifica a Mosca, cuore scientifico e commercia-
Main/Germany le della Russia.
Tel: +49(0)697564235 I nostri ospiti avranno la possibilità per visitare la vecchia capitale russa e verifi-
Fax +49(0)697564441; carne la frizzante esperienza di vita moderna.
eurocorr@dechema.de
www.eurocorr.gubkin.ru Prof. A Muradov
Gubikin Russian State University of Oil & Gas
PROGRAMMA Presidente del Comitato Scientifico Internazionale
SCIENTIFICO
C a s e
Histor y
voluzioni normative: la deliberazione degli incentivi al supe-
“FT-Graph-2 “
Programma di sviluppo grafico con stampa
Elaborazione grafica con selezione dei dati.
Si possono graficare e stampare tutti i filerelativi
alle apparecchiature della ECONORMA S.a.s. serie "FT"
La possibilità di attingere ad una massa notevole di valori della distribuzione, ma solo alcuni di essi,
informazioni rischia di impedirci di fatto di utilizzar- come la mediana, che occupa la posizione cen-
ne anche solo una parte di queste; non basta infatti avere trale della distribuzione. Si usa la media arit-
solo l'accesso teorico ad una informazione, ma occorre che metica per determinare un valore che esprima
essa sia effettivamente fruibile. E' questo il problema centra- un concetto di equi distribuzione quando, per
le della statistica: rendere davvero utilizzabili grandi quantità esempio, si vuole determinare una media delle
di informazioni, teoricamente disponibili, ma di fatto difficil- temperature. Il valore mediano è il valore cen-
mente gestibili, relative agli oggetti della propria indagine. trale della distribuzione e risulta indipendente
Infatti, tutte le informazioni, per contribuire effettivamente da forti differenze fra i dati. Non si può dare
ad accrescere la conoscenza di un fenomeno, hanno bisogno una regola generale di scelta del tipo di media,
di essere trattate da vari punti di vista: occorrono tecniche ma si deve calcolare più di un valore medio e
accurate di rilevazione, procedere ad accurate selezioni ed scegliere quello più interessante per il proble-
infine un lavoro di organizzazione e di sintesi. Il lavoro stati- ma in esame. Le medie cui si ricorre più fre-
stico ha senso solo se si confronta con grandi quantità di quentemente in pratica sono la media aritme-
informazioni. Quest'ottica statistica ha guidato il trattamen- tica e la mediana.
to di sintesi dei dati registrati dai data logger, dati che pos-
sono raggiungere la ragguardevole quantità di 131.000. Per SCARTO QUADRATICO MEDIO
rendere disponibili le informazioni rilevate, oltre ovviamen- Deviazione Standard
te alla possibilità di verificare in dettaglio tutti i valori rac- Data una successione di dati ed avendone cal-
colti, è stata prelevata dalla scienza statistica la modalità di colata la media, l’sqm viene utilizzato per dare
riepilogo dei dati della media. Lo scopo principale di un valo- una valutazione dell’incertezza da associare a
re medio è di fornire un valore numerico capace di rappre- tale stima Si rivela molto utile per quantificare
sentare sinteticamente tutti i dati di un certo insieme. Il l’intervallo entro il quale si distribuiscono le
software rielabora i valori secondo la media aritmetica e la varie misure. Si può infatti assumere la devia-
media mediana zione standard come errore da associare al
valore medio della misura.
La media aritmetica
È la media più conosciuta e applicata, si assume come fun- VISUALIZZAZIONE GAUSSIANA
zione la somma dei dati. Precisamente si definisce media E’ utile per interpretare, in una unica videata, la
aritmetica di più numeri quel valore che, sostituito ai dati, distribuzione totale delle letture fatte con lo
lascia invariata la loro somma. La media aritmetica si applica stesso valore della misura.
correttamente per determinare il valore centrale di una Caratteristiche della distribuzione normale:
serie con andamento lineare e anche per avere una misura 1. simmetrica centrata sulla media
attendibile di una serie di misure di una grandezza geome- 2. va da -infinito a +infinito
trica, fisica. La sua caratteristica è di essere comunque sen- 3. media +- 1 deviazione standard = 68,3% dei
sibile ai picchi di valore che può assumere l'elenco delle valori
registrazioni, quindi non appiattisce la curva risultante. 4. media +- 2 deviazione standard = 95,4% dei
valori
La Mediana 5. media +- 3 deviazione standard = 99,7% dei
Data una successione di dati, disposti in ordine crescente, la valori
mediana è il dato che occupa la posizione centrale. La
mediana è una media di posizione e rappresenta il valore Ciò che rende ragguardevole questa distribu-
centrale della distribuzione quando i dati sono ordinati. zione, è che si tratta di un vero e proprio ponte
Precisamente la mediana non è influenzata dai valori estre- fra la matematica ed il mondo reale.
mi della distribuzione dei valori, quindi se la distribuzione è Supponiamo di effettuare una misurazione, due,
molto asimmetrica, il valore mediano è più appropriato della tre, ..., n volte e di avere uno strumento con un
media aritmetica per esprimere un valore sintetico delle let- grado di precisione abbastanza elevato. Avremo
ture. dei risultati differenti dovuti all'inevitabile
w w w. a p c e . i t
14
ECONORMA S.a.s.
Prodotti e Tecnologi per l’Ambiente
AcegasAps
Con più di 3000 km di rete acqua e oltre 2200 di rete gas, una società come
AcegasAps non può rinunciare ad utilizzare le tecnologie più avanzate per otti-
mizzare e rendere più sicura la gestione degli impianti. Nell’intervista che
segue sarà trattato in particolare il tema della protezione catodica delle reti,
un tema sul quale il gruppo AcegasAps ha una lunga tradizione e continua ad
investire sia sulla realizzazione di nuovi impianti, sia sulla formazione e sul-
l’aggiornamento professionale del personale
AcegasAps è nata nel dicembre del 2004 come frutto della fusione di due imprese che
hanno operato con successo per più di cent’anni nel campo della fornitura
di servizi di pubblica utilità nelle province di Trieste e Padova, Acegas di Trieste e Aps
di Padova e vuole essere un punto di riferimento nel campo della gestione dei servizi
w w w. a p c e . i t
pubblici per tutto il Nord Est Italia e per i paesi dell’Europa dell’Est.
Il Gruppo AcegasAps è la principale azienda multiutility del NordEst; in particolare, l’a-
zienda opera nella gestione e distribuzione delle risorse idriche, dell’energia elettrica
e del gas, nella raccolta e nel trattamento dei rifiuti e nei principali servizi municipali:
da quelli funerari all’illuminazione pubblica, dalle reti per telecomunicazioni al teleri-
scaldamento.
16
In seguito all’emanazione
della delibera ARG/gas
numero 120/08
dell’Autorità per
l’Energia Elettrica ed il
Gas, si dovrà ora
intervenire sui residuali tratti di rete gas in
acciaio rivestito non protetto catodica-
mente. Si tratta di condotte installate fino
ai primi anni ’70, prima dell’introduzione
su scala industriale dei sistemi di protezio-
ne catodica delle reti di distribuzione, che
dovranno essere messe in protezione o
sostituite entro il 2015.
Questo comporterà un impegno tecnico
Ciò comporta
ed economico, di non trascurabile rilevan-
za. Si procederà con l’isolamento longitu- particolari
dinale, cioè con l’inserimento di giunti iso- attenzioni
lanti dotati di punti di misura, di tratti di nell’esercizio
rete che possono essere collegati a siste-
mi esistenti o da realizzare ex-novo. Ove degli impianti,
ciò non sia tecnicamente possibile, si non risultando
installeranno ad anodi di magnesio, valu- sufficienti i
tando di volta in volta il grado di isola-
mento ottenuto e la corrente di protezio- normali cicli di
ne richiesta. controllo per
In altri casi si procederà alla integrale garantire la
sostituzione della rete gas è per macrozo-
ne, impiegando condotte in acciaio rivesti- necessaria
to protetto catodicamente per i diametri continuità del
maggiori, cioè da 250 mm in poi, e con- servizio.
dotte in polietilene ad alta densità per i
diametri inferiori.
sottomarina diametro 1300 mm lunga 18 - le colline della prima periferia, sia verso
km e l’addutrice storica diametro 900 mm, il Carso sia sulla costa orientale verso
lunga circa 16 km, che è in funzione sin dal Muggia, formate da arenarie e flysch;
lontano 1929 e che grazie al sistema di - l’altopiano carsico formato da banchi
protezione catodica installato negli anni calcarei di notevole spessore.
cinquanta mantiene tuttora praticamente Questa varietà geologica pone non pochi
inalterata la propria affidabilità. problemi tecnici dal punto di vista della
17
In tutta la
rete di distri-
buzione del
metano si
osserva la
presenza di
campi elettri-
ci di origine
ferroviaria
gestione della condotta idrica, di diametro I cicli di controllo e verifica sono intensi-
1300mm lunga circa 30Km, che trasporta ficati proprio per cercare di mantenere
l’acqua dai pozzi situati nella zona di costantemente efficace la qualità della
Vicenza, agli impianti di pompaggio cittadi- protezione catodica anche nelle situazioni
ni, infatti questa tubazione risulta posata precedentemente descritte, questa meto-
per l’intera lunghezza parallelamente alla dologia applicata permette di ottenere
ferrovia Milano-Venezia. elevati valori dell’indicatore di protezione
In tutta la rete di distribuzione del meta- catodica (Kt).
18
CONVEGNO NAZIONALE
Organizzato da: Associazione Idrotecnica Italiana; Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica,
Consiglio nazionale delle ricerche e Società italiana di geologia ambientale.
La domanda di costruzioni sostenibili è divenuta pressante, porre le premesse necessarie per ricercare appropriati indi-
così come la richiesta di interventi per migliorare la viabilità catori di situazioni tipiche e per verificare la possibilità di
in superficie e/o nel sottosuolo. Il compromesso tra le con- impostare sistematiche trattazioni ingegneristiche sotto
flittuali esigenze di sviluppo e di salvaguardia del territorio l’aspetto idraulico. Sull’argomento si attira l’attenzione di
è oggetto, caso per caso, di una ricerca ardua e non sempre studiosi e tecnici impegnati nelle attività progettuale,
fruttuosa, come molti esempi recenti dimostrano. Un ruolo costruttiva e gestionale, affinché valutino la possibilità di
di primo piano nella ricerca del compromesso hanno le contribuire con la trattazione e l’illustrazione di casi con-
acque che circolano intorno alle opere. Il corrispondente creti.
giudizio di sostenibilità non può che basarsi sulla razionale
valutazione quantitativa delle modifiche impresse dall’in- Sede del Convegno
tervento al regime delle acque, in senso favorevole o sfavo- Il Convegno si svolge presso la Sala Convegni del Cnr
revole alla salvaguardia di alcuni di quei caratteri territoria- Piazzale Aldo Moro, 7
li, che l’uomo considera essenziali per la sua stessa soprav- 00185, Roma, Italia
vivenza; in questa difficile valutazione si conviene di far Tel : +39 06 49931 Fax : +39 06 4461954
riferimento allo stato cosiddetto naturale. L’accesso alla Sala Convegni è in Via dei Marrucini.
Si avverte, ormai, l’esigenza di configurare criteri oggettivi e
ragionevoli per: L'iscrizione si effettua compilando la scheda di registrazio-
(a) definire un regime naturale delle acque superficiali e ne in ogni sua parte ed inviandola alla Segreteria
profonde; Organizzativa La Sintesi Srl ed è ritenuta valida alla ricezio-
(b) valutare l’incidenza di modifiche indotte dalle infra- ne della scheda accompagnata dalla ricevuta di versamen-
strutture su quel regime; to effettuata.
(c) precisare l’ammissibilità delle modifiche ai fini della sal- La quota di iscrizione da diritto a: ammissione ai lavori del
vaguardia del territorio e dell’ambiente. convegno, pausa caffé, colazione di lavoro, documentazio-
Con questo Convegno si intende stimolare la presentazio- ne del convegno e documentazione informativa allegata.
ne di casi concreti, nei quali l’interazione tra opere di tra- La scheda di iscrizione e maggiori informazioni sono dispo-
sporto ed acque possa essere valutata con riferimento ad nibili sul sito www.convegnoinfrastrutture2010.eu
una preesistente situazione naturale e confrontata con la Segreteria Tecnico Scientifica: www.idrotecnicaitaliana.it
situazione constatata ad opere in esercizio, allo scopo di Segreteria Organizzativa: www.lasintesi.eu
Corsi di
Protezione
Catodica di Strutture
Metalliche
CORSI DI ADDESTRAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE DURATA DEI CORSI
La certificazione delle figure professionali è uno strumento impor- In conformità alla norma UNI EN 15257 e Regolamento CICPND, la
tante alla base dei processi di costruzione e assicurazione della durata minima del periodo di addestramento è:
qualità, in genere complementare alla certificazione dei sistemi e 40 ore per il livello 1 e 2
dei prodotti, ed è essenziale per i processi in cui la componente 16 ore per livello 1 e 2 (aggiornamento).
umana svolge un ruolo delicato ai fini della qualità dei risultati dei La norma, inoltre, precisa che la persona priva di certificazione di
processi medesimi. livello 1 che vuole accedere direttamente all’esame di livello 2 deve
Alcune attività non hanno la possibilità di essere controllate duran- fornire la prova documentata di avere eseguito un addestramento
te la loro esecuzione e quindi è di primaria importanza la fiducia complessivo di 80 h.
sulle capacità della persona che esegue le operazioni stesse. Il regolamento dell'organismo di certificazione (CICPND) specifica
Certificando il proprio personale, l’azienda documenta all’esterno le che le ore indicate per il livello 2, nel caso di accesso diretto, vanno
modalità in base alla quale le proprie persone operano assicurando sommate a quelle del livello 1. Di conseguenza per acquisire le 80
la conformità e la costanza dei servizi di qualità attesi. La certifica- h è necessario prendere parte al corso di livello 1 (40 h) e al corso
zione rappresenta il riconoscimento che il personale opera nel set- di livello 2 (40 h).
tore con competenza tecnica riconosciuta ed attestata ed è un vero
e proprio valore aggiunto, sia quando è richiesta specificatamente SEDE DEI CORSI
dal cliente sia quando essa è presentata volontariamente a garan- II corsi potranno svolgersi presso:
zia della capacità di operare del personale. − Consiag SpA - Prato
L'APCE, per assicurare la certificazione delle persone che intendo- − Dipartimento di CMIC “Giulio Natta” del Politecnico di Milano
no operare con competenza riconosciuta e attestata nel campo − Enel Rete Gas SpA - Perugia
della protezione catodica di strutture metalliche, ha costituito il − GEA SpA - Grosseto
Centro Formazione APCE (CFA) diretto dal prof. Luciano Lazzari del − Italgas SpA - Milano e Mestre (VE)
Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio − Napoletanagas SpA - Napoli
Natta” del Politecnico di Milano ed ha reso operante la collabora- − Snam Rete Gas - Marghera (VE)
zione con il CICPND (Centro Italiano di certificazione per le prove non
distruttive e per i processi industriali), organismo di certificazione PROGRAMMA DEI CORSI
del personale accreditato ACCREDIA anche nel campo della prote- I corsi di addestramento, in conformità alla norma UNI EN 15257 e
zione catodica di strutture metalliche (Certificato di Accreditamento Regolamento CICPND, prevedono lezioni teoriche e dimostrazioni
SINCERT n. 012C, rev. 1 del 23.03.2001). pratiche relative ai settori d’indirizzo e sviluppano i seguenti argo-
I corsi d’addestramento dell’APCE, organizzati e approvati in confor- menti:
mità al Regolamento CICPND, sono indirizzati alle persone che già Nozioni di base
operano nell'ambito della protezione catodica per richiamare o - Elementi di elettrotecnica
approfondire o venire a conoscenza di quanto ulteriormente indi- - Corrosione dei metalli
spensabile. Essi costituiscono uno dei necessari requisiti, l’attesta- - Procedure di certificazione
to di frequenza e il diario delle presenze, per l’ammissione alle ses- - Disposizioni legislative, normative e linee guida nell'ambito della
sioni d’esame per la qualificazione e certificazione. protezione catodica
I partecipanti sulla base delle conoscenze generali, specialistiche e - Sicurezza
pratiche acquisite potranno sostenere in seguito l'esame di qualifi- Nozioni specifiche
cazione e, a esito positivo, ottenere il rilascio da parte CICPND della - Principali materiali metallici impiegati nelle strutture e provvedi-
relativa certificazione per i settori e livelli previsti nella norma UNI menti di protezione
EN 15257 "Protezione catodica Livelli di competenza e certificazio- - Richiami di protezione passiva delle strutture metalliche e metodi
ne del personale di protezione catodica" e nel Regolamento CIC- operativi per la riparazione delle falle nei rivestimenti (non previ-
PND. sto per strutture nel calcestruzzo)
La certificazione copre le competenze in uno o più dei seguenti set- - Protezione attiva delle strutture metalliche - Indagini preliminari
tori di applicazione: - Progettazione del sistema di protezione catodica (non previsto per
− strutture metalliche interrate e immerse; il Livello 1)
− strutture metalliche in mare; - Attuazione del sistema di protezione catodica
− strutture di calcestruzzo armato; - Collaudo del sistema di protezione
− superfici interne di serbatoi metallici. - Verifiche e controlli del sistema di protezione catodica
- Manutenzione degli impianti e dei componenti del sistema di pro-
DESTINATARI DEI CORSI tezione catodica
I corsi di addestramento sono rivolti alle persone che intendono - Tecniche di applicazione e misurazioni nella protezione catodica
conseguire la certificazione e possono dimostrare di essere in pos-
sesso di un’esperienza lavorativa nel settore per il quale si candi- DOCENTI
dano di almeno un anno per il livello 1 e di due, tre e quattro anni Le lezioni sono tenute da esperti di livello 3 certificati CICPND, da
(in base al tipo di istruzione) per il livello 2. docenti universitari e da esperti dell'industria.
CORSI DI ADDESTRAMENTO ED AGGIORNAMENTO NEL SETTORE fermare l’iscrizione, la data e la località d’effettuazione. Il costo a persona per i
DELLE STRUTTURE METALLICHE INTERRATE soci APCE è di Euro 650,00 + IVA e di Euro 800,00 + IVA, per i non soci APCE.
CORSI DI ADDESTRAMENTO NEL SETTORE STRUTTURE METALLICHE CALENDARIO CORSO BASE PROTEZIONE CATODICA 2009
IN MARE E STRUTTURE CALCESTRUZZO ARMATO Il costo a persona del corso base di protezione catodica è di Euro 600,00 + IVA per
I corsi saranno svolti presso il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria i Soci APCE e di Euro 750,00 + IVA per i non Soci e da diritto alla partecipazione,
Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano dal 21 al 25 giugno 2010. alla documentazione tecnica ed all’attestato di partecipazione.
Gli interessati devono trasmettere alla Segreteria APCE-CFA, a mezzo fax, la sche-
Destinatari Maggio Ottobre
da d’iscrizione considerando quest’informazione di carattere previsionale. In
seguito sarà cura della Segreteria confermare lo svolgimento del corso, l’iscrizio- Tecnici ed operatori interes- 19-20
25-26
sati ad apprendere o incre- Napoletanagas
ne e la data d’effettuazione. Italgas
mentare le nozioni di prote- Napoli
Milano
zione catodica
GIORNATE DI STUDIO
L’APCE si rende disponibile a organizzare per le persone certificate al livello 2 che
hanno intenzione di candidarsi agli esami di qualificazione al livello 3, due giorna-
te di studio (9,00-13,00 e 14,30-17,30), con ampio spazio alla discussione, per
esaminare gli argomenti delle prove d’esame, la stesura del resoconto tecnico e
le conoscenze e competenze di protezione catodica del livello 3. Gli interessati
devono trasmettere alla Segreteria APCE-CFA, a mezzo fax, la scheda d’iscrizione
considerandola di carattere previsionale. In seguito sarà cura della Segreteria con- Associazione per la protezione dalle corrosioni elettrolitiche
s p a z i o c i g
La responsabilità
giuridica
La responsabilità giuridica del manuten-
tore e dell’installatore nell’utilizzo degli
impianti a gas per uso domestico o simi-
lare nei luoghi di vita e di lavoro
PARTE
SECONDA
Infine notasi che il rilascio, da parte del titolare dell’impresa installatrice, di una dichiarazione non
veritiera di conformità degli impianti realizzati comporta profili di responsabilità per il dichia-
rante in quanto nei suoi confronti sono ipotizzabili i seguenti reati:
- l’art. 515 c.p. (frode nell’esercizio del commercio, punita con la reclusione fino a due anni o con
la multa fino a euro 2065 , oltre alla pubblicazione sui quotidiani della sentenza di condanna)
nel caso di utilizzo di materiale diverso per qualità o quantità rispetto a quella dichiarata o ven-
duta;
22
- l’art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal in chiusura;
privato in atto pubblico, punita con la reclu- - accensione dei bruciatori e controllo della
sione fino a due anni) poiché la dichiarazione loro regolazione;
di conformità è destinata per l’art. 11 della - verifica del buon funzionamento degli appa-
legge 46/1990 ad essere depositata nel recchi e degli eventuali dispositivi di sicurez-
Comune ed essere impiegata dal sindaco ai za secondo le norme specifiche fissate
fini delle valutazioni necessarie per il rilascio secondo ciascun tipo di apparecchio, nonché
del certificato di abitabilità o di agibilità. secondo le istruzioni del costruttore;
- verifica della corretta ventilazione dei locali;
9. Le norme di sicurezza.
- verifica dell'efficienza dei dispositivi di eva-
cuazione dei prodotti di combustione. Per gli
apparecchi a tiraggio naturale tale verifica va
effettuata controllando:
La prevalenza delle norme di sicurezza su qual- • il tiraggio esistente durante il regolare fun-
siasi motivazione di natura economica o com- zionamento dell'apparecchio ;
merciale di utilizzazione dell'impianto è rico- • che nel locale non vi sia rigurgito dei pro-
nosciuta dalla giurisprudenza (Sent. C. Cass. dotti della combustione, anche durante il
5009 del 2/5/94) che afferma: "qualora un'ap- funzionamento di eventuali elettroventila-
parecchiatura di fabbricazione straniera e tori.
conforme alle norme di sicurezza vigenti dove
e' stata progettata e costituita venga commer- A differenza dell’ omologo articolo 2.6. (Messa Il dettato
cializzata e messa in opera in Italia , trova appli- in servizio dell’impianto) delle norme UNI -
della legge
cazione la normativa antinfortunistica ivi in 7129/72 , D.M. 23/11/1972, che non lo preve-
vigore. Pertanto, nell'ipotesi di infortunio sul deva, il sopra citato art. 2.6.2. stabilisce: “SE non riguarda
lavoro connesso la funzionamento di una tale ANCHE UNO DI QUESTI CONTROLLI esclusivamen-
apparecchiatura risultata non conforme alla DOVESSE RISULTARE NEGATIVO, L’IMPIAN- te il solo ope-
disciplina normativa del nostro paese, a nulla TO NON DEVE ESSERE MESSO IN SERVI-
rileva che il collaudo sia stato effettuato all'e- ZIO”. rato dei rea-
stero, in conformità della legislazione locale in La verifica e pulizia della tubazione (norma lizzatori,
materia di sicurezza del lavoro, poiché tale 2.7.1 -2.7.1.1 -2.7.1.2) consiste nell'esame visi- installatori,
operazione conclude l'iter esecutivo del vo accurato della parte non collocata sotto
manufatto progettato e realizzato nel paese di traccia, nel controllo della tenuta con gas alla manutentori,
fabbricazione mentre la vendita e l'installazio- pressione di erogazione, nel controllo della verificatori
ne in Italia integrano una diversa situazione manovrabilità dei rubinetti al fine di indivi- degli apparec-
pienamente autonoma sotto l'aspetto giuridi- duarne eventuali perdite. La pulizia delle tuba-
chi alimentati
co". zioni deve essere attuata con l'apertura delle
Le prime norme di sicurezza per gli impianti di porte e finestre degli ambienti interessati, a gas per uso
uso domestico sono state dettate dal D.M. mediante la chiusura del rubinetto di intercet- domestico,
23/11/72 (G.U. 309 del 28/11/1972) contenen- tazione posto all'entrata del contatore, stac-
ma riguarda
te la norma UNI 7129 -1972. cando il tubo dell'impianto interno dal conta-
Attualmente è vigente il D.M. 21/4/1993 (G.U. tore e tappando l'uscita di quest'ultimo, disin- anche gli
supp. ord. 3/5/1993) contenente la norma UNI serendo tutti gli apparecchi alimentati a gas e i utenti
-CIG 7129 ¬gennaio 1992 che (norma 1.1.): relativi tubi flessibili, soffiando aria o gas iner-
"ha lo scopo di fissare i criteri per la progetta- te con apposita attrezzatura, partendo dalla
zione, l'installazione, la messa in servizio e la tubazione di diametro minore e procedendo
manutenzione degli impianti domestici e simi- verso quella di diametro maggiore. La sostitu-
lari per l'utilizzazione dei gas combustibili zione di un rubinetto comporta la ripetizione
distribuiti per mezzo di canalizzazioni". Il prin- della prova di tenuta dell'impianto (norma
cipio fondamentale (norma 2.5.2.1 -2.5.2.2.) è 2.7.2.2.).
che l'installatore deve controllare che ogni
apparecchio di utilizzazione sia idoneo per il
gas con cui viene alimentato e che i dispositivi I punti a rischio della sicu-
di sicurezza o di regolazione automatica degli
apparecchi non devono per tutta la vita del-
l'impianto essere modificati se non dal
10. rezza degli impianti : l’effi-
cienza delle canne fumarie.
costruttore o dal fornitore. L'art. 1 della legge 6/12/1971 n. 1083 afferma
La messa in servizio dell'impianto deve essere che gli apparecchi alimentati a gas devono
attuata (norma 2.6.1) con le finestre aperte essere realizzati secondo le regole specifiche
evitando la presenza di fiamme libere e/o scin- della buona tecnica e della sicurezza (norme
w w w. a p c e . i t
tille , con lo spurgo dell'aria contenuto nell'im- UNI -CIG) . Gli impianti che in sede di instal-
pianto interno e accertando che non vi siano lazione o manutenzione non rispettino dette
fughe di gas. La messa in servizio dell'impianto regole di sicurezza evidenziano dei punti criti-
(norma 2.6.2) non può essere attuata se anche ci per la pubblica incolumità che possono
uno solo dei seguenti controlli risulta negativo: essere riassunti nei seguenti .
- controllo della assenza di fughe di gas con i Il maggior numero di casi di intossicazione
dispositivi di intercettazione degli apparecchi sono provocati da impianti alimentati a gas
23
privi di collegamento a canne fumarie efficien-
ti e non idonee a scaricare i prodotti della
combustione direttamente all'esterno.
Il raccordo (norma 4.3.1 -4.3.1.1) degli appa-
11. dei
La corretta
locali.
ventilazione
recchi ad un camino deve avvenire mediante Nei locali ove è posto l'impianto l'afflusso del-
canne fumarie realizzate in materiali adatti a l'aria deve corrispondere a quanta ne viene
resistere nel tempo alle sollecitazioni meccani- richiesta dalla regolare combustione , pertanto
che, al calore, ai prodotti della combustione ed sono previsti (norma 3.1.2): -un'apertura per-
alle loro condense. Il principio generale che manente praticata sulla parete del locale da
regola le canne fumarie è l'assenza di ostru- ventilare che è rivolta all'esterno;
zioni e detriti (eventualmente causati da - l'afflusso dell'aria mediante condotti di venti-
imprudenti ristrutturazioni edilizie realizzate lazione singoli oppure collettivi ramificati;
nei piani superiori) nelle stesse in modo da - l'aria deve provenire direttamente dall'ester-
impedire il regolare scarico di prodotti di no in zona lontana dall'inquinamento;
combustione. Pertanto (norma 4.3.2.1) la - è consentita la ventilazione indiretta, median-
canna fumaria deve avere un andamento verti- te il prelievo dell'aria dai locali attigui purché
cale ed essere priva di qualsiasi strozzatura in vengano rispettate le avvertenze della norma
tutta la sua lunghezza, oltre che essere , imper- 3.3., ed in particolare a condizione che il
meabile , termicamente isolata , resistente alle locale adiacente non sia adibito a camera da
sollecitazioni meccaniche e realizzata in mate- letto, non costituisca parte comune dell’im-
riali resistenti e a tenuta dei prodotti di com- mobile e non sia ambiente con pericolo di
bustione. Nei condomini le canne fumarie incendio (rimessa, garage, magazzini di
possono essere di tipo collettivo ramificato sostanze infiammabili).
(norma 4.3.2.3) in modo che ogni singolo L'evacuazione dell'aria viziata (norma 3.4.) se
apparecchio venga allacciato ad un proprio ed avviene con l'ausilio di un elettroventilatore
esclusivo condotto secondario di altezza ugua- devono essere rispettate le seguenti condizio-
le ad un piano e che si immetta nel collettore ni:
con un angolo non minore di 135 gradi. I cana- - se nell'ambiente vi è un condotto di scarico
li di fumo (norma 4.3.1.6 -4.3.1.1) non dovran- comune fuori servizio deve essere tappato;
no avere cambi di direzione in numero non - l'apertura di ventilazione del locale deve
superiore a tre , realizzati con angoli interni essere aumentata in funzione della massima
maggiori di 90 gradi, dovranno essere: facil- portata di aria occorrente all’elettroventila-
Le aziende mente smontabili, a tenuta e composti da tore;
sanitarie loca- materiale atto a resistere alla combustione ed - l'azione dell'elettroventilatore non deve
alla condensazione. La canna collettiva ramifi- influenzare la corretta evacuazione dei pro-
li, ricevuta la
cata vieta l'impiego di qualsiasi mezzo ausilia- dotti della combustione nel caos di apparec-
segnalazione rio di aspirazione e compressione posto in chi che prelevino aria dall'ambiente.
di incidente, corrispondenza delle immissioni ai vari piani ,
12. L’ubicazione
dispongono i ed esclude anche l'impiego di mezzi meccanici
di aspirazione posti alla sommità del condotto. e l’idoneità
controlli e le Avvertenze importanti sono inoltre che: dei locali.
verifiche sul- - alla canna collettiva ramificata deve essere
l’impianto collegato un solo apparecchio per piano; Il principio generale (norma 2.5.1.1.) è che gli
- una canna collettiva ramificata può servire al apparecchi di cottura devono sempre scarica-
massimo uno stabile di 6 piani: se l'immobile ha re i prodotti di combustione in apposite
un'altezza maggiore devono essere installate cappe che devono essere collegate a camini,
due o più canne collettive ramificate; canne fumarie o direttamente all'esterno,
- il canale di fumo che unisce l'impianto alla salva l'installazione di un elettroventilatore
canna collettiva ramificata deve immettersi nel che scarichi all'esterno. Gli apparecchi di tipo
condotto secondario immediatamente sopra "B" per la produzione di acqua calda (gli scal-
l'elemento deviatore: l'elemento deviatore dabagni -norma 2.5.1.2 ) non possono essere
deve raccordarsi al collettore con un angolo installati nelle camere da letto, ma solo nei
non inferiore a 135 gradi. Con tale soluzione locali ad uso bagno o doccia , purché il volu-
tecnica viene creata una sensibile depressione me non sia minore di 20 metri cubi. E' tassa-
nel condotto secondario di guisa che i pro- tivamente vietata l'installazione di apparecchi
dotti della combustione di ciascun apparec- di tipo "B" per il riscaldamento di ambienti e
chio entrino nel condotto collettivo con una quelli combinati (riscaldamento ambienti e
w w w. a p c e . i t
velocità ed una direzione tali da non ostacola- produzione di acqua calda), muniti di tubo di
re il flusso dei fumi di combustione provenien- scarico dei prodotti della
ti dai piani sottostanti. In tal modo viene evita- combustione, nelle camere da letto e nei
ta la pericolosissima immissione (o re-immis- locali ad uso bagno o doccia e neppure nei
sione) nei vari appartamenti di prodotti reflui locali nei quali siano presenti camini aperti
di combustione propri o provenienti da appa- (caminetti) senza afflusso di aria propria
recchi a gas utilizzati nelle altre unità abitative. (norma 2.5.1.3).
24
p r o g e t t o
Gas e sicurezza
domestica: vietato
il “Fai da te”
Si riaccende il riscaldamento, i consigli del CIG
C
on l’arrivo della stagione fredda, gli impianti di riscaldamento, autonomi e centraliz-
zati, riprendono a funzionare. In Italia sono quasi 27 milioni le utenze domestiche
interessate all’utilizzo di gas combustibili (gas naturale e GPL) per riscaldamento, pro-
duzione di acqua calda e cottura di cibi. Il tema della sicurezza è sempre quindi di
attualità.
Le statistiche degli incidenti da gas più recenti confermano come non si debba abbas-
sare la guardia su questi accadimenti: I dati del 2008, nella distribuzione del gas canalizzato per
usi civili, hanno fatto rilevare 175 incidenti, con 19 decessi e 374 infortuni, quelli per il GPL
distribuito in bombole, 142 incidenti, con 24 decessi e 145 infortuni.
Il GPL distribuito in bombole o piccoli serbatoi, non rientra nella copertura di questa polizza
assicurativa.
Il Comitato Italiano Gas, da cui dipende l’elaborazione delle normative tecniche di sicurezza per
w w w. a p c e . i t
una corretta utilizzazione dei gas combustibili ricorda, inoltre, i punti d’attenzione a cui gli uten-
ti devono fare riferimento a tutela della sicurezza propria e collettiva.
La legislazione italiana (due sono le leggi in vigore in relazione all’utilizzo dei gas combustibili, la
n. 1083/71 e il DM 37/08) impone che gli impianti siano realizzati a regola d’arte ed individua
nelle norme UNI e CEI gli strumenti più appropriati in tema di sicurezza degli impianti, appa-
recchi, accessori, etc.
Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono obbligatoriamente recare la marcatura
25
“CE”, loro apposta sotto responsabilità del una “dichiarazione di conformità” per atte-
fabbricante. Solo così si avrà la certezza di stare che l’impianto è stato installato a rego-
acquistare apparecchi sicuri e che oltre a la d’arte secondo le normative vigenti.
rispettare ambiente e salute, garantiscono le Inoltre, l’installatore saprà indicare se i loca-
condizioni di sicurezza nel loro utilizzo e il li di installazione rispondono alle necessarie
corretto rendimento in termini di prestazioni. prescrizioni per quanto riguarda la ventila-
zione, l’aerazione, l’evacuazione dei prodotti
della combustione nonché per l’idonea ubi-
Vietato il cazione degli apparecchi di utilizzazione.
fai da te
Per l’installazione e la manutenzione degli Controlli
impianti e degli apparecchi, il “fai da te” è
assolutamente vietato: bisogna rivolgersi uni- periodici
camente ad installatori e manutentori abilita- Sottoporre gli apparecchi alimentati a gas ai
ti. Il DM 37/08 prescrive che l’installazione, controlli periodici. Ad esempio la verifica di
l’ampliamento, la trasformazione e la manu- rendimento deve essere effettuata ogni due
tenzione degli impianti a gas a valle dei con- anni come attualmente previsto dalla legge e
tatori siano eseguite esclusivamente da ope- affidandosi solo a tecnici abilitati.
ratori abilitati, in possesso di specifici requi-
siti tecnico-professionali, certificati da un
“attestato di riconoscimento” rilasciato dalle
Camere di Commercio o dalle Commissioni Il gas e le buone
Provinciali per l’Artigianato.
abitudini:
La dichiarazione di L’utilizzo del gas in ambiti domestici, richiede
conformità il rispetto delle norme e delle leggi vigenti
ma soprattutto buonsenso e responsabilità
La stessa legge prescrive, inoltre, che al ter- da parte degli utenti. Per il CIG, anche nell’u-
mine dei lavori l’installatore debba rilasciare tilizzo del gas bisogna rispettare alcune
w w w. a p c e . i t
26
buone abitudini: semplici azioni quotidiane cottura è consigliata la procedura seguen-
che, debitamente e regolarmente eseguite, si te:
dimostrano utili per la sicurezza propria e 1) accendere il fiammifero;
altrui. 2) accostare il fiammifero acceso al bruciato-
re;
3) aprire il rubinetto del gas.
Piccole azioni di Se, infatti, si eseguono le operazioni in ordi-
ne inverso, è possibile che, dopo aver
vita abitudini: aperto il rubinetto, intervenga qualche
elemento di distrazione (es. squilla il
Prima di uscire di casa: Quando si esce di telefono o suonano alla porta), cosicché
casa, anche per brevi periodi, è consigliabile la successiva accensione del fiammifero
chiudere la valvola del contatore o quella di può produrre gravi conseguenze.
ingresso della tubazione di alimentazione del L’impiego di un rilevatore di gas può contri-
gas nei locali di abitazione o quella della buire, con funzioni aggiuntive ma non sosti-
bombola, quando non si utilizzano gli appa- tutive, alla sicurezza di impiego del gas com-
recchi. bustibile, mediante una funzione di rivela-
mento e segnalazione ottica/acustica della
In cucina: presenza di gas. Tutti gli apparecchi devono
- Non allontanarsi dalla cucina lasciando cibi essere dotati di dispositivi di sorveglianza di
in cottura sul fuoco fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in
- Evitare di riempire troppo le pentole. La caso di spegnimento della stessa.
fuoriuscita di liquidi in ebollizione, infatti, Per i piani di cottura non esiste ancora l’ob-
può causare lo spegnimento della fiamma bligo ma il CIG consiglia l’acquisto di impian-
ed originare gravi incidenti. ti dotati del dispositivo.
- Per accendere un bruciatore del piano di
APCE NOTIZIE Periodico trimestrale Massimo Tiberi (GEA), Umberto Lebruto Promozione e sviluppo: APCE
Direttore responsabile: (RFI), Georgios Chlaputakis (Enel Rete Gas), Via del Commercio, 11 - 00154 Roma
Gino Magnoni (ITALGAS) Giuseppe Maiello (NAPOLETANAGAS), Tel. 06 57397466
Comitato di redazione: Marco Galletti (SNAM RETE GAS),
Consulenza editoriale ed impaginazione:
Davide Gentile (UCEMI), Paolo Del Gaudio (IRIDE), Ezio Coppi (Esperto)
Massimiliano Medei - Santa Marinella (RM)
Sergio Cavalieri (UCERM) Redazione: UCE Roma - Sergio Cavalieri,
w w w. a p c e . i t
m.medei@gimax.eu
Comitato editoriale: c/o ITALGAS Roma
Andrea Rovelli (SNAM RETE GAS), Alvaro Via del Commercio, 11 - 00154 Roma Stampa: GIMAX
Fumi (RFI), Raul Pieroni (TELECOM ITALIA), Tel. 06 57396337 Santa Marinella (RM) - Via Valdambrini, 22
Paola Bonandrini (SNAM RETE GAS), Fax 06 57396338 Tel. 0766 511644 - info@gimax.eu
w w w . a p c e . i t
27