Fabrizio Mancini Ideocracy
Si Vax, No Vax? Meglio Free Vax!
La questione vaccini è stata affrontata male dal precedente Governo e in modo
molto discutibile dall’attuale esecutivo, scatenando un confronto spesso non
onesto basato su slogan e pregiudizi. La domanada cje ci poniamo è: in Italia ci
sono reali emergenze che consiglierebbero vaccinazioni di massa?
a quando il precedente Governo ha sposato la
D causa delle vaccinazione di massa e ne ha
imposto l’obbligo, si è acceso un dibattito
esasperato in cui molti si sentono coinvolti e in
tanti intervengono e scrivono a sproposito. Le
posizioni del nuovo esecutivo non hanno contribuito a
rasserenare gli animi, ma anzi il dibattito è sfociato in
una vera e propria guerriglia dialettica in cui l’arte
della bugia e la sapiente manipolazione delle
informazioni, sono diventate le armi con cui si cercano
di veicolare e affermare le proprie convinzioni. In
questo ambito si dimostra infinitamente più potente la
macchina informativa a disposizione di coloro che
teorizzano la necessità e l’urgenza della vaccinazione
di massa su tutto e su tutti. Un accanimento mediatico
che genera più di un dubbio e porta a meditare sui
giganteschi interessi economici che sono in gioco, e
che coinvolgono i profitti delle solite lobby
economiche-finanziarie che da decenni condizionano la
vita di tutti noi.
Seppur decisivo, questo non è focus sul quale voglio
concentrarmi. Ciò che mi indigna di più é piuttosto la
disonestà intellettuale con la quale si vogliono imporre
le vaccinazioni di massa. L’altro giorno mi è capitato
di ascoltare ad uno dei Tg della RAI in prima serata, un
intervista ad uno stimato Professore il quale ha
sostenuto “di aver visto morire centinaia di bambini per
il morbillo”. Istintivamente sono sobbalzato sulla
poltrona e ho deciso che la misura fosse colma. Sono
nato negli anni sessanta e in oltre mezzo secolo di vita
ho conosciuto e visto tantissime persone ammalarsi di
morbillo, ma non ho mai visto né sono mai venuto a
conoscenza di qualcuno che fosse morto per il
morbillo.
Da qui ho iniziato a documentarmi in modo
approfondito, ricercando fonti le più neutre, attendibili
e qualificate possibili. Ciò che ho letto è andato molto
oltre le mie precedenti percezioni.
A coloro che sostengono la posizione delle
vaccinazioni di massa consiglierei innanzi tutto di
identificare in modo corretto il movimento di pensiero
che si sta battendo per abrogare una legge che non ha
uguali in Europa. Quelle persone non sono No-Vax,
bensì Free-Vax. Il distinguo è necessario e
fondamentale, poiché se queste persone fossero No-
Vax, come da più parti strumentalmente vengono
identificate con disprezzo, prevaricherebbero le libertà
altrui. Essere Free-Vax significa invece rivendicare il
diritto ad essere informati per esempio sulle
controindicazioni di un vaccino, sui suoi rischi, ma
soprattutto vuol dire rispettare le posizioni e le azioni
dell’altra parte.
In secondo luogo consiglierei ai Pro-Vax di leggere i
report e le statistiche pubblicate periodicamente
dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità). I numeri li
riportati confermano senza possibilità di dubbio alcuno
che in Italia non ci sono emergenze sanitarie, epidemie
o pandemie tali da giustificare l’obbligatorietà di quasi
tutti i vaccini imposti dal nostro Governo. In alcuni
casi non si arriva neanche a 100 contagi in un anno,
con tassi di mortalità pari allo 0,00002% !!!
In terzo luogo consiglierei ai Pro-Vax di leggere con
attenzione i “bugiardini” di ciascun farmaco, giusto per
rendersi conto dei rischi immediati a cui ci si espone
con le vaccinazioni.
Potrei continuare, ma diventerei noioso.
Quanto sopra non vuole demonizzare l’uso dei vaccini,
che in tante parti del mondo e in alcune patologie sono
determinanti, come la storia ci ha insegnato e continua
ad insegnarci, bensì vuole rivendicare l’opportunità di
affrontare l’argomento in modo equilibrato e serio.
Uno Stato che possa dirsi al servizio dei propri cittadini
non può permettersi di imporre vaccinazioni di massa
per malattie il cui solo contagio è residuale, perché il
quei casi i rischi della vaccinazione superano i suoi
benefici. Uno Stato credibile informa compiutamente i
suoi cittadini e li lascia decidere in autonomia, fatta
eccezione per quelle rare situazioni in cui i benefici
(supportati da numeri e valutazioni oggettive ed
obbiettive) siano inconfutabilmente superiori ai rischi.
L’arroganza e talvolta l’uso della forza, con la quale
invece si cerca di obbligare a vaccinazioni di massa è
inaccettabile. Ci si chiede perché nessuno degli Stati
europei obbliga a vaccinazioni di massa?
Basterebbe riflettere su questi concetti intuitivi ed
elementari per trovare convergenze su posizioni
ragionevoli. Credo sarebbe più che sufficiente e non ci
sarebbe neanche bisogno di affrontare l’argomento
molto più complesso e ancora più inquietante degli
effetti a lungo termine a cui ci condurranno eventuali
vaccinazioni di massa. Una tematica che non può
essere elusa, ma che per la sua complessità non tratterò
in questo breve articolo.