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Referente Scientifico
Prof. Settimio Adriani.
Referente del gruppo di lavoro Maurizio Sterpi.
Premessa:
Il progetto denominato “ATTIVITÀ DI WOLF-HOWLING NELL’AREA DELLA
RISERVA NATURALE DEI LAGHI LUNGO E RIPASOTTILE estesa alla
PROVINCIA DI RIETI”, nasce dall’esigenza di incrementare le conoscenze
naturalistiche della specie lupo (Canis lupus), alla luce delle più recenti
acquisizioni sulla sua presenza nell’ambito del territorio dell’area protetta e
della provincia di Rieti avvalendosi inoltre della collaborazione di gruppi di
ricerca autonomi, i quali condivideranno i dati raccolti con i responsabili del
progetto, per la stesura di eventuali pubblicazioni a carattere scientifico
derivanti da questo studio.
Metodologia:
L’indagine tecnico-scientifica scelta è denominata wolf-howling ed è basata
sulla tendenza dei lupi ad utilizzare l’ululato come forma di comunicazione a
lunga distanza.
La tecnica del Wolf Howling consiste nel riprodurre, con megafono per tre volte
a volume crescente ed a distanza temporale preimpostate, dell'ululato.
Questo metodo deve tener conto di vari fattori limitanti come la presenza
antropica, la morfologia del territorio, la distanza massima raggiungibile, inoltre
deve tener conto che la presenza della specie, può essere distribuita in modo
non uniforme (per la provincia di Rieti vd.: Boscagli et al., 2010; Adriani 1999;
Carucci & Zacchia, 1999).
La scelta di applicare il Wolf Howling è scaturita da un’attenta valutazione delle
caratteristiche biologico/etologiche della specie, della dimensione media
dell’home range (in ambiente appenninico: 75-300 km2 - Ciucci et al. 1997;
Boitani & Ciucci, 1998), delle distanze giornalmente percorse (da 1 a 10 km -
Boitani 1986; 17-38 km - Ciucci et al. 1997), della sostanziale immobilità tra le
ore 8,00 e le 17,00 (Ciucci et al. 1997).
Proprio per questo si è scelto di operare dopo il crepuscolo e simultaneamente
dalle stazioni di lancio, ripetendo l'uscita per due serate consecutive.
Area indagata
Le apparecchiature necessarie saranno messe a disposizione dalla Riserva
Naturale e dai coordinatori dei gruppi di lavoro operanti nelle aree esterne alla
Riserva Naturale.
Per ottimizzare la tempistica e contenere al minimo gli errori di stima, l’attività
sarà svolta in simultanea da diverse pattuglie di rilevatori, composte ciascuna
da almeno un esperto della tecnica Wolf-Howling che coordina il monitoraggio,
unitamente ad altre figure di supporto nelle operazioni tecniche di trascrizione
ed interpretazione dati.
I dati appartengono alle persone aderenti al gruppo di lavoro che avranno
partecipato almeno al 75% delle uscite e saranno citati come coautori
dell'eventuale pubblicazione scientifica solo coloro che avranno partecipato alla
stesura della stessa e partecipato alle eventuali spese sostenute.
La digitalizzazione e la gestione dei dati è affidata al coordinatore tecnico del
progetto.
La diffusione dei dati non potrà avvenire prima della conclusione del progetto
(5 anni), salvo eventuale autorizzazione del responsabile
scientifico/coordinatore del progetto e dei vari coordinatori delle aree indagate.
La loro divulgazione dovrà quindi essere esclusivamente per fini scientifici e
statistici, in considerazione dell’importanza degli stessi rispetto alla
salvaguardia della specie indagata.
Durata
Lo sforzo di campionamento prevede 4/6 sessioni di campo ogni anno per
almeno 5 anni consecutivi: 2/3 in periodo autunnale (novembre) e 2/3 nel
periodo post riproduttivo (luglio).
La ricerca delle tracce verrà avviata secondo le indicazioni del responsabile
scientifico e sarà associata sia la raccolta di campioni (feci, peli ecc.) che di
immagini georeferenziate.