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NOVEMBRE 2009
ICS 03.120.10
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Sannio, 2
20137 Milano, Italia
English version
Gestion des performances durables d’un organisme - Leiten und Lenken für den nachhaltigen Erfolg einer
Approche de management par la qualité (ISO 9004:2009) Organisation - Ein Qualitätsmanagementansatz
(ISO 9004:2009)
CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
concerning such national standards may be obtained on application to the CEN Management Centre or to any CEN member.
This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the CEN Management Centre has
the same status as the official versions.
CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia,
Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway,
Poland, Portugal, Romania, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.
PREMESSA 2
INTRODUZIONE 4
figura 1 Modello esteso di un sistema di gestione per la qualità basato sui processi ........................... 4
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 6
3 TERMINI E DEFINIZIONI 6
5 STRATEGIA E POLITICA 10
5.1 Generalità................................................................................................................................................... 10
5.2 Formulazione della strategia e della politica ........................................................................... 10
5.3 Attuazione della strategia e della politica.................................................................................. 12
5.4 Comunicazione della strategia e della politica ....................................................................... 14
BIBLIOGRAFIA 88
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della ISO 9004:2009 è stato approvato dal CEN come EN ISO 9004:2009 senza
alcuna modifica.
ISO 9001
Esigenze ed Prodotto
aspettative
Punto 7 Clienti
Realizzazione
del prodotto
ISO 9004
ISO 9004
Punto 7
Gestione dei
processi
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
I documenti richiamati di seguito si riferiscono all'applicazione del presente documento.
Per quanto riguarda i riferimenti datati, si applica esclusivamente l'edizione citata. Per i
riferimenti non datati vale l'ultima edizione del documento a cui si fa riferimento (compresi
gli aggiornamenti).
ISO 9000 Quality management systems - Fundamentals and vocabulary
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini del presente documento, si applicano i termini e le definizioni di cui alla ISO 9000 ed
i seguenti.
4.1 Generalità
Per conseguire il successo durevole, l'alta direzione dovrebbe adottare un approccio di
gestione per la qualità. Il sistema di gestione per la qualità dell'organizzazione dovrebbe
essere basato sui principi descritti nell'appendice B. Questi principi descrivono concetti
che sono il fondamento di un sistema di gestione per la qualità efficace. Per conseguire il
successo durevole, l'alta direzione dovrebbe applicare questi principi al sistema di
gestione per la qualità dell'organizzazione.
Nota Sebbene la maggior parte delle organizzazioni utilizzino descrizioni simili per le loro parti interessate (per
esempio clienti, proprietari/azionisti, fornitori e partner, persone dell'organizzazione), la composizione di tali
categorie può cambiare in modo significativo nel tempo e tra differenti organizzazioni, settori industriali,
nazioni e culture.
5 STRATEGIA E POLITICA
5.1 Generalità
Per conseguire il successo durevole, l'alta direzione dovrebbe stabilire e mantenere attivi
una mission, una vision e i valori dell’organizzazione. Questi dovrebbero essere
chiaramente compresi, accettati e sostenuti dalle persone dell'organizzazione e, per
quanto appropriato, dalle altre parti interessate.
Nota Nella presente norma internazionale, per "mission" si intende una descrizione del perché l'organizzazione
esiste, e, per "vision", il suo stato desiderato, ovvero ciò che l'organizzazione vuole essere e come vuole
essere percepita dalle sue parti interessate.
5.3.1 Generalità
Al fine di attuare una strategia e politiche per il successo durevole, l'organizzazione
dovrebbe stabilire e mantenere attivi processi e prassi per:
- tradurre la propria strategia e le proprie politiche, come appropriato, in obiettivi
misurabili per tutti i pertinenti livelli dell'organizzazione;
- stabilire le tempistiche per ciascun obiettivo ed assegnare responsabilità ed autorità
per conseguire l'obiettivo;
- valutare i rischi strategici e definire le adeguate contromisure;
- mettere a disposizione le risorse richieste per eseguire le attività necessarie;
- eseguire le attività necessarie per conseguire tali obiettivi.
5.3.3 Attuazione
Allo scopo di attuare la propria strategia e le proprie politiche, l'organizzazione dovrebbe
identificare le relazioni tra i propri processi. Una descrizione della sequenza e
dell'interazione dei processi può aiutare le attività di riesame:
- mostrando la relazione tra le strutture organizzative, tra i sistemi e tra i processi;
- identificando potenziali problemi nelle interazioni tra i processi;
6.1 Generalità
L'organizzazione dovrebbe identificare le risorse interne ed esterne che sono necessarie
per il conseguimento dei propri obiettivi nel breve e nel lungo periodo. Le politiche ed i
metodi dell'organizzazione per la gestione delle risorse dovrebbero essere coerenti con la
sua strategia.
Al fine di assicurare che le risorse (quali apparecchiature, impianti, materiali, energia,
conoscenze, risorse finanziarie e persone) siano utilizzate efficacemente ed
efficientemente, è necessario predisporre idonei processi per la messa a disposizione,
l'assegnazione, il monitoraggio, la valutazione, l'ottimizzazione, il mantenimento e la
protezione di tali risorse.
Al fine di assicurare la disponibilità delle risorse per le attività future, l'organizzazione
dovrebbe identificare e valutare i rischi relativi alla loro potenziale carenza, e monitorare
in continuo il loro utilizzo in modo da individuare opportunità per il miglioramento del loro
impiego. Contemporaneamente, dovrebbe essere condotta la ricerca di nuove risorse, di
processi ottimizzati e di nuove tecnologie.
L'organizzazione dovrebbe riesaminare periodicamente la disponibilità e l'adeguatezza
delle risorse identificate, comprese quelle affidate all'esterno, e intraprendere le
necessarie azioni. I risultati di questi riesami dovrebbero essere utilizzati anche come
elementi in ingresso nei riesami dell'organizzazione relativi alla sua strategia, ai suoi
obiettivi ed ai suoi piani.
6.4.1 Generalità
I partner possono essere fornitori di prodotti, erogatori di servizi, istituzioni tecnologiche e
finanziarie, organizzazioni governative e non governative o altre parti interessate. I
partner possono contribuire con qualsiasi tipo di risorsa, secondo quanto concordato e
definito in un accordo di partnership.
L'organizzazione ed i suoi partner sono interdipendenti ed un rapporto di reciproco
beneficio accresce le loro capacità di creare valore. L'organizzazione dovrebbe
considerare la partnership come una forma specifica di relazione con i fornitori, dove
questi hanno la possibilità di investire e condividere i profitti o le perdite nel settore di
attività dell'organizzazione stessa.
Quando un'organizzazione sviluppa una partnership, dovrebbe tenere in considerazione
aspetti quali:
- la fornitura di informazioni ai partner, come appropriato, per valorizzarne al massimo
i contributi;
- il supporto ai partner, in termini di disponibilità di risorse (quali: informazioni,
conoscenze, competenza, tecnologia, processi e condivisione della
formazione-addestramento);
- la condivisione dei profitti e delle perdite con i partner;
- il miglioramento delle prestazioni dei partner.
Nota Per ulteriori informazioni sui "rapporti di reciproco beneficio", vedere il relativo principio di gestione per la
qualità nell'appendice B.
*) Nota nazionale - I termini "mentoring" e "coaching" non sono stati tradotti in italiano in quanto tali termini sono entrati
nell’uso comune ed una loro traduzione potrebbe risultare inefficace.
6.5 Infrastrutture
L'organizzazione dovrebbe pianificare, fornire e gestire in modo efficace ed efficiente le
proprie infrastrutture. Essa dovrebbe valutare periodicamente l'idoneità delle
infrastrutture ai fini del conseguimento degli obiettivi organizzativi. Dovrebbero essere
tenuti nella dovuta considerazione:
- la fidatezza delle infrastrutture (che comprende la disponibilità, l’affidabilità, la
manutenibilità e il supporto manutentivo);
- la sicurezza ("safety" e "security");
- le componenti infrastrutturali correlate ai prodotti e ai processi;
- l'efficienza, il costo, la capacità e l'ambiente di lavoro;
- l'impatto delle infrastrutture sull'ambiente di lavoro.
L'organizzazione dovrebbe identificare e valutare i rischi associati alle infrastrutture ed
intraprendere azioni per mitigare tali rischi, compresa la predisposizione di adeguati piani
di emergenza.
Nota Per maggiori informazioni sugli impatti ambientali, vedere la ISO 14001 e le altre norme elaborate
dall'ISO/TC 207.
6.7.1 Generalità
L'organizzazione dovrebbe stabilire e mantenere attivi processi per gestire le
conoscenze, le informazioni e le tecnologie, in quanto risorse essenziali. I processi
dovrebbero affrontare come identificare, ottenere, mantenere, proteggere, utilizzare e
valutare l’esigenza di tali risorse. L'organizzazione dovrebbe condividere in modo
appropriato tali conoscenze, informazioni e tecnologie, con le proprie parti interessate.
6.7.2 Conoscenze
L'alta direzione dovrebbe accertare in che modo sia identificata e protetta l'attuale base di
conoscenze dell'organizzazione. L'alta direzione dovrebbe inoltre considerare come
ottenere, da fonti interne ed esterne, quali istituzioni accademiche e professionali, le
conoscenze necessarie per soddisfare le esigenze presenti e future dell'organizzazione.
Nel definire come identificare, mantenere e proteggere le conoscenze, sono da tenere in
considerazione numerosi aspetti, quali:
- apprendere da insuccessi, situazioni di quasi insuccesso e successi;
- acquisire le conoscenze e l'esperienza delle persone dell'organizzazione;
- raccogliere conoscenze da clienti, fornitori e partner;
- acquisire le conoscenze non documentate (tacite ed esplicite) che esistono
nell'ambito dell'organizzazione;
- assicurare una comunicazione efficace del contenuto significativo delle informazioni
(in particolare a ciascuna interfaccia nella catena di fornitura e di produzione);
- gestire dati e registrazioni.
6.7.3 Informazioni
L'organizzazione dovrebbe stabilire e mantenere attivi processi per raccogliere dati affidabili
ed utili e per convertire tali dati nelle informazioni necessarie per il processo decisionale.
Rientrano in tali processi quelli necessari per l'immagazzinamento, la sicurezza, la
protezione, la comunicazione e la distribuzione dei dati e delle informazioni a tutte le parti
pertinenti. È necessario che i sistemi di informazione e di comunicazione
dell'organizzazione siano robusti ed accessibili affinché ne sia garantita l’adeguatezza.
L'organizzazione dovrebbe assicurare l'integrità, la riservatezza e la disponibilità di
informazioni relative alle proprie prestazioni, ai miglioramenti del processo ed ai progressi
realizzati verso il raggiungimento del successo durevole.
6.7.4 Tecnologia
L'alta direzione dovrebbe considerare le opzioni tecnologiche per accrescere le
prestazioni dell'organizzazione in aree quali la realizzazione del prodotto, il marketing, il
benchmarking, l'interazione con il cliente, le relazioni con il fornitore ed i processi affidati
all’esterno. L'organizzazione dovrebbe stabilire processi per valutare:
- gli attuali livelli tecnologici all'interno ed all'esterno dell'organizzazione stessa,
incluse le tendenze emergenti;
- i costi ed i benefici economici;
- la stima dei rischi relativi ai cambiamenti tecnologici;
- il contesto competitivo;
- la propria velocità e la propria abilità a reagire prontamente ai requisiti del cliente, in
modo da garantire il mantenimento della propria competitività.
7.1 Generalità
Un'organizzazione dispone di specifici processi, che variano secondo il tipo, la
dimensione e il livello di maturità dell'organizzazione stessa. Nell'ambito di ciascun
processo, le attività dovrebbero essere determinate ed adattate alla dimensione ed alle
caratteristiche peculiari dell'organizzazione.
L'organizzazione dovrebbe assicurare la gestione proattiva di tutti i processi, inclusi i
processi affidati all’esterno, per garantire che essi siano efficaci ed efficienti, in modo da
conseguire i propri obiettivi. Questo può essere agevolato dall'adozione di un "approccio
per processi", che comprende la determinazione dei processi, delle interdipendenze, dei
vincoli e delle risorse condivise.
I processi e le loro interrelazioni dovrebbero essere riesaminati con regolarità e si
dovrebbero intraprendere azioni adeguate per il loro miglioramento.
I processi dovrebbero essere gestiti come un sistema, attraverso la creazione e
l'interpretazione delle loro reti, sequenze ed interazioni. Il coerente funzionamento di
questo sistema è spesso indicato come "approccio sistemico alla gestione". La rete può
essere descritta in una mappa dei processi e delle relative interfacce.
Nota Per ulteriori informazioni sull'"approccio per processi", vedere il relativo principio di gestione per la qualità
nell'appendice B della presente norma internazionale, nonché la ISO 9000 e il documento ISO 9000
"Introduction and Support Package" Guidance on the Concept and Use of the Process Approach for
management systems [34].
8.1 Generalità
Per conseguire il successo durevole, in un contesto incerto e in continuo mutamento, è
necessario che l'organizzazione monitori, misuri, analizzi e riesamini, con regolarità, le
proprie prestazioni.
8.2 Monitoraggio
L'alta direzione dovrebbe stabilire e mantenere attivi processi per monitorare il contesto
dell’organizzazione, e per raccogliere e gestire le informazioni che sono necessarie al fine di:
- identificare e interpretare le esigenze e le aspettative presenti e future di tutte le
pertinenti parti interessate;
- valutare le forze, le debolezze, le opportunità e le minacce;
- determinare l'esigenza di offerte alternative, competitive o di nuovi prodotti;
- valutare sia i mercati e le tecnologie attuali sia quelli emergenti;
- anticipare le modifiche, attuali e previste, nei requisiti cogenti;
- comprendere il mercato del lavoro e i suoi effetti sulla fedeltà delle persone
all'organizzazione;
- comprendere le tendenze sociali, economiche, ecologiche e gli aspetti culturali locali
pertinenti alle attività dell'organizzazione;
- determinare le necessità connesse alle risorse naturali e alla loro salvaguardia nel
lungo periodo;
- valutare le attuali capacità organizzative e quelle di processo (vedere l'appendice A).
Nota Per maggiori informazioni sull'“orientamento al cliente”, vedere il relativo principio di gestione per la qualità
nell'appendice B.
8.3.1 Generalità
L'alta direzione dovrebbe valutare i progressi verso il raggiungimento dei risultati
pianificati, a fronte della mission, della vision, delle politiche, delle strategie e degli
obiettivi, a tutti i livelli e nell'ambito di tutti i pertinenti processi e funzioni
dell'organizzazione. Dovrebbe essere applicato un processo di misurazione e di analisi
per monitorare tali progressi, allo scopo di raccogliere e fornire le informazioni necessarie
per le valutazioni delle prestazioni e per l'efficacia del processo decisionale. La scelta di
appropriati indicatori chiave di prestazione e di una metodologia di monitoraggio è
essenziale per il buon esito del processo di misurazione e di analisi.
I metodi utilizzati per raccogliere informazioni riguardo agli indicatori chiave di prestazione
dovrebbero essere praticabili ed adatti all'organizzazione. Esempi tipici di tali metodi
sono:
- valutazioni del rischio e controlli del rischio;
- interviste, questionari ed inchieste sulla soddisfazione del cliente e delle altre parti
interessate;
- benchmarking;
- riesami delle prestazioni, comprese quelle di fornitori e partner;
- monitoraggio e registrazione delle variabili di processo e delle caratteristiche di
prodotto.
8.3.4 Autovalutazione
L'autovalutazione è un riesame completo e sistematico delle attività dell'organizzazione e
delle sue prestazioni in relazione al suo grado di maturità (vedere l'appendice A).
L'autovalutazione dovrebbe essere utilizzata per determinare le forze e le debolezze
dell'organizzazione per quanto attiene alle sue prestazioni ed alle sue migliori prassi, sia
complessivamente sia al livello dei suoi singoli processi. L'autovalutazione può aiutare
l'organizzazione a stabilire priorità, a pianificare e ad attuare miglioramenti e/o
innovazioni, ove necessario.
I risultati delle autovalutazioni favoriscono:
- il miglioramento continuo delle prestazioni complessive dell'organizzazione;
- l’avanzamento verso il conseguimento ed il mantenimento del successo durevole
per l'organizzazione;
- l'innovazione nei processi, nei prodotti e nella struttura dell'organizzazione, quando
appropriato;
- il riconoscimento delle migliori prassi;
- l'identificazione di ulteriori opportunità di miglioramento.
8.3.5 Benchmarking
Il benchmarking è una metodologia di misurazione e di analisi che un'organizzazione può
utilizzare per ricercare le migliori prassi all'interno ed all'esterno dell'organizzazione
stessa, con lo scopo di migliorare le proprie prestazioni. Il benchmarking può essere
applicato a strategie e politiche, attività, processi, prodotti e strutture organizzative.
a) Esistono vari tipi di benchmarking, quali:
- il benchmarking interno, relativo ad attività nell’ambito dell’organizzazione;
- il benchmarking competitivo, relativo a prestazioni o processi, nei confronti di
concorrenti;
- il benchmarking generico per confrontare strategie, attività o processi rispetto ad
organizzazioni con le quali non esistono legami.
b) Il successo del benchmarking dipende da fattori quali:
- il sostegno da parte dell’alta direzione (in quanto ciò implica il mutuo scambio di
conoscenze tra l'organizzazione ed i suoi partner di benchmarking);
- la metodologia utilizzata per applicare il benchmarking;
- la stima dei benefici rispetto ai costi;
- la comprensione delle caratteristiche dell'oggetto che viene investigato, per
permettere un corretto confronto rispetto alla situazione attuale
nell'organizzazione.
c) L'organizzazione dovrebbe stabilire e mantenere una metodologia per il
benchmarking che definisca regole per aspetti quali:
- la definizione del campo di applicazione dell'oggetto del benchmarking;
- il processo per scegliere il(i) partner di benchmarking, così come le eventuali
comunicazioni necessarie e le politiche di riservatezza;
- la determinazione di indicatori per le caratteristiche da confrontare e la
metodologia di raccolta dati da utilizzare;
- la raccolta e l'analisi dei dati;
- l'identificazione dei divari di prestazioni e l'indicazione delle potenziali aree di
miglioramento;
- la predisposizione ed il monitoraggio dei corrispondenti piani di miglioramento;
- l’inclusione dell’esperienza acquisita nel patrimonio di conoscenza e nei
processi di apprendimento dell’organizzazione (vedere il punto 6.7).
8.4 Analisi
L'alta direzione dovrebbe analizzare le informazioni raccolte dal monitoraggio del
contesto dell'organizzazione, identificare rischi ed opportunità, e stabilire piani per la loro
gestione. L'organizzazione dovrebbe monitorare e mantenere le informazioni pertinenti,
ed analizzare i potenziali impatti sulla propria strategia e sulle proprie politiche.
L'analisi delle informazioni raccolte dovrebbe permettere di assumere decisioni basate su
dati di fatto, relativamente ad aspetti di strategia e di politica quali:
- le modifiche potenziali nelle esigenze e nelle aspettative delle parti interessate, nel
lungo periodo;
- i prodotti e le attività esistenti che al momento forniscono il massimo valore per le
sue parti interessate;
9.1 Generalità
A seconda del contesto dell'organizzazione, il miglioramento (dei suoi attuali prodotti,
processi, ecc.) e l'innovazione (per sviluppare nuovi prodotti, processi, ecc.) potrebbero
essere necessari per il successo durevole.
L'apprendimento costituisce la base per il miglioramento e per l'innovazione efficaci ed
efficienti.
Il miglioramento, l'innovazione e l'apprendimento possono essere applicati a:
- prodotti;
- processi e relative interfacce;
9.2 Miglioramento
Le attività di miglioramento possono variare da miglioramenti continui a piccoli passi sul
posto di lavoro a miglioramenti importanti dell'intera organizzazione.
L'organizzazione dovrebbe definire gli obiettivi per il miglioramento dei propri prodotti,
processi, strutture organizzative e del proprio sistema di gestione attraverso l’analisi di
dati.
I processi di miglioramento dovrebbero seguire un approccio strutturato, come quello
rappresentato dalla metodologia "Plan-Do-Check-Act" (PDCA). La metodologia dovrebbe
essere applicata, coerentemente con l'approccio per processi, a tutti i processi.
L'organizzazione dovrebbe assicurare che il miglioramento continuo si affermi come parte
della cultura dell’organizzazione stessa:
- fornendo alle persone dell'organizzazione, attraverso l’ampliamento del loro potere
decisionale (empowerment), l'opportunità di partecipare alle attività di
miglioramento;
- mettendo a disposizione le risorse necessarie;
- stabilendo sistemi di riconoscimento e premio per il miglioramento;
- migliorando in continuo l'efficacia e l'efficienza del processo stesso di miglioramento.
Nota Per maggiori informazioni sul "miglioramento continuo", vedere il relativo principio di gestione per la qualità
nell'appendice B.
9.3 Innovazione
9.3.1 Generalità
I cambiamenti nel contesto dell'organizzazione potrebbero rendere necessaria
l'innovazione, al fine di soddisfare le esigenze e le aspettative delle parti interessate.
L'organizzazione dovrebbe:
- identificare l'esigenza di innovazione;
- stabilire e mantenere un efficace ed efficiente processo di innovazione;
- fornire le relative risorse.
9.3.2 Applicazione
L'innovazione può essere applicata ad aspetti a qualsiasi livello, mediante modifiche
concernenti:
- la tecnologia o il prodotto (cioè innovazioni che non solo rispondono alle mutevoli
esigenze ed aspettative dei clienti o delle altre parti interessate, ma tali anche da
anticipare potenziali modifiche nel contesto dell'organizzazione e nei cicli di vita del
prodotto);
- i processi (cioè innovazione nei metodi di realizzazione del prodotto, o innovazione
per migliorare la stabilità del processo e ridurne la varianza);
- l’organizzazione (cioè innovazione nella struttura costitutiva ed organizzativa);
- il sistema di gestione dell'organizzazione (cioè per assicurare che, quando
emergano cambiamenti nel contesto dell’organizzazione, sia mantenuto il vantaggio
competitivo e vengano utilizzate le nuove opportunità).
9.3.4 Processo
La definizione, il mantenimento e la gestione di processi per l'innovazione all’interno
dell’organizzazione possono essere influenzati da aspetti quali:
- l’urgenza della necessità di innovazione;
- gli obiettivi di innovazione ed il loro impatto sui prodotti, sui processi e sulle strutture
organizzative;
- l’impegno dell’organizzazione per l'innovazione;
- la disponibilità delle persone ad affrontare la sfida ed a cambiare lo status quo;
- le nuove tecnologie disponibili o emergenti.
9.3.5 Rischi
L'organizzazione dovrebbe valutare i rischi relativi alle attività di innovazione pianificate,
tenendo anche conto dell'impatto potenziale dei cambiamenti sull'organizzazione, e
preparare azioni preventive che comprendano, ove necessario, piani di emergenza, per
mitigare tali rischi.
9.4 Apprendimento
L'organizzazione dovrebbe incoraggiare il miglioramento e l'innovazione mediante
l'apprendimento.
Affinché l'organizzazione consegua il successo durevole, è necessario che adotti
l'“apprendimento come organizzazione” e l'“apprendimento che integra le capacità degli
individui con quelle dell'organizzazione”.
a) L'“apprendimento come organizzazione” implica che si tenga in considerazione
quanto segue:
- la raccolta di informazioni provenienti da vari eventi e fonti, interni ed esterni,
compresi le storie di successo e gli insuccessi;
- l'elaborazione di nuove idee, a partire dall'analisi approfondita delle informazioni
raccolte.
b) L'“apprendimento che integra le capacità degli individui con quelle
dell'organizzazione” è conseguito combinando le conoscenze, i modelli di pensiero
ed i modelli di comportamento delle persone, con i valori dell'organizzazione. Ciò
implica che si tenga in considerazione quanto segue:
- i valori dell’organizzazione basati sulle sue mission, vision e strategie;
- il supporto ad iniziative di apprendimento e la dimostrazione di leadership
attraverso i comportamenti dell'alta direzione;
- la promozione di reti di relazioni, connettività, interattività e la condivisione delle
conoscenze sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione;
- il mantenimento di sistemi di apprendimento e di condivisione delle conoscenze;
- il riconoscimento, supporto e premio del miglioramento della competenza delle
persone, mediante processi di apprendimento e di condivisione di conoscenze;
- la valorizzazione della creatività, l’incoraggiamento alla diversità delle opinioni
delle diverse persone dell'organizzazione.
Il rapido accesso a tali conoscenze, ed il loro utilizzo, può accrescere la capacità
dell'organizzazione di gestire e mantenere il proprio successo durevole.
A.1 Generalità
L’autovalutazione è un riesame completo e sistematico delle attività e dei risultati di
un'organizzazione, riferito ad una norma prescelta.
L'autovalutazione può fornire una visione complessiva delle prestazioni di
un'organizzazione e del grado di maturità del sistema di gestione. Essa può inoltre aiutare
ad identificare aree per il miglioramento e/o per l'innovazione ed a determinare priorità per
le azioni successive.
Un’organizzazione dovrebbe utilizzare l’autovalutazione per identificare le opportunità di
miglioramento e di innovazione, fissare priorità e stabilire piani di azione con l'obiettivo del
successo durevole. L'elemento in uscita dall’autovalutazione mostrerà forze e debolezze,
il livello di maturità dell'organizzazione e, se ripetuta, i progressi nel tempo
dell'organizzazione. I risultati dell'autovalutazione di un’organizzazione possono essere
un prezioso elemento in ingresso nei riesami di direzione. L’autovalutazione, inoltre, ha la
potenzialità di essere uno strumento di apprendimento, che può fornire una miglior
visione dell'organizzazione e promuovere il coinvolgimento delle parti interessate.
Lo strumento di autovalutazione fornito nella presente appendice è basato sulla guida
dettagliata nella presente norma internazionale e comprende prospetti di autovalutazione
separati per elementi chiave e di dettaglio. I prospetti di autovalutazione possono essere
utilizzati così come predisposti, o possono essere adattati in base alle esigenze
dell'organizzazione.
Nota Contrariamente alle autovalutazioni, gli audit sono utilizzati per determinare fino a che punto i requisiti del
sistema di gestione per la qualità siano soddisfatti. Le risultanze dell'audit sono utilizzate per valutare
l'efficacia del sistema di gestione per la qualità e per identificare opportunità per il miglioramento.
Livello raggiunto
Obiettivo
4. Gestire un’organizzazione
per il successo durevole
5
4,5
4
3,5
9. Miglioramento,
3
innovazione ed 5. Strategia e politica
2,5
apprendimento
2
1,5
1
0,5
0
8. Monitoraggio, 6. Gestione
misurazione, analisi delle risorse
e riesame
7. Gestione
dei processi
© UNI
puntuale. preventive in un modo sistematico. C'è un utilizzo coerente di Miglioramenti ed innovazioni sono
monitoraggio, misurazione e eseguiti in un modo sistematico. C'è attuazione di miglioramento ed
miglioramento. innovazione nell'ambito di tutta
l'organizzazione.
Pagina 48
prospetto A.1 Autovalutazione per elementi chiave - Correlazione tra elementi chiave e livelli di maturità (Continua)
© UNI
Pagina 50
prospetto A.2 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 4 - Gestire un'organizzazione per il successo durevole
© UNI
Pagina 52
prospetto A.3 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 5 - Strategia e politica
© UNI
base per riesami di prestazioni ed molte tendenze positive.
audit.
Pagina 54
prospetto A.3 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 5 - Strategia e politica (Continua)
© UNI
Pagina 58
prospetto A.4 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 6 - Gestione delle risorse (Continua)
© UNI
Pagina 60
prospetto A.4 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 6 - Gestione delle risorse (Continua)
© UNI
Pagina 62
prospetto A.5 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 7 - Gestione dei processi
È riesaminata l’efficienza e
l’efficacia dei processi
dell'organizzazione.
7.3 Le responsabilità relative ai Sono assegnate chiare Esiste una politica per evitare e Le competenze dei gestori di L’apprendimento è condiviso tra
Responsabilità ed autorità processi sono definite in maniera responsabilità ed autorità per la risolvere potenziali dispute nella processo sono migliorate in gestori di processo e parti
relative ai processi puntuale. gestione dei processi (per esempio, a gestione dei processi. continuo. interessate.
“gestori di processo”).
Nota Il livello corrente di maturità per i singoli elementi dell'organizzazione è il più elevato livello conseguito fino a quel punto senza precedenti lacune nei criteri.
© UNI
Pagina 64
prospetto A.6 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 8 - Monitoraggio, misurazione, analisi e riesame
© UNI
I dati non sono sempre affidabili. prestazione.
Le decisioni della direzione sono
L’analisi sistematica dei dati L'analisi del rischio è eseguita come
adeguatamente supportate da dati
permette di prevedere le prestazioni uno strumento per ordinare per
affidabili provenienti dai sistemi di
future. priorità le azioni di miglioramento.
misurazione.
Pagina 66
prospetto A.6 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 8 - Monitoraggio, misurazione, analisi e riesame (Continua)
© UNI
Pagina 68
prospetto A.6 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 8 - Monitoraggio, misurazione, analisi e riesame (Continua)
8.5 Esiste un approccio puntuale ai Sono condotti riesami periodici per Sono condotti con regolarità Gli output dai riesami sono condivisi Differenti fonti di informazioni
Riesame delle informazioni riesami. valutare i progressi nel riesami sistematici di indicatori con alcune parti interessate, in indicano buone prestazioni in tutte
provenienti da monitoraggio, conseguimento degli obiettivi per la chiave di prestazione e dei relativi modo da facilitare la collaborazione le aree strategiche ed operative
misurazione ed analisi Quando è eseguito un riesame, qualità e per valutare le prestazioni obiettivi. e l'apprendimento. dell'organizzazione.
esso è spesso reattivo. del sistema di gestione per la qualità.
Ove si identificano tendenze Sono eseguiti confronti interni per Gli output dal riesame sono
Durante i riesami sono valutati tutti i sfavorevoli, si agisce di identificare e condividere le buone condivisi con i partner e sono
progetti attivi e le azioni di conseguenza. prassi. utilizzati come input per il
miglioramento, per valutare i miglioramento dei prodotti e dei
progressi rispetto ai relativi piani ed I riesami danno un’indicazione se processi che possono influenzare il
obiettivi. siano state messe a disposizione loro livello di prestazioni e di
risorse adeguate. soddisfazione.
© UNI
Nota Il livello corrente di maturità per i singoli elementi dell'organizzazione è il più elevato livello conseguito fino a quel punto senza precedenti lacune nei criteri.
Pagina 70
prospetto A.7 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 9 - Miglioramento, innovazione ed apprendimento
© UNI
migliorare il modo in cui
l’organizzazione opera.
Pagina 72
prospetto A.7 Autovalutazione per elementi di dettaglio del punto 9 - Miglioramento, innovazione ed apprendimento (Continua)
L'apprendimento è fondamentale
per i processi di miglioramento e di
innovazione.
Nota Il livello corrente di maturità per i singoli elementi dell'organizzazione è il più elevato livello conseguito fino a quel punto senza precedenti lacune nei criteri.
© UNI
Pagina 74
APPENDICE B PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
(informativa)
B.1 Generalità
La presente appendice descrive gli otto principi di gestione per la qualità che
costituiscono la base per le norme di gestione per la qualità elaborate dall'ISO/TC 176.
Questi principi possono essere utilizzati da parte dell’alta direzione come un quadro
strutturale per guidare le proprie organizzazioni verso il miglioramento delle prestazioni.
La presente appendice fornisce le descrizioni dei principi definite dalle norme. Inoltre,
essa fornisce esempi dei benefici derivati dal loro utilizzo e di azioni che i responsabili, in
genere, adottano nell’applicare i principi per migliorare le prestazioni delle loro
organizzazioni.
1) Allo studio.
2) ISO 14041:1998 e ISO 14042:2000 sono state ritirate congiuntamente e sostituite da ISO 14040:2006 e
ISO 14044:2006.