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Come riusciamo a mettere in atto tali eventi?

1) In relazione al primo punto, il 27 Novembre, in occasione dell’incontro con i funzionari,


abbiamo esposto la nostra idea riguardo la realizzazione di questo progetto . In seguito a
questo incontro i suddetti funzionari si sono sentiti coinvolti, e disponibili ad ogni
eventuale necessità, qualora dovesse esserci da parte dei volontari. In secondo luogo ci
attende la programmazione degli incontri con i copro motori(nostro ausilio per la
realizzazione degli eventi)e con tutta la comunità. I giorni sono da stabilire ,ma abbiamo
delle date ipotetiche:

-Per l’incontro con i copromotori il 4 o 8 Gennaio 2018 alle 16:30.


-Per l’incontro con la comunità il 18 o 25 Gennaio 2018 alle 16:30.

2) Analizzando il secondo punto , organizzeremo un primo incontro il 27 Dicembre con la


comunità di Santa Sofia presso il comune; verso l’inizio dell’anno nuovo avremo modo di
incontrarci con i migranti alloggianti nella comunità di Donnedda per presentarci e
conoscerli.

3) Riguardo al 3 punto,un primo passo è stato già svolto il 15 Ottobre 2017,con la


pubblicazione di un articolo nel quotidiano la Nuova Sardegna,dove abbiamo presentato i
valori del nostro progetto. Seguiranno poi altri articoli sull’ andamento del nostro
progetto. Questi aggiornamenti verranno poi divulgati attraverso la realizzazione di
brouchure e locandine che verranno affisse nei principali centri di aggregazione del paese,
in occasione degli eventi che realizzeremo.

4) Sul 4 punto ,prima di creare dei laboratori con i minori dovremmo organizzare un incontro
con loro per farci conoscere e presentare loro le nostre idee chiedendogli massima
partecipazione. Per la realizzazione di questi laboratori, sarà fondamentale la
collaborazione dell’ ADI che contribuirà allo sviluppo ottimale dell’evento. Questi
laboratori sono incentrati sulla creatività ed espressività dei bambini con la costruzione di
semplici manufatti realizzati con materiale di riciclo.

5) Riguardo al 5° punto, verrà organizzata una serata di narrazione, in cui i migranti


presenteranno il loro folklore alla comunità. Nella seconda parte dell’incontro abbiamo
pensato di chiamare il Prof. Giuseppe Contu,esperto di cultura e lingue, che ha dato
disponibilità all’evento. Questo incontro mira a raccontare le origini della civiltà sarda, e le
principali tradizioni di Sarule . Gli incontri si terranno nel polo culturale Don Piu.

6) Il 6 punto tratta della realizzazione dell’evento Sarule in fiore . In realtà noi ci troviamo
in disaccordo con quest’idea. Come sappiamo l’infiorata dura un solo giorno. Questo
secondo noi è un grosso difetto, a cui tuttavia potremo ovviare realizzando ciò che
abbiamo definito orto sociale . Vogliamo infatti realizzare un evento di aggregazione con
tutta la comunità, in cui speriamo di ridare dignità ai vari parchi di Sarule, troppo spesso
dimenticati e in stato di abbandono. In questo evento la popolazione collaborerà per un
bene comune, ad esempio pulendo i parchi, piantando semi (forniti da Petali di rosa e
La boutique del fiore ), riverniciando delle vecchie panchine e installando nuovi giochi . I
vantaggi sono uguali a quelli dell’infiorata, ma in questo modo avremmo restituito al
paese degli spazi accoglienti e curati, valorizzando così il patrimonio culturale. Ovviamente
per l’avvio di questo progetto è fondamentale l’assenso delle fioriste.

7) Riguardo al 7 punto, si è individuato un esperto di street art, Andrea Ravo Mattoni.


L’artista terrà laboratori rivolti ai giovani, in cui illustrerà i principi del writing, ovvero la
pittura su muro con l’utilizzo di vernice spray ma anche il valore dell’arte e il rispetto per
gli ambienti. La nostra idea riguardava la realizzazione, da parte di Ravo, di un pezzo
raffigurante il patrono di Sarule, San Michele Arcangelo ,ispirato da vari maestri sardi.
L’opera verrà, eventualmente, realizzata o su un muro della Parrocchia, o in piazza
Senatore Cheri.

8) Il punto 8 mira alla realizzazione di laboratori volti a favorire lo scambio di competenze tra
i migranti e la comunità. Creeremo un semplice censimento per conoscere le
competenze dei migranti e capire così in che ambito proporre i laboratori. Verranno
prodotte delle locandine che pubblicizzeranno l’apertura delle iscrizioni ai laboratori.
Verrà assegnata una data limite per presentare la domanda(pensiamo possa essere utile
renderla scaricabile dal sito del Comune).

9) Il punto 9 mira al sogno di ogni migrante,diventare un calciatore! In questo laboratorio si


realizzeranno delle serate di calcetto che come scopo hanno quello dello scambio di
competenze e abilità reciproche a livello prettamente calcistico. Si organizzeranno dei
tornei con fase eliminatoria e a scontro diretto nel quale si decreterà un vincitore. Le
squadre dovranno essere miste. Ai primi 3 classificati, verrà assegnato un premio.

10) Il punto 10 mira ad un incontro finale, nel quale si realizzerà un resoconto degli obbiettivi
raggiunti e degli eventi svolti all’ interno del progetto AMISTADE . Tutto ciò verrà
documentato tramite foto e video.

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