Un po’ di storia
L’atletica leggera è nata insieme all’uomo, il quale, per muoversi, per procurarsi il cibo e per ogni necessità
era costretto a correre, a saltare, a lanciare un sasso, con la fionda o con un bastone, per colpire la preda.
In seguito la corsa, in modo particolare, divenne una esigenza per gli eserciti, per attaccare meglio, per
fuggire dal nemico, per portare messaggi.
Successivamente l’uomo imparò anche a correre per diletto, mettendosi alla prova, con lo scopo di
raggiungere una maggiore velocità, ma anche per confrontarsi con un avversario, per correre più veloce di
lui.
Secondo alcuni studiosi le prime gare di corsa si svolsero in Egitto nel 1500 a.C. circa; tuttavia le prime
notizie sicure si riferiscono ai greci, che praticavano gare di corsa e di lotta durante i giochi di corte e i
riti religiosi. Siamo nel 1000 a.C.
Furono proprio i greci a innalzare la corsa e altre specialità atletiche alla dignità di sport; ciò grazie ai
Giochi, competizioni che si svolgevano in diverse sedi: i più famosi furono quelli di Olimpia, di Nemea, di
Corinto e di Delfi.
Olimpia è la città greca considerata la culla dei Giochi Olimpici. I monumenti più conosciuti di Olimpia
sono: l’Antico Stadio, il Tempio del Dio Zeus (nel quale si trovava la statua in oro e avorio del padre degli
Dei, considerata una delle sette meraviglie del mondo antico) e tante altre costruzioni sportive e templi
antichi. Ad Olimpia è tuttora esposta una delle più importanti collezioni di statue antiche del mondo, e vi si
trova anche la sede dell’ Accademia Olimpica Internazionale.
Il primo campione olimpionico è stato Koroibos,vincitore della corsa ai Giochi del 776 a.C. (data della
prima Olimpiade).
• una corsa di circa 200 metri detta “stadion”, così chiamata perché corrispondeva più o meno
• il salto in lungo
L’atletica leggera assunse il ruolo di regina dello sport moderno con la prima Olimpiade dell’era
contemporanea, svoltasi ad Atene nel 1896 ad opera di Pierre de Coubertin, promotore e fondatore dei
Giochi moderni. Le varie gare potevano essere suddivise in tre classi: corse, salti e lanci.
Da allora i Giochi olimpici si tengono ogni quattro anni, in Paesi che variano di volta in volta. L’ultima
edizione è tornata a svolgersi in Grecia, nel 2004.
Impianti e attrezzature
L’atletica leggera si pratica in un impianto costituito da una pista, che serve per allenarsi e gareggiare
nelle corse, e da pedane, alcune delle quali servono per i salti e altre per i lanci.
La pista è costituita da un anello lungo 400 metri (sul bordo interno) composto da 6 o 8 corsie. Il
rettilineo viene utilizzato per la disputa dei 100 metri piani e 110 ostacoli. L’anello viene utilizzato per i
200 metri e per le gare che superano questa distanza, partendo dai 400 metri che rappresentano il
classico giro di pista. In questo tipo di gara è necessario predisporre la partenza scalare per parificare la
distanza che ogni concorrente deve percorrere e vi è l’obbligo di correre sempre all’interno della propria
corsia.
Una gara particolare sono gli 800 metri, in quanto gli atleti partono a scalare, ma hanno l’obbligo di
rimanere in corsia solo per i primi 100 metri.
Le pedane dei lanci (del peso, del disco, del giavellotto, del martello), del salto in alto e del salto con
l’asta sono disposte all’interno della pista, tranne quella del giavellotto che la attraversa per una parte.
Le piste e le pedane sono nella maggior parte dei casi di colore rosso mattone. Una volta venivano
realizzate in terra rossa; oggi, dopo anni di sperimentazione, vengono realizzate quasi tutte in tartan, un
composto di resina e gomma che offre una maggiore elasticità e omogeneità del fondo, oltre a garantire
migliori condizioni di gara in caso di maltempo.
• Il martello, una palla pesante fissata al termine di una catena impugnata grazie ad una maniglia;
• Il disco, piatto e leggermente bombato;
• Il peso, una boccia pesante di dimensioni ridotte;
• Il giavellotto, la classica “lancia” che richiama le antiche armi usate in battaglia.
Infine vi è l’asta usata dal saltatore di questa specialità. Si tratta di
un’asta che, secondo le preferenze dell’atleta, può arrivare fino a 5 metri
di lunghezza; dall’antico legno si è passati ad aste in fibra di vetro o di
carbonio.
Giuseppe Gibilisco, 26 anni, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004 con 5
m. e 85 cm; campione del mondo a Parigi nel 2003 con la misura di 5 m. e 90 cm.
Corsa veloce
La corsa è l’esercizio fisico più naturale che possa compiere un giovane che vuole fare attività sportiva, e
la corsa veloce è quella più istintiva e immediata. Non basta però usare le gambe; infatti, un ragazzo che
voglia praticare con profitto la corsa veloce deve saper sfruttare tutto il suo corpo e tutte le sue capacità
di controllo dei movimenti.
Ostacoli
La corsa a ostacoli ha le stesse caratteristiche della corsa veloce, in quanto anche qui conta la rapidità; in
più bisogna superare la barriera opposta dall’ostacolo. Uno degli elementi fondamentali è il ritmo,che va
mantenuto tra un ostacolo e l’altro. Durante una gara l’atleta non commette infrazione se abbatte
l’ostacolo con i piedi; l’importante è che non esca dalla propria corsia e non danneggi l’avversario.
Staffetta
La particolarità delle gare di staffetta è determinata dal "testimone": così è chiamato il bastoncino che
ogni concorrente deve portare.
Ogni squadra – formata da quattro velocisti - si posiziona sulla propria corsia; ciascun atleta delle squadre
partecipanti deve percorrere un tratto fino ad arrivare al concorrente successivo consegnandogli in mano
il testimone, che non può essere né lanciato, né preso al volo, ma solo passato di mano in mano. La
staffetta viene indicata con due numeri: il primo identifica il numero dei concorrenti per squadra mentre
il secondo la distanza che deve percorrere ciascun atleta: 4X100, 4X400.
Se una squadra effettua il cambio fuori dalla zona stabilita, o invade la corsia danneggiando l’avversario, o
non porta il testimone al traguardo viene squalificata.
Mezzofondo e fondo
Le distanze del mezzofondo sono quelle che richiedono uno sforzo prolungato nel tempo e una notevole
capacità di adattamento al ritmo. In questo tipo di gara sono comprese le distanze degli 800 metri e dei
1500 metri.
Le gare di fondo hanno le stesse caratteristiche del mezzofondo, ma prevedono distanze più lunghe, come
le classiche gare dei 5000 e dei 10000 metri. L’approccio qui deve essere rivolto essenzialmente agli
avversari. È infatti importante saper dosare le proprie forze e gareggiare seguendo un ritmo ideale,
conservando energie per produrre un cambio di velocità nello sprint finale. Per questo tipo di gare bisogna
allenare la qualità della resistenza.
Salti
Nei salti è fondamentale la capacità di sviluppare molta forza che dia spinta al corpo in alto o in lungo.
Ogni atleta può ripetere la gara di salto 3 volte per migliorare la prestazione.
Per il salto in lungo ed il salto triplo si gareggia sulla stessa pedana. Il salto triplo è caratterizzato dai
tre slanci che si prendono prima di staccare e cadere nella fossa. Vince chi ottiene la misura più lunga.
C’è una corsia per la rincorsa e una fossa di caduta di sabbia, alla quale si arriva dopo la rincorsa
staccando dal margine dell’asse di battuta. Se con il piede si supera questa barra il salto è considerato
nullo. Quest’asse rappresenta anche il punto di partenza per misurare il risultato ottenuto.
Le gare di salto con l’asta e di salto in alto danno all’atleta tre possibilità per ogni altezza: il
concorrente viene eliminato dopo aver effettuato tre salti nulli di una stessa altezza, cioè quando si fa
cadere l’asticella che delimita l’altezza.
Questi due tipi di gara hanno la pedana costituita da una corsia per la rincorsa. Nel caso della gara di
salto con l’asta, al termine della pedana, è posta una cassetta che serve a contenere l’asta in fase di
salto. Vi sono inoltre due pali verticali sui quali si poggia l’asticella di confine e un materasso sul quale
cadono gli atleti in gara.
La campionessa di ieri
Gare su strada
La marcia è un particolare modo di camminare, un camminare veloce dove l’elemento fondamentale è il
contatto ininterrotto con il suolo. Questo limite comporta la necessità di procedere a passi lunghi e
determina il caratteristico movimento delle anche. Mantenere questo tipo di movimento per diverso tempo
e tanti chilometri richiede molto autocontrollo e coordinamento nei movimenti.
La maratona,con i suoi 42,195 km, è la gara più lunga e faticosa che gli uomini e le donne affrontano
nell’atletica leggera. La distanza di questa disciplina deve la sua origine alla leggenda di Filippide, il quale
avrebbe portato la notizia della vittoria dell’esercito ateniese sui Persiani, correndo senza mai fermarsi da
Maratona ad Atene, che distano appunto 42,195 km.
La maratona si svolge su un percorso stradale debitamente segnalato, lungo il quale sono predisposti dei
punti di ristoro. Gli atleti possono idratarsi solo in questi punti, pena la squalifica. Nelle grandi
manifestazioni, come nei Campionati Mondiali, in quelli Europei o alle Olimpiadi la partenza e l’arrivo della
maratona avvengono solitamente all’interno dello stadio.
…e quello di ieri.
Gelindo Bordin, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Seul 1988 con il tempo di 2 ore
10 minuti e 31 secondi. Memorabile la sua entrata nello stadio e il suo il suo bacio
alla pista dopo aver tagliato il traguardo.
RIFERIMENTI
Questionario
1. IN CHE ANNO SI E’ SVOLTA LA PRIMA OLIMPIADE?
• 776 a. C.
• 1786 d. C.
• 1000 d. C.
• 1998 d.C.
10. IN CHE DISCIPLINA STEFANO BALDINI HA VINTO LA MEDAGLIA D’ORO ALLE ULTIME
OLIMPIADI DI ATENE 2004?
• Salto in alto
• Salto in lungo
• Lancio del giavellotto
• Maratona