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IMPIANTI ELETTRICI E
DI SICUREZZA ELETTRICA
1
U1 U2 20 kV
20 kV/380 kV 380 kV/132 kV 132 kV/20 kV 220/380 V
G
20 kV T2 T3
T1
L1 L3 U3
L2
4
CONFRONTO FRA TRASMISSIONE IN C.C. E
TRASMISSIONE IN C.A. MONOFASE E TRIFASE
A parità di:
● L = lunghezza della linea di trasmissione (m)
● P = potenza (attiva) trasmessa (W)
● V = Tensione nominale (Volt)
● cos() = fattore di potenza del carico
● = resistività elettrica del conduttore (S/m)
● G = peso di conduttore utilizzato
Risulta:
● La potenza dissipata sulla linea in c.a. trifase è minore del 25% di quella
dissipata sulla linea in c.a. monofase.
● La potenza dissipata sulla linea in c.a. trifase è pari a quella dissipata sulla
linea in c.c. quando risulta
cos
3
0.867
2
Per valori maggiori del fattore di potenza la potenza dissipata sulla linea
in c.a. trifase è minore di quella dissipata sulla linea in c.c., viceversa per
valori minori del fattore di potenza
5
Corrente continua
L 2
Pd ,c 2 Ic
Sc Sc
Ic V P L2 P 2
P VI c Pd 4 2
G V
G 2Sc L
L 2
Corrente alternata monofase Pd ,m 2 Im
Sm mS
P VIm cos 4 L2 P 2
Im V P Pd
cos2 G V 2
G 2SmL
Per ridurre le perdite per effetto Joule nelle linee di trasmissione si ricorre alla
tecnica del rifasamento dei carichi aventi un valore basso del fattore di potenza.
La tecnica consiste nel collegare in parallelo al carico da rifasare un componente
in grado di fornire al carico tutta (rifasamento completo) o in parte (rifasamento
parziale) la potenza reattiva di cui necessita:
● ai carichi Ohmico-induttivi (la quasi totalità dei carichi di interesse industriale)
viene collegato in parallelo un condensatore
● ai carichi Ohmico-capacitivi viene collegato in parallelo un induttore
Il carico rifasato assorbe dalla linea una corrente con valore efficace minore di
quella assorbita dal carico non rifasato riducendo così contemporaneamente:
● la potenza dissipata lungo la linea (proporzionale al quadrato del valore
efficace della corrente (Pd = R Ieff2)
● le cadute di tensioni lungo la linea (proporzionali al valore efficace della
corrente (Veff = |Z | Ieff)
Il rifasamento dei carichi con basso valore del fattore di potenza viene incentivato
dall’Ente distributore dell’energia elettrica, imponendo un prezzo maggiore per
la potenza assorbita con fattore di potenza maggiore di 0.9
7
CALCOLO DELLA CAPACITÀ DI RIFASAMENTO: CARICO MONOFASE
P VI cos
Q P tan I I
Q VI sin L
Si calcola il valore che deve avere la
I
C
capacità C del condensatore per V U
raggiungegere il valore cos(’) (ad C
esempio cos(’) = 0.9) del fattore di
carico del carico rifasato
Q P tan
Q QC P tan ' I
V
C
Q P tan
P 3VI cos
Q P tan Q QC P tan '
Q 3VI sin
Q C P tan ' - tan
Condensatori collegati a stella :
2
ωC V 1
2 U
QC -3 3 ωCV 2 3
ωC
P C
C tan - tan '
ωV 2
10
SISTEMA TN (TN-C)
11
SISTEMA TN (TN-S)
12
SISTEMA TN (TN-S, TN-C)
13
SISTEMA IT
14
SISTEMI TT, TN, IT
15
ORGANI DI MANOVRA E PROTEZIONI
Per potere utilizzare in sicurezza l’energia elettrica sono inseriti nell’impianto degli
organi di manovra e dei sistemi di protezione.
(a) (b)
Esempio di
interruttore
in olio per
MT
17
CARATTERISTICHE DEGLI INTERRUTTORI
● Interruttori in olio
● Interruttori ad aria compressa
● Interruttori ad esafluoruro di zolfo (SF6)
● Interruttori in aria a deionizzazione magnetica (DEION)
● Interruttori sotto vuoto
18
SEZIONATORI
I sezionatori sono
destinati ad
interrompere la
continuità elettrica
per le sole linee a
vuoto. Pertanto
sono sempre inseriti
a monte e a valle di
un interruttore. I loro
contatti, spesso del
tipo a coltello, sono
generalmente visibili
e forniscono, in tal
modo, una sorta di
assicurazione visiva
sullo stato di
apertura della linea.
circuito chiusura chiusura apertura apertura
aperto sezionatori interruttore interruttore sezionatori 19
Il TERRENO
acqua di fiume
argille con
sabbia
sabbia
terreno
ghiaioso
rocce compatte
20
EFFETTI DEL TERRENO
+
I
La presenza del terreno permette il
A B passaggio della corrente elettrica tra
due dispersori di terra
I
B Si consideri un dispersore emisferico di raggio R0
che disperda in un terreno omogeneo, di
r conducibilità s, una corrente I. La legge di
R0
variazione del potenziale elettrico è:
V r
I 1
2s r
B
Il potenziale elettrico è massimo in corrispondenza
RB della superficie del dispersore e si annulla
I asintoticamente all’infinito. La resistenza di terra
T
RB del dispersore assume quindi il valore:
I
RB
2sR0
Per realizzare valori piccoli della resistenza di terra è molto importante disporre
attorno al dispersore un terreno avente una buona conducibilità elettrica 22
PROTEZIONE DALLE SOVRATENSIONI
23
SCARICATORI DI TENSIONI
conduttore in conduttore in
tensione tensione
elettrodi
elettrodi spinterometrici
corpo spinterometrici corpo
isolante isolante Resistore
nonlineare
(a) (b)
interruttore
R
I
IR
relè
28
RELÈ MAGNETICO t
I A
C
FEM M
EM FM C
Ilim I/In
● il relè magnetico
interviene
rapidamente solo in
caso di sovracorrenti
di elevata intensità
(15-20 volte quella
nominale),
sicuramente dovute a
corto circuiti presenti
nell’impianto.
31
CURVA DI SICUREZZA CORRENTE-TEMPO
ig ig
iT ig
ig RP = resistenza della persona
RPT = resistenza di terra della persona
iP
RN = resistenza di terra del neutro
● RP ed RPT dipendono dalla persona
La protezione dai contatti indiretti per interruzione automatica del circuito, secondo
la norma CEI 64-8, si realizza mediante:
● Installazione di un interruttore differenziale con corrente di intervento differenziale
non superiore a 30 mA.
● Collegamento a terra di tutte le masse del sistema.
● Coordinamento dei valori della resistenza di terra e della corrente di intervento
differenziale dell’interruttore. 35
PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI IN TT
COORDINAMENTO CON IL RELE’ MAGNETOTERMICO
Le correnti I R , I u , I D sono
legate da: I R I u I D .Se esse
sono in fase:
I R Iu I D I D I R Iu R.mt
IR U
Vt Rt I D Rt I R Rt I u
V
Per la protezione contro i
contatti indiretti ID
Iu
Vt max 50 V
questa è sicuramente
soddisfatta se:
Rt I * 50
dove: I* è la corrente di scatto
in 5 s del magnetotermico.
36
PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI IN TT
COORDINAMENTO CON IL RELE’ MAGNETOTERMICO
i1
N
I I I
Ig 1 2 g
N1 Z
c
N
i2
50
Rt
I n
39
Riferimenti
40