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COLORAZIONE DI GRAM:
GRAM+ GRAM-
Sono positivi al C-V: Sono positivi al colorante
Safranina:
Hanno una parete spessa
formata da PeptidoGlicano. Hanno una parete sottile,
sempre formata da PG.
NB. ECCEZIONI:
i micobatteri hanno una parete cerosa
i micoplasmi non hanno il PG.
PARETE CELLULARE:
Batteri Gram+:
Batteri Gram-:
-LPS:
LA-CP-AO
PATOGENESI BATTERICA:
I batteri crescono e si riproducono in nicchie, e nel corpo umano sono presenti molte
nicchie.
Diffusione
ematica di
tossine
Distruzione
diretta di
tessuti
Comunque non tutti i batteri provocano malattia, ma alcuni causano sempre malattia ogni
qualvolta si verifichi un’infezione.
I sintomi sono il
risultato del danno (o
perdita di funz.)
dell’organo e della
risp. immunitaria.
AZIONE PATOGENA:
Danno tissutale:
a causa di:
il danno è:
• lisi cellulare
• reazione tossica
• risposta sistemica
Endotossine:
è il LPS, il quale è un attivatore molto
potente della fase acuta e della risp. infiamm.
Esotossine:
sono:
-Enzimi citolitici
-Proteine
Che si legano a specifici recettori
Cellulari, alterando il metabolismo
E portando a morte la cellula stessa.
Superantigeni:
attivazione non specifica dei linf. T
EVASIONE DELLE DIFESE:
- Cocchi
- Gram+
- Asporigeni
- Immobili
- d= 0.5 – 1.5 µm
Fisiologia e Struttura:
Patogenesi ed Immunità:
Tossine stafilococciche:
8
5 ENTEROTOSSINE
CITOLITICHE
A-E / G-I
α, β¸ γ, δ, PV
2
Tossina-1 della ESFOLIATIVE
sindrome da
shock tossico A, B
.Sfingomielinasi C
.idrolisi di fosfolipidi di membrana
Tossina γ:
Tossina δ e P-V:
Tossine esfoliative:
.ETA, ETB
.sono serin-proteasi
Enterotossine:
.sono resistenti all’idrolisi degli enzimi gastrici e del digiuno e sono stabili al riscaldamento
a 100°C per 30 minuti.
.non è possibile decontaminare un alimento contaminato, né col riscaldamento e né con
l’esposizione agli acidi grassi.
.sono superantigeni.
.termoresistente, proteolisi-resistente
.è un superantigene, ma riesce a penetrare le barriere mucose ed a diffondere, dando effetti
sistemici.
Enzimi stafilococcici:
Coagulasi:
S. AUREUS
Impetigine bollosa:
o È una SSSS localizzata, è altamente contagiosa.
o L’eritema non si estende oltre la bocca
Avvelenamento alimentare
o Malattia improvvisa e rapida,
o incubazione 4h
o i sintomi durano MENO di 24h
Infezioni cutanee:
o impetigine
o follicoline
o foruncoli
o favi
S. COAGULASI NEGATIVI
-Cocchi
-Gram+
-Catalasi-
-La differenziazione è basata su tre diversi schemi:
PROPRIETA’ SIEROLOGICHE
• Classificazione di Lancefield
• Gruppi da A a W
• Usata per poche specie di strepto,
A, B, C, F, G
E sono per la maggior parte β-emolitici
CARATT. EMOLITICHE
• Emolisi completa α
• Emolisi parziale β
• Non emolisi γ
CARATT. BIOCHIMICHE
• Servono ad identificare gli α-emolitici che non hanno la caratt. di Lancefield.
Fisiologia e Struttura:
-d= 1-2 µm
-crescono su terreni arricchiti di sangue
-danno b-emolisi
-nella parete cellulare tipica dei Gram+, ci sono antigeni gruppo- e tipo- specifici.
Patogenesi ed Immunità:
O, emolisina ossigeno-labile
Lisa eritrociti, leucociti, piastrine
Si formano anticorpi anti-SO subito
. streptochinasi due tipi: A, B danno plasmino da plasminogeno,
dissolve i coaguli di sangue
. DNAsi depolimerizzano il DNA nel pus, riduce la viscosità
dell’ambiente, sono markers dell’infezione da pyogenes in pz con infezione
cutanea
Sindromi cliniche:
-Antigene B
-zona di b-emolisi ridotta
-tre markers sierologici:
Antigene B
Polisaccaridi capsulari
Proteine di sup, prot C
-NB. Gi anticorpi contro gli Ag capsulari sono protettivi, per questo questi batteri
prediligono i neonati E’ IL MAGGIOR RESPONSABILE DI SETTICEMIA E
MENINGITE NEL NEONATO.
Malattia:
S. PNEUMONIAE
Patogenesi:
colonizzazione e migrazione:
adesine proteiche
proteasi di IgA secretorie
pneumolisina
- perossido di idrogeno
Polmonite:
. i batteri si moltiplicano negli spazi alveolari
. le cellule del sangue si accumulano negli alveoli
Meningite:
-cocchi
-Gram+
Patogenesi ed immunità:
Sindromi cliniche:
B. ANTHRACIS
Fisiologia e struttura:
Formano tossine
combinandosi
LF è una zinco-metallo proteasi che taglia MAP chinasi e porta morte cellulare
EF, è una adenilato ciclasi che aumenta il livello di cAMP e conseguente edema.
Patogenesi ed immunità:
Sindromi cliniche:
Antrace cutaneo:
Antrace GI:
mortalità 100%
Antrace da inalazione:
Può manifestare sintomi dopo un paio di mesi, con rapida progressione → morte se non
trattato
B. CEREUS
Tossine:
• Ha due ENTEROTOSSINE:
• Tossina necrotica
• Cereolisina
• Fosfolipasi C
Sindromi cliniche:
Intossicazione alimentare:
Infezione oculare:
Panoftalmite
CORYNEBACTERIUM
– Gram+
– bacilli
– alto contenuto di “C+G”
– catalasi – positivi
CORYNEBACTERIUM DIPHTERIAE
La tossicità nei batteri difterici è direttamente attribuita ad una esotossina secreta dai batteri
nel focolaio d'infezione
ESOTOSSINA “AB”
regione catalitica A
Sindromi cliniche:
Difterite respiratoria:
si forma una spessa pseudomembrana che aderisce fortemente al tessuto sottostante tanto
che è molto difficile dalevare senza far sanguinare il tessuto sottostante.
[caratteristica della difterite]
• non sporigeni
• bacilli
• bacilli - acido resistenti
• non si colorano con Gram!
Fisiologia e struttura:
Possiedono una parete cellulare completa ricca di lipidi: questa parete dà molte proprietà
specifiche a questi batteri.
La struttura di base è quella Gram+, ma di gran lunga più complessa:
M. TUBERCOLOSIS
Patogenesi ed immunità:
• penetra attraverso le vie respiratorie negli alveoli, dove è fagocitato dai macrofagi alveolari
• M. Tubercolosis, blocca la funzione del fagosoma e lisosoma
• il fagosoma si fonde con altre vescicole, dando la possiilità l batterio di nutrirsi e replicarsi
• i batteri fagocitati catabolizzano gli ossidanti formati
• sul sito d'infezione sono richiamati macrofagi circolanti e linfociti, siforma così la cellula
gigante multinucleata
• vengono attivati CD4+ e CD8+, ma la loro risposta è inefficacie nel controllare la malattia in
quanto sono localizzati (i batteri) nei macrofagi.
• Se sono presenti parecchi batteri la risposta immunitaria cellulare esita nella necrosi tissutale
Sindromi cliniche:
• il contatto con i batteri porta alla replicazione nei polmoni, la quale cessa dopo 3-6
settimane, comunque entro due anni il 5% dei soggetti esposti sviluppa malattia ed
un 5-10% più tardi nella vita
La probabilità che si vada incontro a malattia è in funzione della dose infettiva e dello stato
immunologico.
M. LEPRAE
– diplococco
– capsulato
– Gram-
– immobile
– asporigeno
N. MENINGITIDIS + GONORRHOEEAE
Fisiologia e struttura:
mediano l'adesione
forniscono resistenza
all'adesione
sono fatti da pilina → possiedono due regioni, una variabile
una costante
[nel gonococco, la regione variabile non permette l'immunità
alla reinfezione e lo sviluppo di vaccini]
- le proteine Rmp, stimolano gli anticorpi che bloccano l'attività battericida del siero
contro le neisserie patogene, cioè proteggono gli antigeni
di superficie dagli anticorpi selettivi
• sono capaci di competere con l'uomo per il Ferro, legando la transferrina umana e
impedendole di compiere la sua funzione. (motivo per il quale sono patogeni umani!)
• inoltre sulla parte hanno il LOS, LIPOOLIGOSACCARIDE:
Gonococchi:
Meningococchi:
Gonorrea:
U incubazione: 2-5 gg
O
M infezione uretra → secrezione purulenta + disuria
O
D
O cervice → perdite vaginali + disuria + dolori addominali
N
N
A
Gonococcemia:
Meningite:
Meningoccemia:
Patogenesi ed immunita':
Sindromi cliniche:
. infezioni indotte
INFEZIONE DA Adenocarcinoma di
H. PYLORI corpo ed antro dello stomaco
PSEUDOMONAS
P. AERUGINOSA
FdV:
• CAPSULA POLISACCARIDICA
(1) permette al batterio di ancorarsi alla superficie cellulare ed alla mucina tronco-
bronchiale
(2) protegge dalla fagocitosi e da alcuni antibiotici
• ENDOTOSSINE
lipide A [Gram-]
• PIOCIANINA
(1) un pigmento blu che catalizza la produzione di superossido e di perossido di
idrogeno
(2) in presenza di pioferrina viene prodotto il radicale idrossilico
• ESOTOSSINA A (ETA)
(1) uno dei FdV pi\ importanti
(2) blocca la sintesi proteica, danneggia i tessuti, e' immunosoppressiva
• ESOENZIMI S e T
facilitano la diffusione del batterio
• ELASTASI
(1) serin-proteasi degradazione dell'
(2) zinco-proteasi elastina
• PROTEASI ALCALINA
• FOSFOLIPASI C
• ANTIBIOTICO-RESISTENZA
puo' mutare in corso di terapia per generare ceppi ancora piu' resistenti.
Sindromi cliniche:
• Infezioni cutanee:
✔ Cute ustionata
✔ Follicolite (e.g. da rasatura)
• Infezioni orecchio:
✔ Orecchio del Nuotatore [orecchio ex]
• Batteriemia:
e' pericolosa in quanto:
✔ Pseudomonas predilige gli immunocompromessi
✔ hanno una virulenza intrinseca
HAEMOPHILUS
• Gram-
• piccolo, pleomorfo
Fisiologia e struttura:
Patogenesi ed immunita':
FdV:
H. INFLUENZAE tipo B . capsula polisaccaridica,
che contiene POLIRIBITOLFOSFATO
Sindromi cliniche:
• Meningite:
• Epiglittidite:
• Otite e sinusite
H. AEGIPTIUS Congiuntivite
H. DUCREY, e' l'agente etiologico del Cancroide, una patologia dove la persona colpita
presenta ulcere molto dolenti ai genitali, talvolta con ingrandimento dei linfonodi inguinali.
Si può osservare anche dolore all’ano e sanguinamento;
inoltre l’uomo può avere perdite uretrali e la donna perdite vaginali.
BRUCELLA
• coccobacilli
• immobili
• acapsulati
• Gram-
Fisiologia e struttura:
Le colonie possono assumere sia forme lisce che ruvide come determinato dall'antigene O
dell'LPS.
Patogenesi ed immunita':
• non produce esotossina e l'endotossina e' meno tossica rispetto a quella degli altri
Gram-
• E' un parassita intra-cellulare del sistema reticolo-endoteliale
Sindromi Cliniche:
Brucellosi:
B. Suis: B. Abortus,
B. Canis:
lesioni distruttive danno malattie
lievi
a decorso prolungato B. Melitensis: con rare
complicanze
malattie gravi, suppurative
con incidenza elevata di
complicanze serie, poiche' gli organismi possono replicarsi
nelle cellule fagocitiche in alto numero
Circa la meta' dei pz infettati da Brucella, sviluppa una malattia acuta, con sintomi che
possono apparire fino a due mesi dopo l'esposizione.
. quasi tutti i pz hanno febbre, e nei pazienti non trattati questa puo' essere
intermittente:
da qui la dicitura FEBBRE ONDULANTE (brucellosi).
LEGIONELLA
L. PNEUMOPHILA
• sottili
• pleomorfi
• Gram-
• mobili
• catalasi+
Patogenesi ed immunita':
Sindromi cliniche:
Febbre di Pontiac:
• simil-influenzale
◦ simil-influenza ma non polmonite
Fisiologia e struttura:
posseggono LPS
. antigene capsulare K
. proteina flagellare H
Patogenesi ed immunita':
1. ENDOTOSSINA
✔ lipide A dell'LPS rilasciato alla lisi cellulare
✔ molte manifestazioni sistematiche sono causa della risposta all'LPS
2. CAPSULA
✔ antigeni capsulari idrofilici → protezione da fagocitosi.
✔ Il fatto che siano idrofilici fa si che respingano la superficie idrofobica del
fagocita
7. RESISTENZA ANTIMICROBICA
✔ i batteri possono reagire rapidamente e sviluppare resistenza
✔ la resistenza sta nei PLASMIDI ed e' quindi TRASFERIBILE (tramite
coniugazione)
ESCHERICHIA COLI
• oltre a tutti i fattori comuni alle altre enterobacteriaceae possiedono particolari FdV,
categorizzabili in due famiglie di proteine:
ADESINE ESOTOSSINE
- TOSSINE TERMOLABILI
Lt1 e Lt2
- EMOLISINE → HlyA
[nei Coli uropatogeni]
Sindromi cliniche:
Setticemia:
Gastroenterite:
EPEC → entero-Patogeni
ETEC → entero-Tossigeni
EHEC → entero-(H)Emorragici
EIEC → entero-Invasivi
EAEC → entero-Aggreganti
EPEC:
ETEC:
EHEC
Stx1 Stx2
-A-B-B-B-B-B-
EIEC
• distruggono il COLON
• molto simili a Shigella
EAEC
• producono muco, che avvolge i batteri in un biofim che stratifica i batteri
sull'epitelio dell'intestino tenue
DAEC (allungamento dei microvilli ed inglobamento dei batteri nella membrana cell)
SALMONELLA
Patogenesi ed immunita':
Sindromi cliniche:
Gastroenterite:
Setticemia:
Febbre enterica:
Colonizzazione asintomatica:
• l'1-5% dei pz puo' portare Salmonella per piu' di un anno senza sintomi.
SHIGELLA (E. COLI)
Patogenesi ed immunita':
Sindromi cliniche:
Shigellosi:
• crampi, diarrea, feci sanguinolente
• la caratteristica della shigellosi e' la comparsa di: CRAMPI ADDOMINALI E FECI
CON PUS E SANGUE
TREPONEMA
PINTA
pallidum endemicum
pertenue
Fisiologia e struttura:
• spirochete
• Gram-
• su ciascuna estremita' sono inseriti tre flagelli periplasmici
• sono troppo sottili per essere osservate al microscopio ottico → campo oscuro o
anticorpi
Patogenesi ed immunita':
Epidemiologia:
Sifilide primaria:
Sifilide secondaria:
• sindrome simil-influenzale
• tosse produttiva
• linfoadenopatia
• rash muco cutaneo generalizzato → puo' essere di diversi tipi, guarisce in un
periodo da settimane a mesi
Sifilide terziaria:
C. PERFRIGENS
Patogenesi ed immunita':
1. ha 12 tossine ed enzimi:
◦ TOSSINA α
▪ fosfolipasi C
▪ lisi di eritrociti, piastrine, leucociti, cellule endoteliali
▪ associata ad aumentata permeabilita' vascolare, con emolisi massiva e
sanguinolenta, distruzione tissutale
◦ TOSSINA β
▪ (enterite necrotizzante)
▪ tossina letale
▪ inattivata dalla tripsina
◦ TOSSINA ε (permeasi)
◦ TOSSINA ι
◦ ENTEROTOSSINA
Dopo un trauma nella pelle, penetrano ed in poco tempo c'e' necrosi a carico dei muscoli,
shock,
danni renali e morti (2 gg dall'inizio della malattia).
Intossicazione alimentare:
Enterite necrotizzante:
C. TETANI
spora
bacillo vegetante
Patogenesi ed immunita':
• TETANOSPASMINA,
◦ e' rilasciata quando la cellula e' lisata
◦ e' responsabile del Tetano
◦ e' una tossina A-B, che viene endocitata in vescicole endosomiali portate
dall'assone al soma:
t tossina
IN MANIERA SPECIFICA:
Inattiva le proteine che regolano il rilascio di NT inibitori: GABA e Gly
paralisi flaccida
Inoltre il legame della tossina e' irreversibile per cui la guarigione dipende dal tempo
necessario per la formazione di nuove sinapsi.
Sindromi cliniche:
la durata dell'incubazione dipende dalla distanza tra la ferita (sito d'infezione) e l'SNC.
TETANO TETANO
GENERALIZZATO LOCALIZZATO
Patogenesi ed immunita':
TOSSINA BOTULINICA
• tossina A-B
non tossica
attivita'
zinco-peptidasica
• e' complessata con proteine non tossiche che la proteggono durante il passaggio nel
tratto digestivo
• la neurotossina botulinica rimane alla giunzione neuromuscolare
Sindromi cliniche:
Botulismo alimentare:
C. DIFFICILE
BORRELIA
• provoca:
PIDOCCHI: B. recurrentis → EPIDEMICA
◦ febbre ricorrente
Fisiologia e struttura:
• bacilli (spirochete)
• Gram-
• flagelli periplasmici
Patogenesi ed immunita':
Epidemiologia:
[pidocchio → uomo]
anche i pidocchi sono infetti e non sopravvivono che qualche mese, percio' il mantenimento
dell-infezione richiede: SOVRAFFOLLAMENTO e SCARSA IGIENE.
le zecche molli anche se malate sopravvivono per mesi, inoltre la malattia segue la
diffusione delle zecche molli (i.e. Primavera)
Morbo di Lyme:
incubazione 3-30 gg
RICKETTIA
Patogenesi ed immunita':
Epidemiologia:
Sindromi cliniche:
Fisiologia e struttura:
1. trachoma
2. polmonite murina
3. LGV
Patogenesi ed immunita':
Sindromi cliniche:
Tracoma:
• malattia cronica,
• CONGIUNTIVITE → ulcerazione corneale → perdita della vista
LGV:
congiuntivite oculoghiandolare
Infezioni uro-genitali:
DONNE UOMINI
• cerviciti, endometriti, …
• perdite muco-purulente
Linfogranuloma venereo