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Sostanze a supposta azione di sostegno

metabolico e funzionale
CARITIA

 E’ un derivato aminoacidico trimetilato presente


mammifero;; è un carrier di
in tutti i tessuti di mammifero
acidi grassi a lunga catena attraverso la membrana
mitocondriale, dove questi vengono utilizzati per
produrre coenzima A
 In natura è presente quasi esclusivamente nella
forma levogira.
I prepararti da banco contengono invece spesso la
forma racemica, che è sostanzialmente inattiva
perché l’isomero destrogiro funziona da inibitore
competitivo in molte reazioni nelle quali è
coinvolto l’isomero levogiro.
 La l-carnitina è un co-fattore essenziale per il
metabolismo degli acidi grassi nel cuore, nella
muscolatura scheletrica, nel fegato.
Viene normalmente sintetizzata nel fegato, nel
cervello e nei reni in quantità sufficienti al
fabbisogno.
Nel plasma e nei tessuti è presente come tale e
come acetilcarnitina ed altri acilesteri.
ell’organismo, la carnitina viene
sintetizzata a partire da due aa essenziali,
lisina e metionina.
ella dieta, la carnitina si trova nella carne
(sopratutto nel muscolo), nei pesci, nel
pollame, nei latticini; poco nei vegetali e
nella frutta (fa eccezione l’avocado).
• Indicazioni della l-carnitina
(Sweetman, 2001): stati di carenza
primitiva e secondaria; pazienti in dialisi
per insufficienza renale; miocardiopatie
pediatriche; miopatia mitocondriale dei
pazienti trattati con anti-retrovirali.
•Il deficit primitivo di carnitina è dovuto ad un disturbo
del trasporto transmembrana della carnitina stessa;
questi soggetti presentano encefalopatia, ipoglicemia,
miopatia, miocardiopatia.

• Il deficit secondario di carnitina si osserva in diversi


disordini ereditari del metabolismo, specialmente nelle
acidurie organiche e nei deficit di beta-ossidazione,
nonché nei pazienti sottoposti a dialisi.
Non tutti sono d’accordo sul fatto che la
somministrazione di l-carnitina sia efficace in questi
malati.
Carenza di carnitina può verificarsi anche durante un
trattamento a lungo termine con ac. valproico.
• Inoltre, supplementi di l-carnitina possono essere utili ai
neonati pretermine sottopeso; alcuni sostengono che
supplememti di l-carnitina andrebbero dati sistematicamente
ai bambini allattati artificialmente.
Sono stati descritti benefici nell’infarto del miocardio (riduce
il volume dell’ischemia e l’incidenza di aritmie), nell’angina,
nella claudicatio intermittens, nella cardiotossicità da
antracicline. Viene usata ad alte dosi (1-3 g/die) per
aumentare l’energia e favorire la perdita di peso.
 E’ usata largamente per migliorare la
performance fisica negli atleti: i body builders
la usano per favorire lo smaltimento del pannicolo
adiposo e per migliorare la forza muscolare;
muscolare i
maratoneti la usano per aumentare la resistenza
alla fatica;
fatica i sollevatori di pesi e i velocisti la
usano per la sua asserita capacità di aumentare la
forza e la velocità della contrazione muscolare.
muscolare
• Effetti collaterali: nausea, vomito, dolori addominali,
diarrea; disturbi del gusto, anemia. Il corpo può emanare
uno sgradevole odore di pesce.
Episodi transitori di ipertensione e tachicardia in
pazienti con insufficienza renale; in questi stessi pazienti è
stata riscontrata una maggiore incidenza di fibrillazione
atriale.
La l-carnitina abbassa la soglia per le convulsioni: può
fare aumentare la frequenza e la gravità degli attacchi nei
p. epilettici, ma può anche provocare convulsioni nei
soggetti non epilettici.
Cefalea, parestesie nei pazienti dializzati.
• on sono riportati in letteratura casi di
avvelenamento acuto:
- dosi in vena fino a 300 mg/kg hanno
prodotto soltanto modestissimi effetti collaterali;
- per studi di farmacocinetica (sic!) sono state
somministrate dosi orali di 15 grammi (!) a dei
bambini, senza effetti tossici.
Non si può tacere il fatto che la massima parte degli
studi sulla l-carnitina e sulla acetil-carnitina sono
stati abbondantemente sponsorizzati da una
importante Ditta farmaceutica italiana, massima
produttrice mondiale di questa sostanza. E si è
così dimostrato che la carnitina fa bene un po’ per
tutto: dalle aritmie alla rigenerazione dei nervi
periferici, dalla depressione allo scompenso
cardiaco, dalla ipercolesterolemia alla talassemia.
Tuttavia è indubitabile che la l-carnitina ha un ruolo
importante nell’utilizzo dei lipidi per la
produzione di energia, ed è essenziale per la
produzione di energia nei mitocondri.
mitocondri
A livello miocardico migliora il metabolismo
energetico facendo aumentare l’utilizzo degli
acidi grassi e riducendo la produzione di ac.
lattico.
Creatina
 E’ un costituente fisiologico dell’organismo;
prodotto soprattutto dal fegato e in parte dal rene
mediante inserimento nella molecola della glicina
di un gruppo guanidinico e di un metile.
ell’uomo il contenuto di creatina si aggira
intorno a 2 grammi/kg di peso; per il 95%
è localizzata nei muscoli scheletrici (3,5-4,5
g/kg di muscolo); altri tessuti che ne
contengono quantità significative: cuore,
cervello, retina, spermatozoi.
 L’osservazione che la carne di animali selvatici
contiene una quantità di creatina anche 10
volte superiore a quella di animali in cattività
(Lieberg, 1850), fece ipotizzare un ruolo
importante della creatina per l’attività muscolare.
In seguito si osservò che l’assunzione di
supplementi dietetici di creatina poteva far
aumentare fin del 70% la sua
concentrazione dei muscoli.
Il turn-over della creatina è pari
all’1,6% al giorno, con formazione di
creatinina: in un uomo adulto vengono
eliminati ogni giorno circa 2 g di
creatina.
Una dieta mista fornisce circa 1 g al
giorno di creatina (contenuta soprattutto
nella carne: 3-6 g/kg nel muscolo; nelle
aringhe il contenuto è molto alto: fino a 10
g/kg); il resto del fabbisogno viene coperto
dalla sintesi endogena. Nei soggetti
vegetariani il fabbisogno è coperto quasi
interamente dalla sintesi endogena;
viceversa, un eccesso di apporto
dall’esterno deprime la sintesi endogena.
-
- Nella forma fosforilata (fosfocreatina), la
creatina svolge un ruolo fondamentale nel
processo di contrazione muscolare.
Infatti l’energia utilizzata dal muscolo
scheletrico per la sua contrazione deriva
dalla defosforilazione di ATP in ADP.
L’ADP viene poi rifosforilato ad ATP
mediante defosforilazione della
fosfocreatina.
- La creatina è una polvere bianca inodore e virtualmente insapore che
si scioglie facilmente nei liquidi.
- La creatina del commercio viene ottenuta da estratti di carne, ma
attualmente soprattutto per sintesi (sarcosina + cianamide). Se la
purificazione è inadeguata, i prodotti del commercio possono
contenere quantità variabili di creatinina, di diidrotriazina, di
cianodiamide.

Table 1. DCD, DHTs and Cn Contents of Some Commercially Available Sources of


Cr.H2O (from ref [17])
DCD* DHTs* Cn*

Chinese producer (1) 18,000 No data 100

Chinese producer (2) 2,300 No data 1,500

German producer < 20 n.d. < 50

USA producer (1) 300 90 2,500

USA producer (2) 400 410 190

n.d. =not detected; * ppm


- E’ considerata un supporto ergogenico per la
performance sportiva (Smith e Dahm, 2000)
in grado di aumentare la forza e la resistenza
(Clark, 1998; Strauss, 1998).
Le varie casistiche sono piuttosto concordi
nel valutare che intorno al 50% 50% degli
sportivi faccia uso di creatina
Il consumo annuale di creatina negli Stati
Uniti è di oltre 2,5 milioni di kg (Sabatini,
2001)
 Per migliorare la performance sportiva
viene consigliata una dose di 20 grammi al
giorno per 6-14 giorni, seguita da una dose
di mantenimento di 2-5 grammi al giorno.
 Ma nei giorni che precedono le competizioni gli
atleti (soprattutto body builders, ma anche atleti di
altri sport) arrivano ad ingerirne anche 100
grammi al giorno (per diversi giorni) (sono
riportati consumi di 250 g/die per 2-3 giorni
consecutivi nei sollevatori di pesi).
Creatina: tossicità

- A tutt’oggi non è stata identificata una dose tossica per la creatina


- Sono stati riferiti:
- intolleranza al caldo;
- convulsioni (4 casi);
- nervosismo, ansia, cefalea, aggressività;
- coliche addominali, nausea, vomito, diarrea;
- sovraccarico di lavoro per il rene: è sconsigliata nei soggetti
con insufficieneza renale; alti livelli di creatinina nelle urine;
- ritenzione idro-salina, con conseguente aumento di peso;
- crampi muscolari;
Comunque, anche al di fuori delle
competizioni sportive, viene
attribuita alla creatina la capacità di
migliorare la capacità lavorativa,
anche nelle persone anziane.
Ubichinoni
 Si tratta di benzochinoni liposolubili.
I più largamente usati sono:

- Coenzima Q-10 (Ubidecarenone,


Ubichinone-
10)
- Idebenone
 Sono usati da molti milioni di persone,
persone
sopratutto in Europa e in Giappone (si
stima che più di 12 milioni di giapponesi
assumano questi prodotti, sopratutto per
disturbi cardiovascolari)
Proprietà terapeutiche attribuite a queste sostanze:

 Coenzima Q-10: problemi dell’apparato


cardiovascolare (aritmie; scompenso congestizio;
ipertensione; per limitare il danno miocardico da
ischemia); obesità, diabete, invecchiamento; per
stimolare il sistema immunitario.
 Idebenone: disturbi cognitivi, associati a turbe
cerebrovascolari e all’Alzheimer.
Meccanismi d’azione

 Gli ubichinoni sono coinvolti nelle reazioni di


ossido-riduzione nella catena respiratoria
mitocondriale.
I livelli di ubichinoni aumentano nei muscoli
scheletrici in seguito ad allenamento.
Ubichinoni: tossicità

 Gli effetti collaterali sono modesti e poco


frequenti: anoressia, nausea, dolori
addominali, gastrite, diarrea in una
percentuale bassissima di soggetti (< 1%)
Sostanze naturali ad attività gonadotropica

Tribulus
 Il tribulus terrestris è diffuso in estremo oriente
e viene usato da lungo tempo nella medicina
indiana e cinese per tutta una serie di disturbi
(renali, cardiovascolari, epatici, gastrointestinali); i
suoi estratti hanno anche attività batteriostatica.
Tribulus
terrestris
Tribulus terrestris
(“artiglio del diavolo”)

Componenti

Saponine, sapogenine (anche a struttura


steroidea), dioscina, diosgenina,
secosteroidi, stigmasterolo, sitosterolo,
diancosterolo, ecc.
 Uno dei principi attivi del Tribulus, la protodioscina, ha
un’attività LH-simile, e stimola la produzione di ormoni
sessuali. Oltre ad aumentare la libido e la spermatogenesi,
stimola quindi indirettamente anche l’anabolismo
proteico, come il testosterone e gli steroidi anabolizzanti

Effetti

Stimolante del SNC, stimolante della


spermatogenesi, anabolizzante indiretto (stimola la
produzione di ormoni sessuali steroidei),
ipocolesterolemizzante, aumenta la resistenza alla
fatica, la motivazione, la coordinazione motoria
(nostri epserimenti sui ratti) afrodisiaco
Lepidium
meyeni
Lepidium meyeni
(Maca, ginseng peruviano)
Componenti

Alcaloidi, saponine, isotiocianati aromatici, steroidi


(stigmasterolo, sitosterolo), β-ecdisone, ecc.

Proprietà attribuite

Antifatica, energizzante, aumenta le capacità


intellettuali; impotenza sessuale; afrodisiaca;
aumenta la fertilità; efficace nei disturbi della
menopausa; regolarizza la funzionalità ovarica
Pfaffia
Pfaffia
(Suma, ginseng brasiliano)
Componenti

Acido pfaffico, saponine (pfaffosidi A, B, C, D, E,


F), stigmasterolo, sitosterolo, pterosterone,
ecdisterone, tre glicosidi ecdisteroidi

Proprietà

Afrodisiaca, tonica
Afrodisiaca
Panax
ginseng
Panax ginseng (“radice della vita”)
Componenti

Terpenoidi (ginpanaxosidi, ginsenoidi: sapogenine, saponine),


oli volatili, steroli, ecc.

Proprietà attribuite

I vari componenti del ginseng hanno spesso azioni opposte


(per es.: il ginsenoside Rb1 è depressivo del SNC, tranquillante
e ipotensivante, mentre il ginsenoside Rg1 è stimolante del
SNC, ipertensivante e aumenta la resistenza alla fatica); perciò
al ginseng sono sempre state attribuite proprietà “adattogene”,
di resistenza agli stress e di equilibratore delle funzioni
dell’organismo.
Panax ginseng (“radice della vita”)

Proprietà attribuite

Sono stati condotti negli ultimi 20 anni moltissimi studi, sia


sull’animale che sull’uomo, che sembrano confermare diverse delle
proprietà attribuite al ginseng: ipoglicemizzante e antidiabetico,
ipocolesterolemizzante, stimolante delle performance psicomotorie,
normalizzatore della pressione arteriosa; efficace nell’impotenza
psicogena, nella depressione, nell’enuresi; ecc. ecc.. Quindi
l’affermazione che “…le straordinarie virtù medicinali attribuite al
ginseng esistono solo nell’immaginazione dei cinesi” (Wood e Osol,
1943), sembrerebbe piuttosto ingenerosa alla luce dei dati sperimentali
che si sono accumulati in seguito (“…era logico prevedere che una
droga che ha superato il collaudo di millenni di sia pure primitiva
esperienza, non potesse essere del tutto priva di attività terapeutiche)
(Benigni, Capra e Cattorini)
ECDISTEROIDI
(per una review: Lafont R., Dinan L.: J. Insect Sci. 3:7, 1-30;2003 circa 300
voci bibliografiche)

Ormoni steroidei che controllano la riproduzione e la


metamorfosi degli artropodi

Proposti e usati come insetticidi, atossici per i mammiferi

Sono presenti anche in molte piante (fitoecdisteroidi)

Non hanno tossicità nei mammiferi


Ecdisteroidi e Fitoecdisteroidi: effetti nei
mammiferi
 Anabolizzanti proteici: stimolano la crescita, lo sviluppo delle masse
muscolari, la saldatura delle fratture, la guarigione delle ferite e delle
ustioni
 Stimolano l’attività sessuale
 Effetto antidiabetico,
antidiabetico ipocolesterolemizzante,
ipocolesterolemizzante antiradicalico
(prevengono la perossidzione lipidica nei liposomi e nelle membrane
cellulari), antiaterosclerotico
 Antiflogistici (anti-TNF-α; inibiscono la liberazione di istamina dai
mastociti)
 Stimolano le risposte immunitarie
 Antibatterici, antimicotici, antiprotozoari
 Neuroprotettivi, antiepilettici, antiamnesici

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