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CapiToLo 1 RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE CON PROCEDIMENTO CINEMATICO Si definisce iperstatica una struttura avente uno o pid gradi di vin colo sovrabbondanti rispetto a quelli che in misura strettamente suffi- ciente ne garantiscono I'equilibrio di corpo rigido, Si intende, netural- mente, che i vincoli applicati debbono essere efficaci. Da un punto di vista analitico le strutture iperstatiche sono stati camente indeterminate; una strutiura n volte iperstatica ammette oo" si- stemi di reazioni vincolari che equilibrano i carichi applicati, F necessa- rio pertanto fare ricorso alla statica dei sistemi elastici; questa stu~ dia le condizioni di equilibrio elastico dei corpi introducendo, quale cle- mento fondamentale, la detormazione provocata in essi dalle forze agen- ti, carichi e reazioni, o dalle influenze ambientali o di costituzione. Il procedimento @ noto. Si sopprimono tanti vincoli semplici quanto 8 il grado di iperstaticita della struttura ottenendo cosi una cortisponden- te struttura principale isostatica, Questa, sotto l'azione dei carichi o delle influenze esterne, si deformerebbe in modo incompatibile con l'ef- fettiva csistenza di quei vincoli momentaneamente soppressi. Cid signi- fica che nella realta questi vincoli sono chiamati a condizionare certi spostamenti,e cid fanno mediante le loro reazioni che & necessario ap- plicare esplicitamente alla struttura principale. A queste reazioni si po- trebbe assegnare qualunque valore arbitrario senza pregiudicare la possi- bilita dell'equilibrio; il loro valore esatto si ottiene imponendo ai punti 2 CAP. 1 svincolati il rispetto delle necessita geometriche dei vincoli soppressi, mediante ia scrittura di equazioni che discendono dall'esame delle de- formazioni della struttura principale, Queste equazioni si definiscono di congrucnea perché rappresentana le condizioni fisiche grazie alle quali la struttura assume una deformata compatibile con i vincoli sovrabbon- danti esistenti, e tale, inoltre, da soddisfare le condizioni generali d'e- quilibrio. La scelta della struttura principale non @ condizionata; da una stes- sa struttura iperstatica si possono liberamente dedurre piii strutture prin- cipali, a seconda dei vincoli ciascuna volta soppressi; perd per ognuna di esse risultano poi obligate le condizioni di congruenza da imporre. A seconda delle particolari caratteristiche del problema si pud ca- so per caso cercare di assumere una struttura principale che si presti a considerazioni intuitive e dia luogo a calcoli il meno possibile laborio- si, Naturalmente le condizioni di congruenza risultano tante quanti sono i gradi di vincolo soppressi, cio’ le reazioni iperstatiche incognite, con il che il problema analitico risulta determinato mediante un sistema di n equazioni in n incognite. J.a Scienza delle Costruzioni fornisce svariati metodi per la riso- luzione delle strutture iperstatiche: integrazione della linea elastica, applicazione del teorema di Mor e dei suoi corollari, procedimenti di successiva approssimazione, metodi cinematici, principio dei lavori vir- tuali, metodi energetici, ecc. [a convenienza e la praticita di ciascuno di essi varia da caso a caso, in relazione al tipo di struttura e alle parti colari condizioni di carico. Le strutture esaminate nel presente capitolo sono tutte risolte con metodi di tipo cinematico, sia facendo ricorso a coefficienti elastici noti, sia mediante la composizione diretta delle deformazioni elementa- ri. Si tratta di strutture semplici alle quali il procedimento cinematico & applicabile con particolare facilita poiché alcuni loro punti fondamenta- li (nodi oppure vincoli interni) sono fissi, oppure compiono spostamenti noti o facilmente valutabili. Quasi tutte le strutture proposte sono state progettate e risolte nu- mericamente allo scopo di fornire elementi diretti di valutazione che al RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 3 di la-delle esigenze didattiche del testo, costituiscono anche un utile riferimento pratico. Si precisa tuttavia che non si & fatto uso della machina calcola- trice, ma, pitt semplicemente, del regolo; i risultati risentono pertanto di una certa approssimazione; spesso, anzi, sono stati volutamente arro- tondati. 1, - Risolvere la trave ad asse rettilineo orizzontale di fig, 1,1, vincolata alle estremita con un incastro B e un carrello A a piano di scor- rimento inclinato, e sottopesta a carico verticale uniforme su tutta la luce, Fig. 1.2 La struttura & una volta iperstatica e una volta staticamente inde- terminata. Si toglie 1 grado di vincolo sostituendo I'incastro con una cernie- r Ja struttura principale 8 pertanto la trave isustatica vincolata col pri- mitivo carrello in 4 e con una cerniera in B (fig. 1.2), Sotto l'azione del solo carico q la trave principale si inflette ¢ la sezione terminale B ruota 4 CAP. I liberamente, Nella realta la sezione B non pud ruotare per come & vinco- lata; cid vuol dire che I'incastro reagisce sulla struttura e la sua azione sulla trave principale va esplicitata con l’introduzione di un momento Mp. Questo & inizialmente incognito c qualunque valore arbitrario fissato per esso non pregiudica l’equilibrio della struttura, cui provvedono sempre le restanti componenti delle reazioni Vy, Vy, Hy © Hy. Il valore esatto di My si ottiene scrivendo la condizione di congruenza che stabilisce il rispetto del vincolo soppresso: cio’ la sezione B della trave principale, sotto l'azione complessiva del carico q noto e di My incognito, non de- ve ruotare. In simboli ep, Il carico, diretto verso il basso, fa ruotare la sezione B in senso antiorario; My ha ovviamente senso orario per generare una rotazione eguale e contraria. Si pud inoltre osservare come la curva delle pressioni & costituita da un arco di parabola avente come tangenti estreme le rete d'azione deile reazioni dei vincoli. Se il carrello ha piano di scorrimento non pros- simo alla verticale la parabola si discosta nettamente dall'asse geome- trico rettilineo ed & lecito trascurare, nella risoluzione del problema iper- siatico, la deformazione dovuta allo sforzo normale in confronto a quella provocata dal momento flettente. In tale ipotesi l'asse geometrico della trave non si accorcia né si allunga e il punto A rimane fisso. Si pud pertanto esprimere la condizione di congruenza ricorrendo ai coefficienti elastici della trave appoggiata. Assumendo positive le rotazioni antiorarie, si ha: gl? Mal gi? Ql So =0 vw, = a= @. % WET 3EF a Si possono ora ricavare le altre componenti delle reazioni dei vin- coli mediante le equazioni d'equilibrio. RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE. Equilibrio alla rotczione attomo al punto 4 (reazione V,)t gi? _@ Mp 5 su, = 0 Mg t-te l= 0 Vee pts gal Equilibrio alla traslazione verticale (reazione Vids = y ie 7g Mp sY=0 Vet Vy = a Year pe gd Componente orizzontale della reazione del carrello: Hy = Vy tea Equilibrio al‘a traslazione orizzontale (reazione H). =X =0 Hy = Hp =H (non vi sono altre forze orizzontali), Nella fig. 1.3 @ indicata la struttura completamente svincolata in equilibrio sotto l'azione del carico e delle reazioni. LEGGE DI VARIAZIONE DELLE AZIONI INTERNE. In una sezione generica § d'ascissa x, valutando le azioni interne con le forze che precedono, si ha: CAP, I Ng =H (costante, di compressione per 0 0 la curva delle pressioni @ un arco di parabo- la, tanto piti appiattita quanto pid & grande a Quando « giunge a valori elevati (cioé per piani di scorrimento del carrello abbastanza prossimi alla verticale) la componente /{ della reas zione assumerebbe valori molto grandi in confronto a J’, ¢ la curva delle pressioni tenderebbe ad una parabola ribassatissima molto prossima al- l'asse rettilineo indeformato della trave, In questa situazione si deve tener conto, nella risoluzione del pro- blema iperstatico, anche della deformazione dovuta allo sforzo normale H. Questo fa variare la lunghezza dell'asse geometrico (la trave & com- pressa per a < 90°, tesa per ¢ > 90°), e conseguentemente l'appoggio n 4" (fig. 1.8). d cede lungo il suo piano di scorrimento portandos Si ha: Al AL Va tgal cosa EA cosa EAcosa RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE il = Wate Fig. 1.8 i 12 Il momento d'incastro M, aumenta rispetto al valore 4 perché deve annullare in B sia la rotazione di moto rigido provocata dal cedi- mento, sia la rotazione per deformazione elastica della trave appoggia- ta, Liequazione di congruenza diviene: 3 -( da sivss) Pu 24 EJ 1 BE] che accoppiata all'equazione di equilibrio alla rotazione rispetto a B, (SWp = 0, consente di determinare l'incognita. Conseguentemente al maggior valore di Mg, risulta aumentato an- iM a + +B, mentee diminuiscono Vy © H. In ultima analisi la possibilita del cedimento, consente al carrello che Va = di sviluppare una reazione di valore finito non eccessivamente elevax to, compatibile con le effettive capacita di resistenza della trave. Quando poi il piano di scorrimento del carrello @ esattamente verticale, il vincolo diviene inefficace © la trave si comporta come una nensola incastrata in B e libera in 1, 12 CAP. 1 TRAVF, AD ASSE RETTILINEO AD APPOGGIO EF INCASTRO: casi semplici importanti. Mo, |’ 4 By XB Mpt Vy (a+20 y =i Mo Ya = P- Vy ae Diagramma T MM Mol a a ty = PSB etd eae) atone) \p =P pba ton Diagramma M RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 13 sae 2. - Risolvere la trave dell'esercizio precedente vincolata con in- castro B e carrello 4, a piano di scorrimento orizzontale. La sezione retta della trave ha larghezza b costante ed altezza variabile con legge lineare (fig. 2.1). oq poe meyers Fig. 2.1 Naturalmente la linea elastica della trave @ influenzata dalla leg- ge di variazione della sezione. Pertanto per la risoluzione del problema iperstatico 8 necessario esprimere la deformazione del tronco infinitesi- mo dx, definito dall'ascissa corrente x, ed imporre la condizione di con- gruenza mediante lintegrazione uei cuntributi clementari dei singoli tronchi, estesa a tutta la trave, Sopprimiamo il carrello © assumiamo quale struttura principale la mensola soggetta al carico qc alla ’, incognita (fig. 2.2). 14 CAP. 1 La rotazione relativa delle due facce del tronco generico infinite- simo dx @, in simboli: M(x) Ej (x) dx. Questa deformazione genera in A lo spostamento verticale: _ MGyex Ta © TETG) La condizione di congruenza 8 ny = Oe Cio’, componendo i contributi delle deformazioni elementaris 1 M(x) we dx = EI@ W(x) = h(x) Si pud quindi esprimere: _ BG) aah 12 12 I(x) (tax)? = J, 1+ax? Sostituendn queste espressioni nell'equazione di congrucnza si ha: : q aes me oe Ei,] (tox)? a RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 15 Ossia I L h x2 q x3 ee | tooo zt - OI 0 El, | W¥an3 ~~ 2k, | Aton) ™ ‘i y Eseguendo le integrazioni e ponendo i valori ai limiti, si ottiene: V, 34401 3]. fa | _344el_ + tog tad) = (38 eens | oo 1 3 3 ae = 2 -stogtt + 20-0 ren -3]. 204 [2M + al (1 + al) 2 Si ricorre a questo procedimento di composizione cinematica delle itesime se non sono noti i coefficienti elastici della deformazioni infi struttura principale isostatica. Naturalmente questo pud verificarsi sia nel caso di strutture a sezione variabile che in quello di carichi agenti espressi da una funzione analitica non semplice. RISOLUZIONE NUMERICA, Sia assegnato: q = 1000kg/m; 1 = 6,00m; hk, = 30cm; hy = 60cm. Risulta: osc 500" Sostituendo i valori numerici si ottiene: 0,068 Vy = 3000-0,046 , 16 CAP. da cui Vy % 2030 kg. Il valore ottenuto per la reazione iperstatica corrisponde a: Vy = 0,339- gh Il momento d'incastro vale: [ 1000 gle Mn = 2080-6 -—= 6? = ~5820 kgm = - £5 Ricordiamo che nella corrispondente trave a sezione costante é: 3 : Wy = Sql = 0,375 gl; ty = -2. Com'era facilmente prevedibile il momento d'incastro & maggiore di quello ella corrispondente trave a sezione costante. Infatti la condizio- ne di congruenza esprime I'annullarsi, rispetto ad 1, del momento sta- tico del diagramma della curvatura dell'intera trave. Poiché / aumenta procedendo verso I"incastro, un'analoga variazione deve subire i rispet- to al caso della trave di sezione costante, Se la determinazione delle funzioni if(x) o /(x), oppure la risulu- zione dell'integrale, presenta. particolari difficolta si pud procedere per sommatoria, fe | 100 ; 100 | 100 ; 100 | 100 | 100 | Fig. 2.3 Ad esempio nel caso assegnato, si pud dividere la trave in 6 tron chi di lunghezza Ax = 1,00 m c caleolare M(x) ed J(x) per lasezione media di ciascun tronco (fig, 2.3). RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 7 fy = Ltequazione di conguenza é: 30 12 30 12 30 12 32,5? 37,5° 42,53 47,53 52,53 57,53 Risulta: = 86000 cm! = 132000 « = 192500 « = 268000 « = 363000 « = 476000 « Ta "ER 50 (50 yo- 12.500) E - 86000 150(150 V4 - 112500) 10 + 132000 250 (250 V4 = 312500) 1 + 192500 a Vx, = 612500) 100 E E 268 000 M, = (50%, = 12500) kgem 112500) « i \ a s = , Ms = (250 Ar 312500) «* My = (350 Y = 612500) « My = (450 1 y, = 1012500) « Mz = (550 = 1512500) « = Leon, - 700) E = Laz 1% - 12800) E (32,5 Vy = 40600) 4" mp (45,7 V, = 80000) mle 18 CAP. 1 450 (450 V4 - 1012500) 100 = 1(55,7 , - 125500) E- 363000 E 550(550 V4, = 1512500) 100 = 1 63,5 y, -175000). E+ 476000 E Eseguendo la sommatoria si ottiene: 217,3 Y, - 434600 = 0, Da cui: Vy = 2000 ke con uno scarto dell'1,5 % rispetto al valore esatto precedente. 3. - Risolvere la trave di fig. 3.1, soggetta alla coppia C nella se- ziale 4, e avente nei due tratti AO e OB, di eguale lunghezza, momento d'inerzia della sezione retta costante e di valore, rispettiva- mente: a); TE = oo o: a2 2 2 Fig. 3.1 Risolviamo l'esercizio applicando i corollari del teorema di Monr. Ricordiamo la corrispondenza tra le caratteristiche di deformazione della trave reale e quelle di soliecitazione della trave ausiliaria, sottopo- RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 19 ta al earico fittizio g* = a al carico fitz > . VE coi Tweate > All'incastro B della trave reale corrisponde un estremo libero nella trave ausiliaria Gnfatti: 9, = 7% ~ O: ng = Jf = 0) e all'appoggio 4 un altro appoggio (9, = T* #0; n, = MK = 0). Pertanto nel nosiro caso la trave ausilaria & vincolata in modo la- bile. L'incognita iperstatica che ci proponiamo di determinare @ la reazio- ne verticale 1, del carrello: il suo valore si ottiene soddisfacendo I'e- quilibro della trave ausiliaria, imponendo cioé I’annullarst del momento statico del carico fittizio q* rispetto al punto 4. [ore 0. l «li —, si comprende facilmente che questa EI condizione corrisponde all’equazione di congruenza na — 0, che si do- In simboli (Se si pensa che @ q vtebbe imporre alla trave principale a mensola, procedendo con metodo cinematico, sommando i contributi elementari di deformazione dei singo- li tronchi). CASO a): ZL= 00 (tratto 40 indeformabile). ay Il carico q” dovuto alla coppia C ¢ alla reazione V, incognita, vale: tratto 40: g* = 0 ect i oaae tratto OB: 9” 20 CAP. I uA (Diagramme del carico g* tratteggiato). * =M, = 0, da cui: pie (Jet tay =0 : 4 2El, 4/6 Ovviamente nell'equazione non compaiono termini contenenti il mo- mento J, del tratto indeformabile. Si ottiene: 9 aay ~|0 che la reazione _ 3 .¢ Ovviamente questo valore & minore di Vy = =r del carrello assume quando la trave & tutta egualmente deformabile. La deformata della trave @ indicata in fig. 3.3: c 7 B UL, Fig. 3.3 i tratto 4 ruota rigidamente attorno ad A, ed il punto U si comporta co- me incastrato cedevolmente in senso verticale e angolare. RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 21 : A $O 6): = 2 CA 7 Si procede in maniera analoga, cereando di esprimere, per sempli- cita di calcolo, il carico g* sempre in funzione dello stesso J. Vat (Diagramma Ely | i tratteggiato). Eh tratto AO: q* a (C2 Vea) tratto OB: Dalla condizione [M3 = 0 si deduce anche in questo caso il valo- re di Vy. 4, - Risolvere la trave ad asse rettilineo orizzontale di fig. 4.1 vin- colata alle estremita con due incastri e soggetta ad una coppia esterna C applicata in una sezione generica, 22 CAP. IT La struttura é tre volte iperstatica ma due sole volte staticamente indeterminata, Infatti non agiscono sulla trave carichi aventi componenti, orizzontali; inoltre per effetto della deformazione flessionale l'asse geo- metrico rettilineo si incurva senza variare di lunghezza e i punti estremi 4 e B non tendono a spostarsi relativamente in senso orizzontale, a mee no di infinitesimi del 2° ordine, Se ne deduce che i vincoli non sono chia- mati a teagire in tal senso, e pertanto si hanno quattro soli parametri i delle reazioni: Vy, Vy, My, Mg. Le equazioni d'equilibrio a disposizione sono perd solo due, perché I"equilibrio alla traslazione orize incogn zontale & identicamente soddisfatto. Per risolvere il problema iperstatico si pus sezionare completamen- te in corrispondenza della sezione $ e assumere come struttura principas le I'insieme delle due mensule AS’ e S"B (fig. 4.2). oe ¢— T Fig, 4.2 Le condizioni di congruenza da imporre sono evidentemente quelle relative al vincolo soppresso della continuita materiale in S; le due fac- ce S’ © S* pur cosi separate non possono compiere movimenti relativi; in simboli: fo on st = ‘gw (la condizione £5. = Eqn & gia identicamente soddisfatta perché non e- siste in alcun punto della struttura la tendenza allo spostamento orizzon- tale), La coppia esterna C deforma elasticamente tutta la trave 48; nel- {a struttura principale essa si ripartisce sulle due mensole secondo due aliquote incognite Me Ik = Ce M, aventi il medesimo senso di rota- RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 23 zione. My provoca un abbassamento della sezione S’; If, viceversa, un innalzamento di S*; pertanto, affinché possa essere soddisfatta la secon- da cquazione di congruenza, deve esistere nella sezione S$ anche un'a- zione interna mutua di taglio che deve essere esplicitata all'atto dello svincolamento. Il taglio 7 applicato alla faccia S’ (azione della parte che segue su quella che precede) & diretto verso I'alto, quello applicato ad S* verso il basso, perché solo cosi pud essere annullato lo sposta- mento relative verticale provocato da M, e Mp. In tal modo risultano messe in evidenza due incognite iperstatiche (My e T; Mz @ nota in funzione di My) cui comispondono due equazioni di congruenza, cosicché il problema analitico risulta possibile e deter- minato. Si possono esprimere le condizioni di congruenza mediante i coef- ficienti elastici noti delle travi a mensola, Assumendo positive le rota~ zioni di senso orario e gli spostamenti verso il basso, si ha: Mya Ta? _ Mb Tb? EJ 2E] EJ 2EJ Ma? Ta? Mab? Tb> Moltiplicando per il fattore comune EJ che si @ supposto costante, e risolvendo il stema, si ha: eer aab) T = 6c é 3a M, = C2)1+ 22- My eth AG 5] 3b My = ca fis Bo a): (Liespressione di M,, ottenuta dalla relazione My = C = M, risulta anche direttamente da quella di M; scambiando i termini a e 6). 4 CAP, Con condizioni d'equilibrio si ricavano ora le reazioni dei vincoli: Equilibrio alla traslazione verticale delle mensole: Va ole = v= t= 60% Equilibrio alla rotazione delle mensole attorno ai punti 4 e B: mensola 4S’ =5M, =0 M,-Ta+M,=0 =cog 2. 1) mensola BS" 3M,=0 M,-Tb+M, =0 My = C402-0 La fig. 4.3 pone in evidenza lequilibrio della trave completamen- te svincolata. My c {" — y Fig. 4.3 DIAGRAMMI DELLE AZIONI INTERNE. Diagramma T. - (Costante, ne- gativo). Diagramma M. - & rappresenta- to da due tratti rettilinei paralleli (perché T @ costante); la disconti- nuita in cortispondenza di $ vax le naturalmente C= M,+ My. RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 25 CURVA DELLE PRESSION. La curva delle pressioni & costituita da due forze |’ parallele verti- cali aventi le rette d'azione r’ e r” delle risultanti delle reazioni degli incastri, Esse incontrano l'asse geometrico della trave in corrispondenza \" any | aa pel - v rf Lf {| Vv ve s Fig. 4.5 delle sezioni D'e D" nelle quali il momento flettente @ nullo e la defor- mata presenta un flesso. Le ascisse di D’ e D" valgono, riferite rispetti- vamente agli estremi A e B: d’ = a oe CONSIDERAZIONI SULLA LINEA ELASTIC Ltequazione della linea elastica per lintera trave si ottiene inte- grando le due equazioni differenziali: per il tronco AS: EJn” = - (a - V2) per il tronco BS: EJn" = +, - Vx") avendo valutato nel primo caso le forze che precedono, e nel secondo quelle che seguono. Le condizioni ai limiti per le costanti di integra- zione sono: Ober O 0 (incastri Ae B). per x'=0 =O 7 =0 26 CAPLT Si ottiene, rispettivamente: 1 ae Fy [2b yy Ely = $x [40 x) ] (la seconda equazione si pud anche ottenere direttamente dalla prima al- terando segno e scambiando tra loro i termini contenenti a e 5), Avendo presente la curva delle pressioni ¢ il diagramma del mo- mento flettente prima ottenuti, che foriscono i punti di flesso ¢ Van- damento delle fibre tese e compresse della trave, si pué tracciare quali- tativamente la deformata in accordo con essi (fig, 4.6), x ON —_——— if cod Gesu ae Fig, 4.6 La struttura é simmetrica per as € geometrico e condizioni di vin« colo rispetto al suo punto di mezzo. 1, coppia C applicata in un punto Benerico costituisce perd una condizione ci carico qualunque, ¢ la sezio- ne $ subisce sia una rotazione g¢5 (di senso orario, concorde con C), che uno spostamento verticale neg. Le espressioni prima ottenute per i momenti di incastro pongono in evidenza come i diagrammi ¢ la deformata tracciati sono validi qualitati- Yamente se la coppia C agisce nel terzo medio della trave AB. Per coppia C agente nei terzi estemi della trave (a< 4 oppure >= 1) i momenti Ma, © My si invertono di segno ¢ i punti D' e D* di flesso non si verifica- no pili contemporaneamente nella deformata (fig. 4.7). Te reazioni verticali / conservano sempre lo stesso senso qua- Iunque sia la sezione S, Infatti la coppia C si ripartisce sui tronchi RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 27 4S" e S"B secondo due aliquote , e M aventi sempre il suo stesso senso di rotazione. Questo fatto mantiene inalterato il senso delle a- zioni mutue Te, conseguentemente, quello delle V, Man unue si riduce a, la mensola AS! divienc sempre pid rigida in confronto alla $"B ¢ assorbe una porzione di C gradatamente maggio- re. Contemporaneamente si riduce la freecia relativa provocata da Mf, e€ My in Ste S" e quindi diminuisce l'azione mutua 7, N 5 ‘ ja <3, b { | ae Ena Nest Fes Fig. 4.7 Al limite quando a —» 0 e § —» 4 la coppia esterna C tende ad essere totalmente equilibrata dall'incastro 4, mentre tendono ad annul- larsi Vy e le reazioni verticali V. L CASO PARTICOLARE: a = 6 = z E, questo un caso di carico antisimmetrico su struttura simmetrica, La sezione Q di mezzaria ruota solamente senza spostarsi verticalmente ed il regime statico della trave 1B @ il medesimo nelle due meta luci OA © OB, appoggiate in O © soggette entrambe, per ragioni di antisimmetria, 28 CAP, I alla copia © (fig. 4.8). La trave 4B risulta in questo caso una sola volta staticamente in- determinata; assumendo quale struttura principale una delle due possibili mensole AQ, oppure BO, si determina, con procedimento analogo al pre- cedente, l'azione interna 7, mediante la condizione di congruenza n . = 0. Fig. 4.8 Indifferentemente, ei si pud ricondurre ad una struttura prineipale appoggiata, sostituendo l'incastro esterao con una cerniera; in tal caso la condizione di congruenza é: Ricorrendo ai coefficienti elastici delle travi appoggiate e assu- mendo positive le rotazioni oraric, si ha: fe a2 My = 0 6Es BEI da cui: : uf, Le reazioni verticali risultano: RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE oe TRAVE AD ASSE RETTILINEO DOPPIAMENTE INCASTRATA: casi semplici importanti. Diagramme T a Vy, as ym Pautze) Vp =P -VA Diagramme M ab2 Mag fag a2 i = Ot My PS? Ma = Mo = 15 242 4 ad’ age vp = 2p oe ae Pp 3 Tia = Nmax = aq . 2 PB Dia Omar saa cory 30 CAP, I 5. - Risolvere la trave incastrata di fig. 5,1 costituite da un pro- filato a I PN 24, rinforzato nei tratti laterali AC e BD mediante due pia- stre saldate alle ali, superiore ed inferiore, La sezione del profilato I PN 24 ha le dimensioni indicate in figu- ra 5.2e le sue caratteristiche sono: A = 46,1 om’; J = 4246 cm4; } = 354 com>, 10,6 —t 1,00—— i "=F 1,31 24,00 |21,38 1,31 = 1,00 Fig. 5.2 Le piastre saldate hanno larghezza 6 = 10,6 cm, eguale all'ala del profilato, e spessore s = 1,00 cm. Le caratteristiche della sezione rinforzata sono: A, = 67,3 cm’; Jy = 7555 om‘; Wy = 581 cm}, RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 31 Le reazioni verticali degli incastri, per ragioni di simmetria, sono staticamente determinate e valgono V’ = 7 I momenti d'incastro Wf, tra loro eguali, sono stati camente indeterminati. Il loro valore @ influenzato dalla variazione di rigidezza apportata alla trave, ed & diverso da quello che si ha nel caso del profilato a se- zione costante. Sfruttiamo la simmetria esistente assu- q Fay 1 | mendo quale struttura principale la meta trave =| AO, incastrata in Q, giacché la sezione di ‘poe NG mezzaria, posta sull'asse di simmetria, non ruota, e completamente svincolata in 4, ed Gis ivi soggetta alle reazioni esplicitate if e V. WW ip La condizione di congruenza da impor- + re per la determinazione dell'incognita if a | = a eee ae ey = Fig. 5.3 Ossia: 1/2 ud + {ce = = 0, = Leas M= qex-9= = 9p e- 95 (per una sezione yenerica sia del tratto AC che del tratto CO). 1 Sostituendo lespressione di if e raccogliendo a fattor comune > * 32 CAP, I Eseguendo l'integrazione: Ltequazione che determina if corrisponde alla condizione che sia nulla area del uiugramma della curvatura # (dell’intera trave, o di me- tA di essa, per le condizioni di simmetria), Poiché il profilato ha due diversi valori di J, il maggiore dei quali nei tronchi AC e BD prossimi agli incastri, si verifica un aumento di If in questi tratti, ¢ una diminuzione in corrispondenza della mezzaria, Ne _ : segue che W & maggiore del valore “che compete al momento d'inca- stro allorché la trave ha sezione costante. Liinverso accade se la zona di maggior momento d'incrzia & quel la centrale CD, RISOLUZIONE NUMERICA E VERIFICA DI RESISTENZA. Si abbia: 2 = 10,00 m; a = 2,00 m; q = 1000 kg/m, Nel caso del profilato di sezione costante risulterebbe: 2 ca _ 833300 2 oe 2 T= T5 = 8333 kgm (max = ~geq~ = 2355 kg/em”). RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 33 2 oa Mo = “By = 4167 kgm. Le sezioni S di momento nullo distano x = 2,10 m dagli incastri. Nel caso del profilato rinforzato nei due tratti AC e BD, si 7 = 8333-760 : 0,1755 2 = 9200 kgm = y eg? 0 “8 ~ 10,88 ~ 30,2 La legge di variazione del momento, per una sezione d'ascissa x, @: M = 5000 x = 500 x? ~ 9200 e le due sezioni S, di momento nullo hanno distanza x, = 2,43 m dagli incastri. La verifica di resistenza della sezione d'incastro da: = ae = 1585 ke/em? < Ky, 6. - Risolvere la trave doppiamente incastrata di fig. 6.1 soggetta ai due carichi simmetrici P, inclinati dell'angolo a. Decomponiamo le forze P nelle loro componenti verticali P, = Psena e orizzontali Py = P cosa e studiamo separatamente gli cf 3. 34 CAP. I fetti provocati da ciascun sistema. a) Componenti verticali P,. - La trave & 3 volte iperstatica ma u- fatti gli incastri A e B non io 4), e le componenti ver- na sola volta staticamente indeterminata: reagiscono orizzontalmente (vedi anche eserci ticali Vy e Vp valgono entrambe P per ragioni di simmetria. L'unica inco- gnita @ il momento d'incastro M, ~ Ma = Mp. trave ausiliaria T Fig. 6.2 Risolviamo la trave applicando ad esempio il corollario del teorema di Mou. In questo caso la trave ausiliaria, soggetta al carico g* = oH ( pid semplicemente Mf, se EJ & costante) & totalmente libera nel piano. Il carico q* deve percid essere autoequilibrato; essendo simmetrico, basta soddisfare la condizione d'equilibrio alla traslazione verticale [- dx =0 He . ee . {Max : (corrispondente alla condizione cinematica Ey 7 0 che esprime la ro- tazione nulla agli incastri). ! Civ’ : Da cui: RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 35, b) Componenti orizzontali Py. - Per quanto riguarda le componenti orizzontali Py esse inducono nella trave uno stato di sollecitazione as- siale semplice, che si determina imponendo che I'asse geometrico (o me- ta, per ragioni di simmetria), vincolato agli estremi a due punti fissi, non vari di lunghezza. X 4 Po | Po x — . > 4 c | D UB Si ha: da cui: X = Pyp—— Il calcolo di resistenza si esegue a pressoflessione per una qua~ lunque sezione del tratto CD (che & uniformemente sollecitato) ¢ a ten- soflessione per le sezioni d'incastro che sono le pit affaticate. = Risolvere la trave continua a due campate di fig. 7.1, sogget- ta a carico uniformemente distribuito su tutta la sua lunghezza, 36 CAP. 1 La struttura @ una volta iperstatica ed una volta staticamente inde- terminata. Volendo risolvere il problema con metodo cinematico, mediante luso dei coefficienti elastici delle travi inflesse ad una sola campata, si pud assumere come struttura principale la trave isostatica ACB, otte- nuta dalla data mediante l'introduzione di una cerniera interna in C, che sopprime la solidarieta a rotazione in corrispondenza della sezione sul- l'appoggio intermedio. In tal caso le due campate AC e CB si comportano come semplice- mente appoggiate e tra loro indipendenti, Se consideriamo l'azione del solo carico estemo g, esse si infletiono come tratteggiato in fig, 7.2 ¢ le due facce C’ e C” della sezione (rappresentante C’ la sezione termi- nale della prima trave e C"la sezione iniziale della seconda) ruvlano liberamente una rispetto all'altra. Deve pertanto sussistere nella sezio- ne C della trave continua assegnata una azione interna di momento flet- tente che, all'atto dello svincolamento, si esplicita in due copie mutue Nc, staticamente incognite, il cui compito & quello di imporre il rispetto della solidarieta materiale. La condizione di congruenza che determina Vie & appunto che sia nulla la rotazione relativa di C'e Co, identicamente, che siano eguali Je loro rotazioni assolute: Per = Pew F facilmente prevedibile che i momenti We, per poter soddisfare questa condizione, abbiano il senso di figura, contrario a quello della RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 37 rotazione provocata dai carichi, Assumendo positive le rotazioni antiorarie si haz ar Mech \ (gts Mel 24ET, 3EI,/ ~\Q4E, 38El, Metta ka) all Ky to(.+f2) - mE KG ak 8 KHK, + Ky) da cui: si ottiene avendo posto Leh, Ky =I, Ay. E ora possibile ricavare le reazioni dei vincoli esterni mediante equazioni d'equilibrio. Assumendo positive le reazioni V’ dirette verso Falto e i momenti di senso orario per le forze che precedono, si ha: Equilibrio alla rotazione dell'asta AC attomo alla cerniera (: 12 tty - Sete Mey 3 =0 oe qi Me oh Equilibrio alla rotazione dell'asta CB attorno alla cerniera C: 12 f2any " 2 EM = 0 ya - B c 38 CAP. 1 Equilibrio alla traslazione dell'intera struttura: zY=0 Va + Vq + Ve -gllytl,) = 0 Ve = (qly-¥x) + (qlo-Va) = dy.) (#2 Me\ 2 7 Sl ee) (eee . : ( 2s es a = Tes, Teo dove, con le convenzioni fatte sul segno dell'azione intema "© di taglio, ¢ in aceordo con le indicazioni di fig. 7.3, Tep va Fig. 7.3 preso positivo e Tog negativo LEGGE DI VARIAZIONE DELLE AZIONI INTERN! La trave continua ad asse rettilineo orizzontale, sottoposta a cari chi verticali, e munita di carrelli a piano di scorrimento orizzontale, & soggetta solo alle azioni inteme di momento flettente ¢ taglio. Per una sezione generica $ della campata AC si ha: Hl segno delle azioni interne dipende da quello di V,, che pud an- che invertirsi al variare del rapporto [1/I>, Per una sezione $’ della campata BC ottengono espressioni a- naloghe, in funzioni di Ve q, valutando le azioni interne con le forze che seguono. Nell'ipotesi di I ¢ Vy positivi (diretti verso I'alto) si ha inoltre: Ls campata AC: per UM, max pos, = (punto di flesso) RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 39 2 8 q x campata BC: per M = Max pos, = per (punto di flesso). Diagramma T. - E co- stituito da due tratti retti nei e paralleli, perché q é costante su tutta la trave, Ha una discontinuita di va- lore be = |Tesl * |Teo| in corrispondenza dell'ap- poggio C. Diagramma M. - f co- stituito da due archi di pa- rabola del 2 ordine for- manti una cuspide in cor- rispondenza dell’ appoggio C, punto d'applicazione del carico concentrato V.. In 4 e B le tangenti sono in- clinate per effetto delle RISOLUZIONE NUMERICA E CALCOLO DI RESISTENZA. Sia assegnato: 1, = 6,00 m; = 500m; g = 1000kg/m; J, per tutta la struttura. 40 CAP. 1 L'espressione di M,. diviene: B+ te Mc = ws Si ottiene per le varie grandezze: 1000 6° +5) = = 3870 k Me ft coms ee 1000 3870 . Wy sao = 255 ky vy = 1005 BL apes 2 5 Tc, = 2355-1000-6 = - 3645 « Top = -(1725- 1000-5) = +3275 « Ve = 3275 ~(-3645) = 6920 « V, = M75 kgm per x = 2,355 m. max pos. (A=C) = 1485 kem per Vmax pos. (C~ B) 1,725 m. Inoltre: W=0 per x= 2-2,355=4,71 e x’ = 21,725 = 3,45, Avendo assunto / = costante per tutta la struttura, l"incognita i- perstatica I risulta funzione delle sole caratteristiche geometriche e del carico, La si pud quindi determinare senza avere preventivamente fissato le dimensioni della sezione. I pertanto possibile eseguire un calvolo di progetto, anziché di verifica, della struttura iperstatica asscgnata. Nel caso si intenda adot- tare un profilato a I PN con K , = 1600 kg/em?, si ha: RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 41 387 000 1600 = 242 em) Il profilato I PN 22 ha le seguenti caratteristiche: A =39,5cm2, J = 3060cm4, W = 278 cm3 e soddisfa le condizioni di resistenza. CONSIDERAZIONI SULLA DEFORMATA ELASTICA. Il comportamento delle due campate AC e BC é paragonabile, sia dal punto di vista delle azioni interne che della deformata, a quello di travi ad una campata, appoggiate ad un estremo (4 0 8) ¢ incastrate ela~ sticamente in C (I'incastro elastico @ fornito dalla continuita materiale). CUT Ts Se la trave continua, di sezione costante e caricata uniformemente su tutta la sua lunghezza, ha le due campate di luce diversa, la sezione sull'appoggio intermedio C compie una rotazione a aiversa da zero (fig. 7.5). Pit precisamente la campata di maggior luce si comporta come in- castrata cedevolmente in C, I'altra, di luce minore, come piit che inca- strata in C, e la rotazione a avviene nel senso indicato in figura. Infatti dalle espressioni prima ricavate per ag, € %¢. Si comprende facilmente che, per 1, > Ip, prevale molto di pid alte ts che nog Moet : ae MET DET” 3 ET 42 CAP. I 7 ce , © pertanto il segno della rotazione ac complessiva & condi- E 1 zionato dal termine maggiore é: a ) : Nel caso particolare di 2, - lz 1a sezione sull'appoggio ( non ruo- ta per ragioni di simmetria e le due campate AC e BC si comportano co- se perfettamente incastrate in ( (fig, 7.6). Valgono pertanto, per ciascuna di esse, i risultati della trave ap- poggio-incastro (qualunque sia la condizione di carico assegnata, unifor- me 0 variabile, purché simmetrica). ASSUNZIONE. DI UNTALTRA STRUTTURA PRINCIPALE, OSSERVA- ZION, Naturalmente per ia risoluzione del problema iperstatico, pur pro- Cedendo sempre con metodo cinematico e facendo uso dei coefficienti e- lastici delle travi ad una sola campata, si sarebbe potuto assumere un'al- tra struttura principale. Ad esempio, sopprimendo l'appoggio in C e imponendo la condizio- ne di congruenza yi = 0 sulla wave principale 4B, a due appoggi, sog- Betta ai carichi noti e alla Ve incognita (fig. 7.7). comunque evidente che questo svincolamento, dal punto ui vista del calcolo, non é il pid logico ¢ conveniente perché conduce ad esprimere i coefficienti elastici dell'abbassamento ai un punto qualunque C della trave AB, RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 43, (d jk | Fig. 7.8 Oppure, in altro modo, sopprimendo un appoggio esterno, A, © im- ponendo la condizione di congruenza n , = 0 nella trave principale a due appoggi BC e sbalzo AC, per effetto dei carichi noti e della V, incogni- ta (fig. 7.8). Questo svincolamento mette chiaramente in luce la possibi- lita dell'invertirsi del senso di /, , rispetto a quello prima previsto verso I'alto, se il carico q tende ad innalzare l'estremo A, Si verifica questo fatto se J, 8 notevolmente minore di />, Si deve perd notare come lo svincolamento inizialmente adottato ha pemmesso di calcolare direttamente Wc, vivé la grandezza che pit interes: sa per il progetto della struttura. Un errore, ad esempio, del 3% commesso nel calcolo di Mc, eom- porterebie un eguale errore nel calcolo di progetto ¢ un errore nel calcolo delle altre grandezze pari a: ooo 2375 kg errore = 1% p2 Mmax pos.(A-C) = A. = 2820 kyu « 16%, 2q Adottando invece un'altra struttura principale, ad esempio quella ottenuta sopprimendo l'appoggio A, se in questo caso si commettesse un 44 CAP. errore del 3% nel caleolo di V4, si avrebbe per le altre grandezze: = 2660 kem errore = 4% 4170 kgm © =8%, La differenza degli errori percentuali ottenuti nei due casi, deri- va dal fatto che il regime statico di una struttura iperstatica 8 dato dal- la sovrapposizione dei regimi statici generati nella struttura principale dai carichi estemi noti e dalle reazioni incognite. Non € quindi opportuno partire da una struttura principale vincolata in modo molto diverso da quello della struttura iperstatica assegnata, Tufatti la struttura principale, da quello effettivo esistente nella struttura iper- discostandosi molto il regime statico dovuto ai soli carichi nel- statica assegnata, le azioni inteme finali si ottengono come differenza di due quantita (quelle dovute ai curichi e quelle dovute alle incognite) molto grandi e poco diverse tra loro, con possibilita di notevoli errori percentuali, qualora l'approssimazione tenuta nei calcoli non sia molto spinta, CASO DI CARICHI NON PERPENDICOLARI ALL'ASSE. Se nella trave il carico agisce secondo una direzione a qualsiasi, ‘ragionamenti ¢ i calcoli fin qui svolti valgono inaluerati per la compo- nente del carico 9, = qsena normale all'asse della trave. La risultante dei carichi agenti secondo I'asse della trave vale @o = all, +1) cosa, ed & equilibrata dalla reazione orizzontale della cerniera C, Lo sforzo normale nella trave vale: ~ sezione S della vaumpata AC: NV, = qx cosa (trazione) ~ sezione S*della campata BC: N = qx'cosa (compressione). RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE !PERSTATICHE 45 Il calcolo di resistenza della struttura si esegue in questo caso a flessione composta (pressoflessione o tensoflessione a seconda che 1 sia maggiore 0 minore di 11). TRAVE CONTINUA A DUE CAMPATE EGUALI: casi semplici impor- tanti, =ql 20=24l Q=g Ape Ta ep A et eee ¢ : al ' {' : {" on : Diagramma T 46 CAP. I Diogramma M - @ 1g 3 _@ 1@_ @ Mipa-o = F- 716 = yA Mra =" Te" we eee _ @ Mmax pos. ~ oq Mmax pos. = Ty5* OSSERVAZIONI. - Il metodo risolutivo adottato nell'esercizio pre- cedente rappresenta un'applicazione diretta del teorema dei tre momenti (era Mc #0; My = My = 0) ed & sempre applicabile qualunque sia il numero delle campate della trave continua assegnata © comunque sia vin- colata agli estremi (appoggi o incastri) (fig. 7.10). Meaty u Msi) In ogni caso il problema, indipendentemente dal aumero di incognite complessivo, viene sempre ricondotto allo studio delle singole campate, soggette ai carichi esterni direttamente agenti su ciascuna di esse, € alle copie mutue incognite applicate ai loro estremi. Ogni equazione di congruenza esprime l'eguaglianza delle rotazioni della sezione terminale RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE AT di una campata e della sezione iniziale della campata successiva, e in essa compaiono al massimo tre incognite (il momento sull'appoggio con- siderato e quelli sui due appoggi adiacenti). Svincolando secondo uno degli altri modi successivamente accen- nati, ci si riconduce ad un'unica trave isostatica, su due appoggi, Soggel- ta contemporaneamente a tutto il sistema dei carichi (che possono essere variabili da campata a campata) e a tutte le reazioni iperstatiche X de- gli appoggi sovrabbondanti. Si ha cosi il duplice svantaggio di avere as- sunto una struttura principale che si discosta molto da quella iperstatica assegnata (con possibilita di elevati error percentuali nel calcolo nume- rico) e di dovere risolvere un sistema di n equazioni di congruenza, cia- scuna delle quali contiene tutte le n incognite. 8. - Risolvere la trave continua a due campate di fig. 8.1, soggetta alla coppia esterna My, applicata alla sezione iniziale 4. Mo y 4 oC hk a eB Fig. &1 Procediamo come nell'esercizio precedente, sopprimendo 1a solida- rietd angolare in Ce studiando Ja struttura principale costituita dalle due travi semplici AC’ e CB, incernierate agli estremi. In figs 8.2 & indicata lazione mutua iperstatica Me. esplicitata dallo svincolamento, il cui senso & reso facilmente prevedibile dall"an- damento della deformata (tratteggiata in figura) che 1a sola coppia e- sterna provoca nella struttura principale. 48 CAP. La condizione di congruenza &: P= Pont c © Assumendo positive le rotazioni antiorarie e supponendo che la trave sia di sezione costante si ha: (MW, - 2M.) UL = Mela ee 3 EI da cui: l Mee at eee disease SS (in particolare se J =l, risulta Me = th), Le reazioni dei vincoli esterni hanno il senso di fig. 8.3 ¢ valgono: y, = lla + Me 4 Vy | hie b RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 49 Diagramma T. - Ha valo- »costante, Hye Vy, nelle due campate. Diogramma M (portato con le ordinate dalla parte del- le fibre tese). - Ha andamento lineare: Ms = My Deformata. - F una cur- va del 3° ordine El Nella sezione D, corrisponden- te all'invertirsi del segno del momento, st ha un flesso. Fig. 8.4 9. - Risolvere la trave continua di fig. 9.1, soggetta a carico trian- golare sulle ultime due luci. La struttura & quattro volte iperstatica; tre sole volte staticamente indeterminata (non esistono componenti orizzontali delle reazioni). 4. 50 CAP. I Sopprimiamo la solidarieta angolare in corrispondenza delle sezioni C, € C2 sugli appoggi intermedi e introduciamo le coppie mutue incognite M, € Iz, che hanno prevedibilmente il senso indicato in fig. 9.2 (8 segna~ ta con tratteggio la deformata delle due campate indipendenti C,C) e CB provocata dai soli carichi). La struttura principale cosi assunta risulta ancora una volta iper- statica; tuttavia il regime statico della prima campata 8 noto (trave ad incastro-appoggio soggetta ad una coppia applicata all'estremo), per cui non si procede ad ulteriori svincolamenti. Non @ infatti necessario ricon- dursi ad una struttura principale isostatica; quando @ possibile, é lecito adottare una struttura principale iperstatica, purché di funzionamento no- to, col vantaggio di ridurre il numero delle incognite e delle condizioni di congruenza necessarie alla risoluzione del problema. Nel nostro caso si pud mantenere l'incastro in 4 ed esplicitare le due sole incognite 1, © i. Le condizioni di congruenza sono: Ppsinietn = Fey desta 9c; sinistra = PCy destra. Nell'ipotesi che la trave continua sia a sezione costante e assu- mendo positive le rotazioni di senso orario si ha: Mie gaa g TET = 360 FT Gey 2M + Me) 8 is 3 ~ Aftoax 2 2 y, gay.) = BtoB tht 360 FJ GFI 360 EJ SEI 51 RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE Ponendo: ly bs ae ae siricava: y= Ine uy 3-4y2 + Tye : 30. \3+3y, + 47, + 3y 72 fee [- 4+3y, 3-4y} +772 2 60 far B43y, +47, 73% i: ora possibile ricavare il taglio immediatamente prima e dopo gli appoggi e il valore complessivu delle reazioni, mediante somplici eque- zioni d'equilibrio (fig. 9.3). Per la trave AC,, staticamente nota, si conosce (con i sensi in- dicati): M. 3M Ma Fi Va = Teysin, = oe 52 Equilibrio alla rotazione dell'asta C, C2 attorno a C: 2 Teyaes. !a- = (My - Mg) = 0 eG cote Equilibrio dell'asta C,C, alla rotazione attomo a Cy: 2 a Tegsin. 2 = ex (My = My) = 0. = tools MyM Tey sin, = G+ oe Equilibrio alla rotazione dell'asta C,B attorno a B: dnax lS Tegdes,l, - gM = 0 gmax'ts M2 fe dee ecg tai 3 rio alla rotazione dell’asta CB attorno a C>: Qmax "1 = 11, - St, = 0 ply “L y, =i. 6 Inoltre si haz Vex = [Tegan] + [eps toe [fo + [Pease cap. I RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 53 RISOLUZIONE NUMERICA E CALCOLO DI RESISTENZA. Si abbia: 1, = 6,00 m; 1, = 1, = 5,00 ms = 2000 kg/m. Imax Si ottiene: My = 704 kgm; My = 8160 kgm; Vy = 175 kgs- Vy = 1035 kg 1, = 175 kg; q cy sin, cy des, = 1255 kgs Vo, = 1480 ke 1 = 3745 kg: 7 = 2065 kg; Ye, = 7710 kg. Cy sin, Cp des. Tutte le reazioni risultano con segno positivo, il che significa che si sono previsti per esse i sensi esatti. - Nella campata AC, pee = 2,00 m 3 M=0 Mllesso). = Nella campata (4C) in corrispondenza della sezione di ascissa Inoltre é 3 = Ymax®2 M (x) Sip” Tey een. #2 + My = 0 per x5 =0,57m e x" = 4,03m (flessi). 54 CAP. I - Nella campata C,/} in corrispondenza della sezione di ascissa: 21;- ey 4 oe 00m eT = 0) Ymax e Pd = Mae pos, = 3 23%8 = 1595 kgm. Inoltre per x a. 390 meee Mea Oe Inax Per il calcolo di resistenza valgono le considerazioni svolte nel- Mesercizio 7. Si voglia adottare un profilato |PN con K, = 1600 ky/em?s eseguendo un calcolo di progetto per la sezione sull'appoggio (>, che é la pit sollecitata dell'intera struttura, si ha: My _ 316000 1600 198 cm, Il profilatu i PN 20 ha le caratteris! A = 33,4 em?; J = 2142 em*; N= 214 cm} e soddisfa le condizioni di resistenza richieste. DIAGRAMM DELLE AZIONI INTERNE. Dicgramma T. - Il diagramma del taglio (fig. 9.4) @ costante, nega- tivo nella prima campata, e varia con legge parabolica nelle altre due. In particolare nella seconda campata parte con tangente orizzontale da C; (q = 0) ed ha tangente con inclinazione crescente e concavita ri- volta verso il basso fino a C) Lo stesso accade nella terza campata RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE {PERSTATICHE, 55 ma con concavita tivolta verso l’alto (tangente in B orizzontale e cre- scente procedendo verso C,). In C, i due archi di parabola hanno la tan- gente con la stessa inclinazione perché q non & discontinuo sull'ap- poggio. Fig. 04 Diagramma M. - Il diagramma del momento {fig. 9.5) varia linear- mente nella prima campata e con legge parabolica del 3° ordine nelle altre due. Sono indicati i punti di M,,,, @ M = 3160 * Mz 56 CAP. 1 CONSIDERAZIONI SULLA LINEA ELASTICA. E possibile valutare facilmente la rotazione delle due sezioni in corrispondenza degli appoggi intermedi C; e G2. Pensiamo di interrom- pere la continuita materiale in corrispondenza della sezione sull'appog- gio C, ed esplicitiamo I'azione mutua interna If,, gia nota. Fig. 9.6 La trave a due campate C1 C2 B, nel nostro caso particolare, & sim- metrica (J) = 13) e soggetta a carico esterno q pure simmetrico; quindi la rotazione sull'appoggio C, @ provocata solamente dalla coppia My (fig. 9.7). Essa si ottiene determinando Tazione int na Wf incognita nel- RISOLUZIONE DELLE STRUTTURE IPERSTATICHE 57 la trave CCB, una volta iperstatica, soggetta alla sola Mj, in base alla condizione di congruenza: cq sin, ~ PCy des. cioe: 1 (fee wpe th, >» 5H 4 Quindi Ey 4/2 16 000 - 500 = = — 316000500 = 0,029 rad. SE] 12-2,17 108-2142 ed avviene evidentemente in senso orario. Per quanto riguarda la rotazione della sezione C, essa si ottiene considerando 1a trave AC, ad appoggio & incastro (fig. 9.7): 316080 + 600 * = 316.000" 600_ = 0,0105 rad. 4-2,1- 10°- 2142 ed avviene anch'essa in senso orarlo. 58 CAP, I TRAVE CONTINUA A TRE CAMPATE EGUALI: casi semplici impor- tanti. Diagramma M i ge) j 10 i if i ic Wat a 135] | | \ 0,395 1 Lo, ~ ll 276 1 gl 2 Mmax pos. = 75> a aa Mm oa 1/2 (C-D) 0

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