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Lettera internazionale La città 51

Il diritto alla città


David Harvey

do in maniera sempre più pesante sul-


l’ambiente per produrre le risorse di
cui hanno bisogno e per smaltire gli
inevitabili scarti. La ricerca di nuovi
territori da cui estrarre materie prime è
all’origine di politiche imperialistiche
e neocoloniali.
La dura legge della concorrenza
impone anche la ricerca continua di
nuove tecnologie e di nuove forme
organizzative che permettono ai capi-
talisti di estromettere dal mercato i
concorrenti meno aggiornati. Le inno-
vazioni creano nuovi desideri e nuovi
bisogni, riducono il tempo di rotazione
del capitale e accorciano le distanze
geografiche, ampliando il range dei
paesi in cui reperire manodopera o
materie prime. Se la domanda scarseg-
gia, bisogna aprire nuovi mercati favo-
rendo l’espansione del commercio con
Botto & Bruno, I ragazzi si muovono in scenari urbani degradati IV 2009, grafite su carta, collage, cm 29 x 58
l’estero, la promozione di nuovi pro-
dotti e di stili di vita, la creazione di
nuovi strumenti di credito e il finanzia-
diritti umani si trovano oggi al centro del Le città nascono da sempre come concentra- mento in disavanzo della spesa pubblica e priva-

I dibattito politico ed etico e la loro importanza


ai fini dell’edificazione di un mondo miglio-
re è sottolineata da più parti con grande vigore.
zioni geografiche e sociali del surplus produtti-
vo. Di conseguenza, l’urbanizzazione è sempre
stata un fenomeno di classe, nella misura in cui
ta. Se, infine, il tasso di profitto è troppo basso,
si può intervenire con l’approvazione di leggi
contro la “concorrenza sleale”, con la formazio-
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le idee in ogni surplus deve essere ricavato da qualche ne di monopoli (attraverso processi di fusione e
circolazione non mettono veramente in discussio- parte e da qualcuno, mentre il controllo del di acquisizione) e con l’esportazione di capitali.
ne le logiche di mercato liberiste e neoliberiste o i modo in cui viene speso è consegnato in genere Se uno qualunque dei limiti sopra elencati si
modelli dominanti di legalità e di intervento stata- nelle mani di pochi. Tale situazione perdura rivela insuperabile, i capitalisti non hanno la
le. Dopo tutto, nel mondo in cui viviamo, i diritti naturalmente anche sotto il capitalismo: ma poi- possibilità di reinvestire in modo remunerativo
della proprietà privata e del tasso di profitto pre- ché l’urbanizzazione richiede la mobilizzazione il proprio surplus di produzione, il processo di
valgono sui diritti di qualunque altro tipo. Quello di un surplus produttivo, è possibile individuare accumulazione si interrompe e si innesca una
di cui si parla in queste pagine è appunto un dirit- un nesso ancora più diretto tra lo sviluppo del crisi che può portare a una svalutazione o
to di altro tipo: il diritto alla città. capitalismo e quello delle città. I capitalisti sono anche, talvolta, all’annientamento fisico del
Il ritmo e le dimensioni senza precedenti con costretti, infatti, a produrre un surplus di merci capitale. Le merci in eccesso subiscono un
cui il processo di urbanizzazione è avanzato nel- per ottenere un plusvalore, che a sua volta deve deprezzamento o vengono distrutte, mentre gli
l’ultimo secolo hanno contribuito al benessere essere reinvestito per generare un plusvalore impianti produttivi perdono valore e rimango-
dell’umanità? Secondo il sociologo urbano ancora maggiore. Il risultato di questo continuo no inutilizzati; anche la moneta può andare
Robert Park, la città è: susseguirsi di investimenti è un tasso di crescita incontro a un processo di svalutazione a causa
composto del surplus produttivo, che si rispec- dell’inflazione e la disoccupazione di massa
il più riuscito tentativo da parte dell’uomo di chia nelle curve logistiche (denaro, produzione può provocare un abbassamento dei salari.
plasmare il mondo in cui vive in funzione e popolazione) osservabili nella storia dell’ac- Fino a che punto, allora, l’urbanizzazione capi-
delle sue più intime aspirazioni. Ma se da cumulazione capitalistica e nella crescita paral- talistica è stata alimentata dalla necessità di
una parte la città è il mondo creato dall’uo- lela dell’urbanizzazione. superare questi limiti e di espandere le possibi-
mo, dall’altra è anche il mondo in cui è con- Il bisogno di trovare sempre nuovi campi di lità di investimenti remunerativi? La mia tesi è
dannato a vivere. Così, costruendo la città investimento in grado di garantire la produzione che l’urbanizzazione ha svolto un ruolo molto
l’uomo ha ricostruito, indirettamente e senza e l’assorbimento dell’eccedenza di capitale importante, accanto ad altri fenomeni come le
rendersene pienamente conto, se stesso. determina da sempre le scelte politiche del capi- spese militari, nell’assorbimento del surplus di
talismo, spingendolo a sbarazzarsi di tutti gli produzione continuamente ricreato dal capitale
La scelta del tipo di città che vogliamo non può ostacoli che si oppongono a una sua espansione nella sua perenne ricerca del profitto.
essere separata da quella di un certo tipo di costante e illimitata. Se la manodopera scarseg-
legami sociali, di rapporti con l’ambiente natu- gia e i salari crescono troppo, la soluzione può
rale, di stili di vita, di tecnologie e di valori essere quella di riportare sotto controllo la forza Rivoluzioni urbane
estetici. Il diritto alla città non si esaurisce nella lavoro esistente (tra i metodi più utilizzati c’è la
libertà individuale di accedere alle risorse urba- creazione di nuova disoccupazione attraverso Prendiamo, per cominciare, il caso della Parigi
ne, ma è il diritto di cambiare noi stessi cam- l’introduzione di nuove tecnologie o l’attacco del Secondo Impero. Il 1848 fu l’anno della
biando la città. È un diritto collettivo, più che alle organizzazioni sindacali) oppure la ricerca prima, inequivocabile crisi economica su scala
individuale, perché una trasformazione dei pro- di forza lavoro più a buon mercato, mediante europea, che determinò un’eccedenza di capitale
cessi di urbanizzazione richiede inevitabilmen- l’immigrazione, l’esportazione di capitali o la inutilizzato e un forte aumento della disoccupa-
te l’esercizio di un potere comune. La libertà di proletarizzazione di strati della popolazione zione. La crisi colpì in modo particolarmente
costruire e di ricostruire le nostre città e, di con- rimasti ancora indipendenti. I capitalisti sono grave Parigi, provocando un tentativo di rivolu-
seguenza, noi stessi è forse, a mio avviso, il più anche costretti a scoprire sempre nuovi mezzi di zione da parte dei lavoratori disoccupati e della
prezioso e, ciò nondimeno, il più negletto dei produzione, in generale, e in particolare nuove borghesia utopista, che vedevano nel progetto di
diritti umani. fonti di energia e di materie prime, intervenen- una repubblica sociale l’antidoto all’avidità e
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La libertà di costruire e di ricostruire le nostre città


e, di conseguenza, noi stessi è, forse, il più prezioso e, ciò nondimeno,
il più negletto dei diritti umani.

all’ingiustizia economica che avevano caratte- ormai con le spalle al muro, dichiarò guerra alla radicale trasformazione degli stili di vita e la
rizzato la monarchia di luglio. La borghesia Germania di Bismarck e fu sconfitto. Nel vuoto nascita di nuovi bisogni, dalla casa monofami-
repubblicana represse spietatamente i rivoluzio- che seguì la sua caduta, si materializzò la liare al frigorifero, ai condizionatori, alla secon-
nari ma si dimostrò incapace di risolvere la crisi. Comune di Parigi, uno dei più importanti episo- da automobile, con un vertiginoso aumento dei
Il risultato fu l’ascesa di Luigi Napoleone Bona- di rivoluzionari di tutta la storia del capitalismo consumi di carburanti. Le famiglie della classe
parte, che nel 1851 prese il potere con un colpo urbano, fomentato anche dalla nostalgia per il media, divenute proprietarie della casa in cui
di Stato e si proclamò imperatore l’anno succes- mondo distrutto da Haussmann e dal desiderio vivevano, scoprirono i valori della difesa della
sivo. Per rimanere sul trono, Napoleone III attuò degli espropriati di riprendersi la città. proprietà e dell’individualismo promossi dal
in tutto il Paese una spietata repressione dei suoi Facciamo ora un salto in avanti di quasi un Partito Repubblicano, provocando uno sposta-
avversari politici di destra e di sinistra. Per secolo e vediamo qual era la situazione negli mento a destra dell’equilibrio politico. Si pensa-
migliorare la situazione dell’economia, lanciò Stati Uniti dopo il 1940. L’enorme mobilitazio- va che sarebbe stato difficile per un proprietario
un vasto programma di investimenti infrastruttu- ne attuata per finanziare lo sforzo bellico permi- di casa indebitato fino al collo scioperare. E in
rali, in Francia e all’estero, finanziando, per se di risolvere temporaneamente il problema effetti il progetto riuscì ad assorbire il surplus e
esempio, la costruzione di linee ferroviarie in dell’utilizzo dell’eccedenza di capitale, che si ad assicurare la stabilità sociale, anche se al
Europa e in Oriente e partecipando alla realizza- era rivelato così ostico negli anni Trenta, e quel- costo di cacciare gli abitanti dei quartieri pove-
zione di grandi opere, come il canale di Suez. In lo conseguente della disoccupazione. Ma tutti si ri centrali per bonificarli generando l’inquietu-
Francia, gli interventi infrastrutturali consistette- domandavano preoccupati che cosa sarebbe dine sociale di quelle fasce di popolazione urba-
ro principalmente nel rafforzamento della rete successo dopo la fine della guerra. La situazio- na – soprattutto gli afroamericani – tagliate
ferroviaria, nella costruzione di porti e di bacini ne politica non era priva di rischi: il governo fuori dal nuovo benessere.
e nella bonifica delle paludi. Ma il progetto più federale aveva assunto in pratica la guida di Alla fine degli anni Sessanta cominciò a
importante fu il rinnovamento urbanistico di un’economia nazionalizzata, gli Stati Uniti manifestarsi una crisi di nuovo tipo. Moses,
Parigi: nel 1853, Napoleone III affidò a Geor- erano alleati dell’Unione Sovietica comunista e come a suo tempo Haussmann, cadde in disgra-
ges-Eugène Haussmann la direzione dei lavori nel Paese erano ancora attivi i movimenti di zia e le sue soluzioni furono giudicate inade-
che avrebbero cambiato il volto della città. ispirazione socialista sorti durante gli anni Tren- guate e inaccettabili. I tradizionalisti, raccolti
Haussmann capì perfettamente qual era la sua ta. Ancora una volta, come ai tempi di Luigi intorno a Jane Jacobs, cercarono di opporre al
missione: contribuire a risolvere il problema del- Bonaparte, le classi privilegiate premevano sul modernismo brutale di Moses un’estetica urba-
l’eccedenza di capitale e della disoccupazione governo perché somministrasse al Paese una na più attenta alle caratteristiche locali. Ma
attraverso l’urbanizzazione. La ricostruzione di robusta dose di repressione politica; la storia ormai i quartieri suburbani erano stati costruiti e
Parigi assorbì enormi quantità di manodopera e successiva del maccartismo e della Guerra Fred- il radicale cambiamento dello stile di vita che ne
di capitale per gli standard del tempo e si rivelò da, di cui c’erano già abbondanti segni negli derivò ebbe profonde conseguenze sul piano
un prezioso stabilizzatore sociale. Haussmann si anni Quaranta, è fin troppo nota. Sul fronte eco- sociale, spingendo per esempio le femministe a
ispirò ai princìpi di ristrutturazione urbana della nomico, rimaneva aperta la questione di come individuare nel suburbio il luogo simbolo del-
città elaborati nel decennio precedente dai segua- assorbire il surplus di capitale. l’infelice condizione delle donne. Se la politica
ci del socialismo utopista di Fourier e di Saint- Nel 1942, sulla rivista Architectural Forum di “hausmanizzazione” può essere considerata
Simon, ma con una grossa differenza: un gigan- apparve un articolo lungo e dettagliato dedicato a uno dei fattori della nascita della Comune di
tesco ampliamento di scala nel modo di concepi- Haussmann e alla sua opera. Nonostante alcuni Parigi, la prosaica banalità della vita dei subur-
re il processo urbano. Quando l’architetto Jac- errori, sosteneva l’autore dell’articolo, Haus- bi giocò a sua volta un ruolo non indifferente
ques Ignace Hittorf gli mostrò il progetto di un smann rimaneva uno dei più grandi urbanisti di nei drammatici avvenimenti del 1968 negli Stati
nuovo boulevard, Haussmann lo respinse con tutti i tempi. Il pezzo era firmato nientemeno che Uniti. Gli studenti cresciuti nelle famiglie bian-
questa spiegazione: «Non è abbastanza largo… da Robert Moses, l’architetto che dopo la Secon- che della classe media, insoddisfatti della vita
avete previsto una larghezza di 40 metri, mentre da Guerra Mondiale avrebbe fatto a New York che conducevano, si rivoltarono contro il siste-
a me ne servono almeno 120». I sobborghi furo- quello che Haussmann aveva fatto a Parigi: cam- ma e si allearono con i gruppi di emarginati che
no inglobati nella città e interi quartieri, come biare il modo di pensare il processo urbano, tra- chiedevano diritti civili per le minoranze e che
Les Halles, vennero ridisegnati da cima a fondo. sportandolo su una scala molto più vasta. Con la lottavano contro l’imperialismo americano,
Per permettere a Haussmann di realizzare i suoi realizzazione di un sistema di collegamenti auto- dando vita a un movimento che si poneva come
progetti, furono creati nuovi istituti e strumenti stradali e di vaste trasformazioni infrastrutturali, obiettivo la creazione di un mondo nuovo, a
finanziari, il Crédit Mobilier e il Crédit Immobi- con lo sviluppo della cintura suburbana e con la partire da nuove forme di esperienza urbana.
lier, ispirati alle dottrine sansimoniane. Di fatto, completa riconfigurazione non solo della città ma A Parigi, la campagna per bloccare la costru-
Haussmann contribuì a risolvere il problema del- dell’intera regione metropolitana, Moses contri- zione di un’autostrada sulla Rive Gauche e l’in-
l’investimento dell’eccedenza di capitale ideando buì in modo decisivo a risolvere il problema del- vasione di “giganti architettonici” come la Tour
un piano proto-keynesiano di opere di ristruttura- l’assorbimento dell’eccedenza di capitale. Per Montparnasse e la Place d’Italie, che minaccia-
zione urbana finanziate con l’emissione di debiti. realizzare i suoi piani, si servì di una serie di isti- vano di distruggere per sempre l’aspetto tradi-
Il sistema funzionò molto bene per quasi tuzioni finanziarie e di dispositivi fiscali innova- zionale dei vecchi quartieri, contribuì ad ali-
quindici anni, producendo non solo una trasfor- tivi che gli permisero di liberare le risorse neces- mentare il fiume più vasto della rivolta del Ses-
mazione delle infrastrutture cittadine ma anche sarie a finanziare l’espansione della città median- santotto. È in questo contesto che Henri Lefeb-
un nuovo stile di vita e nuovi personaggi della te l’emissione di debiti. Esportato in tutti i princi- vre diede alle stampe La rivoluzione urbana, in
scena urbana. Parigi divenne la Ville Lumière, pali centri urbani degli Stati Uniti (un ulteriore cui non solo si affermava lucidamente l’impor-
un grande centro del consumo, del turismo e dei ampliamento di scala), questo modello fornì un tanza dell’urbanizzazione ai fini della sopravvi-
piaceri; i cafés, i grandi magazzini, l’industria contributo determinante alla stabilizzazione del venza del capitalismo – importanza che lo desti-
della moda e le grandi esposizioni mutarono il capitalismo mondiale dopo il 1945, in un periodo nava a trovarsi al centro della lotta politica e di
modo di vivere dei parigini; i nuovi consumi in cui gli Stati Uniti potevano permettersi di trai- classe – ma si preconizzava anche la graduale
permisero l’assorbimento di grandi quantità di nare l’economia di tutto il mondo non comunista cancellazione di ogni differenza tra la città e la
surplus finanziario. Ma nel 1868 il sistema attraverso i deficit della bilancia commerciale. campagna attraverso la creazione di spazi inte-
finanziario e gli istituti di credito, sottoposti a L’espansione dei quartieri suburbani delle grati in tutto il territorio nazionale e perfino
uno stress eccessivo, crollarono sotto il peso città americane non produsse solo uno sviluppo oltre i suoi confini. Il diritto alla città doveva
della speculazione. Haussmann fu costretto a delle infrastrutture ma, come era avvenuto nella necessariamente tradursi nel diritto a dirigere
dare le dimissioni; Napoleone III, sentendosi Parigi del Secondo Impero, comportò anche una l’intero processo urbano che si stava rapida-
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mente espandendo alla campagna con il diffon- consumato quasi la metà della produzione mon- pre più azzardati a livello locale, dal momento
dersi di fenomeni come l’agroindustria, le diale di cemento. In questo periodo, oltre cento che la responsabilità viene trasferita altrove. In
seconde case e l’agriturismo. città cinesi hanno superato la soglia del milione di assenza di adeguati controlli di valutazione del
Il 1968 non fu solo l’anno della rivolta, ma abitanti e quelli che un tempo erano piccoli vil- rischio, l’ondata di finanziarizzazione ha pro-
anche quello della crisi finanziaria degli istituti laggi, come Shenzhen, si sono trasformati in dotto la cosiddetta crisi dei mutui sub-prime e il
di credito che, attraverso l’emissione di titoli di immense metropoli con una popolazione compre- crollo dei prezzi del mercato immobiliare. La
debito, avevano sostenuto il boom edilizio dei sa tra i sei e i dieci milioni di abitanti. Grandi pro- crisi ha investito innanzitutto le città americane
decenni precedenti. La crisi si approfondì nei getti infrastrutturali, come dighe e autostrade, e le loro periferie, con conseguenze particolar-
mesi e negli anni successivi e finì per coinvol- tutti finanziati con l’emissione di debiti, stanno mente gravi per le famiglie afroamericane a
gere l’intero sistema capitalistico, con lo scop- trasformando per sempre il paesaggio cinese. basso reddito residenti nei quartieri degradati
pio della bolla del mercato immobiliare mon- Tutto ciò ha avuto importanti conseguenze sul- dei centri cittadini e per quelle con un capofa-
diale nel 1973 e la successiva bancarotta della l’economia mondiale e sulla capacità di assorbi- miglia donna. Inoltre ha gravemente danneggia-
città di New York nel 1975. Come ha mostrato mento del surplus: soprattutto in America Latina, to tutti quelli che si erano trasferiti nei dintorni
William Tabb, la reazione a quest’ultima crisi, la ripresa è legata in parte alla forte domanda di delle metropoli, spinti dal rialzo vertiginoso dei
che sembrava mettere in forse la sopravvivenza materie prime proveniente dalla Cina. prezzi delle case nelle zone centrali delle città,
stessa della società di classe, spinse molti a cer- L’urbanizzazione della Cina rappresenta oggi soprattutto negli Stati del Sudovest, e dall’offer-
care il modo di rivitalizzare la capacità del siste- il principale fattore di stabilizzazione del capita- ta di mutui a tassi particolarmente favorevoli.
ma di assorbire l’inevitabile surplus prodotto lismo mondializzato? La risposta è sì, con qual- Dopo aver acquistato una delle innumerevoli
dall’economia capitalista, aprendo la strada a che distinguo. La Cina infatti è solo l’epicentro villette a schiera costruite negli ultimi anni a
una soluzione neoliberista del problema. di un processo di urbanizzazione che oggi si è fini speculativi, queste persone si trovano oggi
veramente mondializzato, in parte grazie anche ad affrontare l’aumento dei costi dei trasporti,
all’integrazione dei mercati finanziari, che dovuto al rialzo del prezzo del petrolio, e a
La mondializzazione hanno dato prova di una sorprendente flessibili- pagare rate sempre più alte, in seguito al ritorno
tà nel sostenere lo sviluppo urbano in tutto il dei tassi di interesse ai livelli di mercato.
Facciamo ancora un passo avanti per arrivare mondo. La banca centrale cinese, per esempio, è La crisi attuale, con le sue gravi ripercussioni
alla situazione attuale. Il capitalismo internazio- intervenuta nel mercato secondario dei mutui a livello locale sulla vita degli abitanti e sulle
nale è salito da molti anni sulle montagne russe negli USA, la Goldman Sachs ha dato un contri- infrastrutture urbane, travolge l’intero edificio
di una serie di crisi e di crolli regionali. Può lo buito decisivo all’impennata del mercato immo- del sistema finanziario mondiale e innesca una
sviluppo dell’urbanizzazione contribuire anche biliare di Mumbai e le banche di Hong Kong pesante recessione. Le somiglianze con la situa-
questa volta a stabilizzare la situazione? Negli hanno effettuato ingenti investimenti a Baltimo- zione degli anni Settanta sono inquietanti. Tutta-
Stati Uniti, nessuno mette in dubbio il fatto che ra. L’arrivo di grandi masse di immigrati ha cau- via, la situazione attuale è molto più complessa di
il settore immobiliare abbia giocato un ruolo sato il boom del mercato immobiliare di Johan- un tempo e resta da vedere se la Cina sarà in
fondamentale nella stabilizzazione dell’econo- nesburg, di Taipei, di Mosca ma anche delle grado di compensare il crollo del mercato ameri-
mia. Già all’inizio degli anni Novanta, come grandi metropoli occidentali, come Londra e Los cano, dato che anche nella RPC l’urbanizzazione
fattore di espansione economica, ma soprattutto Angeles. In paesi come Dubai e Abu Dhabi sono sta cominciando a perdere velocità. Il sistema
dopo la crisi del settore hi-tech, verificatasi alla stati lanciati spettacolari – o, per meglio dire, finanziario mondiale è più integrato che mai. Il
fine dello stesso decennio, il mercato immobi- folli e criminosi – megaprogetti di urbanizzazio- sistema computerizzato di transazioni in tempo
liare ha assorbito direttamente grandi quantità di ne per rastrellare i profitti dell’industria petroli- reale crea una grave divergenza nel mercato (e
capitali, destinandoli alla costruzione di edifici fera nel modo più appariscente, classista e antie- sta già creando un’incredibile volatilità nelle
residenziali e commerciali nei quartieri centrali cologico che si potesse immaginare. transazioni di borsa) sfociando inevitabilmente in
e nelle periferie urbane, mentre la rapida infla- Le dimensioni globali di questi fenomeni una crisi di grandi proporzioni, obbligandoci a
zione dei prezzi delle case – sostenuta da una rendono più difficile comprendere che si tratta ripensare completamente il funzionamento del
generosa politica di rifinanziamento dei debiti in definitiva di operazioni molto simili a quelle mercato finanziario e di quello monetario, a par-
ipotecari a tassi inferiori ai minimi storici – ha pianificate a suo tempo da Haussmann. Il boom tire dal loro rapporto con l’urbanizzazione.
aumentato la domanda interna di beni di consu- mondiale dell’urbanizzazione è dipeso in effet-
mo e di servizi. L’espansione delle città ameri- ti, come sempre, dalla creazione di nuovi istitu-
cane ha contribuito a sostenere la crescita del- ti e di strumenti finanziari in grado di convo- Proprietà e tentativi di pacificazione
l’economia mondiale, grazie all’aumento del gliare verso il mercato immobiliare le risorse di
deficit commerciale degli Stati Uniti con il resto cui aveva bisogno. Le innovazioni finanziarie Come in tutte le fasi precedenti, anche quest’ulti-
del mondo, che ha raggiunto dimensioni strato- introdotte negli anni Ottanta – l’assicurazione e ma e recentissima espansione del processo urba-
sferiche. Per finanziare la loro sete insaziabile l’inserimento dei mutui locali in “pacchetti” no ha prodotto incredibili trasformazioni degli
di consumi, ma anche le guerre in Afghanistan e offerti in vendita agli investitori di tutto il stili di vita. In un mondo in cui il consumismo, il
in Iraq, gli Stati Uniti si sono indebitati al ritmo mondo e la messa a punto di nuovi veicoli per turismo, l’industria culturale e quella dell’infor-
di due miliardi di dollari al giorno. parcheggiare le obbligazioni di debito in garan- mazione sono aspetti fondamentali dell’economia
Nel frattempo, il processo urbano ha subìto zia – hanno giocato in questo senso un ruolo politica urbana, la qualità della vita nelle città è
un’altra trasformazione di scala. Per dirla in fondamentale. Tra i molti vantaggi offerti da diventata una merce, come le città stesse. La ten-
breve, si è mondializzato. In Inghilterra e in Spa- questi strumenti, i più importanti sono una mag- denza postmoderna a incoraggiare la formazione
gna, come in molti altri paesi, il boom del merca- giore ripartizione del rischio e la possibilità per di nicchie di mercato, che riguarda sia le abitudi-
to immobiliare ha accelerato la dinamica del capi- i fondi di investimento di accedere facilmente ni dei consumatori che le forme culturali, avvolge
talismo in modo analogo a quanto è accaduto alla nuova domanda di abitazioni, oltre ad aver l’esperienza urbana contemporanea in un’aura di
negli Stati Uniti. In Cina, l’espansione del settore abbassato i tassi di interesse aggregati e riversa- libertà di scelta, a patto che si abbiano i soldi per
edilizio – che qui ha assunto un carattere diverso, to immense fortune nelle tasche degli interme- permetterselo. Si assiste a una proliferazione di
con un peso maggiore delle infrastrutture – è stata diari finanziari che operavano attraverso queste centri commerciali, di cinema multisala e di
di dimensioni ancora più importanti di quella meraviglie della nuova finanza. Ripartire il megastore, ma anche di fastfood e di mercatini
degli Stati Uniti. Dopo una breve recessione nel rischio, tuttavia, non vuol dire averlo eliminato. dell’artigianato. Per descrivere la situazione attua-
1997, il ritmo di crescita si è enormemente acce- Inoltre, la possibilità di distribuirlo in modo così le, la sociologa urbana Sharon Zukin ha coniato
lerato, al punto che, a partire dal 2000, la Cina ha diffuso incoraggia di fatto comportamenti sem- l’espressione «pacification by cappuccino» che
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L’urbanizzazione ha svolto un ruolo molto importante,


accanto ad altri fenomeni come le spese militari,
nell’assorbimento del surplus di produzione continuamente ricreato dal capitale
nella sua perenne ricerca del profitto.

ben descrive la tendenza recente che vorrebbe si sta frammentando in zone diverse, con priandone gli abitanti in nome del progresso
opporre alla monotonia, al grigiore e all’incoeren- la formazione di quelli che hanno tutto civile e del rinnovamento, pianificò scientemen-
za dell’architettura suburbana, che domina ancora l’aspetto di veri “microstati”. I quartieri te l’allontanamento degli operai e di altri ele-
vasti tratti di territorio, una “nuova urbanistica”, ricchi dotati di servizi di ogni genere, dalle menti socialmente incontrollabili dal centro
proponendo in vendita a prezzi stracciati vari stili scuole private ai campi da golf e da tennis, della città, dove rappresentavano una minaccia
di vita comunitari e raffinati, in grado di soddisfa- e pattugliati ventiquattro ore su ventiquat- per l’ordine pubblico e per il potere costituito e
re i sogni di qualunque cittadino. Nel mondo in tro da vigilantes armati, confinano con gli creò una forma urbana che avrebbe dovuto
cui viviamo, l’etica neoliberista che esalta l’indi- insediamenti abusivi dove per avere l’ac- garantire, facilitando l’adozione di adeguati
vidualismo e la ricchezza, con il suo corollario qua bisogna andarsela a prendere alla fon- livelli di sorveglianza e di controllo militare, la
che impone di ritirarsi da tutte le forme di azione tana, dove non esiste alcun sistema sanita- rapida repressione dei movimenti rivoluzionari
politica collettiva, sono diventati i cardini di qua- rio, l’elettricità è solo quella prelevata (ma si sbagliava, come si vide nel 1871). Ciò
lunque tipo di socializzazione. La difesa dei valo- illegalmente dai soliti furbi, le strade si nonostante, come annotava Engels nel 1872:
ri della proprietà privata ha acquistato una tale trasformano in torrenti di fango a ogni
rilevanza sul piano politico che le associazioni di pioggia e la coabitazione è la norma. Ogni In realtà la borghesia conosce solo un modo
proprietari di case della California assomigliano frammento sembra vivere e funzionare per risolvere il problema delle abitazioni, e
sempre più a bastioni della reazione, se non addi- autonomamente, attaccato con le unghie e si tratta di una soluzione che riproduce di
rittura a nuove forme di fascismo rionale. con i denti a ciò che è riuscito a procurar- continuo il problema. È il metodo chiamato
Le aree urbane sono sempre più divise e con- si nella lotta quotidiana per la sopravvi- “di Haussmann”… Le ragioni possono
flittuali. Negli ultimi trent’anni, la svolta neolibe- venza. essere le più diverse ma il risultato è sempre
rista ha accentuato le differenze di classe nella lo stesso: i vicoli sordidi e le stradine mal-
popolazione. Il Messico, per esempio, ha acqui- In queste condizioni, diventa quasi impossibile famate scompaiono, permettendo alla bor-
stato negli ultimi decenni quattordici nuovi perseguire gli ideali di identità urbana, di citta- ghesia di congratularsi sfacciatamente con
miliardari e nel 2006 poteva vantarsi di aver dato dinanza e di appartenenza, già minacciati dal se stessa per il magnifico successo conse-
i natali all’uomo più ricco del mondo, Carlos pericoloso contagio dell’etica neoliberista. La guito, ma ricompaiono immediatamente da
Slim, mentre i redditi delle fasce più povere sono redistribuzione privatizzata della ricchezza qualche altra parte… La stessa necessità
rimasti invariati o sono addirittura diminuiti. Lo attraverso le attività criminali minaccia la sicu- economica che li ha prodotti in un luogo li
spazio urbano è stata segnato in modo indelebile rezza dei cittadini che reclamano spaventati riproduce in un altro.
da questa tendenza, e le nostre città assomigliano l’adozione di misure repressive. Perfino la vec-
sempre più ad agglomerati di frammenti fortifica- chia idea che la città possa agire come corpo C’è voluto più di un secolo per completare
ti, comunità chiuse e spazi pubblici privatizzati e politico collettivo, punto di irradiazione dei l’espulsione del proletariato dal centro di Parigi,
sottoposti a una continua sorveglianza. Nei paesi movimenti sociali progressisti, non appare più con le conseguenze che tutti conoscono: caos e
in via di sviluppo, in particolare, la città credibile. È vero, tuttavia, che non mancano i rivolte nelle banlieues isolate e popolate da
movimenti sociali miranti a immigrati, disoccupati e giovani senza lavoro.
superare l’isolamento e a La cosa più triste è dover constatare che la situa-
rimodellare le città in una zione descritta da Engels si ripete sempre ugua-
forma diversa da quella le nel corso della storia. Robert Moses «usò
proposta dagli immobiliari- l’accetta nel Bronx», come dichiarò lui stesso
sti, sostenuti dalla finanza, con cinismo disgustoso, incurante dei lamenti e
dalle grandi imprese e da delle grida di rabbia che si levavano dagli abi-
poteri pubblici locali sem- tanti del quartiere. Sia nel caso di Parigi che in
pre più guidati da una men- quello di New York, dopo essere riusciti ad argi-
talità imprenditoriale. nare la furia espropriatrice dello Stato, gli abi-
tanti del centro hanno dovuto affrontare una
minaccia ancora più insidiosa, una sorta di can-
Espropriazioni cro che ha divorato le città con l’appoggio della
politica fiscale dei comuni, della speculazione
L’aspetto peggiore di que- immobiliare e delle norme che consentono la
sta strategia di assorbimen- destinazione delle aree edificabili all’uso più
to del surplus consiste forse remunerativo. Anche questo meccanismo è stato
nella necessità di ricorrere a delineato molto bene da Engels:
forme di “distruzione crea-
tiva” che nascondono quasi La crescita delle grandi città moderne ha
sempre una discriminazio- causato un aumento colossale e artificiale
ne di classe, dal momento del valore dei terreni situati in alcune zone,
che sono i poveri, gli emar- soprattutto in quelle più centrali; gli edifici
ginati e le persone prive di presenti in queste zone diminuiscono il valo-
rappresentanza politica a re dei terreni, anziché accrescerlo, perché
soffrire di più per il ripeter- non corrispondono più alle nuove esigenze.
si di continue ondate di Così vengono abbattuti e sostituiti da altri.
ristrutturazione urbana. La Questo si verifica in particolare con gli edi-
costruzione del nuovo fici del centro abitati da famiglie della clas-
mondo urbano sulle rovine se operaia, i cui affitti, anche in presenza di
del vecchio non può essere un estremo sovraffollamento, non possono
portata a termine senza superare una certa soglia, o crescono molto
ricorrere alla violenza. lentamente. Quindi vengono abbattuti e al
Haussmann sventrò i vecchi loro posto si costruiscono negozi, magazzini
bassifondi di Parigi espro- ed edifici pubblici.
Lettera internazionale Il diritto alla città 55

Benché scritta nel 1872, questa descrizione o in qualunque altro spazio libero, per quanto sta ragione che Moses usò la sua accetta nel
potrebbe applicarsi alla situazione attuale di minuscolo. Casi di espropriazioni analoghi Bronx e non a Park Avenue). L’effetto più dura-
molte città asiatiche – Delhi, Seul, Mumbai – o avvengono anche negli Stati Uniti, anche se turo della privatizzazione dell’edilizia popolare
alle operazioni speculative che hanno interessa- generalmente in modo meno brutale e più lega- inglese decisa da Margaret Thatcher è stato quel-
to molti quartieri di New York. In un sistema listico. Per obbligare i residenti ad abbandonare lo di creare in tutta l’area metropolitana di Lon-
capitalistico, l’urbanizzazione comporta inevi- le loro dignitose abitazioni, si è fatto ricorso in dra una struttura dei prezzi e degli affitti degli
tabilmente l’espulsione dei vecchi abitanti e alcuni casi a un uso distorto del diritto dei immobili che impedisca a qualunque individuo a
quella che ho chiamato “accumulazione per comuni di espropriare un terreno per ragioni di basso reddito, e perfino a molti appartenenti alla
espropriazione”. Il rovescio della medaglia di pubblica utilità e di destinarlo a impieghi più classe media, di trovare un alloggio nelle zone
questo modello di urbanizzazione sono i violen- proficui, come la costruzione di condomini e di vicine dal centro. Scommetto che entro quindici
ti e ripetuti conflitti causati dal tentativo di supermercati. Quando il caso è stato portato anni, se non ci sarà un’inversione di tendenza,
espellere dalle zone divenute appetibili i poveri davanti alla Corte Suprema, i giudici hanno sen- tutte le colline di Rio occupate dalle favelas
che, a volte, vi risiedevano da decenni. tenziato che la Costituzione riconosce ai poteri saranno coperte di grattacieli affacciati sulla cele-
Prendiamo il caso di Seul negli anni Novan- locali il diritto di agire in questo modo allo bre baia e gli attuali abitanti si saranno trasferiti
ta: le imprese di costruzione e gli immobiliaristi scopo di aumentare la loro base di gettito. in qualche periferia remota.
assoldarono squadre di picchiatori e di ex lotta- In Cina le persone espulse dai luoghi in cui
tori di sumo per sloggiare dalle loro case gli abi- hanno sempre vissuto sono milioni, tre milioni
tanti delle colline che circondano la città. I nella sola Pechino. La proprietà privata non esi- Metropoli e lotta di classe
gorilla fecero a pezzi non solo le abitazioni ma ste e lo Stato può ordinare a chiunque di sgom-
anche tutti i beni dei proprietari, che si erano berare la sua casa da un giorno all’altro e ven- In conclusione, possiamo affermare che l’urba-
costruiti da soli la casa negli anni Cinquanta, dere il terreno alle imprese di costruzioni, rica- nizzazione ha giocato un ruolo cruciale nell’as-
quando quei terreni non interessavano ancora a vando un notevole guadagno. A volte le persone sorbimento delle eccedenze di capitale, su una
nessuno. Oggi la maggior parte delle colline è interessate accettano di trasferirsi in cambio di scala geografica sempre più vasta, ma al prezzo
coperta da grattacieli immacolati, che non con- un piccolo aiuto economico, ma non mancano di alimentare devastanti processi di “distruzione
servano traccia della brutalità che ne ha permes- gli episodi di resistenza, brutalmente repressi creativa” che hanno sottratto alle masse qualun-
so la nascita. Nel frattempo a Mumbai sei milio- dal Partito Comunista. Nella RPC questi sposta- que diritto sulle loro città. Il pianeta inteso come
ni di persone sono classificate ufficialmente menti di popolazione riguardano spesso gli abi- area edificabile si scontra con il “pianeta degli
come senzatetto e non possiedono alcun diritto tanti delle campagne ai margini delle aree urba- slums”. Questo conflitto, sempre latente, esplode
sui terreni in cui vivono; in tutte le piante della ne, confermando la giustezza della tesi avanza- periodicamente in grandi rivolte, come nel 1871
città, queste zone sono lasciate in bianco. Il ten- ta da Lefebvre negli anni Sessanta, secondo cui a Parigi o nel 1968 negli Stati Uniti, dopo l’as-
tativo di trasformare Mumbai in un polo finan- la netta distinzione tra città e campagna sarebbe sassinio di Martin Luther King. Se, come sembra
ziario mondiale in grado di rivaleggiare con andata gradualmente scomparendo, sostituita da probabile, le presenti difficoltà finanziarie sono
Shangai ha innescato un boom edilizio e i terre- una distesa di spazi porosi prodotti da uno svi- destinate ad aggravarsi e se, dopo decenni di
ni occupati dagli squatters hanno acquistato luppo economico privo di continuità geografica, trionfi, la fase neoliberista, postmoderna e consu-
improvvisamente un enorme valore. La zona su dominato dall’egemonia del capitale e dello mistica di assorbimento del surplus attraverso
cui sorge Dharavi, uno degli slums più estesi Stato. Lo stesso avviene in India, dove il gover- l’urbanizzazione si è definitivamente conclusa e
della città, è stata valutata due miliardi di dolla- no centrale e quelli locali fanno a gara nell’in- dobbiamo prepararci ad affrontare una crisi di
ri. Le pressioni per evacuarla, magari ricorrendo centivare la creazione di Zone Economiche Spe- grandi proporzioni, allora non possiamo fare a
a pretesti di natura ambientale o sanitaria per ciali, destinate in teoria agli insediamenti indu- meno di domandarci: dov’è il nostro Sessantotto
mascherare la brutalità dell’operazione, diven- striali, anche se gran parte dei terreni è utilizza- o, per usare toni ancora più drammatici, dov’è la
tano sempre più forti. I potentati economici, ta in realtà per scopi residenziali. Queste politi- nostra Commune? La risposta non può che essere
spalleggiati dallo Stato, puntano a un’espropria- che hanno portato a violenti scontri con i colti- molto più complessa di una volta, proprio perché
zione forzata e in alcuni casi non esitano a ser- vatori, il più grave dei quali è stata la strage di il processo urbano – come il mercato finanziario
virsi della violenza per impadronirsi di aree Nandigram, compiuta nel marzo del 2007. Il – si è mondializzato. I segni della ribellione sono
occupate da decenni dalle stesse famiglie. I pro- CPI (M), il partito di orientamento marxista al dappertutto: la Cina e l’India devono far fronte a
fitti delle attività immobiliari salgono alle stelle, governo nel Bengala occidentale, ha inviato la continui disordini, l’Africa è dilaniata dalle guer-
dal momento che i terreni sono ottenuti pratica- polizia a disperdere la folla di contadini che si re civili, l’America latina è in ebollizione. Ognu-
mente a costo zero. opponevano alla concessione delle loro terre al na di queste rivolte potrebbe diventare contagio-
Per le persone costrette a lasciare le proprie Salim Group, una multinazionale indonesiana: sa. A differenza del mercato finanziario, tuttavia,
case è previsto almeno un risarcimento? In parte alla fine si sono contati 14 morti e decine di feri- i movimenti sociali di opposizione urbani e
sì, ma molto modesto e solo per i più fortunati. ti. Le leggi che tutelano il diritto alla proprietà suburbani, così numerosi nel mondo, non sono
La Costituzione indiana stabilisce chiaramente privata non sono state sufficienti a proteggerli. integrati tra loro, anzi molto spesso non comuni-
che lo Stato ha l’obbligo di tutelare la vita e il Come dobbiamo giudicare infine la proposta, cano affatto. Ma se dovessero per qualche ragio-
benessere di tutta la popolazione, senza distin- apparentemente progressista, di riconoscere agli ne unificarsi, quali sarebbero le loro richieste?
zioni di casta o di classe, e garantisce il diritto abitanti dei ghetti il diritto di proprietà sulle case La risposta a questa domanda è abbastanza
alla casa e all’asilo, ma alcune recenti sentenze in cui vivono, in modo da fornire loro una base facile, almeno in linea di principio: un maggiore
della Corte Suprema sembrano andare nella patrimoniale da cui partire per uscire dalla pover- controllo democratico sui modi di produzione e di
direzione opposta. Poiché gli abitanti dei ghetti tà? Un progetto di questo tipo è attualmente in utilizzazione del surplus. Dato che l’urbanizza-
sono occupanti illegali e in molti casi non pos- discussione in Brasile per le favelas di Rio de zione rappresenta uno dei principali canali di
sono dimostrare da quanto tempo risiedono Janeiro. Il problema è che i poveri, continuamen- assorbimento delle eccedenze, il diritto a gestire
nelle loro case, secondo l’Alta Corte non hanno te alle prese con la necessità di far quadrare i pro- in modo democratico lo sviluppo urbano costitui-
diritto ad alcun risarcimento. Concedere loro il pri magri bilanci, possono essere facilmente sce l’essenza del diritto alla città. In tutta la storia
diritto a un risarcimento sarebbe come premiare indotti a cedere la loro proprietà in cambio del del capitalismo, una parte del plusvalore è stata
una banda di ladri per i furti commessi, hanno pagamento in contanti di somme relativamente soggetta a imposte, e nei periodi socialdemocrati-
osservato i giudici. Ai poveri non resta altro da modeste (contrariamente a quanto fanno i ricchi, ci la quota prelevata dallo Stato si è notevolmen-
fare che resistere e lottare, o raccogliere i propri che come è noto si rifiutano di vendere le loro te accresciuta. Negli ultimi trent’anni, il progetto
miseri beni e accamparsi ai lati delle autostrade preziose abitazioni a qualunque cifra: è per que- neoliberista ha puntato a privatizzare la gestione
56 La città Lettera internazionale

Negli ultimi anni, il diritto alla città è caduto sempre più nelle mani di gruppi
di interesse privati o semiprivati. L’attuale sindaco miliardario di New York ha cambiato
faccia alla città per favorire gli interessi dei costruttori, facendola diventare la sede ideale
per le imprese ad alto valore aggiunto e una fantastica meta turistica.

del surplus, anche se le statistiche mostrano che in zione municipale, sempre a corto di fondi, ha alla Costituzione un nuovo articolo che ricono-
tutti i paesi OCSE la percentuale dell’economia in lasciato in pratica mano libera al consiglio acca- sce l’esistenza del diritto collettivo alla città.
mano allo Stato è rimasta grosso modo invariata demico, che sta ridisegnando gran parte del tessu- Negli Stati Uniti è stata avanzata la proposta di
dagli anni Settanta. Il risultato più importante del- to urbano per adeguarlo alle proprie esigenze. Lo dirottare una parte dei 700 miliardi di dollari
l’attacco neoliberista è stato dunque quello di stesso sta facendo la Johns Hopkins University a erogati dal governo per il salvataggio degli isti-
impedire a questa percentuale di espandersi, come Baltimora e la Columbia in varie zone di New tuti finanziari in una Banca della Ricostruzione,
aveva fatto negli anni Sessanta. Il neoliberismo ha York, scatenando in entrambi i casi le proteste che dovrebbe servire a impedire i pignoramenti
creato, inoltre, sistemi di governance che integra- degli abitanti. Sarebbe necessario estendere a tutti e a finanziare i progetti di riqualificazione urba-
no interessi pubblici e interessi privati, servendo- il diritto alla città, che oggi è di fatto riservato a na e di rinnovo delle infrastrutture comunali. La
si del potere finanziario per fare in modo che i un’élite economica e politica che sta plasmando a crisi degli alloggi che ha colpito milioni di fami-
grandi gruppi economici e l’alta borghesia siano i suo piacimento le nostre città. glie dovrebbe avere la priorità sugli interessi dei
soli a trarre vantaggio dai progetti di urbanizza- Ogni anno, a gennaio, l’Office of the New grandi investitori. Purtroppo, però, i movimenti
zione finanziati con il denaro pubblico. Ciò signi- York State Comptroller pubblica una stima del non hanno ancora la forza di costringere il
fica che un aumento della percentuale del surplus totale dei bonus elargiti ai manager di Wall Street governo ad accettare le loro richieste e, soprat-
controllata dallo Stato potrà avere effetti positivi nei dodici mesi precedenti. Nel 2007, un anno tutto, è mancata finora una convergenza sul-
solo se nel frattempo si sarà riusciti a ristabilire un disastroso per i mercati finanziari da tutti i punti l’obiettivo di ottenere il controllo sull’impiego
controllo democratico sullo Stato stesso. di vista, esso ammontava a 33,2 miliardi di dolla- del surplus, per non parlare del controllo demo-
Negli ultimi anni, il diritto alla città è caduto ri, appena il 2% in meno dell’anno precedente. cratico sulle condizioni della sua produzione.
sempre più nelle mani di gruppi di interesse pri- Nel 2007, la Federal Reserve e la Banca Centrale In questo momento storico, lo scontro dovrà
vati o semiprivati. Michael Bloomberg, il sindaco Europea hanno immesso nel sistema finanziario assumere una dimensione mondiale ed essere
miliardario di New York, ha cambiato faccia alla miliardi di dollari di crediti a breve termine, per diretto prevalentemente contro il capitale finan-
città in modo da favorire gli interessi dei costrut- tentare di assicurarne la stabilità, e anche in segui- ziario, perché è su questa scala che avvengono
tori, di Wall Street e del capitale multinazionale, to la FED, oltre ad abbassare drasticamente i tassi oggi i processi di urbanizzazione. Ovviamente,
puntando a fare della città una sede ideale per le di interesse, ha continuato a pompare grandi la difficoltà di organizzare politicamente uno
imprese ad alto valore aggiunto e una fantastica quantità di denaro nel sistema ogni volta che il scontro di tali dimensioni è tale da far tremare le
meta turistica. In pratica, sta trasformando Man- Dow Jones minacciava di crollare. Nel frattempo, vene ai polsi. Tuttavia, le occasioni non manca-
hattan in un’unica, grande oasi residenziale (gated circa due milioni di persone hanno perduto, o no perché, come abbiamo cercato di dimostrare
community) per i ricchi. A Città del Messico, Car- stanno perdendo, la casa a causa dei pignoramen- in questa breve storia, l’urbanizzazione ha pro-
los Slim ha ripristinato la vecchia pavimentazione ti. Molti quartieri urbani e perfino intere comuni- vocato e provoca continue crisi a livello locale e
in pietra delle strade del centro per venire incon- tà suburbane sono state chiuse e abbandonate, mondiale, e perché la metropoli è diventata il
tro ai gusti dei turisti. Ma non sono solo i singoli distrutte dalla politica creditizia predatoria messa punto in cui si concentra il conflitto – consenti-
miliardari a esercitare il loro potere sulle città. Nel in atto dagli istituti finanziari. Questa gente non temi di chiamarlo lotta di classe – causato dal-
caso di New Haven, dove ha sede una delle più riceve alcun bonus. Al contrario, poiché il pigno- l’accumulazione per espropriazione a danno dei
ricche università del mondo, Yale, l’amministra- ramento comporta una cancellazione di un debito, meno abbienti e dalla ricerca continua di nuovi
che negli Stati Uniti è equipara- spazi da colonizzare a favore dei ricchi.
ta a un aumento di reddito, Se i diversi movimenti che già esistono deci-
molte delle famiglie messe dessero di adottare come loro obiettivo operativo
sulla strada sono pesantemente e ideale politico il tema del diritto alla città – che
tassate per una ricchezza di cui ha il vantaggio di porre al centro dell’attenzione
non sono mai entrate in posses- la questione cruciale del controllo dell’inevitabi-
so. Una situazione così asim- le connessione tra urbanizzazione, da una parte, e
metrica non può che configu- produzione e utilizzo del surplus, dall’altra – per-
rarsi come un serio conflitto di metterebbero alla loro causa di compiere un
classe. L’attuale uragano finan- importante passo in avanti. Per restituire agli
ziario minaccia di spazzare via espropriati quel potere di controllo che gli è stato
le famiglie a basso reddito dai finora negato e realizzare nuovi modelli di urba-
quartieri centrali della città, a nizzazione occorre prima di tutto democratizzare
tutto vantaggio dei costruttori il diritto alla città e costruire un movimento abba-
che potranno mettere le mani su stanza forte da garantire la sua applicazione.
aree edificabili potenzialmente Lefebvre aveva ragione nel sostenere che la rivo-
redditizie in modo molto più luzione sarebbe stata urbana, nel senso più ampio
rapido e conveniente del- del termine, o non sarebbe stata affatto.
l’esproprio per ragioni di pub-
blica utilità. Traduzione di Stefano Salpietro
Nonostante la gravità della
situazione, nel XXI secolo non © New Left Review, Sept Oct 2008
è ancora emersa un’opposizio-
ne coerente e organizzata a
questa politica. Sono nati, que- David Harvey, geografo, sociologo e politologo britannico,
sto sì, moltissimi movimenti è attualmente professore di Antropologia al Graduate Cen-
ter of the City University of New York (CUNY) e direttore
che lottano per il diritto alla del Center for Place, Culture and Politics. Il suo lavoro ha
città – in India come in Brasi- contribuito ad avvicinare la prospettiva della geografia alle
le, in Cina, in Spagna, in scienze politiche e alle scienze etno-antropologiche. È uno
Argentina e negli Stati Uniti. dei fondatori della rivista Antipode. Sono stati pubblicati in
Italia: Neoliberismo e potere di classe (Allemandi, 2008);
In Brasile, nel 2001, grazie alle Breve storia del neoliberismo (Il Saggiatore, 2007); La crisi
pressioni esercitate da questi della modernità (Net, 2002); L’esperienza urbana (Il Sag-
movimenti, è stato aggiunto giatore, 1998), Guida al vivere alternativo (Gremese, 1997).

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