Esprime non solo qualità delle merci o dei servizi, ma anche la reputazione e l’autorevolezza
dell’impresa che li offre al mercato. Behrens impone un cambio di marcia alla comunicazione
industriale dell’epoca, proponendo al mercato una qualità espressa non più di capacità funzionali
del prodotto, ma anche della valorizzazione della sua forma e dei momenti in cui esso viene
concepito.
Con Behrens nasce quella che verrà definita 40 anni dopo Corporate identity. La
comunicazione del concetto di identità di impresa.
MARCHIO
Il marchio svolge:
-una funzione SEGNALETICA (indicando la presenza)
-una funzione SIGNIFICANTE in quanto esprime l’identità attraverso la relazione con l’ambiente
circostante).
L’apparizione del marchio potrebbe avere avuto origine dall’istituzione del concetto di proprietà e
dalla sua diffusione nella cultura sociale ed economica.
Il marchio è stato istituito per consentire l’identificazione di un’entità e al tempo stesso
essere e trasmettere se stesso come un messaggio: sintetizza valori e info di natura
diversa, li raccorda attraverso un segno originale e li trasmette in forma di uno più elementi
visuali.
Nella classificazione delle merci il marchio diventa decisivo per distinguere un prodotto dall’altro.
Il marchio garantisce e difende la qualità della proposta anteriormente al suo consumo.
TIPI DI MARCHIO
LOGOTIPO
Segno grafico il cui referente è un’espressione di tipo fonologico (Coca-cola). Marchio scritto e
pronunciabile perché costituito da una parola compiuta e leggibile. La visualizzazione avviene
principalmente attraverso un carattere tipografico.
PITTOGRAMMA
Segno iconico il cui referente è un oggetto o una classe di oggetti, un aspetto o un’azione che
quegli oggetti possono esprimere.
Molte imprese utilizzano pittogrammi in forma di icone accompagnati da logotipi.
Il pittogramma assume forme iconiche
Dirette (riferimenti immediati)
Indirette (riferimenti sganciati dall’attività espressa dall’impresa o dall’ente).
DIAGRAMMA
Segno grafico non iconico o contraddistinto da un basso grado di iconicità. Usato per esprimere
attraverso una convenzione di tipo culturale, un processo o il modo in cui essi hanno luogo.
Il diagramma può anche rientrare nella categoria di segni arbitrari, segni scelti senza
un’apparente relazione con il contesto o l’attività da rappresentare.
Queste forme possono anche combinarsi tra loro per dare vita a soluzioni più articolate
(logotipi o pittogrammi, logotipi + diagrammi ecc).
REQUISITI
1.Originalità
2.Visibilità - Deve poter essere individuabile anche nella compresenza di più messaggi o su
supporti differenziati. Sono spesso le categorie dell’originalità e del contrasto a rendere più visibile
un segno in mezzo ad altri messaggi.
3.Semplicità - Forme grafiche semplici possono evocare valori molto complessi e imporsi con
immediatezza.
4.Correttezza morale - Deve sempre rispettare il contesto sociale e culturale di applicazione,,
non deve mai contenere o esprimere offese, minacce o elementi di derisione.
5.Riproducibilità - Deve poter essere riprodotto senza difficoltà nel caso in cui subisca sia forti
riduzioni che forti ingrandimenti.
6.Predisposizione all’attrazione - Capace di incuriosire e attrarre il ricevente del messaggio.
7.Alta qualità grafica -
8.Longevità - Il marchio deve essere in grado di affrontare in linea di massima un periodo di
piena operatività di almeno cinque anni prima di dover provvedere a interventi correttivi
9.Animazione e web - deve poter funzionare nel web cosi come sulla carta stampata e consentire
di utilizzare le caratteristiche del mezzo (animazioni ecc)
10.Protezione legale - Registrando il nome o il simbolo ci si potrà difendere da qualsiasi attività
di concorrenza sleale o di contraffazione da parte di concorrenti spregiudicati.
CORPORATE IMAGE
Risultato dei comportamenti estetico-relazionali dell’impresa, un valore percepito dal pubblico a
cui si riferisce l’azione produttiva, commerciale e di comunicazione. insieme di valori e messaggi
percepiti ed elaborati dal pubblico conseguente all’attività della marca
L’immagine può essere
-Proiettata (l’immagine desiderata, a volte rimane non obiettivo non conseguito)
-Percepita (l’immagine reale che il pubblico elabora, risultato concreto di atteggiamenti e
linguaggi estetico-formali impiegati nelle aeree di comunicazione).
L’immagine percepita è quindi il risultato generale delle operazioni messe in atto per apparire
migliori.
CORPORATE IDENTITY
Tutto ciò che esprime l’essere dell’impresa: la sua missione dichiarata e gli elementi oggettivi di
esclusività della sua azione. È anche il volto del suo fondatore o leader storico, il personale, la
localizzazione, gli aspetti fisici dichiarati ecc. Esercita la funzione di rendere riconoscibile e
distinguibile il valore dell’identità. Si tratta della parte visibile della corporate identity.
Essa genera nel corso del tempo l’accumulazione di un vero e proprio patrimonio di valori
visuali e non intorno alla marca.
VISUAL IDENTITY
Nelle imprese più evolute esiste un Programma di identità (programma di design per la
corporate identity) che ispira le linee guida di un manuale di applicazione redatto a uso di
utilizzatori interni ed esterni di un’azienda.
È adatto a imprese che necessitano di coordinare la produzione di messaggi e razionalizzare la
propria presenza segnica nel mercato, ma anche di interagire nei confronti di un pubblico
distribuito su un territorio molto esteso.
MANUALE DI IDENTITÀ
Contiene tutte le info sulla corretta applicazione della visual identity e dovrebbe occuparsi in modo
sintetico ti tutti i casi principali in cui il marchio logotipo deve essere utilizzato. Le parti
fondamentali sono quelle riguardanti le relazioni proporzionali tra simbolo e logotipo, la
disposizione spaziale, i codici cromatici ammessi raccomandati o vietati, i caratteri tipografici…
Esempi applicativi orientano gli operatori nella gestione di vari supporti dalla stationery alle
insegne. Alcuni manuali includono le indicazioni anche sull’impiego dei formati standard per
pubblicità e corporate publishing.
Il grado di complessità ed estensione del programma varia da impresa a impresa e dipende
anche dal contesto ambientale (sociale e culturale) in cui l’identità viene applicate.
Chiarezza, sinteticità e completezza delle informazioni sono le parole chiave in un’opera di questo
tipo.
Il manuale è uno strumento molto rigoroso ma allo stesso tempo deve esser inteso come un
sistema APERTO E FLESSIBILE. Troppa rigidità non aiuta a risolvere problemi quotidiani che si
ritrova ad affrontare un’impresa dinamica.
Un vip si basa sull’applicazione da parte del personale dell’azienda: è compito del top
management trasmettere il valore del marchio al pubblico interno.
CULTURA DI IMPRESA
-L’insieme dei tratti distintivi quali le credenze, i modelli di comportamento, le tecnologie
utilizzate, i simboli, i prodotti ecc.
-Il sistema coerente di assunti e valori fondamentali che distinguono un’impresa e ne orientano le
scelte.
La cultura d’impresa alimenta ed è alimentata dalla comunicazione. I valori, per essere vissuti,
devono essere prima comunicati e ciò riguarda sia i pubblici interni che quelli esterni
COMUNICAZIONE INTEGRATA
Bisogna combinare in modo omogeneo ciò che l’impresa dice, mostra e fa.
Ciò considerando il fatto che mutando gli interlocutori cambiano anche i metri di giudizio. e che
questa coerenza deve avvenire da parte di tutti coloro che gestiscono i processi di
comunicazione.
Le imprese devono passare da una cultura della comunicazione come strumento di supporto a
una cultura della comunicazione come parte integrante del processo di interazione con
l’Ambiente.
Comunicando contattiamo una varietà di soggetti che intrattengono rapporti con l’impresa e che
esprimono differenti esigenze di comunicazione.
-Conferenti capitali di rischio interessati all’aumento di valore dell’impresa e all’andamento delle
azioni
-Gli altri finanziatori interessati alla solidità della struttura economico-finanziaria
-Prestatori di lavoro che guardano ai livelli retributivi, qualità del lavoro
-I fornitori interessati alla stabilità della domanda e sulle capacità finanziarie di pagamento
-I clienti interessati al soddisfacimento delle loro esigenze
-I media
-Il mondo politico-istituzionale
COMUNICAZIONE ESTERNA
Al vertice del sistema di comunicazione integrata, rivela le sue risorse materiali e immateriali.
L’impresa si trova di fronte diversi pubblici (comunità locale, il trade, i fornitori, influencers, media,
mondo del credito e della finanza, grande pubblico e pubblica amministrazione.
Comunicazione istituzionale
Fa riferimento all’impresa nel suo complesso, annuncia i valori dell’impresa, mostra il suo apporto
alla collettività così da ottenere la giustificazione sociale. La comunicazione istituzionale riguarda
l’impresa nella sua interezza e pone al centro del messaggio la sua identità, i suoi valori, i suoi
progetti anziché specifici elementi relativi alla sua attività (prodotti, strutture, risultati).
Comunicazione di marketing. Enfatizza come l’intero marketing mix costituiscano insieme agli
strumenti comunicativi un sistema articolato in cui ciascun componente offre stimoli agli altri. Il
modo in cui i consumatori percepiscono la qualità dell’intera offerta di marketing.
Comunicazione di brand (brand image) esprime il senso del prodotto, poggia sui valori della
marca e sulla sua missione. L’immagine che un certo gruppo di consumatori si è fatto di una
marca in concorrenza con le altre
**Dal punto di vista operativo la distinzione tra le 4 forme di comunicazione può essere non chiara.
Comunicazione di marketing - presenta una relazione lineare relativamente stabile tra prodotto e
servizio e mercato obiettivo:
Comunicazione corporate- approccio più disorganico, perché riguarda aspetti particolari
dell’impresa. Deve assumere contenuto strategico ed essere caratterizzata da permanenza e
coerenza, ciò grazie all’identità che fornisce gli elementi invariati dei messaggi in cui si articola la
comunicazione corporate.
Strumenti strategici e operativi necessari per attuare un’efficiente comunicazione:
1.Posizionamento del prodotto della marca e dell’impresa.
2.Gestire correttamente le interazioni tra comunicazione marketing e comunicazione
corporate (definizione dei ruoli e obiettivi da assegnare e individuazione delle risorse
organizzative finanziarie e tecniche.
3.Definire un piano di comunicazione globale, prevedere dei meccanismi per coordinare gli
aspetti operativi e garantire il necessario controllo
Il coordinamento della comunicazione integrato dovrà essere garantita dall’attività di controllo del
comitato per la pianificazione e dagli altri organi di coordinamento.
COMUNICAZIONE INTERNA
A partire dalla fine degli anni 80 si è passata da una concezione della comunicazione interna
come trasmissione di info dall’alta direzione verso i dipendenti alla comunicazione intesa come
collante organizzativo, che si integra nel più vasto sistema di comunicazione di impresa.
I lavoratori dell’impresa hanno una cultura sempre più elevata e il conseguimento degli
obiettivi aziendali avviene grazie a loro:
1.rappresentare in modo unitario l’impresa
2.legare il suo sviluppo a quello individuale
3.sviluppare un immaginario collettivo
4.creare un linguaggio comune
5.vivificare e far evolvere la cultura aziendale
6.essere una leva di cambiamento
7.canalizzare la diversificazione attorno a un concetto federativo
Obiettivi:
-Informazione di coinvolgimento - strumenti di comunicazione di massa per dare visibilità ai
prodotti, personaggi e avvenimenti
-Comunicazione gerarchica che integra e corregge le conoscenze che derivano dall’esperienza
lavorativa quotidiana
-Aumenta il know how aziendale
-Facilita l’interpretazione di nuovi scenari
-Fornisce motivazioni per agire in modo congruente agli obiettivi aziendali
-Propone una rappresentazione unitaria dell’impresa, lega lo sviluppo individuale a quello
dell’impresa
-Crea un linguaggio e un immaginario comune
-Può essere una leva di cambiamento e fa evolvere la cultura di impresa
COMUNICAZIONE FINANZIARIA
Volta a rendere visibili gli aspetti patrimoniali, reddituali e finanziari dell’impresa e tutti quegli
aspetti di gestione che sono in grado di far trasparire nuove potenzialità.
Gli strumenti utilizzati vanno dai convegni alle riunioni ai report di bilancio.
Sempre più importanti le comunicazioni relative ad eventi futuri che interessano la società
(obiettivi preventivati e conseguiti)
STRUMENTI: Informazioni previste dagli obblighi di legge, convegni, riunioni, report di bilancio,
newsletter, P.R. con stampa specializzata,...
Ostacoli:
Diverse responsabilità funzionali che comportano assegnazione di budget separati
L’uso di diversi strumenti di comunicazione da parte dei singoli responsabili
Risulta necessario
-individuare un responsabile della comunicazione aziendale con l’autorità e la competenza
richiesta per supervedere e integrare le diverse attività
-Assicurarsi che l’impresa mantenga uno stile e tema di comunicazione costante
COMUNICAZIONE DI MARKETING
Presenta due obiettivi primari: INFORMARE E INFLUENZARE il destinatario.
EMITTENTE
Deve avere tre caratteristiche: credibilità, attrattivi e capacità di mediare premi e punizioni.
I consumatori valutano la credibilità di una fonte in base all’esperienza e all’affidabilità della fonte
stessa. Si considerano più persuasivi gli appelli di esperti. L’esperienza può anche esser correlata
al suo status.
L’affidabilità è legata alla percezione del pubblico sull’onestà e sincerità delle intenzioni della fonte
stessa. Inoltre le fonti che nel temo mostrano lo stesso comportamento e si richiamano agli stessi
argomenti sono considerati più affidabili.
PREMI E PUNIZIONI - Un emittente può influenzare i riceventi attraverso la mediazione tra premi
e punizioni. Due fattori da considerare:
Capacità - Controllo della fonte dei fattori di premio punizione.
Intenzionalità - La fonte è intenzionata ad usare la sua capacità
MESSAGGIO
Bisogna decidere sul contenuto e sulla struttura del messaggio.
Fattori Estranei
Entrano in gioco forme di controargomentazione (reazione negativa al tentativo di cambiare
atteggiamento, consapevolezza che l’interlocutore ne trarrà vantaggio). Bisogna includere fattori
di distrazione capaci di inibire lo sviluppo di controargomentazioni.
Ex. Utilizzo di un foil (personaggio che viene educato da un altro personaggio)
STRUTTURA DEL MESSAGGIO
Unidimensionali/bidimensionali
Un approccio unidimensionale è più efficace quando il pubblico è già ben disposto rispetto
all’argomento proposto dal comunicatore e non sarà esposto a temi contrari
Un approccio bidimensionale è più efficace quando il pubblico non è ben disposto ha un più
elevato livello culturale ed è probabilmente esposto a controargomentazioni.
In questo caso un esplicito richiamo agli elementi negativi potrebbe immunizzare il ricevente da
possibili critiche e aumenti la credibilità della fonte.
Si può dichiarare un difetto e poi minimizzarlo.
Le argomentazioni unidimensionale vengono spesso utilizzati nel caso di pubblicità comparativa,
definita come l’esplicita citazione o comparazione tra uno o più concorrenti nell’ambito di una
campagna pubblicitaria. Questo tipo di pubblicità si rivela utile nel posizionamento di una marca
rispetto ai concorrenti.
Pubblicità correttiva nella quale vengono rese esplicite caratteristiche del prodotto o conseguenze
dell’uso dello stesso. Concepita per dare al pubblico fatti e non solo opinioni.
Ripetizione
Può avvenire in due modi: nell’ambito del messaggio, il nome o caratteristica del prodotto
possono essere ripetuti più volte, realizzando esposizioni ripetute che potrebbero avere effetti
intrastimolo o lo stesso messaggio può essere ripetuto in occasioni diverse, dando vita a effetti di
interstimolo.
La ripetizione è più efficace per i convenience goods (per creare consapevolezza). che per i
shopping goods.
A livello micro, gli individui necessitano di ripetizione per acquisire consapevolezza dell’esistenza
dei prodotti e delle loro caratteristiche.
A livello macro, la ripetizione è necessaria per raggiungere un numero crescente di consumatori
non ancora a conoscenza del prodotto.
ORDINE
Si ricordano meglio gli argomenti presentati all’inizio o alla fine. Esiste un trade-off tra inizio
(apprendiamo più facilmente) e fine (ricordiamo meglio)
Dipende dalla situazione.
QUANTITA DI INFO
Con l’aumento delle info si raggiunge un punto in cui si riduce la capacità umana di gestione delle
stesse (sovraccarico di informazioni)
MEZZO DI COMUNICAZIONE
Mezzi personali - la distanza tra fonte e ricevente è limitata: le parti hanno un contatto diretto e la
comunicazione verbale e non verbale è importante. I due attori conoscono l’identità dell’altro, il
feedback è istantaneo.
Mezzi impersonali (mass media) - maggiore distanza, contatto indiretto e ha luogo su più canali.
Il feedback è ritardato. Le parti non si conoscono.
RICEVENTE
Il pubblico si differenzia per livello culturale, valori e atteggiamento.
Il modello classico non considera il modo in cui i riceventi elaborano le informazioni. Negli anni
più recenti molta parte della ricerca si è concentrata su tali processi.
APPLICAZIONE DEL MODELLO EAM ALLA PUBBLICITÀ CONTRO GLI ABUSI SUI MINORI
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