Anatomia 13/03/14
ADDOME
PARETE ADDOMINALE
In una visione anteriore, l’addome comprende la regione tra la linea toraco-addominale e la linea
addomino-pelvica. La prima linea corrisponde essenzialmente al margine inferiore dell’arcata
costale, la seconda invece alle pieghe inguinali e alla sinfisi pubica.
Posteriormente sono ancora presenti entrambe le linee: la toraco-addominale corrisponde al margine
inferiore dell’arcata costale fino a raggiungere il processo spinoso di T12. Invece la linea
addomino-pelvica continua dorsalmente con due line curve con concavità inferiore, che
corrispondono alle due creste iliache, fino a raggiungere sul piano mediano di simmetria il processo
spinoso di L5.
Ne consegue che la parete addominale anteriore è molto più estesa della parete addominale
posteriore.
CAVITA’ ADDOMINALE
La cavità addominale può essere definita con maggior correttezza cavità addomino-pelvica in
quanto è costituita da una parte più craniale (cavità addominale propriamente detta) e da una parte
più caudale di minor dimensione (cavità pelvica); ma semplificando è comunque possibile
chiamarla nell’insieme cavità addominale.
Questa cavità supera sia cranialmente che caudalmente la proiezione superficiale dell’addome: il
diaframma si trova più in alto rispetto alla linea toraco-addominale quindi sotto le ultime coste
dell’arcata costale è già presente la cavità addominale con gli organi (a dx fegato, a sx stomaco e
milza), il fegato non è esplorabile, in condizioni fisiologiche normali, a livello della superficie
addominale anteriore in quanto sotto l’arcata costale.
Allo stesso modo lo scavo pelvico si trova inferiormente rispetto alla linea addomino-pelvica (anche
se in modo meno evidente). Quindi i limiti pelvici di superficie non corrispondono esattamente alla
proiezione sulla superficie dello scavo pelvico. Come conseguenza ci saranno organi proiettati sul
torace pur essendo dell’addome, ci saranno organi proiettati sul bacino o addirittura a livello
dell’arto pur essendo organi della cavità addomino-pelvica.
Quindi i limiti che sono stati dati per il torace comprendono anche parte della cavità addominale. La
gabbia toracica non è solamente il gruppo di ossa del torace, ma nella sua parte inferiore diventa
anche parte del sistema osseo della parete addominale anteriore. Di conseguenza da un punto di
vista anatomico generale non è la parete addominale anteriore che presenta delle ossa ma la parete
che delimita anteriormente la cavità addominale la quale comprende anche una parte di parete
toracica.
La cavità addominale ha un asse maggiore verticale e rettilineo, mentre la cavità pelvica ha un asse
maggiore che si porta dall’avanti all’indietro e costituisce con l’asse della cavità addominale
propriamente detta un angolo di c.a. 120-130 gradi (dipende dalla lordosi lombare: se questa è più
accentuata l’angolo è più acuto, se l’asse della cavità pelvica è più rettilineo l’angolo sarà più
ottuso). Tra le due cavità non c’è una separazione ma un piano virtuale.
Punti di repere scheletrometrici della cavità addomino-pelvica:
-superiormente alla cavità addominale: T10 che corrisponde c.a. alla giunzione xifosternale
- tra cavità addominale e pelvica: L4 (o limite tra L4 e L5 che corrisponde c.a. ad una linea
che passa in prossimità delle creste iliache.
- inferiormente alla cavità pelvica: la linea pelvica che passa a livello della sinfisi pubica.
Ossa di addome e pelvi
- Rachide: presente sia nella cavità addominale sia nella pelvica
- Coste: solo nella cavità addominale
- Bacino: presente in parte nella cavità addominale e in parte nella cavità pelvica
Pareti dell'addome
All’interno dello spazio sieroso non è presente nulla se non un po’ di liquido.
Gli organi dell’addome, così come quelli del torace, possono stare in tre posizioni.
- Nello spessore della parete ( anche muscoli, nervi, vasi, linfonodi sono organi)
- Tra la sierosa (per l’addome è il peritoneo) e la parete (con muscolo quadrato dei lombi,
psoas o trasverso dell’addome), ovvero nel connettivo retro-, pre-, sotto-peritoneale (il
sopra-peritoneale non c’è perché il connettivo è adeso al diaframma in modo molto
intimo). Il pre-peritoneo è tra parete addominale anteriore e peritoneo; il retro-peritoneo
è tra parete addominale posteriore e peritoneo; il sotto-peritoneo è tra diaframma pelvico
e peritoneo che riveste la pelvi. Ma sono tutti l’uno la continuazione dell’altro. La
maggior parte degli organi si trova nel retro- e sotto-peritoneo. Per “sotto-peritoneo” si
intende con una descrizione topografica il grasso tra peritoneo e parete, come appena
descritto (e vale anche per pre- e retro-peritoneo); ma in modo generico si può anche
intendere ciò che sta appena dietro al peritoneo.
- Nel volume dello spazio sieroso avvolti dal peritoneo (come avviene con pleure e
pericardio) rendendo virtuale lo spazio sieroso stesso. Il pedicello di doppio foglietto di
peritoneo, in cui passano vasi e nervi per l’organo, prende il nome di meso (se non
presenta vasi e nervi la struttura prende il nome di legamento peritoneale). Due organi
intraperitoneali sono in rapporto mediante il proprio peritoneo di avvolgimento.
La vena cava e l’aorta come molti altri organi si trovano nel retro-peritoneo, non hanno un meso o
un legamento, si trovano tra il peritoneo e la parete posteriore.
Gli organi intraperitoneali rispetto agli organi retroperitoneali o sottoperitoneali (il pre-peritoneo
non lo si considera nemmeno) hanno il vantaggio di poter cambiare posizione (l’intestino infatti
essendo collegato a un meso, una lamina flessibile, si può muovere più liberamente rispetto a
organi come i reni).
Continuità tra torace, addome e arto inferiore
Il torace è parzialmente separato dall’addome mediante il diaframma ma tra i due c’è continuità,
nello stesso modo la pelvi è parzialmente separata dall’arto inferiore. Così come nel torace sono
state descritte strutture analizzate col collo, anche nell’addome si portano delle strutture lunghe
provenienti dal torace (esofago, aorta, nervi vaghi) che trapassano il diaframma. Anche dal
pavimento della cavità addominale fuoriescono delle strutture che si portano all’arto inferiore, come
per esempio il nervo sciatico; il nervo sciatico è un nervo dell’arto inferiore ma inizia nella pelvi.
Ci sono delle sciatalgie che sono causate da problemi pelvici, per esempio da un tumore al retto che
si espande e comprime il nervo, o da un tumore della prostata o della vescica.
Anche una brachialgia che determina dolore all’arto superiore può essere causata da un tumore
dell’apice del polmone che è in rapporto col plesso brachiale (questo tumore che interessa gli apici
polmonari è definito “pancoast”).
I nervi splancnici
I gangli della catena paravertebrale a livello addominale sono collegati con un ramo comunicante
bianco al rispettivo nervo lombare. I nervi sacrali non sono collegati a dei gangli perché il simpatico
è solo toraco-lombare. A livello cervicale c’erano i gangli ma ricevevano dai toracici; qui accade la
stessa cosa: esistono dei gangli paravertebrali sacrali ma non sono collegati ai nervi sacrali.
Nell’addome, rispetto al torace, sono presenti più organi (parlando di massa di organi, di
volumetria); d’altra parte ci sono più gangli della catena gangliare paravertebrale nel torace che
nell’addome (infatti la parete posteriore è più estesa nel torace). Dal momento che ci sono più
gangli nel torace che nell’addome, una buona parte del simpatico toracico si porta nell’addome
attraverso tre nervi, che sono detti nervi splancnici (grande splancnico, piccolo splancnico e
splancnico minimo): i rami comunicanti grigi della catena paravertebrale toracica si cablano
insieme a costituire questi tre nervi che attraversano il diaframma e si portano nell’addome dove si
vanno ad inserire nella complicata rete nervosa viscerale per poi raggiungere il viscere.
I nervi splancnici rappresentano quindi il modo di trasportare l’informazione simpatica dal torace
all’addome.
Dei problemi a livello dei gangli toracici possono comportare deficit non solo di visceri nel torace
ma anche di visceri nell’addome in quanto i loro neuromeri d’origine sono a livello toracico.
Alla catena gangliare paravertebrale addominale arrivano: i nervi lombari, i nervi splancnici (tre a
destra e tre a sinistra) e i nervi vaghi (tronco vagale anteriore e posteriore).