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SCIENZA DELLE COSTRUZIONI a ALFREDO SOLLAZZO Volume primo: Statica dei sistemi rigidi Volume secondo: Elementi di meccanica dei continui ¢ resistenza dei materiali Volume terz0: Teoria tecnica delle travi ALFREDO SOLLAZZO UMBERTO RICCIUTI Statica dei sistemi rigidi «Per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente, a UTET ha stampato questo volume su carta riciclata». 1 1983 Unione Tipografio-Eetriee Torin foro Rafal, 28 1025 Tova © Rizompe 1954 caiion sdsament oe opr con gi si menao (compres meri ee copie fotorabes), 0 Tara per tt Paes [Leite pot concedere a pagamentoauorizazion 3 riproduse una porsone nom superore a Un deco del resent volume Lerichiet i nprodhsione vano nova al’ AIDRCS, Win dalle Bre, 2-20121 Milan ‘Tel CDBEAGSON, Fas COEO10863 ‘Soups: GraSche Da boi Torna 1SBN 85-02 05866 PREFAZIONE Quest opera che, aderendo all'invito rivoltomi dal’ UTET a pitt riprese da diversi anni a questa parte, ho infine deciso di serivere, non @ un tratiao di Scienza delle Costruzioni, ma solo un’esposizione degli argomenti usualmente sviluppati nei Corsi che si tengono at terzo anno delle nostre Facolta di Ingegneria e che io stesso vado svolgendo, da circa quindici anni, presso "Université di Bari La Scienza delle Costruzioni ha mostrato in guest arco di tempo uno sviluppo non indifferente dei suoi contenuti culturali in quanto, ‘accanto ai tradizionali ¢ sempre fondamentali argomenti di studio, si sono andati consolidando nel suo ambito nuovi settor di interesse e di indagine, ricchi di risultati prestigiosi anche da un punto di vista applicativo, che si sono tra Valiro ccncretizzati in una progressiva integrazione ¢ trasformazione delle normative tecniche strutturali. Ancor pitt projonda é stata "evoluzione che la Disciplina, in accordo peraltro con quanto si verificato per quasi tute le scienze fisiche applicate, ha subito da un punto di vista metodologico. Principale responsabile di cid @ stato lo sviluppo davvero imponente del calcolo automatico che ha aperto orizzonti applicativi notevoli a problematiche che fino a qualche decennio or sono apparivano valide solo sul Piano concettuale i fini di wn razionale ed ordinato inguadramento della materia, ‘ma non sembravano poter avere legami di sorta con la tecnica costruttiva e con Vattivité pratica dellingegnere strutturista. Al costante sforz0, spesso reso vano da insormontabili ostacoli analitici di conseguire soluzioni funzionali di problemi che si era riusciti ad impostare sul iano concettuale, si sono andati via via sostituendo studi anche sofisticati per la descrizione numerica di problemi complessi la cui soluzione si riesce Oggi a conseguire in misura sempre pitt aderente alla realtafisica senza che sia necessario ricorrere come in passato a indispensabili e spesso gravose semplificazioni Tutto cid, lungi dal rendere meno necessaria, come qualcuno ritiene con superfcialta, la qualificazione dell ingegnere sirutturista, ne ha ampliata in misura notevole area culturale, rendendo indispensabile, tra Valtro, una maggiore e pitt approfondita conoscenza delle impastazioni e delle metodologie sgenerali della scienza del costruire, Il tecnico deve oggi possedere da una parte una preparazione pis completa che gli consenta di imposiare e risolvere in maniera corretta e razionale i problemi sempre nuovi che gli vengono prospettati; dallaltra perd non deve rinunziare ad acquisire e ad affinare quel senso fisico che lo Contreddisingue da sempre eli consent di controfare costantemente con spirit critco i risultati delle elaborazioni numeriche ¢ d: correggere tempestivamente eventuali errori di impostazione o di calcolo. vin Prefarione Un testo che fornisca gli elementi fondamentali della Scienza delle Costruzioni deve essere quindi, pit che in passato, didatticamente valido, semplice nell’esposi- zione ed atto a rendere accessibili problemi e metodi propri di una disciplina tradizionalmente impegnativa per gli allievi ingegneri; a queste qualita non devono ‘pero far riscontro scarsezza e banalita di contenutio la rinuncia ad un’imposiazio- ne il pit possibile moderna della materia. In linea con lo spirito che la Casa Editrice ha inteso dare alla presente opera nell affidarmene la compilazione, ho deciso innanzinutto di limitare Vesposizione agli argomenti fondamentali senza avere alcuna pretesa di completezza o di compeittivita con tratiati di ben pit. ampio respiro esistenti in Italia ‘Ho privilegiato laspento didattco sforzandomi di riuscire semplice e piano, non trascurando le applicazioni che, inserite direttamente nel testo, vengono non di rado utlizzate per osservazioni ed approfondimenti delle metodologie esposte. Contemporaneariente, seguendo peraliro un'impostazione ormai affermata un po’ dovungue, ho cercato di inquadrare gli argomenti dapprima in generale e poi in particolare, nell’intento fra altro di dare al Lettre gli elementi utili ad affrontare ‘problematiche non direttamente sviluppate, ma spess0 non meno importanti per una completa preparazione del moderno ingegnere. Le conascenze matematiche che si presuppongono note sono quelle possedute normalmente dagli studenti dei nostri bienni; ove opportuno si @ usata la notazione ‘matriciale, utile per la sua sinteticita, strumento indispensabile per affrontare per via numerica Vanalisi strutturale, Non si # voluto inoltre rinunciare ad impiegare semplici concett di calcolo tensoriale, provvedendo comunque, di volta in volia, a dare al Lettore gli elementi necessari per comprendere il significato e Vimportanza concettuale di tale linguaggio ¢ 1a sua estrema generali Una paricolritt &rappresenata dal contruto de primo volume, che, srito in collaborazione con Umberto Ricciuti, Docente negli anni scorsi di Meccanica Razionale ed ora di Dinamica delle Costruziont presso la Facolta di Ingegneria di Bari, tratia delia Statica dei sistemi rigidi, comprendendo argomenti in un certo senso propedeutici alla Scienza delle Costruzioni propriamente detta; argomenti che, rion sempre compresi nei tratiati classic, sono comungue sviluppati nella prima parte dei nostri Corsi e costituiscono la parte essenziale dei Corsi autonomi di Statica delle Facolté di Architertura. Mi 2 parso infatti che fosse opportuno un inquadramento organico di questa materia la cui esposizione ha consentito tra altro di anticipare tutta una serie di concetti ¢ di definizioni da utilizzare nell'ambito di argomenti trattati successivamente, quali la Meccanica dei continui deformabili, il Problema di Saint Venant, la Resistenza dei materiali, la Teoria tecnica delle ravi, la Stabilita dell equitibrio. ‘Nella speranza che il non facile lavoro compiuto possa risultare wtile agi allievi ingegneri e non del tutto privo di interesse per tecnici gid impegnati nel vivo della professione, ringrazio PUTET, oltre che per V'invito rivoltomi, anche per Pincoraggiamento costantemente fornitomi. Bari, gennaio 1983, ‘Auerepo Soutazzo Introduaione INDICE » Capitolo 1, Richiaui della teoria de vettori applicatt 1 Capitolo 2. Isistemi pian Definition nnn en ‘isultate e momento risultente dun sistema di vetor applica. Campi vettoriali momento . Coppie — Proprieta di un sistema arisutante non nulla Sistemi equivalent . Riduzione di un sistema ad un vetlore appicato e ed une coppia. Risltante equivAleMte nnn Sistemi di vetton concorrent Sistemi di vetior parallel Sistemi pian... vettori Generaltd- Composizione di vettor applicati concorrenti ‘Composzione di vettor non concorrent con R + 0 ‘Composzione i un sistema divertor con R= 0 roprieta dei poligon funicolari ‘Condizioni peril tracsiamento dun poligone funicolare oligono dei successivi sultant equivalenti Ricerca grafice del momento satico .. ve ‘Decomposisione diun vettorein due ws ~ ‘Decomposizione di un vettorein te. Decompeizione di un vettore in un numero di vetior! compar superior a ‘Operazioni sulle coppie - Composzione di una coppis con un venore Indize Capitolo3. Geometria delle masse 10. it 2. B. 14 1s 6 Capitolo 4, Blementi di meccanica: © Capitolos. L - Carichie reson vineolasi - Considerszion introdutive . Tmoment del condo ordine BBR Byeuppeeee Biaticeath econ Sistemi piani. Moment stati... Determinazionegraica di moment sail « aricents per i sistemi dscred di Barcenti di figure pane [Leas di variazione dei moment! del second'ordine rsperto alle reste ai un {asco improprio LLepsi di varasione dei momenti del second ordine rapento alle rete dun {ascio proprio Centro relative ad un asse Bteorema di resiprocta Polarita dinerza . Lrelsse di Culmana Costruzione edimpiego dellelisse centrale d'ineria "Noceiolo centrale dineria. Moduli i resistenze CCaratteristcheineraiali di figure piane .. ‘Metodi aumerici pera valtazione dei moment del primo ede second ordine corpi rigid Seni pet spots pte pot meri Tvineot sss Eficacia dei vincol Ueorpe rgido Condzion i vincalo peri corpo rgido Analisi cinematica del corpo rigid vincolato 1 Tsistemi di corp igi Leforzeagenti sui sister’ material Le condizion di equilibrio peril corp rigid ‘Lereazionivincola .. ‘Analisi statics del corpo rigido vincolato Lastatia de sistem i corp igi principio dei lavori virtual Goometria det Lecaratteristche della sollecitazione Latrave plana : Definizione de vinci pani ‘Analisi cinematica (Considerazions geometric sulletbeacia Ga vincol, Analisi statca . ns ag. * 9 51 st 3 3 © n B BL a 85 86 9 103 3 10s, 107 108 1 ua 120 ste} m7 ne m 140 we 19 M9 150 12 1st 139 163 199 170 Capitolo 6. Tsistemi piani di travi Capitolo 7. I sistem reticolar .... Cepia 8 princi di avon virtual applica ai sistem Lelinee @infuenza 1 3 4 5 6 |. Le equazioni indefinite di equiibrio perl trave piaoa ». . Costruzione delle line d'influenza di reationie earateristche dela sollects Ince Determinazione anaitica di eazioni vincolari Determinazione graica delle reszion vincolari Determinazione delle caraterstiche della sollecitazione diagram . . 1 calcolo delle carateristche della solleitazione tremite le equazioni indefinite ' see Gomera rn Definizione de vineol interac Vincoicollegant pid trai. Sistemi atagle ciuse Analisi cinematica mn La cinematic dei sistem di trav in presenea di distorsioni ‘Cents i rotazione assolutae relaiva. Catone cinematiche ~ emer geome lec devine Anal tied oon fone oc Determinazione gratia deli eazion omntnnnnn 1 diagrammi delle carattristche della sllectazione Latrave Gerber. Generaita Lestrtture reticolar spaziali- Anais inematicae statice “Analisi interna ed esterna Considerazionisolanaliscinematca interna 1 sistem reticolar pian - Anais cinematics Auli statics . Le travature a nodi canonicd Risoluzione grafica delle travature nodi canonici Risoluzione dele travature col «metodo della sezione» Le travature a seionicanoniche ‘Le travature soggett a carchi vertical Determinazione di reazionivincolari CCaraterstiche dell sollecitazionee reazoni dei viacol inter ealeolo dep sfora intern in una ravatura reticolare Carichi mobile tinee dinflvenze ions por sistomiisostatich, ‘casi dela trave appoggiata¢ della mensola Pag. 21 201 202 206 210 207 226 231 2st 251 252 255 256 267 270 m 25 a7 280 xm Indice 7. Applicanioni a trav ad ast rettiineo ecard &, Lebnee difivenza dgh sor oteraiinunaieatur reieolare 9, Utiizzaaione delle ince d'infuenza.. Bibtiografia Indice analiico| 305 33 318 320 3a INTRODUZIONE La meccanica del corpo rigido, o meglio lo studio dei fenomeni meccanici dei sistemi ‘material riguardati come rigidi o come insiemi di elementi rigici, & strumento basilare per 'analisi diun qualsiasi scheme strutturale, Taluni problemi pestono travare completa soluzione nel suo ambito, altri, e sono la maggioranza, se ne avvalgono nella loro impostazione per trovare poi la soluzione nel quadro pit: generale della teoria dei continui deformabili. In ogni caso il considerare una strutture rigida o composte di clementi rigidi & fase attraverso cui si deve passare prima di accedere ai problemi che sono tipici della Scienza delle Costruzioni propriamente dett. La statica delle costruzioni, intesa come statica dei sistem rigidi vincolati trova la sua origine nella Statica Grafica, disciplina cui un costante sviluppo' é valso a conferire un grado di perfezione e di eleganza formale davvero notevoli. Basardosi esclusivamente sul calcolo grafic, ¢ attraverso un uso spesso sofisticato delle scale dirappresentazione delle varie prandezze in gioco, quest'ultima risolve problemi anche complessi seguendo passo asso il loro aspetto fisico e consentendo un controllo dei risultati via via ottenuti con possibilita di valutazione degli errori di rappresentazione, Senz’ombra di dubbio essa ha contribuito efficacemente alla formazione di generazioni di tecni:i, conferendo loro una notevole capacita di sintesi nellinquadrare i fatti strutturali ‘Negli ultimi dieci o quindici anni ilcalcolo grafico ha subito wa rapido dectino sotto il prepotente incalzare dei procedimenti numerici ¢ la tendenza ad un'impostazione pitt rigorosamente matematica dei problemi: della Statice Grafica, trasformatasi ormai semplicemente in Statca 0, come si é preferito denominarla in questa sede, in Statica dei sistemi rigid’, sono rimaste le tematiche essenziali il cui svilappo viene conseguito privilegiando’ in genere i procedimenti analitici. Alcune rappresentazioni grafiche, "Per noise eta lo silppostorzo dela Statics Grafica i const ad esempio il recente volume ol E Bemsenito cat in Biogas alm. [16 Uns del lime epi compete esposoni della Satica Grafice& quelle contents nei due volumi dO. Magia! cat al 2 5) 2 Introdusione superate dal punto di vista del calcolo, hanno perd conservato la loro valid sotto aspetto qualitativo e sono tutora utili ai fini di un inquadramento ingeaneristicamente valido della materia ¢ di controllo dei risutati ottenuti per altra vie ‘Ogi dungue, molto pid che in passato, si preferisce impostare i problemi ¢ svilupparli con sprito e metodi che sono propri della Meccanica Razionale, disciplina hella quale la statica delle costruzioni affonde naturalmeate le sue radii ¢ dalla quale ‘sume i concetti di base, Aleuni argomenti trattati nel presente volume, cui si € voluto dare um carattere autonomo, sono percid in essa concettualmente compresi: presentano {uttavia uno sviluppo ed wna finalizaazione del tutto particolari in quanto indirizeati allo ftudio dei problemi struttural. Altri invece hanno carattere pit applicativo ¢ affrontano, Sempre nell'ambito della statica dei corpi rigidi, problemi propri della Scienza delle Costruzioni. "Tra gli argomenti propedeutici figura la teoria dei vettori applicati, strumento di rappresentazione sintetico ed assai espressivo di ogni fenomeno meccanico relativo @ fistem rigid Trattata in astratto nei primi due capitoli, essa consente in quell successivi tun'lirettanta sintetica trattazione dei problemi cinematici e statici. Ai sistemi di vettoni pani che, tra quell utilizzati nella pratica ingegneristica, sono particolarmente frequent, Be dedicato up intero capitolo. Vi si sono richiamate le operazioni di composizione e di Gecomposizione senza trascurare le principali costruzioni grafiche che, nell'ambito di {queste tematiche, hanno conservato intatoilloro intereste; in particolare vi si espasta a pure in forma sintetica, la teoria dei poligoni funicolari che ha ancora un suo notevole ‘campo di applicazione. ‘Nella geometra delle masse, altro wadizionale argomento propedeutico alla Scienza elle Costruzioni, si voluto non solo esporze i concerti e le definizioni basilar, peraltro in massima parte gid noti al Lettore, ma svolgere anche la classia trattazione proiettiva dei momenti del second’ordine, che conserva una sua utilita specie nello studio delle sollectazioni semplici e composte dei solidi monodimensionali “Ampio spazio é stato dedicato alle analisi cinematica e statica che sono state rifeite apprima a generic corp rigicitridimensionali od a sistemi di corpi di tal tipo o ai punti materiale solo successivamente agli schemi strutturali presi in considerazione nel presente volume (trav, sistemi pian di travi sistemi reticola). Si & fatto costantemente precedere l'analsi stata da quella cinematica ool deliberato proposito di lasciare Jntendere che @ il problema della definizione geometrica di una struttura, ossia la verifica della sua incapacita di compiere, indipendertemente dai carichi cui puo andar soggetta, tun qualsiasi spostamento rigido elementare, quello prioritario. Si é inoltreinsistito sulla Gualita delle due analisi e sottolineare che si tratta in sostanza di due aspetti di un nedesimo problema, che in definitiva @ il riconoscimento dellidoneita dei vincoli spplicati ad una struttura ad assicurarne lo stato di equilibrio qualungue sia il sisteme di forze che Ia sollecit. ‘Un certo rlievo & stato dato anche allo studio cinematico dei sistemi piani Jabili, iustficato dal fatto che questo & non solo indispensabile per una risoluzione diretta del problema cui si appena accennato, ma anche importante premesse per. le applicazioni he ne derivano, ad esempio nella determinazione delle linee d'influenza di reszioni € caratteristiche della sollecitazione dei sistemi isostatici ¢ nel « caleolo a rottura » Particolare interesse € stato rivolio al Pritiplo dei lavari virtali che, introdotte con tiferimento a sistem di generici corpi rigid tridimensionali, trova in un apposito capitolo Tatroduzione 3 umeroseapplicanion a proposito dei stem pani di wave delle trevatre reticle Snplerao sa come procedimeto aereatvoper tr risusone eterna ones Sia come mezzo rapido ed clgante per dedure fe ince evenaa dic si deto pis Sopra Alrllevo she ad eos yoluto dare non & estraneacomungue Tintensone ‘oer far famliaiaarealivo, sin di primi spproc! lla Senza Selle Costrezioni;con una metodolopa di ampiaporata che nella sua estensione aicontinul deformabil offre le pid svarite appiazon Nella rattasione det sistem retiolar,svoltaanch'eseseguendo il entero di fr precedere i eso generale dle srtute span rspetto quello delle travatrepiane, isi 8 sffermatiampiamente su quest ultime pur senza trescurare le prime per Ie loro noevole difsione nla teanice moderna ong tute lo sluppo ali materia . alle tratazioni generali impostate con i metodi anal si sono di frequenté affiancati procedimestialternativi dimpiego pid immediato che, anche se talvoltalegati alla partcolait del caso considerato, sono wil pesché consentono, olize che di rsolvere pid speditamente alcuni problemi teenie, di segue speso nea sus eseraai Ul comportamento se Sinematio che stato dele Capmowo 1 RICHIAMI DELLA TEORIA DEI VETTORI APPLICATI 4: Denson, Sono frequent in Piso © patolarmente in Mesania a <-daun punto di appiaione;cascno dies ‘Gab ragprecatare con an vatore applioan © coe edi un vettore libero ue di lun punto A. Ferien raisins sera dni anae (4 wu), si pud usare la notazione PaAin cal rappresenta appunto il segnento orientate AP che A, con secondo estremo in P. Pyetione (ig. il) applicate i . ue Fig. Lt Mi risultato delle operazioni eseguite sui vettori applica, se @ un vettore, & comunemente un vettore libero; qualora lo si associ ad un punto opportumamente scelto, lo si ritenga percid applicato, tale circostanza va di volta in volte esplicitamente avviene facendo rifrimento ad una tera IM(Q)! (1.16) in cui il segno di eguaglianza sussiste quando sia O = @ . Pud dirsi anche percid che Vasse centrale 8 i luogo dei punit a mor TTale minimo, come si 7 Sisco (ct. ad es. I gi ita Op. (3, pag 35 € Ses.) a tal proposito che, linc un'squazione vestrale de tipe: aaeeb nel veto incogito, con a entambi non null, amet fluson,&necesero che gi limi due sano ‘rogonali In questa ipoteesano Innis veto x ut erogonal 2, che sodeefano all equssione ed feneico i ess pod port nella forma ab cesendo J uno scalare varisile nelfintersatlo (— =, + ©). “per clascuno ai esi, si abbiai Richiami delle teoria dei vettori applicati B al Mo) ma) MOT Fig. 16 deduce dalla (1.15), si annulla se solo se 18 nulo: per i sistem ad invariante sealare lo, Vasie centrale si identifica quindi con i liog det punt RspeHo a quali Fnullo “momen risulianie 6, Sistem! equivalent. Due sistemi S ed .S” di vettori applicati si dicono equival risult aan “rsultante + e icando la (1.7) ad entrambi i sistemi, si hanro le: M(P) = M(Q) + (0 - P) AR M'(P) = M'(0) +(O~ P) aR’, in cui le eguaglianze ipotizzate: RR; M(O)=M(0), che, qualunque sie E possibile quindi enunciare un_primo criteio di equivalenzx peri sistemi di vettori applicatiin base al quale, per accertarsi che sussstal'equivalenze, basta provare che esisia ‘un punto O con riferimenio al quale si abbis Un secondo criterio afferma a sua volte che 'equivalenza di due sistemi di venori applicati sussiste se solo se esistono tre pundi qualsi MO) = M0) _G “ CCapitoio primo | Ecchiaro intanto che questa condizione & necessaria in quanto, per definizione, essa & | senz'altro verificata se i due sistemi sone equivalenti, 1°" Dialtra parte, detti Oj ed O, due qualsiansi vertici del tiangolo O,, O2, Os, risultano valide, per la (1.7), le telazioni: M(O,) = M(O}) + (Oj; - On) AR M'(O,) = M(O) + (0,~ 0,) AR «sulla base delle ipotesi (1.19), sottraendo memiro a membro, vale anche le: i (0-0) (R= RY =O. |) Questukima 8 soddstatta sil vettore R ~ R' @ mullo o parallel a nto considerato de rangolo prima eitato; ma ia seconde eventual da seartare perehé un vetore non Dud essere contemporaneamente paralllo sll dteconi dei telat dun triangolo non Gegener: in definitivadev'essere quindi R= R’ con la conseguenca che i due sistem sono equivalent: peril crterio precedente, La condiione precisata & perei® anche sufficente CConseguenca immetista della defnizone di equvalenza 2 che due coppie sono equivalent gu 0 sulo stesso pano osu due pian’ parallel, anno lo stesso ‘erso di rotazione ed il loro momento ha il medesimo modulo. Data ‘un coppia, ne |[esstono pore inate ave ad ese equivalent tutte quelle ad exempio, che, costtute da vettor appiicat a coppie di rete paallele appartenent tute ad uno stesso piano, di Girezionee distanza quasiansi, posseggono egual vettor momento M. Ne deriva che, ove agi scopi applica non rsul indspenssbile precisa la particolare coppia di rete ‘Tazione divertor cosnuenti ed il modelo di questi, una copia potra essere indviduata attravero il suo momento M, ossia asseqnando unicamente il modulo, i) verso le direzione di questo. La drezione si pad a sua volta precisareindicando i piano dezione | Sella copia. Unrulterione conseguenze della definizione di equivalenza e della proprieta, gid riconosciuta al n, 1, secondo Ia quale il momento di un vettore (A, u) rispetto ad un {ualsiasi polo O non varia comunque si spost i punto di applicacione sulia sua retta Gazione r,& che il vettore (A', w),essendo A’ un qualsias altro punto dir, & equivalence | al vettore (A, u) dal quale ess0 & appunto ottennto per semplice scorrimento sulla retta GVazione, Ne deriva che di un vetore appisato non ba importnza preisare il punto ct ppliazione, ma basta assegnare, oltre al vetoreu,sempicemente la sua retta¢azione Nel semuito, pertanto, per indicare un vettore applicato potranno essere inifferentemen- | te adoperat i simbotismi (A, u) 0 (7, a) ‘Un sistema divettoriapplicati per il quale ssu 0; MP)=0, (1.20) _qualungue sia P dicesi sistema nullo o equivalente a zero suze precedeniemente dimostrati discendono cortispondenti “ean cviteri di equivalenza a zero ¢ clot: _ i sistema di vetior’ applica é equivalents e zero se e solo se esste un punto O tale che si. Richiami della teoria dei vettori applica as R=0 condizione necessaria ¢ suffciente affinché un sistema di verori applicati sia nullo 2 che. esisiano tre puntinon_allineati_O,, Os, Os tall che si abbia: MQ)=0 (= 1.2.3). MOO) (21) (1.22) Dato un sistema S di risuleante R e momento risultante M(O) rispetto ad un generico. polo 0, si dice suo equilibrante un secondo sistema .S', di risultante R!_e momento “isullante M’(O) rispetto al medesimo polo. tale che si R+R'=0; M(O)+M(0) = (1.23) tale ciot che il sistema costituito-dalfinsieme dei vettori di S ed S" sis nullo, “Tutte Te condizioni di equivalenza possono essere espresse in forma scalare. Fase anno Tuogs le a sei condizioni analitiche tra le componenti cartesiane dei ‘vetior Red M (O); eos, ad exempio, le conidizion: di Equvalenza (1-18) di due sstemi.S “ed S" si traducono nelle sei condizioni scalari: Mi (124) in cui R, ed Ri, M,ed Misono rispettivamente le componenti dei vertori R ed R' sd M'(Q) secondo gli_assi del riferimento cartesiano, con origine in O. ele condirioni di equivalenca a zero espressé dalla (1.21) sono sostituite M(O) i M20 = 1.2.3), (1.25) Rat anch’esse in numero di sei. 1 Ridualoe i un sistema ad un vettoreapplicato ead una coppi Risltant equivalent. gn sistema Sai vettor! applicati ¢ equivalente ad un sistema .S" costituito (fe 1.7e) dal nsultente R_del primo applicato in un punto arbitrario 0, detto polo di, riduzione, e da una coppia &i momento pari al momento rsultante di S tispetto * ad O. I sistema S di partenza ed il sistema ssfirito_soddisfrio_infati,.co immediato-rlevare, alle condizion (1.18). ~ Tn particolae possibile sceglireil polo ai ridu momento della coppia rsulti assumere come polo un quasi ‘alla condizione richiesta. In vere il momento di minor | _ Ste Gera momento ts coppi stato rppresentato con vetore whsente da O sons som i voler significare he ess & appicto 86 0, essendo M(O) vn vettore ier, 16 sia) = en > ‘ ‘s » % Fe 17 Pod essere interessante stabil polsa ridurre i sistema di partet coppia_o da_un solo \ anplcta,In_ generale 1 Teventualita prospeitatarichiede che sia nullo il possibile scesliere~ ‘polo di riduzione O in guisa che il momento Sagat fre M(O) taut null E face | ‘convincersi perallro, icordando la proprieta dei cempi vettoriahi momento espressa dalla Inoltre se, facend aiare il polo O di cui sopra. si (1.16), che poli del genere non possono che essere ricercati sullasse centrale, Iuogo dei punti a momento rsultante minimo ¢ che in effet ess esistono per Ia (1.15) nei casi e solo nei casi in cui risulti nullo Pinvariante scalare. In questa eventualita, se & R 0, | basta scegliere, come in fig. 1.76, il polo coinciéente con un qualsiasi punto dell'asse centrale, perché il sistema fisultiridotto al solo vettore (Q, R) che viene denominato anche risuliante equivalent; nel'altra possibile ipates sul risultante (R = 0), i! momento risultante @ indipendente dal polo: il sistema si pub ridurre percid ad una sola coppia di momenta M, che si dice anche coppia risulzante. Viceversa & immediato convincersi che. | se sistema Se riducibile ad un solo vettore o ad una sola copia. l'invariante scalare & || necessariamente nullo. Pub concludersi pertanto rilevando che la condizione | = 0 “necessariae sufficiente per la riduciblita del sistema ad un solo veitore applicato 0 ad una_ ‘Sola coppia. +3718 « Risulta_ovvio inoltre che, sisultal = 0eR # 0), ‘polo_O_semplicemente valutando il mor ‘medesimo punto. to del risultante_equivalente rispeito_ af M(O) = (Q- O) AR (4.26) La proprieta espressa dalla (1.26), comunemente nota come teorema di Varignon. & valida evidentemente solo per id inveriante scalare_nullo, “Tra questi limi hanno parlicolare rlievo quelli inquadrabili in ir¢ distinte classi, cosiituite dai sistem di vetiori concorrenti, dai stem! di vetori paralleli e dai sstemi piani, che vengono qui di seguito considerate, ‘Sistemi a vettori concorrenti. _Prendono questo nome i sistemi costituti da vettori che abbiano tuti Io stesso punto, di applicazione © le cui rette d’azione siano concorrenti in un punto proprio (fig. 1.8) ‘ad an Suo equivalente -S” costiuito da una sole 0 Fig. 18 Che per sistemi di tal tipo_rigulti_nullo J'invariante sealare J Jo si pud dedurre e reite d'azione ed oseervando che rispetto ed esso ¢ nulloil_memento rsltante del Sistema, St he gun Nellipotesi che il risutante R sia diverso da zero il sistema ammette asse centrale -coincidente evidentemente con Ia retta per -Hsultante applicato in un qualsasi punto 9 del’ soddisfatte, con riferimento al pol ‘equivalente a 26ro. 4. Sistemi ai vettor paral. Dato un sistema di vettori applica (4,, u) (j = 1,2, ..m), tutti dotati della _médesima direzione definita da un certo versoree, parailelo pera e- 1.9), appare evidente che i momento di ciascun veitore sp mn punto gen 2 ortogonele.ad.e ¢ quindi ad R; tale é percio il momento risultante M(O) del sistema, Liortogonalité dei vettori Red M(Q) prova che Tinvariante scaturisce come consequenza che il sistema & equivalente al proprio sisultante R applicato #0, 0 ad una coppia, avent allasse centrale, isultante, se 2°R ——+ Proprieti fondamentale dei sistemi di vettori applicati paralleli& peraltro lesistenza dian punto C, detto centro dal sistema, intorno al quale ruota T'asse centrale quando i Singoli_vettori_ruotino, restando fra loro_paralleli, i | Tispettivi_punti_di “applicazione, Qualunque sia percid la direzione dei vettorisoslituenti il sistema, uest’ultimo & equivalente al solo risultante ap C. Per dimostrare I'esisienza d 8 Capitolo primo centro ¢ ricavame la posizione pud seguir! il procedimento_qui esposto. ‘Sed indicano con ¢ ed ul rispettivamente jl versore che individua una delle direzioni asiegnabil ai vetfor ela componente, in direzione e, del generico vettore w, questo & ‘esprimibile mediante la Pe az) Wo entre il risultante, che si suppone diverso da zero, @ fomito dalla (1.28) avendo posto! - Rad. (1.29) ‘Applicato ques ultimo vettore nel punto Ci sstema.S” che ne risulta & equivalente ai Gateme 5 asiegnaio se sono sodnfatte, a4 esempio, le condizion’ esprese dalle Gi:18) con rferinento ad un punto arbiteio O. Essendo la prima auiomaticamente soddifatia non resta che impome la seconda: ‘Quest'ultima che, con le posizioni [Ew a-o] se-R(C- Ore. implica che (0.30) e quindi Se 2d! (4, - 0) (1.31) {La (1.31), in cui figurano solo enti (i punti 4,e le component ul? ed R,) indipendent dalla paricolare direzioneassegnata ai vettori, prova Vesistenza del Sento ene individu Ta posizione rispetto al punto O. | sp isto enen erenac rset etn ine = Richiami delle teoria dei vettori applicati 9 Le coordinate del centro si deducono proiettando Ja (1.31) sugli assi di una terna ccaftesiana con origine in O. Indicate con y{ ((= 1, 2, 3) le coordinate di 4, si ba: = Liwy.je-Liww.-t eww. ia Da quest ultime rsulta evidente che, se si moltiplicano tutti vetori per uno seaare 1m, i porizione del centro non muta. Appare anche che, se punt di applicarione dei ‘ello appartengono tutiad uno stzsso piano, il ezntro appariene a tale piano; cid pud Werifiearsifacendo eoincidere uno dei piani coordinati, ad esempio y,y, col piano in Tquestioneed_osservando che si cat i_panti @appicaione comport, per Ta tesa dell (1.39), che si ullo anche la jf. Con conaiderazioni analoghe 3 pud provers che, sc | punt dt aplicarione apparicnasns ad una fetta, a quest ultima appatiene anche il centro dei ietton ~Unvaltra importante proprieta riguardante ice insistema di vettori paralleli, _nola come proprietd dsrbuiva, exprime che, ai fini della ricerca del centr “sostiuire_an_qualsissi_ gruppo relativo centio. Si consider, a Primi ¥ Yetior (v , in forma vetorale, Pequazione deiVasse centrale: 2 segmento orienta 0, Jeti nel verso opposto,¢sod da 4 0. indviduanaturelmente un vettore gual od oppost al rultenc, deta, (cap. 1y m6) equlbrante de sistema dato. quando fos comsiden | Poi alface cenale ® Si tengs presente che pri stem! ad invariate salar alo, eqund per semi pan. per ogni O- M(0) = M,(O) che i tilems considerato presents, come gi si Feaneite, momento slant nulla bipeto ad 0 =A I sistemi piani di vettori 25 (0-2) aR 0 2.2) che esprime 1a coincidenas delsse sesso con la res per O parallels ad R, 0, eulvalenteniente, che eso € 7 Tuog® del punta momento Gallant nullo lender (9) fala ducaors pnormale a pinto cel veto offene per Taise, indicando con yi ¢ js le coordinate di 2, Tequarione scale Riys 2.3) riferita appunto al sistema coordinato O (y,)2) con origine nel punto A = Q diconcorso, “W Composizione ai vettori non concorrenti con K # 0 _LLprocedimento grafico con cui si opera comunemente| i vetior_not_concorrent : deferminazione del nsultante; per ja ricerca eosidetto_poligono_funicolae. In fg. 2.2b @ indicata appunto la poligonale che, ancora nel'ipotesi di un sistema comnposto di quatro veitori, ha come ato di chiusa il segmento orieniato 04 equipoliente ad Ke Set sel lane tp oP dete_polo, non_sopartenente ala poligonale, si proiettano da ésso i verti 0, 4-di ques@ulims; « partire 63 un, punto Ao, arbitrario anch'esso, si conduce (fig. 2.22) Ta parallels alla proiettante PO fino. ad incontrare i 10 vettore ul”) € poi, suc ivamenie, Ie “paralele alle Pi, os nellordine i success lati AAs, Aada, ‘AsAs, AzAg Gi tn poligono detto appunto funicolare. "FE taale dimostrare che ierseaione 2 dal prio © dell'Uktimo lato di quest un punto deli'asse centrale. ~ ‘Con riferimento alla fig. 2.2b, considerando i punti P, 0, 1, 2.. come estremi di weiter, si possono sustficare Je somme vettoriali qui di seguro elencate: 1-0=(P-0)+(1-P) 2-1=(P~1)+(2-P) 3-2=(P-2)+G-P) 4-3=(P-39+4-P) @ ea Al sistema assegnato, composto dai vettori ut"), u, u, u aventi come rette sosiituire Paliro, equivalente, costituito dai vettori P—Oe1-P applicati alle rette AoA € Ara P= 1e2~P applicati alle rette AyAz€ AzAs P—2e3— Papplicat alle rette Ards ¢ Ase P= 34 ~ Papplicatl alle rewe AsAye AAs

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