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CAMERA DEI DEPUTATI

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VII Commissione - Resoconto di martedì 8 marzo 2005

ESAME, AI SENSI DELL'ARTICOLO 86, COMMA 3, SECONDO PERIODO,


DEL REGOLAMENTO

Martedì 8 marzo 2005. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO. -


Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Stefano
Caldoro.

La seduta comincia alle 13.20.

Stato giuridico dei docenti universitari.


C. 4735-743-772-778-980-1144-1280-1337-1363-1751-1979-2018-
2087-2469-2612-2647-3022-3246-3277-3625-3626-3747-3762-3815-
3899-4260-4545-4762-4901-A.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, il 3 marzo 2005.

Ferdinando ADORNATO, presidente, comunica di aver informalmente segnalato


al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Letizia Moratti, nella
sera di venerdì 4 marzo 2005, l'esigenza della Commissione di procedere a un
approfondimento delle questioni emerse nel corso delle ultime settimane, in
relazione al dibattito apertosi in Parlamento e anche alla luce delle reazioni del
mondo universitario. Il Ministro ha dichiarato la disponibilità del Governo a un
rinvio del provvedimento in Commissione, onde consentire gli approfondimenti
che ella stessa d'altronde ritiene opportuni, come reso pubblico tramite un
apposito comunicato stampa.
Pertanto, avverte che, ove non vi siano obiezioni, nella odierna seduta
pomeridiana chiederà all'Assemblea, a nome della Commissione, il rinvio del
provvedimento alla Commissione stessa, ai sensi dell'articolo 86, comma 7, del
regolamento.

Mario PEPE (FI), relatore, si dichiara favorevole al rinvio del provvedimento in


Commissione, purché esso sia volto esclusivamente a consentire un ulteriore
approfondimento sulle questioni più delicate e complesse. Riterrebbe invece
estremamente grave se tale rinvio preludesse a un sostanziale
accantonamento del provvedimento, evidenziando che occorre altresì evitare il
rischio di eccessivi ritardi, reso concreto dal susseguirsi di periodi di
sospensione dei lavori parlamentari e dalla molteplicità delle questioni che
dovranno essere affrontate nei prossimi mesi. Ritiene quindi che la nuova fase
di esame in sede referente debba essere improntata alla massima
tempestività.
Sottolinea infine che il rinvio in Commissione non deve, in ogni caso, risolversi
in una sostanziale capitolazione di fronte alle richiestedella CRUI, che si è resa
protagonista, a suo avviso, di una vera e propria alzata di scudi a difesa di
interessi sostanzialmente corporativi, interessi che il nuovo testo da lui
proposto si propone di sradicare.

Ferdinando ADORNATO, presidente, condivide l'esigenza di assicurare che il


rinvio in Commissione non si risolva in un espediente per un semplice
prolungamento dei tempi di esame. Quanto alle considerazioni del relatore sul
ruolo svolto dalla CRUI, sottolinea di essersi sempre adoperato per assicurare il
pieno e sostanziale rispetto delle prerogative della Commissione e del
Parlamento. Proprio in questa chiave va letto anche il suo intervento nei
confronti del Ministro, di cui ha prima riferito, il cui intento è stato proprio
quello di evitare che una nuova fase di confronto sostanziale su aspetti
qualificanti del provvedimento si svolgesse nuovamente al di fuori della sede
parlamentare.
Il rinvio in Commissione è quindi innanzitutto diretto a salvaguardare le
prerogative del Parlamento. Allo stesso tempo, proprio per assicurare l'effettiva
riconduzione in Commissione del confronto in atto con le istanze
rappresentative del mondo universitario, è opportuno prevedere che la
Commissione proceda allo svolgimento di una serie di audizioni. Ritiene inoltre
che, sul piano dei contenuti, sarebbe scorretto non tenere conto di tutte le
deliberazioni fin qui adottate dalla Commissione: pertanto, sarebbe a suo
avviso opportuno, alla ripresa dell'esame in sede referente, adottare come
base per il seguito dell'esame il testo già licenziato per l'Assemblea, come
modificato e integrato dagli emendamenti presentati dalla Commissione stessa
in Assemblea e da quelli su cui è stato espresso parere favorevole.
Infine, esprime l'auspicio che il percorso da lui indicato consenta di restituire
serenità al confronto parlamentare su questo importante provvedimento,
superando le asprezze e le contrapposizioni che lo hanno caratterizzato nelle
ultime settimane, in modo da favorire l'emergere di un sostanziale accordo tra
i gruppi e con il mondo universitario: sottolinea, sotto questo profilo, che le
vicende di queste ultime settimane hanno condotto a una situazione in cui
rischiavano di «saltare» tutti i tavoli di confronto, anche quelli esterni al
Parlamento, su cui si confidava per conseguire comunque il risultato sul piano
sostanziale.

Antonio PALMIERI (FI), espressa la piena condivisione del suo gruppo in ordine
all'opportunità del rinvio del testo in Commissione, ritiene che debbano
comunque destinarsi al medesimo tempi di approfondimento certi e ben
definiti, al fine di evitare che si realizzi un suo «insabbiamento». Auspica
pertanto che il provvedimento sia tempestivamente reinserito nel calendario
dell'Assemblea.

Ferdinando ADORNATO, presidente, condividendo l'esigenza di una rapida


reintroduzione del provvedimento nel programma e nel calendario dei lavori
dell'Assemblea, sottolinea peraltro che le decisioni in proposito spettano alla
Conferenza dei presidenti di Gruppo, e invita pertanto gli esponenti dei diversi
gruppi ad attivarsi perché le rispettive esigenze siano rappresentate in quella
sede.

Giovanna GRIGNAFFINI (DS-U) sottolinea che i gruppi di opposizione da molte


settimane hanno segnalato con forza l'esigenza di un rinvio del provvedimento
in Commissione, segnalando i rischi legati all'accelerazione del suo iter
parlamentare, alla decisione di insistere sullo strumento della delega legislativa
e alla scelta di privilegiare la ricerca di accordi al di fuori delle aule
parlamentari. Rileva che la proposta del presidente dà quindi sostanzialmente
ragione ai gruppi di opposizione, ma sottolinea che questa constatazione non
può certo essere da lei ritenuta sufficiente, perché le forzature di queste
settimane hanno inevitabilmente logorato il rapporto tra le forze politiche e tra
Parlamento e Governo.
Ricorda quindi che fin dall'inizio le opposizioni hanno tenuto un atteggiamento
responsabile e costruttivo, condividendo l'esigenza di procedere a una riforma
dello stato giuridico dei professori universitari e concordando sull'importanza e
la delicatezza della materia. Purtroppo, fino ad oggi il Governo e il relatore
sono stati sordi agli appelli alla ragionevolezza lanciati dalle opposizioni, e
hanno risposto con arroganza e sufficienza alle loro richieste. Questo
atteggiamento ha condotto a un testo che scontenta tutte le componenti del
mondo accademico e che rischia di gettare nel caos il sistema universitario.
Esprime peraltro apprezzamento per la linea di condotta adottata dalla
presidenza, e prende atto con favore del nuovo indirizzo oggi assunto anche
dal Governo e dal relatore. Preannuncia pertanto che, nella nuova fase di
esame, il suo gruppo non adotterà comportamenti ostruzionistici; tuttavia, tale
nuova fase non deve risolversi in una ennesima finzione, ed occorre quindi
assicurare che le audizioni che saranno svolte - che devono dare la possibilità
di pronunciarsi compiutamente alle varie espressioni del mondo universitario -
e la successiva discussione conducano a un effettivo miglioramento del
provvedimento. Ritiene quindi che si debba prevedere un congruo periodo di
tempo prima della reintroduzione del provvedimento nel calendario
dell'Assemblea.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ritiene di dover precisare che perplessità


sull'iter adottato nell'ultima fase di esame del provvedimento sono state
espresse con chiarezza anche da diversi esponenti dei gruppi di maggioranza:
in particolare, ricorda che il deputato Garagnani, rappresentante del gruppo di
Forza Italia in Commissione, e diversi altri autorevoli esponenti della
maggioranza, tra cui il deputato Angela Napoli, avevano richiesto
espressamente un rinvio del testo in Commissione, onde consentire gli
opportuni approfondimenti. Egli stesso aveva preso atto di un orientamento
sostanzialmente unanime della Commissione, allorquando aveva inviato al
Presidente della Camera formale comunicazione della disponibilità della
Commissione stessa a un rinvio del provvedimento in Commissione. Ritiene,
pertanto, che - al di là delle inevitabili sfumature nel modo di porre la
questione - avrebbe già da tempo dovuto essere chiaro al Governo il disagio
della Commissione di fronte alla situazione determinatasi.
Flavio RODEGHIERO (LNFP) si associa alle considerazioni del deputato Palmieri,
concordando anch'egli sull'opportunità di richiedere il rinvio del provvedimento
in Commissione e allo stesso tempo ritenendo fondamentale che siano stabiliti
margini temporali certi per il suo esame.

Franca BIMBI (MARGH-U), nel salutare con favore la richiesta di rinvio del testo
in Commissione, ritiene che il tortuoso percorso procedurale fin qui seguito sia
indice della fallimentare politica del Governo in materia, che ha condotto a
risultati caratterizzati da approssimazione e superficialità, stante la frettolosità
con cui esso ha operato.
Ritiene infatti che il Governo, oltre che ad essere carente di sensibilità politica
in merito alle complesse e delicate questioni sottese al testo in esame, abbia
operato secondo un percorso metodologico assolutamente errato, non
prestando in alcun modo ascolto alle reali istanze del variegato mondo
accademico e alle esigenze di cui esso è portatore.
Dichiarandosi convinta che solo un confronto paziente e costruttivo con tutte le
componenti della comunità scientifica possa garantire la comprensione effettiva
della realtà universitaria nazionale, pregiudiziale, a suo avviso, al
soddisfacimento dei suoi bisogni e al conseguente miglioramento delle sue
condizioni, ribadisce la necessità di dotare il mondo universitario, che versa in
uno stato di incertezza e confusione, di strumenti legislativi e finanziari che
assicurino un innalzamento del suo livello qualitativo, in piena adesione ai
condivisibili obiettivi di potenziamento della società della conoscenza
individuati come prioritari dalla Convenzione di Lisbona.

Il viceministro Stefano CALDORO, dichiarata la piena disponibilità del Governo


alla riapertura della discussione del testo in Commissione, intende replicare alle
obiezioni mosse dal deputato Bimbi in merito al mancato confronto con le
componenti del mondo universitario, evidenziando come nel corso di questi
mesi sia stato mantenuto un costante rapporto di dialogo con le
rappresentanze della CRUI e del CUN, che hanno peraltro espresso piena
soddisfazione in ordine a tredici dei quindici punti oggetto di esame,
formulando riserve soltanto in ordine a due questioni, che meritano pertanto
un ulteriore approfondimento.
In relazione ai rilievi critici formulati dal deputato Grignaffini, dichiara che il
Governo non ha mai operato con arroganza, ma ha piuttosto inteso difendere,
dinanzi alle acerrime critiche dell'opposizione in ordine al testo in esame,
l'impianto generale del medesimo e le importanti finalità da esso perseguite.

Ferdinando ADORNATO, presidente, conclusivamente, in relazione ai tempi e


alle modalità con cui la Commissione potrà procedere alla nuova fase di esame,
ritiene che, sul piano del merito, non si possa non tenere conto del lavoro
svolto dalla Commissione anche in queste ultime settimane, e che allo stesso
tempo, sul piano del metodo, non si possa che riprendere il suo normale iter,
anche in relazione alle prassi seguite per provvedimenti ritenuti importanti e
urgenti. Ritiene pertanto che si possa preventivare, per la nuova fase di
esame, un periodo di tre o quattro settimane lavorative, in cui procedere sia
allo svolgimento delle audizioni sia all'esame di nuove proposte emendative. Si
riserva di formalizzare una proposta in tal senso in sede di ufficio di
presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Ribadisce quindi la proposta di chiedere all'Assemblea il rinvio del disegno di
legge C. 4735 e abb.-A in Commissione, ai sensi dell'articolo 86, comma 7, del
regolamento.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 13.45.

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