Il trimetro giambico scazonte ("zoppo") o coliambo o ipponatteo, deve il suo nome alla sua
particolare struttura metrica, così composta:
∪ — ∪ — |∪ — ∪ — |∪ — — ∪ Nell'ultimo piede il giambo è sostituito con un trocheo, provocando una brusca inversione metrica che fa "zoppicare" il verso. L'introduzione di questo verso è attribuita dalla tradizione antica ad Ipponatte, e per questo viene anche chiamato "ipponatteo"; dopo di lui, fu usato da molti poeti, soprattutto in età ellenistica (Eronda e Callimaco tra gli altri). Es. Ἀκούσαθ' Ἱππώνακτος· οὐ γὰρ ἀλλ' ἥκω (Ipponatte, fr. 13 B.) Quando il quinto piede è spondaico, l'effetto di rottura ritmica è ancora più forte e il trimetro viene definito ischiorrogico (ossia "dalle anche spezzate"): l'introduzione di questo tipo di verso è attribuito ad Ananio, ma si trova già nei frammenti di Ipponatte. In generale, le soluzioni dello scazonte sono più numerose che nel trimetro giambico acataletto degli scrittori di giambi.