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Laurea in Ingegneria MECCANICA ed ENERGETICA, A.A.

2006-2007
TERMODINAMICA APPLICATA E TRASMISSIONE DEL CALORE
PROVA SCRITTA del 14/06/2007
COMPITO A

Cognome:. Nome: Matricola:

ESERCIZIO 1
In un contenitore di acciaio, che opera in regime stazionario, entrano una portata di 1 kg/s di acqua in
condizioni di saturazione a 5 bar con titolo di vapore pari a 0.9, e una portata di acqua di 2 kg/s a 5 bar e
180°C. Il fluido nel contenitore e’ scaldato tramite una resistenza elettrica che fornisce 1000 kW. Nel
contenitore e’ inoltre presente una ventola. Nell’ipotesi che dall’unica uscita del contenitore fuoriesca acqua
in condizioni di vapore saturo secco a 5 bar, calcolare:
1) le entalpie specifiche delle portate in ingresso e in uscita dal contenitore
2) la potenza meccanica resa disponibile attraverso la ventola.

ESERCIZIO 2
In un ciclo Joule reale l’aria viene aspirata a 1 bar e 20°C e compressa fino a 30 bar. Il rendimento
isentropico di compressione e’ pari a 95%. La temperatura massima raggiunta nel ciclo e’ pari a 900°C, e
anche in fase di espansione il rendimento isentropico vale 95%. Ipotizzando che la portata di fluido che
circola nel ciclo rimanga costante e che le trasformazioni di compressione ed espansione siano adiabatiche,
calcolare:
1) i capisaldi del ciclo,
2) il rendimento del ciclo
3) la variazione di entropia specifica durante la fase di compressione e di espansione.

ESERCIZIO 3
Dei cilindretti di acciaio del diametro di 6 mm e aventi lunghezza di 12 mm vengono temprati riscaldandoli
fino a 1150 K e quindi raffreddandoli lentamente fino ad una temperatura ambiente di 400 K immergendoli
in aria a 325 K e con un coefficiente di propagazione termica liminare pari a 20 W/m2/K.
Calcolare il tempo necessario per il processo di raffreddamento.
(proprietà acciaio: ρ=7800 kg/m3; λ=40 W/m/K; c=600 J/kg/K)

ESERCIZIO 4
Si considerino due cilindri coassiali (nel seguito, il pedice 1 indica il cilindro interno, mentre il pedice 2
indica il cilindro esterno), di lunghezza L=2m e di diametro rispettivamente D1=30cm e D2=50cm. Tra i due
cilindri è praticato il vuoto. I due cilindri sono a temperatura diversa tra di loro ma uniforme in tutta la loro
lunghezza: si conosce solo la temperatura del cilindro esterno, pari a T2=90°C. Il cilindro esterno, di spessore
trascurabile, scambia calore esclusivamente per convezione con un fluido esterno a temperatura T3=25°C,
con un coefficiente di scambio liminare pari a α=30W/m2K. I due cilindri sono da considerare come corpi
grigi, le cui emissività hanno i seguenti valori: cilindro interno ε1=0.5 e cilindro esterno ε2=0.7.
Calcolare la temperatura del cilindro interno T1.
(Si ricordi che la costante di Stefan-Boltzmann vale σ=5.67x10-8W/m2K4).

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Allegato 1 Proprietà dell’acqua: liquido e vapore saturi

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Cognome:. Nome: Matricola:

Allegato 2 Proprietà dell’acqua: liquido sottoraffreddato e vapore surriscaldato

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COMPITO A

Cognome:. Nome: Matricola:

ESERCIZIO 1
Dati:
G1=1 kg/s;
G2=2 kg/s;
T1= 180 °C;
p1= p2= p3= 5 bar;
x1=0.9;
Q=1000 kW.

Dalle tabelle del vapor d’acqua alla pressione di saturazione di 5 bar si ricavano i valori seguenti:
hf = 640.4 kJ/kg
hg = 2748.6 kJ/kg
hfg = 2108.2 kJ/kg
Noto il titolo, l’entalpia del fluido 1 è:
kJ
h1 = h f + x1 ⋅ h fg = 640 .4 + 2108 .2 ⋅ 0 .9 = 2537 .78
kg
Il fluido 3 si trova in condizioni di vapore saturo secco, per cui la sua entalpia sarà quella del vapore alla
pressione di saturazione di 5 bar:
h3 = 2748.6 kJ/kg
Il fluido 2 si trova nelle condizioni di vapore suriscaldato; dalle tabelle si legge il valore dell’entalpia:
h2 = 2811.7 kJ/kg

Per la conservazione della massa all’interno del sistema:


G1 + G2 = G3
G3=3 kg/s
Per il primo principio della termodinamica per i sistemi aperti in condizioni stazionarie:
N
Q − W = ∑ Gi ⋅ hi
i =1
Da cui:
W = Q − G3 ⋅ h3 + G2 ⋅ h2 + G1 ⋅ h1 = 1000 − 3 ⋅ 2748.6 + 2 ⋅ 2811.7 + 1 ⋅ 2537.78 = 915.4kW

ESERCIZIO 2
Dati:
p1 = 1e5 Pa;
T1 = 20°C = 293 K;
T3 = 900°C = 1173 K;
p2 = 30e5 Pa;
ηis,comp = ηis,esp = 0.95
Per l’aria si ha:

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Cognome:. Nome: Matricola:

R* = 287 J/kg K;
cp = 1004 J/kg K;
cv = cp – R* = 717 J/kg K;
k = 1.4.

Si valuta la temperatura di fine compressione isoentropica:


k −1
p  k
T2,id =  2  T1 = 774.25 K
 p1 

E la temperatura di fine espansione isoentropica:


k −1
p  k
T4id =  1  ⋅ T3 = 443.9 K
 p2 
Ricordando poi la definizione di rendimento isoentropico di compressione:
l c (T − T )
(η is )compr = ideale = p 2id 1
l reale c p (T2 − T1 )
Si ottiene la temperatura di fine compressione adiabatica irreversibile:
(T − T1 )
T2 = 2id + T1 = 799.62 K
η is ,comp
Nel caso dell’espansione:
c (T − T )
(η is )espans = l reale = p 3 4
l ideale c p (T3id − T4 )
T4 = T3 − (T3 − T4id ) ⋅η is ,esp = 480.33K
Il calore scambiato lungo l’isobara superiore del ciclo è :
q 23 = c p (T3 − T2 ) = 1004 ⋅ (1173 − 799.62 ) = 374.87 kJ/kg
Mentre il lavoro netto ottenuto dal ciclo:
kJ
l n = c p ⋅ (T3 − T4 ) − c p (T2 − T1 ) = 186.8
kg
E’ ora possibile determinare il rendimento del ciclo:
l
η = n = 0.4983
q 23

Infine, le variazioni di entropia specifica durante le fasi di compressione e di espansione si calcolano come
segue:
Tf pf
∆s = s f − si = c p ⋅ ln − R * ⋅ ln
Ti pi
Dove i pedici f ed i indicano le proprietà riferite rispettivamente allo stato finale ed iniziale della
trasformazione
Quindi:
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T2 p J
∆scompr = s 2 − s1 = c p ⋅ ln − R * ⋅ ln 2 = 31.32
T1 p1 kg ⋅ K
T p J
∆sesp = s 4 − s3 = c p ⋅ ln 4 − R * ⋅ ln 1 = 79.6
T3 p2 kg ⋅ K

ESERCIZIO 3
Dati:
D = 0.006 m;
L = 0.012 m;
ρ=7800 kg/m3;
λ=40 W/m/K;
c=600 J/kg/K;
Tin = 1150 K;
Tfin = 400 K;
Ta = 325 K;
α = 20 W/m2/K.

Si procede calcolando innanzitutto il volume e la superficie del cilindretto:


π
V = ⋅ D 2 ⋅ L = 3.3929 ⋅ 10 − 7 m 3
4
π ⋅ D2
S = 2⋅ + π ⋅ D ⋅ L = 2.8274 ⋅ 10 − 4 m 2
4
La lunghezza caratteristica dell’oggetto è data da:
V
L = = 0.0012m
S

Occorre calcolare il numero di Biot:


α ⋅L
Bi = = 6 ⋅ 10 − 4
λ
Poiché il numero di Biot è molto minore dell’unità il problema può essere trattato come un problema a
parametri concentrati.
ρ ⋅L⋅c T fin − Ta
∆t = − ⋅ ln = 673.329 sec = 11 min e 13.329 sec
α Tin − Ta

ESERCIZIO 4
Dati:
D1 = 0.3 m;
D2 = 0.5 m;
L = 20 m;
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T2 = 90°C = 363 K;
Tfluido = 25°C = 298 K;
α = 30 W/m2/K;
ε1 = 0.5;
ε2 = 0.7;
σ = 5.67x10-8W/m2K4

Si calcolano inizialmente le superfici dei due cilindri:


A1 = π ⋅ D1 ⋅ L = 18.850m 2
A2 = π ⋅ D2 ⋅ L = 31.416m 2

La potenza termica scambiata tra cilindro esterno e fluido è:


Φ 2→3 = α ⋅ A2 ⋅ (T2 − T3 ) = 61.261 kW

Si può interpretare il trasporto di energia tra i due cilindri con l’analogia elettrica:

Eb1 J1 J2 Eb2

1 − ε1 1 1− ε2
ε1 ⋅ A1 F12 ⋅ A1 ε 2 ⋅ A2

Il fattore di vista, per due cilindri coassiali di lunghezza infinita, è pari a:


F12 = 1
La resistenza totale, è definita come segue:
1 − ε1 1 1− ε2 1 − 0.5 1 1 − 0.7
Rtot = + + = + + = 0.11975m −2
ε 1 ⋅ A1 F12 ⋅ A1 ε 2 ⋅ A2 0.5 ⋅ 18.850 1 ⋅ 18.850 0.7 ⋅ 31.416
Dall’equazione seguente, ricordando che il flusso termico trasmesso tra i cilindri in condizioni stazionarie
deve essere pari al flusso trasmesso dal cilindro esterno al fluido, si può ricavare la temperatura del cilindro
interno:
E − Eb 2 σ ⋅ (T14 − T24 )
Φ 1→2 = Φ 2→3 = b1 =
Rtot Rtot
Φ 2→3 ⋅ Rtot
T1 = 4 T24 + = 618.8 K = 345.8°C
σ

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