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r \ nchc qucst ( )volunr c, c( ) siconlc i pr e-

ceclcnti clcclicati tt, I norrti propri tlel-


/'Onbro, I ttottti tttrttuni dcll'Aniuru e I
ttoltt tlt'/lo I'rt.r.rtrntuziont', si avvalc di
ilna vast issim acollabor azionc int cr di-
sciplinar c, alkl scopo ( li ot t encr e un
clizionar io nr inim o di "im nr agini" che
livisit ino c at t Lr alizzinoil concct t o jun-
glr ir r not li Sincr onicit i.
.fung ideir un nuo\'o principio clie af-
fianca c conrpleta quclli gii esistenti di
tcmlx). s;razioc causrrlita.Lo de6ni sin-
croniciti c, sokr pcr farc qualche csem-
l) i( ) . lr r t gli evcr r t i sincr onist ici( 'olnpr c-
se: ir r t r r izior t i.
lit nt asic,r isior r i.1'r r ecogni-
zioni. sogni ver idici, pr r olezieecc.
La def inizione si basa sullir cont em -
poraneitii psiccllogica chc caratterizza
qucst o f cnonr eno;giacchesc si t r at t asse
solanr cnt c di cont er npor aneit a lisica
sar ebber o st at i suf f icicnt i vocaboli gi)
in r r sr 'rcont
. e'sir t cr oniar 'tsir r cr t lnisnr o.

I n t o 1 l c t t i n rt lirto Ji Sirio lirnrmirsoli


StefanoBaratta
nomi della Sincronicit)

Tutti sappiamoche i numeri naturalinon sonodellemere con-


venzioni.Il solocontarli:1... 2... ) ... 4..., ne rivelauna propria
entiti dotata di qualiti intrinsecheimprevistee imprevedibili,
comunque fondamentalinel comprenderee dipanare trama e
ordito del mondo naturale.Per renderseneconto bastapensare
alladistribuzionedei numeriprimi, coi loro collegamentiai nume-
ri immaginari.Jung scrisse- nel suo carteggiocon WolfgangPauli
- che il minimo comun denominatoredi fisicae psicologiad costi-
tuito dall'anticadynamisspiritualedei numeri.Ma, se cosi i: qual
d la loro naturae perch6i numeri naturafi"funzionano"?

A(lice)e B(ob) posseggono in comuneuna coppiadi particelle


che si trovano in uno stato detto "entarcgled"o intrecciato.
Possonoesseredue fotoni, di cui uno polarizzatoin direzioneoriz-
zontalee l'altro in posizioneverticale,ma non si sa qualedei due
sia polarizzatoorizzontalmenteo verticalmente.Si sa per6 che, se
si registrauno dei due fotoni e si trova che ha polarizzazioneoriz-
zontale,alioraI'altro risulteri averepolarizzazioneverticale.Come
mai, pur trovandosi a disLanza,i due fotoni sono "entangled" o
intrecciatiin manierainestricabile,con un legamechenon ha ana-
logo nell'evidenzaquotidiana?

Di seguitoriporto il commentodi Lorenzo Brutti (vedi il suo


Sogno)- un antropologoche E vissutoper cinqueanni col popolo
oksapmin- riguardanteun evento accadutogliin quel periodo.
.,[...] Talesognofu per me ancheun'espeienza"iniziatica"nel

13
StefanoBaratttt Prefazione.I nomi della Sincroniciti

sensoche, in una societadel segretocome quella oksapmin, dove Ma torniamo alla fisica.Pii precisamentealla fisica astronomi-
soltanto gli uomini iniziati erano al corrente del significato arcano ca. Li dove la materia, precipitando a velociti superiore di quella
del mio sogno, il fatto che io - bianco ignaro dei segreti iniziatici della luce, riduce e concentra la propria massa fino al fondo del
- mi trovassia conoscereinconsciamenteun codice culturale senza buco nero, lo supera e si espandein un nuovo bang. E Ia nascita
che nessuno me l'avesse svelato e per di piir ad averlo appreso del buco bianco, in cui il tempo si conta non pii dal passatoal
attraverso un sogno, mi conferi subito un'altra dimensione agli futuro, ma dal futuro al passato. E forse il tempo dell'eterno pre-
occhi dei miei informatori che da quel giorno presero a conside- sente?Come mai questi fenomeni della fisica atomica e subatomi-
rarmi come uno di loro.>>Capita a tutti di sognare qualcosa che il ca richiedono una conos cenza asftatta, fantasiosa,non relata alla
giorno dopo si verifica, almeno fino a un certo punto. Sciocco nostra esperienza diretta? Come mai per awicinarci ad essi non
sarebbe cercarne una spiegazionerazionale. Infatti il sogno non € sono sufficienti la profonditi e I'astuzia della fisica einsteiniana?
certo ia causadell'evento,ma le due cose sono sicuramenteleqate perch6 - almeno in parte - dobbiamo ricorrere all'arte, alla visio-
fra di loro: come? ne e alla conoscenzaPoetica?

Quando due persone si incrociano senzaaspettarseloe solo un Nel cercare di rispondere a questi interrogativi io e Flavio
attino prima si erano impror,r,,isamentericordati I'uno dell'altro, Ermini - curatori dei Quaderni di Conuergenze- abbiamo affidato
quando un sogno incredibilmente corrisponde a cid che da li a la rcalizzazionedi questo quarto volume a studiosi provenienti dai
poco ci accadri, quando veramentecapiamo chi ci d vicino, quan- vari campi del sapere,dalla fisica alla mistica,dall'arte alla scienza,
do ci sembra di aver conosciuto e amato una persona da sempre, clallapsicoanalisialla critica letteraria e di costume.'., allo scopo
anche se in realt) I'abbiamo appena conosciuta, la cosa awiene nel di ottenere una raccolta di brevi saggi,tutti fondati sul concetto
modo delf incontro. Non c'd un perch6, ma I'incontro stesso,la junghiano di "sincronicit)", che in qualche modo fornisce delle
sua reciprocita, diventano I'unica possibile cifra di quell'infinitesi- poriibih risposte, magari patziali, nra che rappresentano lo stimo-
male eppur irripetibile momento della nostra vita. Anche la nasci- io p.. .rnu nuova, continua e approfondita ricerca nel campo'
ta e lo sviluppo della vita sulla Terra sono dovuti, per la scienza, a
un incontro di questo genere. Una cometa ha incontrato il piane- -)<

ta. Alffe volte era successo.Forse altre volte accadr) di nuovo.


Perch6? Perch6 proprio quella cometa, in quel momento, ha In Mysterium Crniunctionzs, pubbiicato nei 1955' dopo aver
incontrato la Terra? affermato che Mercurio d materia e spirito, Jung inquadrd un con-
cetto destinato negli anni a divenire una topica della psicologia
<<QuandoTomds tornd a Praga da Zurigo, fu preso da una sen- analitica:il 56, come provano le sue numerosemanifestazionisim-
sazione di malessere al pensiero che il suo incontro con Tercsa boliche, cinge in un comune abbraccio sia la sfera corporea che
fosse stato determinato da sei improbabili coincidenzerr. (,osi ci quella psichica. Bisognerd aspettare molti anni. Pii precisamente
racconta Milan Kundera, commentando una situazionecli trrrbrr- lVolfgang
li tggi. Quando, in occasione della pubblicazione di
mento del protagonista, in una pagina esemplare,Jel,'insrtrtutihtlt' Pauli und C.G. Jung - Ein Briefwecbsel,1932'1958 (1992), ci si
leggerezzadell'essere,in cui si sofferma ad analizzarcI'cct.ezionir- accorgerd di come I'interessedell'autore per il matrimonio alche-
[ta di ogni storia d'amore. Ma non E invece gilrsto il c(]ntr.irr-i()/ mico di psiche, materia e spirito, sia crescitttocostarltementeper
Non d un awenimento tanto pii significativoc pri'u,ik.giirloclrrirrrri molti luitri e - in parte proprio gtazie allo stretto rapporto di
piir casi fortuiti intervengono a determinarlo/ scambio umano e culturale intrattenuto per mohi anni con

t+ 1t
StefanoBaratta I nomidellaSincronicitd
Prefazione.
Wolfgang Pauli - abbia aperto un nuovo e interessantecampo di
ca atomica e archetitpi e chiamd "fartore psicoide" un aspetto
ricerca. Si tratta della Sincroniciti. Peraltro il rapporto tra il padre dell'archetipo,che si enetgizzaduranteuna sincro-
quasi-psichico
della psicoanalisi e il noto fisico portd giovamento anche a que- a pp. 100-101,in
ni.ita. collegapsichee materia.Nel carteggio,
st'ultimo che - e non fu I'unico effetto - solo dopo aver incontra-
una letteradel marzo I95), Jung scrissea Pauli: <<Sono convinto
to Jung e iniziato a interpretare i propri sogni vide crescere in s6
che essa(la psiche)sia in parte di natura materiale.Gli archetipi,
l'attenzione per I'intricata relazione che lega la fisica dei quanti alla
per esempio,sono Idee (in sensoPlatonico)da un lato, purtutta-
psiche. Questo strano mix tra vita onirica, vita atomica e vita fisi-
uiu dull'uli.o lato sonodirettamenteconnessicoi processifisiologi-
ca cambid drammaticamente tanto lavita dello scienziato, a cui i
ci; e nel casodella sincroniciti essi sono organizzatoridi circo-
attribuita la scoperta di una delle pietre miliari nella fisica atomi-
stanzepsichiche,tanto da poter essereconsideraticomeuna carat-
ca: "The Pauli Exclusion Principle", quanto quella dello psicolo-
teristicadella Materia (comeI'aspettoche la imbeve di significa-
go che qui trovd i vocaboli necessariper descrivere il sottile eppur
to)>.E - in unaletteradel maggio1953(p. Ill) - precisa:<<...psi-
tangibile rapporto che accomuna physis e psiche. David Lindorff
che e materiasono governatida principi ordinatori comuni, neu-
- autore di Pauli and ]ung - The meeting of two great minds (2004) Da questadata in poi ogni
trali, di per se stessinon accertabilil>.
- con molta sensibilitd e finezza intellettuale, individua nelle teorie nelcorpusteofico junghiano,sianellarela-
successiva speculazione
di Keplero quel corpus teorico inizialema germinativo che poi per-
zionetra prich. e materiache negli studi sullasincroniciti, dovrh
mettera ai due di riconoscere agli stessi principi dinamici la
tener conto di quanto affermatoin questelettere.
responsabiliti di governare natura, psiche e spirito. Di fatto, tra gli
scritti del noto astronomo, scopriamo che definisce archetipi quel-
le immagini primarie che l'anima pud percepire con l'aiuto di una
capaciti istintiva innata. Questo ponte che collega le immagini pri- d impossibilequi e ora,con il tempoe lo spa-
Vistele premesse,
mordiali con gli archetipi ci introduce alla moderna psicologia
zio a disposizione,tracciareun esauriente,seppur compendiato
analitica, diventando uno strumento di indagine dotato di grande
quadro sul fenomeno della sincronicit). Riporterd quindi solo
capacitd e specificiti nel promuovere una conoscenzaempatica ed
aicuniparticolariaspetti.Da me scelti- quindi in qualchemodo si
emotiva, li dove assumeil nome e assurgeal titolo di istinto del-
trattera di un'operazionearbitraria- perch6sembranopir) esau-
I'immaginazione. Lindorff annota nelle sue pagine che cosi come
rienti di altri o pii interessantio aprono nuovefrontiere.
nella fisica dei quanti l'atto di osservareuna particella sub-atomi- quelli
Jung ided un nuovo principio che si affiancae completa
ca inevitabilmente condiziona il suo comportamento, tanto da ren-
gi) esisientidi tempo, spazioe causalit).Lo defini "sincroniciti"
derne impossibile una simultanea conoscenzadella sua posizione
e, solo per fare qualcheesempio,tra gli eventisincronisticicom-
e del suo momento (Heisenberg's Uncertainty Principle). anche
prese:intuizioni, fantasie,visioni, precognizioni,sogni veridici,
nell'indagine psicologica la presenza dell'osservatorecondiziona il
profezieetc... La definizionesottolineala contemporaneit)psico-
processo sotto osservazione.Nei colloqui con Pauli, Jung vcnne
iogica che catatterizzaquesto fenomeno;giacch6se si trattasse
certamente a conoscenzadi questa nuova prospettiva e probabil-
,olr-.nt. di contemporaneiti fisica sarebberostati sufficienti
mente non pot6 che pensare, per analogia, che lo stesso rl<tvcsse
vocaboligii in uso, comesincroniao sincronismo.
accadereanche nell'inconscio:l'Io doveva dunquc intcragirc cor-r
Dopo aver coniato il termine "sincroniciti", Jung vi diede
cid che osservava.Anche nei sogni. Da questa c()nsill)cv()lczza
diversisignificati:a) un principio di nessiacausali;b) una situazio-
crebbe il suo interesseper gli eventi sincronici, chc, l,, por.rt)a
ne in cui due eventinon stannotra di loro in una relazionecausa-
coniare il termine "psicoide" per designare1l tr,trt ,!',tti,,tt tr.rrfisi-

to
Stt'fanoBaratta Prefazir,tne.
I nctmidellaSincroniciti

ma tuttavia significativa;c) una situazionein cui due eventi, coin- Anche se il padre della psicologia analitica applicd la teoria
cjdenti nello spazio e nel tempo, sembrano collegati da un nesso della sincronicit) a un'ampia gamma di ienomeni, che forse sareb-
diverso e piu significativo. be pir) opportuno definire come parapsicologici, come ad esempio
<<Il concetto non spiega niente>>scrisse quando cerc6 di dimostrare tale principio verificando se vi fosseo
Jung in Sincroniciti
come principtlodi nessiacttusali.<si limita a formulare il verificarsi nreno una corrispondenzastatisticamentesignificativa tra segno
di coincidenze significative che in sd sono certo dei casi, ma che zodiacalee scelta del coniuge, a mio awiso il concetto non andreb-
posseggonoun talgrado di improbabilit) da doversi supporre che be accostato a tali esperienze. Meglio sarebbe inserido in una
essi si b_asinosu un principio o su una proprieti dell,oggetto empi_ visione del mondo strutturata sul modello dell'armonia prestabili-
rico.>>Questa considerazioneapre la strada a due ipotesi: o la psi- ta di Leibniz o sul modello schopenhauerianodella ..simultaneit)
che non d localizzabile nello spazio o lo spazio d psichicamente di termini non connessicasualmenter>. D'altronde si trovano espli-
relativo e lo stessodeve anche valere per la determinazione tem- citi riferimenti in questo senso, scritti da Jung nel volume sopra
porale della psiche o per il tempo. E ovwio che un postulato di que_ citato, che lo awicinano ad altri modelli interpretativi, dove il
sto genere avri conseguenzedi amplissima porrara. significato degli eventi d cercato, oltre che nei rapporti causali,
Rimanendo sempre al testo sopra citato, sincroniciti ccvneDrin- anche nei rapporti sffutturali: strutturalismo che sottende a una
cipio di nessi ac(tusali,I'autore dettaglid il concetto con una for- forma di armonia esperienzialetra gli eventi e la nostra capaciti di
mulazione piir precisa e circosranziaiadelle tre possibiritaprima comprenderli.
abbozzate, cosi descrivendole: <1) Coincidenza di uno statt psi_ La ricerca sulla sincroniciti spinseJung a tre principali consi-
chico dell'ossefvatore con un evento esterno contemporaneo e derazioni: a) a proposito di opposti, che per l'autore sono l'indi-
obiettivo che corrisponde allo stato o contenuto psichico [...J, spensabilee ineliminabileprecondizionedi ogni vita psichica,non
dove tra stato psichico ed evento esreriorenon i visiLile alcun rao- si pud parlare di reaiti, ma di illusione;b) materia e spirito conti-
porto di causaliti e, tenendo conto della relativizzazioneosichica nuano a mescolarsil'uno nell'altro come una realti condivisa (d'al-
di spazio e tempo che prima abbiamo messo in chiaro. iale .ap_ tra parte nella teoria junghiana la concezione del 56 d qualcosa che
porto non d neppure pensabile.2) Coincidenza di uno ,tuto pri_ si ar,'vicinaall'espressionedell'archetipo universale dello spirito e
chico con un evento esterno (pii o meno contemporaneo)coiri- Jung riconosce che le mete spirituali devono prendere corpo per
spondente, il quale perd si svolge al di fuori della sfera di perce- essere realizzate); c) I'idea dell'znus mundus - concezione pre-
zione dell'osservatore,e quindi distanziato ncllo spazio. . p.,o newtoniana secondo cui ogni strato dell'esistenza d intimamente
essereverificato soltanto successivamente legato a tutti gli altri strati, piuttosto che in relazione con un piano
[...]. l)Coincidenza cll
uno stato psichico con un evento corrispondente,non ancora esi- trascendenteo sopraordinatoche coordina le parti separate- non
stente,futuro, quindi distante nel tempo, il quale a sua volta pud d pir) un'astrusa teoria ma diventa un principio metafisico.
essereverificato solo a posteriori>>. La sincroniciti e\uno dei n-rodiche hanno gli archetipi per ren-
Ma nessuno dei numerosi tentativi di dimostrarc la variclit) dersi manifesti. In essa questi ultimi rappresentano se stessi.
scientificadella teoria sulla sincronicit) ha mai porrar()a risr-rltati Abbiamo qui a che fare con un ordine significativo che gradual-
apprezzal>Ll|cid nonostante moltissime personc si s.n. inrbattu- mente si svela e porta alla luce le sfaccettature di uno stessocon-
ie in esperienzesincronicheinequivocabili,sott. firr.nritrli coinci- tenuto archetipico,barlume, sentore,traccia,profumo, intuizione,
denze significativeo nello scoprire una str'rccie rli rcrrrlcnza,un riflesso dell'archetipo, che - si sa - di per s6 ,i inconoscibile.
corso' un fluire della propria vita, costellat. rlir c,r,t'rrirli qLresto Quindi - tenendo presente la tendenza propria agli archetipi di
t ipo. dare origine a una serie plurima e parallela di eventi - il comanife-

18 19
Stefano Baratta

starsi e il susseguirsidei fatti tipico degli accadimenti sincronistici


deve essereconsiderato come una manifestazione multipla dell'ar- Enrico Castelli Gattinara
chetipo, che in essi rivela, e gli stessiimbeve, di significato. Autds
Quando ci imbattiamo in questi fenomeni, spesso ci troviamo
di fronte alla numinosit), la potenza, la grandezza,la capacit) di
sorprendere e meravigliare tipica delle manifestazioni archetipi-
che. La nostra ragione in maniera grossolana e sorprendente si
ribella di fronte all'idea di dover riconoscere l'esistenza dei feno-
meni sincronistici. Anche chi non E prevenuto ha molta difficolti
nel riconoscere all'archetipo ordinatore la capacit) di trascendere
Autbs dDTdq
la coscienza.Il che vorrebbe dire concepire lo spirito e la materia
in modo unitario. La difficolti sopra accennata prende le mosse Stesso tempo, come gli orologi dell'esperimento mentale del
proprio da questo fattore. In altre parole, tornando a un concetto treno nella riflessione bergsoniana su Einstein, che perd si pone sul
gii citato, non d facile accettare la natura non puramente psichica, piano della simultaneiti.
ma psicoide, dell'archetipo. Ma anche autds to oa, I'esserestesso,dove nessun tempo alber-
ga I'identiti.
Ela coincidentia oppositorum del Cusano?

Queste riflessioni hanno l'intento di individuare un preciso Ogni vero inizio non ha una causa.
significato nella sincroniciti: non soltanto essa si presenta in
modo diretto, ma esprime anche e soprattutto qualcosa che tra- Cos'd la discontinuiti e che rapporto ha con l'acausaliti?
scende il suo apparire come insieme dei fenomeni che la caratte-
rizzano in quanto tali, con la loro struttura, la loro storia, perso- Cid che in storia viene chiamato "caso", vale a dire l'incrocio di
naggi e luoghi. E dunque importante catalogare la sincronicitd tra eventi e serie di eventi che non hanno nulla apparentemente in
i fenomeni simbolici, qualunque sia la qualit) e I'interpretazione comune, e che pure s'incrociano nel tempo e nello spazio. Gli anti
dei fatti accaduti.In quanto simbolo, e manifestazionedell'arche- chi lo chiamavanoFortuna (cfr. Koselleck, Fut. Pass.II, cap' 4)
tipo, i fenomeni sincronistici stanno tra aldiqua e aldild, tra con- E I'incrocio di serie causali indipendenti fra loro.
scio e inconscio, tra razionale e irrazionale, tra reale e irreale, tra
concreto e astratto, ogni volta sono sempre tutte queste cose
Lincontro
insieme. Considerata come simbolo, la sincroniciti rivela un mes-
saggio fondamentale: I'intuizione dell'unitd di tutto cid che esiste Capita a tutti di sognafe qualcosa che il giorno dopo si verifica,
e non esiste. almeno fino a un certo punto. Allora si esclama, un po' stupiti:
<<Pensa, proprio stanotte ho sognato qualcosa di simile!>. Sciocco
sarebbe cercarne una spiegazione razionale. Infatti il sogno non e
certo la causadell'evento. Le due cose sono legate fra loro, ma non
nel modo del rapporto causale,che E quello con cui abitualmente
si spiegano le cose. Spiegaresignifica infatti sempre rispondere alla

20 21
Enri co Castelli Gat tindra Autds
domanda "perch6?", vuoi risalendo all'infinito la catena
delle lcvole. Tace perd sul perch€ proprio quella colneta in quel
cause (come fanno i bambini intorno ai tre anni), vuoi interrom_
nromento ha incontrato la Terra. Ecco perch6 gli scienziati scrivo-
pendo la catena con la sussunzionedelle cause a una legge
gene_ no che lavita b una singolarit), una noviti in controtendenza a\
rale (come hanno voluto per molto rempo ra razionalitd*.id""nrr-
rlcstino decretato dalla seconda legge della termodinamica che ci
le e I'epistemologia delle scienzenutrr.uli).
condanna alla morte termica del disordine nel caos.
Quando invece due persone s'incrociano senza aspettarsero,o Una noviti non viene mai spiegata razionalmente. Si dd infatti
quando un sogno co'isponde alla realt), il legame fia le due
cose c()me un incontro, e solo dopo pud generare dei concatenamenti
awiene nel modo dell'incontro. Non c'i un perch6 <Ji questo
causali.Non possiamo spiegare perch6 c'i vita nell'universo fisico,
incontro, perch6 la carenacausaledel sogno (di cui la psicoanalisr
ma possiamo spiegarea quali condizioni si sviluppa e perch6 segue
ci sa indicare in parte..alcun_eragioni) non i la stessache ha porta_ una certa evoluzione.Ma questo vale per ogni cosa ftuoua.
to al sussisteredi quella realt). Il sogno ha incontrato la realtd. per
Qualcosa di completamente nuovo ci pud sfuggiredel tutto, o
questo incontro il sogno e la realti acquisiscono un significato
possiamo fraintenderlo, o ci pud incutere paura. Perch6 il nuovo
s:gn{o dalla reciprocit). Infatti ogni incontro d tale se d Jgnifica-
possa venire accolto occorre una disposizione particolare, quella
tivo. Lesperienza che se nc genera d di tipo particolare: .r.ri. .azio-
dell'apertura e dell'attesa.Ma perch6 il nuovo possa esistereo
nalizzablle nel senso di non motivabile, si manifesta nella
forma venire a essereoccorre la moltepliciti, e non I'identiti. Occorre la
dello stupore e dell'apertura. Stupore per qualcosa che
nulla singolaritd,e non I'uniformitd.
lasciavapresagire,ma che non 6 del t,.rttoinatteso(lo si d sognato);
La storia come disciplina mostra Ia forza irreversibile delle sin-
apertura verso qualcosadi nuovo, che sfugge alle catene causali
ma golaritd che sono gli incontri. Gli antichi la chiamavano Fortuna.
che possiamo accogliere (ci accorgiamo j.,llu coincidenza).
Nella storia infatti eventi come la nascita della vita si rcalizzano in
Lincontro d un nodo dove due itinerari o due esperienze
si quantitd indefinite e interminabili, continuamente. Ma la storia ,i
mescolano, per poi magari separarsidi nuovo. Non c'd Lgiorr" p.,
la scienza delle cause per eccellenza. Pii ancora che le scienze
cui proprio quelle strade s'incrocino: ogni strada seg,reiI projrio
naturali - dove la causalitde assoggettataepistemologicamentealle
itinerario, e facendolo ne incrocia un'altra. Ir nodo deli'incrocio
leggi generali - la storia lavora sulle causeall'infinito, senza poter-
apre nuove possibiliti, e rende diversa la strada stessa.osni incon-
si mai fermare alle condizioni di una legge. Questo per la casualiti
tro rende differenti i propri elemend: se c'b inconr.o, null sar) pii
e la moltepliciti delle singolariti con cui ha a che fare. Casualit)
come prima, e il tempo che segue sari irreversibilmente diverso.
che E a-causalenel nodo che d I'incontro, ma che non sostituisce
Quella strada non sar) piir I'unico cammino possibile, ir,"lo per questo la causaliti delle serie indipendenti. Un evento storico
f..-
corso obbligato: in virti dell'incrocio, si aprono nuove "
possibilita d spesso dovuto all'incrociarsi e all'incontrarsi di due o pii serie
di percorso, de'iazioni che rendono rnolteplice la strada sterru.
Lu causali indipendenti fra loro.
realti che ci circonda ha anche tale aspetio. E non per questo
E Prendiamo la nascita della scrittura, che si colloca in un perio-
meno reale.
do che risale circa a 5000 anni fa. La scrittura b stata un incontro
La nascitae lo sviluppo della vita sulla Terra sono dovuti
a un singolare fra certi segni e certi significati. Solo quando c'd stato
incontro di questo genere,senzaun perch6. una co.reta ha incon-
questo incontro, allora quei certi segni si sono legati strettamente
trato il pianeta. Altre volte .ru,u...rro, forse altrc v.lte accadri
a quei certi significati. Sarebbe potuto accadere5000 anni prima,
di nuovo' La catenadei perch6 si arrestaal calcol. .rbitare .l"i
J;; ma non d stato cosi. Evolutivamente, il cervello umano era gi) per-
corpi celesti,.e ci pud dar ragione dell'inrpatto. (,i pud persino
fettamente in grado di sviluppare Ia scrittura come aveva svilup-
spiegare perch6 la vita poi si d sviluppata grazic ail',rnil-,icr-,iefavo-
pato gii la musica e la pittura. Lincontro perd c'E stato solo in una

zz
23
EnricoCas
te/li Gattinara
ccrta cpoca,a un certo momento,quandoil tempo dei segnis'd
incrociarocon quello dei significati.E solo a partire da quell'epo- Lucetta Frisa
ca la scrittura,noviti inimmaginabile,i venuia ad err.re. I segni
c'eraro gii, i significatipure. Il linguaggiostessogii esisteva.Ma Caducit)
con la scritturatutto cambia.Nel mito di rheut c-heplatone rac- Contro la caduciti
contanel Fedrolaforza dirompentedel cambiamentosi manifesta
con la domandairagica,destinataa rimaneresenzarisposta,se la
scritturasia velenoo rimedio per Ia mente umana.segno di una
novitd sconosciutache origina una nuova temporaliti, quella che
pervadela permanenzasempreinterpretabileji ogni ,.rir,o.
Si pud "spiegare"la nascitadella scritturu,. lo ,i d fatto, ricor_
rendo a serie causalieterogeneeche implicano gli scambi .o-_
In uno dei suoi baiku MatsuoBashoscrive:<Erba estiva:/ per
merciali,lo sviluppodelle grandi civilti e la necessitddi comuni-
molti guerrieri/ la fine di un sogno>>. Da semprei poeti mettono
caree catalogarein modo efficiente,il raffinarsidella cultura.Ma
al centro della scenail tempo inesorabilee la caduciti della vita
questo non toglie nulla all'inspiegabileincontro che la scrittura
con le sue impreseillusorie,il dolore per giovinezzae bellezza
manifestafra il tempo evanescente e tutto mnemonicodellalingua fugaci come ala di farfalla.Lala di farfallami riporta all'idea di
parlata,il tempo lunghissimodei significaticondivisie il tenipo
Psychde quindi a SigmundFreud, chein Caducitdparladi questo
ambiguo e incompiuto che nascecon lei. Sincronicit), .o-. hu
dissolversie del dolore che ogni essereumano non pud non pro-
scrittoJung,vuol dire incontrofra temporalit) diversein uno stes-
vare nel momento in cui ne acquisisceinteramentecoscienza:<.Il
so momento temporale.Impararea pensarel'incontro E uno dei
poetaammiravalabellezzadella naturaintorno a noi ma non ne
compitiche restanoaperti allafilosofiae che un'epistemologia cri- traevagioia. Lo turbavail pensieroche tutta quella bellezzaera
tica farebbebenea non ignorare.
destinataa perire, che col sopraggiungeredell'inverno sarebbe
scomparsa:come del resto ogni bellezzaumana,come tutto cid
che di bello o nobile gli uomini hanno creatoo potranno creare.
Tuno [...1 gli sembrava svilitodallacaducitia cui era destinator>.
Ma a segnodi questamancanza,di questoprofondo sentimen-
to dell'effimero,il poeta ci lasciain erediti le sue parole: poesie
che, Iette e rilette, diventerannobumusper altre poesieche ver-
rannoscritteda altri. Si delineaquindi una traccia,una sciadi volo
per chi vogliaseguirela divagantee invisibiletraiettoriadella far-
falla. Per sostarein areagiapponese,ricordo le parole del sette-
centescoYosaBuson:<<Unmonacosolo/ leggeuna pietra incisa/
nel vento invernale>>. Una pietra incisacome quelladi Gilgamesh
giunta fino a noi dal fondo dei millenni, e non solo perch6la pie-
tra d materia legata alla permanenzapii di un foglio di carta.
Busonsembrarispondergliancheluifacendoparoladel sentimen-
to dell'eterniti, esprimendolosimultaneamente in tre immagini:il

24 2t
LuccttaFrisd Caduciti

, r , , n. r \ , ,
' . ' l rl .rr.i o s l )c c u l a rea l l e tto re i n tempo real e_, l a pi etra Il poeta non ha un suo pensiero originale. Ha un destino,
, lr , lr ' r . r lr r 1 r:rl o l icr i l v e n to c h e n o n l a cancel l a. comune a tutti i poeti: circoscrivere la sua lotta e la sua illusione
ll 1r.t.rrr,lcggcndoaltri poeti, ha la sensazionedi abitarein una (lentro un tessuto di parole, applicandosi ostinatamente a questo
t trrr11111i1'l dove ogni componenterappresentala caduciti nella pro- lavoro. Per Danilo Kis: <<Tuttocid che soprawive al nulla d una
l,rit inJiuiduale uersione, con parole che affida al sogno della
1'riccola,vana vittoria sull'eterniti del nullao. Il suo perenne scacco
soprawivenza dopo la sua morte fisica, qualunque sia il supporto _ i speculare alla consapevolezzache nel vuoto delle parole non tro-
pietroso, cartaceo,digitale o "ventoso". Siamo di fronte u .rr, ,.utto vcri che il vuoto delle parole. Ma la vita B divenire, supera e tra-
di resistenza>>, come suggerisceGilles Deleuze. La resistenza - l, at- volge I'impermanenza umana. Quello che qui muore, altrove pud
to in cui la vita si oppone al <<destinodella vito - consisteproprio vivere, forse sta gih nascendo. Pensando oltre noi, come oltre le
nel parlare della morte e prolungare questo corteggiamento a nostre parole, troviamo vita e morte compresenti in un divenire
distanza,fino a quando lei avri il soprawento: B atto metapoetico non legato solo alla cronologia umana. Allora, se d vero che ogni
attorno alla morte. Nelle epoche d'oro della poesia spagnola e di poeta cerca la sua voce, per individuarsi dal nulla, E anche vero che
quella inglese, al pieno fulgore di una regaliti t"...n, fa da con- la sua poesia d chiamata a compiere un passo ulteriore: procedere
traltare il fulgore spoglio della sua caduciti, cosi come nella pittura clltre il suo percorso individuativo e confluire, con la sua debole e
della,natura morta gli oggetti sono colti sul punto di sparire dal- invisibile scia,nell'aria grande della poesia. Nessun poeta possiede
I'occhio dell'osservatore- occhio vivo, demiurgico, e asincronica- le parole. Sono loro a possederlo.E lui d voce tra le voci, dissemi-
mente occhio della morte che ne illumina la precariet). nata in intrecci, mescolanze,polifonie. Nel suo prowisoio bic et
euasi dida-
scalicamentelo stessomessaggio- il permanere della dissoluzione nunc il poeta non si individua se non nelle variazioni di queste
nel suo passaggionel tempo - viene espressonel tema delle tavole tracce, come un attore che, ogni sera, intona le stessebattute con
apparecchiate e sparecchiate.Quando John Donne inneggia all'a- vibrazione individuale e sempre diversa, perch6 l'arte d moltepli-
more parlando della morte e inneggia alla morte alludendo ail'a- citd e continuum di una stessaintonazione.
more' questo amore mai scisso dalla morte si eternizza nelle paro- In una parabola che forse ho letto in qualche antologia borge-
,,vivi"
{e, parole come pietre tombali, testimoni dei morti tra di noi. siana, un uomo compie un viaggio lunghissirno per trovare un
E un doppio movimento di sincronia che ruota arrorno a se stesso, tesoro. Durante quel viaggio incontra qualcuno che gli racconta
non la coincidentia oppositorum verso qualche ipotetico centro. Il un sogno dove viene descritta proprio la sua casa, da dove lui E
concetto di caducit) - che si tinga di religiositi e di fede nell'urra- partito, il suo cortile eil pozzo al centro del cortile. In fondo a
terreno come di laicita senza speranza - segue una traiettoria da quel pozzo, dice, c'd un grande tesoro. L'uomo torna a casa,scava
fuori a dentro e viceversa, in un apparente sincronismo, celebran- sotto il pozzo e trova il tesoro. Che d sempre stato li, a pochi passi
do, a seconda di questo movimento, il Tempo (che coglie passato da lui. Ma lui lo ignorava. Il lungo viaggio gli d stato necessario
presente e futuro) o il tempo dove vediamo il presente, I'effimero e per conoscere la realti che cercava: lui stesso.Il racconto sembra
il semplice sparire dell'uomo. Sparizione fatta disegnali che conti- un chiaro esempio di quanto Jung intendesse per processo di
nuano a parlarne. Morire composto di segni che restano uniche individuazione.
"consolazioni" per chi li scrive, contro ogni trascendenza.Ai
versi Anche per il poeta il viaggio E simile: tuttavia, appena toccato
di Omar Khayyam: In mano prendi una coppa e la treccia il centro della sua poesia, sa che il suo nome si perderi insieme a
"[...]
d'Amica gentile / che passa,passae non resta, questa tua vita di un tanti altri che, nella loro molteplicith di voci, andranno a compor-
giorno>>fanno eco quelli di Lorenzo il Magnifico, *[...] chi vuol re un solo suono di fondo, una polifonia anonima. Nel suo viaggio
esser lieto sia / del doman non v'd certezza>>. ha incontrato compagni che, secondo Jung, sono figure dell'indi-

26 27
Lucetta Frisa

viduazionee, nellefiabe,gli <aiumnrimagici>>: srranecoincidenze


che non lo davanti a un definitiuo u"llo d;oro Il tt u r ,t,\l ,t r tt,l l 1 t1tl,rr l t t
.ma a uno dei-accompagneranno
tanti che_loseguiranno,a una serieprogressivadi
mascheramenti
( )allipolis
e smascheramenti attraversoc,ri ubitur. l. purol"
come.scudi - semprepir) sottili _ conrro la morre. La sincroniaimpossibile
t . puioi"_
mascheresonole traccedel suopassaggio terreno.Ma d solo atffa-
verso.di esseche pud fingersi immoilnl, e collegarsi
ull,ide" del
divenire.La sincroniciti d questocon*asto insaiabire,
tra vita e
che solo le parole,con la loro pelle illusoria,n.liu t.rrir,r.u yuXena tcr rcrl,q
T9t!":
dei richiamie dellecorrispondenre,hunnoil poteredi RlRr.,Rep.,IV 4l5c
alreviare.Se
il non fare parola d consegnarsiail'irreversibirita. i""pp"liliil;
di una mofie che esistequi - nel nostrotempoma non nel
diveni_ La Rcpubblica di Platone E il primo grande testo della lettera-
re del Tempo-, scrivered il tentativodi esprimerequalcosa
che Iura occidentale in cui troviamo congiunte le idee di utopia e sin-
"trabocca"e ci ammutoliscementreci esorta,paradossalmente,
a elonia. Nel libro secondo la domanda socratica sull'uomo - gnozi
farne parola.Una finzioneche non sari pii fir,rion., rn, .p...irf" \&tuton - si apre a una nuova dimensione, la Citth. Luomo d come
microcosmicodi un'altra- seppureirraggiungibile_ realta.
un testo scritto in lettere uoppo piccole per la nostra vista; ma ci
VicenreAleixandrenei suoi pot*oi-i, la-consumation
s*ive: viene in aiuto un testo di egual contenuto scritto in lettere molto
<Fared vivereancora,/ o esserevissuti,/ o prossimi.
Chi muore piri grandi. Questo secondo testo e la Citti. Socrate, dunque, si
vive e dura>>.
propone di osservare la "nascita" della Citt): <<Sudunque, dissi,
costruiamo nel discorso una cittd fin dal principio (to l"oytl)>>
lRep.,II169c).
Socratecominciacol descrivereuna citti "sana",chesi limita a
sopperireal bisogno;una comunitdsenzaviolenza,immobile nella
suanaturalit).Ma questa"citt)", gli si contesta, sar) non-umana,
una <<cittidi maiali> t172d). La citti umana,veramentecivile,
dotatadi mercato,beni, commercio,templi, dimore,d la citt) del
lusso,che Socratechiamala cittd <<infiammata>> [)72d): "gonfia",
malataper I'eccessodei beni e delle brame.In termini moderni,
I'uomo € uomo solo quandod uscito dallo "stato di natura" (piir
tardi lo sosterri il Kant del)eCongetturesull'origine della storia);e
nello stessotempo la "civilt)" comportauna crescitairrefrenabile
dei desiderie delle ambizioni,fino a rendereinevitabilela tiranni-
de e la guerra.
La citti su cui verte ora la ricercanon d pii la citti delleorigi-
ni o reale,ma una citti Ia cui costituzionepermettadi evitaresiail
pre-umanosiail disumano.Sar) una citti costruita"nel pensiero"
(Lo"yor), <<come se raccontassimo una favolan[l76d1. Callipolisd

28 29
Bianca Maria d'Ippolito Callipolis
un'ipotesi,I'idea di una citt) che rispondaai nuclei essenziali del- il "paradigma" platonico dimostra,nella supremaziadeI sapere
I'anima:il sapere,il coraggio,il desiderio.Cid chevi conduced I'e- sullapotenza,il "racconto" filosoficod destinatoa far deperireil
ducazione:al <<giusto amore>>, che d <<amore del bello> [Rep.,III mito tradizionale.Il mito esiodeodella primigeniae feliceetd del-
403', 403c1. I'oro, come il mito del regno di Crono nel Politico platonico
Ma qual d il rapporto tra il discorsoe la realt)?La citti perfet-
1269b275c), si riferisconoa un'eta incomparabilecon la storia
ta, il cui "racconto" viene contrapposto,per la sua razionilitd,ai umana,a un'assenzadi tecnicae di pensieroagli antipodi della
vecchimiti, devepotersi"trovare" nellarealt). La suapossibilit)d qualiti di Callipolis.Nel passatocome nel futuro, la Citt) E resa
garantitain linea di principio dalla corrispondenzatra la configu- bella dall'invenzioneumana.E nel passatolontanissimocomenel
razionedell'animae la costituzionedellaCitt}. Si tratta di un Dara- futuro incalcolabile,cid che muoveI'umanit) a concepiree tenta-
digma in sensostretto, che escludeuna distanzaassolutaira il re CallipolisE lo statod'indigenzadel sapere,di violenzae lacera-
saperee la realti. zionee insiustizia.
Nasce dunque il vero problema: qual d il tempo della
Callipolis? Il filosofo d un <<pirtoredi costituzioni>> [Rep., VI,
501c], fondatesui modi dell'animae la funzionedell'educazione.
Ma quandoe comeE resapossibileCallipolis?<Siirriterannodun-
que ancoraquandonoi diciamoche prima chela razzadei filosofi
non assumerd il poterenella cittd,non vi sardn6 per la citt) n6 per
i cittadini sollievoai propri mali, e neppure sari compiutamente
realizzatala costituzione che abbiamo raccontata nel nostro
discorso?>> [501e].Solo quandoil potereasseconderila sapienza,
vi sar) la citti perfetta,armoniosa.. perch6I'ordine tra i momenti
dell'anima d. musica. Quando I'anima sari musicale, vi sari
Callipolis.
Callipolisd dunquela citti del futuro - e il tempolungo neces-
sarioal discorsod immaginedel tempo incalcolabilmente lontano
in cui sari compiuto I'adeguamentodella costituzionepolitica
all'animaperfeffamenteeducatae sar) la signoria del sapeiesulla
forza.Ma proprio perch6sari reale,Callipolisperird - secondola
Leggecui d sottoposta ogni cosageneratalRep.,YIII,546a-cl.
In realti, Callipolis,considerara nellatotalit) del tempo pensa-
bile, abitadiversedimensioni.<<Se perd d accaduto- p"rru Stcrate
* nell'infinito tempo passato,o anche oggi accadein qualche
regione barbarica a noi ignota per la sua lontananza,oppure se
accadri nel futuro che una qualchenecessitiinduca chi eccelle
nella filosofiaa prendersicura di una cirt), allora [...] la costitu-
zioneda noi descrittad esistitao esisteo almenoesisteri>[Rep.,
VI, 499c-dl. Ma sela "belfezz^"dellaCini perfenarisiede,come

30 31
Con-presenza
C)ndaunica di cui
Camilla Miglio progressiuamente sonontarc;
-
pli esiguodi ogni mdreposst:bile
Con-presenza marechesi conquista.
Oltre la "vera presenza"
Quantezonedi questispazifurono gii
internein me. Certi uenli
rni sonocomefigli.

Mi ricc,nosci, aria, tu, piena ancoradi luoghi gii miei?


Tu, un tempo scorzaliscia,
rotontliti e foglio delle mie parole.
Neuton pensat)ache la /ucefosse costituita di parttcelle, ma poi si sco_
nl t 1 che si cotnporta come un'onda. pia tirtti per6 (alliinlzio iel Lintuizione di Feynman d profonda. I fenomeni della fisica ato-
Nouecento)si i osscraatoche ffittiuamente ra rucesi comporta,a uorte,
mica e subatomica, della fisica non lineare, per la logica cui la
come ura particella. Da sempresi credeuacbe l'elettrone
fosi" ono parttcei- scienzaE abituata ad affidarsi,restano <<misteriosi>>. Chiedono una
la, e poi-si i scopeltochesotto molti punti di uistast compofiacome,tn.on-
conoscenzache egli chiama <<astratta>>, <<fantasiosa>>, <<nonin rela-
da..E che quindi, in realti, non si'comporta n6 conteparticella nd come
onda. ora ci s/amoarresi,e dlciamosemphicemente <<non? n€una cosanri zione con la nostra esperienzadiretta>>.
l'altrar. In altre parole, chiedono una conoscenzapoetica. La poesia i
Perdc'i una cosapositiua;gli elettronisi coruportanocomela luce pulsazione di sistole e diastole, e insieme astrazione.Non E in rela-
[...],
sonotutti oondecorpuscokrir> [ .1.Le informazionisul comportamento ato_ zione <<conla nostra esperienzadiretta>>,ma dice proprio il margi-
mico e su piccolascalache si eranoandateuia uia accumulandorJurante ne ffa questa esperienza nel momento in cui svanisce, e la sua
il
primo quartodel Nouecento.[. . .] generaronouna confusionecrescente,finar- costellazione che gi) - o ancora - brilla nel cielo. Pensiamo alle
menterisoltatra il 1926e il 1927da schrr)dinger, Hiisenberg, Born.'[...]
I I comportamentoatomico,essendolontaiissimo dalle isperien* ora,- stelle, la cui luce arriva a noi dal passato,come una macchina del
n.arie, peculiare e misterioso a chiunque, a cbi appenainizia a stu- tempo: presente e passato in un solo raggio che parte anni luce
-appare lontano e colpisce, oggi e qui e ora, la nostra retina che si serra. E
diarelafsica comea cbi ha anni di esperierri t...1. griiil aoW;i*" ;;p:;
rare a conoscerloin modo astratto, o fantasioso,e non in ,elazione)lla tempo, insieme dilazionato e simultaneo, che attraversa Ia notte.
nostra esperienzadiretta. Questa veriti delle stelle la racconta la scienza,ma Ia esprime
nel modo pii profondo e antico la poesia.
Cosi spiega Richard P. Feynman nel suo celebre libro Allo stessomodo: onda e particella, statica e dinamica, ordine e
comportamento Quantistico, del 196. Ma gii Rainer Maria Rilke caos, pieno e vuoto. Questo paesaggioatomico per nulla simile a ci6
(e potremmo citare altri poeri) nel t92i, nil primo che alla nostra retina d noto, d da sempre familiare ai poeti, nella poe-
della seconda
parte dei Sonetti a Orfeo, avevascritfo: sia del Novecento acuito nella sensibiliti e nelle forme' Come E fatta
r.rnapoesia?Proviamo a pensare alla posizione di vocali e consonanti
Respirare,tu poemainuisibile! e sillabe e accenti. Si chiamano in uno spazio che E anche sempre
Puro spaziocosmicoscambtlato
tempo e ritmo, nella ripetizione e variazione costruiscono lo spazio di
Cont i nuament e con l' essere nost rc,t.Cr_t
nt rapp eso,
in cui ritmicanente accado. cui sono parte, uno spazio che si espande e si contrae con I'andare
del pendolo tra sensoe suono. Alcuni elementi - suoni, colori, imma-

t1 J3
CamillaMiglio

gini - diventano stlange attractors, direbbero i fisici. Luoshi intorno


ai quali il tempo prima accelerae poi si addensa,verso i quari diver- Sirio Tommasoli
se zone del testo convergono.E sono con-presenti.
Cosa-causa-di-s6
Un suono scorre nel letto del proprio verso, ma torna anche
altrove, d con-presente, chiama a s6 altri spazi e tempi del testo.
Armonia della materia
I fenomeni della poesiasono sempreanclrefenomeni di non-loca-
litd. Nonlocalit) d quanto awiene quando lo sperimentatorebom-
barda una scatola (box) con r-rnapanicella, e in un'altra scatola sli
strumenti registrano un fenomeno analogo, nonostantela particella
abbia colpito un luogo lontano. E come se lo spazionon forre \,,uoto,
ma coeso, denso. Dicono i fisici, non esiste il r.uoto, ma qualcosa
come l'etere, una sostanzafluida che mette in collegamentoi corpi. I Larte E realtdin s6,non ha significatio riferimential di fuori di
corpi non hanno i confini netti che noi osserviamo a occhio r,rio, il se stessa.Non rappresentao descrivecosaaltra da s6 e in questa
loro margine progressivamentesfrangiato, secondo modelli idrodi-
'i perfettaautonomiarisiedeI'originedellaforza chesi rivelaa chi le
namici, nello spazio (bellissime le immagini e importanti gli studi di rivolgelo sguardo.
Gerhard Grossing riportati sul sito dell'Ains-Austrian lnstitute for
Nonlinear Studies: http :/ / w eb.telekabel.atlains/). I- inteiligenza poe- Il segnodell'artistasi manifestain una moltepliciti di forme,
tica conosce la dimensione del dire in un suono, in un veiso, in una sospese sull'infinitoapertoche trascendeil tempo e lo spazio.
parola, due o addirittura pii spazi-tempo insieme. Non propone,non comunica.E un'affermazioneindifferente e
poesia, oggi, alle.soglie del ventunesimo secolo, d sorella insensibilealla risposta,che non generarapporti di consuetudine,
- _La
della scienzapii ardita. E scienza,d intuizione, d pratica della con- non E utilizzabile,non d misurabile,non d consumabile.
presenza' che va oltre la <<vera presenza" di George Steiner: non ha
nulla di metafisico, d anzi sempre molto fisica e insieme astratta.. La forma dell'artesi rinnovamai egualenellamateriadell'ope-
non d mai del tutto fuori dalle categorie, tutte umane e insieme ra, in un rito ripetuto che inseguela verit) delle cosefondandosi
naturali, dello spazio-rempo. sulla trasparenza $eatrice del pensiero, la sapienzadella vita
madre-figliadel cosmo.Ripercorrein percorsidiversila sogliadel
Bibliografia dubbio, la lineasfumatadell'orizzontechedivide l'esseredallasua
negazione-origine.
Richard P. Feynman,comportamentoeuantistico, in Id., sei pezzi
facili
11961,trad.di LauraServidei,
Adelphi,Milano2000.
I-larted visionariae contemplativa,non lasciadi s6 memoria
Gerhard Grrissing,Das (Jnbewusstein der physik. IJber die obiektalen illuminazioniche si mani-
Bedingungen
compiutama frammentidi conoscenza,
uissenschaftlicher
Theoriebildung, Tutia+Kant,\x/ien-Berlin
199). festanoimprowise, effimere come il respiro dell'universoquando
invade,per un attimo,chi guardail cielo luminoso dellanotte e poi
ld., Q.uantumCybernetics,Tougrda Unificationof Relatiuityand euantum
Theoryuia CtrcularlyCausalModeling,Springer,New york ZOOOI svaniscecon lo svuotarsidei polmoni.
RainerMariaRilke,Sonettia Orfeo,Il,l, in Id., poesie,II(190g-1926),
a cura
di GiulianoBaioni,Einaudi-Gallimard, Milano-parigi1995. Il segnodell'artistapercorrein direzioniimprevedibilile linee
GeorgeSteiner,Verepresenze, dell'indetermina-
ellittichedella contiguiti, dell'approssimazione,
Garzanti,Milano 1992.

)1 3t
SirioTommasctli
tezza,su piani di nitidezzache si intersecanoe
sovrappongono
instabili.Echi dilatati si rifrangonosul ritmo imposto
ollamai..io Peter Carrauetta
per poi perdersi bruscamentenel nulla,
crepe si aprono sulla
superficiedestandobagliori di memorierepentine
in un divenire
Diacroniciti
di forme e sospensioni dellaforma cheannuncianoir vuoto:l, p..-
cezionedel non-luogolegataindissolubilmente
all,essere,che si
manifestadiscontinuaner sogno,agitaIalbaperenne
dellavita.

. .,Lartesi rivolgealladimensione del tempoche tendeallo zero.


r, il temponon coniugabiledel cosmo,del fluire generativo
dell,e_
nergia in-cui albergala vita, che transitadd p.!r..,t.-orr*,.
presente-futurosenzasoluzionedi continuita.
n t._po *aia "f Come si fa a pensaree dunque capirela sincroniciti se non a
dalle misurazioni dell'esperienza,negato d,aila forzanrn
ai"..""i- partire dalla sualabilit), dalla sua infondatezza,dalla suametafisi-
dei s.ensi.che appartieneall'ambiltomisterioso
:X saqrrnru dell,intuizione, citi? Se lo si concepiscecome pura coincidenzadi eventi,il sin-
aIIa delpoido:Ia pulsioneoriginariache si espande
a dis_ cronico riveste si un valore orientativo, potendo inscenareun
solversie ogni volta rinasie, comela i.iti.u fenice,p";iil;;;;
la mareriacon la rappresentazione luogo di p^rtenzaper estrapolazionisiamatematicheche psicolo-
di infinite fr;;;;..,"p;;;;.'" giche, tuttavia esso d destinatoa manifestaresubito la propria
Il tempo dell'arte non i chiuso nel divenire auto-nientificazione, owero il proprio non-€sistere. Questostatoo
della narcazione, condizioneb tipico delle filosofieidealiste,quelleche sostengono
ignorail percorsoche induceI'azionealla quiete,
riduce l'.-orio_ che la materianon esiste,ma anchedi quelleche si nascondonoal
ne in equilibrio,riconduce la forzaul pot"... Non
traduce di sottodellescienzepure,le quali insistonosul far coincidereI'ar-
Larmonia dellamateria,dellacosa_causa_di_s6, ch6 con I'assioma,il principio con il fine. Nelle matematiche,il
rivelatae nega_ punto, il numero e la linea esistono,si dice, come Forme, o con-
ta nel presenteche si dilata e_contraeirregolare,
,i ,p.*iir-i.i cetti puri, sempreidentici a sestessi,in ogni luogo e per tutti, indi-
segnidell'arte,si moltiplicasullasuperficiei.il.
,u" r"r-. i" ."a. pendentementedal chi e dal dove, a prescinderedagli esseri.Se
di energiache vibrano incoerenti,intransitive.
junghianamente non si di nessocausaletra awenimentiin sincro-
E l.rnmc,toche tende all'infinito. nia, che cosacollegala psychealla materia,il pensieroal senso,
I'immaginealla realti? Non sempreduranteun incontro tra due
esseri(devoper forzaprecisare:due esseriumani)si manifestasin-
cronicit): basti pensareall'innamoramento: la situazionedell'uno
(desiderante,febbricitante,giocosa,spessoanche agonale)non
semprecoincidecon simileo analogasituazionedell'altro.Di sto-
rie di incomprensioni,disguidi,malintesie asimmetrietra inten-
zioni e disponibilitdsonozeppigli annalidellaletteraturacomele
memoriedi chi non vive esclusivamente dentro un numero o una
pulsione.Che cosapermetteai due di in-contrarsi,di in-tuarsi,di
com-partecipare I'un nell'altroessereal mondo,il trasformareI'es-

,t6
37
Peter Cttrrauetta
Diauctniciti
sere-in-s6 in un essere-con_l'altro e dunquein un essere_per-l,al_
tro? Sar) pure il caso,ma questodarsi dell,accadimento t r'co di nuovo il paradosso:c'E I'attimo che unisce,che assegnae
;;il, ( ()nsegnasignificazione all'incontro e allo scambio, ma nasce qui
un senso,generaun effetto,e srotolatutta una
seriedi possibili rrrbito I'esigenzadel suo superamentoda istanzaatemporale,pre-
situazioniesistenzialipoich6 vengono alla luce in
un _;;;;;. ( ()nscia,spontaneaa condizione marcatadal tempo, dal desiderio,
(tempo) specificoe in.un-1uogo(spazio)
determinati, pu ir"it, ,lirlla costruzione della memoria. Il significato medesimo della pul-
personae non altra: Ia Storia, dunque, contro
ogni metafisica rione simpatetica viene erogato come discorso. come passaggio
dell'Essere,del Puncrum, dej paradig-u, dell,Assoluto_
che ,rll,t coscienzae poi della coscienza,dunque ancora una volta come
pure hannoavutole loro ragionie giusiificzzioni " e sfered,influen- .liacronicith.Ma c'b di pin.
za.eteorici,appunro,dei MassimiSistemi- si risolve
in storie; plu Ne "La visione e I'enigma" nel terzo libro dello Zaratbustra
rali, concrete,parziali,.circoscritte, irripetibili r, autrir' io |r;;;,
nella loro irriducibile diacroniciti. nietzscheano, dopo la faticosa ascesadel profeta (e dopo che il
Larmonia prestabilita€ un concettoparadossale, rrrrnogli dice che la pietra filosofale scagliatacosi in alto comun-
come hann<r ,-1rre gli ricadri addosso), Zarathusta dice: <<Guardaquesta porta
mostratopensatoricomeHeidegger,Derrida, e
Deleuze,fra altri. carraia ... essaha due volti. Due sentiericonvergonoqui: nessuno
Ha a tutti gli effetti la configurazLn","to.i.u di
una rnu".rrion" o li ha mai percorsi fino alla fine. Questa lunga via fino alla porta e
posteriori,consisrentenel porre un principio
dopo la ,uu ,.o_- rrll'indietro: dura un'eternitd. E quella lunga via fuori della porta e
parsa,I'assumereuna presenza,r"l
della ,,r, ir.itrouubi. in avanti - E un'altra eterniti>>.(191) Lapparente contraddizione
liti: da qui la sua metafisicit)atemporale,
-o-.nio astorica,se si vuole
scientifica,orientativa,persinoutile in un mondo lcrgica- come sono possibili due eterniti? - si risolve uscendo dal-
do-irruto du un I'universo della logica, o meglio, facendo s/contrare i due sentieri,
inter-playdi modelli conoscitivie prammarici.Ma
sulla condizio_
ne umana'sul vivere,sulla liberti di scelta,sul rischio ;lerch6 all'atto ove convergono le loro <<teste>> sta scritto: <<attimo>>.
,rell'inter- Ma il profeta subito si domanda, domandandolo al nano, se i sen-
pretazione,sull' imprescindibilererazionarsi
costitutivotra esseri tieri si contraddicano in eterno (il che tra parentesi fa pensare che
viventi,gli ek-sistenti,ci dice poco.E vero che t,ur-oni^;;;;;_
lita d statagiustificatacon |auiirio dellenozionidi I'eterno qui non equivalgaall'abolizionedel tempo, ma a una sua
.or.irpinJ.nru infinita estensione).Al che il nano risponde: <<Tuttele cose diritte
e.di simpatia,ma di questesolola secondasi affaccia
,li;;;;;; mentono ... Ogni verit) E ricurva, il tempo stesso e un circolo>>.
tiva diacronico-esistenziale. co*ispondenza tendeper ruu rui* ,lr92).
a identificarsicon moduli matemaiici,calcificati, E noto che da questo momento viene introdotta la nozione
d;.r.;;;r;;; dell'attimo che ritorna, <<chetrae dietro di s6 tutte le cose aweni-
bili (infatti soloall'interno.diuna poetologicasi potrebbe
u-piirr- re, dunque - anche se stesso>>.
ne lo spaziosemanticoe dunque metufol.o e concepire
la corri_ Lo stessoNietzsche non sembra esser "uscito" da questo mec-
spondenzacomeun rispondere-a,ciod ancora,r.ru
uolt, nel senso canismo capacitante ma a suo modo anche idealizzante in cui il
vitale e individuale di una sceltacosciente).La
simpatiai.,u"." fine ultimo dello spirito, se ci si ricorda, tra I'altro, delle tre meta-
rivelauna attrazioneetendenzaa co-partecipare, variamentemoti-
vate,che non pud non riconoscereanchen.llu rnut.riu, morfosi (il cammello, iI leone, il bambino), d quello di oltrepassar-
;i .;rp., si per riacquistare l'innocenza,lo spirito del gioco e della comple-
la suaforza.Si d) quindi importanzarorrrnriul"al
locus,".ir;;; ta assenzadel senso del tempo: non termina il terzo libro con i
astrattoo come cifra,ma anche^al topos,spaziovivente ,o.iul. pur- <sette sigillb del <si e amen>>in cui ciascun paragrafo di auto-
sibile di trasformazione e codificazione'informula .",ori.u, in-lin
guaggiodellatribrl registrabilee trasmissibile. accettazionereitera <<perch6ti amo, Eterniti?>.
per cui, setra due o
pii esserici si trova simpatici,se s'istanziaun patbos Sari questo il motivo per cui n6 Heidegger n6 Gadamer riusci-
tra indirrid,ri, rono a vedere "oltre" il paradossalemessaggiodi Zarathustra,l'a-

38
39
PeterCanauetta

poteosi del pensiero metafisico occidentale, <<l'anticaerediti tragi-


SusannaMati
ca dell'idealismo tedesco: il paradosso dell'imme diatezza ristabili-
ta, dell'immediatezza mediato>. (Gadamer l5) Dioniso
Ma c'E una seconda strada per uscire dalf impasse della sincroni-
citd assoluta:quella dell'ererotopia,che fa capo a Foucault. Abbiamo
ricordato sopra come f istanza sin-cronica si trasformi, all'atto prati-
co, all'incontro con il reale, in una sorta di qonotopo, ossia luogo-
linguaggio vivente accessibile alla memoria e di essa creatore,
Bisogna allora ammettere che il pensiero sincronico come teorizza-
to da Jung richiami come contropaftita la dimensione utopica, o
meglio atopica: ecco perch6 ,! marcato da qualcosadi trascendente,
di metafisico. Ora, nel suo dispiegarsi, nel suo attualizzarsi in corpo' Tutti gli ddi, pur se pervicaceme-nte immanentialla coscienza'
Potri basta-
re uiuo e linguaggio marcato dal trascorrere del tempo, dell'assetto sembranoaversempremeno a che fare con la storia'
quesrasincronicithrutta interiore,l'eterniti della presenza
diacronico, le figure tipiche del concetto di sincroniciti, quali I'irra- ;; il
pare comun-que
zionalitd, il numinoso, il non casuale, la magia medesima interven- nell'Io?Aperta la stagioneepocaledel nichilismo'
loro
gono nel concretizzarsidi quelle che, con Foucault, potremmo chia- il clestino;li .ont.*poraneiti occidentaleabita.la
".r.rn" dl
mare eterotopie, ossia quegli spazi sociali vissuti esistenzialmente notte, ripiegandosi sulla desolata e reattiva constarazlone
Avremoa che
come alffo o alternativi, per esempio in quanto margini, periferie, Ni.trr.h", i)uemila anni e non un solonuovo dio>>'
esclusivamente con vicende divine
isolamenti o spazi nascosti o illeciti o virtuali, insomma appunto fare oggi, in campo storico,
.on ddi superstites? - owero: con supetstizioni
come eterotopie. E queste ultime ..sono af6ni>> aife <<eterouonie>> ;t;rr;;;'rolo
(Foucault 20), ossia a luoghi in cui si danno, o si creano, variazioni (Cristianesimo compreso)iIl p.tn'o E:la storiaha ancoraqualcosa
sard'da qui
del diacronico, per esempio, nei musei e nelle biblioteche, in cui du ,itl.td"rri da u'dio "effettuale",oppure il divino
puro strumento ideologico
presumibilmente si accumula il tempo, o nelle feste o nei riti, in cui in avanti,chiamatoin causasolo come
potenzaxuminosa al
alla modalit) eternitaria si sostituisce una temporaliti cronica, o di dominio, comeffistrumentunregni, come
politico? cosa attende
meglio mitica, oppure nel corso dei viaggi, in cui si di un tempo del ,._iri, ormai piir della Tecnicache del
storiadel
passaggioe della rigenerazione,oppure durante il pasto, I'estasi,la ;;;r;" la Storia dal dio _ cosa attendiamoancora della
ancora
danza, o durante I'amore, in cui si realizza un tempo acronico asso- Dio (sela Storia coincidecol Suo farsi), cosaattendiamo
biblico
lutizzante e tuttavia circostanziato. Oppure, come dice Saviani ,n" iat il Verso dove indica I'ultimo Libro del canone
(q.v.),ricordando Florenskii, un tempo capovolto come nel sogno. (peraltrorigorosamente rimosso), in un momento in cui la vicen-
conclusa e gi) consegnata passato -
d'u diul.t" ,"ppur. del tutto ^l parefini-
o\ryeroin cui la storia"teolo gica"
,Iastoria della salvezza'
Bibliografia e immanen-
ta? Si dovri optareper una radicalelettura ateologica
(come fa A' Kojive per la
Nietzsche,Friedrich, Cosi parld Zarathustra,trad. di M. Montinari, Adelphi, iirti., a.U'int.ro f.no-eno storico
tra dio e storia si
Milano 1979. F)lno,*rrohgia diHegel)?Insomma,la relazione
d ancora capace
Gadamet Hans Georg, Il dramna di Zarathustra, trad. di C. Angelini' il d interrottaper sempre'oppure Ia potenzadivina
deciderloe
melangolo,Genova 1991.
di ,.gt^r. il .o.so ttoti.t, di agiie epocalmente'di
il ricorrente
Foucault, Michel, Utopie Eterotopie, tad. di A. Moscati, Cronopio, Napoli derriallol Non avrl ancora occasionedi giungere
2006.

40 41
.\usanna
Mati Dioniso
punto estremodella maceriastorica(o ci siamo
dentro?),quel rirr,che la accompagniattraversoripetute epifanie, il cui luogo di
punto in cui (comePlatonesostiene neITirueo),preso sirrcroniasia certo stabilmenteinteriore, e che tuttavia sia presen-
danadispe-
razionedi fronte alleirredimibili azionidegli uomini, ..il tt' anche al Divenire, come pud esserlo solo la mobile eterniti del
dio int'er-
viene>>? siamo forsegiunti al punto d'augurarciche trionfi la tota rrrito. Costui, speranza riposta della Storia, immancabile dio a
le anomfa,che il ciclo .or.i.o .,raduta]mentea rotoli vcrrire, riserva incombusta di Spirito - e sia un solo nome per Tutti
tanto da
richiamarela presenzadivina, da esigereil dio giudicrnr.,
,..ri i ' Dioniso.
natore, nel presentedella storia? C,d forse da luuora..' (come
un'anticasetta millenaristica)affinch6si realizziI'ingiusrizia
pii
completa,operandoil pii possibileoperedi male,p.ri"na.r"
l'n._
vitabileI'inrervenrodiretro,il giudizi,ofinale,I'apocalisse?

Elusoil rapportostorico,rimanerasincronicitd dd divino,


. a/ias
la suaimmanenzaallacoscienza.Sincroniciti der dio ,ig"ifi.u-r,!
pii n6 meno che la suasimbolica"eterniti": il luogo in"cu
inae-
fettibilmentepermane.cid significaancheilpin profondo;.;..;
to di "immortaliti" divina (nozionealtrimenti assaibanale).
Gli
ddi solo tramontano, si eclissano,si oscurano,mai
muoiono;
impossibileeliminareogni vero dio, essendoognunodi
essi...ol,ri
ih: 8", e possedendoper definizioneesistenza ed essenzaeterne;
il loro destinod sparizionee ritorno, come accadeur.h.
u .olui
che, secondoHolderlin, ha compiuto e chiusoil convito
."I.rt",
Cristo. Dunque l'immortaliri non d quieta,non i pacifico
.o-pi
mento astorico,puramente"aionico": infatti essacontiene
in s6
l'inquieta riservadella speranza.La mitologia romantica
lo narra
convinta: c'E un dio che pian piano crescenella coscie
nru, un
<<sich-erzeugender Gott>>,un dio che si procluce.o-. ,"1.,'.h.
compendiae rivela l'inrera-vicendadegli ddi passati,.uppr"r.n_
tando la spiritualizzazionedeila mitologla . l'oit..purr^-"i,i,
a.r
politeismonei Misteri, ma insiemeco.,ier.ndo inie
.ir.*" ..r-
sianicheeccedentiche "sfondano"in avantiil messaggio
.b.ui--
cristiano- tanto cheallafine nessunariverazioneuurtl"pi,:,p.rJe
ognuna€passata-, un dio capacedi raccoglierel,anelito
ui ,u.ro
nell'epocadel nichilismocompiuro,1l koimender Gott
di ..,i ,i
pud ormai dire (come Schelling nota nella Filosofa
della
Mitologia) che Egli B tutto il divino.
Il.divino d sempresincronicoalla coscienza: ma abbiamobiso-
gno di pensareancheun dio chesi formi per gradi insieme
,i"
"il"

+z 4t
DolcaSlataPe/

,lr.': il telefono, I'ascensore,le code, la gente... Di conseguenza


StefanoBaratta
,rnurrvaun comportamento di evitamento che la distaccavaancora
Dolca Slataper ,lr lriu dal mondo esterno.Tentava cosi di esercitaresovra di esso
,rrr rlominio razionale, sino all'illusione di una completa superio-
rrrrr: con cid perd separandosiquasi interamente dagli oggetti
, ogni energia- fino alla neurastenia- da un
'tcrni ed esaurendo
l,rro nell'adottare questi meccanismi difensivi, dall'altro nel tenta-
rivo di imporsi agli oggetti e alle impressioni sconvolgentiche da
t ssi riceveva.
Eravamo a questo punto.

Carla, pazientedi mezzaet), colta e di buona famiglia,se ne


Sino a quando Carla non ritrovd un vecchio libro e ricordd un
stavada tempo immobile; circumnavigandoattorno ai suoi pen_
rrtrne:Dolca Slataper ?
sieri che mai riguardavanooggetti,dati obiettivi o situazionicon-
,\lataper- I'autore del libro - b uno scrittore triestino, nato nel
crete:completamente presadalleproprie idee,che seguivanoper_ 1u88,di famiglia slava,ma di madre italiana, nella cui prosa realti
corsiinterni, rincorrendogli elementisoggettividellasuaimmaei
c fantasia, memoria individuale e vicenda collettiva si intrecciano
nazione.
in chiave di mito. Di lui le biografie narrano che visse in una citti
Io, il terapeuta,ero semprepii esterrefattoper questomodo di
-_ .love i dissidi tra gruppi etnici avevano sempre caratterizzato una
affrontarela realti che non parriva dall'esperien ia, da| dato di situazione compromissoria, tra i sospetti, gli odii e i risentimenti
fatto, ma procedevada un contenutosoggettivo,in un certo senso
tipici delle zone di confine. Ed anche che, similmente ad altri scrit-
aprioristico,per cui gli elementiesterninon costituivanon6 I'ori-
tori di Trieste, cercd di valorizzare il rovescio di questa realth nel
gine n6 il fine del suo pensiero,che partiva,si torcevae si contor_
nriraggio di un crogiolo culturale, di un punto di incontro di civilti
cevae infine tornavaal punto di partenza.
diverse, tentando di realizzare quella fusione di ingredienti mai
Affrontando in tal modo i propri problemi carla non o*eneva
raggiunta nella societi triestina, in una letteratura di interessi lar-
nl!L.
*: complicarli, con il risuitrto di esseresemprepreda di gamente europei e nelle mitologie etnico-politiche.
mille dubbi, di ogni sorta di indecisione,tirubante. i.,..rt". p"r
In questo - pensai - era molto simile alla mia paziente. Anche
difendersida tutto cid facevaricorsoal meccanismodifensivopir)
lei era una donna di conftnenel sensoche la vita I'aveva costretta a
owio in una situazionecome questa:la razionalizzazione. per cui, mediare tra diverse realti sociali: quella nobile e altisonante volu-
tendendoa soggettivare la propria coscienza,comincida confon- ta dalla famiglia - tantoch6 pir) volte nel corso della terapia scher-
dere la verit) soggettivacon la sua persona,scagliandosicontro
zammo sulla sua sindrome da castellana- e quella pii energetica,
ogni mio rentativodi far breccianelle suedifese.
forse anche pii iibera, o meglio pir] autonoma, che emerse per
Inoltre la posizionedi predominio nella coscienzadel fattore
esempio durante il periodo universitario. In lei un'anima ircazio-
soggettivocomportavauna svalutazionedell'oggetto,che per lei
nale e ribelle, anarcoide e polemica si scontrava con una sacerdo-
perdevad'importanza,avevapoco da dire e fin]ia pe. .rrer.
.osi tessa dell'etica, della morale e del primato dell'intelletto sull'arte,
svalutatoda venirerelegatoa una posizioneinsostenibilea lungo.
sull'economia, sulla storia e sulla gente comune. Owiamente i due
In tal modo la realti oggetiva assumevaper la mia purieit.
aspetti procedevano di pari passo, evidenziandosi in un certo
una dimensioneterrorizzanteche le impedivadi affrontarealcun-
periodo maggiormente il primo e in un altro il secondo.

14 4t
Stefano
Baratta DolcaSlataper
Ritornandoa Slataper,Lrnodei suoi motivi pii autenticamente
I-e indicazioni di quest'accadimento sincronico - grazie anche
lirici - narranosemprei biografi- fu quello delle propri.;;rfi,
ir queste amplificazioni - appartvano ora chiare.
insiemeimmaginariee reali:la casupolicol tetto aipogtio
ornZrrio
llh ilou9 e dal fumo in Carso, la grande foresu ili Roueri tn Come gii detto sia io che la paziente ci trovavamo in una situa-
cro-aziae la pianuramorava,nel suose'tirsi italiano,slavoe atftat-
zione <lifficile, in quanto laterapialanguiva. lanimus di Carla era
to dallacultura tedesca.Di nuovo mi stupivo.
euanto era similea talmente radicato nei suoi processi di pensiero che non erano
carla che accantoal medesimotemadelleorigini affr.ancavaincon-
bastati gli sfbrzi dei mesi di terapia sino ad allora condotti, e di
sciamenteun sensoprimigenio, se non adJirittura stregonesco
rrltri tentativi terapeutici attuati in precedenza da colleghi, per
della natura. Anche lei, come Slataper,palpeggiando ,Z;r;;;;;
scioglierne la cartesiana rigiditi; ci voleva un nuovo evento, un
chiandocon la pahnaapertasull'orto )egti stagni, anduru "
sp"iantro ra accadimento irrazionale che io owiamente non potevo diretta-
nascita della p ri nzauera?
nrente provocare. Il mio lavoro dei primi mesi di analisi si era prin-
Nel 1901una grandesofferenzapsicorogicacostrinse|autore
a cipalmente concentrato nella preparazione di uno spazio erme-
un lungo soggiornoin Carso,che silraclusr! ir, .r' percorsoinizia-
neutico, un temenos,un hortus conclusus,ove cid potesseawenire,
tico e gli fececapireche il sentimentodi nostalgiap.. t.
,urt" ori- dato che il lavoro sull'amplificazione non permette altro tipo di
gini non potevaesserela premessa per ir ritorno ain nido disfatto. programmazione a priori. Finalmente arrivd I'incontro sincronico
NIa patrzalontana sostitui il futuro nelLaterra del sole.Era incre-
con Dolca Slataper, la cui amplificazione pose il problema a con-
dibile.Tutto cid sembravaaderireperfertamente allamia purr"iirt fronto con strati pii profondi dell'inconscio, innestando un pro-
Dovevaanchelei rinunciarealla iantasticatentazionedi
tornare cessoterapeutico
nel castellodorato?Proiettarsie rinascerenel futuro?
Il termineDolca,che io sappia,non esiste.La sua radicetede_
La paziente - credo che ormai si sia capito - appartiene secon-
sca.perd,Dolch, potrebbealludere allalama,al coltello,
a cid che do la teoria dei tipi psicologici di C.G. Jung alla tipologia di pen-
tagliae divide.Dolch d effettivamenteuna parolag.r-uni.u
ur.ui- siero introuerso. L'impostazione introversa aveva determinato in lei
ca, nel sensoche d. uno Friineuhochdeutsci- dicia'mo.h. pot..b-
un rapporto primitivo e arcaico con I'oggetto, che aveva assunto
be esseredel XV secolo- chesignifica pugnale,stiletto.Esist.
iJ caratterisdche stregonesche.Ora I'evento sincronico e la sua inter-
tre il verbo dolchen= pugnalare. Ma bo'iro - nelle associazioni
ii pretazione avevano corretto questo atteggiamento, ponendo il
carla - ci portava alla dolcezzae arlamitezza,cosi come ana gra-
problema a un livello pii primitivo. Aveva dato voce all'inconscio
devolezzae alla mansuetudine.Dunque, se lo strumentoa il
loJ_ personale.Liberando le funzioni sino ad allora imprigionate Carla
tello, nostro compito sari quello di iecidere, mozzare,
troncare, pot6 ascoltare la propria estroversione e finalmente senti - in un
separare. Recidereogni legamecon il passato,e dunque.o., lu t"n_
certo senso per la prima volta - la mia voce. Naturalmente cid che
tazionemai completamenteabbandonatadi poter riuiu.r. i
tempi awenne non fu solamente I'incontro col suo inconscio, ma anche
dei fasti del castello,ma anchecon il suo opporto, I'urp"tto
.ori_ con I'inconscio collettivo e cid che sperimentd non fu soltanto pri-
pensatoriorappresentatodalla indomita iivoluzionaria,
voluta- mitivo, ma anche simbolico: uero per il futuro.
menteanticonformista.Dolcaci dice che separazione dev'esserci, Tutto questo non deve meravigliare dato che un evento sincro-
ma.rispettosa del passatoed anchein grado di dimenticarlo,inno-
nico - come pir) volte mi d capitato di osservarenel lavoro clinico
vativae armonica'ci mette in guardiae addolcisce- pur
confer- - d in grado di correggere I'eccessivarigiditi di un'impost^zione
mando-lo- I'eroismo, I'irruenza,Ia voglia di cambiaie
ua ogni psicologica, facendo vibrare I'estroversioneverso l'introversione, e
costo di Slataper.
viceversa. Inoltre, quando lo si tratti con la tecnica dell'amplifica-

ND
47
StefanoBaratta

zione, capita spesso che si passi anche nel giro di brevissimo


tempo, a volte in un lampo, da una funzione all'allra, dal pensiero Filippo Fimiani
al sentimento, dalla sensazioneall'intuizione, per poi magari tor-
Due in uno
nare al primo. La sua importanza sta anche in questo. Nella capa-
Anacronismie sincroniedell'immaqine
citi di lavorare sia all'interno della funzione principale sia con le
funzioni inferiori, amplificandole e portandole pii vicine alla con-
L 'a m o u rr 6 ci p r o q u e[...] m e t e n l e u [...1
sapevorczza, la perception dc l'objet int6ricur dans
l'objet ext6rieur
Nel caso di Cada il passaggioall'estroversione aveva permesso llltlT()N
un nuovo atteggiamento verso il mondo esterno, il mondo degli
Latmosphirc - c'est I'obscurit6m6me de
oggetti, che aveva aperto nuove strade alla terapia.
l 'i r n r r g c
Il pensiero aveva momentaneamente abdicato a favore del sen- I,L 'IN AS
timento e - quella stessanotte - una sensazionenuova che I'ac-
compagnd per tutto il pomeriggio produsse un ricordo: il libro di
letteratura, la pagina aperta dalla madre (alla voce Slataper?),un
biglienino in cui malediceva i genitori, i rimproveri, la lite, e molto
peggio...
Fu questo il momento della sua prima dissociazionenevrotica.
Da li divenne vittima inconsapevole del suo animus. Li assunsesu
di s6 il potere del logos.La sua ostinazione. La direttiviti. La voglia
di dominare. Li venne abbindolata da un pensiero di second'ordi-
ne, che procedeva da convincimenti non correlati con la realti. Li
dovemmo tornare.

Un fondo compatto e spopolatoverde petrolio, in bilico sul


solo piedesinistro- il destrosospesoin un quasimalfermoe mira-
coloso,tra ombrae terra:staper caderespintaall'indietro?O sta
per spuntarefinalmenteoltrela sogliaterrosa?-, unadonnanuda,
collo scopertoma lunghi capellineri e caporeclinatodi profilo per
1osforzo,respingein basso,mani sullespalle,un uomo in giacca
scuracollamanosinistrasullacosciadi lei,quasicarezzevole, quasi

48 49
Filippo Fitniani Due in uno

all'altezzadel pube, colla destra invece spinra fin sul fianco destro, ti- come dir) in Ligne de uie, confercnzadi Anversa, del 1918 - in
quasi a stringerlain un abbraccio da lividi, quasi a rigirarla all'in- <tutti i loro particolari manifestirr,fedelmente raffigurati neiia ioro
dietro verso il vuoto o verso di s6. In primo piano, I'uomo, di apparcnz^ sensibile, d, infatti, mantenuto all'interno della sintassi
schiena,occupa solo una parte della figura femminile dietro di lui; e della grammatica della pittura figurativa in quanto tale. In questi
sbuca dal lato delle ombre portate, ombra fra le ombre, reciso dal anni, durante il soggiorno a Perreux-sur-Marne e a stretto contat-
resto del suo corpo, invisibile, come lo d I'aria dal respiro; l'uomo, to coi surrealisti parigini, Magritte scopre difatti il mistero non tra
ombra immembrata e incistita, invade il corpo della donna, ci s'in- le cose ma in esse,non nella retorica iconografica della contrap-
colla addosso,c'incide dentro, possessivo,I'inseguimentoinsisten- posizione e del dipaysagema nell'iconologia materiale della co-esi-
te e imorowiso. stenzae della co-fusione.
i! L)s Jourc gigantesquesdi Magritte, del t9Z8,r che aveva avuto Si guardi, per rimanere al precedente pii significativo di Les
gii, un'altra versione pubblicata nell'ultimo numero della rivista lours gigantesques,l'affrorare,il traspirare organico e vegetaledella
parigina "Distances" di Paul Noug6 nell'aprile del medesimo materia naturale per eccellenza- il legno, inanellato da Freud, in
anno, col titolo L'Aube desarmdee che Magritre aveva presentaro una celebre sinossi semantica, con byle, Holz, Stoff, Madeira, mater
a Patrice Lecomte insistendo insieme sul tema - pii che un tenta- e materia - in La Ddcouuerte:2in questo ritratto di donna, del l92l,
tivo di stupro, <<lospavento che possiede la donnar, - e sul <<sot- sono lasciati intatti i materiali e le forme della pittura ed d del tutto
terfugio> tecnico, grafico prima e pittorico poi - un <<rovescia- inindagata la sua figuraliti materiale, a ribadire, quasi didascalico,
mento delle leggi dello spazior>graziea7mantenimento della figu- un symbolischenGebrauch di significati gid predefiniti e costituiti.
ra maschile nel contorno di quella femminile. Contenimento che d Se si tratta di un <<collagedipinto interamente a mano>), come
una contesa,composizioneche tende la rassomiglianza un paros- auspicavaMax Ernst, essosi guarda bene dall'andare au-deldde la
^
sismo insiemerealista,meta-pittoricose non inter-mediale, e deni- peinture, giacch6 l'assenzadi frattura e di confine tra due o pir)
gratorio - le fattezze della figura citano il classicismo enfiato e materie di due o pii oggetti, la compresenzae la sincronia di due
appesantito di Picassoe L6ger e le rotonditi burrose delle bandes- o pii sostanzee oggetti, di cui Magritte scrive a Noug6 nel novem-
dessindesd'awentura, d'altronde gii recuperate nella sdrie noire di bre del 1927, a sempre risolta e resa nella continuita della superfi-
quegli anni ispirata alla versione cinematografica di Fant6mas di cie pittorica. Non si tr^tta ne d'un assemblaggiodi elementi figu-
Louis Feuillade e alla cronaca nera. Contenimento illusionista che rativi e stilistici - come nella pittura-nella-pittura della riuerie
disattende il riconoscimento percettivo e cognitivo abituale di modernista e archeologica, letteraria e meta-pittorica, di de
figura e sfondo, che E una coesistenzapolemica, r,rnagigantoma- Chirico -, n6 d'una combinatoria di anacronismimateriali - come
chia figuraleentro il figurativo. nella morfologia generalizzan dei frottages di Ernst, che fa della
E qui escogitata una ripresa originale di uno dei principi sovra- trcatiire interrogie il principio aleatorio e ornamentale d'una sin-
ni del surrealismo, di derivazione dada ma ritrovaro nel plan de croniciti poietica tra attiviti artistica e generazione naturale.
non-conuenarcce di Max Ernst (Magritte elogia le illustrazioni per Magritte d dunque assai distante dalla anamnesi dell'inconscio
Rdpdtitions di Eluard, del 1922) e, di li, nella moltiplicazione pro- morfologico messa in essere da Ernst in Histoire Naturelle, mal-
spettica di de Chirico (Magritte rievoca la promiscuiri tra una grado sembri ricordare e condividere la sua riscoperta, il 10 ago-
testa antica e un guanto chirurgico in Canto d'amore, del tqtq): il sto 1925, della maccbiadi Leonardo, di Cozens e della tradizione
collage. Il principio poetico dell'accoppiamento ingiudizioso ma dell'image ruade by chance,e la cui portata gi) intuisce Breton nel
semplificatorio di soggetti differenti, del raggruppamenro emble- 1921, poiin Le Surrdalismeet la Peinture, proprio del '28, e nell'a-
matico o della collisioneesemplaredi diversi oggerri,rappresenta- uis au lecteurdi FemruelaA t€tes de|'29.

t0 t1
I:ilippo Fimiani Due itt tttto

Sar) proprio Les Jours gigantesquesa ribadire che sostanze, ' .t,rttiqut'sdegli attacchi isterici. Lincomprensibiliti, Unuerstrin-
nature e simboli diventano gradualmentequalcos'altro,che si tra- ,'tr,l,kt'it,del colpo isterico e della figura magrittiana, entrambi
sformano lentamentein altro da se e si fondono in un'unione ine- ,,r1'1'si1iva-"nteiliusionistici e teatralmentedoppi e posseduti,d,
dita; e che tale potenzialiti metamorfica,pur refrattariaa una uni- ,lilrrtti, tale perch6 risultato fragile d'un conflitto, d'una lotta
vociti identificatoria ed eidetica, d sempre raggelatae fissatain r,iltzrlrtcsczl'tra forze opposte, tra antitesi inconciliabili eppur sin-
forme controllatissime,che tale esuberanzametaforica d comun- \ r()nichema non determinate.Il ribaltamento percettivo tra volu-
que regolata da un'art de peindre gi) tutta concettuale. Listante rrt'e ombra grazie al sotterfugio tecnico dell'unica figura, insieme
d'un presenteche non si realizzeri miri ma d coagulatoin un ane- r isrlriletutt'insierne- come una statua:come in Les lours gtgantc-
nire eternamentea venire e in gesti statici d dunque il tempo tra- \tl//L's,o come il Lac.tcoctnte per Goethe, e non solo - e tuttavia
gico di tale immagin e fatta di due eppur una, in bilico tra caduta e incluietante,tutta riconoscibilecl'un blocco e tuttavia indecifrabi-
arrivo, sospesasenza durata tra violenza e abbandono, insieme It'. scmbra mettere in opera, allora, una dinamica formativa - pla-
ribelle e reclusa tra liberti e necessit},tra esistenzae impotenza. srica, contraddittoria, sovra-determinata- dell'immagine e del
Magritte, in un incompiuto rdcit a quattro mani con Carnille !.estoespressivo(dinamica che d, tra I'altro, del tutto assentedalla
(ioemans, definisce <.miracoli>,i gesti e i movimenti di questa topica e dalla sirribolicajunghiana).
endiadi (di animus e anitnd?)imprigionata in figura, denunciando Nelle pagine del ricit di pugno di Magritte, pubblicate nel
la postura immobile, pii staruariache pittorica, di quest'immagi- 1978,un po' canovaccioiconograficoun po' commento esegetico
ne-rnontaggio (androgina?) di maschile e femminile, di questa .lcl dipinto e dcl discgrro,compaiono proprio il motivo della sta-
polariti intensificata- violenrata,non sublimata- in uniti. tua c quasi una rivisitazione ribaltata del mito di Pigmalione: la
Unit) antiteticadi movimenro e paralisi,in questedttitude.,pas- .lonna lascerebbel'<<improntadel suo incantesinro>sulle statuedi
siouellesE perd all'opera un ahro principio genericodell'immagi- cui ,! stata modello, finalmente <<animatedi vita (o animate di
ne, che affenna una pittura ormai decisamenteeterogeneatanto al n.rorte?)>>. Indizi letterari della costruzionedella rappresentazione
sincretismocompositir,o del collagequrrnto al sincronismomorfo- e spie metaforiche delle implicazioni nascostedel suo dispositivc'r
logico del frottage, e forse capace di declinare insierne anacroni- forrnale, queste parole dicono gli eftetti profbndi clell'errupdtia
smo espressir,oe illusionismo figurativo, memoria figurale di gesti nella produzione e nella fruizione dell'immagine e ci awertono a
remoti e riflessionelinguisticasulla percezionevisiva.Mi riferisco ben intendere un'affermazionecli Magritte circa la brutalit) ,.non
alle attitudes ilbgiques dei corpi isrerici disegnati da Paul Richir o solo esteriore>>, ciod inerente alla scabrosit)del soggettoe alla tro-
fotografati da D6sir6-Magloire Bourneville e Paul Regnard alla vata tecnica, di Les Jours gigantesques.I itnpronta dice qui, infatti,
Salp€tridreal seguitodi Charcot; d'altronde, proprio nel marzo del clella memoria psichica che si attualizza in fantasma e in gesto,
1928, lo stesso anno di Nadja e delle opere di Magritte, "La denuncia il doppio movimento di incorporazionee proiezioneche
Rdvoh"rtionSurr6aliste"pubblica Lrnresro di Breton e Aragon, Le c\ all'origine della nascitauna e bina dell'immagine, insieme inte-
cinquantenaire de I'hystdrie, e due anni dopo L'Imnzaculde riore ed esteriore,imrnaterialee reale,r,issutae percepita,insierne
Conception riprende alcune foto di Bourneville e Regnard. Tale materia e ambiente, sangue e aria, confusione di s6 e dell'Altro.
modello, perd, e malgrado i fraintendirnentidei surrealisti,eccede Descrive come I'emozionedivori le distanzee costringalo spazioa
il regestoclinico e protocollare di Charcot e sembra consenriredi stringersi addosso in un tatuaggio d'ombra - come una "vogiia"
rivedereplasticamenteed espressivamente all'opera nella figura di riemersa dalle regioni pii nascostedel cuore e finalmente visibile
Magritte quella che Freud, nel 1908, avevachiamatola toiderspru- decalconraniad'un segrcto;raccontacoure,impalpabile eppur fisi-
chsuolleGleichzeitigkcz7,la simultaneird conrraddittoria delle Troses ca, I'atmosferaincarni figuralmentee tattilmentc il desiderio.

t2 ))
Filippo Finiani

Limmagine afferma insomma I'intenso e lllocalizzabile contat-


to, immaginario e sentito, attivo e passivo, con Ia Psychddell'Altro, FedericoFerrari
estesaper ogni dove e inafferrabile come il respiro del vento e il
sospiro dell'amante; informe come l'<<immagine d'al.a>>, ein
Esempio
Lzftgebild, che I'anziano Goethe canteri in Ulrike von Lewetzov,
sua rediviva Elena - quasi eponimo uno e molteplice dell'anacro-
nismo -; duttile come la nuvola che fa notte in pieno giorno e cinge
da ogni dove Io - 1o racconraOvidio (Met.,I,588 750) e lo raffi-
gura Correggio (Gioue e Io),1 amn'irato anche da Bataille -, mor-
tale insieme restia e arresa al corpo-respiro, all'affanno rapace del
cielo da lei stessainventato e plasmato, per dida con Aristotele,
naturalmente in sogno. O d lei a esser immaginata e formata Cid che colpisce un "profano" quando si ar,ryicinaalle pagine
dall'Altro? junghiane sulla sincroniciti sono gli esempi che lo psicanalista ne
di. Viene quindi da chiedersi cosa sia un esempio. Ma a questa
domanda, in realtd,non si d) risposta.Non tanto perch6 I'esempio
sarebbe indefinibile o non risponderebbe alla domanda fonda-
mentale di tutta la filosofia <<checos'b?>>(ti estin) - domanda che
tra l'altro, perde di attualiti con I'awento dell'epoca della tecnica,
orientata al come pii che al perchd - ma piuttosto perch6 I'esem-
I'lote pio ha gi) sempre risposto, prima di ogni possibile domanda'
I Olio sul tela, 16 x 81 cm, Kunsrsammlung Nordrhein-Vestfalen, Lesempio d I'esposizione della mancanza di domanda o del fatto
Dtisseldorf. che il suo essere d gii tutto li, nella sua semplice esistenza.
2 Olio su tela, 65,2x )Q) cm, Bruxelles,coll. privata. Uesempio i tautologico, fa tutt'uno con il suo esserein atto, con il
r Olio su tela, 161,8x 70,5 cm, Vienna,KunsthistorischesMuseum, l530ca. suo essereun possibile in atto: un uomo d un uomo, e niente di piir
- ma neanche niente di meno. Cosi un uomo che soffre non d il
rappresentante degli uomini che soffrono, non A l'elemento cam-
Bibliogra/ia pione della statistiia e nemmeno il tipo da prendere a modello' E
Jean-Martin Charcot, Paul Richer, Les Ddmoniaquesdans l'Art (1878), 6d. semplicemente un esempio degli infiniti compossibili che com-
G.Didi-Huberman et P.F6dida,Macula, Paris 1984. pongono quell'insieme che prende il nome di "uomini che soffro-
Andr6 Breton, OeuuresComplltes,I, €d. M.Bonnet, Gallimard, Paris 1998. no". In questo senso,un esempionon E mai esaustivo,pur essen-
Max Ernst, Ecrtts,G^Ilimard, Paris 1970. do tautologico. Inoltre ogni esempio E perfettamente sostituibile -
Sigmund Fretd, Hlsterische Phantasien und ihre Beziehung zur Bisexua/ittit un esempio vale l'altro - ma d anche totalmente unico: "2" e "4",
(1908), trad. it. in Opere, ed. C. Musatti, V 1905-1908,Boringhieri, entrambi esempi dell'insieme dei numeri pari, sono indifferenti
Torino 1972. nella loro differenza. Uesempio d al di l) del sistema rappresenta-
ld. Vorlesungenzur Einfiihrung in die Psychoanalyse
n916-7), trad. it. cit., IX: tivo: non rappresenta nulla, presenta soltanto la propria singolare
1911-r92). 1977.
esistenza,il proprio esserequello che i.
Ren6 Magritte, Ecrits Complers,6d. A. Blavier,Flammarion, Paris 1979. Ma come parlare di un esempio?Come dire appunto I'esem-

,4 5t
f-eJt'rico Ferrart Lselll p I0

plarit) di ogni caso, di ogni occorrenza acausale,di ogni singola ziorrcstessadi cid che s'intende parlanclod'esertrpio.Particolareb
soffercnza, senza tradire la loro specificiti? r iir che non risponde che a se stessoe di se stesso.Le particolaritit
Il problema d difficile, non solo per il saperenecessariaurente :ono esaustive,I'esempio,i complementare.La particolariti nega,
incerto di colui cl.resi occuira della sofferenzaaltrr,ri,ma anche per r'()n la sua stessaesistenza,la categoria di universale.Lesempio
ragioni logiche e filosofiche.Lesempio, infatti, ha cerramenrc a ,lovrebbe evitareqLtestorischio, rientrando in una dimensioneche
che fare con il linguaggio, non d un suo "fuori", un qualcosadi l)otremmo definire di universalit) singolare.Lesempio dice sol-
extralinguistico. "Esemplare B cid che non d definito da alcuna riult():"ecco un possibilein atto, all'interno dell'insiemedei possi-
proprieti, tranne I'esser-detto".Cosi "un evento acausale"d un bili", mentre il particolare dice: "ecco la sola attualit)r possibile:
esempio dell'insieme che prende il nomc di "eventi acausali".In I'affermazionedella mia particolariti".
questo senso,un esempiol-rala propria specificiti nell'esser-,/e,/lo Il particolarismob sempre particolarismopredicativo. Dice: io
x o y. Il dire, I'esserelir-rguistico,
i il fondamento di tutte le possi- sono x) y, z, oppure: questad la mia sotferenza,questele mie solrr-
bili appartenenze, di tutti i possibili insiemi di esempi. Riap zioni, queste le mie certezze,queste le cause e questi i fini. E in
propriandosi dell'esserelinguistico, quindi, ci si riapproprier.ebbe Llucstomodo presuppone conte giit definito cosa sia "i{)", "x" e
dell'appartenenzastessa,superando cosi ogni particcllarit) come l"'essere" che li unisce.L'esempio non put) invece dire: "io sono
ogni universaliti, o meglio, l'aut aut tra le due. Il che d esarto,ma x", poich6 la sua non d una funzione connotativa, ma piuttosto
solo a patto di aggiungereche il detto d la cosastessa,e la cosaE il denotativa ("un x"). Un esempio pud solo essere lnostrato.
detto. In quesro modo si potrebbe anche dire che I'esserelinsui- Lesempio dunque non puo essere ipostatizzato in un predicato
stico, I'insieme di tutti i possibili esempi,d il nondo,. uiceueisa. particolaree nemmeno in un insiemeassoluto.Un esempionon sa
Rinvio dall'uno all'altro, in una distanzadi nulla. nulla dell'insieme che esemplifica,perch6 in sensostretto I'esem-
Allora, I'esempio sarebbeliberato non ranro per mezzo di una pio pud solo indicare un insieme a cui appartiene ma non pud in
sottrazionedella presunracosain s6 all'insiemedei predicati - poi- nessunmodo esaurirlo o chiamarsi a rappresentarlo'Un esempio
ch6 I'esempio non b indicibile, ma B sempre detto - e nemmeno, d solo un esempio,tra infiniti altri, pur mantenendo il suo caratte-
quindi, per n)ezzo di una parola vergine capace di liberarsi del- re d'esemplariti: E rnanifestanlentepercepibile da tutti. Esso non
I'ingombro delle cose, ma piuttosto arrratversola liberazione di rappr esent a un'appar t enenza, m a, com e scr ive giust am ent e
tutti i predicati possibili, la riduzione di tutti al lor-o cararreredi Agamben, mostra la possibiliti di espropriarsidi tutte le apparte-
esempio,di singolaritiiuniversaleche nel dirsi x o y, ogni voita, di nenze,per appropriarsi dell'appartenenzastessil.Di qui segueche
nuovo, configura un mondo di possibili. la semplice esistenzadi un esempio e la dimostrazione del fatto che
Essereesempio, farsi esempio, significa dire, ogr-rivolta e sem- l'universaliti non i mai astratta,ma sempreconcreta.Ogni discor-
pre di nuovo, "anche questo d mondo; questd d la mia sofferenza", so universale deve concretizzarsiin una pluraliti di esempi, alri-
cioE dire I'evento dell'esserelinguistico, dove pero il "dire" va menti d un discorsovuoto, un insiemevuoto.
inteso come un mostrare e quindi un fare. Farsi esenpio, cos'altro Lesempio, quindi, attestache l'insieme non E vuoto e che dei
significa se non cid che i Greci, e ancora Marx, chiar.navanoprdxi-r: possibili sono, appunto, possibili, anche quando sembranoimpos-
un fare nel quale l'agente dell'azione (e quindi anche del dire) si sibili. Esso attestala possibilita di una particolarit) che cntri a far
"produce" nel suo stessooperare? parte di un'universaliti. Infatti, non si di mai un solo esempio.
Parlare d'esempio, dunque, non vuole affattosottintendereun Lesempio d sempreplurale o, meglio, I'esempiosi di semprecome
abbar-rdono della dimensionedell'universaliti a favore di un parti- rinvio a una pluralita. Un esempiounico non sarebbepiu un esern-
colarismo,pii o meno chiuso. Il particolarismo,infatti, i la nega- pio, ma una regolaeccezionale:uno stato d'eccezionesottopostoa

t6 t7
Fcderico Ferrari

un Filhrerprinzzp. Lesempio, invece, conserva nella sua esempla_


ritd plurale un rapporto con una regola valida per tutti i casi sin_ SergioA. Dagradi
golari. Come scrive Nancy, .d'esempio B scelto e messo da parte
per presenrarequalcosadi grande, d'eccezionale.
Esistenza
eui, quel ihe A
esemplificato, d I'eccezione della singolaritd - i., quanio essa d
anche la b-analeregola della molteplicitd. Ma una tale regola, come Lungo d il tempo, ma il vero awiene.
d giusto che sia, non ha altraistanza che i suoi casi d'eccezione e H.)LDIR-LIN
d'csemplarita>.Ed d esatramenrecosi: I'esempiod l'eccezioneirri-
ducibile d^ellasingolarit), <<inimitabilenel suo sressoessere qua-
lunquerr. E per questo che non d esatto dire, come fu unroru
Nancy, che ol'esempio, qui, non rinvia ad una generaliti o ad una
universaliti'>. Esso, infatti, r'i rinvia proprio in quanto singolariti Milan Kundera, in una pagina esemplarede Linsostenibile leg
universale, valida, ciod, nella sua insostituibile uniciti, p..-, tu,,o perezzdtlell'essere, si i soffermato ad analizzare I'eccezionaliti di
I'insieme d'appartenenza. Se cosi non fosse, l,esempio si trasfor_ ogni storia d'amore, di ogni rapporto umano. Commentando una
merebbe in particolare, in quanto ab,soluto. Detio altrimenti, situazione di turbamento del protagonista afferma: <Quando
come fa Agamben, <.dauna parte, ogni esempio E traitato come un Tomds tornd a Praga da Zurigo, fu preso da una sensazione di
caso particolare reale, dall'altra, resta inteso ih. non pud vale_ malessereal pensiero che il suo incontro con Teresa fosse stato
"rro
re nella sua particolariti>>. La struttura dell'esempio d, dunque, determinato da sei improbabili coincidenze.
quella del rinvio, ma di un rinvio in quanto a.rdrta e ritorno:'dai Ma non d invece giusto il contrario, che un awenimento d tanto
singolare all'universale, dal centro alla perif-eria,da s€ ali'altro, e piir significativo e privilegiato quanti pii casi fortuiti intervengono
viceversa- dove il polo d'andata e quello di ritorno si danno solo a determinarlo?>>.r
nel percorrere la distanza; letteralmente, non vi sono n6 prima n6 Alcune pagine precedenti contengono un'altra osservazione
dopo. dello scrittore ceco che merita la nostra attenzione: <<Nonsi pud
Lesempio, quindi, d sia particolare che universale(e non n6 mai sapere che cosa si deve volere perch€ si vive una vita soltanto
_
I'uno-n6 l'altro), poich6 essoe esattamenteuna singolariti univer- e non si pud n6 confrontarla con le proprie vite precedenti, n6 cor-
sale:I'unico punto in cui i due termini possono assumereun senso reggerla nelle vite futurer>.2
senza ipostatizzarsi - senzaciod soccombere al rischio dell'auto-
Queste due considerazioni,apparentementedistanti e sconnes-
nomia, ma piuttosto facendo sistema (essendoil sistemacid se,possonoin veriti dire ben altro. Assumiamo- innanzitutto - la
che
tiene insiem.egli esempi). La sua struttura esistenzialed quella del- prospettiva, coltivata in particolare dal pensiero femminista, del
I'et et et... all'infinito. testo come luogo di configurazione di senso dell'esistenza e di
emergenzadel proprio s6.Attraverso il raccontarsi,gli accadimen-
ti della vita assumono per noi una trama, owero un senso, dai
quale si staglierebbe un s6 coerente ed unitario: a differenza di
ogni metafisica certezza nell'esistenza di una sostanzialiti soggia-
cente questo s6, precedentee indipendente da ogni forma di nar-
rativit) e da ogni configurazione autobiografica, il pensiero fem-
minista ha sottolineato la dipendenza di questo s6 dalla modula-

58
,\crgioA. Dagratli I:J/ J t eilZA

ziclnedel racconto.Ii potere performativo del


test' e crellesue s'a- l.'agireaurocomprendentesiclell'individuo - dero di nuovo -
tegie retoriche presenta a noi un s6 che potremmo
definire fanta_ , r'rr'rrdi dirimere I'accaderedi eventi coincidenti, posti in relazio-
snatico, e che riverbera I'alone di incertizza che presiede
gI ;.;; rr r)()ncasualie aventi significatooriginariamenteuguale o simile;
dimenti della nostra esisrenza.rE, lo stessoK,.,ri..o,
.l"l'r.rto, u l.r sirrcror-ricitide]l'esistereviene piegata dalla riflessionedel sog-
ricordarci come I'arte dei raccontareabbia a
che fare co lr'tto, ch€ solamentenell'istituzionedi nessicausalie di gerarchie
gezza dell'incertezza,t in quanto consapevole "
d"ll'op".o,. ";;;;n-
i;;;", ,li significatotra gli eventi mette alla prova se stessoe la sua possi-
realti sce'ra da verit) assolute, pnpoiut, viceversada veriti l,rlita di senso,sempre in bilico tra individuazionee nevrosi.
plurine, relati'e e con'adclittorie,
-u il ,r...,.r,o.r, assume
piena_ I IeideggerianamenteI'esistenzasi t.nosfraqtrindi coffie cx-r'rlc-
mente l'orizzonte di indeterminatezza della prassi
umana. ,i': il suo cafattere di trascendentalit) viene manifestato dalla
Lesistcnza untana, quindi, quale accadi-"nto
di eventi che n()stracapaciti di esserestorici, iu quanto esseriche nel compren-
possono essereinterpretati corne non guidati
da logiche sovrade- ,lersi delineano la temporalit) della propria vita e la scansione
terminate:il senso,viceversa,.o-" p.oJuzione
di n.ssi tra u..u.ri ,legli accadimenti che I'hanno caratterizzata,ma aprendosi al con-
nrenti sincronici, che assumonovalore per il soggetto
stesso..g.,, r('n1poal possibile.In questo atto di alltocon-tprensione il soggetto
dosi rispetto al caos possibiledel diuenire. E ,irl.tto
n u. alu?ni unrano d sempre oltre, al di l) dei meri fatti: d appunto Da-se,in,
re sentito come minaccia perchd privo di senso.
La costruzionedi ('sserea cui ne va del proprio esseree del sensodel suo esistere.In
senso viene pertanto a delinearsi come tutela
dall,angosciadel tal sensocrediamo inoltre accostabilequestavisione dell'esistenza
divenire, del non sensodell'esistenza. Ricorda g-onu.lJs."*r"., urrana a quella prospettatada CharlesTaylor,con la sua idea della
<'La volonti di salvarsi dalla minaccia dei
divenir. d ;r"-;;ii;
fbrme originarie di dominio. [...] per salvarsi l )crsonau m ana com e sogget t oaut o- int er pr et ant esi
at t r aver soun
d necessarioargina- di articolazioni espressivedei propri sentimenti, delle
re la minaccia del divenire, ciod controllarla, so*oporla lrluralismo
u unu [gg. proprie emozioni e I'assunzionecli una costanteresponsabilitanei
e dunquedominarla>>.5
Liberarcidallacasuarira
i.r,u.fJ".;, Ai confronti delle valutazioni cla lui compiute rispetto al proprio
fortuito aggrovigliarsidegli eventiche dipananora
nostra.rirt.,r- asire.')
za'6 I'n questo dare senso,in questaariribuzione
di rogiciti, di
raz.iona/izzdzione deglievenriemergeil percorsodi indiviiuazione
del soggetto: il soggettosi mosrratru-ii" la suacapacitidi storia, l'l ote
di farestoriadi s6 e quindi di autodeterminarsi, ,ii scegliersi. 1 M. Kundera,L'insostenibile (1984),tr. it., Ade$hi,
Nei leggertzza tJell'essere,
prenderesensodegli elemenrisincronici,questi Nlilano19c)8r5, p. 56.
stesii elemenri
sonoelaboraticomeesperienza:-come la propriaesperienza r Ivi ,p. 16.
e quin_
di cornese/bst.'-Ma di u' s6 che og.ri eu.nto successrvo I Su questetematichefbndamentalc
mostra A. Cavarero,Tu cheni guurtli,tu che
nellasuaimpossibilit)a pensarsicomesrrutturachiusa ni racconti.Filox,/iadellanarrazion e, Feltrinelli,Milano2001t.
e immuta-
bile, definitain quanto definitiva:<<Ladistruzionedegli r M. Kundera, (i986),
imm.,tabi- L'artedelromanzo, tr. it. Adelphi,Milano1988,pp.
li da parredellanoviti imprevedibiledell,evento 20-21. Ma ricordiamoar-rche le paroledi AdrianaCar,arero; <<Lanarrazio-
d [...] determi_
nata dalla contraddizioneche l'evenrointroducenella ne,si sa,d un'artedelicata, essa"rivelail significato senzacommettere I'er-
struttura
inrmutabile.I-leventoirrompe in questastruttura lore di definirlo".Contrariamente allafiloso{ia. checlarrillennisi ostinaa
appuntocome catturareI'universonellatrappoladellatlefinizione, la narrazione rivelail
noviti imprevedibileche d in contraddizione con ra-dimensione finitonellasuafragileur.ricitie ne cantala gloria' (A. Cavarero, Tu chcmi
chelovuole anticiparee ridurrea s6traslormando
in un non nien- guardi,tu cberni raccortti.Filoso/iadellanarraztone, op. cit., p. 11).
te la nientit) originariadell'evenro>r.s 5 E. Sevelino,Leggec'ra.m,Adelphi,Milano 20025, p. 15.

60
61
SergioA. Dagradi

Ancora Severinoci ricorda che: .Nel suo significatoessenzialeil caso


d
I'uscire dal nienre, € il caderesull'esistenzaessendostarogettato da nien-
Matteo Vercesi
te.,Il divenire in quanto tale i caso>>(E. Severino,Leggee caso,op.cit.,p.
z) ) . Fanciullo salvatore
Si stagliain quesradinamica,in questo processodi individuazioneil pro_
blema della.perdita- junghiana_della Jimensioneinconscia,ossiaarche- ... i mia opinionecheagliarchetipisiano
tipa e quindi collettiva. Allo stessotempo vi d un sottile equilibrio nell'e- legati in certecircostanze a fenomenidi
vitare la massificazionealla quale ogni dimensione colleitiva rischia di contemporaneiti, cioddi sincronicitd.
richiamare. c.c. JuNt;l
8
E. Severino,Leggee caso,op. cit., p. 44.
Ch. Taylor, La topografiamorale del sr', (19gg), tr. it. Edizioni ETS, pisa
2004.
Il fanciullo salvatore,figura dalle caratterisdche divine, annun-
r rirtricedi una nuova era, pud essereritenuto cifra della sincroni-
, iti: non interpretabile attraversola discontinuith e la causaliti -
rrr sintesicome immagine di una tappa dell'esistenzache pud rin-
r t'nire il proprio compimento esclusivamentenell'evoluzione che
,.trrduce a fasi posteriori, "mature" - bensi attraversola compre-
di possibilita, date dalla convergenza di temporaliti diverse
'r'nza
..hc si correlano a spazi particolari. Egli si presenta sempre ina-
\l)ettato; fa la sua apparizionein luoghi inverosimili (nascitadal-
l':rcqua, dalla pietra, da un albero, ad esempio) <: sotto aspetti
straordinari (bambino, nano, animale,hornunculus).
L archetipo del dio fanciullo i incredibilmente diffuso, connes-
so ad ogni aspetto del <<motivobambinon;2 non soltanto riscontra-
bile nell'immaginariodi culture e tradizioni, bensi anchenegli stati
individuali di dissociazione. Gli homuncoli che compaiono nelle
rranifestazioni schizofreniche (si pensi all',rallucinazione del bam-
l.>ino>presente nelle donne alienate) sono il prodotto del dissolvi-
rnento di una personalit) che si trova ancora al <<gradodella plu-
ralit)>>,dove I'io non e in grado di vivere la propria totaliti se non
.,nella comuniti della famiglia, della tribi o della nazione>>. Si trat-
ta di uno stato di scissione,di incompatibiliti tra lo stato del pre-
sente e quello del passato: sovente il fanciullo incarna elementi
dimenticati dell'infanzia, venuti in contrasto con aspetti dell'esi-
stenzache si conduce a livello attuale. In tale condizione I'origine,
individuale o collettiva, rischia di venire pericolosamente minata;
d come se il concetto legato alla nascita tendessead un graduale
offuscamento, riconducibile a una conseguente perdita dell'iden-

62 63
\1 .,,,,,\,.t,,,sr F,tttt'iuIlo sdluatr,re

' , r i L r,' r l rt( rt\ttt//.t () i rt ti l tgeal puer, ri schi adi vederl omate- quindi aifern.ra-
ritorna al primigenio punto di partenza'Possianro
rr.rl r,' z .rro
rrr , rrr' rrs tru tzsci g n i fi cati vecl el l apropri a esi stenza,
conte incatna'-to lo scopo - esprimendo u.naten-
rc che inianzia e origine
ru) l)()lcntc t'ichiamo alla decifrazionee all'accoglirnentodel suo Il senso della totalitl si risolve nel-
si,cneal futuro - deil'e.istere.
c()ntcnLrtosimbolico, Lln po' come accadecon lo scarabeosimbo- del "non ancora accacluto"' di
l'invisibile, che d in sintesi la cifra
lo cli rinascita che si mateializza dopo un sogno a una paziente di dovri tendere per conchiudere
.iJ u .,,1 inevitabilnente I'umano
Jung, e che innesta un processo di trasforn'razione,r imrnagine di la temporaliti ciclica propria del mito.' . .
poich6 con
una psiche che organizzala materia. Se <<l'archetiporappr;sentala prctbabiliti psicbica'
Il rituale, attraverso la ripctizione ciclica dell'cvento mitico, irti.tturii'ordinari in una sorta di tipi>>' ed d al con-
figrl.u
"u.nri priori' forma ricctnct-
consentedi riportare zrllacoscienzaI'immagine dell'infanzia,e di ;;1,;. oh forma tlel cctordinametlto psicbicg a
sanarele frammentazictni. In csso d presente anche il <<carattere di rclbitc per uia d'introspezione>>,6 7l fanciullo appare cosi trasccn-
offre il dispiega-
awenire>>: il motivo dei fanciullo infatti non € soltanto correlatoal J"niulrrr.,-t," retto da Jn principio orclinatore che
concetto di passato,ma altresi a quello di futuro. Il bambino d di infinite possibiliti di esistenza; e divie-
e la germinazione
colui che "dcve divcnire", avenrein germe una teurporalit) diver- -.nro..,uluu,o,e''proprio trat:rite le possibilitl che offre all'un.rano,
,-'.
ad atofizzare e
sa rispetto a quella gii espressadalla propria condizione; egli d ot,r" it principic, d-i causalit) che sovente tende
possibiliti e potenziaiit), ed esprinre sopraturto il senso della spegnereI'Anima'
' cui xttingere
"totalit)". Per molti versi d affine alla figura di Giano bifronte , rap- ir-, tol senso,clivienefonte sempre rinnovantesia
presentazionedel passato,del presentee del futuro; come afferma forme e temPi.
Gu6non, ..fra il passatoche non i piu e il futuro che non i anco-
ra, il vero volto di Giano, quello che guarda il presente,non d, si
dice, n6 I'uno n6 I'altro di quelli visibili. Questo terzo volto, infat-
ti, d invisibile perch6 il presente,nella manifesrazionetemporale,
non b che un istante inafferrabile>>.r Ma innalzandosial di soora
della manifestazione clel transeunte, il presenre contiene o;ni
realti; si pensi alla tradizione dell'induismo, ove I'occhio f.ontale N o te
di Shiva - invisibile perch6 non rappresenraroda organi corporei (19)2), pref di Antonio Vitolo' Bollati
Carl G. Jung, La sittctctrticiti
- diviene manifestazior-redell'eterniti. Larchetipo del dio fanciul- Torino 1980, P. 1'1'
Boringhieri,
lo csprimc quindi armonia e sincronia,non l'opposizionetipica del (19'10)'in Carl G'
Cfr. Carl G. Jung, Psicologiadell',ttchctipodcl t^anciulh
dualismo; se ..nella sua formulazione ontologica.il dualismo pre- Prolcgtmetti ali't studirt sciettttlin dclla mitrtktgta
i"r*, XU-ft Ker6nyi.
vede I'opposizione di due principii>>,5 in tale archetipo possiamo ai Mario Trevi, Bollati Boringhieri' Torino 1972' pp' lo7-
itghl, f..t.
scritto Ilfanciu/lo diui-
invece rinvenire una costituzione triaclica,ove la dualiti visibile. 148. Il saggitrnasceconrerispostae conlmento allo
nel rlledesimo volume citato'
costituita dalle coppie semantichedivino-umano, passato-futuro, zo tJi Ker6nyi, contenuto
forza-debolezza,completezz2t-carenza. si risolve e si completa, per cit , pp 35'17'
Carl C].Jung, La sincrrtttictt)'
cosi dire, nell'ineffabile sospensionedelle opposizioni; il tempo Ren6 Gu€non, '\tnboli delh Scienza Sat:rd(|962), Adelphi, Milano 2000'
presente,intangibile - quindi affine all'aeternus^ poich6 cosranre- p .1 1 8 .
mente mutevole, diviene il luogo "non luogo" ove confluiscono l o a n P.C o u l i a n o 'In i ti d ci d u u l i sn i tl cci l cn ttl /i .D a i si ste tn i g n o sti ci a l
tutte le fbrme. Gli aspettidell'umano e del divino si elevanoe con- mondo rttrsderno, Jaca Book, Milano \987 ' p' 26'
fluiscono nell'eterr-ro;I'uomo diviene cosi un reftdltls.fanciLrlloche Carl G. Jrrng,La sincroniciti,cit', pp 112 I ll'

64 65
Fiori gialli

contro terapeutico. Era uno di quei fenomeni che awengono in


Cristtna Faccincani sincroniciti, ai quali appunto non si pud applicare una logica di
Fiori gialli causalit) lineare. Di fatto quell'esperienza ha portato, nella rela-
zione tra me e il paziente,la possibiliti di parlare di questo suo vis-
... Ma, a volte, proprio nel momento in cui suto in modi completamente diversi. Io avevo avuto uno choc
tutto ci sembra perduto, giunge il messag_ emotivo che mi aveva consentito di entrare in contatto profondo
gio c he c i pu o s a h , a r ea: b b i a m ob u s s a l o - a
con cid che il paziente provava quando viveva la realt) infettata
porte che davano tutte sul nulla; e nella
sola per cui si pud entrare, e che avremmcr dalla sua negativiti. Avevo avuto un'esperienza di forte spiazza-
cercatainvano cent'anni, urtiamo inawer_ mento.ero st at aat t r aver sat adalle "sue" per cezioni,essein m e ave-
t it am ent e,ed e s s as i a o r e . . . vano avuto un destino diverso e cid mi dava I'autoriti di riaffron-
PROUiT,Il tempo ritrouato tare il problema dell'interpretazione dei suoi vissuti di contagio
negativo in un altro modo. Ai suoi occhi ero stata investita da quel-
Lavoravo con un paziente che aveva la convinzione la negativiti e non ne ero stata travolta, in un certo senso ero
assoluta di
essere nocivo, di avere una negativit) che infettava la realti. soprawissutai avevapotuto suscitarein me una reazione e il risul-
Si oer-
cepiva come una sorta di awelenatore, per cui tutte le cose tato non era st at o un r if iut o. . . sopr at t ut t o aveva un t est im one ed
con c,ri
entrava in contatto (oggetti, persone) venivano investite
da questa egli stessoera stato testimone dell'evidenza della mia rcazione: a
negativita interna e subivano una metamorfosi negativu. partire dall'evento di quell'esperienza condivisa le mie interpreta-
Aueuu-o
Iavorato molto su questo, io mi ero prodigata in interpretazioni, zioni potevano esserecredibili; a quel punto potevano anche fun-
cercando di dare altre spiegazioni, altre restituzioni di senso zi onare,non pr im a. Le st esseint er pr et azioni,quant o a cont enut o.
del
delirio fino a che un giorno successeuna cosa sconcertante.prima ora potevano avere un'efficacia perch6 si innestavano in un'incar-
di andare in studio quel giorno ero andata a comperare un nazione.
beilis-
simo mazzo di tulipani gialli, li avevo messi in un vaso poco prima A distanza di un paio d'anni, durante una seduta con lui, si
di ricevere il paziente. Arrivd, raccontd le cose ,,r.."rr" q.,.Ii, verificd un blackout elettrico; ci fu fra noi uno sguardo d'intesa e
,.t_
rimana, dalle quali estraeva il solito significato. Io ricominciai il oaziente disse ridendo: <<Nonsono stato io!>>.
a
dire che si poteva darne un'altra interpretazione, si potevano
vede-
re le cose in un altro modo, opporr.ndo il mio ritornello al
sLro...
quando lui mi disse: <<Madottoressa, guardi sul suo tavolo,
sono
stato iol>. Mi sono girata e i tulipani si erano completamente afflo-
sciati, le corolle reclinate sul tavolo, come morti. Ho avuto un,e-
sperienza di vacillamento, di spiazzamento,nella quale, a un
ini_
ziale sensodi mancanzadi speranzadi via d'uscita, erasubentrato
un movimento psichico di ricerca di relazione con l'evento che
si
era dato, di trasformazione, di accessoalla possibiliti di pensare
nuovi pensieri in concomitanza con I'interruzione violenta
dell'at-
tivit) interpretativa. Naturalmente io non potevo pensare
che cid
che sosteneva il pazientesi fosse prodotto sr.,q,rei tulipani in modo
lineare. Ma nello stessotempo era awenuto, ,"1 q,ri . ora
dell'in_

66 l') /
Hc.r'.rc

ln un aureo libriccino Hesse ha affermato che la Biblioteca d


Giouanni Guanti ,,(nrl)re<<untempio con mille cellee cortili in cui d presentelo spi-
Hesse riro cli tutti i popoli e di tuttc le epoche, perpetuamcntein attesa
e Il gictcodelle perle di uetro ,li lidestarsi e sempre pronto a rivivere in uniti ia multiforme
1'r'lifoniadelle sue manifestazioni>>.1
llibbia (t(t biblia,la raccolta di libri per antonomasia), un nodo
... tnirdndoil punto / a cui tutti li tctnpi- e ,i,'ll'csserecosi intricato che leggerladalla prima all'ultima pagina
quinditutti gli spazi- sonprcsenri ...
o rrprirlaa casod forse la stessacosa,visto che ogni suo versctto ci
DANTE. Pttradiso. XVII. 17 18
\(ludLlernaun consiglio in apparenza casuale,ma che si rivela inve-
( r necessarioe irrevocabilegrazieal tocco fatale della...
Prima di poterle dare un nome prcciso, fra il 1916 e 111L)11 ,
Affinch6 anche il nostro Pellegrinaggic.t tn Orientc possa diri- I lcsse si era sottoposto a un'analisi terapeutica con Jozef Lang,
gersiverso lo stessotraguardo vagheggiatoda Hermann Hessenel-
lrsichiatraformatosi con Jung e appartenentealla sua cerchia di
I'omonimo racconro del I9J2, bisognaavere come bussolala fede tollaboratori pii stretti; e poi, nel 1920, era diventato paziente
in quel punto arcano che lega con (tlnorein un uolume, / cii cheper ,lcllo stessoJung.Non so quello che i tre si dissero,anche se pare
l'nniuerso si squaderna(ParatJiso,XXXIII, 87 88). Bisogna crede- clre parlassero molto di rutne,ordalie, wotdnismo, tleutscheSeele,
re ciod, come lo credettero prima o dopo di lui innumerevoli alri Lttlti solari, arianesirno...Mi piace perd pensareche Jung trovasse
visionari, che possanoviaggiareinsieme,in una fraterna comunio- il modo di esporre a l{esse anche lo strano ..cascldello scarabeot;2
ne d'intenti, i vivi e i trapassatie i posteri;quelli che furono e quel- c che Hesse,rassicuratodel fatto che .,la connessionedi certi even-
li che non saranno mai; chi, con-reDantc, s'immagind i propri ti pud esseredi altra natlrra che non causale.,associasse pronta-
accompagnatori e chi invece, come il Pablo del Lupo della steppa, r)renteil racconto dell'analista allo Scarabeod'oro (The Golcl tsug,
il pittore Klingsor (non ancor giunto alla sua ultima estate), l84l ) di Edgar Allan Poe: forse,a un precisopassaggio:<<Hodetto
Boccadoro e Siddhartae Knecht, percorsemolta strada pur essen- che la singolariti di questa coincidenzami stupi per un istante,il
do s t at o s o l ta n toi m m a g i n a to . che d il solito effetto di tali fatti: la mente si sforza di trovare una
Tutti insieme appassionaramente,entro le spire di quel nc.tdct connessione,un legamedi causaed effetto e, quando non vi riesce,
dell'essereche d insieme Aleph, I'inizio e sorgente del Tutto, e subisce una specie di paralisi temporanear>;3 oppure, al dilemma
Omega, il Liber in quo totunt continetur degli apocalittici. l|n nodo ilei dilemmi, <<se I'ingegnositi umana riescaa costruire un enigma
che b lecito raffigurarsi anche come un viluppo di fogli, o come un di un genere tale che I'ingegno umano non possa,con la dovuta
volume al contempo puntiforme e onnicomprensivo: e dunque, applicazione,spiegare>>.4
come una biblioteca, visto che anche la pii sguarnita resta pur sem-
pre un porto accogliente tutto cid che 1o scorrere del tempo e la L'accoppiamentotra i due insetti, lo scarabeod'oro di Jung e
diaspora degli spazi terrebbe altrimenti irrimediabilmente diviso. lo scarabeo d'oro di Poe, fecondo di significati ancorchE sterile di
Contemplo la mia biblioteca, meravigliandomi ancora che il rapporti causali, avrebbe ben potuto generare I'architettura
Gioco delle perle dl uetro poss^ impilarsi frale Odi di C)razio e un profonda del Glassperlenspiel,innalzato a detta di llesse a livelli
calendario degli incontri dei mondiali di calcio Germania 2006: virtuosisticida pochi chierici vaganti ebbri di enigmi, rebus e scia-
sarebbe essacaotica, o in ordine o che cos'altro? Hic Rhodus. hic rade, ma praticato in modo dilettantesco anche da tutti quelli che
saltusr. sarebbero vissuti nell'era che egli chiamd delfeutlleton, appendici-

68 69
CiouanniGmnti

stica o della terza pag;na, e noi invece post-modernd:<<Contenacia


imparavano a guidare I'automobile, a fare difficili giochi con le Lucio Sauiant
carte e come in sogno si dedicavano a risolvere parole incrociate, Icone del tempo all'inverso
perch6 erano quasi inermi di fronte alla morte, alla paura, al dolo-
re, alla fame, le Chiese non davano loro alcuna consolazione, 1o
spirito non li consigliavapii>.5
Su niente, men che meno sui bugs (da non tradursi qui come
insetti o scarabei,ma come difetti di programmazione) con i quali
la sincroniciti ha infettato tutti i nostri arsenali di logica e di buon
senso.

<<Unmattino di primavera ero andato a passeggioe vagabon-


dando per i campi verdi giungo a un vicino villaggio. Qui vedo gli
abitanti vestiti a festa con il libro di preghiere in mano awiarsi in
fblla alla chiesa.Oggi d infatti domenica,la messaincomincia pre-
sto. Decido di assistervi,ma di riposarmi prima un poco nel cam-
posanto che circonda la chiesa,essendoaccaldatoper la passeg-
l,lote giata. A questo punto, mentre leggo le varie iscrizioni tombali, mi
Hermann Hesse, Uza biblbteca della letteratura uniuersdle, trad. it. di accorgoche il sacrestanod salito sul campanile,sulla cui cima noto
Italo AlighieroChiusano,Adelphi, Milano 1979,pp. 120-121. la campanina rustica che dovrebbe annunciare I'inizio della fun-
Il celeberrimoepisodio venne descritto cosi nel saggiodi Jung sulla sin- zione. Per un certo tempo essa pende immobile, poi prende a
croniciti: <<Unagiovanepazientefece un sogno,in un momento decisivo oscillare e di colpo rintronano i suoi forti, penetranti rimbombi,
della cura. Nel sogno essaricevevain dono uno scarabeod'oro. Mentre cosi forti, penetranti che mi sveglio. Risulta che i suoni provengo-
mi raccontavaquesto sogno,io stavo seduto voltando le spalle alla fine-
no dallo scampanellio della sveglia.>
stra chiusa.D'un tratto udii alle mie spalle un rumore, come se qualcosa
bussassepiano alla 6nestra.Mi voltai e vidi un insetto alato che, dall'e-
E il rr..onto di un sogno e del suo esito, uno dei racconti che
sterno, urtava contro la finestra.Aprii la fincstra e presi al volo l'insetto. Pavel Florenskij riporta nelle pagine iniziali del suo Le porte rega-
Era l'analogiapir) prossin-ra
a uno scarabeod'oro che si potevatrovare alle /i. In quelle pagine Florenskii ci sta introducendo alla metafisica
nostre latitudini, ossiauno "scarabeide",una Centaureaaurata,il comune delle immagini e della luce che I'icona presuppone; la "metafisica
coleottero delle rose, che evidentementeproprio in quel momento si era concreta" a cui lascia accederef icona, immagine visibile delf invi-
sentito spinto a penetrare,contrariamentealle sue abitudini, in una came-
sibile, tautegoria, rigoroso rinvio a se stesso e medium verso il
ra buia. Devo aggiungereche un casodel generenon mi era mai successo
prima n6 mi successein seguito;anche quel sogno della pazier-rte d rima- tutt'altro ordine.
sto un fatto unico nellamia esperienzan. Nella metafisica "concreta" di cui parla Florenskii d necessario
Edgar Allan Poe, Tutti i racconti- Il resocontodi Arturo Gordon Pym - Le che il piano dell'empirico e il tutt'altro ordine rimangano salva-
poesie,trad.it. di Carla Apollonio,Bietti, Roma 19804,p.351. guardati nella loro radicale differenza qualitativa, senza tuttavia
Ibid. , p. 156. approdare a una loro incomunicabilit). Nella riflessione di
Hermann Hesse, I/ gioco delle perle di uetro, ftad. it. di Ervino Pocar, Florenskij, non c'e autentica metafisica che non sia, allo stesso
Mondadori,Milano 19814,p. 18. tempo, celebrazionedella positiviti, dell'empirico. Lesperienza

70
LucioSaulani Iconedel ternPoall'inuerso

delf istantaneaaperrrrraal tutt'altro ordine necessitaclellavaloriz- invisibile, tutto si rovescia.La causa(suono della carnpa-
',,,,ndo
zazione dell'empiria: la vocazione del sensibiie, organo e occasio- rrrrrrt)non si manifesta prima della conseguenza(inizio della pas-
ne imprcscindibile, d agevolare,consentire il transito, operando ggiata) e di tutta la serie di conseguenze(la folla che va in chie-
'L
una resistenzache E al tempo stessoimpulso allo slancio intuitivo. determinandolanon come causa
',r. la sostaal camposanto,etc.),
La pos i ti ' i ta d e l l ' e m p i ri c oe .l e l l ' e speri enza
concreracome i nrer- , lliciente, bensi come tdlos, come causafinale. ..Sicch6nel sogno il
cettazionedell'ordine rotalmenrealtro, dell'autonoma realt) del- r( nrpo scorre, e scorre celermente, incontrctal presente,all'inuerso
I'orizzontetrascendentee qualitativamentedifferente,di cui siano. ,lt'l movimento della coscienzadi veglia. Il primo si capouolgesu se
tuttavia, preservatel'alteriti e l'indipendenza. \/('.r'roe con essosi capovolgonotutte le sue immagini concrete>>'
La metafisica"concreta" ,imarri I'orizzonte teorico, lo sfondo Si capovoigono tutte ie immagini concrete, come nella pro-
permanente su cui prendono forma le analisi figurative, storiche, rpcttiva rovesciatadelle icone, in cui le case,i monti, le rocce, gli
teologiche,esteticheche Florenskij svolge nel suo libro. Ma d in .ggetti, tutte le cose si dirigono verso chi guarda I'icona.
quelle prime pagine che si annuncia il discorso,cenrralenell'esoo- <A dirla in breve, la pittura delle icone d una metafisicadell'es-
sizione della teologia deli'icona, sulla prospettiua rouesciata pre- screinon una metafisicaastratta,ma concreta.1...1 La pittura d'i-
sentenelle icone. Questo discorsosi articola a partire dal <tempo (one sente cid che raffigura come manifestazione sensibilc dell'es-
capovolto>r.ossia, il tempo de] sogno. <<E'oto: in un intervallo scnza metafisica.Nei mezzi stessidella pittura d'icone, nella sua
che i brevissimo secondo la r'isura esrerna,il tempo del sogno recnica,nelle materie adoprate,nella fattura dell'icona si esprime
pud durare ore, mesi, perfino anni e in certi casi pariicola.i, ,eco_ la metafisica di cui vive e graziea cui esisteI'icona.>t
li e millenni. In questo sensonessunodubita che il dormiente, is.- Di nuovo, nella metafisica"concreta", posta la differenza qua-
lato dal mondo visibile esterno e passandocon la coscienzanel litativa tra il piano dell'empirico e il tutt'altro ordine si impone
second.o-sistema, acquista anche una nuova misura tlel tenzpo in I'assolutanecessitiche si dia un contatto,un tempo istantaneoche
forza del quale il suo rempo, rispetto al tempo del sistema da lui porti in contatto i due estremi; punto di unificazione degli oppo-
abbandonato, rrascorre con incredibile velociti>. Eppure, dice sti, ma sempreradicalmentedistinti. Il tempo di un lampo, che allo
Flore'skij, pochi <<hannomeclitato sulla possibilita cire il tempo stessotempo garantisceil contatto e la differenza,in cui le dimen-
trascorra a una velociti infinita e perfino rovesciandosi su se ,tes- sioni materiale e spirituale si incontrano senzatrattenersi e senza
so. che, col passaggio alla velociti infinita, il suo corso prenda il alcuna necessariapropedeutica.
sensoinverso. Ma intanto il tempo dawero pud essereistantaneo Concluderemo, dunque, dalla prima pagina di Le porte regali,
e fluire dal futuro al passaro, dagli effetti o[1. .urr., teleologica_ in cui Florenskij si awia a introdurre il sogno e il tempo rovescia-
mente' e cid ar,'vieneappunto quando la nostra vita passadal visi- to dei sogni: <<Si,la vita della nostra anima ci di il punto d'appog-
bile all'invisibile,dal reaileall'immasinario>. gio per conoscere questo confine che mette in contatto i due
La causaesrernadel sogno (ad esempio,lo scampanelliodella mondi, infatti anche in noi la vita nel visibile si alterna alla vita nel-
s ' eglia) d s u b i to s i m b o l e g g i a rad a l l ' i mnragi nedel l a campani na I'invisibile, sicch6 c'd un tempo, sia pure breve, sia pure concen-
rustica. Pertanto, la causa psichica dell'inrero sogno d il suono trato al massimo, talvolta fino all'atomo di tempo - quando i due
della campanina;sicch6,nella "causalit) diurna", eiso derreDrece_ mondi si toccano e ci diventa contemplabile perfino questo con-
dere temporalmenreI'inizio della passeggiata, psichicamenrede.i- giungimento. In noi il velo del visibile per un istante si squarciae
vante dal suono della campanina.Nel tempo del mondo visibile, il attraverso ad esso,mentre ancora si ar,.vertelo squarcio, ecco, invi-
suono della campanina deve essereI'awio del dramma onirico, e sibile soffia un alito che non d di quaggii>.
I'inizio della passeggiatail suo rermine. Eppure, nel tempo del

72
1l
Imtnagine c anima

,rffcrrato dall'Eros si sente come attraversato da pulsioni e inondato


Giancarlo Lacchin ,1'r,rsida una corrente elettrica che, simile per essenzaal magnetismo,
Lir(.ul.ante dei loro limiti muove due anime lontanissimea ricercarsireci-
Immaginee anima il mezzo stesso
I,r()calrentein uno slancio che le unisce;e che ffasforma
Sincronicit)del bello in Ludwig Klages ,li ,,gni accadere,lo spazio ed il tempo che separanoi corpi, neli'onni-
le sue acque:
l)r (.senteelemento di un ocear-roche sorregge e circonda con
Gcittinnen rhronen hehr in Einsamkeit, , tosi congiunge,senza danno per la loro sminuibile diversiti, i poli del
Um sie kein Ort, noch weniger eineZeit; ll
I tt( )llLlo.

Von ihnen sprechenist Verlegenheit.


Die Mtitter sind es: l'opera d'arte B il volto della pola-
Come <<eroti ca organizzatarr5
l.tY. C,OF;|'LIE,
Faustl
r.iti universaleoriginaria. Nelle sue linee si possonoleggerei tratti
rrntichied eterni della realti pulsante,il ritmico alternarsidi notte
Coincidenza d l'arte, coincidenza d il capolavoro che scrive e t' giorno, di terra e cielo, di acque e fuoco. Essa realizza il miraco-
descrive la vita dell'arte e delle sue forme. Srruttura della coinci- kr pii alto: ricondurre lo spirito e la vita all'indisturbatoessereper
denza E l'organizzazione a-causaledelle forme artistiche all'inter- s.' Jel l a l oro realt aor iginar ia.
no dell'organismoestetico,quale armonia di situazioni e di occa- E, lrn ,u..o connubio d'amore quello che essacelebra, il ricon-
sioni, <<comequando un maestosoedificio / fondiamo>>2. giungimento iniziale nel suo eterno presente. Lopera e archetipo
Come nel ricordo di una voce perdura nel tempo della storia e perch6 forma numinosa d I'immagine dalla quale scaturisce:insieme,
della cultura dell'uomo, I'opera d'arte rinnova il legame con il opera e immagine, sono l'imporsi della coincidenza eternamente
mondo delle immagini e dice dell'antagonismo originario, quello presente sulle situazioni e gli eventi che si succedono secondo un
fra anima e spirito, fra visione e volonti, fra intuizione desli a.che- nessopuramente causale.
tipi e riflessione nelle forme che pensano se sresse.Se infatti ..I'in- La sincroniciti metafisicafondamentaleincarnaradall'arte d cosi
tuizione [...J d pensiero che produce il suo oggetto;la riflessione, il ricordo attualizzante del e nel corpo vivente dell'opera, unica
invece [...], e pensiero che produce la sua forma>>3. La riflessione superstitedi un antagonismo antico.
d produzione e creazionecontinua e incessante,d mitopoiesi,edu- <Ma cid che resta d un dono dei poeti>>:6 cosi cantano le Muse
cata, perd, alla contemplazione della realti delle immalini. e la Terra.
Tutto questo d tecbne, d poiesis,B pelasgismo. E un dono unico e irripetibile della memoria e dell'azione, l'o-
Nell'immagine, unit) di pensieroe realti, vive la continuire fra pera d'arte, che cattura un'immagine della realti, la rende carne
l'azione creativa e I'estasi inconsapevole che spinge lontano, oltre nelle forme sensibili lasciandola vibrare nell'unith riconquistata:
il mondo, oltre la morte, verso la lontananza. Lestraneo in essasi
fa proprio, il vicino parla con la voce dello straniero, l,antico si fa Larte profondad il ponte fra il Nous e la materialHyl(il, fra E'lioe
presente. Limmagine attira verso il suo mondo di forme per resti_ Gea [...],mortedellospiritonellavita del sangueo mortedel sanguenel-
tuire il suo splendore nel corpo dell'opera, che vive, che nutre di l,esserespirituale[...] il suoflussoconduccin brcvencl chiaroreprivo di
segni e di luce. foschia,ii suo splendoregii nelleofficinecli Efesto.T
Nel capolavoro vibrano all'unisono i suoni numinosi desli anti-
chi canti, il grido laceranre dell'eroscosmogonico che parla della E nell'universo del mito che affonda le radici la poesia dell'im-
polarit) originaria; in esso si riconoscono i tratti dell'artista cosmi- magine, lo sguardo nel mistero che si fa canto, Sagee leggenda' Il
co, cne po"1r, come la parola cantata,E il pelasge, I'uomo prossimo agli

71 75
Inmagine c dntmtt
CiancarloLacchin

ddi, patico e polare, che accoglie le immagini nella sua anima e ne


Note
fa quindi realti, senso, accordo armonico, con il gesto imperioso e
riflessivo del suo spirito. Egli, <<certogii spirituale e turtavia anco- *l)ivinitd solenni troneggianoin solitudine; / intorno ad esse'non luogo
le Madri"
alcuno,ed ancor meno un tempo' / Parlaredi esseturba / Sono
ra saldamentelegato all'anima, realizzala produzione magica delle Faust e a
I-Jtfausl, cura di G V' Amoretti' Feltrinelli'
ii.. i,. i" l.Vl. Goethe,
immagini o attraverso la loro invocazione "magica" , oppure immet- M i l a n o 1 9 9 1 ,I vo l ., P. 1 1 9 .
tendo plasticameilte la sua interiorit) fecondata in una materia (traduzionenostra)'
Pindaro,Ode Olinpica V/' ]-{
ricettiva, processo dal qr-raletra I'altro scaturiscela categoria a noi 1919-
\x/. Benjamin, Il concetto di critica nel romanticistno tedescrt.scritti
ben nota di quei "segni" che intessonola realti>>.8 1922,a cura di G. Agamben, tr' it di C' Colaiacono' Einaudi'
Torino
Nell'<.oppure>>i contenuto tutto il destino dell'arte. Essa non 1 9 9 2 ,p .2 4 .
vuole quindi Ia morte del poeta, di quell'<io gigantesco,ma anco- L. Klages, \'otn kosmttgottischettEros 0922), tr' it Dell'eros cosmogontco'
ra unito al cuore della terra>>,e e proprio nella trama tessuta dalla a cura di U. Colla, Multiphla, Milano 1979,p' 12'
sua parola continua incessantea ricercare la composizione origi- Secondoun,espressione di Klagesin un frammento su Goethe risalenteal
herausgc-
naria. Il poeta d cosi spettatore e creatore della realt.): egli deve 1906. .on,"r,uto in L. Klages,Rhythruenund Runen. NachLt?
liberarsi dalle sferzate del volere, rivolgere lo sguardo alle potenza gebenuon ihtn selbst'Barth, Leipzig 1944,p' 144'
L' Reitani'
ctonie del destino e liberare la vita della parola stessa,ma, nella F. Holderlin, Rimembranza,in ld., Tutte le liriche, a cura di
soggezionealla terra, produrre al contempo plasticamente e <<con Mondadori, Milano 2001' p. J45: *Was bleibt aber,stiften die Dichter''
I'aiuto di un uso della lingua pressoch6simile a quello dell'anti- L. Klages,Rhythmenund Runen,cit , p 258
di.G'
chiti [...J rappresentare[...] il contenuto d'anima di quel che fu L. Klages, Das tV/eltbiltld'esPelasgertums,tt' ir'.1 Pelasgi'a cura
Tempi N{oderni' Napoli 1990, p' 51 (prossima
vissuto e sentito>>.10Egli d il testimonedi quel "resto" dello spirito tutn..,,], Nuove Edizioni
ristampa pressoI'editore Marinotti di Milano)'
che soprawive nell'anima o deii'anima che ancora si pud udire
L. Klages,Rhvtmenund Runen,cit.' p' 2)7 '
cantare nello spirito: d la voce che racconta il mistero, quello
sognato e venerato da Platone e rivelato da Diotima a Socrate: la
lo
L. Klages,lPelasgi,tr. it. cit., p.42.
produzione, la generazionedel bello nel bello, sia rispetto al corpo
ll
L. Klages,Vont WesendesBeausstseil/,tr. it. Ld natuta della coscienza'in
Id., a cura di R. Cantoni,Bompiani,Milano 1940'p' 242'
che rispetto all'anima, d I'immagine del loro reciproco amore, il
<Sowill ich
segno della loro inscindibile unit). E Holderlin, Diotima,inld.,Tutte le litiche,tr' it' cit', p 187:
ausGotterhohen, / Neu geweiht in schci'rem Glilck, / Froh zu singenr'rnd
Il corpo dell'arte d portatore perfetto dell'infinito, manifesta- / zu Srerblichcn zurijck'
zu sehcn. Nun
zione di infiniti psichica, perch6 <<l'animad il sensodel fenomeno
corporeo e il corpo d il fenomeno dell'animar>.ll

Coslanch'iovoglio,dallealtezzedivine,
Riconsacrato alla bella I-eliciti,
Lieto di cantaree vedere
Tornareora ai mortali.12

Larte d allora la soluzionedell'enisma.

76 77
Italiana crtnmetlia

Gianni D'Elia Quell'anima gentil fu cosipresta,


sol per lo dc,lcesuon della sud terra,
Italiana commedia di fare al cittadtn suo quiui festa;

c ora in te non stdnno senzaguarra


li uiui tuc,ti, e /'un l'altro si rode
di quei ch'un ruuro etl una fossa serra.
(Purg. YI,7 6 81)

Sincroniciti tra I'Italia e la Commediadantesca(D06-2I): 1.


<<Cinismo e trasformismo> degli italiani, dei loro Costurui
1. (1821) (Leopardi): deprecazioneche seguela dantesca.
Io li rispuosi: <Ciaccct,il tuo affanno
mi pesa si, ch'a lagrimar mi 'nuila,. 5.
nza dimrui, se tu sai, a che uerranno del neocapitalismo (Pasolini): Suitti corsari
<<NuovoFascismo>>
(rc)75).
li clttdJln della citti partlta; I1 sincrono fascistadell'Italia: Berlusconi,Ia Lega, i vari postfa-
s'alcun u'i giusto, e dimmi la cagione scisti.. . Tristezza e vergogna del razzismo.
per cbe l'ha tanta discordia assalita>. Rileggere e commentare a fondo la numero I delle Prtme
(.lnf.VI, 58-63). .\t'ctrciatoiedi Saba, di cui resta memorabile la sintesi (1946) di
Storta d'Italta, tra cui le frasi:
z.
<<Lagente ft01,ae' subiti guadagni (-).
orgoglio e dismisura ban generatu, <Gli italiani non sono parricidi; sono fratricidi. t...1 Gli italia-
Fiorenza, in te, si che tu gii ten piagni.> ni sono l'unico popolo (credo) che abbiano, alla base della loro
storia (o della loro leggenda)un fraticidio. Ed d solo col parrici-
Cosi gridai con la faccia leuata 1...) dio (uccisione del vecchio) che si inizia una rivoluzione.
(Inf.XV\73-t6) Gli italiani vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio,
il permesso di uccidere gli altri fratelli.>
Dante fa la domanda e si di la risposta,dopo dieci canti.
E poi: Sincroniciti tra la decadenzaitalianae il pensiero dei suoi pii
grandi antropologi: i poeti d'opposizione.
3. Speranza della critica: contro <<l'omologazionebrutalmente
Abi serua ltalia, di dolc.,reostello, totalitaria del mondorr, contro la riduzione della nazione a f azione,
naue -tanz(tnoccbiere in gran tempesla, in questa primavera fredda e piovosa del 200(',.
non donna di prctuincie, ma bordelhl

78
79
, .tcl male, la corteccia,*;:::*^ente pretendedi elaborare
Gio Ferri r:rzionalmente, istituzionalme.tte' quei materialie li plasmaal bene
(' irl male.Alla vita senzai'innocenzadellapoesia.La vita dellapras-
Limbo ,r c della menzogna.Certamente,si devepuf sopravvivere"civil-
nrcnre,'lMa Parsifal,il puro folle,non pud viverenellacivilti mala-
rrr,lrromossacon prepotenzaregolatricedallacorteccia'E la poesia
si dissecca fuor di follia.Fuor di Limbo'
La fisicaastronomicascoprei bordi (i lembi, il limbus latino)
.lel nulla.Lh dove - contro un lato dellateoriaeinsteiniana - la
nrareria,precipitandoa velociti superiore a quella della luce.,ridu-
." . .on."nt.u lu propria massafino all'imbuto, fondo del buco
La teologia cattolica defini, oltre al Limbo dei Giusti non redenti, nero:lo superae ,i.sfund. in un nuovobang,lanascitadel buco
anche il Limbo dei Fanciulli. La teologia cattolica disse di un Limbo bianco,in cui il t.*pt si conta non pii dal passatoal futuro' m-a
degli Innocenti, dei non lrati alla vita. Dei non nati al bene e al male. ,.lalfuturo al passato.E forr. il tempo dell'eternopresente?II
Nietzscheanamenteil nonluogo al di li, o meglio al di qua, del bene rempo ut.-po.ul. della poesia?Ma i resti della materialimbica
individuataialla neurofisiologiasono tratten:ui"i al limbus,al mar-
e del male. Emilio Cecchi narra dei viaggiatori e pellegrini che, sbar-
gine, dalle resistenze della corteccia ordinatrice. Percid la poesia,
cati ad Apollonia, in carovanasi diresseroversoCirene: ,.... che caval-
pericolosamente, s'af'facciadall'orlo dell'ab i m e'
cate, che ingressimemorabili... un platonico paesedi rimembranze
prenatali... un limbo biancheggiantedel candor delle origini...>. Per fortuna intervienela follia matematicadi Lewis carroll, di
\X/atteau dipinse Littbarco per Citera, il luogo dell'oblio, delle non- RudyRucker,di molti altri profeti dellaquartadimensione.A]ice si
memorie. Il non-luogo del)apurezza. Dell'amore senzaaggettivi. inolira oltre lo specchio,precipitaversoil buco biancoin cui tutto,
con il tempo, va allaroueicia.Comeci preannunciava lo specchioin
La teologia cattolica si espressepoi, or non d gran tempo, sulla
inesistenza del Limbo. Il non-luogo del non-luogo. Ma il Limbo cui ci rispecchiavamo. Alice entranel Limbo dellaquartadimensio-
ne, in cui il benee il malematematicamente si annullano.si azzeta-
ormai d stato detto e vissuto nei millenni, e ora la duplice negazio-
no. t-u regione folle dello Zero. Del nulla. Del tutto. Il mondo paral-
ne ne fa un luogo reale al quale i pellegrini della terra possono
lelo e inv"ersoa quello regolato dalla corteccia raziocinante.Ma il
accorrere. Come? Semplicemente ridicendolo per la via della poe-
rovescio d h olire lo specchio, o al di qua dello specchio?
sia, che d la parola innocente, <biancheggiante del candor delle
Linterrogativo, appunto, tende allo zero, all'insignificanza della
origini>. Del nulla prolifico. (nel
poesia.I"nsignifican, a chefa della poesia la cosa primigenia
La regione del nulla d la regione limbica della neurofisiologia.Le
sensodella Kristeva):la cosareale (seppur non ancora oggetto)
aree del setto, dell'amigdala, dell'ippocampo, dell'ipotalamo: unit) (n-el senso di
funzionali che promuovono i comportamenti emotivi, I'amore, le materica,eppure indicibile' In-dicibile: percid
Gramigna)iitlUitt dentro.Oltre. Poich6il dentroB I'oltre,il prima'
passioni al di qua della corteccia raziocinante, al di qua del bene e
La "formula" per astrazionisimboliche questo stato
del male. La regione limbica d I magazzino delle memorie indivi-
-aiematica
quadridimensionale, n-dimensionale.LapoesiaIo tealizzae vive. 1o
duali e genetiche.Ma in esso si situa un retrobottega, il rettiliano,
ripostiglio delle memorie ataviche,primigenie. Da questi magazzini ia nei territori del Limbo dove si incontra lo sconosciuto.
dell'inconscio viene la materia della poesia. Mateda <biancheggian- I-lindinrostrato.Il vaticinato.Lacosadellacomunione'olttela logica
te del candor delle originl>. Fuori, nelle confinanti regioni del bene dellamillantatacotnuni cazione'

81
80
Lucto-asln0

,l (..). uom o di una cur iosit ) est t em a f ont e di guai m a pur e cli
Rubina Giorgi ,,cczrsioni straordinarie,d la storia del farsi e del compiersi di un'e-
Lucio-asino ,Dcrienza numinosa, dove condizione necessariadel farsi e del
,or.Doiersid uno stato diminuito, la riduzione da uomo in bestia,
,,ell'asino, animale tra i pii disptezzari e asserviti dall'uomo'
(.redo sia possibilecogliervi una diffusa "sincronicit)" leggendoi
,.,rsisfortunati di Lucio in modo capovolto come una sofia di ctcca-
tlonaliti, approssin-razione al riscatto della vita umano-bestialein
vita diviniforrne, in coscienzaaccresciutae illuminata attraverso
rrna mistica mortificazione. La "sincroniciti" junghiana senlbra
invero adonrbrareanche un tipo di occasionalismo psichico, in cui
Una certa superstizionedello spirito, ma forse ancheuna voglia l'occasionalismo teo-
ltgtrebbero invenirsi dei tratti in comune con
di romanzo cl'anima,ci trascinatalora aleggerein modi tra il maei iosico-filosofico.Ed d dato con esso di reperire, nel nostro caso,
co e il causalealcuni o molti nessi che ci stanno a cuore: p., qu"_ trna eloquentepariti tra vicenda o romanzo di un uomo e roman-
sto E difficile cogliere nitidamente la "sincronicitd" ipotizzati da zo di un dio: Amore, il dio che soffre nel mythos, B assimilato nella
.|ung o coincidenzaacausaledi eventi interiori ed esterni,psichici realt) all'iniziando ai "misteri" Lucio.
e fisici. Se la causalit) riguarda una tipologia di nessi,la sincroni- Ma poi in eifetti nel romanzo dell'asino tutto E talmente mira-
citi tende a scoprire altri nessio altre caratteristichedi nessi.Essa to al fine della trasfigurazione deiforme del protagonista, che dob-
forma tra il mondo razionaledelle causee il incerto delle biamo pensarea un ordinamento finalisticoclel mondo in cui ci si
'rondo
supposizioni magiche un cosrno altro, taiora rischiosa'rente r-r-,rou".ordinamento munito cli trna intensit) di sensoche non fa
confondibile coi due primi, di corrispondenzeampie tra indivi- mancatela sua luce ad alcun evento realeper quanto infimo, e cl-re
duale e universarle, tra empirico ed extrasensoriale,
ira effimero e appresta un rerreno fertile all'irruzione di inzmagini guida salvifi-
stabile o anzi eterno, nella cui vastit) d possibilerestaredolorosa- .h. o sulle onde mosse dell'elemento psichico' in
mente sospesi,perdersi nella vertigine o attraversoardue vicissitu- grado di sovverrire il corso dell'esperienza e gli affetti di un indi
-.tu-orfiche
dini ritrovarsi. Nelle Metamorfosi o l'asino d'orc.,di Apuleio, le uid.ro. cosi che l'emotiuiti vi si mostri una radice fondante e lasci
sorelle di Anima sue cattive consiglieresono convinte, nella loro emergereuna contingenzariccadi sorprendentirisorsed'anima, di
invidia turta umana e mortale, che sia labellezzadi psyche a cau- possiLlli. Anzi tl pctssibiled, amio vedere, un altro dei nomi per I'i
sare la sua fortuna nel palazzo incantato coln.ro di tesori Dosto a potesi junghiana di "sincroniciti": e, a proprc'rsito di "possihile",
disposizionedall'incognito amante. Ed d invece I'inserimento - non possonon pensare al {inalistaLeibniz (r'i pensa anzitutto Jung
non imnrune da rischio spavento e dolo'e - della bellezza c)i ,r"rrt) e alla pregnante parih da lui stabilira tra "parte" e "tuttr-r"
Psyche nella Bcllezza cosmica e divina, il suo rifulgere segreto, cosi nella realt) come nella logica.
segreto a lei stessa,insieme al dio Amore, a fare di lei l,Amata Ecco, Lucio si ritrova trasformatoin asino perch6,cdlto da una
immortale e beara. Solo piu tardi le sorelle comprendono che in <<frenetica esaltazioner>, chiede all'amataservettaFotide (dal nome
essa<<attraverso la donna gii traspare la dearr.E questo non le fiocamenreallusivodella luce iniziaffice) I'unguenro magico che lo
salva,non le guarisce della loro umanit) isolata dalle corrisoon- trasformi in uccello: <<Prestr,t!Farurui stare al Jiancc,tdella nzia
den z ep s i c o c o s m i c h e . venere sotto forma di Antore a[ato>>. Quindi egli vuol esserepari ad
Il romanzo di Lucio protagonista dell'Astlnttsaurelts (II sec. Amore! Amore che gli si proporr) presto nella fabella di Cupido e

82 8)
RubinaGiorgi Luuo-aslno

Psvche,ben nota almeno nella sua trama esteriore.Fotide sbaslia si reintegra I'essenza luminosa del dio Amore di contro al
ungu e n to c L u c i o s i tra s fo rmai n asi no, i n una speci edi rnosrro "mostro" delle primitive <<nozzedi morter>,cosi Lucio, impressio-
dunq u e . d o ta to d i me n te e s e n ti mentiunrani ,cosi come ..mostro' nato ormai da questa impronta numinosa, affronta le sue dure ulti-
appariri a Psyche cupido stessonelle nozze che le sono state vati- lne prove fino al superamento della morte, alla fuga dai vincoli
cinate <<nozzeche danno morre>>. rrmani e alla trasmutazione non nel vecchio uomo ma in uomo pir)
II rimedio esiste,e consisterebbeper Lucio nell'ingerire delle che umano, in uomo divino che cerca e trova se stesso come si
rose. Niente di pin facile, ma il "facile" per il momento si mostra trova I'amore perduto, attraverso la partecipazione ai misteri di
imponderabilmente difficile, anzi inattingibile. La ghirlanda di Iside, nei quali, iniziato e vagliato, esperisceil cospirare, il respira-
rose, che certo s'imprime bramosamentenel suo animo, gli appa re insieme di tutte le cose e le potenze kympnoia o sympatheia),il
rir) molto pii tardi in sogno, nella visione di Iside, la dea dai mine corrispondersi di tutti gli elementi, I'inserimento della propria
nomi e volti, e dopo la ricever) nel corso dei "misteri" cui Iside lo vicenda in una pii vasta cosmica vicenda.
chiama, ma intanto dovri soffrire la quasi-morte di sofferenze V'E da notare qui, per tutto cid che abbiamo detto, il presen-
atroci tra le mani di uomini pir) bestiali dell'asino. cosi elementi tarsi di una quasi costante caratteristica: alla disfatta dell'agire
realistici sono mescolati con elementi onirici ed endopsichici e il umano, che sia accolta e intimamente soppesatae consapevole,si
rimando tra gli uni e gli altri finisce con lo stabilire delle corri- affiancaI'aprirsi di un'altra strada, di occasioni - certo per chi sap-
spondenze portarici di senso, col far affiorare una base indeter- pia coglierle - che sopraggiungono,come una nube di gloria, da
minata di possibili in cui le demarcazioni tra sogno e veglia, tra i parte di un agire €straneo,altamente estraneo, incognito ma forse
cliversi tempi e tra i diversi spazi, possono andare dissolte. in parte cognito. E la pigra conoscenza parziale viene destata e
Similmente si imprime in Lucio con forzala favola di Amore e sommossa dalla durezza di cid che accade. La disfatta non causa
Psycheincastonataal cuore del romanzo, e accompagneri la sua I'aprirsi della strada, bensi la rende visibile e la propone. Senza
vicissitudine attestando una caratteristica straordinaiia: la forza quella disfatta la manifestazionedivina non avrebbe luogo. E que-
del debole entro una \ogica iniziatica di rinascita. La favola ha sto nesso pud esser ritenuto, credo, un atto di creazione psichica,
valenzanon solo psichica ma anche fisica, poich6 da essaI'Ombra la creazione di un senso sincronistico, che si serba o tramanda
e la Luce sono tali da colpirci in modo fisicamente forte oltre che d'awentura in awentura, d'esperienza in esperienza - capace di
durevole. Ed E destinata esclusivamentea Lucio; significativo che far mondo.
si chiami Carite, Grazia,la giovane cui viene nartat^, ma a lei essa
non giover): ar,woltain una sorte ominosa, assumeri su di s6 incon-
sciamente tutto il nero di spirituale alchimia e filtrerd per Lucio
(Charis E anche filtro amoroso) il dono di graziae di lucl.
Si costella molteplicemente l'archetipo delle nozze col dio per
la psiche di Lucio; quanto a Iside, sullo sfondo i anche lo ,ooro
Osiride fatto a pezzi da Seth, il dio che d pure asino malvagio,
mentre l'asino Lucio poco manca che sia fafio pezzi dalla-riuu_
git) o dalla stupiditi variamente incontrate. E ^ perir
la dea con-
trapposta all'asino salva nell'asino I'uomo a lei consacrabile.
Come Psyche vince le sue ardue prove per riconquistare
Amore, e pud finalmente accedere alla condizione divina. mentre

84 8t
Mondo

tcrne, hanno la possibilit) di dominare la Necessita.Se un altro


Tiziano Salari nrondo doveva derivaredal primo, questo,essendomescolatoalla
Mondo lnateria, non poteva che avere un carattere misto, dentro il quale
Lo specchiodel mondo intelligibile hir incominciato a operare l'Anima, ma non si creda aflitta dal-
I'angoscia,piuttosto con estrema naturirlezzae con la semplice
rrodalit) del suo esserepresente.
Quello che Plotino ci dice d che il mondo d bello in quanto non
c\altro che un riflesso del mondo intelligibile, nato non per un cal-
colo razionale ma per la sovrabbondanza creativadel Bene, e non
solo. Anche se fossefrutto cli un atto creativo,essosarebbeugual-
lnente bello, e il Dio creatore non dovrebbe affatto vergognarsi
ln EnneadeIII,2, Plotino parte dalla premessache, se attribui- clellasua creatura.Luniverso va infatti visto come un intero, e non
re la costituzione e I'essenzadell'universo alla sorte costituisce pud esseregiudicato prenclendo in esame soltanto le sue parti
un'assurditi, tutta','ianon sono senzafondamento alcuni ragiona- scparatamente,collrese di fronte a un uonlo rlellasua intefezzanoi
menti che provano questaassurditi. Ma da dove partire per capi- io esaminerssimo o giudicassimoa partire da un capello,da un'un-
re se questo cosmo d subordinato al Destino e quindi alla ghia o da un piede. Poich6 il mondo e un tutto organico, se noi lo
Necessiti (come credevano gli Stoici) o al contrario si muove, nel interrogassimopotrebbe risponderci che b nato gii perfetto e che
suo funzionamento, secondo una logica diversa e pii libera da non manca di niente, e che in essosi trovano tutte Ie piante e tutti
questi vincoli? Da dove partire per definire l'operato della gli animali, e la stirpe di tutte le creature,di tutti gli dei e di tutti i
Prowidenza rispetto al cosmo? In primo luogo questo non ha demoni. E ogni particolare di questc'rttrtto e orientato al Bene,
avuto origine nel tempo, da un atto di creazione,e quindi da un salendodalle creature che hanno una vita puramente vegetativaa
progetto calcolato di Dio nel farne un'opera perfetta. Ma poich6 il quelle dotate di sensibiliti, e su su fino a quelle in possessodella
cosurod eterno e non potri mai venir meno, bisognapartire dalla ragionee in grado di parteciparealla vita in tutte le sue forme.
premessa,dice Plotino, che I'universonascedall'Intelligenza,e che La differenza sostanzialetrir il costno reale e il cosmo intelligi-
quindi quello che abbiamo d una copia dell'Intelligenzaed d a essa bile b che mentre nel cosmo reale c'i il movimento e il cambia-
subordinato. Ma questo cosn)o precedente e originario rimane mento delle parti, lassritutto d imnobile e invariante nel tempo,
sempre immobile in se stessoe senzatrasformazionie non manca mentre nel nostro mondo solo la totalit) vive una vita inesauribile.
di niente in tutte Ie sue parti, e anzi ciascunaparte d in arn-ronia Vero i che talvolta anche quaggii, quando un'Anima ne ha Ia
con l'intero e non subisce alcuna alterazione.Siamo dunque in possibiliti. trova una stabilitafuori dalflr-rssodel divenire e si nobi-
presenzadi un Essereche gode della propria immobilit) e serenit), lita in vicinanza dell'Anima universale.Gli esseriparticolari vivo-
e che proprio attraversoil suo non agire genera il nostro cosmo no invece soltanto in funzione della speciee dell'insieme' In ogni
che non d uno ma si disperde nella moltepliciti, dividendosi non caso tutta la vita, sia degli animali che degli uomini, pur nella
solo in amicizia ma anche nell'inimicizia ffale parti di cui d com- sopraffazionedegli uni sugli altri, tende al Bene. Siamo dunque in
posto. Le parti non bastanopii a se stesse,ma guerreggianorra di presenzadi urnordine universaleal quale d soggettoI'universo,e
lor o p e r a s s i c u ra rs i l a s o p ra vvi venza. E ppure, del i vando solo in virtir dell'esistenzadell'ordine si da il disordine e I'irrazio-
dall'Intelligenza,anche il nostro cosmo partecipadell'Intelligenza nalit) e i colpevoli paganoil fio delle loro azioni tnalvage.I buoni,
e della ragioneche vengono di lassi, in forme che, sia pure subal- all'opposto,vivono una vita di beatitudinc come gli dei.

86 87
llziano .Salari
Mondo
, ) ,: ,1 rrr,r (l rr,s t()m o n d o Ie
A ni me possonoesserefel i ci e
se r l)cr Plotino I'interpretazioned pii drastica,dato che ogni cosa
" i' ! ''|'rr()t' non si sanno awicinare alla virti.
i ;;i'r;""
, r , ,l ,r,,1 1 ;rl ricl'c.cr.re
i ,s e a i b u o n i n o n pesano, ' ,lrraggiirha la sua premessanel cielo dell'Intelligenza,e addirit-
lr
per i mal vagi." p;;;;;;.
rrr,,1ti1li1i11rra un bene. Insomma b destino .he r ,rr,r le anime preesistevanoal loro ingressonei corpi e nel mondo.
i .olpi ,i..il;;l;,
,. lirsciando spazioad altri corpi
e ur,.h" il,irio off;;;;ilil;; I r'iene introdotto, surrettiziamente, il concetto di liberti, il fatto
taggio all'economia der tutto.
La vista der vizio i"rl,ri-f""rr"." , lre la Prowidenza non potra mai esseretale da annullarela nostra
all'erta,mostra quanto sia pericoloso rt sponsabilit). E se i cattivi dominano, questo pud essereper Ia
abbandonarvisie quindi fa
nascerela tendenzaalla virtu. r rlti dei dominati, e non certo per colpa delia Prorryidenza.
Rispetto a questa visione, r'obiezione Insomma non ci si pud lamentare, ma solo rendere coscienti
B che tarvolta i cattivi pri-
meggiano e i buoni patiscono
in questo mondo. Ma secondo ,lt'lla necessit)di ogni cosae della fondamentaletendenzaal bene,
Plotino questo non pu.oessere..;n
qruna non vi e alcun male per \rrpendo che anche l'iniziativa umana ha una grande importanza
buoni, e nessun bene d possibile per i ncl contrastare i malvagi e nell'orientarsi spontaneamente al bene
i malvagi. Eppure nel mondo
assistiamo spessoa cyes.lo.up.ouolgi_.nto.l] furi,rn;;r;;;;;;i. ..'al bello. Insomma i nostri occhi non riescono a vedere la totaliti
i malvagi'che cosasignifica?E poiriu'. rriasolo i particolari. La ragione formale non ha creato solo dei, ma
.n. u p."*ia..rr, ,i"*ri
e si lasci sfuggirequesteingiusiizie? rurche demoni e da ultimo gli uomini. Lamentarsi della realt) E
Ma questonon pud essere
vero,e se il nosrrouniversodipende c()nre se un pittore di un animale dipingesse solo gli occhi o in
dall,Intelligen;;,:h; ;;;.
sente.conla suapotenzain ogni coru, un'opera teatrale criticassimoil fatto che non si occupa solo di
doCbiu-o anchericonoscere
checiascuna realt)di questounjversoi proprio eroi, ma anche di servi e di contadini. Senza completezza I'opera
comecJeve essere.
Bisognatutraviasap€recheil bene
poaramai esseredispie_ lrerderebbe la sua bellezza, cosi I'universo. Per ogni esserenon
gato totalmente,essendo,nel mondo, "on bisognaguardare solo al presente,ma anche al passatoe al futuro.
neila sferadell,essere misto,
mentre nell'Intellieenzasiamo nella Qui Plotino sembra rifarsi al concctto di metempsicosi e di tra-
sfera d.ll,.rr.." n;;;;;;
Dunque siamo seirpre a un livello smigrazione delle anime, per cui da una vita all'altra si realizze-
inferiore, nell,esseremisto,
anchedi fronre al bene. ul b.il;,;;;rr. rebbe la giustizia,nel sensodella punizione per chi in una vita pre-
ii rrr"r. allabellezzadi
un uomo sensibiledovremmoin ogni cedente ha abusato delle sue ricchezze, e ora si ritrova povero,
casoapprezzn..I,op..u d.i
creatore,che d riuscito a imporre illu mentre per i buoni Ia poverti non d mai disonorevole, o chi ha
,,^,ur.riul,rp.;;i"1il;;;_
ne. E poi Plotino s'interrogasu qualeposizrone ucciso la madre in una vita precedente si ritrova femmina in que-
prenderedi fron_
te a palesiesempidi distriLuzi"n. sta e subisce lo stessooltraggio da parte dei figli. La creazione non
a.i'nruti antiteticaa quenache
dovrebbeessereeffettivamente:ua
.r.n'pio un uomo onestoche d mai un'opera conclusama si rinnova continuamente,e tutto I'u-
viva in povert) e un reprobo che nuoti niverso non E altro che una manifestazione di bellezza e di giusti-
nii, ,i..h.rr"
tutti gli alrri eventi,animalie piante, O"riir. zia, in quanto d ordinato in conformith all'Intelligenza. Non man-
.oniirriao.o J'Or-ril;;;
"r,
ragioneformale e la vita, nond il cando di niente, I'universo suscita la stupita ammirazione di chi lo
.rro di sottilizzaredif;;';
qualchepiccolaimperfezione.f uniu".ro guarda con la ragione, e vede come ogni parte si integra con I'al-
non puOesseregiudica_
to a partire da alcunesueparri separate, tra, e che, se il male E implicito in esso,E perch6 il male d inevita-
_u ,olo .oa"
E ce*o questouno deipii grandi ".r"iurio.
r.ni"rr"i firosofici;;*rJili bile li dove vi sia la materia, e poi perch6 viene ritenuto un male
careil male'(Il concetrodiperlerion" se gli uomini e gli animali si combattono gli uni con gli altri? La
in sprnorunon ha nienrea
che vederecol bene o .ol sparizione di alcuni e la soprawivenza di altri, per I'implacabile
,i"rii.tir." esclusivamente a
uno statodi coseche non potrebbe
-d.,].,u .rr... Jiu..samente conflitto degli esseritra di loro, i una necessiti affinch6 si realizzi
da come
un awicendamento (e un ringiovanimento continuo) del mondo.

,99
89
Lii
,i
'l'i:ittuo
SaLtri

r,l ,rr rr u o i o r)()e l c s p e c i er estano.Qrrestad un' osservazi o-


'ji
RomanoGasParotti
,,' 1 r,,.r l rr)l )c n l ):l i l e ri a n sao, l o vi sta qui conre espressi onedel
' r r ' l rrrr, ,l ..i ' r.' d i p o s s i b i l i ,me ntre per S chopenhauerd i l peg- Morte e tempo
r ' r . r r' \j 1 1 1 1i n1 1p re s e r.rzdai u n d ramma dai conti nui cambi amenti
(lr s(L'r)ltc di personaggi,in ultima analisia un gioco, e se piangia-
rrro 1li f1sn1sai mali, d come se fossimo bambini e piangessimodi
ctlseche non sono mali.
E, il ragionamentodi Piotino proseguenell'indagareil rappor-
tcl della ragioneformale con tutte le sue parti, dato che tutte sono
espressionedella stessae della sua crearivit.).Luniverso d come un
grande dramn-rain cui ciascunoha la sua parte e si mette in gioco
nella recita che gli viene richiesta. La bellezza dell'universo si l.
del-
manifesta anche nei suoi contrasti, non occorre che tutti siano Nel paragrafo 50 clel capitolo primo della sezione seconda
'sein-unt)
I'trpera Zeit, neldelitleute la struttura or-itologico-esisten-
belli, ma chc ciascunoconcorra, per quanro gli compete, a recita-
re il ruolo che gli E stato affidato. Perfino le stonature risultano ziale deila morte, M. Heidegger scrive:
integrate nell'economia e nella bellezza del tutto. Resta tuttavia tlcve sempre
La morte i una possibiliti di essereche il Dasein stesst't
aperta la domanclasul perch6 sia stato necessariocreareil male.
irssunlersiJa si.
p/1/
Nella morte, il Dascin si ad-tende se stessonel suo Poter'essere
nrottrio.

,,classica"traduzior-reitaliana di Pietro chiodi rende il sensc'r


La
preferi-
dell'ad-tenderecon il verbo "sovrastare":lDerrida' invece'
lui-mtme per sottolineare una
sce I'espressione verbale s'at-tend
riflessiva e nel contempo
,nrtu di t.u.,sitivita all'ennesima potenza,
dell'uso di
non riflessiva. In questo moclo, berrida rende ragione
tale singolare espressione "s'dttentlre"
"
e ch
... la morreE, in fondo, il nome dellasimultaneit)impossibile
simultanearnente che ci attende
una simultaneit)che tuttaviasappiamo
nello stesstr
insieme,nello stesso tempo' dmtt, comesi dice in greco:
simultaneamente, ci attendian-ro questa anacronla e questocon-
temDo,
questoappunta
trattempo;l'uno e I'trltro non arrivanon-raiinsiemea
."n,o colui che vi attendeI'altro, a questo confine'non d colui che ci
" .1," vi si recr per plima Per attendere I'altro a
urriuup". primo o .ol"i
in ritardo' e non in
qucstoappuntamento,bisognaal contiarioarrivarci
anticipo.2

91
9o
Romdno Casparotti Morte e tempo

Va posto in rilievo che, per Heidegger, E proprio e solo in que- Tutto questo, perd, a partire dal confronto diretto con la
sto "s'attendre", che il Dasein pienamente corrisponde al suo Morte. Con la Morte che, nelle parole di Heidegger, d,,la possibi-
<<poter-essere pii proprior>.Ma I'attuarsi,l'eneirgeia di tale <<poter- liti della pura e semplice impossibilit) del Dasein>>.6 Qualche pagi-
essetepii proprio>>non d altro, per Heidegger, che <la possibiliti na pii avanti leggiamo: <<Laprossimit) pii prossima dell'essere-
della pura e semplice impossibilit) del Dasein>>.3 per-la-morte come possibilitn d il pii possibile lontana da qualco-
E proprio I'esperienza dell'Angoscia, che, scavando il vuoto sa di effettivo(lVirklichen)rl (p. 319).
attorno al nostro Esserci, <<isolae apre il Dasein come solus ipser, La consapevolezzadi cid - sosterri Heidegger pir) tardi, negli
cioE fa si che I'Esserci esperisca se stesso come pura ipseiti. scritti successivialla cosiddetta Kebre - non impone solamente il
Decisivo E il fatto che - in questa kdnosis del Dasein quale purissi- ripensamento delle categorie logiche della modaliti (al di fuori dei
ma ipseiti, in un Mitwe/r del tutto vuoto di senso- viene a sospen- vincoli interpretativi, in cui sono state imprigionate dalla metafisi-
dersi ogni tempo, ogni modaliti della Zeitlichkeit, owero il tempo ca), ma comporta ed esigeun altro modo di pensare,in cui, innan-
crono-logico comunementeinteso. E tuttavia, proprio un tale dis- zitutto, Ia potenza,Ia dynamis, viene prima di ogni attualiti.
solversi di ogni dimensione crono-logica, dischiude la possibiliti Un altro modo di percsare,che nasce dall'essere posti soli - solus
di un'autentica comprensione della Ternporalitrit,nel senso che fa Ipse - al cospetto della morte, come accade - prima dellafine, in
libero spazio a quella dimensione autentica del Tempo - nel senso attesa della vera Morte - nell'esperienza radicale dell'Angoscia, la
di una temporaliti finita ed essenzialmenteecstatica- che origina- quale, dopo Essere e Tempo, non sar) piD chiamata col nome di
riamente ritma le estasi, secondo le quali la Temporalitll <<sitem- <<Angst>. Quest'ultima parola, infatti, richiama ancora qualcosa di
poralizza originariamente dall'ar,ryenire>>.a umano, di troppo umano, mentre la Morte come <<possibilitidella
pura e semplice impossibilit) del Dasein>> d molto di piil di un'espe-
a
Z. rienza umana. Cosi come il Dasein stesso- in quanto <<tremitodel-
Dunque, nell'angoscia,cid che ci assalesenzaun perchde cid I'essere (Erzitterung des Seyns)>,- non coinci de affatto n6 con l'ho-
che,in nessuntempo,dilegua,lasciail Daseinsolo, solo nel suo mo ltumanus,n6 con il singolo uomo, n€ con llVolk, ma indica sem-
puro essere-per-la-morte, owero \a possibiliti per eccellercza,la pos- mai la totalit) dell'ente, ogni ente, in quanto puramente possibile,
sibiliti pura, in quanto pctssibilitddell'impossibiliti. nel suo stare in bilico sull'instabile soelia di un Essereche "trema".
Sappiamoche, per Heidegger- il quale ebbe modo di enun-
ciarlo sin dalle pagine di Esseree Tempo- <Pii in alto della realti
si trouala possrbiliti,.5 Ebb.n", questo altro modo di pensare ha come condizione il
E,la possibilitapura - intesacomepossibilit)dellasua stessa pensare radicalmente I'impossibile appuntamento con la Morte.
impossibilit)- finisceper dercalizzare tutto. Dar,werotutto, cosic- Un rendez-uous,in cui chi attende ha un appuntamento con se
ch6 ancheciir che si dice sia gii accaduto- e rispetto al quale stessoche ancora non conosce:arriveri? Un appuntamento, nel
Aristotele,citandoil poetaAgatone,sosteneva cheneppureun dio quale il Dasein attende se stesso,pro-tendendosi verso cid che E
avrebbepotuto far si chenon fosseaccaduto- diventa,a suavolta, assolutamenteAltro da s6. Nell'attesadi un incontro, in cui i due
un puro possibile. non arriveranno mai assieme,ma in cui ugualmente i due - il
E allora,nienteE irrevocabile,nientepud essereconsideratoun Dasein e se stesso,se stessoela sua "impossibile" morte - sincro-
"punto fefmo", niente sta a fondamento,niented effettuale,nulla nicamentesi attendono e altrettanto sincrcnicamezlesperimenta-
potrebbe risultareda nessunaparte. Nessunente pud dirsi reale, no il loro contrattempo, il loro simultaneo (ama,in greco) essere
neppureil Dasein. i rriducibilm ente an acrunici.

92 93
s^

llonr trtto (| t sparotti


Mt)rta c lLttlpo
l . ,r rrrl t' i rc f().i c N
e s p e ri e n z a
o ri gi nari adel l a Temporal i t),acca-
,1.'t Ir.' srrl. rcl pro-tendersi,ossiaiolo nella tensione Note
d.ll'irfuiu-
.rr.si,il Ddscinpuc\ ri-conoscereil passatoche essostesso
i, nel sin- M. Heideggcr, Essoe e Ternpo,trad. it., a cura di P. Chiodi, Lor.rganesi,
cronico cofttrattelnpodi "prima" e "dopo", di aver gi) Milano 1970,p. 105.
e aver da, di
csser dopo e di esserper, senzache i[ possibile circolo
si chiuda J. Derrida, Aporic. Morire-attendersiai "lintitt della ueriti',, trad. it.
m ai . Bompiani,Milano 2001,p.57.
Da una tale esperienzafilosofica della sincronicit) M. Heidegger,Op.cit.,p. )06.
ail'interno cli
qu,ella che Heidegger chiama prospettiva aurentica l
e originaria Ivi, p. 397.
della Temporalitat - che ha nella Morte quale .<arten,t.rri 5
,.'rt.r* Ivi, p. 59.
nel suo poter-essere>pii propricl il suo insuperabile
skandalon _ Ivi, p. 106.
derivano irlcuneassaisignificativeconseguenze,che hanno
apunto l
I v i , p .3 1 9 .
a che fare con un altro modo di pcnsare.
\ Ivi, p. 19j.
Innarrzirurro il passato - cio che, per Hei<Jegger,
. il Daseirt in I v i , p. 1 9 ) .
primo luogo essenzialmente i - d destinatoa rinranereinattingibi-
le, perfectum e quindi del tutto itntneznorabilein quanto
tul..'p".
poterlo inconrrare, infatti, il Dasein deve prenderne
le distanre,
deve esserselolasciato definitivamente dietro, alle
spalle.
Dall'altra parte, Ia dimensi.ne dell'ad-ten<1".",
, .h" evoca il
fyty..o, non d I'approdo a un ,.oltre ora,, _ inteso
nel senso
dell'.<oranon ancora, ma poi si>>8 - ma d continuo pro_veniente
essere-in-proiezione'verso dove? Verso un senlperacrueni.ns,
che
i lo stessoinattingibile passaro che il Dasein e.
Qui d racchiuso l'originario ritruo delra temporarita, secondo il
quale,per riprendere ancora,unavolta le purol. di fi"ij"gg"r,lou_
venire <<vanta un primaro nell'ambito deii'uniti esraricaJ.itu ,"--
poraliti originaria e autentica,bench6la Temporaliti
non risulti da
un'addizione,o da una successionedelle estasi,ma si
temporalizzi
nella loro cooriginarieti>>.e
Una <cooriginarietb> sincronicamente anacronica; ciod
sempre
arua, sittul, in contrattentpo.

91
=

Numeron(tturttle

cauta necessitb, negatiuaperch€ credo sizrancora veramentetrop-


Stefano Carta
po ardito andare a ricercare una omologia sul piano anatomico
Numero naturale dei fenomeni complessi della psicologia dinamica, analitica e
non), con le scoperte delle neuroscienzecontemporanee.Tutto
cid d, alle volte, percepito come una certa soddisfazione- forse
Penso che tu sia nel giusto nelf ipotizzare
con un sospiro di sollievo - come a dire: <Bene! Non siamo stati
che la sincronicith,sebbenesia in oratica
un fenomeno relativarnenteraro, sia un falsi/icat i (ancora)>r.
fattore,o un principio, onnipervasivonel- Tuttavia, vi d un aitro aspetto che qui desidero sottolineare.
I'universo. Ciod.nell'unus mundus. Dove Ecco: se la psicologia analitica davvero converge in forma cosi
non vi d incommensurabiliti tra la cosid- importante con il panorama epistemologico e con la psicologia
detta materia e la cosiddettapsiche.Qui
contemporanei, c'6)dauuerr,,ancora bisogno di e.ssa?Non i forse
si entra in acqrre profonde; perlomeno
per quanto riguarda me, debbo confessa-
uenuto il montenlo di sctoglierci m quegli approcci con i quali ci
re che sono ben lontano dall'avereesolo- trouiarto ormai taflto prossinzi?E, se si: ..che cosa distingue anco-
rato quesleprofondita abissali. ra la psicologia analitica, e in misura sufficiente, darllealre psi-
In relazionea cid mi scontro semrrrenel- col og ie,per giust if icar neI 'aut onom iae l'esist enza/ >>.
l'enignra del lunr,ro naturule. Ho la Io ho I'impressione che nessunoabbia ancora afTrontatoarti-
distinra sensazioneche il numero sia la
colatamente questa domanda, che poi non e cosi ovvia come
chiave del mistero, poich6 esso i tanto
scoperto quanto inventato. E quantiti e
potrebbe sembrare. Qui vorrei avanzareuna prima chiave di
nel contempo significato. Per quanto interpretazione.
riguarda quest'ultinroasperto,mi riferi- Vi d un elemento, radicato nella psicologia anaiitica, che ia
sco alle caratteristichequalitativedell'ar- rend.eunica nel panorama scientifico e analitico. Un elemento da
chetipo fondamentaleJel cosiddetto Se
cui discendono poi moltissime altre caratteristiche distintive
(monade, microcosmo, ecc.) con le sue
della psicologia junghiana, come la dinamica dell'inclividuazione
varianti storicamenteed empiricamente
ben documentatedel Quattro: il l+1 e il da una matrice collettiva, e Ia stessateoria del simbolico corle
4- 1 . referentemigliore possibile- e quindi intrinsecamentenecessdrio
C.G..ILING,Letteraa .|tephenI. Abrams, - di un fattore sconosciuto. Questo elemento (ma forse ce ne
21 Ottobre 1957 sono alt r i! : quest e r ighe sono solo un appunt o per pensar e)si
caratterizzacorne una specie di gene; Lln gene clistintivo, unico,
in un DNA in parte altrimenti condiviso con altre branche delle
scienzecontemporanee.
Tra gli analisti junghiani d frequente la sensazione- che in me
A mio parere, unzrcaratteristicadistintiva di Jung d quella di
sta via via diventando una convinzione - che i fondamenti della
tenere conto del f-unzionamentopsichico-somaticoanche in aree
psicologia analitica siano congruenti e convergenti con morte tra
extracliniche, ovvero in aree che non hatrno rilevanza per la psi-
le recenti scoperte dell'infant researcb,delle teorie cosnitive e di
copatologia, e che configurano la Psicologiaanalitica nei termini
alcuni settori della psicoanalisi.Inoltre, credo che le basi deila
di una specie di psicologia generale.D'altra parte, se d vero che
psicologia creata daJung ilon stLt,t() in contraddizione(mi sembra gii Hartmann cosi intencleva la psicoanalisi, in Jung qr,resta
prematuro, e sarebbe fbrse riduttivistico, andare oltre questa
impostazione ha carattere fondativo e includc di necessiti

96 97
* ll'

StefottoCarta Nunero naturdle


I'
I
.'lonr,rntlcche concernono anche le capaciti tipicamente umane
.li frrrc scienzae arte, nonchd di vivere in modo pieno soltanto
intrinsecamente
stranoconvergenze.
molto diversada quellesulle quali pur si regi-
La problematicaconnessaal problemadel
I
I
numero,rutrrul", se d anomaliaper quellebranchedella ricerca
I
qr.ralorasi renda centrale il perseguimenro- infinito - del senso
dell'esistenza.In questo orizzonte quesrapsicologiageneraleche a cui mi sono prima riferito (scienzecognitive,infant resedrcb,
d la psicologia analitica non d nd patomorfa, n6, in virtr) del suo neuroscienze), d inveceparadigmaper la psicologiaanalitica'
essenzialeantiriduzionismo, costruita su basi retrospettive,come Naturalmente,la questionesi pud liquidare come frutto di
invece B stata per moltissimo tenpo molta parte della psicologia una mera bizzarria:un lusso,o una stranezza'E del tutto owio
dinamica clinica. cheuna tale clomandanon sorgerdmai in nessunasedutaanaliti-
Sorretta da un antiriduzionismo radicale, che perd non scon- ca o psicoterapeutica, e che essanon ha alcuna rllevanzaclinica
fina nel mentalismo, I'opera di Jung tiene sempre sullo sfondo la diretia.Tuttavia,come,appunto,per le anomaliedi Kuhn, essa
visione (evoluzionista)della biologia. Pensiamo alla conrroversa possiedeper la psicologia-lo stessosignificatodel problemadella
teoria dell'archetipo, rispetto alla quale Jung si riferiva costante- meccanicadel ialore risolto da Planck per il sorgeredel nuovo
mente alla tipicit) ed all'arcaismo del sistema nervoso centrale paradigmaquanristico;oppure della distorsionedell'orbita di
'li4"r.uiio checonfermd
come escmpio che ne rendeva plausibile I'ipotesi ancbe su basi osservataal suoperielio:un'osservazione
empiriche-osservazionali, e non solo dal punto di vista clinico- la
ouanto vecchia, cara e ancora utilissima teoria gravitazionale
fenomenologico.Cosi, Jung ci indicava, io credo, la necessiti di .re*tonianafosseeccezionalmente verosimile,ma non "vera" (so
tenere conto degli aspetti biologici, senza contemporaneamente che non ci sono Ieorieuere;intendodire: assaimeno inclusiva).
"ridurre" la psicologia ad essi. In questosenso,uno psicoanalista (come,d'altra parte' un
Dunque, la psicologia di Jung non si domanda soltanto come .,"u.or.i..triato) potrebbenon porsi ruai il problemadel nume
far star meglio un parzientesofferente, perch6 e interessata ro naturale. p.oi.gui.e tranquillamente proprio lavoro-'Temo
il
soprattutto a una questione assai pir) generale, che si potrebbe tuttaviache, cosi facendo,il solo aspettoclinico a cui egli com-
definire cosi: ..Qual E la chiave per capire come funziona Ia pletamentesi destinerebbe, ridurrebbela sua disciplinaa una
'mente' nelle situazioni tipiche dell'umano?>>. ,"tori.u speciale, sganciata da riferimentiobiettivie ancorataaila
Ora lo svincolamento dal rischio di guardare all'uomo attra- sola verosim iglianza (a qualsiasi verosimiglianza)'
verso la lente della patologia consente a Jung di affrontare alcu- Il problerira del numero naturale rappresentauno snodo
ne questioni che, a mia conoscenza,nessun'altrapsicologia oggi unico e interessante della psicologia analitica, e la questioneche
di porsi e affrontare costringe a rivedere
affronta; questioni che, per le branche della scienza verso cui Jung ebbe il coraggio
registriamo una convergenza, si rivelano come vere e proprie conclrrsioniforsesoltantoverosimili entro i rnodelli neuroscien-
anoma/ie,nel sensoesatto in cui Kuhn tratta la questione nel suo tifici attuali, che ancora rivelano la loro insufficienza dinanzi
famoso testo sulle rivoluzioni scientifiche. all'eccezionale complessitidella realt) psicologica'
Non vi d dubbio che l'anomalia pii radicale tra rutte e quella Una cosami sembradi poter dire con sufficientesicurezza: i
che d collegata alle domande: <<Quali lu natura dei numeri natu- numerinaturalinon sonomereconvenzioni. Latto del contare,
rali e: perchd i numeri naturali 'funzionanri?>>. infatti,producedelleentitd(!,2,)...) cherivelanoqualiti intrin-
A mio parere, quello del numero naturale,! un problema €lno- seche,i*preuiste e imprevedibili'Alcune di esse,a loro volta'
seologicamentefondamentale, al quale, come ho detto, si colle- pare abbiano grande rilevanzaper la comprensionedel tessuto
gano moltissime caratteristiche del pensiero junghiano. E un pi,j i.rti*o della natura(b il casodella distribuzionedei numeri
tema che fa della psicologia analitica una branca del sapere orimi. con i loro collegamenti con i nutneriirnmaginari)'
t#

StefanoCarta Numeronaturale

Sr'r'onrlo.fung il numero naturale ,! contemporaneamente


-rco_ .lcl numero assomigliaalla funzione della conoscenzadianoetica
Itt't'/, t'irtucntato ed E un indice di quantiti, qualiti e significato. (fino a quella urrol,rto, della pistis) che Platone discute nel
Ir clucst<'r significa niente meno che, attraversola capaciii intrin- I:t'tlone, nel qr-,alela conoscenza affidata ai sensi non d che pura
s c c a. li c o n ta re p ro p ri a d e l l a me n te . l a mentc stessapud scoprl re_ ,/oxa. "opinione".
Uedre aspetti del reale. Il legame tra l'aspetto dell'invenzione del S.-,q,,.rt. basi, per esempio, le teorie "relazionali" della psi-
numero e quello della sua scoperta d, per Jung, formulato attra_ cc-,analiiidiventano casi pariicolari (come a dire: newtoniani) di
verso la sua ipotesi della sincronicitd in quanto tertium del nesso una psicologia generaleassaipir) inclusiva (come a dire: relativi-
acausaletra i due asperti opposti del reaie: quello "inrerno" alla stical, sebbene ancora in parte ipotetica, per la quale
"mente" e quello appartenenteal mondo ,,oggettuale,'.
Nel suo aspetto qualitativo il numero naru.ale descriverebbe non v'd dubbio che I'idea dell'unusmundussia fondata sull'ipotesi
dunque qualit) discrete di organizzazionesia del monclo ,.ogget_ che la molteplicit)del mondoempiricopoggisull'uniti del mondo stes-
tuale" che della "mente". Nel caso della mente, p.. .r.-pio, il so e chedue o piu universiseparatiin lineadi principionon possanoesi-
passaggiodalla dualiti alla triadiciti d evidente come passaggio stereinslemeo essere confrsil'unocon l'altro.Al contrario,tutto cid che
si presenta divisoe diverso appartiene a-unsoloe unicomondo'chenon
verso una rappresentazione- in qualche modo ,.sintetica',_ di
i il mon;o dei sensi,ma u,' postulato la cui probabiliti e garantitadal
due elementi diversi (strutturalmente opposti). Laspetto quarita-
fatto che, fino ad o.u, n".rr,lo E stato in grado cli scoprireun mondo.in
tivo dei numeri, invece, i evidente sul versante del mondo cui le leggidi naturaconosciutesianoinvalidate.[Traduzionerivistadal-
"oggettuale" quando si getta uno sguardo, per I'autore]I
esempio, sulla
tavola periodica degli elementi.
Jung riteneva che il numero fosse il rappresentantedell'inti_ D'altra parte abbiamo la testimonianzadi \X/olfgangPauli:
m a c ap a c i ta d e l l a " me n te " d i p e n e trare nel tesro tl cl l a narufa
(questa penetrazione d, naturalmente, soggetta al principio il fatto che' secondola meccanica quantisti-
di [...] apparesignificativo
indeterminazione. Credo che anche p.. qu"rto .", l, .oni".uazione dell'energia da un lato, che esprime Ia suaesistenza
Jung parlassedi
creatio continua).Il valore e l'estensionedi questa impostazione ur"n.,porul",e il manifestarsiiel'energia nello spazioe nel tempo dall'al-
,.o, ,ono tlue aspettiopposti(complementari) della raalti' ln verit)' essi
costringono a immaginare un qualche livello della "mente" che
sonosempfecompresenti, ma in concreto ora l'uno ora I'altroesplicano
sia potenzialmenteisomorfo con il mondo ,,esterno,,.
la loro azione in modo predominante. Le "astratte"funzioni matematiche
La relazione sincronistica espressadal processo del contare,
dellafisicamodernafungonoin questocasoda sirnbolichericornpongonrt
tuttavia' collega il mondo interno e quello esterno seconclo il contrastn.2
modaliti inattese.Infatti, il mondo a cui attinge la matematica d
ben diverso dall'Uruuelt legato alla percezione, rivelando cosi E cl-riaroche questa impostazione raclicalizzasu un piano
c he il p ro c e s s op re c o n s c i o d e l p ro durre numeri natural i (per ontologico quella polarit) interno/esterno che oggi viene nor-
Jung un processo <arch6-tipico>>)d isomorfo al tessuto d.lla malmente descritta nei termini assai meno compromettenti dl
realti, a sua volta impercepibile dai sensi. come a dire che nesli uniti costruzionistiche complesse quali: psiche/mondo oggettua-
strati non consci del pensare,la mente d sincronisti.r-"nt. .ol- le, innato/appreso, ecc.] Questa concezione "forte" dell'unus
legata con quella struttura del reale, le cui .<profonditi abissali>. muntJusinerisce a una potenziale unit) transpersonaledel reale
alle quali Jung accenna nella lettera riportaia in apertura, resta_ articctlata dal numero in quanto sitnbolo unifcatc,tre,dalla sincro-
no precluse ai sensii quali di essa,a loro volta non attingono che niciti come modalit) di manifestazionenclla coscienza,nonch6
una m in i m a p o rz i o n e q u a l i ta ti v a .In questo senro I' oferati vi r) dalle strutture archetipiche intese, come fa l)auli, nei termini di

100 IOI
I
Stefano Cartd

Hintergrundpyisik(sfondofisico fondamentale)
il quale pud tro-
nelle immagini archetipiche?per ;r.*;
Ii::,
on lr lc T":if.srazione
ne J . Marco Mazzi
Occhio
Poich6 l'edificio di ogni scienzasi fonda, o sulfilm-diario
alla fine, proprio
sullamatematizzazione, il problemadel numero naturalemi sem-
bra I'aspe*o pii clamorosodella necessiridi riferirsi
a q*i;;;
di siniilea una reoriaarchetipica(la si chiamicome
si uuol"i, p".
la quale.la biologiastessarientrerebbein una prospettiva
assai
pir) problematica- meno marerialistica razionalizzante _ <ji
e
quellacontemporanea, Ia quale,pur con tutti i suoi straordinari
successi,douri prima o poi ffiontale questadoruanda
onor,oio.-' Locchio d I'affermazionedel momento presentecome elemen-
Il.numero, inquadratonel suo senso,,simbolico,,(nel
. senso to privilegiato del rapporto di conoscenza,ilgrado zero di un siste-
ciod in cui lo intendonoJung,pauli o la Von Frunz),,i
.ril;;;;l ma percettivo.Ma la sua neutralita d quanto di pii enigmaticoesi-
problemageneraledella sincroniciti e della
cosiddettatrasg!;;s;;-
uiti <lell'inconsciojunghiano e fa la parte di sta al mondo. L occhio raccontasempre quella storia cui - pii d'o-
.r., d.ttuglio il;;
razzanteidi ,n ospitemolto scomodo.Ma non gni altra - vorrebbe credere.
affron"tarlo, alla
fine' porterebbealla paradossale Allo stessomodo ci possiamo rivolgere all'idea del film-diario.
situazionedi dichiararescienti-
ncamenterrrrlevanteproprio il problema di Il film non d semplicementeuna registrazione accidentale dei feno-
come funzioni la
conoscenzascientifica,perchd il problema *esso meni, ma, attraversola natura e gli strumenti propri del suo lin-
seftlbrrtnon
scientifico. guaggio, un tentativo di carpire I'essenzadella realt). Da questo
processoaffiora perd tutt'altra cosa,e vale a dire la consapevolez-
Come ho scritto nelleprime righe cli questobrevissimo za che,dall'atto stessodi filmare, ha origine un "piacere" che non
con_ B soltanto godimento estetico, ma d la presenza al tempo della
ributo,
_daquesta visione del fu*nzionr-.nro profondo della
mente,chenon esclude,ma circoscrive, liberti del mondo. E proprio quesro piacere che spetta all'occhio,
i livelli uersocui l" .;;;:
scenzecontemporaneeconvergono,fa della psicolo e che l'occhio trae sotto l'illusoria forma di scgno.
gia analitica
un campo unico di ricerca che merita un.oiu La storia dell'occhio E dunque la storia del piacere. Cogliere,
,1i sJpruu-viu.re.
Almenofino alla prossimadomanda. con il film, questzrveriti significa tornare alle origini. E chi meglio
di Jonas Mekas ha perseguito,con i suoi film, questo inconrro ori-
ginario?
Ogni discorso su Mekas pare sempre esaurirsie perdersi nei
particolari della sua straordinaria Recherche in 16mm, in quei
Not e
frammenti irrelati dell'affannoso rincorrere le rracce del tempo,
(19)6), Mystz'rium Coniunctionts, nell'implacabileriduzione del film a pura elegiadel presente,che
' 9.G. .Jung, vol. g, princeror.r Un.
Press,Princeton 1970. I'artista riconosce nel flusso enigmatico del suo mutamento.
2 V/. Pauli, 09j2), psiclte e ndtula, pagg.16 7, AtJelphi,
Milano 2006.
Pensiamo a un film comeReminiscenccsof a .lcturnel,to Litbuania,
r Cfr. M.M. Gill, (1991), psicoanalisiin transizione,Cortina, che Mekas gira all'inizio degli anni Settanta,durante il suo primo
Milano 1996.
viaggio nel paesenatale,venti anni dopo la partenzaper I'Amer:ica.

t02
103
tf

Marcolvlazzi

Piuttosto che filmare i mutamenti apportati dal tempo, la cinepre-


sa di Mekas si sofferma su cid che d rimasto immutato: la uecchia Andrea Vestrucct
stufa nella casadella madre, i campi, i boschi, i declivi intorno alla Oracolo
via di casa...Che cosa siano questi istanti>>, ci dice Mekas, ..e che
cosa mi porti a cogliere proprio quell'istantee non un altro, non
saprei.E la mia esistenzaintera che mi ha fatto incontraregli istan
ti che ho filmator>.Ciascunainquadratura sta per un sentimento,
per una sensazione- B la sintesidi un evento. EssacontieDetutta
la storia a cui I'artista ha inteso alludere.Chi guarda deve compie-
re un percorso a ritroso, scoprendo i fatti di vita su cui quelle
immagini cadono e si depositanocome neve joyciana.
Tra immaginazione e memoria, da un lato, e la realt), dall'altro. <<Presupposto dell'I-Ching b che esisteuna corrispondenzasin-
il film d quelf involucro in cui si concenrra l'attenzione del sogget- cronisticatra lo stato psichico di colui che interroga e l'esagramma
to e I'intensit) dello sforzo di comprensioneche egli compie. oltre di risposta>>.rA partire dalla prospettiva ermeneuticajunghiana d
a essereun <.unico,lunghissimofilm>>,come ci dice lui stesso,i 16 possibileapplicare il modello della succitatamodalita di sincroni-
rnm di Mekas si presentanocome un'unica e sempre piir intensa .ite ul.uto dell'oracolo a Edipo. Un uomo dai piedi gonfi doman-
soggettiua,entro il cui orizzonte si risolve il rapporto con il mondo, da alla Pizia chi egli sia, ossiaquale sia la sua storia e la sua origi-
con le persone e con le cose. Dichiara significativamente Mekas: ne; Apollo pare non risponderealla richiesta,rivelando unicamen-
.<Non sono unf lzn-director,non ho maj diietto nr-rlla.Non sono Lln te il futuro di quell'uomo. Nessun nome escedalla bocca del dio;
.filtn-makcr, ma solo un filnter...rr. La ricerca di Mekas d <juntlue Edipo, di fronte a cid che b reputato un rifiuto di risposta'rinter-
intessutadella caparbia volonta di iscrivere in un flusso i fram preta la predizione in modo erroneo: la conseguenzadi tale errore
menti delle precedenti esperienze,dilatando ogni tema fino a rac_ d la realtzzazionedell'oracolo nella sua correttezza. lanalisi del
cogliere nelle pii ampie volute del film tutto cid che sembrava caso si determina quindi su due piani differenti, I'uno compreso
dimenticato e perduro. Locchio coglie i segni dell'attiva sopra'uwi- all'interno dell'altro: il primo, relativo alla natura dell'errore di
venza del passatonel presenre;d la forma in cui I'essereaccettala Edipo nell'interpretazione deil'oracolo; il secondo, relativo all'i-
continuiti dei f-enomenie I'ineluttabilit) della morte. scrizione di tale errore nel nesso tra la domanda di Edipo e la
E in q,resto diario di celluloide che si apre la strada dell'intui- rispostadella Pizia.
zione, nella certezza che filmare un luogo, un volto o una cosa, L oracolo formulato a Edipo d di per sti un caso di coincidenza
conduce alla natura pii profonda dell'oggetto filnrato. Si tratta di tra predizione e fatto futuro, l'improbabiliti della quale si pone
uno scambio con le cose stesse,in un nrodo pii consapevolee come necessiti alla luce dello statuto stessodeii'oracolo: il legame
traumatico del semplice sguardo. Locchio, infatti, non inconra tra il senso del messaggiodell'oracolo e ia forma della realti sus-
semplicemente I'altro - non segueufta scena- mala rivela quale seguentesi d) necessariamente, alla luce dell'istanza"sincronisti-
dimensione piena di infiniti significati (bench6 priva di uro ,peci- ca" della rispostastessa:si potrebbe dire che I'oracolo d un ricet-
fico senso) che riscatra I'ineffabiliti dell'immagin. .o-" ,Lgno tacolo inesauribilee infallibile di sincroniciti' Eppure' allo stesso
estremo della veriti delle cose. Al piacere resta solo una doman- tempo, si d di fronte a un caso particolare di sincronicita: infatti,
da... quella dell'occhio, che, aprendosi,si chiede:<.Stosuardando I'oracolo non d recepito dal soggettoin modo corretto - da qui, Ia
o filmando?rr. natura duale della rispostamantica stessa.In altre parole, a causa

I0 1 10t
Andrea\/estrucci Oracokt

dello scarto che il soggettocrede sussistatra la sua domanda e I'o- pur avendo un centfo di movimento - il centro della circonferen-
racolo di risposta, Edipo non riconosce il fatto che la predizione ,u -, non pud pii essereridotto a una seriedi successiveposizioni
del suo futuro rapporto con i genitori - parricidio e incesto - altro occupate Ju un in movimento: in altre parole, il movimento
"tt.t"
non a se non la risposta alla sua domanda sulle origini della sua del tempo mantico non seguepir) il movimento di un essere,ossia
nascita: conre potrebbe darsi tale comprensione, dal momento che il suo sviluppo biologico suddivisibile in un prima e in un poi; da
la chiave per I'interpretazione corretta di questo oracolo risiede cid deriva il-farto che la verita di questo tempo circolare si rivela
proprio in un passatooscuro,non saputo perch6 mai visto - Edipo all'interno di un nesso tra predizione e realizzazionedell'ar,ryeni-
figlio di Laio e Giocasta - ? Bench6 sia proprio questa oscurita il mento predetto, la cui necessit) non deriva da una concatenazione
principio di illuminazione dell'oracolo,bench6 dietro il parricidio di prima e poi, non d causaliti, ma d appunto sincronicit)' Edipo'
e I'incesto si nascondanoi nomi di Laio e di Giocasta,gli occhi di u"i"n,lo linearmente cid che esiste circolarmente, posizionando
Edipo non sono abituati all'oscuriti nebbiosa nel santuario di secondola propria storia biologica il non posizionabile,credendo
Apollo, ma paiono esserein grado di vedere solo la luce della pre- di agire n"liutu.o e invececompiendo il passato,non vede il nesso
sunta certezza passata,e non il buio della predetta certezzafutura: necesrario di sincronicit) tra I'oracolo e la sua realizzazione.l
questo passatooscuro - oscuro perch6 d un passatoda verificarsi E possibileora inserire I'errore edipico temporale di interpre-
- viene quindi da lui sostituito con un passatoverificato,ossia di turio.," dell'oracolo ali'interno dei nesso di sincronicit) tra la
cui il contenuto erroneo - Edipo figlio di Polibo e Merope - viene domanda di Edipo e la risposta della Pizia.Il fraintendimento di
dato come certo. Edipo d infatti manifestazionedell'assenzadi quella corrisponden-
Lerrore di Edipo consiste quindi nel non riconoscere una certa zafta stato psichico di chi domanda e senso della risposta, enun-
inferenza tra futuro e passato: il legame tra la risposta e la veriti ciata nelle pu.ol. di Jung; e se la sincronicitd mantica si inscrive
del passatoappartieneal futuro e non riemergedai passato,in aitri proprio ailtnter'o del l.gu-" tra psiche soggettiva e risposta del-
termini d la realizzazionedella previsione a rivelare I'origine e non i'o.u.olo, I'assenzadi questa corrispondenza rappresenterebbe
I'origine a qualificare, a informare la previsione, ad attribuirle allora il principio di impedimento della sincronicitd stessa:l'ora-
forme e nomi. Se la veriti dell'oracolo trova il principio di deter- colo non si poirebbe pir) con-refonte di quella necessiti circolare,
minazione nel nesso necessario acausaleche dal futuro aniva al e perderebbela sua veriti' Eppure d proprio questa interruzione
passato,la veritd.- cieca - di Edipo risulta governata dall'inferen- d.i l.gu-" sincronico tra soggettoe oracoio a consentireall'ora-
za inversa, un'inferenza che scopre il futuro alla luce - falsa - del colo dl verificarsi: senzaessa,Edipo non avrebbe ragione di lascia-
passato. Due necessiti qui si scontrano, e di natura opposta: re Corinto, n6 di incontrare, viandante, il carro sul quale viaggia
f ut u-
Lai o,.. La ver it a dell'or acolor isult a allola dall'af f er m azione
secondo I'una, i'awenimento, ogni awenimento futuro, accade
secondo una sequenza di eventi che sorgono per continuiti dal ra della predizione attraversola negazione soggettiva del nesso sin
passato, in concatenazione costante; secondo l'altra, il futuro cro.,ico. Ecco quindi chiarito il legame sincronistico che determi-
riqualifica il passato, gli d) forma, lo modella secondo un proces- na I'oracolo a Edipo: la sincronicit) tra predizione e awenimento
so circolare di sviluppo e di formazione dell'essere.Quest'ultima d si manifesta alla luce della negazione della sincronicitd tra sogget-
Ia necessit)che governa il tempo mantico: essonon sussistecome to e oracolo. Loracolo a Edipo si mostra a tal purnto terribile e
linearit) di eventi, ma come circolo in rotazione; ogni determina- affascinante in forza di questo legame oscuro tra negazione del
zione di posizione di qualsivoglia punto della circonferenza - ossia nessodi sincronicit) e sussistenza del nessostesso:tutto cid si tra-
di qualsivoglia av'venimento - alla luce della sua equidistanza dal duce, nel caso specifico, nel legame tra fraintendiDrento e realizza-
centro perde ogni sensatezzae plausibiliti; il tempo dell'oracolo, zione dell'oru.io du parte dello stesso soggetto.La possibiliti che

r0 6 107
AnJrea Vestntcci

la sincroniciti dell'oracolo si verifichi deriva


unicamente dal non
riconoscim.enrosoggettivo della sincroniciti
stessa,or,werosiadal_ Saluatctre Ri troua tc.t
l assenzadr srncronicit) tra 56 domandante
e Altro rispondente:la
sincroniciti dell'oracolo giunge a verita attraverso Paradosso
,rrrufulru cecit).
Edipo compie cid che non aveva visto, compie
il suo passato
Un racconto
oracolarenel suo futuro biolosico.
Q u i n tl i , v i s ta l a s u a c e c i ta ,s i a c ceca. Allora, un uomo deluso,che ormai sente
interesserealepir) per gli individui e per il
cosmo, che per i problemi di una societ) e
per la lotta di classe,cosa pud fare, se la
mita da conquistaree per lui gii perdutaT
I'ASOLINI

Alla proposta di scrivere qualcosa sulla "sincroniciti", risposi


senza pensarci su. Positivamente. Non sapevo in che guaio mi sarei
cacci,tto. In che pensiero senza storia.
Il treno d luogo di molti enigmi originari. Di paradossi.Di
molti incontri mai conclusi e mai cercati. Acausali, come si dice.
Luogo che radicalizza ogni ambiguit). Ogni scandalo. Facendone
delle dualiti ostinate.
Dualiti. Mi seguono ovunque. Qualcuna d in agenda. Altre
cipitano. Spazi di estensionee profbndit) differenti. Asimmetrici.
Che a volte coincidono. Il treno poi d come un ascensore(o "di-
scensore"), ma orizzontale. Parallelo alla terra. Sul treno non
occorre decidere la destinazione.Superareinvece l'imbarazzo del
perch6. Che cosa porta gli uomini a sfiorarsi. A percorrere un tra-
gitto comune. Che cosa scioglie le distanze tra i loro corpi.
l,l ctte Immaginando prossima un'anima. Addirittura. Che cosa incrocia
Carl Gustav Iung, volume YIII: La tJinanzica
in una variabile scartata 1o sguardo. Quello che ciascuno riserva
!n""r1dl dell'incottscio, tr. ir.
dr ). lJanrele,consulenzadi M. tevi, Boringhieri,Torino per se. Tiene segreto.
1976,p. i45.
C[r. Ediptt rc. rv. 788-78.) Ma un giorno, ecco. Il pensieroprecipita. E una signora che va
Alla luce dell'errore di Edipo verso l'oracoro i p.ssibire a Yenezia. Lo so, perch6 riesco a sbirciare per un attimo nel suo
chiarire anche il
suo successorelll r.ispostaalla Sfinge: il mosiro pone'a biglietto quando lo introduce frettolosamente nell'obliteratore.
una domanda
rerarN'aallo svllupfo dr un essere;Ia risprosta, basatasuila successione Ho gii incrociato il suo sguardonell'atrio della stazione.Lei porta
di
prima e di poi interna al biologico dell'essereumano, porebbe gli occhiali scuri. Io no. Ho anche rifatto i suoi passicon i miei. In
1em.l9
risalirealla fissiti degli occhi di Edipo versora rrrcecJiqr.rr'uni., a.r".- .rttesa.Nervosi. Mentre sul pannello scofrevaI'elenco dei treni in
minazionetemporale,e alla sua ceciiavcrso l'oscuriti
dcil'altra. ritardo. Sempre pii nervosi. Lho seguitafino all'uscita dall'atrio.

t0 8 109
Saluature
Ritrouato
Paradosso
fla imboccato il sottopassaggio.L'avrei
inconrrara di nuovo. Si
gira. Cerca nei miei gesti le iagioni si pii leggeri, penso. Pii tersi. Awolgere il mondo di connessioni.
cli una sincera dedizioneal
caso. Snretteredi fissare"fuori". Per distrarsida un segreto.
Aspettoche il casosi manifesti.che mi dia Ora mi cerca. Forse ho qualcosa nei miei gesti. Un'anima che
l'occasionedi dare
sensoalla coincidenza. non posso o non so vedere. Io il suo padrone. Io che non so dove
Siamonella stessacafrozza.stessoscom-
partimento'Prima classe.Stessadirezione. sia l'anima. Ne cosa sia. Oltre la sfera di questo scompartimenro.
E,traiettoria.v";;,
"destino-verso".'rangentisu curveinfinite. Mi distendo. Perch6 distendersifa bene. Vuol dire sentirsi pieni
Ir controiloremi man-
deri via' Forsemanderivia anchel.i- Ho clcllasituazione.Magari prima che sia troppo tardi. Dimenticarne
un bigliettodi seconda.
Forseintreccer)i nostri sguardi,le voci. I'inebrianteincolmabile insensatezza.
Scelgo ,"aif" A
destrail finesrrino.Ooye possibileguurai. ". "_".. Sposata.Indizi varii e inconfutabili. Ha pure due figli. Come
.e frr.i, p.. ir..i"
Faredel paesaggio un alibi.i.i duuuni. supponevo.E un marito che aspettadi rendersi utile. Di non man-
Ora si sisrema.Osrentatamenre care. Che viaggia spesso.A volte non ne percepisce la presenza.
sottovalutai miei dubbi. Non
possoessereio il limite della sualiberti. Con-rese fosseli da sempre.La suavita d un'ombra. Da tempo non
Forseun evento
corrispondeal mio stato psichico. sa che farsene. Seguei movimenti della luce. Di notte si confonde
euesto .ollio, p", "r,".n,, con le cose.Ii sogno?Lo ha appreso dai libri. E lo ha abbandona-
Indolentee perperuo-Stu pe, u..rd.i., "rdr;
f.nro. Aboliri le hasarrJ. to in una citt) che non conoscepii. In una citt) senzasessoe senza
E a distanzadi giorni o addirittu.a di
;""r avri ragione.d;;;
insommauno "scarabeo,'. certezze.Vorrebbe tornare con lei in questa citti. Il suo sorriso. Ne
Che bussiallafinestraper ..entrare,, nel
buio. Oltre i suoi occhiali neri. Li ;i;;;" sorride ancora. Le risale agli occhi, si dissolve, trema. Come un
con zelo. Come uno
scudoconrroil caso.Un colpodi dadi. gesto di paura sorpreso nell'insonnia. Nessuno torna laggii.
scelgo.l{o bisognodi aigomenriper rendere Nessuno d mai tornato.
credibilela sin_ Il marito. Pensa.Senteche i cosi. Aspetta forse un altro segna-
croniciti' Anzi nrinacciosa.per sentirlavissuta.
Errebnis.Non,olo
E mi serveun sogno.Anche innocente. le. LeggeJung. Ha tempo per leggerlo."Coincidenza di uno stato
''x/eltanschauung. o incoe_
rente. Verso un ,,dentro',.O dentro psichico con un evento corrispondentenon ancora esistente,ciod
un ,,verso,,.Unu fugu-rral
limbo dellecircostanze non pianificate. distantenel tempo, e verilicabilesolo a posteriori..." pensa.Su un
Di quel checi stainrorno.
Il cuorenero delle cose.Le ieggi del .u*. treno come questo. Di sola andata.O solo ritorno. Non andare via
D.ll. casualisincronie.
Eccetera. da quella storia perduta, vorrebbe dirgli. Semplicemenrenon
Intantoscavalca le suelunghegambe.Ne approfittoper andare oltre.
butta_
re e distenderele mie. Maldestrariente.
Mie scuse.Infine si parla.
Di tutto. pii o meno..pernascondersi, Ora appare. Venezia.Da questalingua di terrapieno che fende
s'intende.euesto "d;;;.
Tutto che scorre al finestrino del treno. la laguna. Lenta. Sonnolenta.Come sempre.Dietro questi discor-
E.r,.u, bussa,svanisce.
Senzaconnessione. parlare del tempo si. Come un sogno luminoso. Interrotto. Che escedal buio.
.1. fu .',1.i ;;;"1;
citt) che sciamanoal finestrino,d.gli uomini.h.
l. ubitunoo-i.
abitavano.E vi fuggono.,,S.urut.i'l O;;;;r". Scendelei per prima. Con calma.Io dietro. I bambini li abbia-
Penso.Parliamo esartamente mo lasciatidai nonni. Dorrnivano.
di ci6 che sta scivolandovia da
questopiccoloschermovuoto.parliamo.
Come se la macchiadi
forme e di colori dietro ir verocrerfi"";,;i";
significassequarcosa.
Un eventocontemporaneoal nostro desiderio
di senso.Di sentir_

ll0
111
q

Principio

Stefano Guglielnzin tivo consistenel trovare le parole giusteper insegnarela pratica della
\/ia, quell'etica dello stare dentro il movimento imperscrutabile
Principio della verit), che diverri subito motivo di contrasto con I'altra gran-
Le nascitedel principio de scuola cinese, il Taoismo. Entrambe le correnti si diff-erenziano
nell'interpretazione della Via, che nel Tao T0 Cbing non e cosrante,'
e tuttavia concordano nel ritenerla ,trchd da cui tutto comincia e
ritorna. In questosenso,sia lo ionico sia i due cinesiinauguranoun
pensiero che unifica il molteplice nella sostanzialitddel Principio e
lo fanno, per usarela terminologia junghiana,sincronicarnente,ossia
nel medesimo tempo secondo un parallelisrnoacausalee significati-
La filosofia greca nasce a Mileto, colonia ionica vo, a cui partecipa la stessafilosofia indiana, tanto nella dottrina del
. _. dell'Asia Buddha Siddhartha quanto in quella di Vardhamana, fbndatore,
IVIinore,nel VI secoloavanti Cristo. Lungo la linea
,..otor. i"t semprenel VI sec.a.C.,del Giainismo.
pensieroreligiosooccidentale, nerqualel'uniti e il morteplicecon-
vivevanoin divina conflittuarit),si apre infatti una
air."nri"uiia
radicale,chesubordinail moltepliceail'Uno,secondo Com',i noto, nel Buddismo hinayano, la pratica dell'ottuplice
necessiti:il sentiero che conduce all'estinzionedel desiderio (e dunque del
monismoilozoistadi Taleteconsisteappunto nel ricondurre
le dolore) si fonda neila certezzaupanisadicadell'Unit) dell'Essere
innumerevoli differenzedeglienti al|uniti del principio,;r;;;pi-
to qualefbrza vitale, energiain perpetuacreazione.^prima (Bribrnan), modello e meta del viaggio c'lell'animaindividuale
di l.i, (Atman), che in essosi risolve;lo stessodicasi per il Giainismo, nel
Assiro-babilonesi ed Egizi piegavanola specurazione all'utire quale l'esperienzaasceticaprelude alla fusione dell'anima indivi-
astrologico,agronomicoe allaprassisociale;jul .anto
to.,r, t" ,i.ti- duale (jiua) con la totalita ciclica del cosmo: purificatasi dalla mate-
gioni,preolimpica, olimpicae misrerica, pur clandof.,r.n, ur_oni_
ca e divinaall'inspiegabile ria e dunque estinto 11karman, essa raggiunge le alre <<ernime
naturale,si negavano la possibilitad'in-
terrogarequest'ultimotramiteI'indagineformale,compito salve> in una <<Darticolare resione dell'universo>>e li dimora in
che si perfettabeatitudine.'In .ont.orro con Ia visionefenomenicameto-
assunrer).1a. lilosofiapresocratica,metendo le basip"rrn,.fi"._
mologiadellavisione,secondole procedure,lel cooriina;", dologicamente fondata della filosofia greca, la ricerca indiana
,i;;; volge dunque lo sguardo verso I'interioriti - ne fa metafora del
guere,subordinaree unificareil f'enomenic.,cosi
da riconcrurlo,
appunto,all'uniti. sentire rettamente impostato - fino a dissolverla nel Principio
Talet_einaugurail viaggiodellascienzaocciclentale, onnipervadente; similmente, Confucio mantiene l'occhio vigiie
.. .Se Conlucio sull'armonia dinamica degli opposti, curando l'equilibrio interio-
d) I'awio allastoriadel pensierocinese,nellamisurain
cui, selezio- re, che B specchiodella volont) del Principio. Cosi facendo, I'agi-
nandoe.interprerand. alcunitrattatianonimid'antichissimu rruJ_ re individuale si armonizza con I'Ordine delTao, in una gerarchia
zrone,da loro unasistematica unitariae funzionaleal buon governo,
che trova, nella vita collettiva e nell'Imperatore (figlio del Cielo), il
il].un Reriododi piena decadenza eticae politica.A ,liff;.n;; Ji
suo punto mediano.
Talete,Confucionon creaconcerri,bensipiega-spiega
la tradizione
plurisecolare allenecessitipolitiched"i p."r"nt".-A rigore,d,rnqu", Alcuni studi recenti,sulla base delle discordanzestilistichedel
la suadottrinanon d filo-sofia(am.remai colmabil.p". Tao T0 Ching, sospettanoche Lao tzu non sia mai esistito.Di con-
il pr* tro, lo storico Ssu-maCh'ien (I45-7c)a.C.) afferma di essererima-
prio perch6,in essa,il verod gii dato,e scmmaiI'esercizio ".r"1,
,p;."1; sto a lungo, archivistaimperiale a I-o Yang, dove incontrd Con-

112
11i
ll

Sta.fanr.,
Cuglielnin

fucio e con lui si confrontd in merito al significato delTao. Anche


lo storico della filosofia Chow Yin Ching lo d) contemporaneo del Mario Perniola
maestro;e cosi fanno, in generale,i taoisti occidentali.*Come gi] Quadratura
suggerito, se cosi fosse, ci troveremmo davanti la singolare eviden-
za che, sincronicamente, un greco, due cinesi e due indiani hanno
fondato la loro dottrina sul Principio unico; a questi, sarebbe
doveroso aggiungereI'iraniano Zarathustra (6305Y a.C.), la cui
nretafisicamonoteistatrova, nel principio di causalit),il corrispet-
t iv o m o n d a n o u n i ta ri o .'

l,lote
Il rilievo dato da Jung al concetto di sincronicit) anticipa di
alcuni decenni il declino dello storicismo, che owiamente privile-
Com'd noto, I'originario canoneconfuciano, fissatodefinitivamentetra il
1t-2e 11178d.(,., comprende i seguenti<.Cinqueclassici>r: Libro dei rnuta- giava la diacroniciti. Quindi sotto un certo aspetto si potrebbe
nt'nti (I Ching), Libro dellepoesre(Shih Ching), Libro dei locurnenti (Sht sostenereche Jung anticipa lo strutturalismo degli anni Sessanta
Ching),Priutuuera c Arttuttno(Ch'un Ch'iu), Memoriesui Riti (Li Chi); su del Novecento. Lopera di Gilbert Durand, Le strutture antropolo-
questi testi, Confucio intervenne direttamente, compilandoli (il Ch'un gicbe dell'immaginario (PUF, Parigi 196),tr. it. Dedalo, Bari I972)
Ch'iu) oppure selezionandole testimonianzee annotandole. potrebbe essere considerata come la versione strutturalistica di
Nel Tao T0 CL'ing (I), infatti, <<LaVia, veramente Via non d una via
Jrng.
costante>>, se non in quanto ..alternarsidel Non-Esseree dell'Essererr, i
Proprio in quegli anni sono in molti a lasciarcaderelo schetna
quali .<hannoin comune ... il Mistero supremo,la porta di tutti i prodi-
gi'r, (trad.it. di A. Devoto).Ed d appunto questa<<porra>> l'archisrrutrn- triadico, essenzialmentediacronico, di Hegel e di Comte e a sosti-
ra del differire continuo quasi in sensodeleuziano. tuirlo con uno schema articolato su quattro elementi. Heidegger
Angelo Brelich, Introduziont' ,tl/a storia dt'lle religioni, ecl. dell'ater.reo, introduce la nozione di Geuiert (Quadratura) che implica appunto
Roma 1966,pp.284-292. un rifiuto implicito della dialetticahegeliana.
Chorv Yih-Ching, La /ilosoJiacinese, trad. dal fr. di G. Falco, Garzanti, Anche Marshall Mcluhan nel libro Laws of Medid, scritto in
Milano 1960,p. 28 Alan \X/.Watts, Il'Iao; la uia dell'acquachescorre,tlld. collaborazione con suo figlio Eric e pubblicato postumo, introdu-
it. A. Mantici Lavagnino,Ubaldini,Rorna 1977,p. 20. ce una nozione articolatasu quattro elementi,laTetrad. Attraverso
Zarathustra cornpil) i capitoli Yasna, deti .,Gatharr, i piir antichi tale schema Mcluhan interpreta moltissimi fenomeni della vita
clell'Auesta.In essi, il dualismo (la reciproca lotta fra gli spiriti gemelli contemporanea. Egli individua quattro effetti: rispettivamente
SpentaMainyu e Angra Mainyu) trova originariamenrein Ahura Mazda il
definiti con i termini di enhance, obsolence, retrieue e reuerse.I1
Principio primo, che cli questee altre forze a il creatore.Sari soltanto nei
testi pahlavi,successividi circa un millennio alleGatha,che Ahura Mazda primo, l'enhance, consiste nell'amplificazione-estensione di un
diventa il Dio del bene che lotta contro Angra Mainyu, spirito ostile al rin- senso,di un organo o di una funzione; nel secondo,l'obsolence,la
novanento del mondo. Sull'argomentocfr. Paul Du Breuil, Lo zorr.tastri- situazionepassataviene resaimpotente attraversola sua rimozio-
srno, trad. it. S. Brusati, il Melangolo, Genova 199), e A. Brelich, ne; nel terzo, il retrieue,qualcosa da tempo obsoleto viene rimesso
Introduzione alla str.triadelle rcligioni, ed. cit., pp. 294 100. La filosofia
in servizio; e infine nel quarto, il reuerse,si crea una nuova confi-
pratica cui rinvia Zarathustrala ritroverenroncl Tbetatctplatonico( 176),a
proposito della massima perfezionc umana perseguibile in terra:
gurazioneche ha caratteriinsieme simili e opposti al punto di par-
<.Assomigliarsi a Dio d acquisiregiustiziac santira,e insiemesapienza,,. tenza.

II4 11t
F

Mario Perniola

Si apre turravia un problema: questi quattro effetti si presenta-


no in successionestorica oppure simultaneamente?Nel primo GraziaMarchiand
caso si ricade nello storicismo;nel secondo caso nello strutturali-
smo. Da un punro cii vista epistenrologico,d semn-rai
Risveglio
la nozione di
nelaork la pii prossirna al Geuiert e alla Te'trad.E la rete non e un
sistema storicistico, n6 una struttura. Nel mio lil:ro Transiti
(Castelvecchi,Roma 1985)) ho appunto elaborato la nozione di
transitc.tper spiegareil movimento all'interno di una rete. Tutto cid
risr,rltain modo molto evidente non appena ci si mette a lavorare
su una pagina tL'cb per Internet. Essa ci fornisce I'esperienzadi
qr-ralcosache si presenta come infinito, effimero, archivistico e
cornpletamenteriformabile. Si transita all'interno di queste quat- Nelle sue arcliteindagini sull'inconsciocollettivo,le coinciden-
tro possibiliti, ma essesono date tutte insieme. ze acausalic la sincroniciti vista come il campo degli intrecci reali
tra I'inaspettatoe cid che e sottoposto alla legge di causa-effetto:
kurrruttnell'accezioneantica indiana, C.G. Jung ha posto le basi di
Lrna comprensione del cosmo interiore di straordinaria portata
conoscitivanel pensiero moderno. Lo ha fatto con gli strumenti
dell'analisidel sogno e della struttura profonda della psiche nello
stessomomento in cui la fisica novecentescacompiva passi da
gigante nell'indagine sulla struttura qr-rantisticadella r-natcriae
r-rellaformulazione,mobile e pur sempreespostaa inintcrrotte ret-
tifiche, di una teoria cosmologicache ipotizza un universo a n...
dinrensionidi cui la mente umllna e il mondo vivente sono intima
parte.
Confinata nelle opere di Jung e nei trattati di fisica inaccessibi-
li all'uomo comune, la sincroniciti - che alla lettera significa cctn-
ut'gno di pii liuelli temporali nella percezione istantanea di cid cbe
accade- d sfioraterpir) spessodi quanto si creda da gente di ogni
genere;bambini, anzian| individui rr-ralatie satri.personc espostc
a emozioni scl,"erchianti, a trilumi violenti o a niente di tutto que-
sto, quando si trovino agganciatia una sincronia trasalisconosgo-
menti, incapacidi farsi una ragioneche il consuetoe familiare qua-
dro del mondo possavenire alf improwiso alteratoe con la stessa
velocit) ripristinato come nulla fosse.
Chi ha avuto un'esperienzasincronicaha vissuto sulla propria
pelle il brivido che l'attore del teatro Noh comunica a chi assistea
questa antica forma di liturgia-spettacolorlovc ponti sottili sono

I t6 117
Grazit Marchiattd
Risueglio
gettati tra i vivi e i morri, esseri um.rl
e spiriti disincarnati (kami) lcrenzialeche la caratterizza,lamente che si affida ai cinque sensi
e per questa via le gamme dell,emozione
estetica foccano il diapa- ordinari b a disagio con la vertigine di un tempo che non scorre
son. Una procedura cara*erisrica del
Noh ;;;i";;;;;r;';;" rettilineo dal passatoal futuro ma s'awortica, s'impenna in sin-
fessionista si addestra per |intera vita "il,
clnsiste nel rallentamento cronie, s'arrestao procede retrogrado alterando il consueto e fami-
della cammi|'a\a a pieJi striscia.,ti in
s..r,, fino agli .ri."-ia"f liare quadro del mondo. Le vie del risveglio indicate nelle tradi'
corpo immobile. Tecnicamente questa
manovra viene definira zioni sapienzialidi Oriente e Occidente e del mondo indigeno e
taglio-nel-conrinuum (kire tsuzuki), I'uttor.
infatti interviene sulta sciamanico allenano a espansioni strabilianti della sensorialiti.
sequenzialiti remporale segmentandola
in minutissimi frammenti (]razie a esseil consueto e familiare quadro del rnondo acquista ia
passodopo passo,un.microgesto
dopo I,altro, ruotancloimpercet_
tibilmente il volto cui la ma"sch..u ranquilla identit) del grembiale che s'infila per il disbrigo delle
una strana, ammic_ faccende quotidiane. Il grembiale perd si pud sfilare in ogni
cante rigiditi, il carisma del sembiante-nf..ir.e
annullato. Via v'ia.h; i" momento ed d a questa svestizione,a questo denudamento del
cesura si allarga,la percezioneche il
tempo fluisce r."-u nno-o vuoto sottostante donde affiora l'ottavo senso(alaya) che alludono
estinguersicome una fia,mma.dicanclela
espostaa un alito improv_ gli espedientidi scenadel Noh con la camminata strisciantedel-
viso di vento. euando il taglio nel continuum
d andato , ,.d;, i" I'attore rallentata allo stremo, i suoni gutturali della voce emessa
acque del tempo-che-scorre e del tempo
arrestato si rimescolancr dal basso ventre e la maschera indecifrabilmente n6 tetra n6 lieta,
in un'onda di pietra u-nicae pierra.
Cisi accorge che diacronia e volto dell'indicibile.
sincronia, arresto e fuga, sospensione
e moto sono modaliti
conformi a un sistenradi utt.nrion"
capace di accrescer. ;;;.;"
scere la gamma percettiva ar di sopra
. a ai so*o dei varori senso-
riali comuni.Ad esempiola scalaall.rtitu
dallu p;i;"il;;;'il;;
stadel profondo (yusbiki)cherisalea K0kai,
it fondutor! J.ll;;;
fila esore.rica shingon(VIII IX sec.)d in quanto;;;;;;
Ia coscienza""rpfi..
(6"),
liiti?:j:"li.aggiunge il taanas_pensiero (7o)e
ataya (E"), il ricettacolodove sono srivati
i semi diogni furr)ion"
della.mente-cuore: percettiva,
emotiva,mnestica, logica,translogi_
ca, visionaria,estatica,pneumatica,numinosa_
n"it" gruauriini
estesedal di auto-referenziariti
.massimo. ar minimo che sconfina
nella vaculta radlcale.
Tra i pensatorieuropeimoderniArthur Schopenhauer
(17gg_
1B60)fu uno dei pochissimiai quali l,idea
di ;;;il;;
sioni non solonon hafatto purio ha dato-o.rdi
adito a,r.ru.on..-
zione che senzaessereteleologica(agganciata -u a un mondo di fini)
non per questo d nreccanicistica, e alla sincronicit) assegnaun
posto importante. Nella specurazionetrascendente
rrii;;;-;;r;;;
di segrco i nt enzionaI e neI di st i n, d, tI i, d;;;;r,t (p
arerga, ;:r;ri ;;;
metta' P arrcII )' si derinea.r'inrmagine .ii unagiganresc"a r.i. .or-i-
ca solcatada innumerevolirivelritri ."olro. i%.
ra srrurruraaurore-

118
119
Sirtcronicitriiraniche

te anche Erodoto quando parla cli ho hyprt gen theos "il dio che
EzioAlbrile abita sottoterr^>>...di qui il passoverso Ahriman d breve' "
Sincronicit)iraniche Infine I'anelito del Mugo n"l voler conseguireil dominio sulle
<<ossu-
due esistenze(in termini mazdei quella <invisibile" e quella
operazioneimpossibilealle creature ahrimaniche' fa pensare
ta>>),
mondo
alla'possibile cromaticith dei kesbtaar' le sette regioni del
,,turchese"d il colore vittoriale del montc che sta al cen-
irurri.o, il
tro dello ierocosmoiranico, ma d anche I'unico a esserepercepito
clall'uomo.Non solo,rtruzd. anche il colore dell'Iran islamizzato'
Si possono solo fare ipotesi sulla cromaticita dei restanti
di
krrhw), (molto materiale iconografico si mova nel libro
Si pud parlare del \,'athekdi W. Beckford nei termini di una sin- Ringbom, PararJisusteffestris) adombrata dalla cc-,lorazionedelle
"volante" deila
croniciti tra iranismo e gotico: I'evidenza letteraria d nella Storia muia .l.lla citta fluttuante di Kang diz, versione
del principe Alasi e della principessa Firuzkal: (Sellerio, palermo terrestre Ecbatana, un arcobaleno che sicuramente d legato alla
1992\. La storia b quella del Mago zoroastriano(pp. B1 ss.): egli sequenzaplanetaria.
'A
vive nel <rPalazzodel Fuoco Sotterraneo>>un luogo che ricorda il q,r.rt" spigolature va "rivelato" che la ben nota formula
Kang di Afrasiyab,il "Paradiso" dove vive Afrasiyab,il potentissi- (eccetto la 9) e che i
liturgica .he lnt.odrce ogni Sura coranica
al'
mo re turanico accolito di Ahriman del mito sistanico,il mito pii musulmani recitano a ogni pii sospinto: bismillah al-rdhman
ira-
antico dello zoroastrismo. rahim ..nelnome di Dio ilcmente e misericordioso>i in realti
La tradizione islamica a cui attinge Beckford tende a demo- partc E infatti la traduzionc araba (volta al singola-
nica: lir prima
yoztlan <.Nel
nizzare la religione zoroastriana utllizzando un rnito genuinamen- re) della b".t .totu formula zc''roastrianapar) natn i
te zoroastriano qual d quello sistanico.Le dicromie presenti in nome degli ddi>> (yaal = dio, pud anche esseretradotto con "vene-
tutto il testo culminano nel nome della principessa:Firuz-kah, ciod rabile"). Ancora, sincronicamente, la cerimonia di intronizzazione
=
Firuz-kuh, 1l Mons uictnrialis dell'Opus imperfectum in clel sovrano achemenide(primo impero persiano 5)Q3)0 a'C'
Mutthacum, il Tur neshanetlella Cronaca)i Zrrlniit,l, rnontngnu circa) cosi come letta in Plutarco (Artaserse 1,l-2), ha clei singo-
sulla cui cima appare ai Magi il Saluator mundi, il Jabat al-fath dei lari punti cli contatto con I'ascensione celeste, tl mi'ral' di
tafsir persiani, il Kuh-e Xwaja sistanico. Ma fruz vale anche per Muo*.tto, il re achemenidemangia pistacchie fichi secchie beve
prima
"turchese": il colore che tinge il fuoco nel Tempio sottemaneodel latte cagliato (= yogurt), che sono i cibi assunti dal profeta
Mago di Beckford. del viaggio ..l"ri" e che fanno ancora oggi parte del pasto rituale
Anche nel mito sistanicoAfrasiyab,inariditore e bonificatore,d dell'Ashura, la festa degli sciiti di areairanica'
responsabile,tramite la combustione delle granagliesaccheggiate, Sempre ir-t,"-u di iianismi, bisognerebbe forse rileggere il bel
Tht.
del ripristino del fuoco sacro di Karkoy. E probabile che sullo lissimo b.S. Flut,"ry-M. Schwartz, Haotna and Harmaline'-
sfondo di siffatti materiali mitologici ci sia il pii antico tema di Sdcred Hallucinogen "S9r7a"
Botanical ltlentity of the Indct-Iranian
Yima, primo uomo, primo re, r.nAanche primo trasgressorepoich6 dntJ Its Legaq' ii Religittr, Languuge,and Middle Eastern Fctlklore'
primo sacrificatore (Yasna )2, 8 = di R.C. Zaehner, Zuruan. A Berkeley-io, Ang.l"i London 1989: l'iclea centrale clel libro e
o rna
ZctrctastrianDtlemnza. Oxfbrd 1955 lrepr. Neu. \brk 19721, p. dimost mre cheiI i;om a indico etin-rologicamente iclentico all'b a
145): relegatoin un uar(tsotterraneo,al quale allucleprobabilmen- iranico, altro non d che il Peganutnhannala, una pianta psicoatti-

120 t2r
)p

EztoAlbrile Sincronicitiiraniche
va nota anche come "ruta selvatica"(ni/d rue):la ricerca sesuela Tale tradizione onirica si ritrova (non si sa come) nell'ermeti-
falsariga del ba'chiere e poi etnobotanico Gorclon wasson, che smo barocco del marcheseMassimilianoPalombara (1614-1685),
negli anni Sessantadel Novecento con un famoso libro identificd
un nobile romano edificatore di una pii famosa <<Portamagica>>.
il soma conl'Amanita muscaria(il fungo macularo delle fiabe), idea La dottrina del Palombara, sincretico crocevia di neopitagorismo,
poi mutata in seguito nell'identificazione con la pnlocibe (a
ermetismo e alchimia, E in gran parte enunciata in una serie di poe-
\X/assonsi deve anche la "scoperta" dellaSaluia ,lirinori*, recata_ metti o Rime ermetiche,nelle quali si esprime lo gnostico anelito
gli dalla "curandera" Maria Sabina). In realt) non c'E bisosno di
verso la palingenesi, il rinnovamento spirituale e corporeo conse-
tanti e tali artifizi etnobotanici:l'baoma,la pianta che reca illuido guito attraverso la creazione di un elisir universale, il Mercurio
lunare per eccellenza kfr. M. Eliade, irattato di Storia deile filosofico, singolarmente definito <.Hermetico papavero>>,utllizza-
Religioni, Torino r976, p.164), che crescenelle altezzedella cate- to probabilmente in sinergia con il Croco (Zafferano), cosi infatti
na montuosa dell'Hara, pud essereidentificata con 1l papauersom- parlano le allusioni nelle sue Rime.
n iferu m.
E noto lo stretto legame esistente tra haorta avestico (pahlavi
hom) e soma vedico: enrrambi sono il modello dell'Acqua ii Vitu,
la libagione celeste ricettacolo della forza luminosa. L b)oma/soma
d il nettare vivificante in cui d celata la Luce .
La cosa doveva essereabbastanza notanell'antichiti e forse vei-
colata dai cosiddetti Magi elleniz zati.Di fatro troviamo quesre spe-
culazioni oniriche in tutto il tardo neoplatonismo e in
farticolare
nella sua versione "ecclesiastica",gli Oracoli Caldaici, u"r. . pro_
prie icone enteogene.
Secondole Rapsodieorficbe (citate da proclo) la Notre, gii nutri-
ce di Kronos, consiglia azeus di ubriacare Kronos col miere. Tutto
lasciasupporre che nel sonno Kronos sveli a Zeus i suoi segreti,vare
a dire "le misure della demiurgia": <<Cronofornisce aZeusi princi-
pi di tutta la demiurgia e della prowidenza verso i sensibili> E oro-
babile che semi di Papauersoznniferuruvenisseromescoiad d mlele.
certo d che la figura di Kronos sognanrecreatore di universi paral-
leli B un tratto costantedi tutta questa "teologia" oracolare,un l.eu-
me noto anche da un punto di vista etimologico-ieratico: il ,onrro
del divino Noezs"saruro" e satollo di idee intellegibili, secondo
un'altra etimologia conosciuta anche da Agostinl esprime nel
modo pii efficacela separazionedal mondo sensibile.Esio caratte-
rizza specificamente Kronos perch6, come dice proclo sulla base
delle Rapsodie,<egli fu il primo degli ddi a sognare>>. che tale tradi-
zione orfica sia pir) antica delle Rapsodie d confermato dal passo
dell'Aristotele exorerico riportato da Tertulliano.

122 123
1l
Sogno

iml>arazzztntefu interrotto da un uomo che si indirizzir agli altri e


LorenzoBrutti
comincid a parlare come eccitato. Luomo diceva che dovevanc.r
Sogno dirnrelo, che questo sogr-ro significavala stessacosa anche per me.
Il gruppo rimase a confabulareper un lungo momento dopodich6,
a seguitodelle rnie insistenze,gli uornini accettaronodi spiegarmi
il nrotivo del loro stupore e del fervore della loro discussione.Fu
il vecchio Hilin che prese la parola e mi disse con voce calma,
quasi sorridendo: <Vedi, il sogno che tu hai fatto ci ha molto col-
pito perch6 ci ha reso f'elicie tristi al tempo stesso.Felici perch6
hai sognato secondo i segni della nostra tradizione, tristi perch6
una personacara della tua famiglia d morta>. E riprese a fumare la
All'alba l'armosfe_ra sonora di un villaggio oksapnrin ai b.rdi
sua pipa di bambir, rimuovendo le braci con le pinze di legno
della forestad fatta di stridii di uccelli tragli alb.ri,'aig.rg.,1ir
Ji duro, gli occhi persi nel fuoco, in un'espressionemista di serenit)r
nei porcili e di pianti di neonati alter.natialle uo.li
'-raiali ,,-r]rr-.r_ e tristezzaal tempo stesso.Bench6 inrpressionato<laquesta dichia-
se degli adulti che iniziano anch'essi a svegliarsi.
t-. .uponn. razione,volli andare fino in londo e gli chiesi di spiegarmi perche
oksapmin sono piccole e il centro del pavimento
di cortecce di sognavocon i simboli della loro cultura e perch6 qualcuno a casa
pandano d occupato da un braciere. Gli iniziati
rrasco'ono le mia era morto. II vecchio Hilin mi rispose:<Perch6 quando una
prime ore clell'alba.elle case degri uomini
ad, anarizzar. i ;g;l persona muore a Oksapmin, la sua anima devc raggiungere il
occorsi durante la norre.
mondo sotterraneodei rnorti e I'accessosi trova tra il focolare e le
Cid spiega perch6 gli anziani furono cosi sor;rresi
. cla un sogno cortecce di pandano, in ognuna delle casedegli uomini. Ma non
che racconrailoro e che feci qualche rempo dopo
il n.,ioor.iul, I tutti possono aprire quella porta, soltanto un clan Oksapmin, il
Oksapmin, quando ero gi) abbastanzain confidenza
con i miei clan deputato ad accompagnarele anime nel regno dei morti, pud
informatori ma non abbastanzainiziato alla
cultura Oksarrmin ,la farlo e tu hai sognato Llnapersona di quel clan che lo faceva,qui
comprenderei simboli che vidi in quella srranasituazio,-,e
oni.ica- in casatua. Quindi d chiaro che il messaggiodi questo sogno d che
Ero nella capannache nri ero fatto costruire secondo
i criteri tra_ qualcuno della tua famiglia i mortol>r.
dizionali dei materiali impiegati. Al cen'o della
capann;;;;;; Trascrissiaccuratamentequel sogno nel mio diario notandone
giava il focolare, indispensabileper scaldarsi p",
. cu.i,rn.". In la data,ma confessoche ero scetticoallora, pervasodal cartesiani-
questo mio sogno un individ'o, un uomo del
clan Diuaa che cono_ smo tipicc-rdei giovani ricefcatori.
scevoappena,entrava in casamia, si sedevaaccanto
al fuoco e sol_ La posta arrivava r2lramentea Oksapmin, e fu dopo qualche
levava le cortecce di pandano del pavimento, proprio
-perch6vicino al mese che ricevetti una lettera dall'Italia, in cui mio padre mi
perimetro del braciere..Il sogno era stano per
me cono_ annunciavaIa morte di mio zio. Nella lettera, c'era anche un rita-
scevo appena quell'individuo e non capivo cosa
stessefacendo glio di giornale che ne facevail necrologio con la data e I'ora del
nella mia capanna. cosi ne parlai agli uomini iniziatiche
solevano decessoche corrispondevano,come mi pressaidi constatarecon-
venire a bere il caffd con me ogni mattino.
euancro ebbi finito di sultando le note del mio diario, alla notte in cui feci quello strano
racconrareil breve sogno, ci fu un silenzioimprowiso
nell,assem_ sogno che nel frattempo avevo dimenticato.
blea, rnterrorto solranro dal crepitio crerfuoco ner
braciere e dai Questo evento comincid a far maturare in ne I'idea dell'esi-
rumori attutiti che provenivano dall'esterlro. poi
quel silenzio stenzadi archetipi etnici, di simboli a valenzaculturale che, sep-

121 12'
;

LorenzoBrutti

pur impermeabili alla coscienza,possono invece essereinconscia-


mente trasmessiall'individuo che per lungo tempo si trovi a con- FlauioErmini
tatto di una cultura altra e il cui inconscio finisca coll'essereimore-
Sonno
gnato del genius loci.
Tale sogno fu per me anche un'esperienza"iniziatica" nel senso Il mondo, la psichee l'uonro formano un
che, in una societi del segreto come quella oksapmin, dove sol- sistema complesso e inscindibile che
tanto gli uomini iniziati erano al corrente del significato arcano del rimanda a matrici archetipichecomuni. In
mio sogno, il fatto che io - bianco ignaro dei segreti iniziatici - mi esseil principio di causaliti i costretto ad
trovassi a conoscere inconsciamente un codice culturale senza che abdicare per lasciare spazio alle relazioni
analogiche. La matrice archetipica del
nessuno me I'avesse svelato e per di pii ad averlo appreso attra-
sonno, per esempio, in s6 pud accogliere
verso un sogno, mi conferi subito un'altra dimensione agli occhi I'incontro sincronicotra principio psichico
dei miei informatori, che da quel giorno presero a considerarmi materno e principio di formazione-trasfor-
come uno di loro. mazione dell'uomo e del mondo, quando
I simboli culturali possono fare senso in una cultura e solo in ad essisia concessosolo il sonno e non I'al-
tra morte, che li porrebbe d'appressoalla
quella cultura. Quando essi cominciano afarc senso anche in una
rinascita
cultura che non d quella di origine del sognatore, vuol dire che il srEFANo BARA''-''A
sognatore ha vissuto abbastanza tempo a contatto con questa
nuova cultura per essersi appropriato, inconsciamente, dei suoi
etnoarchetipi e averla transformata quindi nel proprio sistema sim-
bolico di adozione. E quello che successe i., qtru.rto antropo- Va a vedere ogni nottc se la figlia E viva. Siede accanto a lei e
logo: comin ciavo a esseresempre pii intriso ^ -.
della cultura autocto- ar,'vicinala mano alla sua bocca per sentirne il respiro'
na che studiavo. Col passaredel tempo, la madre raccoglie i capitoli di quel
libro cupo che narra la storia degli uomini.

La donna si identifica nella materia che modella. La sostanza


mortale, una volta uscitadalle sue mani, crescea dismisurae occu-
pa tutto l'orizzontein cui d nata, tanto che in essal'uomo va per-
Jendosi come nel sepolcro dove gli occhi si oscurano e la bocca
tace.

La sostanzaspecchiante,con la sua luminositi di superficie' si


appropria di ogni presenza,cosi come I'uomo sembra trovare in
qr.ttu costellazione graditi riconoscimenti, tanto da assumere
consciamente le sembianze della sostanza che altre mani hanno
creato.
Ecco perch6 I'uomo crede che dietro il gesto ripetuto della
madre si nascondanoi grovigli dell'autodistruzione'

t26 t27
Flat:ioEnnini

Questo terreno sembraprecludereogni via di ritorno. E di seta


il ponte che da un al di qua doloroso conduce a un alrrove libero Giouanni Gocct
da vita e infelicita. La morte interiore a'urziene
senza scosse,nel Storia
sonno.

Ne ha coscienzala madre. E questo pericolo giustificala sua


apprensione per la figlia. F'.ccoperchd Rilke - nel suo Canto d,d-
tzlora e ftlorte - registra: .<E come se fosse dietro cento porte que_
sto sonno che unisce due persone; le unisce cerfle/.r/?ttmadre o una
morte>>.

<Alla fine di una seduta, dopo aver asct'tltatoun ilnportante


sogno, chiesi all'analizzan,Jo,professorer-rniversitario, di provare
a scrivereuna fiaba sul problema relativo al sogno.
Quando rientrd a casa il paziente si era gi) dimenticato il
"compito", menre continud a dedicarsi alla produzione di un
articolo per I'universitd.
Passavanoi giorni e si ricordd che avrebbedovuto inventarela
fiaba rna, di nuovo, senti che era cosa di minor valore rispetto alla
pubblicazione relativaalla ricerca che avevaef-fettuato.Cosi torno
a immergersi nei giorni seguenti nella stesuradel testo e la fiaba
venne dimenticata.
E,ranogi) passati otto o nove giorni e una sera il lavoro del-
i'articolo giunse a compirnento, manc:rvilsolamente una annotil-
zione bibliografica attinente all'anno di pubblicazione di un
testo citato in nota. Cosi si mise a cercare il libro nella bibliote-
ca di casa.La ricerca risultava difficile perch6, avendo trasloca-
to da poco tempo, anche la collocazione dei libri era cambiata
rispetto all'ordine precedente,inclltre i suoi libri si erano mesco-
lati a quelli appartenenti alla biblioteca personale della moglie.
Inizid cosi la ricerca, che procedette per qualche ora senzaesito
fino a cadere sulla poltrona di fronte alla libreria stanco e scon-
solato.
Mentre stava riflettendo sul disordine che c'era nella mesco-
lanza di testi di vario genere,il suo sguardo cadde in alto verso la
secondaanta della libreria in un angolo e li intravide ii iibro che
cercava. Prese allora la scaletta e dorro esseresalito aiferrd il libro

t28 129
Ciouttnni Gocci
Jtona
il qualeusci assiemea un altro
libro nascostodietro dalla coper_
tina rossacon una strana fig,ura. Dunque I'evento sincronico entra nel campo della nostra com-
Incuriosito guardd u.ir. colpito prensione-consapevolezza conscia e ci obbliga a un comporta-
" dalla rappresentazionedi mento in particolare. Levento sincronico a pertanro una storia,
una testadi donnl
j',to:1,T:,,'.":l1H[tlirir:;:i::;:E
ru,.,-u.i"';;;i;T una parte della nostra storia, e ha un sensoe un significatoin rap-
con la fiaba; le storie,h, ,rrooo, porto al fiume dei personaggi, degli incontri, delle narrazioni
b. Gocci, il suo analista. della vita.
t,.Oro,
uo::.1 ";;;;"
u ui|Lu
,- ^,9,1"^::: un t., che l,avevaacquistaro,
rncu'oslta, siorno di"nru
cinqueanni-.gfprima in libreria,
Iui ne fosseu .o".ror..nru. s;;h.
In seguitoera stato posizionato
nella libreria dalla moslie e
dopo il traslocoera sratomescorato
ad altri libri net'uni.u irbr.-
ria di famiglia.
Nel momentoin
unremafo,,au...,t,iJf
:::ffi.j:H:::xi3iil?i'1,1,,1'li:::
vere una.fiaba,il professoreaveva
.i_or* rapidamentela conse_
gna,ma I'inconscio attraversoI'eventosincronico, l";;;;;;;;
tato in contattocon sestessoe gli
avevadato t occasioneper farlo.
Quella stessanorte scrissela fiiba"
ra sua storiae att^
versodi essacomincidun cambir-.nioirporrante
"irr-to
stenza.>> dellasuaesi-

La sincronicitinon d-nient,altro
cheunanarrazionedei fatti irr
cui un cerroev€ntopsichico,rnu,
,.rnp"Jr.r. i" q;;i.h. ;;;;,,
esternonon psichico.
Tra i due farti nc tuttavia' alcun nessocausale:
parallelismodi ,ig"ifi:"::lste' d un
In altri termini, tutto cid che
ar,ruienein ogni momento d
espressione di quel particolarg unl.o ,.g_.nto
tu mai prima e mai pii sari. oweroriu,'orr..uundo di tempoche non
ascoltandolonelle sue manifestazioni'.i-j-buttiamo l,inconscioe
ambientaliparallelidi tipo po"i.rf"r..' -' in eventi
Tale coincidenza del fa.tio.r,.*o
.on queto inrerno diventa
importanteoccasione per I'individ""rir...-
L'evento porta a'la coscienzal,
.onruf.u orezza,ched diversa
dalla presadi coscienza,.d"il,*;;;;;;;iella
questoaccadecome se da qualche situazione.Tu*o
purr. il fnno o lu.;r; t;:6
fossegii conosciuta, ma non a ]ivellodell,Io...

1J0
111
Tclctra.rporkt

trollabile i paranreui che caratteri zzanolo stato del micro-oggetto,


LanfrancoBcilont
mentre una sedia non viene per niente "perturbata" quando le si
Teletrasporto prendono le misure. Una conseguenzadi questo fatto d nel famo-
so principio di indeterminazione di Heisenberg, per cui, se si
misura con esattezzala posizionedi una particella,non si control-
la pii la sua velocit), che pud risultarequalunque. Di qui il cosid-
detto teorema di " no-clon/ng", che escluclela possibilita di ripro-
durre la copia esattadi un oggetto quantistico,conservandonelo
star oiniziale,pur chc.quesr osia ignor o.
Il teletrasporto rende possibile la trasmissionedi uno staro
quantistico ignoto da A(lice) a B(ob). Innanzirutto i due posseg-
gono in comune una coppia di particelle. o rnicro-oggetti,cl-re
Iil telet.urpo rto, reahzzatoper primo in laboratorio cla Anton
chi a m er em o2 e) , le quali si t r ovano in uno st at o det t o "ent an-
Zeilinger,d I'ultimo grido in di sincronicit), basato com'd gled" o intrecciato.Possonoesseredue fotoni, di cui uno y>olariz-
sulle "correlazi.ni quantistiche"
-ut..i^
a distanza. Il termine richiama zato in direzione orizzontale e I'altro in posizione verticale. Ma
Star Trek, e riguarda un oggetto che sconrparc,in qualche posto
e non si sa quale dei due d polarizzato orizzonralmenteo r,ertical-
appare in qualche altro, a una ccrta distanza.
mente. Si sa perd che, se si registrauno dei due fotoni e si trova
Prendere turte le nrisure a captain Kirk, fino alla disposizione
che ha polarizzazione orizzontale, allora I'altro risulta avere pola-
dei suoi geni, pud essereancora al di l) delle possibiliti iella bio-
rizzazione verticale. Pur trovandosi a distanza, i due fotoni sono
tecnologia.E senz'alrropii agevolc raccoglieretutte le intornra_
entanglatlo intrecciatiin maniera inestricabile,con un legameche
zioni sulle propriet) di una sedia, eseguendodelre misure, il
cui non ha analogonell'esperienzadi ogni giorno.
risultato pur) cssereletto su di uno ,t.um",-,to, copiato e inviato
ad Aibert Einstein era inorridito da questache, ai suoi rempi, era
altre persone,che si incaricherannodi trasporrele propri.tl origi_
solo una possibilit) teorica, mentre la tecnologia odierna ha per-
narie su un altrc'rsupporto materiale,ricostruendou"a .opiu
,l.iiu messodi verificarnela realt) in laboratorio. Per lui I'entangleruent
sedia di partenza.
en <rspukhaftefernu,irkureg>>(spettrale azione a distanza) e <<tele-
Lzr te/eportat/o, o telctrasporto € una operazior-redi questo
patlsche kupplungr, (accoppiamento telepatico). Come pud una
genere. Non consiste in un trasferime'to di materia alla
stai Trah, misura effettuata su una particella avere un effetto istantaneosu
ma di informazictne, e in particolare di informazione che riguarda
un'altra, posta a distanza/ Forse che le due si scambiano,di sop-
un oggettomicroscopico,come un elettrone. un fotone. se-sit.at
piatto, messaggie informazioni a velocith super-luminale? Allora
tassedi una sedia,tutto sarebbesemplice.Ma raccoglierele infor-
verrebbe superatoil limite superiorealla velociti di propagazione
mazioni sui paran-retri che caratt erizzano lo stato Ji un oggetro
dei segnali,fissatodalla velocit) della luce nel \/uoro, come insegna
rnicroscopicod un'operazionecon conseguenze"sincro"i.rr."
,li la relativiti.
nltevo.
Il sincronismoimnrediato, che si stabiliscelra le due particelle
Infatti, <lualunquemisura effettuata su un micro_oggetto
.. -una nello stato "entanglcd", non appena viene eseguitauna misura su
distruggeil suo stato reale (a me'o che non si r.vi in un u,itortr-
una di esse,non venne mai accettatoda Einstein.
to della misura, precisanoi dotti, ma d un caso raro).
La natura perd si comporta proprio secondo le modalit) stra-
Qualunque dispositivodi misurazionealtera in maniera incon_ nissime, previste sulla base del iormalismo quantistico, che

I J: 13i
F

LanfrancoBelloni Teletrasporto

Einstein riteneva assurde e, soprattutto, incompatibili con la sua


1, ma l'informazione sul suo stato. Solo l'informazione fra 2 e )
teoria della relativit). Ma proprio giocando sulle proprieti degli
viene trasmessa "istantaneamente", tramite il gioco delle correla-
stati entangled, d. iuscita la trasmissioneo il teletrasporto di infor-
zioni a distanza fra particelle entangled, con buona pace di
mazione quantistica da Alice a Bob.
Einstein.
L'operazione completa richiede l'impiego di un canale classico,
2.
come una normale telefonata fra Alice e Bob. Quindi, nonostante
Ad Alice viene data la particella 1, con I'incarico di comunica-
il "canale quantistico", la trasmissionedell'informazione awiene a
re a Bob I'informazione codificata nel suo stato. Potrebbe soedir-
velocit) inferiore a quella della luce, con grande soddisfazionedel-
la direttamente a Bob, ma questa non E sempre la via pii iacile.
I'anima inquieta di Albert Einstein.
Potrebbe eseguire una misura sulla 1, ma ne distruggerebbe lo
stato originario e fornirebbe a Bob una informazione incompleta.
Sfrutta a\lonl'entanglement tra2 e l, ciod il "canale quantistico,'
che la collega a Bob.
Esegue una "misura congiunta" sulla 1 e sulla 2, rendendole
cos\ entangled fra di loro. Questa operazione agisceanche sulla l,
in virtri delle correlazioni a distanza rese possibili dalle propriet)
degli stati entarcgled.
In seguito alla misura congiunta, effettuata da Alice su 1 e 2,
Bob trova che la particella a sua disposizione, ciod la i, pur essen-
do a distanza, "precipita" nello stato quantistico che aveva la 1,
ciod assume gli stessi parametri che aveva la 1, originariamente
data ad Alice.
IJinformazione, nascosta nello stato della 1, viene trasmessa
alla 3, ma per essere certo che la sua particella I sia veramente
"precipitata" nello stato originario della 1, Bob deve conoscere il
risultato ottenuto da Alice nella sua "misura congiunta". per otte-
nere esartamente lo stato di pafienza della 1, Bob potrebbe dover
effettuare una rotazione della polarizzazione della l.
Per parte sua, Alice trova quattro possibili output nella sua
misura. Ma, a seconda del risultato, hala certezzadi quale fosse lo
stato delle due particelle I e2, in entrara del suo appanto.
Per completare alla perfezione l'operazione di trasmissione a
distanza, Bob deve quindi comunicare con Alice tramite un cana-
le "classico", come un telefonino, facendo uso di onde elettroma-
gnetiche. La trasmissione dell'informazione in questo "canale clas-
sico" non supera perd il limite posto dalla velocit) della luce.
In conclusione, quella che viene trasportata non d la particella

1J4 13t
Vacuiti

quasi nornralmente,e con lC)studio della filosoha buddista, la pra-


Giulia Niccr.tlai tica di un'erica rigorosa e lunghe sessionidi preghiera e di medita-
(ir-r
Vacuita zione, sarei riuscita a collegaree a spiegarn-ri parte) i fenomenl
di sincronismo cot-rla teoria della "vacuit)" buddista'
La teoria buddista della vacuiti
La forrnula della vacuit) d, molto semplicemente:la non-esi-
stenzai neren t edei f enonr eni.
Alior.a, se i fenomeni non esistor]o in maniera inerente, dalla
l oro parte. sono int cr dipcn. lent i.La nost r a m enlc per cepisccinve-
." ,.-p.. ogni fenomeno, ogni persona' come solida, compatta'
be,-rdeiimitaia ed esistentedalla propria parte' Dunque ognuno di
noi "vede", considerae giudica in maniera errata' E lo fa da tempo
Verso i miei cinquant'anni, dunque agli inizi degli anni C)ttanta, irr-rmemorabile (se si crede nell'imprescindibilc concetto buddista
ci
cominciai a vivere con Llna certa, sorprcr.rdentefrequenza delle del l a rci ncar r r azione)l). r opr io quest a Jispar it ) t r lt com c le cosc
coincider-rze o sincronismi che, pur dandorni un sensodi vertigine appaiono e come le cose e'f-fettivamente sono, e I'intuizione filoso
causatoda incredulit) e meraviglia (stupore e perplcssit) rrel tro- Iica pin importante del Buddismo e deriva dalla teoria della
varmi a esseretestimone di tali inspiegabilie "magiche" epifanie), I'ultima e fondamentale conclizione di un can-rnlinospiri-
mi clavanopero anche. quasi conternporaneamente,un attimo di "u.rri,), consistein: Rinuncia, Bodhicitta (la mente altruistica di
tuale che
e gioia.
s t r aor t linar i ac o n rp i rrtc z z a illuminazione) e, aPPunto, Vacuit).
Sentivo conre se mi si aprissero dentr<1, all'altezza del cuore, Scritta cosi,la '!,on-esirte.za inerente dei fcnomeni" d solo una
una dopo I'altra, una fuga di porte fino allora riurastesprangatc. formula che lascia dei tutto inclifferenti, e infatti i Lama, i Maestri
guardia
Sentir,o che nri si presentava una prospettiva di liberazione. tibetani che trasmettono gli insegnamenti, mettono in
Provavo un esaltantesensodi libert) interiore, accelltuatodall'im- discepoli e studenti, au"risandoli che il concetto di vacuita d il pin
pressioneche, per un istante, lo scorrere del tempo si fosse bloc- ostico e ciiflicile da comprendere perch6 non puo cssere afferrato
cato sopra il nrio capo. razionalmentee concettualntente,diventa reale per ogrluno di noi
liurono proprio Ie coincidenze, i sincronismi, che nella loro solo se se nefa l'esperienzadiretta, solo se ci appare' per un altiTo'
esotericae geomctrica "pcrfezione" mi spinsero a intravedere la come una luminosa, numinosa rivelazione che ci lascia sbalorditi
possibilit) di un "disegno superiore", di una forza superiore che per la sua esoterica potenza, dandoci un'er]]ozione che non ha
non avrei mai voluto tradire per alcuna ragione. Non so di cosa si uguali nella vita.
tratti - rni dicevo - ma non posso far finta che questeepifanie non Cosi icl stessa, ora, per cercare di spiegarmi meglio' sono
siano awenute . Se lo facessi,mi perderei,tradendo nre stessa.E mi costrettaad accennar. u .,no seriedi iatti (tra loro strettamentecol-
potrei
era chiarissimo il concetto faustiano del "vendere I'anima al dia- legati), che mi sono capitati nel 1990-91 e nel 2006, ma che
v olo" . ,,i.h. fu. risalire . .o,-,n.tt".. a 2500 anni fa' quando il Buddha
Cosi, rimasi fcrma, in attesa,e dopo un ictus cerebrale che mi storico era sulla terra.
colpi nella prin'raveradell'85 (rendendomi afasica),appena uscita per prima cosa e indispensabile che riferisca alcuni concetti
il
clall'ospedale,incontrai il Buddisrno tibetano del quale divenni fondam.ntali del Dharma 1la legge) che governa il Buddismo'
rnonacar-rel1990. quale identifica - r-regliesserisenzienti- il corpo alla testa,Ia paro-
Lentamente, c<ln il passaredcgli anni, avrei ripreso a pirrlare la alla sola e la mcnte al cuore. Corpo, parola e mente sono i tre

116 137
F

Giulia Niccolai Vacuiti

elementi e le tre porte di ognuno di noi (tra la nosrra interiorit) e Dopo la sosta di Bohdgaya, sarei poi andaracon il Lama e con
il mondo esterno),che vanno purificati per poter praricarecorret- un'altra monaca a Sarnath per seguire I'iniziazione di Kalachakra
tamente rinuncia, bodhicitta e vacuiti sul lungo iter spirituale. Il (La ruota del tempo), che S.S. il Dalai Lama diede li, nel famoso
corpo si trova alla testa perch€nel capo ci sono quattro dei cinque Parco dei Cervi, a due passida Varanasi,nel gennaio del 1991.
sensi, e la mente (la coscienza) viene visualizzata al|'altezza del Un'altra iniziazione di Kalachakra in India l'avrebbe conferita
cuore per insegnarci man mano a diminuire la dicotomia tra la sempre S.S. nel gennaio del 2006 ad Amaravati proprio dove il
nostra razionalitd e i nostri sentimenti. Buddha storico diede per la prima volta quella stessainiziazione, e
La definizione di mente d: chiara, limpida, senza Forma e per- il mio Lama, il Venerabile Thamthog Rimpoce mi consiglid (ma
cepiscegli oggetti. sarebbepii corretto dire: mi ordind) di andarci. Confessoche se
Essendo "senza forma", non d owiamente materia, dunoue avessipotuto decideredi persona,avrei desistito,perch6 ormai ho
non avr) massa. settant'anni, i viaggi e soprattutto le iniziazioni Kalachakra sono
molto faticosi e stancanti e dal 1985 avevo comunque gi) parteci-
ri-
pato a sei iniziazioni della Ruota del tempo in Asia, Europa e
America.
Le sculturee le immaginidipinte delBuddha e di altre diviniti Il nostro gruppo di una cinquantina di discepoli, accompagna-
dell'empireobuddista,ce le mostranosemprecon delle ,,ruote" to da Thamthog Rimpoce, atterrd a Mumbay (ex Bombay) e nei
sullepalmedellemanie sullepiantedei piedi- neglistessi identi- giorni successivi, dopo aver preso un secondo aereo per
ci punti dellestigmatediGesi. Aurangabad, visitammo i templi e i monasteri scavati nelle monta-
Queste"ruote" che i discepolipossonoawertire (come un gne di Aianta, di Ellora nonch6l'isola di Nagariunakonda dove era
lento rnovimentorotatorio orizzontale)anche in altre parti del vissuto,all'inizio del II secolo d.C. Nagarjuna,il massimofilosofo
corpo,dovesonosituatii chakra(appunto,"ruote")principalidel e teorico della legge della vacuit).
canalecentrale(coronae terz'occhioalla testa,gola,cuore,ombe- Alla fine di questi tre giorni di lunghe camminate, salite e disce-
lico e genitali),rappresentano il distaccodellamentedallamateria- se su gradini e terreni sconnessi, mi ritrovai con una dolorosa
litn del corpo fisico,e le ruote alle due estremiti (di mani e piedi) infiammazione al tendine d'Achille della gamba sinistra che mi d)
suggellanol'awenuta totalepurific azionein questosenso.In altre filo da torcere ancora adessodopo tre mesi.
parole,quando un discepoloriescea percepireun lento movi- Ma, come confessaiall'amica Andrea \)7ahl (con la quale con-
mento rotatorioancheallemani e ai piedi, potri definirsi,,vuoto,' dividevo la stanza dell'albergo a Guntur), dopo tre giorni che
e vibrantecome un flauto,libero da qualsiasieccessivo atracca- erano iniziati gli insegnamenti preliminari di Kalachakra ad
mentoa sestesso(o ad altri)e dallaawersione. Amaravati (dove ci recavamo ogni mattina in autobus), proprio
Nel dicembredel 1990mi rrovanoa Bodhgayacon il mio mae- quell'ultima sofferenza aveva fatto si che percepissi per la prima
stro di allora,il VenerabileLamaTenzinGonpo, e mentrefacevo volta il lento movimento delle ruote alla pianta dei piedi.
una serie di prostrazioniin uno dei cortili del luoso sacro del Avevo appena terminato questa mia confessione,quando bussd
GrandeStupa(chericordaI'illuminazione del Buddka,a\,r/enuta alla porta Paola De Pirro di ritorno da un Internet CaffE. Ci disse
proprio li), promisi a me stessa,con tutto I'impegnodi cui ero che, avendo cercato Amaravati sul Web, aveva saputo che Ii, in
capace,che avreifatto il possibile(in questavita) per ottenereuna quella zona ancora deserta e disabitata, pin di un secolo prima,
purificazionetanto efficacee validada poter an/errireil movimen- durante degli scavi erano state scoperte delle formelle di terracot-
to delleruotesiaallemani cheai piedi. ta sulle quali erano incisi dei piedi con i simboli delle ruote. E

138 139
;

Giulit Niccolai

aggiunse che quelle formelle si rrovano ora al British Museum.


nella stanza n. )4. Marco Zulbertt
Fu proprio quel numero che mi lascid senzaparole, essendoicr
nata nel ')4.Per un atrimo mi ser-rtiiar,voltaneila vacuiti che _ Vincent
ridendo - mi faceva cenni da ogni lato. E mi fu chiara la raqione
per cui il Lama avesseinsistitoperchd facessiqLrelviaggio.

)!

Anche secondola relativiti, cid che non ha massanon sar) con_


dizionato dalla legge del ternpo progressivo.
Ueterniti d: assenzadi ten-roo. La vita di Vincent era scandita dal ciclo dei mesi e dei giorni,
La mente che non ha fornra e non ha massa,se riescea liberar-
che si ripetevano lungo il fluire delle stagioni, sernpre uguali rna
si dall"'afferrarsial s6", porri sperirrentareclegliattimi di vacuita, semprediverse.Cosi il richiamo della madre: <<Vincent, Vincent, la
degli attimi di assenzacli tempo (pure in un corpo vivo e vegeto colazione>ogni mattina all'alba, si ripeteva da anni tutte le matti-
sulla terra), congiungendosicosi - per interdipendenza- od ultr" ne e llon si interrclmpevafinn a qr-rirndonon rispondevacon il suo
menti che hanno pensato le stessecose anche mieliaia di a'ni <<arrivo>>.Ma mentre, tra sonno e veglia,si appressavaal risveglio,
prima di lei e si sono date eterno appuntamento.
quel <<Vincent"gli sembravala voce di un donna che nell'ultirno
Questi fenomeni sono comunque sempre collegatialla legge di sogno lo chiamavagentile,una figura lieve clre emergevaidealeda
causa ed effetto del Kar:rla. freschi en-rpireimondi. Sognareera diventato per Vinccnt pertan-
to un vivere a occhi aperti, uno scenderele scalee guardare fuori
dalla finestra,dall'oscuraumida cr:cina,dove la maclregizi cuoce-
va le patate sul focolare,la bianca neve cadere sr,rliescure fracide
zolle dei campi aperti dalle zappe. Di quel richiamo ripetuto
<<Vincent>> per innumerevoli mattini e per tutti gli anni dellrr sua
fanciullezza ora echeggiavanella mente Llnasorta cli rnelodia breve
e sincopata,come il canto di un uccello che dalla primavera all'au-
tunno gioisceall'arrivo dell'alba.
Il nome era un sussultotra le due sillabe,<Vin>><<cent>>, <.vin>>
<<cent>),<<vincent> che gli sembrava prima lo innalzasseronel cielo
e poi lo precipitasserosulla pianura di Auvers tra i covoni clel
grano arsi dal sole: <.Vinr><<cent,.<vin>> <<cent>),..vin,r.<cent>,
era
uno sbatter d'ali.
Anche quella mattina di luglio gli sembrava fosse sua nradre
che lo chiamava.Ma aperti gli occhi nel prato erboso non v'era
alcr-rnaligura di donna. Solo un sommessocanto di cicale rallenta-
te dal caldo umido di quell'estate sembrava richiamare il suo

110 111
F

MarcoZulberti Vinct'rtl

nome. Prima di esserci nella vita presente, Virrcent, gli


appariva passi onie gioie. I l lor o nom e er a la par t it r r r ',nnr
r sr r . r lr r , . r r , ,
una sinfonia breve di due barture ihe si ripereva in
sel.iei.. o.., ca, dalla quale erano state ra\,'vivate, comc h k'g13r' .1r, .,1,g,,,,, , ,,
oppure una poesia di due versi, che lo rinserrava nella
briglia dei mente muove la luna poi gover nadall'int er noclcl g, r r r r l, ,r,l , , , , , ',
suoi versi, il cui senso era solo il suo volto indicato dal
dito"che lo mento del girasole tra l'alba e il tramonto.
mostrava sulla tela dei suoi autoritratti. Il nome lo
indicava agli Per questo motivo Vincent avevacompreso che da Ogril n,,rr,,
altri ma anche a se stesso,che si specchiava in quelle pennellate
ci si attende misteriosamenteun qualcosache d gii ncl volt,', rrn
lunghe d'azzurro della giacca e di iosso della barba.
o"u"ti qualcosa di gi) intuito che poi si rivela nel suo movimento. lr qrrt'
p.j. yn Solo qui sono tre: uno famo a parigi.,el igg7, e".lii
?ome. due sto valeva misteriosamente anche per i luoghi dov'era stato.
a Saint-R6my nel r899. un solo nome per tre voiti che
erano tutti Dall'Aja a Bruxelles, da Parigi a Londra, da Etten ad Arles, nomi-
suoi-come i girasoli che si ripetevano orienrandosi ogni giorno
in narli voieva dire immaginare individui, lingue e parole ben preci-
modo diverso.
si, in cui si rivelano comportamenti determinati che appaiono
<<Vincent>diventava cosi il respiro che ro aveva
educato irri- mossi da leggi nascoste.Il nome rivelava fin da subito la "legge"
mediabilmente, che aveva curato if suo modo di sentire
il mondo, sentimentale, un tono musicale, che scaturiva dal respiro delle sue
sempre lo stessoper turra lavita. Il respiro sonoro di vincent
era vocali, dal battere contro i denti, dietro le labbra o sul palato della
quel mondo minimo, naturale, fatto di casupole basse
e or.ur", dl lingua, mossa da una funzione "matematica" interiore precisa,da
fSme di rigore, e di sorrisi larghi come il cielo .h. b.lllurru
9 fi.ro un caractel. Questo era divenuto Vincent, che non sapeva spiega-
di stelle che ruotavano ancora senzanome.
re con parole, ma solo descrivere con i colori la funzione nascosta
Anche a Neunen, in quel paese freddo e umido, si usavano
le che muove l'estatee il sole,I'autunno e Ia luna, l'inverno e la neve,
parole per indicare gli umili attrezzi da lavoro e i loro
amari frutti. i venti e le primavere con Venere che brilla quando il contadino d
ma senzasvelarei loro fondamenti. Solo i nomi apparivano
vivi gid nel campo ta zappe e patate. <<Vin>> <<cent>r era quel respiro
chiamando le ragazzeuna ad una, indicando il loro uolto p...i*,
sinfonico che poi d diventato colore saltando le parole, imponen-
il loro.preciso,comportamento,come se sotto ad ognuna
ui forr. do di andare oltre, di sacrificarsi,di andare oltre il passo che con-
una-solasemplice legge che non si ripeteva. Allora \iin."n,
intuiva duce a vedere la legge che giace dietro la montagna, ma gii intui-
quale fosse_ la sua: quella di osservaie il mondo n"l p.ofondo J"l
ta nella sua veritd irreale dal suo nome <<Vincent>>.
suo volo che poi svelava agli altri come in una tensione
morale
insopprimibile che scaturiva dal suo nome <<vncenr>>.
Ma come Ho usato la figura biogra/ica di Vincent Van Gogh per spiegare
salvarle?Con le parole attente, curate, ma sempre errate
di un quale signifcato attribuisco, sulla scia delle leztoni di Nelson
pastore o con i colori di un pittore, che toccano
come dita nel Godmann, Gilles Deleuze, Andrea Bonomi e Frarcco Brioschi, al
profondo anche le anime pir) grevi e accecate?
euei contadini eli nome dell'irzdiuiduo. La figura di Vincent Van Gogh si prestaua a
sembravano nomi sotto cui agivano in modo quasi musical.
f.r?r_ questa descrizione, per il suo approdo alla pittura come mezzo per
zioni sentimentali ben precise, computate, fin dall'origine,
dal loro indirizzare gli altri alla ueriti attrauelso non la conoscenzae la spie-
stessonome, che li orientavano verso la soprar.wiven ia erafeliciti gazione linguistica come aurebbe fatto se fosse rimasto un pastore
attraverso quell'ostile, duro ambiente naturale. per
Vincent euangelico, o peggio aftcora scienttfica se professore, ma attrauerso
"conoscefe se stesso"
era divenuto osservarela signora Loyer, la
l'estasi dei colori, attrauerso il piacere della pittura come euocatricee
vedova-Kee o la protetta clasina e descri'ere con-i colori
lu fu.r- suelatrice tlelle leggi misteriose cbe nzuouotto l'uniuerso. Nei -ruoi
zione che agiva sotto il loro nome, la legge che comput
uiu Jut quadri tutto d mouimento, l'aria, i girasoli, i pianeti, le stelle, e in
primo giorno Ia loro coscienzarendendole Lrganismi
autonomi di Tnezzoui i il contadino clte cantntind come un dio sulle acque.

142 143
F

MurcoZilberti

Il fonema sta quindi printa del norue, influenzdftdo la formazio-


ne "frattale" della coscienzache agendo in artbienti serupr('diuerst si
cc,tstruisce in modo organicamente diuerso in ogni essereumdno. Ho
tletto frattale proprio perchd il fonema ripetendosi nzilioni di uolte
deterrztinauna speciedi sutcope,di pausa tra una ripetizione e zrn'al-
tra, senz(tarruonizzazione. Ebbene questa sinrcpe poi uedo si ritro-
ui costantenzentealla base del ftostro agire artistico e ruor(tle. Il tema
della sincronicita d proprio questo. Ld coscienza non agendo come
ttna fnnzione ma come un J'rattale,cotne un(t partilura rnusicdlecbe
si ripete in eterno, non preuede quella lineariti che erlolteanetrte e
platonicatnentela rruenleitutnagirta contc su una lauagna,ma (tuan-
POS'TFAZIONE
za per piani sconnessi, con salti senza scale cbe li congiungano. Il
nome oltre che la.fr,,rmaD quintli anche la gubbia in cui l'esseresi
rn/.!oue,diuentando solo esclusiuamenle quell'esserci li e non altri.
l'loi diueniatno il ur,ttnesr,lose lo lasciamoagire seuzatnrtscherarkt
tlietrct troppe parole. Per tTuestoil pcteta con pochi uersi cerca di sal-
uare la sua ndsclsta identlti.

t11
F

FlauioErmini
Paesaggidella sincronicit)

... il fiore
di cui gii siamo
il profumo
STANESCU

Cbe cosaconosciamo della storia?

Annota Nietzsche: <<Tuttocid che il filosofo enuncia sull'uomo


non d in fondo altro che una testimonianza sull'uomo di un perio-
do molto limitato ... Tutto I'essenziale dell'evoluzione umana E
awenuto in tempi remotissimi, assai prima di quei quartromila
anni che all'incirca conosciamo>>.
Commenta Vtiello: <<Essere veramente storici, significa tener
distinti la pre-istoria e il pir) antico passato.pre-istoria non d I'an-
tico, il pir) antico. Pre-istoria dl'arcatlco:il luogo delle crplcrr, dei
principi. E i "princip7",le arcltai, hanno una temporalitd che non
d quella della storia. Sono passato,infatti - e gii da sempre passa-
to - perch6 mai sono state, mai avrebbero potuto essere,,,presen-
te". Ma "passato" sono, che mai non tramonta. Che mai non lascia
quanto da esse viene. La pre-istoria E il sottosuolo della storia. Il
suo spazio s'estende all'intero corso della storia>>.
Soggiunge Nietzsche: <Eppure dell'uomo degli ultimi quatrro
millenni si parla come di un uomo eterno, al quale tendono natu-
ralmente dalla loro origine tutte le cose del mondo. Ma tutto E
divenuto; non ci sono fatti eterni: cosi come non ci sono veriti
assolute>>.

Che cosa esige Ia comprensione della storia?

E lapidario Nietzsche nel rispondere a questa domanda: <<La


felicitd di albergare in s6 non un'anima immortale, bens\ molte
arcime mortali>>.

147
Flauio Ermini dellasincroniciti
Paesaggi
Postfazione.
Le anime mortali parrecipano del tempo della storia e di quel-
Lo vediamo: i paesaggisi ripetono: la collina, i roseti, il cielo
lo arcaico; non sono eterne n6 storiche. Non avendo radici nel
quasi spento, il cantiere. E radure, di tanto in tanto' Nel tema del
mondo delle percezioni sensoriali, d difficile coglierle se non par-
paesaggiotrovano sviluppo gli stati d'animo. La serenitd conosce
tecipando alla loro doppia essenzaremporale, segnalatadai feno-
spessole apparizioni del sentimento opposto.
meni della sincroniciti,
Di radura in radura, il narratore cerca il luogo verso cui avanzare
Nella nostra vita esiste quel che ci succede, ma anche quello che
per poter tornare: la nascitada rinascere.Con estremaprecisionePaz
potrebbe accaderee apparentemente non accade.La narrazione- sia
indiiu dorr. conduce il suo cammino: <<Primadella storia, ma non
essaletteraria, psicoanalitica, filosofica, a seconda della colorazione
all'infuori di essa.Prima, in quanto realt) archetipica che d impossi-
del suo antidiscorso - va proprio alla ricerca di questi <<futuriaborti-
bile datare, inizio assoluto, tempo rotale e autosufficiente. Dentro la
ti>>,cosi come Magris li chiama, e che non accadono, ma segnalano
storia - meglio: storia anch'egli - perch6 vive soltanto incarnato, ri-
in qualche modo la loro presenzatra le pieghe del "vero" e della luce.
generandosi, ripetendosi nell'attimo della comunione poetica>>'

Il narratore va a vedere quello che non d mai scomparso; ascol-


Nel pensare a una possibilita di accessoall'originario, ai suoi
ta le voci che si sono perdute nello scolatoio della storia. Di testi-
p.o..rridi morte, rinascita e trasformazione, il narratore indaga la
monianza di un perenne presente, sempre assente. Lo fa "alla
iunrione originaria della propria esisrenza,accostandosial motivo
cieca", come fa Magris quando con la sua scrittura insegue <<cid
stessoper cui esiste,e si affida a quel senso transitivo della parola
che non d accaduto mai e accade sempre>>,cid che gli eventi sin-
che mantiene stretto il legame albale ed essenzialecon I'ombra che
cronici costantemente ci segnalano.
non d mai stato spezzato. Li, solo una fragile ringhiera lo separa
dalla notte indifferenziata della ragione.
Va accostataquella cosi poco naturale luce-non-luce, da cui ci
difendiamo giorno dopo giorno per non precipitare nelle tenebre
Un'impercettibile fessura si apre proprio ld dove - attraverso
dell'insensatezza.
I'evento sincronico - accadono il contatto e la corrispondenza con
l'illeggibilitd della follia che disorienta I'anima.
Lintera attiviti narrativa conosce da secoli questa via: conosce-
re il mondo attraverso paesagginon appariscenti. E riceve stimolo
La lingua originaria d un vasto mare dentro il linguaggio'
dai principi senza spazio n6 tempo che non possono diventare
Sgorga dalle profondith archetipiche. Registra Novalis: <<Ilvero
coscienti ma si manifestano attraverso le coincidenze sincroniche.
inizio e poesia della natura. La fine d il secondo inizio: la poesia
dell'arterr, il cui compito d la narrazione del <<veroinizio>>"'
Si corre al suono improwiso di una voce dentro una cinta di
consentire che il passo si lasci guidare da questa collusione di
cose mute e irraggiungibili. Quel suono accende il passaggio e
senso porta a un'esperienza capace di riandare all'infigurabile
subito dopo lo vela, aprendoci al pensiero del cedimento pii che
cltaos, nelle acque senzafondo visibile dell'inconosciuto'
a quello del consistere.
Verso I'inizio si spinge il narratore, ma il passato che svela non
Il minore d lo specchio del grande e in parole senzaornamenri
d antecedente al presente,sebbene sia la sua fonte. Il suo intento d
sta I'essenzadella complessit). La narrazione applica questa sinte-
di preparare il passaggioa un totalmente altro. Per questo si dice
si al groviglio di sensazioniche la natura fa affiorare in noi.
che la sua d una continua ricerca di autenticiti'

148 149
;

FlauioErmini Postfazio n e. Paesaggi della sin oon i cit i

Oltre l'estenuanteripetizionedella scenafamiliare,si apre un Il carattereoriginario della parola risulta fine e presupposto
varco dato da incrinaturee fessuredi cui colpiscela costrizione insieme.
angusta.
Come scriveLeopardi: <<Perquanto le cose col progressosi RegistraBenn: <<Quandol'anima si sviluppa, essasi forma
alterino, corrompano,sformino e travisino, sempreconservano muovendoversoil basso.Demonicaquestaverit), non c'E spazio
qualchesegnodella loro origine, e qualchepoco dello spirito e per la malinconia,I'Acheronteha sommersoI'Olimpo, il Gangesi
statoloro primitivo>>. mettein movimentoverso\Tittenberg.I-iio, scioltodallacostrizio-
ne, nell'abbattimentodelle funzioni, puro io nell'incendiodelle
Inoltrandosiverso il fondo inesploratodel tempo aurorale,il si volge all'indietro ...
origini, acausale,a priori dell'esperienza,
narratoredescrivequellageografiainteriorein ogni storiache rac- per sollevareil velo di Majo.
conta.Comepotrebbefare altrimenti?
Nei fuochi artificiali del mondo visibile non c'E salvezzan6
Nessunaesitazioned ammessa.E necessariopenetrarefino verit). La parola E fuga dal tempo e dal mondo verso il passato
all'intenzionalitidinamicadelle cose,aprirsi alla continua espe- <<chemai non tramonta>>; quell'invisibileche ogni eventosincroni-
rienza del possibile, alla libert) di nominare sempre in modo co segnala.
nuovo.
Ecco perch6i narratori non hanno mai abitato il mondo, ma
Va compiuto per intero il salto vertiginosoverso il sensoorigi- sempree solo la descrizioneche loro stessine fanno, manifestan-
nario dellecose,quello cheLeopardichiamail <<senso dell'animo>>, do asimmetriae trascendenzarispetto alle cose e al paesaggio.
ben sapendochesolo affidandosialleemersionisincroniched pos- Ecco perch6sono attentissimialle coincidenzesincronicheche si
sibile esplorare<<imisteri pii nascosti,gli abissipii cupi della manifestanotra eventifisici e psichici.
natura,i rapporti pii lontani o segreti,le cagionipii inaspettatee
remote,le astrazionipii sublimil>. A quel sussurroprirnordialein cui sonocompresetutte le pos-
sibiliti si accedesolo con il sentireel'immaginazione,attt^verco
La ven natura delle cose corrisponde al caratterealogico, l'oscillazionesincronicache invita a un modo di pensarein cui
sovraconcettuale dell'accadimentoprimordiale.Per recuperareal non sono pii reperibili gli impianti categorialidella razionaliti.
linguaggiole sueoriginariepotenzialit)di creare,la narrazionesi ScriveVico: <<Adunque la s^pienz divina,che fu la prima sapien-
affrdaa parole che conservanonel loro orizzonte questarelazione za dellagentilita,dovettecominciareda una metafisica,non ragio-
con le affezionidell'anima.Parolechevengonoa darsial modo del nata ed astrattaqual d questaor degli indottrinati' ma sentitaed
gestoinaugurale,cid che precedela stessadistinzionetra ragione immaginataqualedovett'essere di tai primi uomini' siccomequel-
e follia. li ch'eranodi niuno raziocinio e tutti robusti sensie vigorosissime
fantasie>>.
Cosi facendo,la narcazione incrina gli schemicanonicidell'or-
dine familiare;ritorna dal detto a cid che non d detto e che dagli Guadagnarela dimensionedell'originenon significaspostareil
eventisincroniciE richiamato:quellacondizioneanimaleche l'uo- mondo vero dall'alto (Platone)al basso(Freud), dall'iperuranio
mo avvertecomesuo sfondoe da cui si difendetemendonela sem- all'inconscio.Si tratta semplicementedi non ignorareI'apertura
pre possibileirruzione. versola fonte che precedela logica.

1t0 1t1
:

FlauioErmini

I-origine d totaliti che non va intesa come sistema ma


come
permanente apertura. Ecco perch6 la scena familiare
impedisce
I'accesso:I'uomo ha dmore del suo passato animale, Gli autori
che credeva
assimilato e reso inoffensivo dalla ritualitd quotidiana.
La parola torna a quel fondo nascostoda cui si sprigionano
mondi che la logica della ragione ordina, ma non genera.

L'uomo. sa da quale fondo si d liberato. platone per primo


operd un decisivo distacco, uno strappo nei confronti
iel pensie-
ro precedente. L'atto di nascita del logos lascia inascoltut,
lu pu.o-
la demonica della sua origine. Nell'ati=rarrersamento i termini della Ezio ALszuLE,storico delle religioni. Ha studiato in particolare le
differenza decisi dalla soglia non spariscono: ogni evento
sincroni- interferenze fra ellenismo e dualismo iranico. Tiene corsi di
co li chiama in causa. "Religioni dell'Iran preislamico" pressoil Cesmeodi Torino.
SrtrnNo BAMTTA, psichiatrae psicoterapeuta.Da piir di vent'anni
Per questo I'uomo chiude la terribile apertura verso
il ruogo approfondiscele rematichesullapsicologiaanaliticadi C.G. Jung'
opaco e buio che lo chiama continuamente in causa,
i., quunio Ha fondato "Convergenze".
fonte. delle categorie che reggono la nostra interpretazione
del LANfnANCCtBef-LONt,ricercatoreconfermatodi Fisica all'Universitd
mondo.
di Milano, collabora al "Corriere della Sera" e ha pubblicato con
Rizzoli: Da Fermi a Rubbia (1988) e I'a scienzatJiuertente(2002)'
La patria antica - dove niente ha ancora senso_, il luogo
delle
nostre origini: ci si arriva narrando la memoria dei secoli LoRrNzo BRUTTI,psicologo e antropologo. Specialistadella Papua
e q,_rella
personale. Nuova Guinea presso il Centre National de la Recherche
Scientifiquea Marsiglia.Per Meltemi ha curato, insieme ad Anna
Solo Ii inizia il nosrro viaggio, li dove il passo inaugurale volge Paini, il volume La terra dei miei sogni Q002).
una volta ancora al futuro. PETERCnnnave,tra, poeta e filosofo, i professoredi Italiano e lette-
ratura compa rata allaCity University of New York. Autore di The
Il luogo verso il quale diviene necessarioorientarsi d dunque, Sun and Other Things (1996).
al
contempo, terra di origine e terra promessa, provenienza
e desti_ StEnRNo C,tRrn, psicologo analitico, professoredi Psicologia dina-
nazione, in quanto gi) stata e ancora a venire. mica pressoI'Universit)di Cagliari.
ENnrco C,qstf,r-lt GAtnNanA, insegnantedi Lettere e docente di
Loscillazione sincronica diffida delle nette demarcazioni, per- Filosofia della scienzaall'Universiti di Roma 1 e all'EHESS di
ch6 familiari le sono I'aurora e il crepuscolo, quando il giorno
non Parigi, si occupa dei rapporti fra filosofia,epistemologiaed esteti-
d solo giorno e la notte non d solo tenebre. ci ."gn"ulu ca. Fra i suoi libri pii recenti: Pensarel'itnpensato 12004).
eui .h. .,!
ancora posto per tutte quelle nostre vite che abbiamo SEncto A. Dircnant, docente di Filosofia nei licei e dottorando in
sognato e
immaginato, ma mai vissuto. Filosofia del diritto presso I'Universiti di Milano Bicocca. Ha
pubblicato la raccoltadi saggiIl Vuoto e la Carne:il pensierofilo-
sofico e la problematizzazionedella sessualiti.

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; ?
Cli autori GIi autori
GnNNI D'ELIA, poeta. I suoi libri sono editi da Einaudi (Bassasta- GIovANNI GoCCI, psicologo analitico. Docente pressole Universiti
gione, 200)). Due studi recenti: Leresia di Pasolini (2005\ e Il di Siena, Arezzo e Urbino. Direttore della Scuola di specializza-
Petrolio delle stragi (2006), entrambi pubblicati da Effigie. zione in Psicoterapiapsicosinteticae ipnosi ericksoniana.
BlaNca ManrR D'Ippolrro, d ordinario di Filosofia morale alla GtovaNNr GuaNl, didatta, saggista e conferenziere, insegna
Facolti di Lettere dell'Universiti di Salerno.Tra le sue pubblica- Musicologia e storia della musica all'Universiti di Roma 3.Frai
zioni pii recenti: Viaggioal centro della ragione (su Kant), 1998 La suoi volumi: Romanticisnzoe musica (1981), Guida all'ascolto di
cattedralesornmersa(su Binswanger), 2004. Beetbouen(19S5),Estetica musicale (1999).
FLAVIO ERMINI, poeta e saggista.Tra i suoi libri pir) recenti, due SrgpRNo Gucrmr-pltN, poeta e saggista,ha pubblicato Comea beato
opere di saggistica:Il moto appalentedel sole (con MorettiecVitali) confine (poesia, 2001) e Scritti nomadi. Spaesamentoed enanza
e Antiterra (con i Libri dell'Arca). Direttore di "Anterem" e fon- nella letteratura del Nouecento (saggistica,2001).
datore di "Convergenze".
Gmrucanro LaccutN assegnistadi ricerca presso I'Universit) di
CnIsnNa FACCINCANI,psichiatra.Si occupa di cura, supervisionee Milano, collabora con la cattedra di Estetica I. Autore di Stefan
formazionenel campo della psicoterapiapsicoanalitica. Georgee I'anticbiti (2006).Dirige "Panoptikon" ed d redattoredi
FEosPJco FERRARI,docente di Fenomenologia delle arti contempo- "Filosofia dell'arte", diretta da StefanoZecchi.
ranee presso I'Accademia di Brera. Le sue ultime due opere: GRnzIR MaRcriraNd, orientalista, estetologa, scritffice, curatrice e
Costellazioni.Saggisull'irnmagine, il tempo e la memoria (2006) e, interprete dell'opera di El6mire Zolla. Per aver aperto nuovi oriz-
con Jean-Luc Nancy, Iconografiadell'autore (2006). zonti alla ricerca esteticaha ricevuto nel 2004 il dottorato honoris
GIo Fr,nRI,poeta, poeta visivo, critico d'arte e letteratura.Fra le sue causadalla Open University, Edinburgo.
pir) recenti raccolte di poesia: lnuenta lengua, LAssassinio del SusaNNaMATI e dottore di ricerca in Estetica.Ha curato edizioni di
poeta, I e II, Le Palais de Tokio-Guermantes.Fondatore e condi- Novalis, \X/.F.Otto, Bataille. Tiene un seminario di Estetica filoso-
rettore di "Testuale". fica presso lo IUAV di Venezia. Ha pubblicato nel 2006 con
Fnppo FtuIaNI insegnaPoeticae retorica all'Universiti di Salerno. Moretti&Vitali N i nfa i n La birin t o.
Tra i suoi ultimi lavori PoeticaMundi (Aesthetica-preprint, 2001), Manco MAzzr i nato nel 1980 a Firenze, dove vive. Scrive sagginei
Forme informi (il melangolo, 2006). Ha curato Arte Poetica campi letterari e artistici con particolare attenzione all'arte del
(Mimesis, 2002) di Paul Claudel. SecondoNovecento.
Lucl,rra FRISA,poeta, tradutrice e scritrice. Tra i suoi libri di poe- Caltu-la MIGLIO insegnaLingua e letteraturatedescae Teoria e sto-
sia pii recenti.'L'altra (Manni, 2001) e SiamoappenaJigure(GED, ria della traduzione alla facolti di Lettere e filosofia
2001). Con Marco Ercolani, i volumi di racconti: Nodi del cuore dell"'Orientale" di Napoli. Ha pubblicato saggi e monografie su
(Greco & Greco,2000)e Anime strane(rbidem,2006). Celan; ha tradotto Kafka, Enzensberger,\Waterhouse.
RoMANo Gaspanott, filosofo, insegna all'Accademia di Belle Arti Glulm NICCOLAI, poetessae scrittrice. Tra i suoi libri: Frisbees(poe'
di Brera e alla facolti di Filosofia dell'Universit) "Vita e Salute" sie da lanciare), (1994), Esoterico biliardo (2001), Le due sponde
del S. Raffaeledi Milano. Con M. Don) ha curaro Andrea Emo, (2006). Con La misura del respiro (2002) le d stato conferito da
Quadernidi metafisica1927-1981(Bompiani, 2006). Anterem il premio specialedella giuria Lorenzo Montano.
RustNa GtoRGI, scrittrice.I suoi recenti lavori: un saggiosulla poesia MAPJOPEnNroI-ad professoredi Esteticaall'Universiti di Roma Tor
mistica,Luoghi dell'amore.Lintimo intelletto (2001);un racconto, Vergata.Ha di recentepubblicato pressoI'editore Einaudi Il sex
Llimperfezionenecessaria(2004); due libri di poesia:Amore che tu appeal dell'inorganico (1994, 2004), Contro la comunicazione
alla fonte beui (2004) e Ombra di luce (200j). (2004),L'arte e la sua onbra (2000,2004).

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Gli autori

Sal-vRronr, RrrnovRro (1967) si occupa di Lerreratura ftaliana


moderna e contemporaneae collabora a varie riviste. Insegna
all'Universiti di Urbino. Ha pubblicato con Book le raccolte di
versi: Quanta uita (7991) eVia dellapesa(200)).
TtztRNo Snlazu, poeta e saggista.Tra i suoi ultimi libri, Le asine di
Saul (2004) e Sotto il uulcano.Studi su Leopardi e altro (2006). In
preparazione,La dolcezzad'esserenato. Intorno alla poesiametafi-
sica di Arturo Onofrt
Luclo Savt,qNl Filosofo e saggista,insegna Storia della filosofia e
Fondamenti di scienzeumane all'Universiti "La Sapienza"di
Roma. Tra le sue pubblicazioni, Sull'Athos (20$), Tracciati.
Itinerari filosofici nella societi della coruunicazione(2004).
Stnto TouiltASOLI, arrista,impegnatonella ricerca visiva nell'ambito
della fotografia e della video-art. Tra i suoi llbri: ll Cielo di Maria
E (AnteremEdizioni. 1991).
MRttEct VERCESI,dottorando di ricerca in Italianistica e Filologia
classico-medievaleall'Universiti "Ca' Foscari" di Venezia. Suoi
articoli sono apparsi su varie riviste e in Il mito nella letteratura ita-
liana,I, operadiretta da Pietro Gibellini (2005),pp.279-297.
Axon-e,aVL,sTRUCCI collabora con le cattedre di Storia della filosofia
e di Filosofia morale presso l'Universiti di Milano. Si occupa di
problemi inerenti alla storia della 6loso6a morale, con particolare
riferimento al pensierodi Agnes Heller e di Eric \7eil.
MARCOZULBERTI,critico e poeta,ha curato per Mario Luzi i saggiin
Prima Scmina (Mursia, 1999) e pubblicato la raccolta di poesie
Viuerenel buio (1992).

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