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CORRISPONDENZA T R A…

L’Onorevole Bettino
Craxi
e
Anthony St. John

Cuscini Umidi delle


Nostre Lacrime
Il Vero Vincitore del
20° PREMIO SATIRA POLITICA
Fondazione Città di Forte dei Marmi, Italy
18 febbraio 1986

Onorevole Bettino Craxi


Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
00100 ROMA RM
Italia

Presidente Craxi,

Le scrivo questa lettera per chiedere il Suo aiuto su una questione


che ritengo importante per Lei, per gli Italiani e per l’Italia.

Mi trovo in uno stato di completa frustrazione in quanto sono


incapace di trovare giustizia a quelli che sono considerati i “normali
approcci” per risolvere il mio problema. Molti amici mi dicono che
l’unica soluzione è avere un “contatto importante” il quale può
stimolare il mio caso per una giubilante conclusione. Ho avuto
corrispondenza con due persone molto importanti in Italia: Franco
Buitoni della PERUGINA, Spa, e Luigi Misiti, Vice Presidente dell’Ente
Ferrovie dello Stato, i quali mi hanno gentilmente risposto. Spero
che questi Signori mi considerino come loro amico. Mi conoscono
bene, ma non intendo chiedergli di aiutarmi, poiché penso che il
mio triste problema non abbia niente a che fare con loro.

Sono solo in questa lotta e poiché Lei, Presidente Craxi, parla per
tutti gli Italiani io, Anthony St. John, chiedo il Suo personale
interessamento alla mia situazione. Presidente Craxi, Lei è
abbastanza “importante” per potermi aiutare?

L’8 ottobre 1984 ho stipulato un contratto con la SIP per avere un


impianto telefonico nel mio appartamento in Montecatini Terme. Mi
venne chiesto di pagare un anticipo di Lire 500.000 in aggiunta
all’importo di Lire 228.687 necessarie per l’installazione del
telefono, ed io pagai quanto richiestomi. Il Signor Franco Scini Degli
Innocenti, responsabile dell’ufficio periferico SIP di Montecatini
Terme Commerciale—un uomo veramente gentile e terribilmente
nervoso e frustrato—mi spiegò che la SIP stava avendo problemi
con le ballerine provenienti dal Brasile. In poche parole, queste
signore sudamericane, che vivono a Montecatini Terme e lavorano
nei night clubs della città, tornano in Brasile senza pagare la
bolletta SIP e pertanto la SIP doveva fare qualcosa. Il Signor Scini
Degli Innocenti, ammettendo che io non ero una ballerina
brasiliana, mi confermò che dovevo pagare Lire 500.000 quale
deposito cauzionale, ed io pagai.

Il 9 settembre 1985, ho disdetto l’impianto telefonico Risponditor e


Repond. Le frequenti visite che ho fatto, in questi mesi, all’ufficio
SIP di Montecatini Terme per riavere le mie Lire 500.000—senza
interessi!—sono state inutili. Per favore, Presidente Craxi, dica alla
Società SIP di rimborsarmi le Lire 500.000 che ho versato come
deposito e che a tutt’oggi non mi sono pervenute.

Un altro problema che mi riguarda è questo: a circa cento meri dal


mio appartamento in Calenzano FI c’è un nuovo Ufficio Postale. Mi
sono trasferito nel nuovo appartamento in luglio, 1985, e già da
allora l’Ufficio Postale era ultimato ma a tutt’oggi, non è ancora
aperto al pubblico. Perché?

Inoltre, l’11 luglio 1985 ho fatto domanda (22453) per un’impianto


telefonico alla Società SIP 4 Zona di Firenze, ma a tutt’oggi non ho
un telefono nel mio appartamento. Siamo in Italia? Siamo in Italia!
Boh!!! Può aiutarmi, per favore? (Dal luglio1985 ad oggi, 18
febbraio 1986, ho ricevuto dall’ENEL un conto di Lire 32.650, e uno
dalla CONSIAG di 15.297, come anticipi su fornitura. Quando saprò
la quantità di energia e di gas che sto consumando?)

C’è ancora un altro problema—meno egoistico di quello che ho circa


il recupero di Lire 500.000 dalla SIP—che mi disturba
profondamente e che penso dovrebbe coinvolgere anche Lei. Sono
sconvolto nel leggere ogni giorno sui quotidiani, e a volte di essere
testimone, della morte di molti italiani che usano automobili,
motorini, motociclette, camion, e a volta autobus. Rimasi
veramente scioccato nell’apprendere che la provincia di Pistoia,
dove ho vissuto per più di due anni, ha il più alto tasse di mortalità
per incidenti stradali in tutta Italia. Mi disturbo molto vedere
ufficiali di Polizia, spesso anche loro violatori delle norme del
traffico, che non fanno rispettare le leggi della circolazione stradale
fatte per la sicurezza dei cittadini. Perché la gente guida in maniera
così scortese e pericolosa? Mi dà l’impressione che vogliono
suicidarsi e quando glielo faccio notare, loro ridono. La prego
cortesemente di fare qualcosa affinché la gente possa viaggiare in
maniera più sicura sulle strade e autostrade italiane.

Spero vivamente che Lei possa aiutarmi, Presidente Craxi, e spero


anche di non essere costretto a ballare come una ballerina
brasiliana per riavere le mie Lire 500.000 dalla SIP.

Cordialmente…

Anthony St. John

TELEGRAMMA
Amm.ne P. T.

07/03 17.21
579778 CAZ P2
900000CEMR0343
ZCZC CAZX607 FFR8209 FTC085 796 71317
IGBB CO IGRM 039
00187ROMAAPREESIDENZA 39/36 7 1700

ANTHONY ST. JOHN


Via Carlo Pisacane 1
50041 CALENZANO

A SEQUITO NOSTRO INTERESSAMENTO SIP MONTECATINI HABET


EFFETTUATO RIMBORSO IN DATA 6 MARZO BANCA TOSCANA
ASSEGNO
N. 74541439 STOP CORDIALI SALUTI STOP
BETTINO CRAXI
PRESIDENTE CONSIGLIO MINISTRI

NNNN

900000CEMRO
579778 CAZ P2

17 marzo 1986

Onorevole
Bettino Craxi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
00100 ROMA RM
Italia
Presidente Craxi,

grazie per il Suo telegramma del 7 marzo 1986 che ho ricevuto 8


marzo 1986, in riferimento al deposito cauzionale di Lire 500.000
che pagai alla SIP in aggiunta al pagamento di Lire 228.687 per
avere l'installazione del telefono in Montecatini Terme (8 ottobre
1984) durante il mio soggiorno là—Lire 500.000 che ero in attesa di
riavere dal 19 settembre 1985.

L'11 marzo 1986 ho ricevuto una lettera raccomandata dalla SIP


(Via del Malinuzzo 5 51100 PISTOIA PT) firmata da due persone,
delle quali non sono riuscito a leggere i nomi, contenente un
assegno di Lire 470.173 invece di Lire 500.000. Perché? Non lo so!
Presidente Craxi, rispettosamente Le chiedo che venga fatta
un'indagine sulla contabilità e sulle procedure di riscossione degli
uffici SIP di Montecatini Terme e Pistoia, immediatamente; e, Le
chiedo cortesemente di inviarmi una copia di detta indagine.
Grazie.

Era un sabato mattina (8 marzo 1986) freddo, ventoso e umido, a


causa di una leggera e insistente pioggia, quando il citofono del mio
appartamento mi fece sobbalzare nel letto comunicandomi—tramite
la melodiosa voce della postina—che c'era un telegramma per me e
se, per favore, scendevo a firmare la ricevuto. Mi infilai
velocemente la vestaglia. All'inizio ebbi un attimo di apprensione.
Forse qualcuno della mia famiglia negli Stati Uniti era morto? O,
forse ero stato chiamato a servire nell'Esercito Italiano? Ma,
quando vidi il codice 00187 ROMA PRESIDENZA 39/36 7 17000,
scritto sulla busta del telegramma, che la simpatica postina mi
aveva porto entrando nell'ingresso al riparo dal freddo, seppi che
era dal Suo ufficio, ma—fino a quando non lo aprii—mai avrei
pensato che sarebbe stato firmato da Lei—PROPRIO LEI!!! La mia
bocca si è spalancata, e i miei occhi hanno guardato increduli
quando ho visto il Suo nome alla fine del messaggio.

Ritornai da Maria Luisa, che era ancora a letto, e le mostrai il


telegramma: anche lei non riusciva a credere a quanto stava
vedendo. Si pizzicò un braccio per essere sicura di non stare
sognando e, finalmente, convinta—mi disse:

“Si, pro mettono di mandarti il tuo denaro, ma da luglio dello scorso


anno stiamo aspettando per un telefono, per l'apertura dell'Ufficio
Postale Calenzano, per le bollette della CONSIAG, per le bollette
dell'ENEL... Sono quasi nove mesi che stiamo aspettando!”

Io dissi: “E' vero, ma adesso abbiamo un'aiuto! Il Presidente del


Consiglio dei Ministri dell'Italia ci ha scritto! Pensi che Ronald
Reagan o Gorbaciov mi avrebbero mandato un telegramma?”

Lei disse: “Ma tu non conosci l'Italia, Americano! Tutto è rallentato


qui. Dovremo ancora aspettare tanto per un telefono, per le
bollette, e per l'Ufficio Postale. Mia madre vive sola; e, non può
contattarmi in caso di bisogno e questo grazie alla SIP che in nove
mesi non è riuscita a installare un telefono.”

Lui disse: “E' terribile, veramente terribile!”

Lei disse: “In America è diverso?”

Lui disse: “Si, è diverso, ma abbiamo tanti altri problemi. E forse


problemi più seri che i telefoni, le bollette e gli uffici postali. Devi
essere forte. L'Italia sta passando attraverso un periodo di
transizione. Forza, ragazza!”

Lei disse: “Oh, a volte è così triste! Quanta inefficienza nei nostri
Enti Pubblici, nelle nostre scuole, nei nostri ospedali, nei nostri
trasporti, nelle nostre banche, nel nostro governo...TUTTO E' IN
CONFUSIONE!!!”

Lui disse: “Forza, ragazza!”

Lei disse: “E' così triste.”

Lui disse: “Forza.”

Lei disse: “Triste, troppo triste.”


Lei appoggiò la sua testa sul mio cuore e grosse lacrime le rigarono
le guance scivolando sul mio petto, colpendomi profondamente,
facendomi tornare alla mente tutte le cose che avevo visto in
confusione in Italia. Anch'io iniziai a piangere con Maria Luisa per
questa bellissima Italia. Guardai con speranza al Suo telegramma e
a Lei, Presidente Craxi. Uno sguardo di speranza per l'Italia. Uno
sguardo di speranza per gli Italiani.
Infine, Maria Luisa ed io ci siamo addormentati sui cuscini umidi
delle nostre lacrime.

Presidente Craxi, per favore, CI AIUTI, Presidente Craxi. Un


telefono? L'apertura dell'Ufficio Postale? Le bollette della
CONSIAG? Le bollette dell'ENEL?

Presidente Craxi, può, per favore, inviarmi il Suo numero di telefono


a Palazzo Chigi? Desidero fare a Lei la prima telefonata che farò
quando finalmente avrò un telefono installato nell'appartamento. E,
Presidente Craxi, se mai dovesse passare da Calenzano, la prego
divisitarci.

E, cosa importantissima, ha fatto qualcosa per la sicurezza del


traffico stradale e autostradale?

Cordialmente...

Anthony St. John


Casella Postale 38
50041 CALENZANO FI
Italia

Roma, 17 LUG 1986


Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Gentie Professore,

in relazione alla Sua del 16.6 u. s., posso assicurarLe che il mio
impegno e quello di tutta la compagine governativa è rivolto a dare,
alla vita dello Stato, un ritmo adeguato alle necessità del Paese in
quanto il ritardo su tempi non genera solo malcontento, ma anche
dispersione di energie, perdite di ticchezze, di occasioni di lavoro.
Cordiali saluti

Bettino Craxi

Prot.n.10272/GR/lap

28 luglio 1986

Onorevole Bettino Craxi


Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
00100 ROMA RM
Italia

Riferimento: Protocollo n. 10272/GR/lap

Presidente Craxi,

spero che questa lettera trovi Lei, la Sua famiglia, i Suoi amici—i
Suoi oppositori—i Suoi associati, e sopratutto, questa Bellissima
Italia, in ottimo spirito e in buona salute.

Mentre scrivo questa lettera non so se Lei è ancora IL PRESIDENTE


DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, o quello che sarà in futuro—alla data
di questa lettera. I giornali e la televisione fanno tanta confusione a
volte, che penso sia impossibile comprendere quello che sta
succedendo nella politica italiana!
Per prima cosa desidero ringraziarla della Sua lettera del 17 luglio
1986, la quale era in risposta alla mia lettera del 16 giugno 1986, la
quale era una lettera che le chiedevo di rispondere alla lettera del
17 marzo 1986 alla quale sfortunatamente—a tutt'oggi—non ho
avuto alcuna risposta.

E' stato molto gentile da parte Sua, Bettino Craxi, di includere nella
Sua lettera del 17 luglio 1986, un “discorsino” politico il quale mi
rammenta le tante difficoltà che anche Lei, Bettino Craxi, deve
affrontare alla direzione della “Vita dello Stato,” dalla quale si è
dimesso già due volte. Sono in shock nel vedere sui giornali politici
di tutto il mondo, che leggo qua in Italia, il grido univoco
proveniente dai quattro angoli della Terra: Africa, Asia, Americhe,
Polo Nord, Polo Sud... “Quando Craxi si dimetterà ancora? Quando
Craxi si dimetterà ancora? Quando Craxi si dimetterà ancora?”

Sono dispiaciuto di sapere, Bettino Craxi, che quelle persone stanno


urlando la loro domanda con sorrisetti beffardi e maligni dipinti sui
loro volti.

Un “discorsetto” politico tira l'altro. E io desidero presentarle in


pieno rispetto, Signor Bettino Craxi, il mio personale “discorsino”
politico:

Spero che tutti i leaders del governo non trovino metodi e opinioni
tradizionali che servano esclusivamente le loro idee egoistiche. I
leaders politici non devono essere interessati a non offrire un leale
agire verso i cittadini e non devono escluderli dai loro circoli di
potere con la giustificazione che la vita richiede una filosofia
politica che esalti la nazione e un selezionato gruppo di individui al
di sopra degli altri e che severe regimentazioni economiche e
sociali ed energiche repressioni dell'opposizione siano misure
necessarie per esercitare un forte controllo sulle masse considerate
inferiori dalla nobile e privilegiata leadership del governo.

Bettino Craxi, Le ho scritto in data 17 marzo 1986 chiedendole,


rispettosamente, di aiutarmi ad ottenere l'installamento di un
telefono nella mia casa in Calenzano. E' più di un anno che sto
aspettando per un telefono!!! Non solo lei non mi ha aiutato, fino
ad oggi, ma si è rifiutato di menzionare il mioproblema nella Sua
utlima lettera (17 luglio 1986).
Perchè Lei ha ignorato il mio problema non lo so. Forse Lei è
impotente nell'aiutarmi. Se il motivo è questo, Le chiedo
cortesemente di dirmelo. Se non può aiutarmi Lei, chi può farlo? Il
papa? L'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia? Pippo Baudo?
Raffaella Carrà? Maradona?

Bettino Craxi, è un privilegio o è un diritto avere un telefono in


Italia? La prego di rispondere. Sono uno straniero degli Stati Uniti
d'America che ama l'Italia e che vuole saperne di più. Grazie.

La prego di rispondermi onestamente: Se Lei era nella mia casa, al


mio posto, in quanto tempo avrebbe avuto installato un telefono?

Cordialmente...

Anthony St. John

SEGRETERIA PARTICOLARE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


DEI MINISTRI

5 SET 1986

Gentile Signor
Anthony ST. JOHN
Via Carlo Pisacane, 1
50041 CALENZANO FI
Prot.N.10272/AT/rs
Gentile Signor St. John,

in riferimento alla Sua ultima lettera, Le comunico di aver


interessato la Società SIP
4 zona di Firenze in merito all'installazione dell'apparecchio
telefonico.
Con riserva di fornirLe ulteriori notizie appena in grado, Le invio
distinti saluti.

IL COORDINATORE DELLA SEGRETERIA


(Osvaldo Cirillo)

5 ottobre 1986
Signor Frank Sinatra
Palm Springs, California
United States of America
STATI UNITI

Caro Signor Sinatra,

scrivo a Lei oggi, quale ultima speranza, su una questione che


affligge la donna che amo, Maria Luisa, e la sua cara mamma, la
mia adorabile suocera.

L'11 luglio 1985 abbiamo fatto domanda per l'installazione di un


telefono nel nostro appartamento qua in Calenzano, vicino Firenze.
Questo telefono—fra le altre cose—dovrebbe servire principalmente
a Maria Luisa, dandole la possibilità di comunicare con sua madre la
quale vive sola in un appartamento a Sesto Fiorentino. Spesso
Maria Luisa deve andare a un telefono pubblico—in strada di notte
—per telefonare a sua madre.

La domanda (Numero 22453) fino ad oggi non è stata accolta, e


sembra che non ci sia idea di quando verrà installato un telefono.
La SOCIETA' ITALIANA PER L'ESERCIZIO DELLE TELECOMUNICAZIONI
di Firenze non ha avuto la compiacenza di informare noi e le altre
famiglie che vivono nello stabile dove è ubicato in nostro
appartamento, del motivo per cui l'impianto telefonico non può
essere attivato.

Mi sono raccomandato a molte persone chiedendo il loro aiuto in


questa triste faccenda. Ho scritto a politici, personalità delle
televisione, giornali, provando ogni direzione dove pensavo di
trovare un qualsiasi tipo di assistenza.

Raffaella Carrà, Federico Fellini, Enzo Biagi, Maradona, Giulio


Andreotti, Ciriaco De Mita, Sandro Pertini, Alberto Moravia, Platini,
Agnelli, Mike Bongiorno, Franco Buitoni, Carlo De Benedetti, Pippo
Baudo, Pannelle, Gina Lollobrigida, Fanfani, Sofia Loren, Domenico
Modugno, eccetera... Sono soli alcuni degli individui che ho
contattato chiedendo il loro aiuto. Queste persone non sono state
in grado di aiutarmi, e non hanno avuto la cortesia di rispondere
alle mie lettere. Anche, il Papa, Sus Santità Giovanni Paoli II, non ha
potuto intercedere per me e per la mia richiesta di avere un
telefono installato nel mio appartamento e negli altri cinque del
nostro stabile.

Solo uno, L'Onorevole Bettino Craxi (Il Presidente del Consiglio dei
Ministri) ha avuto la gentilezza di rispondermi anche se nelle Sue
lettere non ha mai fatto precisazioni circa il mio problema del
telefono.

Signor Sinatra, ho bisogno del Suo aiuto in questa circostanza. Può


aiutarci per favore?

Desidero ringraziarLa, Signor Sinatra, per avermi offerto ore e ore di


piacevolissimo ascolto suonando i suoi dischi, le Sue bellissime
canzoni—conosciute in tutto il mondo. La gioia di ascoltarLe è stata
per me fonte di ispirazione e ha dato, a ognuno di noi, la possibilità
di raggiungere un alto senso di perfezione in un mondo così
imperfetto.

Bravo!

Bravo!!
Bravo!!!

Spero che continuerà a lungo con successo. Sarà ricordato


eternamente per la Sua abilità artistica a la Sua brillante capacità di
interessare il pubblico.

Desidero anche ringraziare i miei amici del Tutto Bene in Campi


Bisenzio per essere sempre così gentili nel fornirmi i gettoni per
telefonare dal loro telefono pubblico. Loro, come molti italiani che
conosco—e, Lei, Signor Sinatra, dovrebbe sentirsi fiero di fare parte
di questa bellissima Italia—sono stati molto cortesi con me. Anche
loro sono Suoi fans!

Cordialmente...

Anthony St. John

Roma, 18 NOV 1986

SEGRETERIA PARTICOLARE
DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Gentile Signore,

in riferimento alle Sue ripetute richieste, inviate a questa


Segreteria, al fine di ottenere un intervento volto a sollecitare
l'installazione di un impianto telefonico per il Suo appartamento, Le
comunico che, solo dopo varie ricerche effettuate dalla SIP di
Firenze, si è potuto risalire che trattasi della pratica alla quale è
stato assegnato il numero telefonico 8873228.
Considerate le Sue ripetute e saccenti istanze, intese ad ottenere
interventi non solo a Suo favore, peraltro tutti effettuati da questa
Segreteria, ma anche per conto di Suoi amici, è pregato di non
rivolgersi più a questi Uffici che sono preposti prevalentemente a
svolgere compiti di natura istituzionale.
Distinti saluti.

IL COORDINATORE DELLA SEGRETERIA

Osvaldo Cirillo

Protocollo.n.10272/AT/rs

24 novembre 1986

Onorevole
Bettino Craxi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
00100 ROMA RM
Italia

Riferimento: Protocollo n. 10272/AT/rs (19272)

Presidente Craxi,

ho ricevuto la Sua cortese lettera del 18 novembre 1986—


miracolosamente--il 21 novembre 1986!

Desidero ringraziarVi, Bettino Craxi, Osvaldo Cirillo, e i molti amici


attraverso il mondo che mi hanno assistito per ottenere il telefono
(0558873228) il quale è adesso installato nel mio appartamento
qua in Calenzano.
C'è ancora un problema. Sfortunatamente, il telefono non funziona.
(Se non crede alle mie parole, provi a telefonarmi.) Mi è stato detto
che forse occorrerà ancora molto tempo (tre anni?) per installare i
cavi nella pavimentazione stradale i quali mi consentirebbero di
usare il telefono.

Sono veramente curioso di sapere cosa dirò ai miei amici quando


verranno a casa mia e mi chiederanno di usare il telefono!

Può aiutarmi ancora, Presidente Craxi?

Come Le ho già promesso, non appena il mio telefono sarà


funzionante, la mia prima telefonata sarà riservata esclusivamente
a Lei!

Cordialmente...

Anthony St. John

16 dicembre 1986

Onorevole
Bettino Craxi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
00100 ROMA RM
Italia
Presidente Craxi,

desidero comunicarLe che finalmente oggi la SIP ha fatto una prova


per il numero 055-8873228.

Pensa che il telefono funzionaerà presto?

Cordialmente...
Anthony St. John

23 dicembre 1986

Presidente Craxi!

ALLELUIA! ALLELUIA!! ALLELUIA!!!

Lo 055-8873228 funziona!

La richiesta di un telefono fatta in data 11 luglio 1985, è stata


finalmente accolta!

ALLELUIA!!!
Le ho telefonato—come promesso—ma Lei non c'era. Mi dispiace
molto di non aver potuto parlare con Lei personalmente.

Avrei voluto dirLe una storia—qua in Italia le chiamiamo


“barzellette”--che ho udito raccontare da un uomo in un bar di
Prato. Detta barzelletta mi ha talmente scioccato che la ricordo
perfettamente:

“Un giorno Craxi decide di andare in Africa per fare un safari.


Mentre, è nella foresta viene assalito da un gruppo di cannibali i
quali, dopo averlo legato, lo portano al loro campo.
“Bello, grasso, bello morbido,” dice il capo tribù girando intorno a
Bettino Craxi. Poi, rivolto al cuoco soggiunse: “Questo lo voglio
allo spiedo. Mettigli sotto tante patate, così con tutto questo grasso
verranno saporitissime e, cosa più importante, giralo piano piano—
lo voglio arrostito a puntino da tutte le parti.”
Il capo va via e torna dopo circa un'ora per vedere a che punto è il
suo pranzo. Quando arriva sul posto, con suo grande disappunto,
vede che il suo cuoco stà girando a tutta velocità lo spiedo.
“Ti avevo detto di girarlo piano piano, perché non l'hai fatto?”
“Capo, avevo cominciato a girando piano piano come tu avevi
detto, ma lui, ogni volta che era girato sotto, mi rubava una
patata!”

Cordialmente...

Anthony St. John

* * *

Just the
Beginning...

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