Sei sulla pagina 1di 12

Unità Pastorale di San Giacomo, Sant’Andrea,

San Domenico e Patrocinio B. V. Maria e San Filippo


Neri
-------------------------------------------------------------------------------------

Celebrazione
del Sacramento
della Confessione

Sabato 24 marzo 2018


Chiesa di San Giacomo - Basilica B.V. della Navicella
Ricevono il Sacramento della Prima Confessione:

Alfiero Chiara
Ballarin Gabriele
Bellemo Leonardo
Boscarato Nicolò
Boscolo Diego
Boscolo Marco
Bulgarello Marco
Bullo Daniele
Bullo Sara
Cattin Sara
Chieregato Aurora
Colombo Vittoria
Dei Meneghetti Riccardo
Doria Lisa
Duse Marcello Gaudì
Fabris Sara
Gambaro Lorenzo
Grossato Stefano
Padoan Laura
Pagan Stefano
Penzo Andrea
Perini Sara
Varagnolo Gabriele
Veronese Valeria
Vianello Giorgia
Vido Giorgia
Voltolina Laura
Zennaro Anna
Zilio Lorenzo
ABBÀ MISERICORDIA
Non sono degno di essere qui,
ho abbandonato la tua casa,
ho dissipato i tuoi beni
Padre ho peccato contro il cielo e contro di Te.
Rit. Abbà, misericordia Abbà,
Misericordia Abbà, Ab bà.
Abbà, misericordia Abbà,
Misericordia Abbà, Ab bà, abbà.
Non sono degno di essere tuo figlio,
in Gesù Cristo rialzami
e in Lui ridammi la vita,
Padre ho peccato contro il cielo e contro di Te.
Non sono degno del Tuo amore,
riempi il mio cuore del tuo Spirito,
insieme a Te farò festa per sempre,
Padre ho peccato contro il cielo
e contro di Te. Rit.

Riti Iniziali

S. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.


T. Amen.
S. Carissimi bambini, oggi il Signore ci ha radunati qui per donarci una
cosa importantissima: la gioia del suo perdono e la sua pace.
Nei momenti più bui e tristi, è bello saper di poter contare su un amico
che ci accoglie e ci perdona: è perciò con profonda fiducia che ci
rifugiamo presso Gesù che oggi ci accoglie come figli rigenerati dal
sacramento della Confessione.
Preghiamo Dio Padre affinchè, attraverso il dono della Resurrezione di
Gesù e l’opera dello Spirito Santo, ci aiuti ad amarci con il suo stesso
amore e la sua stessa gioia. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
Dal Vangelo di Luca 15, 11-32
«Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre:
«Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta».
Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio
più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese
lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando
ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli
cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli
abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i
porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma
nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: «Quanti salariati di mio padre
hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio
padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più
degno di essere chiamato tuo figlio.
Trattami come uno dei tuoi salariati». Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse
incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: «Padre, ho peccato verso
il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio».
Ma il padre disse ai servi: «Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo
indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso,
ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto
ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la
musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto
questo. Quello gli rispose: «Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il
vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo». Egli si indignò, e non voleva
entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo.
Ma egli rispose a suo padre: «Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai
disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far
festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato
le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso».
Gli rispose il padre: «Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma
bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è
tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Parola del Signore.
T. Lode a te, o Cristo.
Breve riflessione del sacerdote
Esame di coscienza:

- Mi ricordo di pregare al mattino? E alla sera?


- Ringrazio Dio e di ciò che sono e di quello che ho?
- Offro a Dio e le fatiche della giornata?
- Desidero incontrarlo nella preghiera, nella sua Parola?
- Partecipo volentieri alla Messa?

- I miei gesti verso gli altri esprimono aiuto e amicizia?


- Mi impegno ad essere generoso e buono?
- Obbedisco ai genitori? Aiuto in casa?
- Ascolto i consigli degli adulti?

- Sono capace di chiedere perdono quando sbaglio?


- Mi impegno a migliorare il mio comportamento?
- So fare il primo passo verso chi ha mancato nei miei confronti?

- Sono sincero o dico spesso bugie?


- Sono leale nel gioco oppure imbroglio?
- Faccio il mio dovere senza evitare quello che mi costa fatica ed
impegno?
- Come uso il mio tempo? Mi impegno per crescere con la mia mente
(nello studio e nella scuola) e con il mio cuore (nella preghiera e nella
lettura)?
- Sono invidioso?
- Condivido con gli altri quello che ho?
- So rinunciare a qualche cosa per gli altri?
- Spreco e i soldi in cose inutili?

E’ giunto il momento, per i bambini, di accostarsi a Gesù che perdona.


Con serenità, andranno a parlare con Lui tramite il sacerdote.
Durante le confessioni cantiamo SCUSA SIGNORE.

Scusa, Signore, se bussiamo


alle porte del tuo cuore siamo noi.
Scusa, Signore, se chiediamo,
mendicanti dell'amore,
un ristoro da Te…

Così la foglia quando è stanca cade giù…


Ma poi la terra ha una vita sempre in più…
Così la gente quando è stanca vuole Te…
Tu, Signore, hai una vita sempre in più, sempre in più!

Scusa, Signore, se entriamo


nella reggia della luce siamo noi.
Scusa, Signore, se sediamo
alla mensa del tuo corpo
per saziarci di Te…

Così la foglia quando è stanca cade giù…


Ma poi la terra ha una vita sempre in più…
Così la gente quando è stanca vuole Te…
Tu, Signore, hai una vita sempre in più, sempre in più!

Scusa, Signore, quando usciamo


dalla strada del tuo amore siamo noi.
Scusa, Signore, se ci vedi
solo all'ora del perdono
ritornare da Te…
Alla fine della Confessioni ogni bambino riceverà un fiore con il
proprio nome da appendere all’alberello che rappresenta la
rinascita alla fede.

Preghiere dei fedeli

S. Dopo aver ricevuto qualcosa è bello ringraziare, diamo spazio al


nostro grazie e al nostro impegno a perdonare gli altri.
Diciamo: Aiutaci, Signore.

B. Grazie, Gesù, per averci donato il tuo perdono. Fa’ che seguendo
la tua Parola possiamo essere veri testimoni del tuo amore,
noi ti preghiamo.

B. Grazie, Gesù, per averci donato il tuo perdono. Aiutaci ad essere


sempre generosi con il prossimo,
noi ti preghiamo.

B. Grazie, Gesù, per averci donato il tuo perdono. Insegnaci ad amare


di più i nostri genitori, i nostri insegnanti e a compiere al meglio il
nostro dovere,
noi ti preghiamo.

B. Grazie, Gesù, per averci donato il tuo perdono. Fa’ che sappiamo
essere veri amici tra di noi e amarci come tu ci ami,
noi ti preghiamo.

S. Uniamo tutte le nostre preghiere nella preghiera che Gesù ci ha


insegnato:

T. Padre nostro che sei nei cieli


sia santificato il Tuo nome
venga il Tuo Regno
sia fatta la Tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione
ma liberaci dal male.
Benedizione finale

S. Ci benedica il Padre, che ci ha rigenerati alla vita eterna.


T. Amen.

S. Ci aiuti Cristo, Figlio di Dio, che ci ha accolti come suoi fratelli.


T. Amen.

S. Ci assista lo Spirito Santo, che dimora nel tempio dei nostri cuori.
T. Amen.

S. E la benedizione di Dio onnipotente,


Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
T. Amen.

Canto finale: CAMMINERÒ

Rit. Camminerò, camminerò, nella tua strada Signor.


Dammi la mano, voglio restar, per sempre insieme a te.

Quando ero solo, solo e stanco del mondo


quando non c’era l’Amor,
tante persone vidi intorno a me;
sentivo cantare cosi.

Io non capivo ma rimasi a sentire


quando il Signore mi parlo:
lui mi chiamava, chiamava anche me,
e la mia risposta si alzò.

Or non mi importa se uno ride di me,


lui certamente non sa,
del gran regalo che ebbi quel dì,
che dissi al Signore cosi.

“Ogni volta che ti senti smarrito,


perduto,
triste,
solo,
alza gli occhi,
il Padre è li,
ti è corso incontro,
il suo abbraccio ti avvolge”.

Potrebbero piacerti anche