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DA LITERATURA ITALIANA
E DE OUTRAS LITERATURAS
Copyright:
Grupo de Pesquisa “Literatura Italiana e Outras Artes” – LIOA – Líder: Maria Celeste Tommasello Ramos e
Vice-líder: Adriana Lins Precioso
Conselho Editorial:
Cláudia Maria Ceneviva Nigro, Norma Domingos, Gisele de Oliveira Bosquesi, Patricia Aparecida Gonçalves de
Faria e Mirian Salvestrin
FICHA CATALOGRÁFICA
E-book
Requisito do sistema: Software leitor de pdf
Modo de acesso: <http://literaturaitalianagp.wixsite.com/lioa/publicacoes>
ISBN 978-85-8224-130-1 UNESP e ISBN 978-85-7983-902-3 Cultura Acadêmica
CDU – 8.09
Ficha catalográfica elaborada pela Biblioteca do IBILCE UNESP - Câmpus de São José do Rio Preto
Para ele:
2 https//books.google.com.br/dicionariodemitologiagregaeromana/ consulta em
20/05/2015 – sem paginação.
O herói nacional
5 La realtà storica dell’eroe non si reduce certo alle gesta o alle imprese che lo
hanno reso eroico. La sua funzione simbolica e rappresentativa dipende però
esclusivamente da quelle gesta e imprese [...] passando dal piano dei fatti a
quello del mito. Perché l’eroe funzioni nell’immaginario collettivo va reso inco-
noscibile sul piano di realtà e perfettamente evidente su quello della leggenda.
Unendo la nazione, che fornisce il quadro dell’appartenenza comune, e la lette-
ratura, che dà un’aura di sacralità, una leggenda sffatta porta alla costruzione di
un modello eroico collettivo, che conferma le mitologie tradizionali e le traspone
su piano religioso. (JOSSA, 2013, p. 6)
6 O Risorgimento foi um movimento na história italiana que, entre 1815-1870,
buscou a unificação dos estados, quando nos anos 1859-1861 se fundou o
Reino de Itália, completada com a anexação de Roma, antes, a capital dos
Estados Pontifícios.
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Cátia Inês Negrão Berlini de Andrade
(Organizadores) 41
EVOLUÇÃO DO HERÓI NA TRADIÇÃO LITERÁRIA E O CASO DO HERÓI INAPTO SVEVIANO
8 “vero e unico protagonista della sua vita e della sua esperienza, riconquistando
in tal modo una dimensione parcialmente ‘eroica’”. (Jossa, 2013, p. 196,
destaque do autor)
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(Organizadores) 45
EVOLUÇÃO DO HERÓI NA TRADIÇÃO LITERÁRIA E O CASO DO HERÓI INAPTO SVEVIANO
BIBLIOGRAFIA
11 Mario Fusco ressalta que Svevo não se limita a fazer um retrato negativo do
protagonista, pelo contrário coloca em cena um leque de reações que fazem
contrapeso com a fraqueza e inércia de Nitti. (FUSCO, 1984, p.18-19)
12 “Non ti pare, mamma, che sarebbe meglio che io ritorni? Finora non vedo
che ci sia grande utile per me a rimanere qui. Denari non ti posso inviare, per-
ché non ne ho. Mi hanno dato cento Franchi al primo del mese, e a te sembra
una forte somma, ma qui è nulla. Io m’ingegno come posso ma i denari non
bastano, o appena appena. / “Comincio anche a credere che in commercio sia
molto ma molto difficile di fare fortuna, altrettanto, quando a quello che ne dis-
se il notaro Mascotti, negli studî. È molto difficile! La mia paga è invidiada e io
debbo riconoscere di non meritarla. (...) / “Non farei meglio di ritornare a casa?
Ti aiuterei nei tuoi lavori, lavorerei magari anche il campo, ma poi leggerei tran-
quillo i miei poeti, all’ombra delle quercie, respirando quella nostra buona aria
incorrota. / “Voglio dirti tutto! Non poco aumenta i miei dolori la superbia dei miei
colleghi e dei miei capi. Forse mi trattano dall’alto in basso perché vado vestito
peggio di loro. Son tuttu zerbinotti che passano metà della giornata allo spec-
chio. Gente sciocca! (...) / “Questi i miei affanni, e con una sola parola tu puoi
annullarli. Dilla e in poche ore sono da te. (SVEVO, 2006, p. 6-7)
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(Organizadores) 57
ITALO SVEVO E A CONTRAPOSIÇÃO ENTRE INAPTO E HERÓI NA REPRESENTAÇÃO DO SUJEITO COMUM EM UNA VITA
19 (...) Non aveva pensato mai al suicidio che col giudizio alterato dalle idee al-
trui. Ora lo accettava non rassegnato ma giocondo. La liberazione! Si rammen-
tava che fino a poco prima aveva pensato altrimenti e volle calmarsi, vedere se
quel sentimento giocondo che lo trascinava alla morte non fosse un prodotto
della febbre da cui poteva essere posseduto. No! Egli ragionava calmo! Schie-
rava dinanzi alla mente tutti gli argomenti contro al suicídio, da quelli morali dei
predicatori a quelli dei filosofi più moderni; lo facevano sorridere! Non erano ar-
gomenti ma desideri, il desiderio di vivere. / Egli invece si sentiva incapace alla
vita. Qualche cosa, che di spesso aveva inutilmente cercato di comprendere,
gliela rendeva dolorosa, insopportabile. Non sapeva amare e non godere; (...)
L’abbandonava senza rimpianto. Era la via per divenire superiore ai sospetti e
agli odii. Quella era la rinunzia ch’egli aveva sognata. Bisognava distruggere
quell’organismo che non conosceva la pace; vivo avrebbe continuato a trasci-
narlo nella lotta perché era fatto a quello scopo. Non avrebbe scritto ad Annetta.
Le avrebbe risparmiato persino il disturbo e il pericolo che poteva essere per lei
una tal lettera.(SVEVO, 2006, p.395-396)
Referências Bibliográficas:
24 L´Orlando della tradizione, come s´è detto, aveva tra i suoi pochi tratti psico-
logici quello d´essere casto e inaccessibile alle tentazione amorose. La “novità”
del Boiardo fu di presentare un Orlando Innamorato. (CALVINO, 2011, p. 15)
25 Signori e cavallier che ve adunati / Per odir cose dilettose e nove, / Stati at-
tenti e quïeti, ed ascoltati / La bella istoria che ‘l mio canto muove; / E vedereti
i gesti smisurati, / L’alta fatica e le mirabil prove / Che fece il franco Orlando
per amore / Nel tempo del re Carlo imperatore. // Non vi par già, signor, mera-
viglioso / Odir cantar de Orlando inamorato, / Ché qualunche nel mondo è più
orgoglioso, / È da Amor vinto, al tutto subiugato; / Né forte braccio, né ardire
animoso, / Né scudo o maglia, né brando affilato, / Né altra possanza può mai
far diffesa, / Che al fin non sia da Amor battuta e presa. (BOIARDO, 1984, p. 3)
26 Boiardo trasforma il miles Christi in eroe innamorato, il paladino in cavaliere
errante, il personaggio epico in personaggio comico, l´irreprensibile marito di
Alba la bella nell´impetuoso quanto goffo amante di Angelica. Alla logica dell´i-
perbole, che mira al rafforzamento di una peculiarità del personaggio dunque,
si sostituisce la logica della variante. (VILLORESI, 2007, p.87).
27 Orlando – Orlando innamorato – è il simbolo di un mutamento repentino e
profondo che, attraverso l´opera boiadersca, coinvolge, lo dicevo prima, il gene-
re epico-cavalleresco nel suo complesso. (VILLORESI, 2007, p.87)
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(Organizadores) 73
ALGUMAS TRANSFORMAÇÕES DO HERÓI ORLANDO NA LITERATURA ITALIANA
57
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2007, p.90)
35 Intorno alla forma di Angelica, cuori trafitti, nodi che s´allacciano colombe.
Angelica innamorata? E di chi mai? Orlando non ha dubbi: “Se s´innamora non
può innamorarsi che di me!” (CALVINO, 2011, p. 128)
36 “Orlando lascia fare, come un sonnambulo; poi si corica, e resta a occhi
sbarrati. Sarà un´allucinazione? Quelle scritte continuano a perseguitarlo”.
(CALVINO, 2011, p. 131)
37 “Cominciamo a capire che con le sue mani di ferro e la sua aria trasognata,
Orlando s´era tenuto per sé fin da principio i tarocchi più belli del mazzo,
lasciando gli altri a balbettare le loro vicissitudini a suon di coppe e bastoni e ori
e spade”. (CALVINO, 1973, p. 31)
38 Orlando innamorato “noi riconoscemmo Angelica, la maga venuta dal Catai
per la rovina delle armate franche e fummo certi che il conte Orlando ne era
ancora innamorato”. (CALVINO, 1973, p. 30)
39 “Perché diserti i metallici campi di guerra, regno del discotinuo e del destino,
le congeniali carneficine in cui eccelle il tuo talento”. (CALVINO, 1973, p. 30)
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(Organizadores) 81
ALGUMAS TRANSFORMAÇÕES DO HERÓI ORLANDO NA LITERATURA ITALIANA
43 “Il ‘sistema’ di Calvino, - una vera e propria cosmogonia, che spazia dal sin-
golo soggetto alla storia umana all’universo”. (ROSA, 2001, p.x)
Crer-ser Não-crer-não-ser
(certeza) (probabilidade)
Crer-não-ser Não-crer-ser
(impossibilidade/exclusão) (incerteza)
Rambaldo medita:
Referências bibliográficas
Il visconte dimezzato
Il barone rampante
Il cavaliere inesistente
REFERÊNCIAS BIBLIOGRÁFICAS
49 “Come hai detto che si chiama questa donna che rassomiglia a Elena?”
chiese Tersite.
“Ekto, si chiama Ekto, ma io preferisco chiamarla Elena” (rispose Leonte)
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Guilherme Augusto Louzada Ferreira de Morais
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(Organizadores) 137
OS HERÓIS LEONTE E ULISSES NAS OBRAS ELENA, ELENA, AMORE MIO E NESSUNO, DE LUCIANO DE CRESCENZO
“Il nome non mi sorprende”, precisò Tersite “anzi conferma quel che da sempre
vado dicendo agli Achei. Noi stiamo combattendo per una femmina che non
esiste: Elena non è una donna – Elena è un simulacro. D’altra parte, cosa vuol
dire ektos? Vuol dire fuori, esterno, apparenza, nuvola, fumo. Elena è un fan-
tasma!’” (DE CRESCENZO, 1991, p. 157).
51 Ma chi era Ulisse? A mio avviso l’unico vero uomo dei poemi omerici. Gli
altri, diciamo la verità, erano solo dei Rambo, esaltati come eroi più per la loro
prestanza fisica che non per quello che pensavano (DE CRESCENZO, 1997,
p. 13).
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(Organizadores) 143
OS HERÓIS LEONTE E ULISSES NAS OBRAS ELENA, ELENA, AMORE MIO E NESSUNO, DE LUCIANO DE CRESCENZO
56 Un giorno, tanto per dirne una [furbata], ci fu un’eclissi solare, e Ulisse subito
ne approfittò per presentarla come un chiaro messaggio degli Dei. A sentire
lui, gli Achei avrebbero dovuto attribuirgli maggiori poteri nelle assemblee se
non volevano incorrere nell’ira di Zeus. Ma Palamede si oppose: sostene che
a Zeus, delle loro assemblee, non fregava assolutamente nulla, e che l’eclissi
solare era dovuta al semplice fatto che la Luna si era frapposta tra la Terra e il
Sole.
“Lascia che sia l’indovino Calcante a interpretare questi misteri” reagì Ulisse.
“Cosa ne vuoi capire di mantica tu che conosci appena le cose della terra!”
“Ed è proprio perché conosco le cose della terra” replicò Palamede “che riesco
a capire quelle del cielo” (DE CRESCENZO, 1997, p. 228).
Caro leitor,
No fim da minha Odisséia, depois de ter
matado todos os pretendentes, Ulisses larga
Penélope e parte novamente. Por que o faz?
Porque Ulisses não é um personagem, mas
uma mania. Uma mania que leva o homem
a partir. Sempre. Uma mania que alguns tem
e outros não. Se você também a tem, sabe
que no porto tem um navio que te espera.
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Guilherme Augusto Louzada Ferreira de Morais
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(Organizadores) 151
OS HERÓIS LEONTE E ULISSES NAS OBRAS ELENA, ELENA, AMORE MIO E NESSUNO, DE LUCIANO DE CRESCENZO
58 Caro lettore,
Alla fine dela mia Odissea, dopo aver ucciso tutti i Proci, Ulisse lascia Penelope
e parte di nuovo. Perché lo fa? Perché Ulisse non è un personaggio ma una
mania. Una mania che costringe l’uomo a partire. Sempre. Una mania che alcu-
ni hanno e altri no. Se anche tu la ce l’hai, sappi che nel porto c’è una nave che
ti aspetta. Non preoccuparti per la valigia. Non chiedere il prezzo del biglietto.
Non chiedere la destinazione. L’importante è partire (DE CRESCENZO, 1997,
p. 9).
Referências Bibliográficas:
62 La medietà è veloce. Il genio è lento. Nella medietà il sistema trova una cir-
colazione rapida delle idee e dei gesti: nel genio, nella profondità dell’individuo
più nobile, quel ritmo è spezzato. Un cervello semplice trasmette messsaggi
più velocemente, un cervello complesso li rallenta. Zambrotta fa girare la palla,
Baggio la fa sparire. Magari ti incanta, certo, ma è il sistema che deve vivere,
non lui. (BARICCO, 2008, p. 22)
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(Organizadores) 161
O HERÓI PROBLEMÁTICO E A VALORIZAÇÃO DO NARRAR EM ALESSANDRO BARICCO
63 [...] dove c’erano aziende quasi famigliari in cui la passione si coniugava con
profitti modesti, adesso ci sono enormi gruppi editoriali che mirano a profitti da
industria alimentare (diciamo sul 15%?); dove c’era la libreria in cui il commesso
sapeva e leggeva, adesso ci sono megastore a più piani dove trovi anche cd, film
e computer; dove c’era l’editor che lavorava inseguendo bellezza e talento, adesso
c’è un uomo marketing che con un occhio guarda all’autore, e con due guarda
al mercato; dove c’era una distribuzione che funzionava da nastro trasportatore
quasi neutrale, adesso c’è una strettoia dove passano solo i prodotti più adatti al
mercato; dove c’erano pagine di recensioni, adesso ci sono classifiche e interviste;
dove c’era la sobria comunicazione di un lavoro fatto, adesso c’è una pubblicità
strabordante e aggressiva. Sommate tutto, e vi fate l’idea di un sistema che, in ogni
suo passaggio, ha scelto di privilegiare l’aspetto commerciale rispetto a qualunque
altro. (BARICCO, 2008, p. 24)
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(Organizadores) 163
O HERÓI PROBLEMÁTICO E A VALORIZAÇÃO DO NARRAR EM ALESSANDRO BARICCO
69 Quanto alla Sua ipotesi di “autoascultatore”, posso dirLe che le Sue teorie
sulla mobilità del suono presentano, rispetto alle teorie del prof. Dallet, evidenti
divergenze.
Divergenze che l’eminente professore ha riassunto nella affermazione, che mi
corre il dovere di riportarLe nella integrale testualità, “quell’uomo è pazzo “.
Quell’uomo - lo dico a salvaguardia della chiarezza del mio resoconto - sarebbe
Lei. (BARICCO, 2007)
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(Organizadores) 175
O HERÓI PROBLEMÁTICO E A VALORIZAÇÃO DO NARRAR EM ALESSANDRO BARICCO
70 Io credo, stimatissimo Sig. Pekisch, che Lei debba continuare nei suoi espe-
rimenti, e anzi intensificarli e arrivare a realizzarli nel migliore e più esauriente
dei modi. Perché ciò che Lei scrive è assolutamente geniale e, se così mi posso
esprimere, profetico. Non si faccia fermare dalle stupide dicerie della gente, e
nemmeno, se mi è concesso, dalle dotte osservazioni degLi accademici. (BA-
RICCO, 2007)
73 Io l’ho detto, una volta, a Pehnt... sa, lui scrive quel quadernetto, ogni giorno,
per sapere tutte le cose... io gliel’ho detto che la vita... gli ho detto, quel che di
bello c’è nella vita è sempre un segreto... per me è stato cosi... le cose che si
sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è
lì che si va a nascondere la felicità... a me è successo così, sempre... e io dico
che lo scoprirà anche lui, diventando grande... gli passerà questa voglia di sa-
pere... sa, io credo che ce la farà, che un giorno partirà davvero per la capitale e
diventerà un uomo importante, avrà una moglie, dei figli e conoscerà il mondo...
credo che ce la farà... davvero quella giacca non è poi così grande... partirà un
giorno... magari partirà con il treno, sa, il treno che adesso costruirà il signor
Rail... (BARICCO, 2007)
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(Organizadores) 185
O HERÓI PROBLEMÁTICO E A VALORIZAÇÃO DO NARRAR EM ALESSANDRO BARICCO
eliminada. Sugere que algo seja feito para frear esta mutação,
ou para ao menos criar algum tipo de desautomatização que
possibilite a permanência de alguns dos valores eternos que
considera importantes, pois seria através destes valores que se
pode criar uma experiência legítima. Scarsella, estudioso italiano
de Alessandro Baricco, aponta que para o romancista “è quello
per Baricco il contrassegno del classico: la sua durata, la sua
resistenza in forza di un contenuto di novità (=diversità) irredicubili
a un atto definitivo di lettura”. (SCARSELLA, 2003 p. 22).
Seu fazer artístico visa principalmente criar algum tipo de
infiltração que possa interagir com os bárbaros, não excluí-los.
Afinal de contas, se são eles os responsáveis pelas mudanças,
também devem ser eles os atingidos por ela. O autor tem
consciência de que seu trabalho deve atingir não apenas aqueles
que já lidam de modo desmecanizado com a arte, mas todos
aqueles que são parte do imperialismo que questiona, que bebem
o vinho de Hollywood sem levar em conta a existência de outros
que possivelmente, por sua preparação artesanal, apresentam
qualidade superior. Procura atrelar à escrita algum tipo de
experiência. Baricco tem o desafio de trabalhar com a arte em uma
sociedade na qual esta não mais serve para a criação de qualquer
distanciamento ou abstração, como reconhece Benjamin, quando
fala da sociedade massificada na qual a obra de arte serve apenas
como descanso das massas:
Referências Bibliográficas
Conclusão
Referências bibliográficas
Considerações finais
Referências bibliográficas
Acessos web:
http://espn.uol.com.br/post/484239_uma-historia-de-carnaval-
sobre-o-ex-jogador-didi-o-principe-etiope-de-rancho-de-nelson-
rodrigues (Em 20/12/2016)
http://brejo.com/2010/07/17/marcha-rancho-um-dos-primeiros-
generos-da-historia-da-mpb/ (Em 20/12/2016)
X Z
82 Rue, outrora aliada de Katniss, fora assassinada. Vale ainda ressaltar o fato
de que Rue era do mesmo distrito que Tresh.
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(Organizadores) 259
A ESFERA DO HEROÍSMO CLÁSSICO: A REPRESENTAÇÃO DO PERCURSO DO HERÓI EM “JOGOS VORAZES
anuncia que uma revisão foi feita nas regras dos Jogos, sendo que
“um exame mais minucioso do livro de regras relevou que apenas
um vencedor pode ser permitido – diz ele [...]” (COLLINS, 2010,
p. 365). Mais uma vez os Idealizadores dos Jogos manipularam
o destino dos tributos, assim como as Parcas, que reservavam o
destino do Herói Clássico.
Peeta decide morrer para dar a vitória à Katniss, mas a
garota não se deixa convencer, planejando, portanto, um duplo
suicídio com as amoras cadeado. É pertinente que mencionemos
que o herói “não seria herói se a morte lhe suscitasse algum
terror” (CAMPBELL, 1997, p. 339), afinal, se temesse a morte,
ele nem ao menos seria chamado para a aventura. Katniss, com
essa atitude, demonstra-se destemida frente à morte iminente.
Os Idealizadores, temerosos de não terem nenhum vencedor,
interrompem a ação dos dois, anunciando que ambos são os
vencedores da 74ª edição dos Jogos vorazes.
Finalmente, vencedora dos Jogos, a recompensa de
Katniss (e também de Peeta) é “[...] atingir a fama. E riqueza. E
conseguir minha casa própria na Aldeia dos Vitoriosos. Minha mãe
e Prim morariam lá comigo. Não teríamos medo da fome. Seria
um novo tipo de liberdade” (COLLINS, 2010, p. 332, grifo nosso).
Em outras palavras, a recompensa de Katniss é, apesar de estar
viva, morar no Campos Elísios, na “doce sociedade de homens
piedosos” (VERGÍLIO, 2010, p. 105), assim como Anquises, pai
de Eneias, que passou a habitar a morada dos heróis.
Referências Bibliográficas
SOBRE OS AUTORES
Adriana Lins Precioso é Doutora pela UNESP/IBILCE. Professora
Adjunta da Universidade do Estado de Mato Grosso – UNEMAT
– Campus de Sinop-MT. Professora do Mestrado Profissional
em Letras – PROFLETRAS. Líder do Grupo de Pesquisa
“Estudos Comparativos de Literatura: tendências identitárias,
diálogos regionais e vias discursivas” (com sede na UNEMAT) e
membro do Grupo “Literatura Italiana e outras Artes” (com sede
na UNESP) – ambos certificados pelo CNPq. Desenvolve o
subprojeto interdisciplinar do PIBID (2014-2018): Formação para a
diversidade - Educação Linguística, Educação para a Diversidade
Cultural e Educação Ambiental nas Licenciaturas (Letras e
Pedagogia) no contexto da Amazônia Mato-grossense e entorno
do Parque Xingu. Fez Mestrado em Letras (defendido em 2003) e
licenciou-se em Letras pela UNESP, nas Habilitações Português/
Italiano (em 1998). Dentre suas publicações destacam-se o
ensaio “O resgate lendário da Cavalaria em Il cavaliere inexistente
de Italo Calvino”, publicado na Revista Norte@amentos, “O
realismo mágico em O visconde partido ao meio” – capítulo da
obra Vertentes do Fantástico na Literatura (2012). Atua na Área
de Letras, desenvolvendo pesquisas principalmente em Literatura
Brasileira, Literatura Italiana, Literatura Comparada, Mitologia,
Tradição, Reinvenção, Pós-Modernismo e Análise Semiótica. É
membro do Grupo de Pesquisa “Literatura Italiana e Outras Artes”
e lidera, na UNEMAT, o desenvolvimento do Projeto de Pesquisa
“Transculturação e poéticas contemporâneas: traços identitários
da cultura do Mato Grosso”. Atualmente, pesquisa a produção
literária produzida em Mato Grosso, as questões de identidade e
diferença, bem como as vertentes fantástica da literatura.