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Foto 1 Negli oliveti in pendenza le lavorazioni provocano fenomeni erosivi (a sinistra) che non si riscontrano quando il suolo
è totalmente inerbito (a destra)
nibili gli elementi negli strati profondi. legate al suo utilizzo diretto in campo il carbonio, si potrebbe valutare una la-
Il cotico erboso contribuisce a mi- (es. fitotossicità legata alla produzione vorazione una tantum (es. ogni 10 anni)
gliorare la struttura del suolo, favo- di fenoli in seguito alla degradazione). per spostare più in profondità il carbo-
rendo la penetrazione e l’immagaz- nio accumulato.
zinamento dell’acqua in profondità, Letame e compost. È preferibile in-
aumentando la macroporosità, miglio- tegrare la nutrizione con l’apporto di Accumulo nel suolo dell’acqua pio-
rando la portanza del terreno e ridu- materiale organico. Fra le diverse tipo- vana. Il suolo agrario, se gestito in
cendo i rischi di compattamento. Per logie disponibili il letame è fra quelle modo sostenibile, è in grado di imma-
effetto della più rapida infi ltrazione più raccomandabili per la sua simulta- gazzinare elevati quantitativi di acqua
dell’acqua e dell’azione di trattenimen- nea funzione ammendante, correttiva piovana. Le radici delle piante arboree,
to del suolo esercitata dalle radici sulle e nutrizionale. D’altra parte il letame se non trovano impedimenti chimici,
particelle di terreno, si riducono for- microbiologicamente stabilizzato è, al- meccanici o di altra natura, possono
temente i fenomeni erosivi nei suoli lo stato attuale, un bene di difficile re- svilupparsi anche a profondità di 2-3 m
in pendio ( foto 1). La migliore aerazio- peribilità, sempre più raro e costoso. In insediandosi in un volume di suolo ca-
ne e la presenza di un substrato or- aree a bassa presenza di aziende zoo- pace di immagazzinare, nei terreni di
ganico diversificato stimolano l’atti- tecniche si può ricorrere al compost. medio impasto, 4-5.000 m3/ha.
vità biologica del terreno, favorendo Il compost è il prodotto della fermen- Diversi studi scientifici hanno dimo-
lo sviluppo dei microrganismi e della tazione aerobica in stato solido, esoter- strato che piante di vite sottoposte a
fauna terricola. mica, attivata da microrganismi (bio- stress idrico risultano maggiormen-
massa attiva), di norma naturalmente te sensibili agli attacchi di Xylella fa-
I residui della potatura. Gli apporti associati alle matrici sottoposte al trat- stidiosa p. fastidiosa. Pertanto, bisogna
annuali legati ai residui di potatura, tamento. In continuo aumento sono i cercare di mantenere le piante in un
pari a 2.000-5.000 kg di sostanza secca compost prodotti dai residui dell’in- adeguato stato idrico.
a ettaro, non devono essere trascurati dustria agroalimentare. Ad esempio, il L’inerbimento favorisce l’infiltrazio-
nella gestione globale del sistema pro- compost ottenuto dalla mescolanza di ne dell’acqua piovana nel suolo, ridu-
duttivo. Tale risorsa, di «bassa» qualità sansa, fogliame di olivo, paglia e polli- cendone la perdita per ruscellamen-
(rapporto C/N pari a circa 50), può, se na può essere utilizzato per favorire il to. A titolo di esempio si riportano in
abbinata alle colture erbacee, fornire ritorno al terreno di materia organica tabella 4 i dati relativi all’effetto delle
l’indispensabile nucleo di umificazio- umificata ed elementi nutritivi, costi- 2 tipologie di gestione del suolo sulla
ne che rende più efficiente il processo tuendo anche un esempio di efficace velocità di infiltrazione dell’acqua. Un
di co-compostaggio nel suolo delle due riciclo di carbonio all’interno della fi- maggiore accumulo di acqua piovana
matrici. Il riciclo in campo dei residui liera olivicolo-olearia. nel suolo porta numerosi vantaggi: una
di potatura associata all’inerbimento minore necessità di acqua per l’irriga-
( foto 2) consente di ottenere materia- Incremento di carbonio nel suolo. La zione; incremento delle produzioni nei
le degradabile con buoni effetti antie- gestione sostenibile dell’oliveto com- sistemi olivicoli in aridocoltura; mino-
rosivi, nutrizionali e di conservazio- porta l’aumento del carbonio nel suolo. re sensibilità agli attacchi da Xylella;
ne della sostanza organica del suolo Le attività di ricerca hanno evidenziato riduzione dell’erosione del suolo e di
(tabella 3). che il recupero del carbonio nel suolo è conseguenza minore trasporto di se-
Laddove sono presenti importan- un processo relativamente lento e che dimenti e di inquinanti (concimi, er-
ti problemi sanitari, il materiale di richiede 7-10 anni prima di poter esse- bicidi, antiparassitari) in canali, fiumi,
potatura può essere allontanato dal re riscontrato. Questo aspetto, a fron- dighe e mare; ridotte portate di acqua
campo e utilizzato proficuamente co- te della rapidità con cui il carbonio del nei fiumi che permettono il controllo
me materiale strutturante in processi suolo può essere consumato, sottolinea delle piene e delle inondazioni.
di compostaggio in azienda. Il com- ulteriormente l’urgenza di promuovere
postaggio in presenza di residui della le azioni necessarie per il suo recupero. Gestire la chioma
stessa filiera olivicola-olearia (acque di Con le tecniche sostenibili il conte-
vegetazione, sansa, foglie), oppure di nuto di carbonio nello strato superfi-
correttamente
reflui zootecnici o materiale sfalciato, ciale del suolo (0-15 cm) può aumen- Per raggiungere il massimo dell’atti-
realizza così il necessario processo di tare significativamente dopo 7 anni vità fotosintetica la foglia dell’olivo ha
sanitizzazione del materiale di potatu- (grafico 2). Inoltre, dato che gli strati bisogno di una buona esposizione alla
ra e sgombra il campo dalle perplessità profondi accumulano più lentamente luce. Attraverso le potature annuali,
TABELLA 5 - Olivo: fabbisogno suolo e la disponibilità idrica. getazione. Ciò è importante nel caso
annuale di azoto, fosforo Per impostare di un corretto piano in cui gli attacchi si verificano sulla
e potassio nelle fasi vegetative di concimazione è necessario definire parte alta o esterna della chioma. In
la quantità di nutrienti da apportare tale situazione, intervenendo con la
del nocciolo-
Indurimento
indurimento
che confronti gli apporti (entrate) e le essere eradicata ma salvata
raccolta (%)
vegetativa-
Quale acqua?
Apporti. Fra le entrate va considera-
to il materiale di potatura, nel caso L’irrigazione aumenta significativa-
N 41,5 29,5 29,0 esso sia riciclato nell’oliveto, e le fo- mente lo sviluppo vegetativo dell’olivo
P 24,6 38,9 36,5 glie senescenti che hanno un tempo e la sua risposta produttiva. L’acqua è
K 33,5 31,4 35,1 di permanenza medio sulla pianta di il mezzo più potente per rendere tale
30 mesi. L’entità della restituzione vie- coltura sostenibile anche dal punto di
È necessario conoscere il fabbisogno ne considerata pari al 100% nel caso vista economico: con circa 3.000 m3/ha
annuale di elementi per soddisfare di fosforo, potassio, calcio, magnesio, si possono ottenere produzioni medie,
le richieste dell’olivo al momento giusto. ecc.; per l’azoto oscilla fra il 50 e il 90% anche in oliveti vetusti, di 90-100 q/ha.
in relazione al tipo di suolo, alla sua Vista la scarsa disponibilità di ac-
oltre a ridurre le parti ombreggiate e pendenza e alla gestione (lavorazioni o qua per l’irrigazione nel Salento, sa-
ottenere una distribuzione uniforme presenza di inerbimento) e alle perdite rebbe opportuno investire nel riuso
della luce in tutte le parti della chio- per il metabolismo dei microrganismi delle acque reflue urbane.
ma, si facilita la circolazione dell’aria e tellurici e per i processi di denitrifica- Il riutilizzo di tale risorsa potrebbe
si evita l’aumento dell’umidità relativa zione e lisciviazione. arrecare diversi vantaggi:
attraverso il ricambio continuo dell’a- Anche l’inerbimento, se stabilizzato ● riduzione dei costi per la depura-
ria. Si consiglia, quindi, di aprire del- da diversi anni, deve essere valutato zione (lasciando nell’acqua i minerali
le «finestre» nella chioma per creare nell’ambito del riciclo per il 100% (azio- necessari per la crescita delle piante);
al suo interno un ambiente favorevole ne catch crops per l’azoto e di rimobiliz- ● significativo aumento (del 100%) del-
per produrre frutti di qualità, prepara- zazione dei minerali lungo il profilo). la produzione degli oliveti;
re la pianta per la produzione dell’anno Da non trascurare sono gli apporti di ● controllo dell’alternanza di produ-
successivo, creare un ambiente sfavo- elementi nutritivi da parte delle acque zione;
revole all’attacco dei funghi e batteri, di irrigazione. Infatti, l’acqua irrigua ● miglioramento della qualità del pro-
mantenere la pianta sempre in equili- può contenere quantità significative di dotto (soprattutto la pezzatura);
brio (giusto rapporto tra vegetazione macronutrienti che occorre sottrarre ● possibilità di praticare la concima-
e produzione, controllando così anche alle dosi di fertilizzante da distribuire. zione guidata, attraverso la fertirri-
i fenomeni di alternanza) e ridurne le gazione;
ferite da taglio (tagli piccoli). Asportazioni. Fra le uscite dal siste- ● controllo dell’impatto ambientale.
Negli areali in cui è stata accertata ma va considerato il fabbisogno in ele- I risultati della ricerca e l’innovazio-
la presenza della Xylella, è necessa- menti minerali che, in oliveti in piena ne tecnologica garantiscono un uti-
rio eliminare tutti i rami tagliandoli produzione, è stimato pari alle quan- lizzo sicuro di tale risorsa. In diversi
a 5-10 cm al di sotto della parte secca tità di elementi minerali asportati con Paesi le acque urbane rappresentano
e disinfettare gli strumenti utilizza- la produzione e con il materiale di po- la fonte principale per l’irrigazione di
ti per la potatura prima di passare a tatura (se allontanato dal campo). È diverse colture.
potare la pianta successiva. Finito il inoltre importante conoscere come le Infine, la ricerca ha dimostrato che
taglio può essere effettuato un trat- piante suddividono, nel corso della sta- piante abbandonate, non irrigate e
tamento con prodotti a base di rame gione vegetativa, il consumo di ogni non concimate, sono molto piu sen-
a scopo preventivo. elemento (tabelle 5 e 6). Una pianta in sibili agli attacchi dei patogeni.
buono stato nutrizionale, a seguito di
Concimare «il giusto» un attacco di Xylella, reagisce emetten- I batteri su foglie
do nuovi germogli laterali, riuscendo
Con la concimazione è possibile in- così a ricostruire velocemente la ve-
e frutti
durre negli olivi risposte vegeto-pro- L’interfaccia tra la parte aerea delle
duttive pronte ed efficaci purché es- TABELLA 6 - Asportazioni piante e l’atmosfera (fi llosfera per le
sa sia razionale ed equilibrata, ovvero di elementi nutritivi foglie e carposfera per i frutti) costi-
tenga in dovuta considerazione: i rea- g/q di materiale fresco tuisce un habitat molto specifico per i
li fabbisogni nutritivi delle piante nei
Aspor- microrganismi epifiti ed è normalmen-
tazioni N P2O5 K2O MgO CaO
differenti stadi della loro crescita; le te colonizzata da una varietà di batte-
fasi del ciclo vegetativo in cui gli olivi Produzione 765 149 717 25 63 ri, lieviti e funghi. Sia nella fillosfera
richiedono i nutrienti (sincronizzazio- sia nella carposfera i batteri sono di
Materiale
ne fra domanda e offerta di nutrienti) 507 64 553 164 1.434 gran lunga gli organismi più numero-
di potatura
e i momenti di costituzione e mobili- si, essendo spesso riscontrati a livelli
tazione delle riserve; la dotazione del Per formulare un corretto piano di 1-10 milioni cellule/cm2. I micror-
terreno e lo stato nutrizionale delle di concimazione è necessario definire ganismi che vivono in questo partico-
piante; la tecnologia di gestione del asportazioni e apporti. lare microambiente rispondono posi-
un ruolo analogo a quelli dei micror- 1,6 le indennizzo e avviare su quei terre-
ganismi che vivono nel nostro intesti- 1,4 ni nuove attività evidentemente più
no, i quali hanno un ruolo chiave nella 1,2 redditizie.
stimolazione del sistema immunitario 1,0 Cristos Xiloyannis, Egidio Lardo
umano e contribuiscono alla protezio- 0,8 DiCEM, Università della Basilicata, Matera
ne dell’organismo contro virus e bat- 0,6 Agreenment srl, spin off sccademico
teri patogeni. Una gestione sostenibile 0,4 Università della Basilicata, Matera
dell’oliveto ha quindi un ruolo fonda- 0,2 Adriano Sofo
mentale per il benessere delle piante 0 SAFE, Università degli studi della Basilicata
Iniziale 4 anni 7 anni
anche da questo punto di vista. Potenza
Convenzionale Sostenibile Assunta Maria Palese
Come migliorare Profondo (30-40 cm) DiCEM, Università della Basilicata
Superficiale (0-15 cm) Matera
il «sistema immunitario»
dell’oliveto L’aumento di C nel suolo si evidenza
Quanto sopra esposto ci permette di dopo diversi anni e in modo più
formulare le seguenti considerazioni. marcato in superficie: per uniformare Per commenti all’articolo, chiarimenti
È possibile rinforzare le difese na- il contenuto di C nel profilo del suolo o suggerimenti scrivi a:
è utile una lavorazione ogni 10 anni. redazione@informatoreagrario.it
turali (sistema immunitario) delle