Sei sulla pagina 1di 6

OLIVICOLTURA

● COME AUMENTARE LE DIFESE NATURALI DELLE PIANTE

Contro Xylella su olivo


le buone pratiche agronomiche
Per combattere il batterio è necessario guardare
di C. Xiloyannis, E. Lardo,
A. Sofo, A.M. Palese all’oliveto nel suo insieme e migliorarne il «sistema
immunitario» adottando pratiche agronomiche

C i è sembrato oppor tuno


scrivere questo articolo in
un momento in cui è grave
l’emergenza Xylella fastidio-
sa per mettere in evidenza il ruolo
benefico che possono avere le buone
pratiche agricole non soltanto sulla
sostenibili che aumentino le capacità delle piante
a contrastare gli stress biotici e abiotici. Così facendo
è possibile convivere con il batterio limitandone
la diffusione e recuperando le piante infette
sostenibilità ambientale, ma anche
sulle difese naturali delle piante agli
Cambiare gestione lorizzazione delle risorse e paesaggio
stanno portando alla riscoperta di in-
stress biotici e abiotici. La transizione dalla gestione del novative, quanto interessanti, tecni-
Riportiamo i risultati di una speri- suolo tradizionale (consociazione, che e tecnologie di «coltivazione so-
mentazione pluriennale (15 anni) con- fertilizzazione organica, lavorazione stenibile e/o conservativa».
dotta dal gruppo di ricerca dell’Univer- superficiale, forte integrazione dell’at- La difesa e il mantenimento dell’e-
sità della Basilicata su oliveti gestiti in tività olivicola con quella zootecnica) cosistema oliveto dovrebbero partire
maniera sostenibile con l’obiettivo di a quella convenzionale (lavorazioni da una ragionata gestione integrata di
ripristinare la sostanza organica del ripetute, ridotti apporti di materiale input e output colturali e da una cor-
suolo e, pertanto, la sua fertilità micro- organico stabilizzato, bruciatura dei retta gestione del suolo, che inevita-
biologica, aumentare il sistema immu- residui di potatura e diserbo) ha in- bilmente si riflettono positivamente
nitario dell’intero ecosistema, miglio- fluenzato il ciclo di umificazione con sulle caratteristiche quali-quantitati-
rare l’assorbimento dell’acqua piovana progressivo impoverimento della do- ve delle produzioni, sullo stato fitosa-
da parte del suolo, integrare la ferti- tazione in sostanza organica, che ha nitario delle piante e sull’ambiente.
lizzazione chimica con l’apporto degli provocato la perdita delle sue funzioni La gestione sostenibile (tabella 1)
«scarti» vegetali prodotti all’interno nel sistema suolo (strutturante, nutri- permette di ridurre i fertilizzanti ap-
dell’oliveto stesso. È stata fra l’altro va- zionale, antierosiva, ecc.), rendendo il plicati e di riciclare il materiale orga-
lutata la sostenibilità economica di ta- sistema vulnerabile agli stress abiotici nico endogeno (residui di potatura,
li pratiche, presupposto fondamentale e biotici (riduzione delle difese intrin- colture di copertura). La fertilità agro-
per la loro diffusione fra gli operatori seche delle piante, fenomeno che ha nomica del terreno, legata ad aspet-
del settore. L’esperienza del gruppo ha favorito la comparsa di malattie e di ti di tipo fisico, chimico, idrologico e
interessato anche altre specie arboree infestazioni). biologico, condiziona tutto il processo
da frutto (vedi Supplemento n. 1 a L’In- La crescente spinta verso l’integra- produttivo, sia in termini quantitativi
formatore Agrario n. 12/2015). zione tra coltivazione, ambiente, va- sia qualitativi.

Foto 1 Negli oliveti in pendenza le lavorazioni provocano fenomeni erosivi (a sinistra) che non si riscontrano quando il suolo
è totalmente inerbito (a destra)

19/2015 • L’Informatore Agrario 49


© 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
TABELLA 1 - Gestione sostenibile e convenzionale a confronto TABELLA 2 - Funghi e batteri
dal 2000 in oliveti sperimentali in agro di Ferrandina (Matera) totali nel suolo

GESTIONE SOSTENIBILE GESTIONE CONVENZIONALE Tipo Funghi Batteri


di gestione (Ufc/g (Ufc/g
Non lavorazione + inerbimento Lavorazioni del suolo ripetute oliveto suolo secco) suolo secco)
spontaneo/artificiale
Irrigazione empirica Sostenibile 214.000 35.600.000
Irrigazione secondo l’approccio Convenzionale 29.000 10.000.000
del bilancio idrico Allontanamento dall’oliveto del materiale
È evidente l’aumento di unità formanti
di potatura colonie (Ufc) sia di funghi sia di batteri
Riciclo del materiale di potatura
Concimazioni empiriche nel suolo di oliveti con gestione
Concimazione guidata sostenibile.
e fertirrigazione
GRAFICO 1 - Lavorazioni (1)
ed emissioni di CO2 dal suolo
Gestione sostenibile che ha evidenziato, rispetto alla tesi
di controllo a gestione convenziona-
del suolo 1,2

Emissioni CO2 dal suolo


le, una maggiore diversità genetica,
e attività microbica funzionale e metabolica e una mag- 1,0
Le pratiche di gestione agronomi- giore quantità di specie microbiche,
0,8
ca sostenibile stimolano e seleziona- effetti dovuti soprattutto all’applica-
no naturalmente i microrganismi del zione periodica di sostanza organica 0,6
suolo come quelli coinvolti nei cicli prodotta in situ.
del carbonio e dell’azoto e quelli che Le analisi microbiologiche hanno ri-
0,4
promuovono la crescita delle piante levato cambiamenti significativi delle 0,2
e/o che fungono da deterrenti contro i comunità microbiche del suolo in ri-
microorganismi patogeni (per attacco sposta alle pratiche colturali sosteni- 0
diretto contro i patogeni, produzione di bili adottate (tabella 2). La modalità di 0 3 6 9 12 15
antibiotici naturali, effetti di stimola- gestione del terreno ha un effetto si- Giorni
zione delle difese endogene e «sistema gnificativo su numerosità e biodiversi- Lavorato Non lavorato
immunitario» delle piante). tà delle popolazioni fungine e batteri-
(1) Aratura + frangizollatura.
Attualmente, nella comunità scien- che del suolo; la diversificazione delle Fonte: rielaborato da La Scala et al., 2006.
tifica c’è un particolare interesse per comunità microbiche è sicuramente
la conservazione della biodiversità e esaltata dall’apporto al terreno mate- Le lavorazioni del suolo accelerano
per il suo ruolo nel mantenimento del- riale organico di diversa qualità (coltu- l’ossidazione della sostanza organica
la funzionalità degli agroecosistemi. re erbacee spontanee dell’inerbimento aumentando le emissioni di CO2.
I microrganismi sono in grado di in- e residui di potatura).
fluenzare la qualità del suolo e la cre- ca del terreno e, più in generale, delle
scita delle piante, regolando la dispo- Come ripristinare risorse ambientali.
nibilità e il riciclo degli elementi nutri-
tivi. Per questo motivo la complessità
la fertilità L’inerbimento in olivicoltura. Una
microbica di un suolo costituisce un Riduzione delle lavorazioni del suo- tecnica colturale alternativa alle tra-
indice di fertilità attendibile. La di- lo. Le lavorazioni hanno rappresenta- dizionali lavorazioni è l’inerbimento,
versità microbica del suolo è alla ba- to, per lunghissimo tempo, la modalità conservando nell’oliveto un cotico er-
se del ruolo fondamentale svolto dai prevalente di gestione del suolo negli boso, temporaneo o permanente, per
microrganismi per il funzionamento oliveti. Attualmente sono considerate migliorare il terreno dal punto di vista
degli ecosistemi terrestri. Infatti, mag- una tecnica non conservativa delle ri- fisico, chimico e biologico. Il manteni-
giore è il grado di biodiversità intra o sorse naturali. Esse possono: aumen- mento del cotico erboso nell’oliveto
interspecifica e funzionale di un agro- tare i fenomeni di erosione laminare permette di arricchire il suolo di so-
ecosistema, maggiore sarà la tolleran- e di ruscellamento delle acque (terreni stanza organica, non solo negli strati
za di quest’ultimo alle perturbazioni e in pendenza e predisposti a processi superficiali ma, col passare degli an-
la sua resilienza (intesa come capacità erosivi); determinare la formazione di ni, anche in quelli più profondi, per
di ripresa in seguito a un disturbo) a suole di lavorazione con conseguente effetto della biomassa radicale e dei
fattori ambientali sfavorevoli. riduzione della permeabilità del ter- microrganismi presenti nella rizosfe-
Ciò si riflette anche in un aumen- reno; ridurre la portanza del terreno; ra e del loro metabolismo. Le essen-
to della tolleranza delle piante a vari indurre ingenti perdite di carbonio del ze utilizzabili offrono tipi di sostanza
stress ambientali (carenza di acqua e suolo per respirazione della biomassa organica caratterizzati da un diverso
di nutrienti, condizioni climatiche sfa- microbica (grafico 1); ridurre la biodi- rapporto C/N che può incidere sull’ef-
vorevoli, comparsa di malattie, ecc.). versità del suolo; danneggiare le radi- ficacia di incremento di carbonio sta-
La composizione, la complessità, la ci superficiali delle piante. Per questi bile e duraturo nel suolo.
diversità genetica e l’utilizzazione dei motivi le lavorazioni dovrebbero per- Il prato, una volta stabilizzato, grazie
nutrienti delle comunità microbiche dere il ruolo di operazione principale ai processi di mineralizzazione della
del suolo sono positivamente influen- nella gestione del suolo, assumendo biomassa, restituisce agli strati super-
zate da un sistema di gestione sosteni- quello di interventi complementari ficiali del terreno gli elementi minerali
bile. È questo il caso dell’oliveto gesti- in strategie di gestione conservative assorbiti, mentre i residui delle radici
to per 12 anni con pratiche sostenibili o aumentative della sostanza organi- e gli essudati radicali rendono dispo-

50 L’Informatore Agrario • 19/2015

© 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.


TABELLA 3 - Contenuto in elementi minerali di alcune TABELLA 4 - Velocità di infiltrazione
piante erbacee di copertura e del materiale di potatura verticale dell’acqua (1)
Tipologia Sostanza C N P2O5 K 2O CaO MgO Tipologie di gestione Velocità di infiltrazione
di materiale secca C/N del suolo (mm/giorno)
organico (t /ha) % kg/ha
Sostenibile 160
Veccia 3,3 45,0 65,0 20,1 17,4 149,7 43,0 12,9 Convenzionale 13
Avena 4,2 40,0 85,0 20,0 35,4 218,5 34,7 10,2
(1) A 12 cm di profondità in corrispondenza della «suola
Materiale di lavorazione»
3,3 48,5 31,7 47,8 4,0 37,4 89,5 10,2
potatura Fonte: rielaborato da Palese et al., 2014.
La restituzione dei residui di potatura (per decomposizione) L’evidente aumento della velocità di infiltrazione
associata all’inerbimento fornisce al terreno matrici complementari dell’acqua nel terreno inerbito contrasta
per composizione, il che rende più efficiente l’umificazione. ruscellamento ed erosione.

nibili gli elementi negli strati profondi. legate al suo utilizzo diretto in campo il carbonio, si potrebbe valutare una la-
Il cotico erboso contribuisce a mi- (es. fitotossicità legata alla produzione vorazione una tantum (es. ogni 10 anni)
gliorare la struttura del suolo, favo- di fenoli in seguito alla degradazione). per spostare più in profondità il carbo-
rendo la penetrazione e l’immagaz- nio accumulato.
zinamento dell’acqua in profondità, Letame e compost. È preferibile in-
aumentando la macroporosità, miglio- tegrare la nutrizione con l’apporto di Accumulo nel suolo dell’acqua pio-
rando la portanza del terreno e ridu- materiale organico. Fra le diverse tipo- vana. Il suolo agrario, se gestito in
cendo i rischi di compattamento. Per logie disponibili il letame è fra quelle modo sostenibile, è in grado di imma-
effetto della più rapida infi ltrazione più raccomandabili per la sua simulta- gazzinare elevati quantitativi di acqua
dell’acqua e dell’azione di trattenimen- nea funzione ammendante, correttiva piovana. Le radici delle piante arboree,
to del suolo esercitata dalle radici sulle e nutrizionale. D’altra parte il letame se non trovano impedimenti chimici,
particelle di terreno, si riducono for- microbiologicamente stabilizzato è, al- meccanici o di altra natura, possono
temente i fenomeni erosivi nei suoli lo stato attuale, un bene di difficile re- svilupparsi anche a profondità di 2-3 m
in pendio ( foto 1). La migliore aerazio- peribilità, sempre più raro e costoso. In insediandosi in un volume di suolo ca-
ne e la presenza di un substrato or- aree a bassa presenza di aziende zoo- pace di immagazzinare, nei terreni di
ganico diversificato stimolano l’atti- tecniche si può ricorrere al compost. medio impasto, 4-5.000 m3/ha.
vità biologica del terreno, favorendo Il compost è il prodotto della fermen- Diversi studi scientifici hanno dimo-
lo sviluppo dei microrganismi e della tazione aerobica in stato solido, esoter- strato che piante di vite sottoposte a
fauna terricola. mica, attivata da microrganismi (bio- stress idrico risultano maggiormen-
massa attiva), di norma naturalmente te sensibili agli attacchi di Xylella fa-
I residui della potatura. Gli apporti associati alle matrici sottoposte al trat- stidiosa p. fastidiosa. Pertanto, bisogna
annuali legati ai residui di potatura, tamento. In continuo aumento sono i cercare di mantenere le piante in un
pari a 2.000-5.000 kg di sostanza secca compost prodotti dai residui dell’in- adeguato stato idrico.
a ettaro, non devono essere trascurati dustria agroalimentare. Ad esempio, il L’inerbimento favorisce l’infiltrazio-
nella gestione globale del sistema pro- compost ottenuto dalla mescolanza di ne dell’acqua piovana nel suolo, ridu-
duttivo. Tale risorsa, di «bassa» qualità sansa, fogliame di olivo, paglia e polli- cendone la perdita per ruscellamen-
(rapporto C/N pari a circa 50), può, se na può essere utilizzato per favorire il to. A titolo di esempio si riportano in
abbinata alle colture erbacee, fornire ritorno al terreno di materia organica tabella 4 i dati relativi all’effetto delle
l’indispensabile nucleo di umificazio- umificata ed elementi nutritivi, costi- 2 tipologie di gestione del suolo sulla
ne che rende più efficiente il processo tuendo anche un esempio di efficace velocità di infiltrazione dell’acqua. Un
di co-compostaggio nel suolo delle due riciclo di carbonio all’interno della fi- maggiore accumulo di acqua piovana
matrici. Il riciclo in campo dei residui liera olivicolo-olearia. nel suolo porta numerosi vantaggi: una
di potatura associata all’inerbimento minore necessità di acqua per l’irriga-
( foto 2) consente di ottenere materia- Incremento di carbonio nel suolo. La zione; incremento delle produzioni nei
le degradabile con buoni effetti antie- gestione sostenibile dell’oliveto com- sistemi olivicoli in aridocoltura; mino-
rosivi, nutrizionali e di conservazio- porta l’aumento del carbonio nel suolo. re sensibilità agli attacchi da Xylella;
ne della sostanza organica del suolo Le attività di ricerca hanno evidenziato riduzione dell’erosione del suolo e di
(tabella 3). che il recupero del carbonio nel suolo è conseguenza minore trasporto di se-
Laddove sono presenti importan- un processo relativamente lento e che dimenti e di inquinanti (concimi, er-
ti problemi sanitari, il materiale di richiede 7-10 anni prima di poter esse- bicidi, antiparassitari) in canali, fiumi,
potatura può essere allontanato dal re riscontrato. Questo aspetto, a fron- dighe e mare; ridotte portate di acqua
campo e utilizzato proficuamente co- te della rapidità con cui il carbonio del nei fiumi che permettono il controllo
me materiale strutturante in processi suolo può essere consumato, sottolinea delle piene e delle inondazioni.
di compostaggio in azienda. Il com- ulteriormente l’urgenza di promuovere
postaggio in presenza di residui della le azioni necessarie per il suo recupero. Gestire la chioma
stessa filiera olivicola-olearia (acque di Con le tecniche sostenibili il conte-
vegetazione, sansa, foglie), oppure di nuto di carbonio nello strato superfi-
correttamente
reflui zootecnici o materiale sfalciato, ciale del suolo (0-15 cm) può aumen- Per raggiungere il massimo dell’atti-
realizza così il necessario processo di tare significativamente dopo 7 anni vità fotosintetica la foglia dell’olivo ha
sanitizzazione del materiale di potatu- (grafico 2). Inoltre, dato che gli strati bisogno di una buona esposizione alla
ra e sgombra il campo dalle perplessità profondi accumulano più lentamente luce. Attraverso le potature annuali,

19/2015 • L’Informatore Agrario 51


© 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
OLIVICOLTURA

TABELLA 5 - Olivo: fabbisogno suolo e la disponibilità idrica. getazione. Ciò è importante nel caso
annuale di azoto, fosforo Per impostare di un corretto piano in cui gli attacchi si verificano sulla
e potassio nelle fasi vegetative di concimazione è necessario definire parte alta o esterna della chioma. In
la quantità di nutrienti da apportare tale situazione, intervenendo con la

del nocciolo (%)


allegagione (%)
ricorrendo a un bilancio nutrizionale potatura settoriale, la pianta può non
Allegagione-

del nocciolo-
Indurimento
indurimento
che confronti gli apporti (entrate) e le essere eradicata ma salvata

raccolta (%)
vegetativa-

Elemento asportazioni (uscite) nell’oliveto.


Ripresa

Quale acqua?
Apporti. Fra le entrate va considera-
to il materiale di potatura, nel caso L’irrigazione aumenta significativa-
N 41,5 29,5 29,0 esso sia riciclato nell’oliveto, e le fo- mente lo sviluppo vegetativo dell’olivo
P 24,6 38,9 36,5 glie senescenti che hanno un tempo e la sua risposta produttiva. L’acqua è
K 33,5 31,4 35,1 di permanenza medio sulla pianta di il mezzo più potente per rendere tale
30 mesi. L’entità della restituzione vie- coltura sostenibile anche dal punto di
È necessario conoscere il fabbisogno ne considerata pari al 100% nel caso vista economico: con circa 3.000 m3/ha
annuale di elementi per soddisfare di fosforo, potassio, calcio, magnesio, si possono ottenere produzioni medie,
le richieste dell’olivo al momento giusto. ecc.; per l’azoto oscilla fra il 50 e il 90% anche in oliveti vetusti, di 90-100 q/ha.
in relazione al tipo di suolo, alla sua Vista la scarsa disponibilità di ac-
oltre a ridurre le parti ombreggiate e pendenza e alla gestione (lavorazioni o qua per l’irrigazione nel Salento, sa-
ottenere una distribuzione uniforme presenza di inerbimento) e alle perdite rebbe opportuno investire nel riuso
della luce in tutte le parti della chio- per il metabolismo dei microrganismi delle acque reflue urbane.
ma, si facilita la circolazione dell’aria e tellurici e per i processi di denitrifica- Il riutilizzo di tale risorsa potrebbe
si evita l’aumento dell’umidità relativa zione e lisciviazione. arrecare diversi vantaggi:
attraverso il ricambio continuo dell’a- Anche l’inerbimento, se stabilizzato ● riduzione dei costi per la depura-
ria. Si consiglia, quindi, di aprire del- da diversi anni, deve essere valutato zione (lasciando nell’acqua i minerali
le «finestre» nella chioma per creare nell’ambito del riciclo per il 100% (azio- necessari per la crescita delle piante);
al suo interno un ambiente favorevole ne catch crops per l’azoto e di rimobiliz- ● significativo aumento (del 100%) del-
per produrre frutti di qualità, prepara- zazione dei minerali lungo il profilo). la produzione degli oliveti;
re la pianta per la produzione dell’anno Da non trascurare sono gli apporti di ● controllo dell’alternanza di produ-
successivo, creare un ambiente sfavo- elementi nutritivi da parte delle acque zione;
revole all’attacco dei funghi e batteri, di irrigazione. Infatti, l’acqua irrigua ● miglioramento della qualità del pro-
mantenere la pianta sempre in equili- può contenere quantità significative di dotto (soprattutto la pezzatura);
brio (giusto rapporto tra vegetazione macronutrienti che occorre sottrarre ● possibilità di praticare la concima-
e produzione, controllando così anche alle dosi di fertilizzante da distribuire. zione guidata, attraverso la fertirri-
i fenomeni di alternanza) e ridurne le gazione;
ferite da taglio (tagli piccoli). Asportazioni. Fra le uscite dal siste- ● controllo dell’impatto ambientale.
Negli areali in cui è stata accertata ma va considerato il fabbisogno in ele- I risultati della ricerca e l’innovazio-
la presenza della Xylella, è necessa- menti minerali che, in oliveti in piena ne tecnologica garantiscono un uti-
rio eliminare tutti i rami tagliandoli produzione, è stimato pari alle quan- lizzo sicuro di tale risorsa. In diversi
a 5-10 cm al di sotto della parte secca tità di elementi minerali asportati con Paesi le acque urbane rappresentano
e disinfettare gli strumenti utilizza- la produzione e con il materiale di po- la fonte principale per l’irrigazione di
ti per la potatura prima di passare a tatura (se allontanato dal campo). È diverse colture.
potare la pianta successiva. Finito il inoltre importante conoscere come le Infine, la ricerca ha dimostrato che
taglio può essere effettuato un trat- piante suddividono, nel corso della sta- piante abbandonate, non irrigate e
tamento con prodotti a base di rame gione vegetativa, il consumo di ogni non concimate, sono molto piu sen-
a scopo preventivo. elemento (tabelle 5 e 6). Una pianta in sibili agli attacchi dei patogeni.
buono stato nutrizionale, a seguito di
Concimare «il giusto» un attacco di Xylella, reagisce emetten- I batteri su foglie
do nuovi germogli laterali, riuscendo
Con la concimazione è possibile in- così a ricostruire velocemente la ve-
e frutti
durre negli olivi risposte vegeto-pro- L’interfaccia tra la parte aerea delle
duttive pronte ed efficaci purché es- TABELLA 6 - Asportazioni piante e l’atmosfera (fi llosfera per le
sa sia razionale ed equilibrata, ovvero di elementi nutritivi foglie e carposfera per i frutti) costi-
tenga in dovuta considerazione: i rea- g/q di materiale fresco tuisce un habitat molto specifico per i
li fabbisogni nutritivi delle piante nei
Aspor- microrganismi epifiti ed è normalmen-
tazioni N P2O5 K2O MgO CaO
differenti stadi della loro crescita; le te colonizzata da una varietà di batte-
fasi del ciclo vegetativo in cui gli olivi Produzione 765 149 717 25 63 ri, lieviti e funghi. Sia nella fillosfera
richiedono i nutrienti (sincronizzazio- sia nella carposfera i batteri sono di
Materiale
ne fra domanda e offerta di nutrienti) 507 64 553 164 1.434 gran lunga gli organismi più numero-
di potatura
e i momenti di costituzione e mobili- si, essendo spesso riscontrati a livelli
tazione delle riserve; la dotazione del Per formulare un corretto piano di 1-10 milioni cellule/cm2. I micror-
terreno e lo stato nutrizionale delle di concimazione è necessario definire ganismi che vivono in questo partico-
piante; la tecnologia di gestione del asportazioni e apporti. lare microambiente rispondono posi-

52 L’Informatore Agrario • 19/2015

© 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.


OLIVICOLTURA

tivamente, sia in termini di suolo e quindi la disponibi-


abbondanza sia di diversità lità idrica per le piante. Si ri-
microbica, alle differenti pra- ducono pertanto i periodi di
tiche di gestione degli agroe- stress idrico e dunque la su-
cosistemi. Partendo da que- scettibilità delle piante alla
sta base, recentemente sono Xylella.
state caratterizzare le comu- È logico supporre, viste
nità batteriche della fillosfera anche le esperienze effet-
e della carposfera delle pian- tuate con altri batteri su al-
te sottoposte ai due diversi tre specie arboree da frutto,
sistemi di gestione (sosteni- che migliorando il «sistema
bile e convenzionale) da di- immunitario» dell’oliveto,
versi anni. la presenza del batterio kil-
Dalle indagini molecola- ler possa essere contenuta
ri effettuate, è emerso che Foto 2 Trinciatura del materiale di potatura pari da una gestione sostenibile
la gestione sostenibile del a 2.000-5.000 kg/ha di sostanza secca, una quantità non dell’intero sistema. Convive-
suolo ha modificato signifi- trascurabile nella gestione globale del sistema produttivo. re con il batterio è possibi-
cativamente la composizio- Nella foto, materiale di potatura pronto per essere trinciato le intervenendo con le buo-
ne della comunità batteriche ne pratiche agricole per li-
della fillosfera e della carposfera, au- piante adottando la gestione «soste- mitarne la diffusione e recuperare le
mentandone la biodiversità. A titolo nibile». piante infette.
di esempio, le specie predominanti di Dopo 12 anni di gestione sostenibi- La gestione sostenibile deve essere
batteri presenti all’interno delle dru- le la carica microbica del suolo risul- diffusa e adottata non soltanto nelle
pe del sistema sostenibile sono state ta 10 volte superiore rispetto a quella aree olivicole in cui la Xylella fastidio-
31, contro le 2 riscontrate nel sistema del suolo gestito in maniera conven- sa è presente, ma in tutti gli areali
convenzionale. zionale. agricoli. È assolutamente necessario
Questo risultato è in linea con pre- Anche la carica microbica della parte prendere consapevolezza dei danni
cedenti studi sulle comunità microbi- aerea delle piante migliora e si presen- ambientali provocati dalla semplifi-
che del suolo effettuate nello stesso ta significativamente più complessa e cazione della gestione delle risorse
agroecosistema. ricca di generi negli olivi condotti se- in agricoltura avvenuta spesso con il
Oltre ai batteri epifiti, risultati preli- condo tecniche sostenibili. consenso della politica a livello euro-
minari in corso di pubblicazione dimo- La velocità di infi ltrazione vertica- peo e nazionale.
strano che i batteri endofiti presenti le dell’acqua piovana nel suolo, mi- Infi ne, il «caso Xylella» nel Salento
nei frutti (mesocarpo) del trattamento surata alla profondità di lavorazione, fotografa una realtà contraddittoria:
sostenibile, al pari di molti batteri del risulta molto più elevata nell’oliveto accanto a oliveti gestiti con passione e
suolo, sono in grado di sintetizzare sostenibile. amore da olivicoltori che sono consa-
alcuni fitormoni che agiscono come Ciò aumenta la quantità di acqua pevoli dell’importanza di questa coltu-
fattori di crescita per le piante (es. au- accumulata negli strati profondi del ra (dal punto di vista economico, am-
xine e citochinine) e di produrre enzi- bientale, paesaggistico e sociale) e che
mi specifici coinvolti nella resistenza GRAFICO 2 - Carbonio organico sono davvero preoccupati della situa-
delle piante verso i principali agenti nel suolo dopo 4 e 7 anni zione attuale, vi sono oliveti abbando-
patogeni fungini. di coltivazione sostenibile nati, i cui proprietari assecondano la
I microrganismi della parte aerea politica dell’abbattimento e del risarci-
delle piante potrebbero quindi avere 1,8 mento per poter riscuotere l’eventua-
Carbonio organico (%)

un ruolo analogo a quelli dei micror- 1,6 le indennizzo e avviare su quei terre-
ganismi che vivono nel nostro intesti- 1,4 ni nuove attività evidentemente più
no, i quali hanno un ruolo chiave nella 1,2 redditizie.
stimolazione del sistema immunitario 1,0 Cristos Xiloyannis, Egidio Lardo
umano e contribuiscono alla protezio- 0,8 DiCEM, Università della Basilicata, Matera
ne dell’organismo contro virus e bat- 0,6 Agreenment srl, spin off sccademico
teri patogeni. Una gestione sostenibile 0,4 Università della Basilicata, Matera
dell’oliveto ha quindi un ruolo fonda- 0,2 Adriano Sofo
mentale per il benessere delle piante 0 SAFE, Università degli studi della Basilicata
Iniziale 4 anni 7 anni
anche da questo punto di vista. Potenza
Convenzionale Sostenibile Assunta Maria Palese
Come migliorare Profondo (30-40 cm) DiCEM, Università della Basilicata
Superficiale (0-15 cm) Matera
il «sistema immunitario»
dell’oliveto L’aumento di C nel suolo si evidenza
Quanto sopra esposto ci permette di dopo diversi anni e in modo più
formulare le seguenti considerazioni. marcato in superficie: per uniformare Per commenti all’articolo, chiarimenti
È possibile rinforzare le difese na- il contenuto di C nel profilo del suolo o suggerimenti scrivi a:
è utile una lavorazione ogni 10 anni. redazione@informatoreagrario.it
turali (sistema immunitario) delle

19/2015 • L’Informatore Agrario 53


© 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
www.informatoreagrario.it

Edizioni L’Informatore Agrario


Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue
successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da
quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore
Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali
malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera.

Potrebbero piacerti anche