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ARTICOLO XXII. 399 24. ‘Quefta Commedia comparfain Roma. ne’primigiorni di Quarefima cha fatto molto ftrepito. Ella étratea dal Tartufo.del famofo. Moliere, ede cavicata afsaifopra l’ipocrisia di Don Pilong , impoftore ,e falfo ne’ {uoieas flumi, . : Difsertationum Legalium, materias utrinfque juris im foro ad normam recen Yiffimayums. Rote Romana Decifionurs judieatas ;. Marci, Antoni. Paulucci ex meGalbula.,, $C: .egsPatricii Foro- ivtenfis., oc. Liberifecundus.. Quefta -feconda Parte dell” Opera in foglio. 5 do. ftampator della quale ¢ Lionardo, Venturini, fara. certamente ricevuta. con-foddisfazione da i Profefsori. ler gali. da’ quali éftara si ben’accolea la prima, : DI NAPOLI. 5 Nel cafale di Refina 5 con!’occafios ne-di: racconciare una cifterna: , s’in- contrarono alcuni marmi ; il che dies de impulf al Sig Principe d’Elbeuf di. farvicavarea fue {pele ; ¢ ficredes effervi: {tato, um. Tempio delFantica,. cittd decta: Herentaneum. , mentovata. da Plinio, Cicerone, Mela , e Stra- bone. Vi fifon ritrovati a ‘400 Giéky. De Lerrekatt sdi colqnne d’Africano, digiallo anti- wo di cipollazzo , ¢ di alabaftra fio~ rito , qualche flatua di ftile Greco‘, ‘ana rotta , e.varie cornici di: marnio Pario di. ottimoiartefice ‘5 ¢d’osdine Corintio: Credefi.; che ;appartencl feroall’ordine fuperiore | > eche forto Wi fieno alese colonne pit groffe, ¢ pil aintere:, e:pure fi é.fcavato da.8o. pale smiaddentro Si tiene tuto cid per ‘effetto del tremuato accadutaal tem- podiTico, Indue archicravi rota fi wede queftaifcrizione:- APPIVS, PVLCHER. C. F..€O8. IMB. VIIVIR. EPVLONVM. Quefe -&ppio Pulcro fu Confolo-con C, Nor hana Flacco , ‘e: ne’ Fati Capitolini vien.detto per: Pappunto €. F. Api Nepos ; everrebbe ftatoad effere fra- tello di P. Cladio nemico di Cicero- ne’, euccifoda‘E. Annio Milone . In quefte cafa furono frequenti i facer+ dozj, come fi trae dalla Orazione ds Harufpicum refponfis , ove , benché ofcuramente , fi parla ancora de’ Settenwiri; edora cid:fi'conferma da quetto-marmo. Gli Epuionial cempo di Augufto nén farono pit di VIi.co- me fi vede nell’ifcrizione di Ceftio “ erudi- “ART£COLo XXIL yer erudicamente fpiegata da Ottavio Fab cxonieri, Da cid.fideduce:, che il fud- detto pio Pulcro fia quello fteflo,a cui Cicerone fcrive molte fue letterer, eiche al. medefimo Cicerons fuceadet- te nel Proconfolato della Cilicia. Nel medefimo luogo fi é fcavata una Stam, tua donnefea , che potrebbe effere di Cladia Veltale nominata da Valerio Maflimo. Se vi accadera qualche ak tra fcoperta, non lafceremio di rag guagliarne la Repubblica letceratia.; IF Mofca. ftampatore-ha finico.d? imprimere in 12. 1 Difcorft del Signog Giatidomenico di Milo , Segretario del Sig. Principe di Avellino. . . DI PADOVA: : « Sotto i torchj della ftamperfa. di quefto Seminario fta prefentemente da eraduzione delle Satire d:-Ginver uale, edi Perfio , fattain: verfo yol- gare dal Sig. Conte Cammillo Silvée fri, Gentiluoma di Rovigo., inten- dentiffimo dell’ antichita ,.it quale vie pid ha nobilitata f Opera fuaicony dottiffime Annotazioni , ¢ Differeaziok ai opportunamence inferice. Quefe ‘gloveranno fingolarmente ad jllultra: renon foloi patli dei fopradecti Satic . riciy

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