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IL LINGUAGGIO TEOLOGICO
Schema:
- Introduzione
È possibile parlare di Dio perché Dio ha parlato per primo
Gesù Cristo = Parola del Padre, teologia si può fare solo a partire dall’ascolto della Parola
Come fare del linguaggio teologico un linguaggio comprensibile per l’uomo contemporaneo?
Conclusione:
- Il linguaggio paradossale è da considerare solo “un linguaggio” oppure — come pensava de Lubac —
la stesura stessa della realtà è paradossale?
Bibliografia:
BALTHASAR, H. U. VON. Teologica 1, Verità del mondo. Milano: Jaca Book, 2010.
CAPIZZI, NUNZIO. “Un teologare nella fedeltà alla Parola.” Gregorianum 90, no. 1 (2009): 180–186.
CIOLA, NICOLA. Paradosso e mistero in Henri de Lubac. Roma: Pontificia Università Lateranense,
1980.
JESÚS VILLAGRASA, L. C. “La teologia negativa secondo Hans Urs von Balthasar.” Alfa Omega 20,
no. 3 (2017): 585–611.
MACQUARRIE, JOHN. God-Talk: An Examination of the Language and Logic of Theology. London:
SCM Press Ltd, 1967.
MAZZILLO G., ed., Parlare di Dio. Possibilità, percorsi, fraintendimenti (Corso di aggiornamento
dell’Associazione teologica italiana, Roma 28-30 dicembre 1998), San Paolo, Cinisello Balsamo
2002.