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1. Introduzione
Le membrane a scambio protonico trovano oggi numerose applicazioni in processi di
separazione molecolare, sintesi chimica e produzione di energia [1]. Attualmente le
membrane di Nafion® e simili perfluoropolimeri solfonati, costituiscono la scelta più
frequente per queste applicazioni. Queste membrane hanno infatti una elevata conducibilità
protonica e capacità di scambio ionico, e sono caratterizzate da una ottima stabilità
chimica, termica e meccanica. Tuttavia questi materiali hanno dei costi molto elevati che
ne limitano l’uso inoltre, per alcune specifiche applicazioni quali le celle a combustibile ad
elettrolita polimerico (PEMFC), non presentano appropriate proprietà di trasporto di
materia. Le membrane di Nafion sono infatti caratterizzate da una elevata permeabilità al
metanolo e all’acqua che riducono l’efficienza del processo a causa di fenomeni di cross-
over [2].
Una interessante alternativa alle costose membrane di Nafion, sempre più investigata in
letteratura e nell’ambito di numerosi progetti di ricerca a livello internazionale, sono le
membrane a base di polieterchetoni solfonati caratterizzate da costi nettamente inferiori al
Nafion [3]. Queste membrane, sebbene presentino conducibilità protonica solitamente più
bassa rispetto al Nafion, sono però caratterizzate da una maggiore resistenza al trasporto di
acqua e metanolo, e pertanto meno sensibili a problemi di deumidificazione della
membrana e di cross-over del metanolo. Queste differenze sono legate alla diversa
microstruttura dei polieterchetoni rispetto al Nafion. Nei perfluoropolimeri solfonati si ha
la combinazione di regioni idrofobiche fluorurate e gruppi funzionali estremamente
idrofilici come i gruppi solfonici. In presenza di acqua i gruppi solfonici si aggregano
dando luogo a dominii idrofilici connessi da canali più ampi e meno ramificati rispetto a
quelli che si originano nei polieterchetoni solfonati. Nei polieterchetoni c’è infatti una
minore separazione tra regioni idrofiliche e idrofobiche a causa della minore idrofobicità
della catena polimerica e della minore acidità dei gruppi solfonici. Ne risulta una
microstruttura meno flessibile con canali più stretti e ramificati, che offrono una maggiore
resistenza al passaggio di acqua e metanolo (Figura 1).
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O O
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Figura 2. Unità strutturale del PEEK-WC
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- Programma di ricerca -
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O SO3H
O O
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- Programma di ricerca -
Nel presente progetto, allo scopo di migliorare le prestazioni delle membrane di SPEEK-
WC si vogliono preparare nuove membrane ibride usando additivi inorganici superacidi
quali l’acido fosfotungstico (H3PW12O40), acido silicotungstico (H4SiW12O40) e acido
fosfomolibdico (H3PMo12O40) [11, 12].
Nella fase terminale del lavoro di ricerca verranno realizzate delle MEA (membrane
electrode assembly) con le membrane ritenute migliori, mediante tecnica di pressa a caldo
su elettrodi Etek® ELAT caricati con catalizzatori a base di Pt [13]. Le MEA verranno
testate in celle a combustibile alimentate ad idrogeno e a metanolo diretto, e i risultati
verranno comparati in termini di potenza e densità di corrente prodotta con MEA realizzate
utilizzando membrane commerciali di Nafion.
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- Programma di ricerca -
3. Risultati attesi
Vista la crescente necessità di nuove fonti di energia efficienti e a basso impatto
ambientale, le celle a combustibile costituiscono oggi un attivo campo di ricerca. Tra
queste le PEMFC, risultano particolarmente adatte per applicazioni nel settore
automobilistico e in piccoli dispositivi elettrici portatili, date le basse temperature operative
(70-110°C), la loro compattezza e l’assenza di liquidi corrosivi come nelle AFC (alkali fuel
cell) e PAFC (phosphoric acid fuel cell). Tuttavia la diffusione su larga scala delle PEMFC
è limitata principalmente dagli elevati costi delle membrane a scambio protonico e, in
molti casi, da una insufficiente stabilità a lungo termine delle stesse. Per tale motivo i
risultati attesi dalla presente ricerca sono di notevole importanza , non solo ai fini di
pubblicazioni in riviste internazionali nel settore energetico e della scienza dei materiali,
ma anche per possibili applicazioni industriali.
Referenze
[1] H. Strathmann. Ion-exchange membrane separation processes. Membrane Science and
Technology Series, Elsevier (2004)
[2] K. D Kreuer. On the development of proton conducting polymer membranes for
hydrogen and methanol fuel cells. Journal of Membrane Science 185 (2001) 29-39
[3] B. Smitha, S. Sridhar, A:a: Khan, Solid polymer electroòyte membrane for fuel cell
applications – a review, Journal of Membrane Science 259 (2005) 10-26
[4] E. Fontananova, A. Basile, A. Cassano and E. Drioli, Preparation of polymeric
membranes entrapping β-cyclodextrin and their molecular recognition of naringin, Journal
of Inclusion Phenomena and Macrocyclic Chemistry, 47 (2003) 33-37.
[5] M. Mulder, Basic principles of membranes technology, Kluwer, Dordrecht, 1996
[6] F. Tasselli, J.C. Jansen, E. Drioli, PEEKWC ultrafiltration hollow fibre membranes:
preparation, morphology and transport properties J. Appl. Polym. Sci, 91 (2004), 841-
853.
[7] J.C. Jansen, M. Macchione, E. Drioli, High flux asymmetric gas separation membranes
of modified poly(ether ether ketone) prepared by the dry phase inversion technique,
Journal of Membrane Science 255 (2005) 167–180
[8] F. Trotta, E. Drioli, G. Moraglio, E. Baima Poma, Sulfonation of Polyetheretherketone
by Chlorosulfuric Acid. Journal of Applied Polymer Science. 70 (1998) 477-482
[9] E. Drioli, A. Regina, M. Casciola, A. Oliveti, F. Trotta, T. Massari, Sulfonated PEEK-
WC membranes for possible fuel cell applications, J. Membr. Sci. 228 (2004) 139
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