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Supporto vitale
cardiovascolare avanzato
Autovalutazione
pre-corso scritta
Dicembre 2013
a. Esecuzione di una RCP energica per almeno 5 minuti prima di tentare la defibrillazione
b. Inserimento di un tubo ET seguito dal tentativo di defibrillazione
c. Somministrazione di un massimo di 3 pugni precordiali, mentre si osserva la risposta del
paziente sul monitor
d. Inizio di cicli di RCP mentre si predispone il defibrillatore all'uso nel modo più tempestivo
possibile
2. Un paziente in arresto cardiaco arriva al dipartimento d'emergenza con PEA e una frequenza
cardiaca di 30 battiti/min. La RCP continua, è confermato il corretto posizionamento del tubo
ET ed è stato reperito l'accesso EV. Qual è il farmaco più appropriato da somministrare a
questo punto?
3. Qual è il vantaggio di utilizzare una defibrillazione a mani libere con placche adesive piuttosto
che con piastre impugnabili?
a. Le placche adesive erogano una quantità di energia superiore rispetto alle piastre.
b. Le placche adesive aumentano l'arco elettrico.
c. Le placche adesive consentono una defibrillazione più rapida.
d. Le placche adesive sono dotate di adattatori universali e funzionano con qualsiasi apparecchio.
a. Richiesta all'operatore incaricato della gestione delle vie aeree di intubare rapidamente il
paziente prima del tentativo di defibrillazione
b. Scollegamento delle derivazioni del monitor per evitare che la scarica apporti danni al monitor
c. Proseguimento delle compressioni mentre il defibrillatore è in carica
d. Controllo del polso mentre il defibrillatore è in carica
5. Una donna con un'anamnesi di TSV a complessi stretti arriva al dipartimento d'emergenza. È
vigile e orientata ma pallida. La frequenza cardiaca è di 165 battiti/min e l'ECG mostra TSV. La
pressione arteriosa è 105/70 mmHg. L'accesso EV è stato reperito. Qual è il trattamento
iniziale più appropriato?
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6. Quale dei seguenti è unerrorefrequente, ma a volte fatale, commesso nella gestione
dell'arresto cardiaco?
a. Intubazione dell'esofago
b. Intubazione del bronco principale sinistro
c. Intubazione del bronco principale destro
d. Pneumotorace iperteso bilaterale
10. Durante il trattamento di un paziente in arresto cardiaco da FV che persiste dopo 2 scariche,
si valuta la somministrazione di vasopressina EV. Quale Linea Guida relativa all'uso di
vasopressina è vera?
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11. Quale, tra le seguenti cause della PEA, risponde con più probabilità al trattamento immediato?
12. Quale, tra le combinazioni farmaco-dose riportate di seguito, è quella raccomandata come
trattamento iniziale per un paziente in asistolia?
13. Un paziente con una frequenza cardiaca di 40 battiti/min lamenta dolore toracico. È confuso e
il pulsossimetro mostra una saturazione dell'ossigeno pari al 91% in aria ambiente. In seguito
all'erogazione di ossigeno, qual è il primo farmaco che occorre somministrare?
14. Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente le ventilazioni che occorre eseguire
dopo l'inserimento di un tubo ET, il cuffiaggio e la verifica del posizionamento del tubo?
a. È necessario eseguire 1 ventilazione ogni 6-8 secondi (da 8 a 10 ventilazioni al minuto) senza
pause delle compressioni toraciche.
b. È necessario eseguire le ventilazioni il più rapidamente possibile purché si verifichi il
sollevamento del torace dopo ciascuna ventilazione.
c. È necessario eseguire le ventilazioni con un volume corrente pari a 3-5 ml/kg.
d. È necessario eseguire le ventilazioni in aria ambiente fino a escludere un'eventuale COPD.
15. Un paziente nel dipartimento d'emergenza lamenta dolore toracico retrosternale acuto
oppressivo insorto da 30 minuti. La pressione arteriosa è 110/70 mmHg, la frequenza cardiaca
è di 58 battiti/min e il monitor mostra bradicardia sinusale regolare. Nonostante siano stati
somministrati 325 mg di acido acetilsalicilico per via orale, 4 l/min di ossigeno con cannula
nasale e 3 compresse di nitroglicerina sublinguale a 5 minuti di distanza l'una dall'altra, il
paziente continua ad avvertire forti dolori. Quale farmaco andrebbe somministrato a questo
punto in assenza di controindicazioni?
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16. Quale farmaco è utilizzato frequentemente nella gestione precoce dell'ischemia coronarica
acuta?
a. Bolo di lidocaina EV
b. Acido acetilsalicilico masticabile
c. ACE inibitore orale
d. Calcio-antagonista somministrato per via orale
17. Un uomo di 50 anni, che presenta sudorazione intensa e ipertensione, lamenta dolore toracico
retrosternale oppressivo ed è gravemente dispnoico. Ha un'anamnesi di ipertensione. A casa
ha assunto 2 compresse di acido acetilsalicilico masticabile a basso dosaggio e al momento
gli viene erogato ossigeno. Quale, tra le sequenze di trattamento descritte di seguito, è quella
più appropriata a questo punto?
a. Somministrazione EV di un calcio-antagonista
b. Stimolazione transcutanea a 85/min
c. Angioplastica coronarica percutanea (PCI)
d. Somministrazione di fibrinolitici
19. Una donna di 70 anni lamenta una cefalea moderata e ha difficoltà a camminare. Presenta una
paralisi facciale, un eloquio confuso e difficoltà a sollevare il braccio destro. Sostiene che
assume "diversi farmaci" per l'ipertensione arteriosa. Quale tra le azioni riportate di seguito è
quella più appropriata in questo momento?
a. Dopo aver attivato il sistema di risposta alle emergenze, si informa l'operatore che si necessita
di assistenza per una donna che mostra segni e sintomi di emorragia subaracnoidea acuta.
b. Dopo aver attivato il sistema di risposta alle emergenze, si informa l'operatore che si necessita
di assistenza per una donna che mostra segni e sintomi di stroke.
c. Dopo aver attivato il sistema di risposta alle emergenze, si somministrano alla donna 325 mg di
acido acetilsalicilico.
d. Con la propria automobile, si trasporta la donna in un dipartimento d'emergenza vicino.
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20. Quale sequenza di valutazione è opportuno eseguire per una donna di 70 anni, arrivata da
45 minuti al dipartimento d'emergenza, che presenta insorgenza rapida di cefalea, eloquio
confuso e ipostenia del braccio e della gamba destri? Anamnesi, esame fisico, valutazioni
neurologiche e
21. Quale ritmo indica la necessità di stimolazione transcutanea nel caso in cui l'atropina non sia
efficace?
22. Quale causa di asistolia in ambiente extra-ospedaliero risponde con più probabilità al
trattamento?
23. Una donna di 34 anni con un'anamnesi di prolasso della valvola mitrale si presenta al
dipartimento d'emergenza con palpitazioni. I segni vitali sono i seguenti: frequenza cardiaca
di 165 battiti/min, frequenza respiratoria di 14 atti/min, pressione arteriosa di 118/92 mmHg e
saturazione dell'ossigeno pari al 98% in aria ambiente. L'esame obiettivo polmonare è
normale e la paziente non presenta dispnea da sforzo. L'ECG e il monitor mostrano
tachicardia regolare a complessi stretti. Quale condizione descrive meglio la situazione?
a. TSV stabile
b. TSV instabile
c. Frequenza cardiaca appropriata per la condizione clinica
d. Tachicardia secondaria a funzione cardiovascolare ridotta
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25. È in corso la preparazione alla cardioversione su una donna di 48 anni con tachicardia
instabile. Il monitor/defibrillatore è in modalità di sincronizzazione. La paziente diventa
improvvisamente incosciente e non presenta polso. Allo stesso tempo il ritmo diventa
irregolare e caotico, simile a quello di una FV. Il defibrillatore è caricato a 200 J, viene
premuto il pulsante di SCARICA ma il defibrillatore non eroga la scarica. Perché?
a. TSV
b. Blocco AV di secondo grado
c. PEA
d. Tachicardia monomorfa a complessi larghi con polso
27. Sono in corso compressioni toraciche e ventilazioni efficaci con sistema pallone-maschera
su un paziente senza polso. L'ECG mostra bradicardia sinusale a una frequenza di
30 battiti/min. Qual è l'azione da intraprendere successivamente?
a. Somministrazione EV di atropina, 1 mg
b. Avvio della stimolazione transcutanea a una frequenza di 60 battiti/min
c. Avvio di un'infusione EV di dopamina da 15 a 20 mcg/kg al minuto
d. Somministrazione EV di adrenalina, 1 mg
28. Ai pazienti riportati di seguito è stato diagnosticato stroke ischemico acuto. Quale può essere
un candidato alla terapia fibrinolitica EV?
a. Una donna di 73 anni che vive sola ed è stata trovata priva di coscienza da un vicino
b. Un uomo di 65 anni che si è presentato al dipartimento di emergenza circa 5 ore dopo l'esordio
dei sintomi
c. Una donna di 62 anni che si è presentata 1 ora dopo l'esordio dei sintomi
d. Un uomo di 58 anni a cui sono state diagnosticate ulcere emorragiche 1 settimana prima
dell'esordio dei sintomi
29. Una donna di 25 anni si presenta al dipartimento d'emergenza sostenendo di avere un nuovo
episodio di TSV. L'anamnesi medica comprende uno studio di stimolazione elettrofisiologica
che ha confermato una tachicardia da rientro, l'assenza di sindrome di Wolff-Parkinson-White
e l'assenza di pre-eccitazione. La frequenza cardiaca è di 180 battiti/min. La paziente riferisce
palpitazioni e lieve dispnea. Le manovre vagali con massaggio del seno carotideo non hanno
alcun effetto sulla frequenza cardiaca o sul ritmo. Qual è l'intervento successivo più
appropriato?
a. Cardioversione
b. Diltiazem EV
c. Propranololo EV
d. Adenosina EV
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30. Un paziente con frequenza cardiaca di 30-40 battiti/min presenta vertigini, arti freddi e sudati
e dispnea. Avete a disposizione tutti i possibili trattamenti. Qual è la prima azione da
intraprendere?
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Identificare i ritmi riportati di seguito:
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