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FEDERAZIONE ITALIANA METALMECCANICI

Segreteria Generale
Corso Trieste, 36 – 00198 ROMA
06 85262 450 – fax 06 85262 452 – www.fim.cisl.it

Lettera alle lavoratrici e ai lavoratori Metalmeccanici

Care lavoratrici, cari lavoratori,


vi scriviamo per spiegare in modo più diretto le ragioni che hanno convinto la
Fim Cisl a sottoscrivere l’accordo Fiat di Pomigliano e a negoziare con
Federmeccanica le clausole che potranno permettere alla contrattazione aziendale e
territoriale le deroghe al Ccnl, finalizzate alla difesa e alla salvaguardia dei posti di
lavoro.
Dobbiamo intanto sgombrare il campo dalle cose non vere che sono state dette e che
stampa e telegiornali hanno purtroppo diffuso e amplificato.

L’ accordo per Pomigliano


Nell’accordo non c’è alcuna violazione dei diritti dei lavoratori e tantomeno violazione
del diritto di sciopero: anche nella normativa sulla malattia non c’è rischio di
licenziamento.
E’ vero invece che l’accordo prevede una turnistica più impegnativa, maggior
flessibilità e impegni per ridurre le forme anomale di assenteismo.
Se le percentuali di assenze toccano punte tra il 20 e il 30% in occasione degli
scioperi e manifestazioni elettorali o sportive questo comportamento danneggia tutti i
lavoratori e rappresenta una forma anomala di assenteismo che non c’entra niente
con la doverosa tutela di chi è malato.
Sono previste nuove regole nei rapporti tra sindacato e aziende che prevedono
possibili sanzioni per i sindacati che non rispettano gli impegni presi: un sindacato
serio e che firma accordi non ha paura di rispettarli.

Le deroghe al Contratto Nazionale


Le deroghe al Ccnl sono uno strumento straordinario e saranno rese possibili solo
per situazioni straordinarie: aziende in crisi o rischio chiusura nelle quali occorra
difendere l’occupazione o importanti programmi di investimento che generano nuova
occupazione sono le situazioni nelle quali si potranno definire deroghe.
Le deroghe dovranno essere negoziate e definite a livello territoriale, sulla base di
specifiche situazioni aziendali con il coinvolgimento delle Rsu interessate; inoltre gli
accordi, per essere validi, dovranno essere successivamente verificati e autorizzati
da una apposita Commissione Paritetica Nazionale
.Non c’è quindi nessuna generalizzazione delle deroghe e nessun diritto dei lavoratori
verrà messo in discussione.
Il ruolo di garanzia della Commissione Nazionale eviterà il rischio di eccessive
diversità a livello territoriale.

I compiti del sindacato


Sarebbe stato anche per la Fim Cisl più facile non fare l’accordo di Pomigliano e non
discutere con Federmeccanica di deroghe al Ccnl. Avremmo potuto sottrarci anche
noi, al ruolo autentico del Sindacato che è quello di chi assume la responsabilità di
fare trattative e accordi, nello specifico con Fiat e Federmeccanica.
Sarebbe stato forse più facile, ma di sicuro non sarebbe stata la cosa più seria e
giusta!
Ci siamo comportati come fanno unitariamente i sindacati delle altre categorie di Cgil,
Cisl e Uil e i più importanti sindacati metalmeccanici europei, che come noi sanno che
quando manca il lavoro e le prospettive di ripresa sono incerte, l’unica e vera priorità
per i sindacati è il lavoro da difendere e da creare.
Perché senza il lavoro non ci sono né diritti né retribuzioni e neanche il sindacato.
E quando le aziende vanno male si rischia il lavoro ed è difficile riuscire ad aumentare
le retribuzioni.
La situazione è difficile per tutti, per i lavoratori e anche per il sindacato
metalmeccanico.

Non ci sono ricette facili o soluzioni semplici da proporre. Di sicuro però, non è con gli
slogan e con la demagogia che potremo rilanciare l’industria e l’occupazione del
settore e tutelare gli interessi dei lavoratori.
Occorre al contrario che il sindacato stia sui tavoli delle trattative e faccia del proprio
meglio per creare condizioni più favorevoli alla ripresa del lavoro, senza comprimere
diritti ma, al contrario, rivendicando una redistribuzione più equa dei risultati
dell’impegno dei lavoratori,e nuovi rapporti sindacali più stabili e regolati, con meno
conflitto e più partecipazione dei lavoratori e del sindacato alle scelte e alla gestione
delle attività nell’azienda.

Richieste alla politica


La crisi ha evidenziato anche gravi responsabilità del Governo, che ha fatto poco o
nulla per sostenere la ripresa economica e il nostro sistema industriale; su questo
tema, siamo impegnati con la Cisl e con la Uil a rivendicare politiche di sostegno
all’industria e al lavoro e la riduzione della tassazione sul lavoro, sulle retribuzioni.,
sugli investimenti.
Il giorno 9 ottobre a Roma faremo, come Cisl insieme alla Uil, una grande
manifestazione nazionale per chiedere meno tasse e più lavoro ed una vera lotta
all’evasione fiscale.

Responsabilità, democrazia, rappresentanza


Con la Fiat abbiamo negoziato, come sempre facciamo con tutte le aziende; le
responsabilità che ci siamo assunti sono unicamente rivolte a sostenere e dare forza
al Progetto Fabbrica Italia a cui è legato il futuro della Fiat in Italia e l’occupazione del
settore.
Il consenso raccolto tra i lavoratori sull’accordo di Pomigliano è il miglior testimone
dell’apprezzamento del lavoro fatto con l’accordo.
Avremmo senz’altro preferito fare tutto questo unitariamente. Ci abbiamo provato e
insistito, nel rinnovo del Ccnl 2009 e nell’accordo di Pomigliano. Non ci siamo riusciti
e siamo consapevoli che questo è un problema per tutti. Perché sappiamo bene che
un sindacato diviso è più debole.
Lo sarebbe ancora di più se tutti insieme venissimo messi ai margini delle aziende e
nell’industria metalmeccanica, per effetto della mancata assunzione di responsabilità
verso le nuove sfide della competizione industriale, che non potranno essere
affrontate e vinte senza positive e più mature relazioni sindacali.
Stiamo facendo del nostro meglio per dare forza e prospettive al sindacato
metalmeccanico e per difendere gli interessi dei lavoratori.
Non siamo rassegnati a fare da soli e l’impegno per ricostruire migliori rapporti unitari
da parte nostra non verrà mai meno.

Se condividi i contenuti di questa lettera, sostieni nella tua azienda la Fim Cisl che
fa solo sindacato, dice parole di verità ai lavoratori e non va alla ricerca di comodi
applausi, e sa assumersi le responsabilità e fare accordi nell’unico interesse che
conta davvero per un sindacato: quello delle lavoratrici e dei lavoratori
metalmeccanici.

LA SEGRETERIA NAZIONALE DELLA FIM-CISL


Roma, 17 settembre 2010

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