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Deliberazione n.

298/2013/PRSP

REPUBBLICA ITALIANA
Corte dei conti
Sezione di controllo per la Regione siciliana
nell’adunanza del 16 ottobre 2013, composta dai seguenti magistrati:

Maurizio Graffeo - Presidente


Corrado Borruso - Consigliere - relatore
Francesco Albo - Primo Referendario

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visto il R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni;

vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;

visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo sostituito dal
decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;

visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni (T.U.E.L.);

visto, in particolare, l’art. 148 bis del T.U.E.L., introdotto dal decreto legge n. 174 del
10 ottobre 2012, convertito dalla legge n. 213 del 7 dicembre 2012;

visto l’art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria
2006);

visto, in particolare, l’art. 1, comma 610, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge
finanziaria 2006), il quale espressamente prevede che le disposizioni della predetta legge
“sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di
Bolzano compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti”;

vista la deliberazione di questa Sezione n. 204/2012/INPR del 30 luglio 2012 avente ad


oggetto “Linee guida cui devono attenersi, ai sensi dell’art. 1, commi 166 e 167, della legge
23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), gli organi di revisione economico-
finanziaria degli enti locali aventi sede in Sicilia nella predisposizione della relazione sul
rendiconto dell’esercizio 2011 e/o sul bilancio di previsione 2012”;

vista la nota della Sezione di controllo per la Regione siciliana del 21 agosto 2012, con
la quale è stata inoltrata al Sindaco e all’Organo di revisione economico-finanziaria del
Comune di Isola delle Femmine la precitata delibera n. 204/2012/INPR, nonché i relativi

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questionari ai fini della loro ritrasmissione, da parte del Collegio dei revisori, entro trenta
giorni dall’approvazione del consuntivo e/o del bilancio di previsione;

vista l'ordinanza del Presidente della Sezione di controllo n. 428/2013/CONTR. del 3


ottobre 2013, con la quale la Sezione del controllo è stata convocata il giorno 16 ottobre
2013 per gli adempimenti di cui al menzionato art. 148 bis del T.U.E.L.;

udito il relatore Consigliere dott. Corrado Borruso;

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L’art. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per l’anno
2006) ha previsto, ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica e del
coordinamento della finanza pubblica, l’obbligo, a carico degli organi di revisione degli enti
locali, di trasmettere alla Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dell’esercizio
di competenza e sul rendiconto dell’esercizio medesimo, formulato sulla base dei criteri e
delle linee guida definite dalla Corte.

Al riguardo, occorre evidenziare la peculiare natura di tale forma di controllo, ascrivibile


alla categoria del riesame di legalità e regolarità, in grado di finalizzare il confronto tra
fattispecie e parametro normativo all’adozione di effettive misure correttive funzionali a
garantire il rispetto complessivo degli equilibri di bilancio.

Questo nuovo modello di controllo, come ricordato dalla Corte costituzionale nella
recente sentenza n. 60/2013, configura, su tutto il territorio nazionale, un sindacato generale
ed obbligatorio sui bilanci preventivi e rendiconti di gestione di ciascun ente locale, finalizzato
a tutelare, nell’ambito del coordinamento di finanza pubblica, la sana gestione finanziaria del
complesso degli enti territoriali, nonché il rispetto del patto di stabilità interno degli obiettivi
di governo dei conti pubblici concordati in sede europea.

Esso si colloca nell’ambito materiale del coordinamento della finanza pubblica, in


riferimento agli articoli 97, primo comma, 28, 81 e 119 della Costituzione, che la Corte dei
conti contribuisce ad assicurare, quale organo terzo ed imparziale di garanzia dell’equilibrio
economico finanziario del settore pubblico e della corretta gestione delle risorse collettiva, in
quanto al servizio dello Stato - ordinamento.

Da ultimo, l’art. 148 bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, introdotto
dall’art. 3, comma 1, lettera e), del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con
modificazioni, dalla legge n. 213 del 7 dicembre 2012, ha inteso rafforzare il quadro dei
controlli e dei presidi della gestione delle risorse finanziarie pubbliche, nell’ambito di
inderogabili istanze unitarie nell’assetto policentrico della Repubblica.

Nel caso di accertamento, da parte della Sezione, di squilibri economico finanziari, della
mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità
della gestione finanziaria, o del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilità
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interno, è previsto, infatti, l’obbligo per gli enti interessati di adottare, entro sessanta giorni
dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i provvedimenti idonei a
rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio, da trasmettere alla Sezione
per le verifiche di propria competenza.

Ulteriori forme di tutela degli equilibri di bilancio sono state previste nel caso do
operazioni contabili prive di copertura o di cui sia accertata l’insostenibilità finanziaria.

Qualora le irregolarità esaminate dalla Sezione regionale non siano così gravi da
rendere necessaria l’adozione della delibera prevista dall’art. 148 bis, comma 3, del T.U.E.L.,
la natura collaborativi del controllo, anche in relazione alla previsione contenuta nell’art. 7,
comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131, suggerisce di segnalare agli Enti anche
irregolarità contabili non gravi o meri sintomi di precarietà, soprattutto se accompagnate e
potenziate da sintomi di criticità o da difficoltà gestionali, anche al fine di prevenire
l’insorgenza di situazioni di deficitarietà o di squilibrio, idonee a pregiudicare la sana gestione
finanziaria che deve caratterizzare l’amministrazione di ciascun Ente.

In ogni caso, l’Ente interessato è tenuto a valutare le segnalazioni che ha ricevuto ed a


porre in essere interventi idonei per addivenire al loro superamento.

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L’organo di revisione del Comune di Isola delle Femmine ha trasmesso la relazione sul
rendiconto 2011 e quella sul bilancio di previsione 2012, di cui all’art. 1, commi 166 e
167, della legge n. 266/2005 (legge finanziaria per l’anno 2006).

Dall’esame delle predette relazioni e dalla successiva istruttoria sono emerse le


seguenti criticità:

Rendiconto 2011:

1. notevole ritardo nell’approvazione del rendiconto 2011 rispetto ai termini di legge (1


ottobre 2012);
2. volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e
relative ai titoli I e III (con l'esclusione dell'addizionale Irpef) pari a 52,09% dei valori di
accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III (esclusi i valori dell'addizionale
Irpef);
3. ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento (pari
al 120,28%) (provenienti dalla gestione dei residui attivi) rapportata agli accertamenti
della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III;
4. volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento
(pari a 88,32%) degli impegni della medesima spesa corrente;

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5. anticipazioni di tesoreria non rimborsate al 31 dicembre 2011, superiori al 5% della spesa
corrente;
6. presenza di debiti fuori bilancio non segnalati dai Responsabili dei servizi, emersi in fase
di approvazione del Rendiconto di gestione 2012, per €629.000 ai quali si aggiungono
passività potenziali per €2.300.000 e spese per incarichi legali per €392.000 solo in
minima parte impegnati. I debiti riconosciuti nell’esercizio 2012 ammontano a €3.300;
7. necessità di verificare il rispetto del parametro di deficitarietà n. 6, relativo al rapporto
della spesa per il personale sulle entrate correnti, la percentuale indicata del 36,69% è
impropriamente determinato rapportando la spesa per il personale depurata delle
componenti da escludere sulle entrate correnti;
8. irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi e mancato rispetto del
principio di tassatività di cui al principio contabile 2.25 delle “altre spese per servizi conto
terzi” in particolare:

- liquidazione borsa di studio,


- liquidazione fatture relative al servizio di pulizia dei locali;
- spese per pagamento manifestazioni santo patrono;

9. bassa capacità di riscossione dei proventi derivanti da proventi da recupero evasione


tributaria,
Riscossioni
Residui al 1 al %
gennaio 2012 31/12/2012 riscossione
ICI 142.253,00 13.188,86 9,27%
TARSU 131.822,79 6.221,88 4,72%
Proventi CdS 2.092.325,52 33.109,18 1,58%
10. mancato aggiornamento del conto del patrimonio come previsto dall’art. 230 TUEL;
11. debiti nei confronti della Società ATO 1 PA per €4.986.963,28, per i quali non si riscontra
in bilancio un corrispondente importo di residui passivi che ammontano a €
3.094.130,15;

Le criticità di cui ai punti 2, 3, 5, 6, 8, 9 sono stati oggetto di specifica pronuncia in sede di


esame sul rendiconto 2010 (delibera n. 139/2012/PRSP).

Bilancio di Previsione 2012:

1. mancata approvazione del programma degli incarichi di collaborazione previsto dall’art.


42 comma 2 lettera b) del TUEL ;
2. equilibri di bilancio garantito dal ricorso a entrate correnti aventi carattere non ripetitivo e
forte squilibrio tra entrate e spese correnti aventi carattere non ripetitivo;

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3. bassa capacità di riscossione dei proventi da sanzioni amministrative pecuniarie per
violazione del codice della strada e da recupero evasione tributaria;
4. reiterato ricorso ad anticipazioni di tesoreria; al 31/12/2012 le anticipazioni inestinte
ammontano a €1.068.861,88;
5. mancato rispetto del limite di spesa per il personale di cui all’art. 1 comma 557 della
legge 296/2006;

Le criticità di cui ai punti 3, 4 e 5 sono stati oggetto di specifica pronuncia in sede di esame
sul rendiconto 2010 (delibera n. 139/2012/PRSP).

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All’ adunanza pubblica del 16 ottobre 2013, per l’Amministrazione, che non ha
depositato memorie, sono presenti il Segretario generale, D.ssa Sonia Acquado, ed il
Responsabile dei Servizi finanziari, Dr. Ignazio Tabone, i quali hanno inteso solo riferire che
il rapporto tra le spese per il personale e quelle correnti è stato determinato dal pagamento
di una notevole somma arretrata corrisposta ad un dipendente, consegnando, nella
circostanza, uno specchio riepilogativo.

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Alla luce di quanto sopra, il Collegio ritiene che permangano tutte le criticità evidenziate nei
punti sopra indicati.

P. Q. M.

All’esito della verifica sul rendiconto 2011 e sul bilancio di previsione 2012 accerta, per quel
che riguarda:

- il rendiconto 2011, il permanere delle criticità 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 8, 10 e 11;

- il bilancio di previsione 2012, il permanere delle criticità 1, 2, 3, 4 e 5.

ORDINA

che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente
pronuncia sia comunicata alla Commissione straordinaria ed all’organo di revisione del
Comune di Isola delle Femmine (PA) per le necessarie misure correttive

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DISPONE

che l’Ente trasmetta a questa Sezione di controllo le misure correttive adottate dalla
Commissione straordinaria entro i termini di cui all’art. 148 bis, comma 3, del T.U.E.L., ai
fini della relativa verifica.

L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

(Corrado Borruso) (Maurizio Graffeo)

Depositato in Segreteria il 22 ottobre 2013


Per IL DIRIGENTE
(Gabriella Vincenti)

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