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GUGLIELMO OBERDAN opportuno stipulare con l'Austria e la Germania


Patriota italiano - Martire irredentista triestino un trattato, detto della "Triplice Alleanza", che
serve come punto fermo per un assestamento alla
recita Sergio Colini sua azione internazionale, da cui partire per raf-
forzare la sua posizione fra le grandi Potenze.
Con questo significato è accolta dal Parlamen-
to Italiano, da Destra e da Sinistra rimanendo
l'opposizione dei Radical--Repubblicani, che ac-
centuarono la loro opposizione agli Imperi Cen-
trali e trarranno dal sacrificio di Oberdan nuovo
Nasce a Trieste il 1° febbraio 1858 nell' at- impulso a iniziative e manifestazioni di carattere
irredentistico.
tuale via Carpison n° 16 da Valentino Falsier di
Noventa sul Piave, che non conosce mai perché Al mantenimento dei buoni rapporti di ami-
abbandonato dalla nascita alle tenerezze della cizia raggiunti, Vienna impone la diretta ed am-
madre goriziana Giuseppina Oberdank, cog- pia collaborazione di Roma nella lotta contro
nome che gli verrà imposto, ma a cui lui stesso l’irredentismo. Proibito parlare di Trento e di
toglierà la "kappa" finale. Trieste. Era necessario come l’Oberdan pensava
Viene battezzato il 7 febbraio successivo nella convinto, di porre tra l’Italia e l’Austria il cada-
Chiesa di S.Antonio Nuovo con i nomi di Dioni- vere di un martire triestino.
sio - Guglielmo - Carlo . Il 2 giugno 1882 muore Giuseppe Garibaldi,
Vive e studia a Trieste alla Scuola Tecnica e nel quale poteva mantenersi viva la causa di
poi, per distinzione, al Politecnico di Vienna in Trento e di Trieste; colui che da Caprera ave-
qualità di studente d'ingegneria. va incitato la gioventù italiana alla diserzione
Nel 1878, a seguito della preannunciata dall’esercito imperiale austriaco con il richiamo:
occupazione della Bosnia-Erzegovina da “Ai monti, ai monti! Trentini, Triestini, Istriani e
parte dell'Austria-Ungheria, cui il Congresso di Goriziani!”. Ed il successivo 10 giugno, a Roma
Berlino ha affidato l'amministrazione fiduciaria, durante le imponenti onoranze all’Eroe dei Due
è chiamato alle armi, ventenne, per vestire la di- Mondi, Oberdan sfila nel corteo con la bandiera
visa del 22° Reggimento Weber. triestina completamente avvolta in un velo nero,
Ma rientrato a Trieste, nella notte tra il 16 ed tenendo il vessillo sulle proprie spalle a sfidare il
il 17 luglio fugge assieme a Rocco Tamburlini e decreto ministeriale e la forza pubblica.
Nicolò Predonzani, entrambi di Pirano d' Istria, Una situazione di drammatico stallo, per cui
a bordo di una piccola barca a vela. Navigando Oberdan, che tempo addietro aveva detto in un
per tre notti e tre giorni, approdano sulla costa convivio a Jesi che “s’augurava di andare a Tri-
italiana tra Fano e Sinigallia accolti da esponenti este o con la camicia rossa o con la regia assisa
dell'immigrazione politica nel Regno. (Divisa Militare)” scrive ora che: ”nulla convien
Il suo sogno è Roma e dopo un mese circa vi più sperare nell’ Italia ufficiale; occorre pertanto
si trasferisce, lavorando e studiando in mezzo a risvegliare gli entusiasmi fra gli italiani dando
notevoli ristrettezze, meditando il proprio sacri- dei martiri alla santa causa “, riandando in prat-
ficio per la causa dell' irredentismo. ica a quanto affermato da Mazzini: “ Il martirio
Nel 1881, la Francia occupa militarmente la non è sterile, mai! L’Italia vivrà quando gli Ital-
Tunisia, tradizionale sponda di interessi italiani; iani avranno imparato a morire. E per ciò non v’è
conseguentemente il Governo Italiano ritiene altro insegnamento che l’esempio”.
Parte da Roma il 14 settembre con l’amico Do-
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nato Ragosa di Buie d’Istria, prescelto all’ultima stessa linea, il consigliere aulico Karl Wolfarth,
ora tra i molti emigrati che gli si erano offerti, Reggente dell’Ufficio di Polizia internazionale:
deciso ad attentare alla vita dell’imperatore Fran- «...Oberdank è stato arrestato per il tentativo;
cesco Giuseppe la cui visita ufficiale a Trieste ma il delinquente che lanciò la prima bomba il
è stabilita per il 17 settembre 1882. Viene però 2 agosto e che pertanto compì il fatto e uccise
tradito e denunciato dall’ avv. triestino Giuseppe delle persone ed è tuttora libero e non potè finora
Fabris Basilisco al soldo austriaco, suo ex com- venire arrestato ».
pagno di studi, e dall’ungherese F.de Gyra, già Infine, dopo che il Consiglio di guerra di Vi-
ufficiale garibaldino. enna, ha respinto la domanda di grazia inoltrata
Nel pomeriggio del 16 settembre durante dalla madre e caldeggiata da personalità quali
una breve sosta a Ronchi all’osteria di Giovan- Giosuè Carducci ed Emile Zolà, viene impic-
ni Bermi viene arrestato e, trovato in possesso cato il 20 dicembre 1882 nel cortile della stessa
di due bombe; trascinato a Trieste e rinchiuso Caserma Grande.
nelle carceri dell’allora Caserma Grande di via Importante la testimonianza dell’Ispettore
del Torrente, (oggi via Giusuè Carducci - Piazza Superiore della Polizia Dompack: «ai piedi del
Guglielmo Oberdan ). patibolo fu letta all’imputato ancora una volta la
Processato, è condannato al capestro, con sentenza di morte e dopo la lettura, mentre da
Sentenza del Tribunale Militare Supremo di Vi- parte del boia e dei suoi aiutanti gli venivano
enna in data 4 novembre 1882, per aver avuto l’ messe addosso le catene lo si sentiva ripetuta-
intenzione di uccidere. Da aggiungere che, nei mente e con forza gridare :
suoi interrogatori non aveva accusato mai nes- ”Viva l’Italia” - “Viva Trieste Libera” -” Fuo-
suno: «desidero piuttosto la morte che fare il ri lo straniero” , - finché gli morirono nella stro-
delatore -– ho confessato tutto ciò che può solo zza tra il rullo dei tamburi !».
nuocermi ». Ed a sostegno, non solo le parole « Ogni giovane che crede nello Spirito guarda
del Carducci (“ Egli andò non per uccidere ma a OBERDAN »: Cosi’ si espresse Scipio Slata-
per essere ucciso “), ma anche il giudizio sulle fi- per uno degli Eroi del Carso ed ardente patriota
nalità dell’Oberdan espresso persino dal Ministro Triestino.
per gli Affari Esteri austriaco Wohlfart da Vienna:
“che non si trattasse di un attentato diretto contro NB: nulla attesta circa il suo sentimento po-
S.M. l’Imperatore ma di diimostrazione diretta a litico.In un convivio a Iesi concludendo il suo
turbare le solennità... « Come affermerà lo stes- discorso : « mi auguro di andare a Trieste o con
so Direttore di Polizia di Trieste, Carlo Pinkler, la camicia rossa o con la regia assisa »
scrivendo “ che la spedizione di G. Oberdan non Nevio Mastrociani Bertola
abbia avuto per iscopo un attentato alla persona Trieste 2006
di S.M. l’Imperatore, di ciò sono completamente
convinto... »
Prima dell’esecuzione, si tenta di attribuire
ad Oberdan anche la responsabilità di un atten-
tato, con morti e feriti tra la folla, avvenuto in
via del Corso a Trieste il 2 agosto, ma alla fine
« non è dimostrata la sua presenza sul luogo del
delitto, non la sua partecipazione al crimine, né
accertato un concorso positivo dell’attentato »
conclude 1’I.R. Corte suprema militare. E, sulla
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