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Vol. 3, n.

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Marzo - Aprile 2010

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PILLOLE DI METODOLOGIA DELLA RICERCA


Architettura della ricerca clinica
Come scegliere il disegno di studio appropriato?

Nel 1985 David Sackett et coll. con il libro “Clinical 1. Studi osservazionali
Epidemiology: a basic science for clinical medicine”, Sono caratterizzati dall’assenza di intervento attivo da
gettava le basi del critical appraisal, strumento chiave parte dei ricercatori, che si limitano a osservare i fe-
dell’Evidence-based Medicine, di fatto figlia legittima nomeni.
dell’epidemiologia clinica. Le regole del critical apprai- 1.1. Studi descrittivi
sal e la metodologia della ricerca clinica sono infatti I ricercatori osservano e descrivono, senza effettuare
strettamente condizionate dalle regole dell’epidemiolo- analisi statistiche: classicamente comprendono i case
gia clinica che ispirano i due obiettivi della pillola: reports e le serie di casi (case series); in realtà anche
• classificare i disegni di studio che appartengono alla alcuni studi trasversali di prevalenza appartengono a
ricerca primaria quantitativa, senza approfondire le questa categoria. Anche se collocati nella parte inferiore
numerose varianti; della gerarchia delle evidenze, gli studi descrittivi rivesto-
• definire per quali quesiti di ricerca possono essere no un ruolo importante nel riconoscimento di nuove ma-
utilizzati i vari disegni di studio, abbandonando lattie e di presentazioni insolite in malattie frequenti, oltre
definitivamente l’immagine di una gerarchia delle che per l’identificazione di nuovi fattori di rischio, inclusi
evidenze identica per tutti i quesiti clinici. gli effetti avversi dei farmaci e di altri interventi sanitari.
Un frequente errore nella loro interpretazione è sovrasti-
Definizioni
marne l’importanza dei risultati; in realtà, le ipotesi gene-
Ricerca (clinica) primaria. Comprende tutti gli stu-
rate dagli studi descrittivi dovrebbero essere testate, pri-
di, osservazionali e sperimentali, condotti sul genere
ma di generalizzarne i risultati, mediante studi analitici.
umano: dal case-report al mega-trial.
Ricerca secondaria. Ha l’obiettivo di integrare i ri- 1.2. Studi analitici
sultati degli studi primari attraverso la loro ricerca, In questi studi i ricercatori non si limitano a osservare e
valutazione critica, selezione e sintesi. Comprendono descrivere, ma analizzano i dati delle osservazioni. For-
le revisioni sistematiche (con o senza meta-analisi), le malmente tali studi prevedono un gruppo di confronto/
linee guida, i report di health technology assessment, le controllo (figura), ma in realtà alcuni di essi vengono
analisi economiche, le analisi decisionali. condotti su un solo gruppo di pazienti, per cui gli studi
Ricerca quantitativa. Studia e misura l’entità dei analitici, rispetto a quelli descrittivi, si caratterizzano per
fenomeni attravero gli studi osservazionali e speri- l’impiego di analisi statistiche.
mentali. Studi di coorte. Sono divisi in due categorie:
Ricerca qualitativa. Studia il perchè accadono i fe- • Con coorte parallela. Possono essere utilizzati sia per
nomeni, utilizzando questionari e interviste strutturate. valutare l’efficacia degli interventi sanitari (quando i trial
Nella figura (modificata da Grimes DA, et al. Lan- non sono fattibili per ragioni etiche e/o organizzative), sia
cet 2002), sono schematizzati gli studi analizzati dalla per rispondere a quesiti di eziologia/rischio. In entrambi i
pillola, che appartengono alla ricerca primaria quan- casi, accanto alla coorte di soggetti esposti al trattamento
titativa. o al fattore di rischio viene osservata una coorte parallela
di soggetti non esposti (concurrent cohort). Generalmente
I quesiti di ricerca
sono prospettici, ma talora possono essere retrospettivi.
Uno studio clinico può rispondere ad una delle seguenti
• Senza coorte parallela. Vengono generalmente
categorie di research questions, ciascuna delle quali ha
utilizzati per rispondere a quesiti di prognosi, arruolando
specifici obiettivi:
pazienti allo stesso stadio di malattia in una “coorte di
• Eziologia: valutare la responsabilità eziologica dei
partenza” (inception cohort). I pazienti vengono seguiti
fattori di rischio di malattia.
prospetticamente sia per misurare l’incidenza degli esiti
• Diagnosi: valutare l’accuratezza dei test diagnostici.
nella storia naturale della malattia, sia per identificare il
• Prognosi: valutare la storia naturale di malattia e la
“peso” dei fattori prognostici, per lo sviluppo successivo
potenza dei fattori prognostici.
di modelli predittivi. Gli studi di prognosi possono anche
• Terapia: valutare l’efficacia degli interventi sanitari
essere retrospettivi, ma loro validità interna diminuisce
preventivi, terapeutici, assistenziali, educazionali,
notevolmente.
riabilitativi, palliativi, etc.

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I ricercatori assegnano
attivamente un intervento?

Sì No

STUDIO SPERIMENTALE STUDIO OSSERVAZIONALE

Gruppo di controllo? Gruppo di confronto?

Sì No Sì No

Trial non controllato STUDIO ANALITICO STUDIO DESCRITTIVO

Assegnazione random? Direzione?

Studio trasversale* Serie di casi Case report


Sì No

Trial controllato Trial controllato Studio Studio Studio


randomizzato non randomizzato di coorte caso-controllo trasversale*
Esposizione  Esito Esposizione  Esito Esposizione ed esito
allo stesso tempo

*descrittivo o analitico a seconda del metodo di analisi dei dati

Studi caso-controllo. Studi retrospettivi che con- Trial controllati non randomizzati. Sono caratte-
frontano due gruppi idealmente identici per caratte- rizzati dalla presenza di un gruppo di controllo, i cui esi-
ristiche cliniche, demografiche, socio-economiche: i ti vengono confrontati con quelli del gruppo dei pazienti
“casi” che presentano uno specifico esito d’interesse e trattati. L’assegnazione dei pazienti non è casuale.
i “controlli” che non presentano tale esito. In entram- Trial controllati randomizzati. Oltre che dalla pre-
bi i gruppi i ricercatori indagano - con questionari, senza di un gruppo di controllo sono caratterizzati dall’as-
analisi della documentazione clinica e di altri fonti - segnazione casuale dei pazienti attraverso le procedure
l’esposizione pregressa a specifici fattori di rischio po- di randomizzazione. Questa assicura che tutti i fattori
tenzialmente correlati con l’esito d’interesse. Gli studi prognostici - sia noti che sconosciuti - si distribuiscano
caso-controllo sono ideali per la ricerca eziologica, in equamente nei due gruppi di pazienti. Costituiscono il
particolare quando l’outcome è raro e l’esposizione può gold-standard della sperimentazione clinica per valutare
essere facilmente misurata. Rispetto agli studi di coor- l’efficacia degli interventi sanitari.
te prospettici con coorte parallela producono evidenze
Nino Cartabellotta
eziologiche meno robuste.
Direttore Scientifico GIMBE
Studi trasversali. In ambito clinico vengono utilizzati
per valutare l’accuratezza diagnostica dei test. Infatti,
il gold-standard della ricerca diagnostica è uno studio Per saperne di più
trasversale (cross-sectional) dove un gruppo di pazienti
Letture introduttive
con sospetto di malattia viene sottoposto, in maniera
cieca e indipendente, al test diagnostico in studio e al • Grimes DA, Schulz KF. An overview of clinical research: the lay
of the land. Lancet 2002;359:57-61.
gold-standard diagnostico di riferimento. Gli studi tra-
• Sackett DL, Wennberg JE.Choosing the best research design
sversali sono “puntuali” perchè esposizioni ed esiti ven-
for each question. BMJ 1997;315:1636.
gono misurati contestualmente.
Approfondimenti
2. Studi sperimentali
• Vandenbroucke JP. In defense of case reports and case series.
Definiti anche trial o sperimentazioni cliniche sono ca-
Ann Intern Med 2001;134:330-4.
ratterizzati dall’intervento attivo dello sperimentatore
• Grimes DA, Schulz KF. Descriptive studies: what they can and
e sono sempre prospettici. Tali studi comprendono tre cannot do. Lancet 2002;359:145-9.
varianti: • Grimes DA, Schulz KF. Cohort studies: marching towards out-
Trial non controllati. Il trattamento sperimentale vie- comes. Lancet 2002;359:341-5.
ne assegnato a tutti i pazienti elegibili consecutivamente • Schulz KF, Grimes DA. Case-control studies: research in rever-
osservati. In assenza del gruppo di controllo, l’efficacia se. Lancet 2002;359:431-4.
del trattamento sperimentale viene riportata come bene- • Sackett DL, Haynes RB. The architecture of diagnostic rese-
ficio assoluto (ad es. il 95% dei pazienti è guarito). arch. BMJ 2002;324:539-41.

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