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ASSEMBLEA POTERE AL POPOLO – ROMA TEATRO ITALIA 18/03/2018

Le parti in corsivo sono riprese da altre pubblicazioni sull’assemblea

Il resto sono appunti presi nel corso della stessa

INDIETRO NON SI TORNA!


Se Viola Carofalo, portavoce di Potere al Popolo, ancora non era certa del successo del partito,
durante l’assemblea del 18 marzo 2018 tenutasi a Roma al Teatro Italia, ha ricevuto certa conferma del
grande successo del neonato movimento, tanto da non poter nascondere una lacrima di commozione.

La pioggia insistente non ha fermato la folla di attivisti e nuovi sostenitori che, già dalle 9, ha iniziato a
riempire Teatro Italia in tutte le sue sale fino a riempire anche il marciapiede esterno. Una marea in
festa, un movimento che ora conosce i suoi grandi potenziali e non vuole di certo fermarsi.

Nonostante le difficoltà che Potere al Popolo ha incontrato durante la campagna elettorale, come la
mancata raccolta delle firme per le quattro circoscrizioni estere, un budget limitato e, in primis, l’essere
degli sconosciuti nel mondo politico dei “soliti noti”, la loro vittoria è innegabile.

Nell’arco di pochi mesi hanno saputo proporre un programma nuovo, se non tanto nei contenuti quanto
nei modi di attuazione, che ha addirittura destato la curiosità di autorevoli giornali esteri, oltre che quella
della stampa italiana. Organizzazione orizzontale è il concetto che sta alle fondamenta del partito, un
movimento che vuole partire dal popolo e che non ha leader, ma portavoce.

Anche se la struttura del partito, dice Viola, deve essere studiata in modo più approfondito per
democratizzare più profondamente i processi e le decisioni del movimento, i risultati delle elezioni
confermano che la strada intrapresa è quella giusta: raggiungere una così alta percentuale di voti
(1.6%, percentuale più di quella ottenuta ad esempio da Casa Pound che ha, per ben diverse vicende,
occupato molto più spazio nelle cronache e nei giornali) in così poco tempo è un chiaro messaggio per
tutti che un nuovo attore è entrato a far parte della politica italiana.

APRE I LAVORI VIOLA CAROFALO


Nel suo intervento introduttivo Viola Carofalo fa ha detto: "Indietro non si torna.
Chi ha votato Lega e 5 Stelle lo ha fatto per abbattere tutto quello che hanno fatto
gli ultimi Governi, i quali hanno massacrato le classi popolari, le quali
elettoralmente hanno risposto in questo modo, per noi sbagliato. Ora ci sono delle
praterie da conquistare. Vorrei sfidare Lega e M5S ad abolire subito la legge
Fornero, come hanno promesso: temo che non lo faranno.
Ora dobbiamo democratizzare il percorso di Potere al Popolo, dando ai militanti la
possibilità di decidere. Vogliamo lavorare sulla costruzione di questo progetto con
una vera partecipazione da parte di tutti. Abbiamo finora saputo mettere in rete
tante lotte, adesso dobbiamo dare loro sbocco".

I voti a Lega e 5 stelle registrano un consenso fortissimo.


La lettura dei dati elettorali evidenziano il consenso ad elementi di razzismo ma anche
di protesta per i risultati delle politiche del Governo in tema di lavoro, tagli alla sanità
e scuola.
Di fatto certificano il fallimento della “sinistra” in questi campi.
Anche il risultato di Leu è significativo nel senso che non ha convinto gli elettori sulla
novità della formazione, come certificato da CIVATI che ha manifestato la delusione
sul fatto che la sua formazione non ha contato all’interno di Leu.
La novità è che tante persone sono tornate a fare politica come dimostrano le
riconvocazioni alle assemblee territoriali dopo le elezioni, 50 assemblee
partecipatissime, in molti casi più numerose di quelle precedenti. Questo dimostra la
necessità storica di avere un nuovo spazio politico a sinistra.
Le forze vincitrici hanno raccontato che abrogheranno la Legge Fornero e il Jobs act,
che si porranno in contrasto con le politiche dell’Europa.
Ebbene che lo facciano, hanno i numeri per farlo.
Noi saremo pronti a riscuotere o ad ereditare quei consensi perché noi lo vogliamo
fare veramente e i voti che sono stati ottenuti sono “in prestito”, nel senso che
possono essere anche revocati alle forze che non mantengono le promesse.
Il consenso non è mai definitivo alle forze politiche, nulla è scontato.
Dobbiamo impegnarci nelle iniziative sulla raccolta firme per le LIP scuola, legge
elettorale e pareggio di bilancio.
Non è facili essere entusiasti con la lega che cresce, siamo anche stati criticati per
questo ma ricordo che senza entusiasmo non si fa nulla.
Ricordiamo che sorridere è “un altro modo per mostrare i denti”.

Dopo il suo intervento, dalla Presidenza, Rosa Rinaldi legge la lettera del primo eletto
di Potere al popolo, SERGIO TRIGLIA, candidato in un municipio del centro-ovest
genovese, in cui si sono svolte elezioni supplettive in parallelo con le elezioni politiche
del 4 marzo.

VENGONO ESTRATTE LE ASSEMBLEE TERRITORIALI CHE POTRANNO FARE GLI


INTERVENTI.

INTERVIENE LA CIRCOSCRIZIONE EUROPEA


(BARCELLONA, MADRID, BERLINO, LONDRA)
La nostra realtà ha riunito gli emigrati dall’Italia di lungo corso, di seconda
generazione che non hanno organizzazione politica alla base.
Potere al popolo ha fornito in questo senso uno spazio per stabilire delle relazioni.
Le assemblee sono state regolari.
La legge elettorale non ha consentito di raccogliere le firme se non dentro i consolati.
E’ stata lanciata quindi la campagna ADOTTA IL MIO VOTO, non avendo potuto
partecipare come circoscrizione estero. E’ stato creato un OSSERVATORIO sul lavoro
dei migranti, dando significato all’essere “cittadini europei”.
Si è scoperto che vi è la necessità dei migranti italiani e dei migranti in generale, che
sono diventati propulsori di attività sociali.
Le 15 assemblee popolari in varie città europee andranno avanti a costruire PAP.

MESSAGGIO DELLA ASSOCIAZIONE UIKI ONLUS


I volontari italiani della associazione rilanciano la richiesta di sostegno alla resistenza
di AFRIN come iniziativa politica.
Vi è stata una invasione e un attacco genocida nei confronti dei kurdi, che non
sarebbe stato possibile senza l’appoggio delle potenze mondiali.
Vi sono migliaia di sfollati e una invasione del territorio siriano.
Si rilancia la richiesta del CESSATE IL FUOCO e l’immediato RITIRO dell’esercito turco,
che ha contravvenuto alle risoluzioni ONU.
Per il sostegno si fornisce la mail UIKIONLUS.COM.
INTERVENTO DI NICOLETTA DOSIO, volto storico dei No-Tav piemontesi.
Un applauso a tutti voi che avete lavorato in tutta Italia, giovani e anziani (che hanno
ritrovato lo spirito, la forza e le ragioni del fare), per continuare in questo cammino in
mezzo all’ingiustizia, alle devastazioni ambientali e sociali.
Si è creato un senso nuovo di giustizia sociale.
Il popolo NO TAV è stato con me in questo senso, anche se dal punto di vista
elettorale ha pesato il c.d. “voto utile”, che poi tanto utile non è se non è rivolto alle
istanze sociali. In questo senso tornano alla ribalta ad esempio le OLIMPIADI, dove la
sindaca APPENDINO ha detto si e anche anche il capo storico della Val di Susa si
prepara alla protesta.
I voti che ci sono stati dati devono dirci che siamo in tanti (I RISULTATI DELLA VAL
D’AOSTA SONO STATI NOTEVOLI), sorridendo ma anche in cammino, gettando la
propria vita se necessario ma godendo di ogni bel sole e di ogni bella nuvola.
Come il grido del movimento del ’68 a Parigi “CE N’EST QU’UN DEBUT CONTINUONS
LE COMBAT” non è che un inizio, la battaglia continua): il celebre slogan del '68
francese.

ASSEMBLEA PAP VALLE D’AOSTA


Potere al popolo non ha avuto una buona accoglienza in una regione di liste civiche
civatiane, ma ha sfruttato bene i social network e i risultati del 3,40 per la Camera e
2,73 per il Senato sono più che incoraggianti.
Il nostro obiettivo deve essere rappresentare coloro che non ci hanno votato, riflettere
su quanti si sentono attratti da PAP, in alternativa alla crisi della sinistra.
Guardandoci in faccia. C’è la necessità di un pensiero forte, di un senso di
appartenenza. C’è una periferia del pensiero che deve ritornare al centro.
Chiediamo DEMOCRATIZZAZIONE e, soprattutto volontà di studiare, come diceva
GRAMSCI: Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.

ASSEMBLEA PAP LIVORNO


I risultati di Livorno del 4,5% sono stati notevoli. Si evidenzia che in alcuni quartieri
popolari, dove è stato fatto un lavoro politico, si è arrivati a percentuali del 8/9%!
Detto questo non siamo soddisfatti del risultato anche se nell’ultima settimana di
campagna elettorale abbiamo dato una spinta forte alla PARTECIPAZIONE e
all’impegno, anche tra gente che non si conosceva; in questo senso abbiamo ottenuto
un risultato importante in tre settimane.
Si sono presentate persone che non avevano mai fatto politica; la prima assemblea
dopo le elezioni è stata più partecipata della prima.
Il lavoro sociale non produce automaticamente consenso elettorale, ma noi abbiamo
questa arma per raggiungere le persone, abbiamo bisogno di campagne nazionali
forti.

INTERVENTO DEL REGISTA PAOLO PIETRANGELI


Inizia con il mito di Prometeo l’intervento di Pietrangeli che punito da Zeus, incatenato
su un monte, attaccato tutti i giorni da un’aquila che gli mangia il fegato.
Ma il fegato ricresce durante la notte, mentre il fegato alla sinistra non ricresce più
perché ha smesso di essere sinistra.
Quando è arrivata la novità di Potere al popolo ho ricominciato a respirare.
Il nome è la cosa che mi ha convinto di più, insieme alla volontà di uscire dalla NATO
e al programma. E’ firmatario dell’adesione insieme ad altri intellettuali, tra cui CITTO
MASELLI, il suo intervento è stato emozionale ed è stato molto applaudito.

Firmatari dell’appello degli intellettuali (da “il fatto quotidiano”)


Da Massimo Dapporto al sociologo Guido Viale, da Moni Ovadia a Vauro, da alcuni
membri dei Modena City Ramblers a Paolo Pietrangeli, l’autore di Contessa, dal presidente
degli allenatori di calcio Renzo Ulivieri fino agli ex parlamentari Giovanni Russo Spena e
Cesare Salvi. In oltre 200 tra intellettuali, attori, registi, giornalisti, docenti e altre personalità
hanno firmato l’appello lanciato da Citto Maselli per il voto a Potere al Popolo, la lista nata a
sinistra di Liberi e Uguali. “Noi firmatari di questo appello – si legge nel testo – votiamo Potere
al popolo perché ci siamo battuti e continueremo a batterci contro le politiche neoliberiste portate
avanti dai governi di centrodestra e centrosinistra in questi anni; contro la barbarie che oggi ha
mille volti: il lavoro che sfrutta e umilia, la povertà e l’ineguaglianza, i migranti lasciati
annegare in mare, i disastri ambientali, i nuovi fascismi, la violenza sulle donne, la crescente
repressione, i diritti negati”.
Tra i firmatari ci sono l’ex pm Peppino Di Lello (che lavorava nel pool antimafia con
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), Paolo Cacciari (storico esponente di
Rifondazione Comunista e fratello di Massimo), la scrittrice e umorista Francesca
Fornario, il vignettista e fumettista Enzo Apicella, il direttore della fotografia dei film di
Paolo Sorrentino, Luca Bigazzi, il giornalista Riccardo Cardellicchio (una vita nel
Gruppo Espresso), la costumista Lia Francesca Morandini, il sociologo Fabio De Nardis, il
giornalista Lucio Manisco (che fu corrispondente del Messaggero e della Rai dagli Stati Uniti
ed è stato direttore di Liberazione), l’attore comico Giorgio Montanini, il giornalista di
Internazionale e Sole24Ore Christian Raimo. Ma anche Paolo Sollier, ex calciatore di serie A
che divenne celebre per il saluto col pugno chiuso rivolto ai tifosi del Perugia (con relativo odio
degli ultras della Lazio) e che dal 2005 è inoltre il tecnico dell’Osvaldo Soriano Football Club, la
Nazionale di calcio degli scrittori.
“Viviamo il tempo buio di una crisi economica – si spiega ancora nell’appello – sociale,
ambientale e culturale che apre la strada ad una vera e propria crisi di civiltà il cui
emblema è la guerra tra i poveri, il razzismo, la xenofobia. Votiamo “Potere al popolo” perché
ci battiamo per la costruzione di una sinistra basata sulla connessione tra diversi soggetti del
conflitto e culture critiche, che coinvolga persone, associazioni, partiti, reti e organizzazioni della
sinistra sociale, culturale e politica, antiliberista e anticapitalista; una sinistra che in tutti
questi anni si è battuta contro ingiustizie, sfruttamento, demolizione della democrazia,
diritti sociali e civili, contro la mercificazione di cultura, diritti, vita, per la piena applicazione
della Costituzione“.
ASSEMBLEA DI BAGNOLI
Salvatore di Bagnoli riferisce che dove si è lavorato sul sociale il risultato è stato alto
(8%). E’ necessario fare un lavoro anche nelle periferie, vedere quali sono le necessità
e i bisogni. Ambiente, redistribuzione, sicurezza, lavoro, reddito servizi.
Occorre generare attività politica nei territori, strumenti reali .
C’è bisogno di innovazione per andare avanti, neomunicipalismo, mutualismo, nuovi
spazi di democrazia. Ripartiamo dai territori, non pensiamo che basti un piccolo
gruppo ristretto a guidare il processo.

ASSEMBLEA DI MACERATA
Macerata ha dato un grande contributo sul tema dell’antifascismo dopo la morte di
Pamela Mastropietro e il raid a sfondo xenofobo di Luca Traini, il 28enne arrestato con
l'accusa di strage aggravata da odio razziale.
Questo ha buttato giù muri tra i compagni, sono stati giorni pesanti.
Vi sono nella società due livelli di barbarie, il NEOFASCISMO della Lega (che è passata
dallo 0,6% a oltre il 20%) e il RAZZISMO che dobbiamo ancora analizzare.
Il secondo livello Sindaco di Macerata e le istituzioni dell’antifascismo che hanno scelto
il silenzio, ma era invece necessario lavorare sul collasso del tessuto sociale, che sono
state parte di di un meccanismo di legittimazione del razzismo e della trasversalità
delle politiche razziste. Si sta manifestando la barbarie ma sta slittando la politica.
L’urgenza è di parlare con tutti: è fallito l’antifascismo tradizionale e forse non è
sufficiente l’antifascismo militante. Organizziamoci anche su questo per trovare nuove
parole, dobbiamo trovare l’egemonia, dobbiamo parlare a tutti e non solo tra di noi.

INTERVENTO DI FRANCESCO PIOBBICHI


Piobbichi da 4 anni vive a Lampedusa, dove fa parte dello staff dell’Osservatorio per le
migrazioni di Mediterranean Hope, è stato più volte in Marocco e ha partecipato dal
Libano ai “corridoi umanitari”, quei passaggi legali e sicuri che tanto contrastano con i
“viaggi della morte” nel Mediterraneo.
Siamo in guerra. Essere poveri è diventato una colpa e chi fa solidarietà è un
delinquente. Hanno ribaltato la scala di valori.
PAP ha rimesso insieme una COMUNITA’, la vittoria di queste elezioni.
SI TRATTA DI UNA GUERRA DEI RICCHI CONTRO I POVERI.
Bisogna ristabilire forme di resistenza storica come il mutuo soccorso, una rete di
mutuo soccorso popolare, pratiche sociali, forme di confederalità sociale.
Se vi è una critica da fare è perché non abbiamo fatto ovunque così.
Propone Case del popolo in ogni regione, sindacalismo di base, servizi.
La solidarietà è stata criminalizzata come alle frontiere anche nelle città e nei luoghi di
lavoro, cita una chiaccherata con SERGIO TRIGLIA, si tratta di un modulo di difesa,
ma serve, “uno per tutti, tutti per uno”
TONY DELLA PIA
Avellinese, tornava a casa dal lavoro durante la campagna elettorale, è stato fermato
e pestato a sangue dai carabinieri. Quando si è rialzato da terra ha fatto diventare
quel fatto di cronaca un fatto politico.
E’ un FATTO POLITICO, al di là degli esiti processuali che comunque proseguono.
Da quello che mi è successo ho conosciuto la solidarietà di una comunità.
Dipende da noi come continuiamo a camminare, ci vuole progettualità politica.
L’avversario è il liberismo e il capitalismo, ma abbiamo la cultura politica per farlo.
Il MOVIMENTO in quanto progetto politico deve essere inclusivo, aperto a tutti.

ASSEMBLEA DI BOLOGNA
Bologna ha espresso una qualità di militanza “FURIOSA”, di energie sopite.
Per la prima volta vi è stata l’emancipazione della politica, anche se il passaggio è di
ristrutturazione. Non ci sono formule già scritte ma bisogna tenere dentro le diverse
soggettività.
Soprattutto nella centralità di TEMI.
Alcuni vanno approfonditi come il LAVORO, per dare struttura ad un ragionamento
credibile per la proposta politica.
NATO/UE. Intervenire sulle spese militari ricordando che siamo una forza
internazionalista.
BUONA SCUOLA e PAREGGIO DI BILANCIO
Dalla culla alla tomba intervengono per condizionare le nostre vite; troviamo la nostra
via per la gabbia dell’Unione Europea. Siamo vessati da una serie di dispositivi imposti
dalla UE, dobbiamo essere all’altezza della sfida: rompere con la UE da una posizione
internazionalista.

INTERVENTO DI STANISLAV RETINSKI


Segretario del Comitato Centrale del KPDNR (Partito Comunista della Rep. Popolare di
Donetsk). Un saluto dal Partito comunista della Repubblica popolare di Donetsk.
Il nostro partito a gennaio ha augurato a Pap la vittoria alle elezioni.
Nonostante il risultato l’importante è che vi siate uniti e che restiate uniti.
Chiediamo sostegno per i compagni del DOMBASS, che per noi ha un grande valore
per il riconoscimento delle Repubbliche popolari del DOMBASS.

INTERVENTO DI MAURIZIO ACERBO - SEGRETATARIO DI R.C.


Abbiamo vinto una prima sfida, abbiamo avviato l’inizio di un movimento popolare
anticapitalista, ambientalista, antiliberista; non è stata la creazione di una lista
elettorale soltanto, non siamo scomparsi dopo il voto.
Qui si misura la capacità di costruire campagne di lotta.
Non ho vissuto il risultato elettorale come una sconfitta.
Sconfitti sono stati quelli che hanno distrutto la sinistra in Italia: non piangiamo le
stesse lacrime con chi ha portato avanti da 20 anni le pratiche NEOLIBERISTE.
Altri non lo faranno di costruire una vera alternativa.
Sfidiamo i partiti vincitori a fare veramente quello che hanno promesso, e quando non
lo faranno dobbiamo aspettare, per accogliere frotte di delusi.
Importante la campagna per la raccolta di firme per la LIP per l’abolizione del pareggio
in bilancio in Costituzione (art. 81), nelle prossime settimane dovremo organizzare
centinaia di banchetti.
Altrettanto da promuovere le iniziative per la difesa di AFRIN, da moltiplicare in tutta
Italia.

ASSEMBLEA DI ROMA
NICCO dell’assemblea di Roma afferma il grande risultato di riempire questa sala con
grande energia e grande voglia di partecipazione e annuncia la formazione di reti di
solidarietà contro l’esclusione sociale, aperte a tutti.
Le reti di mutualismo sono gruppi di ricaduta pratica contro l’esclusione sociale.
Ad esempio si possono evidenziare i disagi reali che vivono le persone, come ad
esempio nel servizio di trasporto che si tenta di privatizzare a Roma.
Siamo contro il referendum proposto dai radicali per la privatizzazione del servizio
pubblico dell’atac. Siamo gli unici a favore del servizio pubblico e contro la trappola
del debito e a fianco dei lavoratori.
Battaglie importanti sono quelle per l’abolizione dell’art. 81 della Costituzione e della
BUONA SCUOLA

ASSEMBLEA DI BERGAMO
Anche Bergamo racconta di come la partecipazione alle assemblee popolari sia
raddoppiata dopo le elezioni, esserci prima, durante e dopo sta funzionando.
Abbiamo organizzato gruppi di acquisto popolare assieme ai condomini di quartiere,
infatti in certi quartieri abbiamo raggiunto il 5%.
Per l’emergenza freddo, abbiamo organizzato la consegna di tè e generi di conforto
per i più bisognosi, ma abbiamo anche controllato contemporaneamente anche le
istituzioni, per vedere cosa stavano facendo e per la verifica di come funzionano i
servizi pubblici.
Questo è terreno più importante del “contenitore”; per quello abbiamo tempo di
pensarci. Dobbiamo invece creare un orizzonte di linguaggio: perché NOI ABBIAMO
RAGIONE e dobbiamo trasmetterlo alle persone.

INTERVENTO DI GIORGIO CREMASCHI


(L’intervento scalda i cuori e gli animi, molti applausi)
Grazie compagni. Si va avanti con POTERE AL POPOLO.
A partire dalla campagna elettorale che è andata avanti con molto entusiasmo, poi la
partecipazione è aumentata.
Non si scioglie la lista, Potere al popolo è Potere al popolo, non è l’anticamera di
qualcos’altro. Dobbiamo aprirci. Ma con chiarezza.
Il voto utile è per noi. Le elezioni hanno distrutto un quadro politico.
Analizzando il voto possiamo ricavare che la protesta operaia è andata da un’altra
parte e possiamo dire che c’è stata una DEVIAZIONE DEL VOTO POPOLARE.
La colpa è della “sinistra” istituzionale ma anche delle segreterie di CGIL/CISL/UIL,
che hanno abituato gli operai alla resa.
Siamo il popolo della sinistra ma non c’entriamo nulla con la sinistra ufficiale.
Dobbiamo approfondire quello che intendiamo con rottura dell’UE e della NATO.
Ricordo una chiacchierata con EVO MORALES, quando gli ho confidato i risultati
elettorali di PAP. Lui ha sorriso e mi ha detto, “sai cosa ho preso io la prima volta che
sono andato alle elezioni”? aveva avuto lo stesso risultato….

INTERVENTO DI MARINA BOSCAINO


(docente di Italiano e Latino nel liceo classico F. Vivona di Roma, fa parte del comitato tecnico-
scientifico di ProteoFareSapere e coordinatrice dell’Associazione Nazionale Per la Scuola della
Repubblica. E’ inoltre portavoce dei Comitati Lip Scuola che si occupa dell’elaborazione di una
legge di iniziativa popolare per una buona scuola. È inoltre pubblicista in numerosi siti tra cui Il
Fatto Quotidiano e il suo blog personale stampanonrassegnata.)
Bisogna pensare ad una riforma della scuola, impegniamoci per la campagna di raccolta firme per
la LIP scuola.
istruiamoci e studiamo, l’invito di Gramsci. Il luogo dove questo sarebbe stato possibile è stato
smantellato. Gli insegnanti devono riconquistare il loro VALORE POLITICO, bisogna recuperare la
PROPOSTA ANTIFASCISTA nella scuola pubblica, combattere la violenza e il sessismo
quotidiani, combattere l’equivalenza lavoro=merce. Costruire una conoscenza critica, un sapere
alternativo, una cittadinanza consapevole. Una scuola laica e pluralista, strumento di
emancipazione.
La battaglia per la scuola pubblica è una vertenza fondamentale, che riguarda la democrazia nel
nostro paese, che è diventato un paese senza cultura.
Importante la revisione dell’art. 81 per riacquistare la versione originaria.
Bisogna lavorare per la raccolta firme per una legge elettorale proporzionale.
Bisogna andare sotto il Parlamento per chiedere che ci dicano la verità.

ASSEMBLEA DI CATANIA
Parla Damiano, a nome dei compagni di tutta la Sicilia.
Abbiamo assistito ad un abuso del MUOS sulla popolazione.

Il M.U.O.S. (Mobile User Objective System) è un moderno sistema di telecomunicazioni satellitare


della marina militare statunitense, composto da cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di
terra, di cui una a Niscemi, dotate di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne
alte 149 metri. Sarà utilizzato per il coordinamento capillare di tutti i sistemi militari statunitensi
dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota che saranno allocati anche a
Sigonella. I cittadini siciliani e gli attivisti No MUOS esprimono fortissime preoccupazioni
riguardo le conseguenze dell'istallazione di tale sistema su: salute umana, ecosistema della
Sughereta di Niscemi, qualità dei prodotti agricoli, diritto alla mobilità e allo sviluppo del
territorio, diritto alla pace e alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.

E' la regola di buon senso per cui, se non si può escludere che un intervento, una tecnologia non
siano pericolosi, allora non si procede. Tale principio è stato definito nella Conferenza
sull'Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite (Earth Summit) di Rio de Janeiro del 1992. Ripreso
dal Trattato di Maastricht, è stato inserito nella Costituzione Europea. Ha dunque valore di
legge in tutta Europa. Il principio può essere applicato al caso MUOS, essendone rispettati i tre
elementi chiave: identificazione dei potenziali rischi (esposizione ai campi elettromagnetici,
scempio nella Sughereta di Niscemi), una valutazione scientifica, realizzata in modo rigoroso e
completo sulla base di tutti i dati esistenti (relazione Zucchetti-Coraddu), la mancanza di una
certezza scientifica che permetta di escludere ragionevolmente la presenza dei rischi identificati (le
relazioni presentate, compresa quella ufficiale statunitense, non offrono certezze).

Contro le basi militari e il MUOS chiediamo la solidarietà di tutti i compagni, invitiamo tutti a
partecipare alle manifestazioni.

La Sicilia è un territorio da cui i giovani emigrano. Nonostante questo abbiamo avuto dei buoni
risultati elettorali perché abbiamo aggrgato i giovani, e PAP ci è riuscita perché è l’unica
formazione che riesce a rappresentare i giovani.
Abbiamo occupato uno spazio abbandonato da 12 anni sul modello di Napoli.
Quello che ho trovato strano è che perfino i miei genitori hanno notato Potere al popolo.
Non c’è niente di meglio in giro.
C’è un meridione che lotta e abbiamo dimostrato che dentro quelle lotte, c’eravamo prima, durante
e dopo, a differenza dei cinque stelle.

CHIARA DELL’EX OPG


Chiara Capretti, militante dell'Ex OPG Occupato - Je So' Pazzo di Napoli, sul percorso della lista
elettorale "Potere al Popolo", evidenzia che se andiamo a scorporare il voto, verifichiamo che
raccogliamo i voti dei CETI POPOLARI.
Siamo andati anche a POGGIOREALE e abbiamo occupato una CHIESA per ragioni di solidarietà,
per accogliere chi aveva bisogno di un rifugio!
Sono rimasta colpita da un episodio: un senza fissa dimora è andato (senza dirci niente) a farsi la
tessera elettorale con un indirizzo fantasma pur di poterci votare.
Per noi è fondamentale essere riusciti a prendere voti nei quartieri popolari senza ricorrere ai temi
populisti
Dobbiamo ricostruire le reti territoriali.
Un’altra cosa da fare è creare una PIATTAFORMA in rete per i dibattiti e per i contributi alla lotta e
per approfondire i temi del programma.
ASSEMBLEA DI PARMA
Tutti abbiamo fatto un passo indietro per fare insieme un passo in avanti.
La partecipazione è stata sempre crescente, non sapevamo più dove mettere le persone.
Vi è stata una trasmissione delle intelligenze, per diventare credibili, per il vero voto utile.
Abbiamo capito che il mondo o ce lo prendiamo noi o nessun potente ce lo concede.
Dobbiamo trovare la strada per rompere questa società

PRIMA LE PERSONE –ASSEMBLEA PERMANENTE (costola dell’Altra Europa)


Propone dei modelli partecipativi di democrazia, mettendo a disposizione la sua esperienza nel
campo di democrazia diretta tramite piattaforme collaudate di punta e senza copy right.
Mettere a disposizione solo la propria pagina FB è insufficiente.
Le assemblee fisiche sono importanti ma la partecipazione digitale di qualità è stata importante ad
esempio nella esperienza di FRANCE INSOUMISE.
PAP non ti chiede quante tessere hai in tasca.
Viva il popolo, viva Potere al popolo!

ASSEMBLEA DI PERUGIA
Si richiama la relazione di Viola per mettere in campo una sinistra alternativa tramite la forza delle
assemblee. Necessità di politiche sul lavoro e sul reddito per andare noi verso le persone e non il
contrario. Bisogna chiedere direttamente “come state?”, “che cosa vi serve?”, “che cosa possiamo
fare per voi?”.
Così si costruisce un progetto politico per andare oltre il 4 marzo.
Bisogna avere la determinazione di proporre L’ABOLIZIONE dello stato delle cose presenti:
l’abolizione della LEGGE FORNERO, ad esempio. Rilanciare la sfida alle forze politiche vincitrici: o
fate il reddito di cittadinanza o tornate a casa; o abolite la Fornero o tornate a casa.
Bisogna poi democratizzare Potere al popolo per rilanciare le lotte, per decidere quali sono le
priorità da adottare.

FRANCO TURIGLIATTO – SINISTRA ANTICAPITALISTA


La novità politica di PAP e il vero successo è che ci siamo per costruire una politica di alternativa.
Se non avessimo creato PAP, alle sconfitte si aggiungerebbe il vuoto politico.
Ad esempio alla costruzione di campagne come quelle sulla scuola e sul lavoro, se non ci fosse la
nostra disponibilità ci sarebbe il VUOTO.
Abbiamo registrato la sconfitta dei sindacati su questi temi.
Dobbiamo ricostruire noi un tessuto collettivo in ogni luogo di lavoro, di fronte all’attrazione dei
partiti di destra. Per poter costruire dobbiamo costruire quel tessuto connettivo che, mancando,
porterà alla disillusione nei confronti del movimento 5 stelle, perché non c’è più una struttura
quotidiana dove i lavoratori possano riconoscersi e difendersi collettivamente. Per questo abbiano
fiducia soltanto in loro stessi, questo significa Potere al popolo.
La CGIL ha grosse responsabilità e questo dovrà essere evidenziato al prossimo congresso nei
confronti del gruppo dirigente.
E’ stato abbandonato il modello di un sindacato combattivo dei lavoratori, per i lavoratori.
Vi è da fare un grande lavoro unitario per riorganizzare un movimento sindacale conflittuale.
Viene mandato un saluto e un ricordo alla figura della scomparsa MARIELLE FRANCO,
barbaramente uccisa in Brasile dagli squadroni della morte della polizia militare.

PARTE COSTITUENTE – SETTORE FUORIUSCITO DI SINISTRA ITALIANA


Siamo andati via da Sinistra italiana dopo la disintegrazione del Brancaccio e il parto di LEU.
La crisi italiana è economica ma anche di insostenibilità sociale.
C’è bisogno dell’iniziativa di una forza alternativa.
Bisogna fare per prima cosa un lavoro di radicamento e opposizione sociale e poi la costruzione
della organizzazione del corpo politico.
Sono cose da fare quanto prima per determinare egemonicamente un SOGGETTO POLITICO
AUTONOMO, per poter decidere la politica di questo soggetto.
Un suo rappresentante legge un messaggio con cui si appella ai senza tessera, ai senza
rappresentanza (in sostanza ai soggetti non militanti dei partiti presenti in PAP), e avanza l’idea di
un soggetto politico basato su adesioni individuali a cui poter aderire.

ELEONORA FORENZA – EURODEPUTATA GUE – pap di BARI


Questa campagna elettorale è stata la più bella della mia vita, ringrazio Viola.
Io e i compagni di Bari pensiamo che sia stata una campagna elettorale povera ma bella.
Potere al popolo CONTINUA e si inserisce in uma pratica di solidarietà INTERNAZIONALE.
Abbiamo MARIELLE FRANCO nel cuore, con le donne di AFRIN, che ci hanno insegnato che
cos’è la rappresentanza UE che continua a finanziare ERDOGAN.
Per quanto riguarda le critiche sui facili entusiasmi ricordo che non si fa politica senza PASSIONE,
come ci ha ricordato Gramsci.
La FASE UNO deve essere la CONNESSIONE SENTIMENTALE della politica.
E’ vero che non abbiamo avuto un riscontro in tema di voti, ma è anche vero che si è
definitivamente chiuso il ciclo dell’unità politicista della sinistra, come ci ha dimostrato ANNA
FALCONE. Noi abbiamo riconnesso politico e sociale, il politico astratto da solo non conta nulla.
La FASE DUE. Ora dobbiamo moltiplicare le lotte e i conflitti per costruire orizzontalmente una
politica, anche con le piattaforme ma non per la democrazia dei click.
Non abbiamo bisogno di un nuovo partitino ma di radicamento, aprire 10-100 case del popolo,
parlare a chi non abbiamo ancora saputo parlare.
Il tema della SCUOLA è un tema da cui ripartire.
Un modello da imparare, ad esempio, è quello dello sciopero mondiale delle donne dell’8 marzo.

ASSEMBLEA DI FIRENZE
La compagna di Firenze dice che la campagna elettorale ci ha riportato nelle province, che sono
disastrose dal punto di vista culturale, mentre il risultato di PAP a Firenze è stato un mezzo
miracolo, visto che il 3% è stato raggiunto nel potentato del PD.
Il PD ha travasato il 9% dei consensi alla Lega e il primo frutto visibile di questo è stato, il giorno
dopo il voto, l’omicidio di un senegalese da parte di un uomo PIRRONE, che è andato in Piazza e
ha sparato. PIRRONE non è un fascista ma è il frutto della società dell’odio RAZZISTA.
Di contro ricordiamo il risultato di 7/8% in alcune circoscrizioni di Firenze, dove era stata fatta una
lotta per impedire la svendita delle case popolari e mettere delle vetrine al loro posto.
Ecco il valore aggiunto che la sinistra non ha più, la CREDIBILITA’.
Ascoltare i senza fissa dimora che sono in strada, fa capire quali sono i bisogni reali delle persone
perché bisogna ascoltare, mettersi al servizio del popolo.
Hanno distrutto gli strumenti di difesa del popolo che noi dobbiamo ricostruire, dove si forgiava la
COSCIENZA DI CLASSE.
Impediamo la speculazione sul bisogno della casa.
Mobilitiamoci per AFRIN.

MAURO ALBORESI – SEGRETARIO PCI


L’esito del voto è inequivocabile e l’Italia si allinea ai risultati ottenuti in Europa dalla sinistra.
Il vuoto di rappresentanza dei ceti popolari è stato colmato dalla coalizione del centro destra
egemonizzata dalla Lega e dal Movimento 5 stelle, una forza dichiaratamente interclassista e post
ideologica. Una legge elettorale pessima ha determinato una situazione di stallo.
Il ritorno alle urne a breve è probabile: dobbiamo farci trovare pronti.
Non possiamo essere soddisfatti del risultato ottenuto, essendo la vera forza alternativa in campo,
ma al contempo non possiamo non cogliere il VALORE dei circa 400.000 voti ottenuti con una
campagna elettorale controcorrente, come molto dicono l’entusiasmo e la partecipazione
riscontrate, come si può vedere nell’assemblea di oggi, che testimoniano la voglia di ANDARE
AVANTI e la possibilità di andare avanti.
Non si può negare che le forze vincenti in campo per sua natura non può rappresentare la risposta
strategica al progetto neoliberista dell’Unione europea.
Ci sarà uno scontro fra gli euroscettici come Lega e mov. 5 stelle e chi, come Potere al popolo,
vuole rompere da sinistra con l’Unione Europea.
Da oggi parliamo di come dare slancio alle attività di PAP, dalle forme di mutualismo a campagne
diffuse di mobilitazione e di lotta, a partire dal lavoro che ha poco o nulla del dettato costituzionale,
a partire dal welfare nelle sue articolazioni sempre più piegato alla logica della finanziarizzazione,
ai saperi.
Sulla questione organizzativa non c’è bisogno di scorciatoie, abbiamo bisogno di un FRONTE,
senza chiedere a nessuno di rinunciare alla propria identità, a tutti dobbiamo chiedere di fare la
propria parte per dare respiro al programma. Il modello è questo della campagna elettorale il
modello dello “stare assieme”, garantendo a tutti di partecipare al modello decisionale.

ENZO DI SALVATORE MOVIMENTO NO TRIV


Unisce difesa del lavoro e difesa dell’ambiente, spesso contrapposte tra loro: la logica del
liberalismo ha preso il sopravvento, soffocando uomo e natura con liberalizzazioni, sblocca Italia,
dismissioni, privatizzazioni, salvataggi delle banche. Elenca i punti nevralgici di questo attacco:
ILVA con lo scontro con il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, TEMPA ROSSA, LE
TRIVELLE NELL’ADRIATICO, TAV, PIATTAFORME MARINE, SPECTRUM GEO, CENTRALE DI
SULMONA O SAN BENEDETTO, TAP.
Il prossimo appuntamento di PAP è presso la centrale di compressione a gas di San Benedetto del
Tronto.

ASSEMBLEA DI TRENTO
ANTONIA ROMANO da Trento dice “se è vero che hanno detto che della sinistra è stata fatta
tabula rasa, non hanno capito un tubo”.
Abbiamo cominciato una POLITICIZZAZIONE delle persone, per dare loro il diritto a fare politica
attiva, anche se non iscritte a nessun partito.
PAP in questo senso ha rappresentato un contesto unico di PROTAGONISMO FEMMINILE, una
organizzazione non verticistica ma orizzontale, con le piattaforme e la valorizzazione dei territori,
che permette a tutti di partecipare.

ASSEMBLEA DI ANCONA
Dalla campagna elettorale arriva la restituzione di un paesaggio sociale devastato dalla perdita di
posti di lavoro, ma anche dove il risultato elettorale è stato meno incoraggiante, siamo riusciti a
“stanare energie”. Lo sforzo non ha però corrisposto al risultato.
Ma la connessione c’è: ci siamo conosciuti e riconosciuti, abbiamo trovato persone di un buon
livello culturale che possono lavorare insieme, con gli strumenti per capire la contemporaneità.
C’è bisogno di conflitto sociale, di parlare nei luoghi di lavoro e nelle scuole.
Il problema della sanità è molto grave, specie nelle Marche dove stanno chiudendo molti ospedali.

ASSEMBLEA SARDEGNA
Passa dall’analisi dell’esito referendario con il più del 70% di no nella sua regione al fatto che alle
elezioni il movimento 5 stelle ha fatto en-plein.
L’obiettivo deve essere quello di rimettere insieme un progetto popolare dei più deboli, bisogna
rimettere insieme chi è stato l’obiettivo della macelleria sociale.
Potere al popolo non può essere la somma con pci e rc. Va fatto un ringraziamento per la messa a
disposizione delle strutture organizzative, ma non si capisce che cosa è stato potere al popolo se
si pensa che la struttura debba essere una semplice sommatoria di forze politiche.

ASSEMBLEA DI COSENZA
Dobbiamo parlare di campagne replicabili sui territori per disinnescare le guerre tra poveri, anche
sul terreno dell’antifascismo e del senso comune.
La comunicazione deve vedere uno sforzo collettivo per costruire un percorso che vuole vincere.
FRANCESCO CAMPOLONGO, cosentino, solidarizza con MIMMO LUCANO, sindaco di Riace
indagato per la sua solidarietà ai migranti. Vanno invece cacciati i sindaci come SCOPELLITI, ex
sindaco di Reggio Calabria, primo comune capoluogo di provincia sciolto per mafia.
Non dobbiamo avere paura di confrontarci anche con quelli che ci hanno criticato.
Dobbiamo fare campagne contro le PRIVATIZZAZIONI e contro il LAVORO NERO.
Non solo riaffermare l’antifascismo in astratto, ma l’ANTIFASCISMO in chiave popolare, come lotta
alla povertà; puntare ad una democratizzazione della società, non per l’Europa dei banchieri ma
per la costruzione dell’uguaglianza sociale; per questo non c’è bisogno di cedere un minimo di
sovranità nazionale.

ASSEMBLEA DI MOLFETTA
In questo piccolo collegio del sud i risultati elettorali sono stati sopra la media nazionale, perché chi
ha gestito le politiche liberiste non può più stare insieme a chi le combatte, mai più.
L’unità a sinistra è stata finalmente declinata in maniera diversa.
Ora dobbiamo riflettere sulla struttura di PAP che potrebbe essere federale, in cui la cellula
essenziale è l’assemblea territoriale. Dobbiamo pensare a chi decide e come si decide.
Solo così la sinistra può rinascere.

ASSEMBLEA DI SALERNO
A Salerno centinaia di persone si sono attivate, in un territorio devastato dalla crisi, dove il sistema
DE LUCA e le inchieste hanno caratterizzato la campagna elettorale.
Siamo in un territorio dove esiste il ricatto tra LAVORO NERO e DISOCCUPAZIONE.
Dobbiamo puntare soprattutto sul tema del lavoro.
Ma anche su una sanità e una scuola pubbliche e di qualità.
Per tutto questo dobbiamo darci i tempi per costruire l’organizzazione e fare una campagna di
adesioni.

RISORGIMENTO SOCIALISTA
FRANCO BARTOLOMEI dice che abbiamo vinto la campagna elettorale.
Nel senso che la sinistra tradizionale racconta di un paese che non esiste più, solo noi proponiamo
una alternativa al modello liberista, siamo interpreti del risultato referendario del 4 dicembre che ha
messo al centro i valori della COSTITUZIONE per una rappresentanza di classe.
La nostra partita ricomincia ora per una ipotesi di trasformazione socialista che riparta dalla
Costituzione. Dobbiamo ricostruire un tessuto di rapporti di militanza per sostituire il sistema
liberista come rappresentante del potere democratico nel nostro paese.

CLASH CITY WORKERS DI FIRENZE


E’ un collettivo fatto di lavoratrici e lavoratori, disoccupate e disoccupati e di quelli che vengono
comunemente chiamati “giovani precari”. La traduzione del nome suona un po’ come “lavoratori
della metropoli in lotta”. Sono nati nella metà del 2009 e sono attivi in particolare nelle città di
Napoli e Firenze.
LORENZO di Firenze riferisce di gestire la pagina di PAP e che ha scritto un lavoratore per
pubblicare un appello sulla pagina per denunciare una multinazionale che vuole licenziare un terzo
dei lavoratori pur essendo in attivo. Questo testimonia che la vita delle persone è semplicemente
una variabile che dipende da un pezzo di carta in borsa.
Non dobbiamo cedere alla tentazione dello scambio tra la semplice visibilità di queste situazioni e
la riconoscenza elettorale, l’autoreferenzialità non deve essere il fine stesso dell’organizzazione
ma di chi vogliamo rappresentare, e cioè la voce degli sfruttati e degli oppressi.
Puntiamo a vertenze sui territori magari costruendo delle vere e proprie CAMERE POPOLARI DEL
LAVORO.

DEMOCRAZIA ATEA
Per democrazia atea parla CARLA CROSETTI ricordando il principio di laicità dello Stato e
ringraziando le demo atee e i demo atei che hanno lavorato in PAP.
Noi di democrazia atea al valore dell’antifascismo, al problema del lavoro abbiamo aggiunto un
valore aggiunto, quello della laicità che fa la differenza fra i paesi teocratici e quelli laici.
Ricordiamo che il sistema clericale propone una organizzazione patriarcale della società, nonché
un sistema di raccomandazioni nella scuola pubblica e nelle istituzioni.
Ripartire dalla scuola per declericalizzarla per cancellare i privilegi; ricordiamo che le diocesi e le
parrocchie sono centri di clientelismo.
Si raccomanda a PAP una struttura giuridica inclusiva per coloro che non fanno parte di nessun
partito, una seria riflessione su come fare la struttura.
La legge elettorale ROSATELLUM non ha consentito una vera rappresentanza a causa della
soglia di sbarramento.

ASSEMBLEA DI MANTOVA
La campagna elettorale è stata entusiasmante. La presenza sul territorio e il contatto con le
persone sono state le cose più importanti. La caratteristica di potere al popolo deve essere quella
di avvicinare le persone.

PARTITO DEL SUD – MERIDIONALISTI PROGRESSISTI


Lavoriamo alla costruzione di una sinistra alternativa per ricostruire una ipotesi inclusiva, senza
settarismi. Ricordiamo le parole di GRAMSCI che chiedeva di essere PARTIGIANI, ricominciando
dall’inizio, da un movimento popolare.
Il paese è DISEGUALE ED INGIUSTO.
Il Sud è oggetto di colonizzazione interna ed esterna, ma sta crescendo un sentimento di rivolta.
Vedremo quali promesse elettorali verranno mantenute e quindi intercettare il dissenso.
Dobbiamo avere un programma dedicato alla QUESTIONE MERIDIONALE.
Ricordiamo il tentativo di erigere una stele in ricordo dei parà nazisti della 2° guerra mondiale a
Cassino che dimostra un nuovo fascismo imperante.

RETE DEI COMUNISTI


EMANUELA GRIFONI candidata a Pisa dice che la rete ha deciso di lasciare spazio ai
rappresentanti dei territori e i risultati hanno dato ragione a questa scelta con un risultato elettorale
del 3,38% in un feudo del PD e di LEU.
Abbiamo lavorato contro la precarizzazione della ricerca negli enti pubblici e nel CNR e a dire a
brutto muso alla Ministra Fedeli che l’alternanza scuola lavoro è un’infamia.
Siamo contro la privatizzazione della sanità e contro la robotizzazione delle imprese nel piano
industria 4.0. Siamo a fianco dei popoli curdo e palestinese.

EX CANAPIFICIO DI CASERTA
Due le tracce di lavoro che emergono: l’immigrazione e il salario reale.
Ossia i temi che hanno fatto vincere, in senso diametralmente opposto la Lega e i 5 stelle che
hanno comunque dato delle risposte, anche se sbagliate.
Ad esempio il reddito di cittadinanza esclude gli immigrati. Ma la politica deve migliorare le
condizioni di vita concrete delle persone, come si vede allo sportello immigrati dove vi è una
richiesta consistente di persone con il loro disagio.
Riguardo al reddito di inclusione dell’ultimo governo basta vedere ai CAF le maglie strettissime che
la legge impone per ottenere il beneficio. Noi dobbiamo però essere chiari su quello che si può e
quello che non si può fare per ora.
La nostra storia di centro sociale oggi ci fa essere qua.

ASSEMBLEA DI PADOVA
Abbiamo avuto mercoledì scorso le assemblee con gli studenti medi e universitari e altri vecchi
compagni. E’ stata una assemblea molto partecipata, anche in Veneto c’è partecipazione, in una
regione dove la Lega ha avuto punte del 60%.
A proposito di questo ricordiamo che la lega è implicata in affari e malaffare, ha governato sia a
livello nazionale che in Regione. Assistiamo allo smantellamento di scuola pubblica e sanità.
Per questo dobbiamo riprenderci il territorio e non lasciarlo a loro.
Registriamo delle grosse differenze di risposta elettorale tra città e campagne.
Le forze neofasciste stanno rialzando la testa, ma diamo la bella notizia che a Montebelluna aprirà
a breve una casa del popolo.
I temi su cui dobbiamo lavorare sono il LAVORO, dove dobbiamo approfondire le conoscenze e
fare un lavoro di inchiesta, ma anche l’AMBIENTE, la SANITA’ e la SCUOLA.

SANDRA BERARDI/LETTERA DAI DETENUTI


La cosentina SANDRA BERARDI, dopo lunghi anni di autonomia politica e militanza dal basso, ha
accettato di candidarsi al Senato con Potere al popolo, correndo nei collegi in Calabria e Puglia.
Sua e della sua associazione (Yairaiha onlus), la proposta impopolare di scrivere nero su bianco
sul programma l’abolizione del 4bis, del 41 bis (regime speciale di detenzione) e l’amnistia
generale. Proposta poi condivisa e fatta propria da Potere al popolo.
Legge una LETTERA DEI DETENUTI che hanno letto “da dentro” il risultato elettorale.
Chiedono di ricostruire comunità tra le marginalità sociali contro uno Stato emergenzialista e
autoritario. Alla fine il carcere viene sempre destinato alla marginalità sociale ma la certezza dei
diritti deve sempre venire prima della certezza della pena.
In questo senso l’unico partito che può dirsi vittorioso è PAP, senza il punto 15 del nostro
programma questo non sarebbe potuto succedere.

ASSEMBLEA DI GENOVA
GIACOMO MARCHETTI da Genova sottolinea l’entusiasmo e la partecipazione in campagna
elettorale e dopo. Occorre però un INDIRIZZO POLITICO A LIVELLO NAZIONALE che deve
essere sviluppato, in questo senso bisogna fare un passo in avanti.
Non dimentichiamo che a breve dovrà essere elaborato il DEF, questo appuntamento dovrà avere
priorità di intervento. Il DEF taglierà ancora su welfare e su questo dobbiamo dare battaglia da
subito. Dobbiamo poi riflettere sul sindacato confederale.
Vi sarà quindi la necessità di un congresso nazionale per costruire l’organizzazione.
Va aperto un dibattito adesso. Altra priorità va data al tema dell’Europa dove non dobbiamo farci
scippare le nostre analisi in previsione delle europee. Dobbiamo quindi subito affrontare le
proposte alternative di Melenchon e di Diem 25 (De Magistris/Varoufakis). Sulla opposizione
politico sociale PAP ha molto da dire, non dobbiamo lasciare spazio per chi vuole prendersi il
campo politico che noi abbiamo arato.
I giovani su questo non possono sbagliare e devono farsi trovare pronti.

ASSEMBLEA DI PALERMO
Abbiamo imparato a parlare la stessa lingua con accenti diversi.
Dobbiamo riflettere sulla struttura interna di PAP.
Il territorio e le esperienze locali devono diventare il contenuto delle POLITICHE NAZIONALI e
quindi ci deve essere un coordinamento.

CORIGLIANO CALABRO
Il candidato di PAP mette l’accento sulla creatività finora riscontrata nella linea politica che deve
però diventare una approfondita riflessione politica.
Eravamo zero, ora siamo 1, è stato fatto uno sforzo collettivo che non deve essere disperso.
Il fronte capitalista nei nostri territori si chiama NDRANGHETA, si chiama MAFIA.
Vengono fatte nuove concessioni lungo lo Ionio, un terzo megalotto e noi dobbiamo vigilare.
Dobbiamo affrontare il problema della DISOCCUPAZIONE, della CHIUSURA DI OSPEDALI.
Deve essere fatta una analisi sulle forme del linguaggio per intercettare il disagio sociale e dal
locale si deve arrivare ad una proposta politica.
Va fatto un COORDINAMENTO NAZIONALE dove sono rappresentate le Regioni e i territori.

CONCLUSIONI DI VIOLA CAROFALO


Questa assemblea ha dimostrato la direzione comune di tutte le esperienze dei territori.
Sottolineo il livello di rispetto e di attenzione per tutti gli interventi come una cosa non scontata.
Tutti hanno ascoltato con interesse le diverse testimonianze.
Le assemblee territoriali ma anche soggetti che hanno creduto fin dall’inizio a questo progetto sono
qui. C’è bisogno di una democratizzazione delle decisioni e le ASSEMBLEE TERRITORIALI
devono essere il cuore della partecipazione.
La campagna elettorale è stata POVERA ma ricca di contatti umani, contano i fatti e il
radicamento.
Per questo motivo dobbiamo fare le CASE DEL POPOLO, non ci sono scuse, una casa del popolo
può essere fatta anche dentro una casa privata.
Dobbiamo esternare un modello di integrità, anti sessismo, antifascismo e antirazzismo, farci
vedere e farci conoscere.
Dobbiamo valorizzare le esperienze già presenti nel territorio.
Lavorare per la raccolta di firme nazionale sulle LIP SCUOLA/PAREGGIO DI BILANCIO/LEGGE
ELETTORALE. Ma anche sui diritti del LAVORO.
Le esperienze territoriali vanno nella stessa direzione in Europa, se integriamo questi piani, Europa
e territori scopriamo una connessione, ad esempio sul tema dei TRASPORTI.
Non deve esistere una gerarchia degli argomenti.
Su AFRIN la connessione è manifesta e dobbiamo moltiplicare le iniziative.
Dobbiamo valorizzare il senso di fiducia che si è sviluppato tra noi, il legame dei compagni e dei
comunisti che è superamento del livello individuale con un nuovo linguaggio.
Le PAROLE devono essere efficaci perché le parole possono dividerci ma i fatti ci uniscono.

Da onda a marea: l’incontro di Potere al Popolo riempie


Teatro Italia a Roma
18.03.2018 - Roma - Mariapaola Boselli

(Foto di Jasmina Poddi)

Molti gli interventi durante l’assemblea: hanno parlato attivisti e portavoce provenienti da diverse regioni
italiane e Paesi europei, rappresentanti di partiti e movimenti esteri amici, come il Partito Comunista
della Repubblica popolare di Donetsk, che ha nuovamente espresso solidarietà al movimento italiano
augurando loro ogni successo; presenti poi in platea rappresentanze della comunità Kurda, a sua volta
fortemente sostenuta da PaP soprattutto in questo momento che vede Afrin caduta nelle mani di
Erdogan.

L’appoggio di diverse correnti, partiti e movimenti esteri al paese non deve stupire: la campagna
elettorale è stata oggetto di forte interesse all’estero e Potere al Popolo, nonostante la sua posizione di
certo non favorevole alle istituzioni europee, è un partito fortemente internazionalista. L’appoggio e il
contatto con altri partiti “fratelli” sparsi in tutto il mondo è presente e forte, è una rete che si intreccia dal
Sud America al Nord Europa e che è destinata ad ampliarsi.

In questo momento l’intera politica italiana è in una fase di stallo, l’incertezza regna sovrana e ad oggi,
due settimane dopo il voto, ancora non è chiaro cosa ci attenderà nelle prossime settimane. Di una
cosa si può essere però certi: l’impatto mediatico e sociale di Potere al Popolo difficilmente è destinato
ad esaurirsi. Non si tratta di sensazioni, ma di un fatto che è ormai sotto gli occhi di tutti: Potere al
Popolo è riuscito a trasformare l’insofferenza e la delusione per la politica in forza costruttiva e
propositiva senza dover ricorrere ai soliti espedienti fondati sulle paure e le debolezze degli elettori,
senza vendere un’immagine contraffatta di se per attirare approvazioni e attenzioni gratuite.

Anche se la strada è ancora lunga gli attivisti di PaP sembrano più che intenzionati a percorrerla fino in
fondo e qualsiasi osservatore esterno non potrebbe che convenire nell’affermare che questo
giovanissimo movimento ha tutte le carte in regola per dar vita ad un cambiamento che non sia il solito
e noto rimescolare le carte in tavola, ma che sia vera rivoluzione.

Esattamente quattro mesi dopo il suo concepimento e nello stesso luogo esatto,
Potere al Popolo è tornato a riunirsi in assemblea nazionale. Era infatti il 18
novembre quando al Teatro Italia di Roma, venne convocato il primo incontro
pubblico da parte dell'Ex-Opg di Napoli per la creazione di una lista popolare verso
le #Elezioni politiche. All'appello risposero positivamente da subito Rifondazione
Comunista, PCI, #sinistra Anticapitalista, Eurostop e via via altre sigle della
galassia della sinistra radicale e antiliberista [VIDEO], che da lì a breve avrebbero
dato vita a Potere al Popolo. E appunto questa domenica 18 marzo, nello stesso
teatro romano, gli attivisti della lista che ha ottenuto l'1,13% dei consensi pari a
370.000 voti assoluti (relativamente alla Camera dei Deputati) si sono incontrati per
fare il punto di quello che è stato fino a qui e soprattutto per progettare il futuro.
Potere al Popolo in assemblea nazionale per progettare il futuro dopo le
elezioni: ecco gli interventi principali
All'assemblea nazionale di questa domenica hanno partecipato circa 1500 persone,
infatti il Teatro Italia era pieno in ogni ordine di posto in platea e in galleria, ma
soprattutto alcune centinaia di persone non sono riuscite a entrare materialmente
nel teatro.
Nel suo intervento introduttivo Viola Carofalo fa detto: "Indietro non si torna. Chi ha
votato Lega e 5 Stelle lo ha fatto per abbattere tutto quello che hanno fatto gli ultimi
Governi, i quali hanno massacrato le classi popolari, le quali elettoralmente hanno
risposto in questo modo, per noi sbagliato. Ora ci sono delle praterie da
conquistare. Vorrei sfidare Lega e M5S ad abolire subito la legge Fornero, come
hanno promesso: temo che non lo faranno.
Ora dobbiamo democratizzare il percorso di Potere al Popolo, dando ai militanti la
possibilità di decidere. Vogliamo lavorare sulla costruzione di questo progetto con
una vera partecipazione da parte di tutti. Abbiamo finora saputo mettere in rete
tante lotte, adesso dobbiamo dare loro sbocco".
Si sono susseguiti una serie di interventi territoriali, fra i quali quello di Nicoletta
Dosio, volto storico dei NoTav piemontesi. L'attenzione di molti non si è fermata ai
temi elettorali, ma anche alle pratiche sociali di autorganizzazione, ritenute
necessarie per far ripartire il radicamento di una sinistra in Italia. Molto applaudito il
noto regista Paolo Pietrangeli. Mentre il professor Enzo Di Salvatore si è
concentrato sulla necessità di difendere lavoro e ambiente dagli attacchi legislativi
neoliberisti degli ultimi anni. Avvistati in platea anche il noto allenatore di calcio
Renzo Ulivieri e l'ex ministro e poi leader di Rifondazione Comunista Paolo
Ferrero..
Un invito a proseguire nel percorso è arrivato dal segretario nazionale di
Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo: "Avevamo detto che Potere al Popolo
non sarebbe stata solo una lista elettorale, ma sarebbe stato l'inizio di un percorso
antiliberista, anticapitalista ed ecologista: così sarà.
A queste elezioni non è stata sconfitta genericamente la sinistra, ma sono stati
battuti coloro che hanno distrutto la sinistra tramite vent'anni di politiche
antipopolari. Noi adesso dobbiamo trovare le forme democratiche con cui far
decidere i nostri militanti per mettere in piedi veramente l'opposizione sociale e
popolare".
Giorgio Cremaschi ha infiammato la platea: "Si deve andare avanti perché siamo
entusiasti di quello che abbiamo fatto. Smentiamo quelli che ci volevano sciolti
subito dopo il voto. PaP non è l'anticamera di altre cose, ma è la nostra casa. Noi
non c'entriamo niente con la sinistra degli ultimi anni, anzi dobbiamo iniziare a
ragionare su come uscire dall'Unione Europea e dalla Nato". L'ex senatore Franco
Turigliatto, oggi leader di Sinistra Anticapitalista, ha ricordato le responsabilità dei
sindacati confederali nella demoralizzazione delle classi lavoratrici e invitato a
ricostruire un tessuto collettivo unitario. Presenti anche gli autosospesi di Sinistra
Italiana, che non condividendo il percorso di Liberi e Uguali [VIDEO], hanno
appoggiato PaP: alcuni di essi si sono dati il nome di "Parte costituente" e in
plenaria hanno sottolineato l'esigenza di creare un soggetto politico autonomo
basato su adesioni individuali, per dare rappresentanza ai cittadini di sinistra
disorientati in questa fase.
L'europarlamentare Eleonora Forenza ha sottolineato l'importanza della solidarietà
internazionalista verso chi resiste; mentre sul piano italiano ha rivendicato la
chiusura del ciclo dell'unità politicista della sinistra e invitato a moltiplicare le lotte e
le pratiche sociali di lotta: "Non abbiamo bisogno di un nuovo partitino ma di aprire
migliaia di Case del Popolo per costruire l'alternativa di società".
Il segretario nazionale del PCI Mauro Alboresi ha sottolineato che c'è un vuoto di
rappresentanza dei ceti popolari e la necessità di misurarsi con tale sfida, con
un'altra agenda per l'Italia e l'Europa. Chiedendo che PaP non abbia scorciatoie
organizzativistiche ma esortando tutti a stare insieme anche nelle differenze, senza
che a nessuno venga chiesto di rinunciare alla propria identità. Ricordando infine
che è probabile un ritorno alle urne piuttosto imminente e che quindi Potere al
Popolo deve farsi trovare pronta.
Complessivamente Potere al Popolo dunque va avanti nel proprio percorso politico
iniziato nello scorso autunno: il gruppo non pare avere alcuna intenzione di
diventare formalmente un "partito" unico, ma di rimanere un movimento largo e
plurale. Vedremo nei prossimi mesi quali evoluzioni ci saranno anche in tal senso.

Il post su Facebook di Potere al Popolo

Oggi a Roma è successo qualcosa di incredibile.


Peccato che non lo troverete sui TG, o sui grandi quotidiani.
Perché queste cose fanno bene a tutto il Paese: sono un bell’esempio di
partecipazione, di gioia, di speranza.

Oggi Potere al Popolo ha tenuto la sua assemblea nazionale a Roma. A sole due
settimane dalle elezioni. A 4 mesi esatti dalla sua nascita, il 18 novembre 2017.

Teatro stracolmo, 1200 persone. E fuori, ad ascoltare dalle casse, altre 300.

Dieci bus da tutta Italia. Persone giunte a Roma dalla Sicilia e dalla Val d’Aosta,
pagando il biglietto di tasca propria. Lavoratori che si sono privati di ore di sonno,
di una domenica di svago, solo per partecipare, dire la propria, ascoltare,
incontrarsi.

Non per tornaconto personale, non perché c’è potere, soldi e fama da dividersi. Ma
solo per la passione di fare politica, di cambiare il mondo insieme ad altri. Per la
voglia di sentirsi appartenenti a una comunità in questo mondo che ci individualizza
e ci mette l’uno contro l’altro.

51 interventi – 26 da assemblee territoriali, 14 da forze politiche e sociali, 11 da


intellettuali, esperti, artisti…

5 ore di assemblea, di parole antiche e nuovissime, di “parole che fanno vivere”:


lotta, solidarietà, diritti, mutualismo, conflitto, fiducia, democrazia reale, giustizia
sociale…

E un messaggio che vuole arrivare in tutto il paese: Potere al Popolo è nato sotto
elezioni ma non è nato per le elezioni, è un movimento che va molto più avanti e
scava nel profondo.

Un movimento che nelle prossime settimane si strutturerà sempre meglio per favorire
la partecipazione di tutte e tutti, con piattaforme web e assemblee territoriali in tutto
il paese. Fino a diventare un’organizzazione di massa, radicale e matura.

Un movimento che migliorerà sempre di più, grazie al dibattito collettivo e mettendo


a valore le competenze. Che approfondirà in ogni dettaglio il suo programma e la
sua analisi per renderli adatta alle complesse sfide che abbiamo di fronte.

Un movimento che da subito aprirà percorsi di mutualismo – sportelli legali gratuiti,


doposcuola popolari, palestre, teatri, ambulatori accessibili a tutti – perché si può
rispondere ai problemi delle persone e alle carenze delle istituzioni anche prima di
andare al governo…

Un movimento che aprirà sedi e Case del Popolo per mettersi al servizio dei territori,
dare modo alle persone di partecipare, dare il giusto peso alla vita di ognuno, far
prendere alle classi popolari la consapevolezza della propria forza.
Che sarà sui posti di lavoro al fianco di chi lotta, vicino agli sfrattati e agli occupanti
casa, vicino ai migranti sfruttati, vicino a chi chiede reddito, a chi ha una pensione
bassa, a chi non ce la fa più, nelle periferie e nei Sud d’Italia.

In quattro mesi, nascendo, facendo la campagna elettorale, resistendo a tutto,


abbiamo fatto un mezzo miracolo.
Ora dobbiamo fare l’altra metà: radicarci, allargare, costruire. Sappiamo che non
sarà facile: bisogna inventare nuove forme di partecipazione, riprenderci le persone
a una a una, incalzare il prossimo Governo e i partiti sulle tante promesse che hanno
fatto e che non manterranno. Ci vorrà pazienza, determinazione, studio, confronto,
mobilitazione. Ma nulla viene senza sforzo e subito. E siamo sicuri che, fra altri
quattro mesi, guardandoci dietro, potremo dire di aver fatto qualcosa di grande, di
innovativo, di utile.

Abbiamo una bellissima strada davanti. Percorriamola insieme!


#indietrononsitorna #poterealpopolo!
18 marzo 2018 - © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE
di CONTROPIANO

Ultima modifica: 19 marzo 2018, ore 7:44 stampa

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