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GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
SI PUBBLICA TUTTI I
PA R T E P R I M A Roma - Sabato, 19 marzo 2011 GIORNI NON FESTIVI
DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA 70 - 00186 ROMA
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Si comunica che il punto vendita Gazzetta Ufficiale sito in Piazza G. Verdi 10 è stato trasferito
temporaneamente nella sede di via Principe Umberto 4, 00185 Roma
N. 74
SOMMARIO
ALLEGATO 1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3
ALLEGATO 2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15
ALLEGATO 3. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 25
ALLEGATO 4. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 53
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
ALLEGATO 1
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Indice
1 PREMESSA................................................................................................................................................................
2 OGGETTO E STRUTTURA DEL DOCUMENTO ...............................................................................................
3 RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO (BACKGROUND DOCUMENT) .................................................
4 INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE RELATIVE ALL’APPALTO .................................................
4.1 RIFERIMENTI NORMATIVI .....................................................................................................................................
4.2 CRITERIO DELL’OFFERTA “ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA” .....................................................................
4.3 ANALISI E RIDUZIONE DEI FABBISOGNI.................................................................................................................
5 CRITERI AMBIENTALI PER LE FORNITURE/NOLEGGIO DI ARTICOLI TESSILI ...............................
5.1 OGGETTO DELL’APPALTO ....................................................................................................................................
5.1.1 In caso di appalti di fornitura ...................................................................................................................
5.1.2 In caso di appalti di prestazione di servizi ...............................................................................................
5.2 SPECIFICHE TECNICHE DI BASE .............................................................................................................................
5.2.1 Fibre tessili: Cotone e fibre di cellulosa naturali, limiti di sostanze pericolose.......................................
5.2.2 Coloranti classificati come sensibilizzanti/allergenici, cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
1 PREMESSA
Questo documento è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei
consumi della pubblica amministrazione, di seguito PAN GPP1ed inoltre tiene conto di quanto
proposto nelle Comunicazioni su Consumo e Produzione Sostenibile (COM (2008) 397) e sul GPP
(COM (2008) 400), adottate dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea.
In relazione a quanto indicato al punto 4.2 “obiettivo nazionale” del PAN GPP e nella Comunicazione
(COM (2008) 400 par. 5.1), l’obiettivo proposto è di raggiungere entro il 2011, la quota del 50% di
appalti verdi sul totale degli appalti aggiudicati per tale categoria merceologia. Tale percentuale verrà
valutata sia sulla base del numero che del valore totale degli stessi.
Così come previsto dal PAN GPP sarà monitorata l’applicazione delle indicazioni del piano.
1 Il PAN GPP, adottato con decreto interministeriale del 11 aprile 2008 e pubblicato sulla GU n. 107 del 8 maggio 2008, è stato redatto ai
sensi della legge 296/2006, articolo 1, commi 1126,1127,1128.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
-Specifiche tecniche premianti: in questa parte del documento sono indicate le specifiche tecniche di
carattere ambientale atte a selezionare prodotti/servizi con prestazioni ambientali migliori di quelle
garantite dal rispetto dei soli criteri di base. Tali criteri potranno essere utilizzati nei casi di
aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa.
-Condizioni di esecuzione/clausole contrattuali: in questa parte del documento sono descritte le
condizioni di esecuzione/clausole contrattuali dell’appalto di carattere ambientale che, unitamente alle
“specifiche tecniche di base”, devono essere rispettate per poter qualificare l’appalto come “verde”.
Tale conformità deve essere mantenuta per tutta la durata del contratto.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
chimiche (REACH), che istituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la
direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il
regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del
Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e
2000/21/CE
- La Decisione della Commissione Europea (2009/251/CE) del 17 marzo 2009 che impone agli
Stati membri di garantire che non vengano immessi o messi a disposizione sul mercato prodotti
contenenti il biocida dimetilfumarato
- Il Regolamento (CE) N. 834/2007 del Consiglio del 28 giugno 2007 relativo alla produzione
biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91
- Il Regolamento (CE) N. 889/2008 della Commissione Europea del 5 settembre 2008 recante
modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla
produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione
biologica, l'etichettatura e i controlli.
Nel caso dei prodotti tessili si suggerisce alla stazione appaltante di:
- Cercare di acquistare capi di buona qualità sia nel tessuto che nella manifattura perché durano
più a lungo
- Fare in modo che il lavaggio sia effettuato limitando per quanto possibile l’uso di detersivo,
attenendosi alle dosi consigliate nell’etichetta dell’imballaggio dello stesso, sia per ridurre
l’impatto sull’ambiente che per mantenere l’integrità dei tessuti introducendo specifiche
indicazioni nel capitolato d’appalto del servizio, se il lavaggio è esternalizzato;
- Fare in modo che il lavaggio sia eseguito in conformità delle specifiche istruzioni contenute
nell’etichetta dei capi d’abbigliamento.
2 D.Lgs 163/2006
3 Capitolo 3.5 “Gli obiettivi ambientali strategici di riferimento per il GPP”
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
5.2.1 Fibre tessili: Cotone e fibre di cellulosa naturali, limiti di sostanze pericolose
Pesticidi: nel caso di prodotti fatti di fibre naturali, il prodotto finale non deve contenere in totale più
di 1 ppm (parti per milione) delle seguenti sostanze:
Verifica: per dimostrare la conformità al criterio, deve essere fornita idonea documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto, quale un laboratorio accreditato in
base alla norma ISO 17025.
I metodi di prova di riferimento sono:
x pesticidi organo clorurati: US EPA 8081 B* – estrazione in Soxhlet o bagno ultrasuoni con
solventi apolari (iso-ottano, n esano);
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: per dimostrare la conformità al criterio deve essere fornita idonea documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto, quale un laboratorio accreditato in
base alla norma ISO 17025.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: per dimostrare la conformità al criterio deve essere fornita idonea documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto, quale un laboratorio accreditato in
base alla norma ISO 17025.
I ritardanti di fiamma contenuti possono essere determinati mediante estrazione delle sostanze dal
campione e determinazione GC-MS (gas cromatografia e spettrometria di massa) o LC-MS
(cromatografia liquida e spettrometria di massa).
Verifica: l’offerente deve presentare una dichiarazione attestante il rispetto del criterio.
L’aggiudicatario provvisorio deve dimostrare il rispetto del criterio attraverso la documentazione
tecnica del produttore o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
I policlorofenoli possono essere determinati mediante il metodo descritto in:
x US EPA 8081 B
x UNI 11057 - Tessili - Prove chimiche - Determinazione del pentaclorofenolo - tetraclorofenolo
e relativi sali ed esteri nei tessili
5.2.6 Ftalati
Nel caso di prodotti che vanno a diretto contatto con la pelle, i rivestimenti, i laminati e le membrane
del prodotto finale non devono contenere più dello 0,1% in termini di peso di ftalati:
x DEHP (di-(2-etilesil)-ftalato) n. CAS 117-81-7
x BBP (butilbenzilftalato) n. CAS 85-68-7
x DBP (dibutilftalato) n. CAS 84-74-2
x DIBP (diisobutilftalato) n. CAS 84-69-5
Verifica: l’offerente deve presentare una dichiarazione attestante il rispetto del criterio.
L’aggiudicatario provvisorio deve dimostrare il rispetto del criterio attraverso la documentazione
tecnica del produttore o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
Gli ftalati possono essere determinati secondo il metodo descritto dalla norma UNI 15777.
5.2.7 Formaldeide
La quantità di formaldeide libera e parzialmente idrolizzabile nel prodotto finale non deve superare 30
ppm nel caso di prodotti che vanno a diretto contatto con la pelle e non deve superare 75 ppm nel caso
di tutti gli altri prodotti.
Verifica: l’offerente deve presentare una dichiarazione attestante il rispetto del criterio.
L’aggiudicatario provvisorio deve dimostrare il rispetto del criterio attraverso la documentazione
tecnica del produttore o una relazione di prova di un organismo riconosciuto, attraverso il metodo
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
riportato nella norma UNI EN ISO 14184-1 - Tessili - Determinazione della formaldeide - Formaldeide
libera e idrolizzata (metodo per estrazione acquosa).
Presunzione di conformità per i criteri di cui ai punti 5.2.1; 5.2.2; 5.2.3; 5.2.4; 5.2.7:
Tutti i prodotti muniti dell’etichetta ecologica europea (Ecolabel Europeo) per i prodotti tessili
(Decisione 2009/567/CE) sono considerati conformi. Possono essere ammesse anche altre etichette
nazionali o internazionali per prodotti tessili che soddisfano i suddetti criteri. La presunzione di
conformità vale anche per i pentaclorofenoli indicati al punto 5.3.5.
Verifica: per dimostrare la conformità al criterio deve essere fornita idonea documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto, quale un laboratorio accreditato in
base alla norma ISO 17025.
Il metodo di riferimento è quello dell‘estrazione da soluzione di sudore acido e successiva
determinazione quantitativa.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: l’offerente deve descrivere l’imballaggio che utilizzerà, indicando a quale delle norme tecniche
sopra richiamate è conforme (riportare il tipo di materiale o di materiali con cui è costituito, le quantità
utilizzate, le misure intraprese per ridurre al minimo il volume dell’imballaggio, come è realizzato
l’assemblaggio fra materiali diversi e come si possono separare ecc.) e dichiarare il contenuto di
riciclato.
Per quanto riguarda il requisito di cui alla lett. b), si presume conforme l’imballaggio che riporta tale
indicazione minima di contenuto di riciclato, fornita in conformità alla norma UNI EN ISO 14021
"Asserzioni Ambientali Autodichiarate" (ad esempio il simbolo del ciclo di Mobius) o alla norma UNI
EN ISO 14024 “Etichettatura ambientale di tipo I” (ad esempio “Plastica Seconda Vita” ed
equivalenti).
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ALLEGATO 2
Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della
Pubblica Amministrazione
ovvero
Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PANGPP)
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Indice
1 PREMESSA................................................................................................................................................................
2 OGGETTO E STRUTTURA DEL DOCUMENTO ...............................................................................................
3 RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO (BACKGROUND DOCUMENT) .................................................
4 INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE RELATIVE ALL’APPALTO .................................................
4.1 RIFERIMENTI NORMATIVI .....................................................................................................................................
4.2 CRITERIO DELL’OFFERTA “ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA” .....................................................................
4.3 ANALISI E RIDUZIONE DEI FABBISOGNI.................................................................................................................
5 CRITERI AMBIENTALI PER FORNITURE DI ARREDI..................................................................................
5.1 OGGETTO DELL’APPALTO ....................................................................................................................................
5.2 SPECIFICHE TECNICHE DI BASE .............................................................................................................................
5.2.1 Legno e materiali a base di legno .............................................................................................................
5.2.2 Legno riciclato ..........................................................................................................................................
5.2.3 Plastica .....................................................................................................................................................
5.2.4 Rivestimenti superficiali con prodotti vernicianti .....................................................................................
5.2.5 Adesivi e colle ...........................................................................................................................................
5.2.6 Requisiti dell’imballaggio .........................................................................................................................
5.2.7 Disassemblabilità......................................................................................................................................
5.3 SPECIFICHE TECNICHE PREMIANTI ........................................................................................................................
5.3.1 Legno e materiali a base di legno - Gestione sostenibile delle foreste .....................................................
5.3.2 Contenuto di materiale riciclato ...............................................................................................................
5.3.3 Forniture di divani, sedie, poltrone: tessuti di rivestimento .....................................................................
5.3.4 Forniture di divani, sedie, poltrone: imbottiture in schiume poliuretaniche ............................................
5.3.5 Prodotti vernicianti ...................................................................................................................................
5.4 CONDIZIONI DI ESECUZIONE/CLAUSOLE CONTRATTUALI ......................................................................................
5.4.1 Disponibilità parti di ricambio .................................................................................................................
5.5 APPENDICE A – METODI DI PROVA DI RIFERIMENTO PER L’ANALISI DEL LEGNO RICICLATO ...
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
1 PREMESSA
Questo documento è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei
consumi della pubblica amministrazione, di seguito PAN GPP1.ed inoltre tiene conto di quanto
proposto nelle Comunicazioni su Consumo e Produzione Sostenibile (COM (2008) 397) e sul GPP
(COM (2008) 400), adottate dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea.
In relazione a quanto indicato al punto 4.2 “obiettivo nazionale” del PAN GPP e nella Comunicazione
(COM (2008) 400 par. 5.1), l’obiettivo proposto è di raggiungere entro il 2011, la quota del 50% di
appalti verdi sul totale degli appalti pubblici stipulati per le forniture di questa categoria di prodotti. Tale
percentuale verrà valutata sia sulla base del numero che del valore totale degli stessi.
Così come previsto dal PAN GPP sarà monitorata l’applicazione delle indicazioni del piano.
Le fasi della procedura d’acquisto per le quali sono stati identificati i criteri sono:
1 Il PAN GPP, adottato con decreto interministeriale del 11 aprile 2008 e pubblicato sulla GU n. 107 del 8 maggio 2008, è stato redatto ai
sensi della legge 296/2006, articolo 1, commi 1126,1127,1128).
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
-Specifiche tecniche premianti: in questa parte del documento sono indicate le specifiche tecniche di
carattere ambientale atte a selezionare prodotti/servizi con prestazioni ambientali migliori di quelle
garantite dal rispetto dei soli criteri di base. Tali criteri potranno essere utilizzati nei casi di
aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa.
-Condizioni di esecuzione/clausole contrattuali: in questa parte del documento sono descritte le
condizioni di esecuzione/clausole contrattuali dell’appalto di carattere ambientale che, unitamente alle
“specifiche tecniche di base”, devono essere rispettate per poter qualificare l’appalto come “verde”.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Acquisto di arredi “ambientalmente sostenibili”: tutti i tipi di arredi per interni destinati a tutti gli
usi oggetto di acquisti pubblici (ad esempio: mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale
archiviazione e sale lettura), prodotti con materiali e processi produttivi a ridotto impatto ambientale.
piedini, inserti per maniglie, ecc.), per i quali non è richiesta documentazione .
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Verifica: Documentazione tecnica del produttore di pannelli a base di legno, basata su rapporti di
prova eseguiti da un organismo riconosciuto, quale un laboratorio accreditato in base alla norma UNI
EN ISO 17025, secondo i metodi raccomandati nell’appendice A. Sono ammesse come strumenti di
verifica le Dichiarazioni ambientali di prodotto redatte secondo le norme ISO 14025:2006.
Si presume conforme al requisito il prodotto in possesso dell’etichetta EU Eco-label 2009/894.
5.2.3 Plastica
Tutte le parti di plastica di peso 50 g, ad esclusione dei rivestimenti in film o laminati di materiale
sintetico, devono essere contrassegnate con un marchio di identificazione che consenta il riciclaggio in
conformità della norma UNI EN ISO 11469 “Materie plastiche - Identificazione generica e marcatura
di prodotti di materie plastiche”.
Verifica: I prodotti devono rispondere al requisito con la presenza del marchio di identificazione.
5 A solo titolo di esempio, si citano tra le certificazioni di legalità rilasciate da enti di certificazione indipendenti, le seguenti: OLB - Origine
et Legalité des Bois (Bureau Veritas); Smartwood (Rainforest Alliance); TLTV/CoC –Timber Legality and Traceability Verification (SGS),
ecc.
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Verifica: l’offerente deve descrivere l’imballaggio che utilizzerà, indicando a quale delle norme tecniche
sopra richiamate è conforme (riportare il tipo di materiale o di materiali con cui è costituito, le quantità
utilizzate, le misure intraprese per ridurre al minimo il volume dell’imballaggio, come è realizzato
l’assemblaggio fra materiali diversi e come si possono separare) e dichiarare il contenuto di riciclato.
Per quanto riguarda il requisito di cui alla lett. b), si presume conforme l’imballaggio che riporta tale
indicazione minima di contenuto di riciclato, fornita in conformità alla norma UNI EN ISO 14021
"Asserzioni Ambientali Autodichiarate" (ad esempio il simbolo del ciclo di Mobius) o alla norma UNI
EN ISO 14024 “Etichettatura ambientale di tipo I” (ad esempio “Plastica Seconda Vita” ed
equivalenti).
5.2.7 Disassemblabilità
Il mobile deve essere progettato in modo tale da permetterne il disassemblaggio al termine della vita
utile, affinché le sue parti e componenti possano essere riutilizzati, riciclati o recuperati a fini energetici.
In particolare, materiali come alluminio, acciaio e vetro, legno e plastica (ad esclusione dei rivestimenti
in film o laminati), devono essere separabili.
Verifica: L’offerente deve fornire una scheda tecnica esplicativa (schema di disassemblaggio) che
specifichi il procedimento da seguire per il disassemblaggio, che deve consentire la separabilità manuale
degli elementi costituiti da materiali diversi.
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ALLEGATO 3
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Sommario
1 PREMESSA .......................................................................................................................................................
2 OGGETTO E STRUTTURA DEL DOCUMENTO ......................................................................................
3 RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO (BACKGROUND DOCUMENT).........................................
4 INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE RELATIVE ALL’APPALTO.........................................
4.1 RIFERIMENTI NORMATIVI .....................................................................................................................................
4.2 CRITERIO DELL’OFFERTA “ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA” .....................................................................
4.3 ANALISI E RIDUZIONE DEI FABBISOGNI.................................................................................................................
4.4 INDICAZIONI SPECIFICHE PER LA STAZIONE APPALTANTE .....................................................................................
5 CRITERI AMBIENTALI.................................................................................................................................
5.1 ACQUISTO DI LAMPADE HID E SISTEMI A LED ...................................................................................................
5.1.1 Oggetto dell’appalto .................................................................................................................................
5.1.2 Specifiche tecniche di base .......................................................................................................................
5.1.2.1 Efficacia luminosa minima per lampade al sodio ad alta pressione .........................................................................
5.1.2.2 Fattori di mantenimento del flusso luminoso LLMF e failure rate FR minimi per lampade al sodio ad alta
pressione
5.1.2.3 Efficacia luminosa minima per lampade ad alogenuri metallici ..............................................................................
5.1.2.4 Fattori di mantenimento del flusso luminoso LLMF e failure rate FR minimi per lampade agli alogenuri
metallici
5.1.2.5 Efficienza minima degli alimentatori per lampade HID ..........................................................................................
5.1.2.6 Efficacia luminosa minima del sistema a LED ........................................................................................................
5.1.2.7 Fattore di mantenimento del flusso luminoso MF e failure rate FR minimi dei sistemi a LED ...............................
5.1.2.8 Contenuto di mercurio in lampade HID ...................................................................................................................
5.1.2.9 Informazioni sulle lampade HID .............................................................................................................................
5.1.2.10 Informazioni sui sistemi a LED ...............................................................................................................................
5.1.2.11 requisiti dell’imballaggio .........................................................................................................................................
5.1.3 Specifiche tecniche premianti ...................................................................................................................
5.1.3.1 Efficacia luminosa per lampade al sodio ad alta pressione ......................................................................................
5.1.3.2 Fattori di mantenimento del flusso luminoso LLMF e failure rate FR migliorativi per lampade al sodio ad alta
pressione
5.1.3.3 Efficacia luminosa per lampade ad alogenuri metallici ...........................................................................................
5.1.3.4 Fattori di mantenimento del flusso di lampada LLMF e failure rate FR migliorativi per lampade agli alogenuri
metallici
5.1.3.5 Efficacia luminosa per sistemi a LED......................................................................................................................
5.1.3.6 Contenuto di mercurio in lampade HID ...................................................................................................................
5.1.4 CONDIZIONI DI ESECUZIONE/CLAUSOLE CONTRATTUALI ...........................................................
5.1.4.1 garanzia....................................................................................................................................................................
5.1.4.2 GESTIONE RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI .........................................................................................
5.2 ACQUISTO DI CORPI ILLUMINANTI ............................................................................................................
5.2.1 Oggetto dell’appalto .................................................................................................................................
5.2.2 Specifiche tecniche di base .......................................................................................................................
5.2.2.1 Lampade HID e Sistemi a LED ...............................................................................................................................
5.2.2.2 corpi illuminanti per illuminazione stradale posti sul lato della strada ....................................................................
5.2.2.3 corpi illuminanti per illuminazione stradale posti al centro della strada ..................................................................
5.2.2.4 corpi illuminanti per illuminazione di percorsi ciclopedonali ..................................................................................
5.2.2.5 corpi illuminanti per illuminazione di aree verdi e parchi .......................................................................................
5.2.2.6 Quantità di luce massima emessa direttamente dal corpo illuminante verso l’emisfero superiore (luce al di sopra
dell’orizzonte – Ȗ >90°)...............................................................................................................................................................
5.2.2.7 Efficacia luminosa per corpi illuminanti a LED ......................................................................................................
5.2.2.8 Fattori di mantenimento del flusso luminoso MF e failure rate FR per corpi illuminanti a LED.............................
5.2.2.9 Sistema di regolazione del flusso luminoso e relativo failure rate FR .....................................................................
5.2.2.10 Informazioni sui corpi illuminanti per lampade HID ...............................................................................................
5.2.2.11 Informazioni su corpi illuminanti a LED .................................................................................................................
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
1 PREMESSA
Questo documento è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della
pubblica amministrazione, di seguito PAN GPP1 ed inoltre tiene conto di quanto proposto nelle Comunicazioni
su Consumo e Produzione Sostenibile (COM (2008) 397) e sul GPP (COM (2008) 400), adottate dal Consiglio dei
Ministri dell’Unione Europea.
In relazione a quanto indicato al punto 4.2 “obiettivo nazionale” del PAN GPP e nella Comunicazione (COM
(2008) 400 par. 5.1), l’obiettivo proposto è di raggiungere entro il 2011 la quota del 50% di appalti verdi sul totale
degli appalti stipulati per questa categoria di forniture. Tale percentuale verrà valutata sia sulla base del numero che
del valore totale degli stessi.
Così come previsto dal PAN GPP sarà monitorata l’applicazione delle indicazioni del piano.
Le fasi della procedura d’acquisto per le quali sono stati identificati i criteri sono:
-Oggetto dell’appalto: è descritto l’oggetto dell’appalto evidenziandone la sostenibilità ambientale e, ove presente,
sociale in modo da segnalare la presenza di requisiti ambientali ed eventualmente sociali, nella procedura di gara. Le
stazioni appaltanti dovranno indicare nell’oggetto dell’appalto il decreto ministeriale di approvazione dei criteri
ambientali utilizzati.
-Selezione dei candidati: sono riportati i requisiti di qualificazione soggettiva atti a provare la capacità tecnica del
candidato ad eseguire l’appalto in modo di recare i minori danni possibili sull’ambiente.
-Specifiche tecniche di base: in questa parte del documento sono riportate le specifiche tecniche di carattere
ambientale che, unitamente alle “condizioni di esecuzione-criteri di base”, devono essere rispettate per poter
qualificare l’appalto come “verde”.
Per ogni criterio è indicata la documentazione che il fornitore dovrà presentare per comprovarne la conformità.
Questi criteri ambientali costituiscono un riferimento per le stazioni appaltanti che vogliano ottemperare a quanto
previsto dall’art. 68, c.1, del D.Lgs. 163/06 “Specifiche tecniche” che stabilisce che le specifiche tecniche,
“Ogniqualvolta sia possibile, devono essere definite in modo da tenere conto ….”omissis”…., della tutela
ambientale”.
-Specifiche tecniche premianti: in questa parte del documento sono indicate le specifiche tecniche di carattere
ambientale atte a selezionare prodotti/servizi con prestazioni ambientali migliori di quelle garantite dal rispetto dei
soli criteri di base. Tali criteri potranno essere utilizzati nei casi di aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta
“economicamente più vantaggiosa.
-Condizioni di esecuzione/clausole contrattuali: in questa parte del documento sono descritte le condizioni di
esecuzione/clausole contrattuali dell’appalto di carattere ambientale che, unitamente alle “specifiche tecniche di
base”, devono essere rispettate per poter qualificare l’appalto come “verde”.
1Il PAN GPP, adottato con decreto interministeriale del 11 aprile 2008 e pubblicato sulla GU n. 107 del 8 maggio 2008, è stato redatto ai sensi
della legge 296/2006, articolo 1, commi 1126,1127,1128).
2 Servizi energetici (illuminazione, riscaldamento e raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica e segnaletica
luminosa)
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Tale conformità deve essere mantenuta per tutta la durata del contratto.
3 RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO
(BACKGROUND DOCUMENT)
Per un approfondimento degli aspetti metodologici, tecnici e normativi seguiti per la redazione del presente
documento, si rinvia alla relazione di accompagnamento (background document). Nella relazione sono citate le leggi
e i riferimenti normativi su cui si è basata la costruzione dei criteri e sono approfonditi, ove necessario, gli aspetti
relativi ai metodi di prova e ai documenti di prova per la verifica di conformità ai criteri. Sono anche fornite
indicazioni sulla prevista evoluzione dei criteri che sarà recepita nella prossima versione dei presenti criteri
ambientali minimi.
3 D.Lgs 163/2006
4 capitolo 3.5 “Gli obiettivi ambientali strategici di riferimento per il GPP”
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Ad esempio la decisione se adeguare l’impianto di illuminazione pubblica, o sostituirlo, va presa caso per caso
valutando le condizioni di utilizzo, i risparmi energetici conseguibili e l’impatto ambientale delle diverse alternative
lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti.
Per ottimizzare il rendimento energetico e conseguire risparmi di risorse finanziarie, va considerato che:
un impianto di illuminazione deve essere ben progettato utile non solo a favorire il contenimento dei consumi
energetici ma anche per aumentare la vita media dei componenti e ridurre gli interventi di manutenzione;
il progetto, l’installazione e la gestione dei componenti e degli impianti devono essere eseguiti da personale
qualificato e debbono consentire una facile manutenzione;
ove possibile, è opportuno valutare l’opportunità di installare sistemi automatici di gestione.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
5 CRITERI AMBIENTALI
5.1 ACQUISTO DI LAMPADE HID E SISTEMI A LED
5.1.1 Oggetto dell’appalto
Acquisto di: lampade HID (high intensity discharge lamps - lampade al sodio ad alta pressione e lampade agli
alogenuri metallici) e sistemi a LED (che possono essere costituiti da: moduli LED con alimentatore incorporato;
moduli LED indipendenti con alimentatore incorporato; moduli LED da incorporare con alimentatore incorporato)
con ridotto impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita, in ottemperanza al DM 11 aprile 2008 – approvazione del
Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN GPP).
Criteri minimi
Potenza nominale
lampada (W) Efficacia lampada (lm/W) – lampade Efficacia lampada (lm/W) –
chiare lampade opali
W d 45 t 60 t 60
45 < W d 55 t 80 t 70
55 < W d 75 t 90 t 80
75 < W d 105 t 100 t 95
105 < W d 155 t 110 t 105
155 < W d 255 t 125 t 115
255 < W d 605 t 135 t 130
Lampade al sodio ad alta pressione con una resa di colore Ra > 60 debbono avere almeno l’efficienza energetica
indicata nel seguito per le lampade agli alogenuri metallici.
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, quale
una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto.
5.1.2.2 FATTORI DI MANTENIMENTO DEL FLUSSO LUMINOSO LLMF E FAILURE RATE FR MINIMI PER
LAMPADE AL SODIO AD ALTA PRESSIONE
Per ottimizzare i costi di manutenzione le lampade al sodio ad alta pressione debbono avere le seguenti
caratteristiche:
Criteri minimi
Ore di
funzionamento Fattori di Fattore di
Mantenimento sopravvivenza
12 000 (P 75 W) RA60 > 0,80 > 0,90
12 000 (P 75 W) RA>60 > 0,75 > 0,75
Tutte le lampade a retro
adattamento progettate per
12 000 (P 75 W) funzionare con > 0,75 > 0,80
alimentatori a vapore di
mercurio ad alta pressione
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, quale
una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto.
5.1.2.4 FATTORI DI MANTENIMENTO DEL FLUSSO LUMINOSO LLMF E FAILURE RATE FR MINIMI PER
LAMPADE AGLI ALOGENURI METALLICI
Per ottimizzare i costi di manutenzione le lampade agli alogenuri metallici debbono avere le seguenti caratteristiche:
Criteri minimi
Ore di
funzionamento Fattori di Failure
Mantenimento Rate
12 000 (d 150W) t 0,55 d 20%
12.000 (> 150W) t 0,60 d 50%
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, quale
una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto, indicando le metodologie di prova e/o le astrazioni statistiche impiegate per fornire tali dati.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, quale
una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto, sulla base delle definizioni e i principi generali per la misurazione indicati dalla UNI 11356.
5.1.2.7 FATTORE DI MANTENIMENTO DEL FLUSSO LUMINOSO MF E FAILURE RATE FR MINIMI DEI
SISTEMI A LED
Per ottimizzare i costi di manutenzione i sistemi LED debbono avere le seguenti caratteristiche:
Criteri minimi
Ore di
funzionamento Fattori di
Failure rate
Mantenimento
50.000 0,70 50%
Il fattore di mantenimento è relativo ad un funzionamento in buone condizioni di pulizia dell’ambiente in cui viene
inserito il modulo. Il Failure rate (Fy) è la percentuale del numero di LED o moduli LED dello stesso tipo che, alla
loro durata di vita nominale, rappresenta la difettosità. Per difettosità del LED o del modulo LED si intende la
combinazione della percentuale dei LED che non emettono alcuna luce e la percentuale dei LED che emettono un valore di
flusso inferiore al valore di mantenimento dichiarato.
5 Questo requisito è da intendersi soddisfatto in caso di alimentatori elettromagnetici con marcatura “tw” conformi
alla norma EN 61347-2-9. Per gli alimentatori elettronici si accetta la dichiarazione fornita dal fabbricante.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, quale
una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto, indicando le metodologie di prova e/o le astrazioni statistiche impiegate per fornire tali dati.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, quale
una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto.
Vengono assegnati punteggi tecnici per lampade al sodio ad alta pressione che abbiano le seguenti caratteristiche:
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova
appropriato, quale una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una
relazione di prova di un organismo riconosciuto, indicando le metodologie di prova e/o le astrazioni
statistiche impiegate per fornire tali dati.
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova
appropriato, quale una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una
relazione di prova di un organismo riconosciuto.
Vengono assegnati punteggi tecnici per lampade agli alogenuri metallici aventi le seguenti caratteristiche:
Criteri premianti
Ore di
funzionamento Fattori di
Failure Rate
Mantenimento
12 000 >0,75 < 20%
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante scheda tecnica della lampada, o
qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del fabbricante o una
relazione di prova di un organismo riconosciuto, indicando le metodologie di prova e/o le astrazioni
statistiche impiegate per fornire tali dati.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, quale
una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto, sulla base delle definizioni e i principi generali per la misurazione indicati dalla UNI 11356.
La garanzia deve essere assicurata dal fornitore a partire dalla data di consegna della fornitura per un periodo di 3
anni.
Verifica: Presentazione di un certificato di garanzia.
Acquisto di corpi illuminanti, per illuminazione pubblica, con ridotto impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita
in ottemperanza al DM 11 aprile 2008 – approvazione del Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi
nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN GPP).
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
5.2.2.2 CORPI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE STRADALE POSTI SUL LATO DELLA STRADA
I corpi illuminanti impiegati per illuminazione stradale devono raggiungere almeno le seguenti prestazioni:
Proprietà apparecchio
Criteri minimi
illuminazione stradale
IP vano ottico IP65
IP vano cablaggi IP43
Marcatura CE
DLOR 60
C.U. lato marciapiede 0.16
C.U. lato strada 0.44
Spread 35° < J90° < 60°
Throw 55° < JMAX < 65°
SLI (specific lantern index) >4
Classe intensità luminosa > G3
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento dei criteri elencati attraverso adeguata documentazione
tecnica del fabbricante o relazioni di prova di un organismo riconosciuto, che consenta di valutare la conformità del
materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applicabili ai fini della marcatura CE, in particolare:
rapporti fotometrici redatti in conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili;
rapporti di conformità alle Norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-3, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN
55015 e EN 61547;
scheda tecnica del corpo illuminante.
5.2.2.3 CORPI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE STRADALE POSTI AL CENTRO DELLA STRADA
I corpi illuminanti impiegati per illuminazione stradale in installazioni centro strada (tesata o similare) devono
raggiungere almeno le seguenti prestazioni:
Proprietà apparecchio
Criteri minimi
illuminazione stradale
IP vano ottico IP65
IP vano cablaggi IP43
Marcatura CE
DLOR 60
Spread J90° < 40°
Throw 55° < JMAX < 65°
SLI (specific lantern index) >4
Classe intensità luminosa > G3
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento dei criteri elencati attraverso documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto, che consenta di valutare la conformità del
materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applicabili ai fini della marcatura CE; in particolare:
rapporti fotometrici in conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili;
rapporti di conformità alle Norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-3, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN
55015 e EN 61547;
scheda tecnica del corpo illuminante.
I corpi illuminanti impiegati per illuminazione di tratti ciclopedonali devono raggiungere almeno le seguenti
prestazioni:
Proprietà apparecchio
Criteri minimi
illuminazione stradale
IP vano ottico IP65
IP vano cablaggi IP43
Marcatura CE
DLOR 68
Spread J90° < 40°
Throw 60° < JMAX < 70°
SLI (specific lantern index) >4
Classe intensità luminosa > G2
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento dei criteri elencati attraverso adeguata documentazione
tecnica del fabbricante o attraverso relazioni di prova di un organismo riconosciuto, che consenta di valutare la
conformità del materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applicabili ai fini della marcatura CE; in
particolare:
rapporti fotometrici in conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili;
rapporti di conformità alle Norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-3, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN
55015 e EN 61547;
scheda tecnica del corpo illuminante.
I corpi illuminanti impiegati per illuminazione di aree verdi e parchi devono raggiungere almeno le seguenti
prestazioni:
Proprietà apparecchio
Criteri minimi
illuminazione stradale
IP vano ottico IP65
IP vano cablaggi IP43
Marcatura CE
DLOR 65
Spread 55° < J90° < 65°
Throw 60° < JMAX < 70°
SLI (specific lantern index) >4
Classe intensità luminosa > G3
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento dei criteri elencati attraverso adeguata documentazione
tecnica del fabbricante o attraverso relazioni di prova di un organismo riconosciuto, che consenta di valutare la
conformità del materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applicabili ai fini della marcatura CE; in
particolare:
rapporti fotometrici in conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili;
rapporti di conformità alle Norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-3, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN
55015 e EN 61547;
5.2.2.6 QUANTITÀ DI LUCE MASSIMA EMESSA DIRETTAMENTE DAL CORPO ILLUMINANTE VERSO
L’EMISFERO SUPERIORE (LUCE AL DI SOPRA DELL’ORIZZONTE – Ƅ >90°)
Fatta salva la legislazione locale sull’inquinamento luminoso, i corpi illuminanti devono essere scelti ed installati in
modo da assicurare che la porzione di luce emessa dal corpo al di sopra dall’orizzonte sia limitata come indicato nella
tabella seguente.
Criteri minimi
Classe Illuminotecnica UNI 11248 ULOR
Classi da ME1 a ME5 e da MEW1 a MEW5
per qualsiasi sorgente luminosa 3%
Classi da CE0 a CE5, da S1 a S6, ES, EV ed A
12.000 lm d sorgente luminosa 5%
8.500 lm d sorgente luminosa < 12.000 lm 10%
3.300 lm d sorgente luminosa < 8.500 lm 15%
sorgente luminosa < 3.300 lm 20%
Verifica: L’aggiudicatario deve dimostrare il soddisfacimento del criterio attraverso rapporti fotometrici redatti in
conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili, eseguiti da un organismo riconosciuto.
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante qualsiasi mezzo di prova appropriato,
quale una scheda tecnica del corpo illuminante, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova
di un organismo riconosciuto.
5.2.2.8 FATTORI DI MANTENIMENTO DEL FLUSSO LUMINOSO MF E FAILURE RATE FR PER CORPI
ILLUMINANTI A LED
Per ottimizzare i costi di manutenzione i sistemi LED debbono avere le seguenti caratteristiche:
Criteri minimi
Ore di
funzionamento Fattori di
Failure rate
Mantenimento
50.000 0,70 50%
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Il fattore di mantenimento è relativo ad un funzionamento in buone condizioni di pulizia dell’ambiente in cui viene
inserito il modulo. Il Failure rate (Fy) è la percentuale del numero di LED o moduli LED dello stesso tipo che, alla
loro durata di vita nominale, rappresenta la difettosità. Per difettosità del LED o del modulo LED si intende la
combinazione della percentuale dei LED che non emettono alcuna luce e la percentuale dei LED che emettono un valore di
flusso inferiore al valore di mantenimento dichiarato.
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, quale
una scheda tecnica della lampada, altra documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto, indicando le metodologie di prova e/o le astrazioni statistiche impiegate per fornire tali dati
Criteri minimi
Ore di
funzionamento Failure Rate
50.000 12%
Verifica: l’offerente deve documentare le caratteristiche del sistema di riduzione di flusso luminoso, integrato nel
corpo illuminante presentando qualsiasi mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto, indicando le metodologie di prova e/o le
astrazioni statistiche impiegate per fornire tali dati.
— 41 —
19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
per la resistenza alla luce mediante esposizione alle radiazioni UV la ISO 11507 o equivalente;
per la resistenza all’umidità la UNI EN ISO 6270-1 o equivalente.
5.2.3.2 CORPI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE STRADALE POSTI SUL LATO DELLA STRADA
Vengono assegnati punteggi tecnici ai corpi illuminanti impiegati per illuminazione stradale che soddisfano almeno i
seguenti requisiti:
Proprietà apparecchio
Criteri premianti
illuminazione stradale
IP vano ottico IP66
IP vano cablaggi IP66
Certificazione ENEC o equivalente
DLOR 78
C.U. lato marciapiede 0.20
C.U. lato strada 0.59
— 43 —
19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento dei criteri elencati attraverso adeguata documentazione
tecnica del fabbricante o attraverso relazioni di prova di un organismo riconosciuto, che consenta di valutare la
conformità del materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applicabili ai fini della marcatura CE; in
particolare:
rapporti fotometrici in conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili;
rapporti di conformità alle Norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-3, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN
55015 e EN 61547
5.2.3.3 CORPI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE STRADALE POSTI AL CENTRO DELLA STRADA
Vengono assegnati punteggi tecnici ai corpi illuminanti che, impiegati in installazioni centro strada (tesata o similare),
soddisfano almeno i seguenti requisiti:
Proprietà apparecchio
Criteri premianti
illuminazione stradale
IP vano ottico IP66
IP vano cablaggi IP66
Certificazione ENEC o equivalente
DLOR 78
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento dei criteri elencati attraverso adeguata documentazione
tecnica del fabbricante o da rapporti di prova di organismi riconosciuti, che consenta di valutare la conformità del
materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applicabili ai fini della marcatura CE; in particolare:
rapporti fotometrici in conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili
rapporti di conformità alle Norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-3, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN
55015 e EN 61547.
Vengono assegnati punteggi tecnici ai corpi illuminanti che, impiegati per l’illuminazione di tratti ciclopedonali,
soddisfano almeno i seguenti requisiti:
Proprietà apparecchio
Criteri premianti
illuminazione stradale
IP vano ottico IP66
IP vano cablaggi IP65
Certificazione ENEC o equivalente
DLOR 75
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento dei criteri elencati attraverso adeguata documentazione
tecnica del fabbricante o da rapporti di prova di organismi riconosciuti, che consenta di valutare la conformità del
materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applicabili ai fini della marcatura CE; in particolare:
rapporti fotometrici in conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili
rapporti di conformità alle Norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-3, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN
55015 e EN 61547.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Vengono assegnati punteggi tecnici ai corpi illuminanti che, impiegati per illuminazione di aree verdi e parchi,
soddisfano almeno i seguenti requisiti:
Proprietà apparecchio
Criteri premianti
illuminazione stradale
IP vano ottico IP66
IP vano cablaggi IP65
Certificazione ENEC o equivalente
DLOR 70
Verifica: L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento dei criteri elencati attraverso adeguata documentazione
tecnica del fabbricante o da rapporti di prova di organismi riconosciuti, che consenta di valutare la conformità del
materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applicabili ai fini della marcatura CE; in particolare:
rapporti fotometrici in conformità alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili
rapporti di conformità alle Norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-3, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN
55015 e EN 61547
5.2.3.6 QUANTITÀ DI LUCE EMESSA DIRETTAMENTE DAL CORPO ILLUMINANTE VERSO L’EMISFERO
SUPERIORE (LUCE AL DI SOPRA DELL’ORIZZONTE - Ƅ>90°)
Fatta salva la legislazione locale in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso, vengono assegnati punteggi
tecnici in relazione ad ulteriori riduzioni della quantità di luce emessa al di sopra dell’orizzonte rispetto al criterio di
base corrispondente, ove possibile.
Verifica: L’offerente deve dimostrare la conformità al criterio attraverso rapporti fotometrici redatti in conformità
alla norma EN13032 più le eventuali parti seconde applicabili, eseguiti da un organismo riconosciuto. E’ altresì
possibile presentare qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del fabbricante.
Verifica: l’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante documentazione tecnica del fabbricante
o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Vengono assegnati punteggi tecnici se il sistema di regolazione soddisfa per ogni sua parte almeno i requisiti indicati
in tabella:
Criteri premianti
Ore di
funzionamento Failure Rate
50.000 8%
Verifica: l’offerente deve documentare le caratteristiche del sistema di riduzione di flusso luminoso, integrato nel
corpo illuminante presentando qualsiasi mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
La garanzia deve essere assicurata dal fornitore a partire dalla data di consegna della fornitura per un periodo di 3
anni, durante i quali dovranno essere disponibili anche le parti di ricambio.
La garanzia deve includere anche il funzionamento del sistema di regolazione del flusso luminoso, ove presente.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di un certificato di garanzia Si presume
conformità al requisito il possesso, per prodotti ancora in produzione, di una eco-etichetta ISO 14024 (tipo I) che
prevede il rispetto dello stesso.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
Verifica: Il soddisfacimento del criterio è dimostrato da una relazione scritta del progettista in cui è descritto in
sintesi il progetto e sono indicati i valori di SLEEC previsti, sulla base della documentazione tecnica fornita dalle case
costruttrici, importatrici e fornitrici, per i prodotti scelti.
Dichiarazione di conformità dell'installazione al progetto illuminotecnico rilasciata dall’installatore.
— 47 —
19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
con riduzione gestita puntualmente attraverso un sistema di monitoraggio a monte (dimmerizzazione lineare,
regolazione a gradini) che comunichi con i dispositivi alloggiati all’interno dei corpi illuminanti,
e devono rispettare i seguenti criteri minimi:
Criteri minimi
Ore di
funzionamento Failure Rate
50.000 12%
Verifica: L’offerente deve documentare le caratteristiche del sistema di riduzione di flusso luminoso e le prestazioni
attese in materia di risparmio energetico.
L’offerente deve rilasciare una dichiarazione del legale rappresentante di impegno a verificare successivamente le
prestazioni, con misure realizzate sull’impianto funzionante.
Per quanto riguarda il FR il soddisfacimento del criterio è dimostrato da un test eseguito sull’impianto funzionante da
un organismo riconosciuto.
E’ altresì possibile presentare qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una relazione di prova di un
organismo riconosciuto che indichi la metodologia utilizzata.
I fornitori, oltre alle informazioni sulle lampade e sugli apparecchi di cui ai capitoli 1 e 2 devono fornire le
informazioni relative alla corretta gestione ed uso dell’impianto.
Verifica: L’offerente fornisce una dichiarazione del legale rappresentante di impegno a produrre la documentazione
richiesta.
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a) rispondere ai requisiti di cui all’All. F, della parte IV “Rifiuti” del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., così come più
specificatamente descritto nelle pertinenti norme tecniche, in particolare:
UNI EN 13427:2005 Imballaggi - Requisiti per l'utilizzo di norme europee nel campo degli imballaggi e dei rifiuti di
imballaggio
UNI EN 13428:2005 Imballaggi - Requisiti specifici per la fabbricazione e la composizione-Prevenzione per
riduzione alla fonte
UNI EN 13429:2005 Imballaggi – Riutilizzo
UNI EN 13430:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili per riciclo di materiali
UNI EN 13431:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili sotto forma di recupero energetico compresa
la specifica del potere calorico inferiore minimo
UNI EN 13432:2002 Requisiti per imballaggi recuperabili attraverso compostaggio e biodegradazione -Schema di
prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi.
b)essere costituito, se in carta o cartone del 90% in peso da materiale riciclato, se in plastica, per almeno il 60%.
Verifica: l’offerente deve descrivere l’imballaggio che utilizzerà, indicando a quale delle norme tecniche sopra
richiamate è conforme (riportare il tipo di materiale o di materiali con cui è costituito, le quantità utilizzate, le misure
intraprese per ridurre al minimo il volume dell’imballaggio, come è realizzato l’assemblaggio fra materiali diversi e
come si possono separare ecc.) e dichiarare il contenuto di riciclato.
Per quanto riguarda il requisito di cui alla lett. b), si presume conforme l’imballaggio che riporta tale indicazione
minima di contenuto di riciclato, fornita in conformità alla norma UNI EN ISO 14021 "Asserzioni Ambientali
Autodichiarate" (ad esempio il simbolo del ciclo di Mobius) o alla norma UNI EN ISO 14024 “Etichettatura
ambientale di tipo I” (ad esempio “Plastica Seconda Vita” ed equivalenti).
Si applicano i criteri premianti descritti nel capitolo 5.1.3– Lampade HID e Sistemi e LED e nel capitolo 5.2.3 - Corpi
illuminanti.
Vengono assegnati punteggi tecnici in proporzione alla riduzione del valore dell’indice di consumo energetico – ICE
– definito dalla stazione appaltante rispetto ai limiti definiti per il criterio minimo (v. punto 3.3.2.)
L’ICE è dato dal rapporto tra lo SLEEC di progetto e lo SLEEC di riferimento di cui alle tabelle A e B che seguono.
Per tratti stradali prevalentemente motorizzati, in cui viene richiesto dalla normativa UNI 11248 un calcolo che tenga
conto della luminanza, occorre considerare lo SLEEC per luminanza SL; per tratti misti, in cui viene richiesto dalla
normativa UNI 11248 un calcolo che tenga conto dell’illuminamento, occorre considerare lo SLEEC per
illuminamento SE. In entrambi i casi occorre calcolare il valore di SLEEC di progetto (SL) o (SE), in funzione della
classe illuminotecnica di progetto, e dividerlo per il valore di SLEEC di riferimento (SLR) o (SER) scelto dalla tabella A
o dalla tabella B per la stessa classe illuminotecnica. Il rapporto tra i due valori (SL/ SLR o SE/ SER) è l’ICE
dell’impianto e ne determina la classe energetica (tab. C).
Nelle tabelle che seguono sono riportati:
Tab. A: valori di Sleec di riferimento (in rapporto alla luminanza) in funzione delle classi di illuminazione (norme
UNI 11248 ed EN 13201):
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Tab. B: valori di Sleec di riferimento (in rapporto all’illuminamento) in funzione delle classi di illuminazione (norme
UNI 11248 ed EN 13201):
Tab. A
Illuminazione stradale
Classi illuminotecniche ME ed MEW
Tab. B
Illuminazione intersezioni, centri storici
Classi illuminotecniche CE
Classe Sleec di riferimento SER
illuminotecnica [W/lx/m2]
CE0 0.039
CE1 0.045
CE2 0.048
CE3 0.056
CE4 0.062
CE5 0.070
Illuminazione marciapiedi, piste ciclopedonali, parcheggi
Classi illuminotecniche S
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ICE 3,10
BASSA EFFICIENZA
Verifica: Il soddisfacimento del criterio è dimostrato da una relazione scritta del progettista in cui è
descritto in sintesi il progetto e sono indicati i valori di SLEEC previsti, sulla base della documentazione
tecnica fornita dalle case costruttrici, importatrici e fornitrici, per i prodotti scelti.
Dichiarazione di conformità dell'installazione al progetto illuminotecnico.
Criteri premianti
Ore di
funzionamento Failure Rate
50.000 8%
La stazione appaltante può assegnare altri punti tecnici anche in relazione alle seguenti caratteristiche:
percentuale di dimmerizzazione in relazione alla potenza di lampada;
variazioni rispetto alle curve di mantenimento del flusso luminoso rispetto all’impiego a potenza
nominale;
variazioni rispetto alle curve di sopravvivenza delle sorgenti luminose rispetto all’impiego a potenza
nominale;
variazioni rispetto alla temperatura di colore ed all’indice di resa cromatica delle sorgenti luminose
rispetto all’impiego a potenza nominale.
Verifica: l’offerente deve documentare le caratteristiche del sistema di riduzione di flusso luminoso e le
prestazioni attese in materia di risparmio energetico.
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L’offerente deve rilasciare una dichiarazione del legale rappresentante di impegno a verificare
successivamente le prestazioni, con misure realizzate sull’impianto funzionante.
Per quanto riguarda il FR il soddisfacimento del criterio è dimostrato da un test eseguito sull’impianto
funzionante da un organismo riconosciuto.
E’ altresì possibile presentare qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una relazione di prova di un
organismo riconosciuto che indichi la metodologia utilizzata.
5.3.5.2 GARANZIA
La garanzia deve essere assicurata dal fornitore a partire dalla data di consegna della fornitura per un periodo
minimo di 10 anni, durante i quali dovranno essere disponibili anche le parti di ricambio.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di un certificato di garanzia.
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ALLEGATO 4
Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica
Amministrazione
ovvero
Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PANGPP)
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SOMMARIO
1 PREMESSA .....................................................................
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1 PREMESSA
Questo documento è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei
consumi della pubblica amministrazione, di seguito PAN GPP1 e tiene conto di quanto proposto
nelle Comunicazioni su Consumo e Produzione Sostenibile (COM (2008) 397) e sul GPP (COM (2008)
400), adottate dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea.
In relazione a quanto indicato al punto 4.2 “obiettivo nazionale” del PAN GPP e nella Comunicazione
(COM (2008) 400 par. 5.1), l’obiettivo proposto è di raggiungere entro il 2011, la quota del 50% di
appalti verdi sul totale degli appalti pubblici aggiudicati su tali categorie di forniture. Tale percentuale
verrà valutata sia sulla base del numero che del valore totale degli stessi.
Così come previsto dal PAN GPP sarà monitorata l’applicazione delle indicazioni del piano.
Le fasi della procedura d’acquisto per le quali sono stati identificati i criteri sono:
1Il PAN GPP, adottato con decreto interministeriale del 11 aprile 2008 e pubblicato sulla GU n. 107 del 8 maggio 2008, è stato redatto ai
sensi della legge 296/2006, articolo 1, commi 1126,1127,1128.
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che le specifiche tecniche, “Ogniqualvolta sia possibile, devono essere definite in modo da tenere conto
….”omissis”…., della tutela ambientale”.
-Specifiche tecniche premianti: in questa parte del documento sono indicate le specifiche tecniche di
carattere ambientale atte a selezionare prodotti/servizi con prestazioni ambientali migliori di quelle
garantite dal rispetto dei soli criteri di base.
-Condizioni di esecuzione/clausole contrattuali: in questa parte del documento sono descritte le
condizioni di esecuzione/clausole contrattuali dell’appalto di carattere ambientale che, unitamente alle
“specifiche tecniche di base”, devono essere rispettate per poter qualificare l’appalto come “verde”.
Tale conformità deve essere mantenuta per tutta la durata del contratto.
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Gli enti sono invitati ad adottare e diffondere presso il proprio personale indicazioni per l’uso corretto
degli apparati anche attraverso campagne di sensibilizzazione ed informazione, assicurando che:
x siano attivate le opzioni di risparmio energetico previste dal sistema operativo;
x siano spenti e staccati dalla presa di corrente alla fine della giornata di lavoro e se non si
utilizzano per un lungo periodo. Si auspica l’utilizzo di una “ciabatta” con interruttore per
ciascuna postazione di lavoro.
Per ridurre gli impatti ambientali di tutte le apparecchiature di stampa e copia è necessario che l’ente,
oltre a procedere all’acquisto, integrando i criteri ambientali minimi descritti nel presente documento, si
attivi per:
x sostituire apparecchiature ad uso personale con soluzioni di workgroup;
x implementare corrette modalità di utilizzo delle stesse dell’apparecchiatura in questione da parte
dell’organizzazione personale (es. stampa in differita; archiviazione elettronica; flusso digitale
del documento; gestione documentale informatizzata).
L’impiego razionale di tali apparecchiature consente notevoli vantaggi ambientali ed economici legati al
risparmio energetico e alla conseguente riduzione di emissioni di CO2, alla riduzione del consumo di
carta e di toner e alla maggiore durata della vita utile del prodotto.
Per facilitare le azioni di sensibilizzazione del personale, si forniscono nei paragrafi successivi alcune
indicazioni su azioni mirate a modificare i comportamenti e razionalizzare l’uso dei prodotti. L’ente può
veicolare tali indicazioni nella forma che ritiene più appropriata alla propria struttura e dimensione, ad
esempio attraverso campagne di sensibilizzazione e informazione o tramite apposite circolari.
x limitare il numero di copie, incrementando l’utilizzo della posta elettronica per la diffusione e la
condivisione dei documenti ed evitare la copia di documenti che possono essere consultati a
video;
x adottare la modalità di fronte/retro e preferire la stampa/copia di più pagine per foglio;
x utilizzare, quando possibile, la modalità di copia/stampa in “bozza” e adottare il carattere c.d.
“Eco-font”;
x utilizzare formati ridotti;
x limitare l’uso del colore ove non strettamente necessario;
x assicurarsi che l’apparecchio non rimanga collegato alla rete elettrica (per esempio spegnendo
l’interruttore a muro o la multipresa a cui è collegato o, in assenza di questi, scollegando il cavo
dell’alimentazione) al termine dell’orario di lavoro;
x impostare la funzione di risparmio energetico.
x predisporre ed utilizzare cestini per la raccolta separata della carta nelle vicinanze degli
apparecchi;
x predisporre ed utilizzare contenitori per la raccolta differenziata dei toner esausti;
x garantire la corretta gestione dei rifiuti da parte della ditta affidataria del servizio di pulizie o
tramite procedure ad hoc, opportunamente e periodicamente monitorate.
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Verifica: l’offerente deve descrivere l’imballaggio che utilizzerà, indicando a quale delle norme tecniche
sopra richiamate è conforme (riportare il tipo di materiale o di materiali con cui è costituito, le quantità
utilizzate, le misure intraprese per ridurre al minimo il volume dell’imballaggio, come è realizzato
l’assemblaggio fra materiali diversi e come si possono separare ecc.) e dichiarare il contenuto di
riciclato.
Per quanto riguarda il requisito di cui alla lett. b), si presume conforme l’imballaggio che riporta tale
indicazione minima di contenuto di riciclato, fornita in conformità alla norma UNI EN ISO 14021
"Asserzioni Ambientali Autodichiarate" (ad esempio il simbolo del ciclo di Mobius) o alla norma UNI
EN ISO 14024 “Etichettatura ambientale di tipo I” (ad esempio “Plastica Seconda Vita” ed
equivalenti).
Punteggi
o
valore di consumo misurato (ETEC)
attribuito
*
95% TEC
requirement > ETEC >= 90% TEC requirement X
90% TEC
requirement > ETEC >= 80% TEC requirement X*2
80% TEC
requirement > ETEC X*3
* Punteggi crescenti, autonomamente determinabili in funzione del valore del punteggio tecnico. La
tabella presenta un esempio di progressività attribuibile al punteggio tecnico in funzione del valore di
consumo misurato (ETEC) rilevato.
Verifica: Il rispetto del criterio è comprovato da una dichiarazione del produttore e dalla
documentazione di accompagnamento al prodotto destinata all’utente (Manuale d’uso, altri documenti
di prodotto) contenente il valore di ETEC , secondo quanto indicato nelle linee guida ENERGY STAR,
che dovrà essere misurato in relazione alla categoria di appartenenza dell’apparecchiatura offerta,
applicando i “capability adjustments” relativi all’apparecchiatura offerta e l’ “operational mode
weighting” convenzionale. Tali misurazioni devono essere svolte da un organismo riconosciuto.
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conformità alla norma ISO 9296. I valori ottenuti dalla misurazione delle emissioni acustiche sia nella
fase “idle” che in modalità hard disk attivo ovvero accesso ad un disco rigido devono essere dichiarati
in detta relazione in conformità a quanto disposto nel paragrafo 3.2.5 della norma ISO 9296.
Il possesso dell’etichetta EU Eco-label o Nordic Swan o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I)
equivalente rispetto al criterio, nell’ultima versione approvata vale come mezzo di presunzione di
conformità. È accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica
del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
5.3.3 Peso
Il peso del PC portatile non può essere superiore a 3 kg (2kg per gli ultraportatili con diagonale
schermo di 13-15 pollici3) in configurazione base completa, comprensiva di unità disco ottico, disco
rigido, RAM e 1 batteria installata. La caratteristica migliorativa non si applica ai portatili considerati
come sostituti di computer desktop (desktop replacement).
Il punteggio deve essere distribuito in proporzione alla diminuzione del peso dell’apparecchiatura4.
Verifica: l’apparecchiatura deve essere sottoposta a Verifica di peso con una bilancia di precisione con
tolleranza pari a 1 gr.
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Verifica: il possesso dell’etichetta EU Eco-label o Nordic Swan o qualsiasi altra etichetta ISO 14024
(tipo I) equivalente rispetto al criterio vale come mezzo di presunzione di conformità. Alternativamente
è accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
5.3.8 Disassemblaggio
Le parti costituenti l’apparecchiatura devono essere facilmente separabili.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o da qualsiasi mezzo di prova appropriato, quale
una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
Il possesso dell’etichetta Nordic Swan o Der Blaue Engel o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I)
equivalente rispetto al criterio, vale come mezzo di presunzione di conformità.
5.3.10 Riciclabilità
Il 90 % in peso dei materiali plastici e metallici della custodia e del telaio deve essere riciclabili
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o con il possesso dell’etichetta EU Eco-label o Der
Blauer Engel o Nordic Swan o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I) equivalente rispetto al criterio.
E’ accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del
fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
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ottenuti dalla misurazione delle emissioni acustiche sia nella fase “idle” che in modalità hard disk attivo
ovvero accesso ad un disco rigido devono essere dichiarati in detta relazione in conformità a quanto
disposto nel paragrafo 3.2.5 della norma ISO 9296.
Il possesso dell’etichetta EU Eco-label o Nordic Swan o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I)
equivalente rispetto al criterio, vale come mezzo di presunzione di conformità.
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Verifica: Il rispetto del criterio è comprovato da una dichiarazione del produttore e dalla
documentazione di accompagnamento al prodotto destinata all’utente (Manuale d’uso, altri documenti
di prodotto) contenente il valore di ETEC , secondo quanto indicato nelle linee guida ENERGY STAR,
che dovrà essere misurato in relazione alla categoria di appartenenza dell’apparecchiatura offerta,
applicando i “capability adjustments” relativi all’apparecchiatura offerta e l’ “operational mode
weighting” convenzionale. Tali misurazioni devono essere svolte da un organismo riconosciuto.
6.3.5 Disassemblaggio
Le parti costituenti l’apparecchiatura devono essere facilmente separabili.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o da qualsiasi mezzo di prova appropriato, quale
una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
Il possesso dell’etichetta Nordic Swan o Der Blaue Engel o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I)
equivalente rispetto al criterio vale come mezzo di presunzione di conformità.
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6.3.8 Riciclabilità
Il 90 % in peso dei materiali plastici e metallici della custodia e del telaio deve essere riciclabile
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o con il possesso dell’etichetta EU Eco-label o Der
Blauer Engel o Nordic Swan o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I) equivalente rispetto al criterio,
nell’ultima versione approvata.
Alternativamente è accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione
tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
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7.2.2 Carta
La stampante deve supportare l’uso di carta riciclata al 100%, anche in caso di stampa in modalità
fronte-retro automatica.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato da una dichiarazione del produttore e dalla
documentazione di accompagnamento al prodotto destinata all’utente (Manuale d’uso, altri documenti
di prodotto).
Alternativamente è accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione
tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
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Verifica: l’offerente deve descrivere l’imballaggio che utilizzerà, indicando a quale delle norme tecniche
sopra richiamate è conforme (riportare il tipo di materiale o di materiali con cui è costituito, le quantità
utilizzate, le misure intraprese per ridurre al minimo il volume dell’imballaggio, come è realizzato
l’assemblaggio fra materiali diversi e come si possono separare ecc.) e dichiarare il contenuto di
riciclato.
Per quanto riguarda il requisito di cui alla lett. b), si presume conforme l’imballaggio che riporta tale
indicazione minima di contenuto di riciclato, fornita in conformità alla norma UNI EN ISO 14021
"Asserzioni Ambientali Autodichiarate" (ad esempio il simbolo del ciclo di Mobius) o alla norma UNI
EN ISO 14024 “Etichettatura ambientale di tipo I” (ad esempio “Plastica Seconda Vita” ed
equivalenti).
Punteggio
Valore di consumo misurato (TEC massimo KWh/settimana) attribuito*
(Ptp)
90% TEC massimo > TEC KWh/settimana >= 80% TEC massimo X
80% TEC massimo >TEC KWh/settimana >= 70% TEC massimo X*2
70% TEC massimo > TEC KWh/settimana X*3
* Punteggi crescenti, autonomamente determinabili in funzione del valore del punteggio tecnico. La
tabella presenta un esempio di progressività attribuibile al punteggio tecnico in funzione del valore di
consumo misurato (ETEC) rilevato
Verifica: Il rispetto del criterio è comprovato da una dichiarazione del produttore e dalla
documentazione di accompagnamento al prodotto destinata all’utente (Manuale d’uso, altri documenti
di prodotto) contenente il valore di consumo (TEC KWh/settimana) misurato secondo quanto indicato
nelle linee guida ENERGY STAR, che dovrà essere confrontato con il valore di TEC massimo (TEC
massimo KWh/settimana) in relazione alla categoria di appartenenza dell’apparecchiatura e alla velocità
in monocromia del prodotto, come previsto nelle linee guida ENERGY STAR. Tali misurazioni
devono essere svolte da un organismo riconosciuto.
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presunzione di conformità. È accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una
documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
7.3.7 Disassemblaggio
Le parti costituenti l’apparecchiatura devono essere facilmente separabili.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o da qualsiasi mezzo di prova appropriato, quale
una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
Il possesso dell’etichetta Nordic Swan o Der Blaue Engel o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I)
equivalente rispetto al criterio vale come mezzo di presunzione di conformità.
7.3.9 Riciclabilità
Il 90 % in peso dei materiali plastici e metallici della custodia e del telaio deve essere riciclabili.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o con il possesso dell’etichetta EU Eco-label o
Nordic Swan o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I) equivalente rispetto al criterio, nell’ultima
versione approvata. Alternativamente è accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una
documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
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19-3-2011 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 64
8.2.2 Carta
La stampante deve supportare l’uso di carta riciclata al 100%, anche in caso di stampa in modalità
fronte-retro automatica.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato da una dichiarazione del produttore e dalla
documentazione di accompagnamento al prodotto destinata all’utente (Manuale d’uso, altri documenti
di prodotto).
Alternativamente è accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione
tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
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- UNI EN 13427:2005 Imballaggi - Requisiti per l'utilizzo di norme europee nel campo degli
imballaggi e dei rifiuti di imballaggio
- UNI EN 13428:2005 Imballaggi - Requisiti specifici per la fabbricazione e la composizione-
Prevenzione per riduzione alla fonte
- UNI EN 13429:2005 Imballaggi – Riutilizzo
- UNI EN 13430:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili per riciclo di materiali
- UNI EN 13431:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili sotto forma di recupero
energetico compresa la specifica del potere calorico inferiore minimo
- UNI EN 13432:2002 Requisiti per imballaggi recuperabili attraverso compostaggio e
biodegradazione -Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli
imballaggi.
b) essere costituito, se in carta o cartone per almeno il 90% in peso da materiale riciclato, se in
plastica, per almeno il 60%.
Verifica: l’offerente deve descrivere l’imballaggio che utilizzerà, indicando a quale delle norme tecniche
sopra richiamate è conforme (riportare il tipo di materiale o di materiali con cui è costituito, le quantità
utilizzate, le misure intraprese per ridurre al minimo il volume dell’imballaggio, come è realizzato
l’assemblaggio fra materiali diversi e come si possono separare ecc.) e dichiarare il contenuto di
riciclato.
Per quanto riguarda il requisito di cui alla lett. b), si presume conforme l’imballaggio che riporta tale
indicazione minima di contenuto di riciclato, fornita in conformità alla norma UNI EN ISO 14021
"Asserzioni Ambientali Autodichiarate" (ad esempio il simbolo del ciclo di Moebius) o alla norma UNI
EN ISO 14024 “Etichettatura ambientale di tipo I” (ad esempio “Plastica Seconda Vita” ed
equivalenti).
Punteggio
Valore di consumo misurato (TEC massimo KWh/settimana) attribuito*
(Ptp)
> TEC
KWh/settimana
90% TEC massimo >= 80% TEC massimo X
>TEC
KWh/settimana
80% TEC massimo >= 70% TEC massimo X*2
> TEC
70% TEC massimo KWh/settimana X*3
* Punteggi crescenti, autonomamente determinabili in funzione del valore del punteggio tecnico. La
tabella presenta un esempio di progressività attribuibile al punteggio tecnico in funzione del valore di
consumo misurato (ETEC) rilevato
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Verifica: Il rispetto del criterio è comprovato da una dichiarazione del produttore e dalla
documentazione di accompagnamento al prodotto destinata all’utente (Manuale d’uso, altri documenti
di prodotto) contenente il valore di consumo (TEC KWh/settimana) misurato secondo quanto indicato
nelle linee guida ENERGY STAR, che dovrà essere confrontato con il valore di TEC massimo (TEC
massimo KWh/settimana) in relazione alla categoria di appartenenza dell’apparecchiatura e alla velocità
in monocromia del prodotto, come previsto nelle linee guida ENERGY STAR. Tali misurazioni
devono essere svolte da un organismo riconosciuto.
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8.3.7 Disassemblaggio
Le parti costituenti l’apparecchiatura devono essere facilmente separabili.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o da qualsiasi mezzo di prova appropriato, quale
una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
Il possesso dell’etichetta Nordic Swan o Der Blaue Engel o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I)
equivalente rispetto al criterio vale come mezzo di presunzione di conformità.
8.3.9 Riciclabilità
Il 90 % in peso dei materiali plastici e metallici della custodia e del telaio deve essere riciclabili
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o con il possesso dell’etichetta EU Eco-label o
Nordic Swan o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I) equivalente rispetto al criterio, vale come
mezzo di presunzione di conformità. Alternativamente è accettato qualsiasi altro mezzo di prova
appropriato, quale una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un
organismo riconosciuto.
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9.2.2 Carta
La fotocopiatrice deve supportare l’uso di carta riciclata al 100%, anche in caso di stampa in modalità
fronte-retro automatica.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato da una dichiarazione del produttore e dalla
documentazione di accompagnamento al prodotto destinata all’utente (Manuale d’uso, altri documenti
di prodotto). E’ accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica
del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
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b) essere costituito, se in carta o cartone per almeno il 90% in peso da materiale riciclato, se in
plastica, per almeno il 60%
Verifica: l’offerente deve descrivere l’imballaggio che utilizzerà, indicando a quale delle norme tecniche
sopra richiamate è conforme (riportare il tipo di materiale o di materiali con cui è costituito, le quantità
utilizzate, le misure intraprese per ridurre al minimo il volume dell’imballaggio, come è realizzato
l’assemblaggio fra materiali diversi e come si possono separare ecc.) e dichiarare il contenuto di
riciclato.
Per quanto riguarda il requisito di cui alla lett. b), si presume conforme l’imballaggio che riporta tale
indicazione minima di contenuto di riciclato, fornita in conformità alla norma UNI EN ISO 14021
"Asserzioni Ambientali Autodichiarate" (ad esempio il simbolo del ciclo di Mobius) o alla norma UNI
EN ISO 14024 “Etichettatura ambientale di tipo I” (ad esempio “Plastica Seconda Vita” ed
equivalenti).
Punteggio
Valore di consumo misurato (TEC massimo KWh/settimana) attribuito*
(Ptp)
80% TEC
90% TEC massimo > TEC KWh/settimana >= massimo X
70% TEC
80% TEC massimo >TEC KWh/settimana >= massimo X*2
70% TEC massimo > TEC KWh/settimana X*3
* Punteggi crescenti, autonomamente determinabili in funzione del valore del punteggio tecnico. La
tabella presenta un esempio di progressività attribuibile al punteggio tecnico in funzione del valore di
consumo misurato (ETEC) rilevato
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Verifica: Il rispetto del criterio è comprovato da una dichiarazione del produttore e dalla
documentazione di accompagnamento al prodotto destinata all’utente (Manuale d’uso, altri documenti
di prodotto) contenente il valore di consumo (TEC KWh/settimana) misurato secondo quanto indicato
nelle linee guida ENERGY STAR, che dovrà essere confrontato con il valore di TEC massimo (TEC
massimo KWh/settimana) in relazione alla categoria di appartenenza dell’apparecchiatura e alla velocità
in monocromia del prodotto, come previsto nelle linee guida ENERGY STAR. Tali misurazioni
devono essere svolte da un organismo riconosciuto.
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9.3.7 Disassemblaggio
Le parti costituenti l’apparecchiatura devono essere facilmente separabili.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o da qualsiasi mezzo di prova appropriato, quale
una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
Il possesso dell’etichetta Nordic Swan o Der Blaue Engel o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I)
equivalente rispetto al criterio, vale come mezzo di presunzione di conformità.
9.3.9 Riciclabilità
Il 90 % in peso dei materiali plastici e metallici della custodia e del telaio deve essere riciclabile.
Verifica: il rispetto del requisito è comprovato con la presentazione di una relazione sul
disassemblaggio che attesti il possesso del requisito o con il possesso dell’etichetta EU Eco-label o
Nordic Swan o qualsiasi altra etichetta ISO 14024 (tipo I) equivalente rispetto al criterio.
Alternativamente è accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione
tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
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11A03510
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A LFONSO A NDRIANI , redattore
DELIA CHIARA, vice redattore
Per l’estero i prezzi di vendita, in abbonamento ed a fascicoli separati, anche per le annate arretrate, compresi i fascicoli dei supplementi ordinari e
straordinari, devono intendersi raddoppiati. Per il territorio nazionale i prezzi di vendita dei fascicoli separati, compresi i supplementi ordinari e
straordinari, relativi ad anni precedenti, devono intendersi raddoppiati. Per intere annate è raddoppiato il prezzo dell’abbonamento in corso.
Le spese di spedizione relative alle richieste di invio per corrispondenza di singoli fascicoli, vengono stabilite, di volta in volta, in base alle copie richieste.
N.B. - Gli abbonamenti annui decorrono dal 1° gennaio al 31 dicembre, i semestrali dal 1° gennaio al 30 giugno e dal 1° luglio al 31 dicembre.
* tariffe postali di cui al Decreto 13 novembre 2002 (G.U. n. 289/2002) e D.P.C.M. 27 novembre 2002 n. 294 (G.U. 1/2003) per soggetti iscritti al R.O.C.
€ 6,00
*45-410301110319*