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Vi avevo promesso che oggi avremmo iniziato a fare questo viaggio e, come promesso, lo iniziamo
dall' Inghilterra, che mi sembra un punto di partenza obbligato perchè l'Inghilterra è la culla e la
patria del Common low.
L'analisi del sistema inglese ci terrà impegnati per tre o quattro lezioni e proseguiremo seguendo
l'evoluzione storica di questo diritto, che vedremo potrà essere scomposto in varie parti che hanno
caratteristiche peculiari.
Perchè si inizia con la storia?
Perchè, a parte il famoso brocardo secondo cui COMPARISON INVOLVES HISTORY, a maggior
ragione per quanto riguarda l'Inghilterra, non possiamo comprendere alcuni istituti attuali senza
fare ricorso a delle tappe storiche in cui degli istituti, dei concetti, delle norme sono nati e si sono
sviluppati.
Sono questi istituti, concetti e norme che a noi giuristi continentali possono sembrare
assolutamente misteriose perchè se noi cerchiamo nel sistema inglese, noi come un giurista
francese o un giurista tedesco, degli omologhi funzionali rispetto a quelle che sono i nostri istituti,
concetti e regole non potremo che rimanere se non delusi almeno, sicuramente, un po' disorientati.
Quindi affrontiamo il diritto inglese sgombrando, per quanto possibile, la nostra mente da quelli
che sono gli istituti proprio del nostro sistema e in generale del nostro sistema di Civil low; a cui noi
sicuramente apparteniamo.
Prima di tutto, ritengo di dovervi fare una precisazione, alcuni di noi la conoscono già, che riguarda
proprio l'espressione “Common Low”.
Quando noi parliamo di Common Low e quando abbiamo detto che l'Inghilterra è la culla del
Common Low, noi facciamo riferimento solo ad uno dei possibili significati dei questa locuzione, che
è quella più diffusa: ossia si intende per Common Low la famiglia giuridica generalmente
contrapposta al Civil Low e altre tradizioni caratterizzata da alcuni tratti peculiari.
Questa tradizione è sorta in Inghilterra e poi ha avuto una ampissima diffusione che è andata di pari
passo con l'evoluzione politica e imperiale dell'Inghilterra.
Il common Low inglese si è diffuso tra le colonie britanniche andando a influenzare il diritto dei
paesi più disparati dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, passando per alcune colonie africane e cosi
via.
Non pensiamo al common Low inteso come famiglia come una famiglia monolitica: vedremo per
esempio quante differenze ci siano tra il common low inglese e quello americano.
Queste differenze ci sono perchè importare un diritto non è una operazione automatica e anche
nelle colonie c'è stato un diverso grado di penetrazione del diritto inglese dipendente da vari
fattori, per esempio il tipo di rapporto che veniva instaurato, oppure la autosufficienza del diritto
autoctono, cioè del diritto delle popolazioni che già vivevano, già operavano nei territori colonizzati
dall'Inghilterra.
Tornando a noi, common low inteso come Famiglia giuridica nella sua prima accezione, vuol dire far
riferimento ad un insieme di ordinamenti che al di la delle differenze hanno dei tratti peculiari.
In primo luogo la comunanza linguistica, sono tutti paesi di lingua inglese e anche il diritto
ovviamente si è sviluppato nella lingua della madrepatria, poi gli organi , pensate al Commonwealth
che adesso non ha il rilievo che aveva prima ma che aveva anche una corte, il Privy council una
sorte di corte sovranazionale per tutti i paesi facenti parte del commonwealth, e ancora, la
caratteristica che abbiamo già detto e ridetto è il carattere giurisprudenziale di questi diritti che
diremo essere sistemi aperti.
Questo è il common Low come famiglia giuridica, ma questo, per toglierci da alcuni dubbi
interpretativi, non è l'unico significato e non è sufficiente, perchè per common Low noi
intendiamo, e anche autorevoli giuristi inglesi e statunitensi intendono, almeno altre due cose. Noi
possiamo sentir parlare di common low come sinonimo di CASE LOW. Ossia diritto di natura
giurisprudenziale quindi in questa accezione common low si contrappone a Statute Low cioè al
diritto di matrice legislativa.
Quindi: primo significato: common low come famiglia giuridica; secondo significato common low
come case low, cioè insieme delle pronunce emesse dai giudici nel decidere un caso concreto e
l'ultima accezione, prendetela oggi per buona domani vi sarà chiarissima, è common low come
diritto sviluppatosi nelle corti inglesi di Westminister contrapposto ad un altro diritto che è il diritto
dell' equity che si svilupperà sempre in Inghilterra a partire dal XIV (14esimo) secolo.
In maniera singolare, pertanto, i common loyers usano l’espressione common low per indicare
questa varietà di accezioni.
Da veri comparatisti sistemici, ora affrontiamo la nascita del common low a partire dall' Inghilterra.
Come vi dicevo dobbiamo risalire molto indietro.
Alcuni tratti peculiari del diritto inglese, che poi influenzeranno quel diritto di tutti quei paesi che
abbiamo citato, hanno una matrice comune.
La prima distinzione che generalmente si mette in luce nell' analizzare le peculiarità del common
low è la scarsa influenza del diritto romano nella evoluzione di questo diritto; quando invece
studieremo il civil low vedremo la grande influenza del diritto romano nelle sue varie forme e
periodizzazioni nella costruzione del diritto francese, italiano, tedesco e cosi via.
Nel sistema inglese il diritto romano è stato soltanto lambito, cioè il diritto inglese è stato solo
lambito dall'influenza del diritto romano
Un' altra peculiarità, sempre storica, è che alla base delle codificazioni europee è chiara l' influenza
di un altro movimento che è l'illuminismo o il giusnaturalismo.
Il principio primo dell'illuminismo, soprattutto nell' Europa continentale, fu la cristallizzazione di
regole giuridiche in codici. Infatti dopo l'esperienza illuministica abbiamo le prime codificazioni.
L'Inghilterra invece non fece proprie le idee illuministiche che tendevano a una razionalizzazione e
una organizzazione in codici delle regole giuridiche ma questo non vuol dire che abbia lasciato il
diritto nel caos; vuol dire solo che ha sperimentato altri metodi, altre forme per organizzare il
diritto.
Quando inizia la storia inglese, ovviamente parliamo di storia giuridica.
La storia giuridica inglese si fa risalire ad una battaglia, la nota battaglia di Hastings, siamo nel 1066
Guglielmo I , duca di Normandia , sbarca in Inghilterra. È noto come Guglielmo il conquistatore
perchè con le sue truppe varca la Manica e sconfigge le popolazioni autoctone, essenzialmente
Angli e Sassoni in questa battaglia facendosi incoronare primo re di Inghilterra.
Questo è un fatto storico, ma a noi interessa perchè da questo momento muta non solo
l'organizzazione politica inglese ma inizia a delinearsi l'organizzazione del diritto che poi sarebbe e
sarà e arriverà a noi.
Primo appunto: innanzitutto Guglielmo il Conquistatore, al di là delle sue campagne militari non
sovrappose immediatamente il suo diritto a quello delle popolazioni autoctone barbariche, perchè
ovviamente i Sassi e gli Angli non è che vivessero in assenza di regole, nell' anarchia più totale.
Guglielmo pertanto conservò, almeno in un primo momento, le consuetudini dei sassoni.
In secondo luogo instaurò un regime di amministrazione che era di tipo feudale. Sappiamo tutti
come funziona un sistema di tipo feudale: il re affidava delle terre a quelli che noi chiamiamo
Vassalli, ma che gli inglesi chiavano Lords,perchè membri della aristocrazia, creando una catena a
seguire di rapporti di vassallaggio: ossia i Lords potevano subvassallare le terre ad altri soggetti in
una catena di rapporti. Fatto storico. Ricaduta in campo politico e giuridico.
In realtà la scelta di questo sistema fu quasi una scelta obbligata per il sovrano perchè in un regno
nascente il sovrano doveva concentrare la benevolenza dell'aristocrazia e soprattutto di coloro che
si erano mossi dalla Normandia, seguendolo nella conquista dell' Inghilterra.
Quindi a coloro che lo avevano supportato vennero affidate le prime terre.
In secondo luogo il sistema feudale ha almeno altri due vantaggi per un regno nascente: il primo è
che la concessione delle terre ovviamente non è gratuita, quindi nei successivi rapporti, in cambio
della allocazione di un territorio veniva concessa una somma di denaro e questo consentì una
crescita, almeno iniziale, agli introiti delle casse del regno.
Secondo profilo: in cambio delle terre i signori locali garantivano assistenza e supporto militare in
caso di guerre o di invasioni straniere.
Tuttavia, se noi analizziamo un sistema di tipo feudale, è chiaro che in primo luogo ci sono delle
ricadute immediate in punto di proprietà perchè si crea una scissione tra dominio utile e dominio
eminente che condiziona, tutt'oggi, il diritto inglese della proprietà
in secondo luogo, ogni feudo era un microcosmo indipendente, nel senso che il signore, chiamato
tenans in cif, tenans è colui che tiene, in cif è una particolare forma di cui parleremo, aveva ampi
poteri sulla sua contea, sul suo ducato e sul suo feudo anche poteri giurisdizionali.
Allargare e moltiplicare le autonomie portava con se un grossissimo rischio, ossia il rischio di forze
centrifughe che avrebbero indebolito il potere del sovrano.
Allora, già con Guglielmo si creò un sistema centralizzato di amministrazione che coinvolse
essenzialmente tre aspetti, cioè vennero centralizzate, al di là della frammentazione dei singoli
feudi 3 funzioni:
1. funzione di polizia attraverso la funzione dello sceriffo che era davvero una figura autoritaria ed
esecutiva, una longa manus del re
2. funzione fiscale, ossia si creò un sistema centrale di esazione dei tributi, non in ogni contea si
richiedevano delle tasse in relazione al feudo ma ognuno doveva pagare delle imposte al re,
quindi alla amministrazione centrale del regno, e questo venne fatto attraverso l' istituzione
del Domesday book, che era una sorta di catasto, ossia già dal 1100 (se pensiamo ai tempi
capiamo che era una cosa estremamente innovativa) venne fatto un censimento di tutte le
terre del regno, delle classi da cui erano occupate in modo da avviare un sistema capillare
inizialmente equo di esazione fiscale.
3. Ma quello che maggiormente ci interessa fu la creazione di un sistema centralizzato di giustizia.
4. Funzione di giustizia. Questo sistema venne creato facendo leva su una delle funzioni che
tradizionalmente vengono riconosciute ai sovrani, cioè il re è colui che mantiene la pace del
regno.
Interpretando questa funzione a contrario si comprende in senso lato che ogni lite, ogni
controversa può essere intesa come un BREACH OF THE PEACE, ossia una violazione della pace del
regno.
Poiché il re è il custode della pace del regno, può giudicare in ordine a tutte quelle che sono
tendenzialmente delle violazioni e quindi su ogni controversia e il sovrano, pertanto divenne
inizialmente il tutore della funzione giurisdizionale.
Ovviamente, più uno stato, un regno una qualsiasi istituzione si evolve, più aumenta il numero delle
controversie, quindi era evidente che il re non si poteva occupare da solo tutte le liti che
insorgevano nel regno.
Inizialmente, si circondò dei maggiori esponenti dell'aristocrazia, ossia i Lords inglesi che andavano
a formare una sorta di istituzione permanente in Inghilterra chiamata curia regis, un organo di
derivazione germanica, a cui veniva affidata la risoluzione della macro violazioni della pace del
regno.
Al contempo aumentavano esponenzialmente anche le liti tra i commoners. I commoners sono i
sudditi, cittadini comuni.
E la curia regis non aveva né le competenze né il tempo per occuparsi e decidere sulle liti tra
privati...per esempio il feudatario che non paga, il dovuto, una lite in materia di proprietà e quindi
in maniera quasi spontanea ci si rese conto che gli unici che erano in grado di amministrare e
giudicare questo tipo di controversie perchè erano gli unici a saper leggere e scrivere erano i
chierici.
Quindi, il re con il passare del tempo, cominciò a demandare ai chierici riuniti nell' ufficio di
cancelleria il compito di risolvere tali controversie.
Breve riassunto.
Funzione giurisdizionale, il re la accentra perchè custode della pace del regno e tutte le liti sono
violazione della pace del regno e le può giudicare il re. Il re inizialmente si fa affiancare dai lords,
che iniziano a formare la curia regis. All'inizio questo sistema funziona, ma con il moltiplicarsi delle
controversie fu necessario demandare la funzione giurisdizionale ad altri soggetti e gli unici in grado
di farlo erano i chierici che quindi cominciarono a decidere le micro controversie tra i commoners.
Inizia così a delinearsi il primo sistema di giustizia, che ha il re al vertice, poi comprende il magnum
conciluim, derivazione della curia regis per la soluzione delle controversie di maggior rilievo, e poi i
chierici riuniti nell' ufficio di cancelleria, per risolvere le controversie che possiamo definire
routinarie o bagatellari.
Il re che inizialmente è l’unico cui è affidata la funzione giurisdizionale perchè custode della pace
del regno.
Da questi due organi, magnum concilium e chierici, deriveranno le attuali istituzioni britanniche.
Infatti dal magnum concilium deriva il parlamento inglese attraverso questo semplice
ragionamento: decidere della macro questioni vuol dire solo formalmente esercitare una funzione
giurisdizionale ma sostanzialmente vuol dire dettare delle regole delle norme quella che è una
funzione sostanzialmente legislativa.
Invece dai chierici nati come aggregazione spontanea di dotti e ius periti deriveranno le corti di
westminster che poi caratterizzeranno gran parte della storia del sistema inglese.
Vi era poi un altro fattore, ricollegabile alla struttura frazionata in feudi del regno inglese.
Man mano che si espandeva il regno, divenne evidente che bisognava rendere giustizia nei posti piu
disparati del regno e quindi si avviò un sistema di giustizia itinerante, ossia il re mandava dei suoi
emissari a rendere giustizia nei singoli feudi in relazione al caso concreto.
Questo sistema inizialmente funzionò abbastanza bene, ma col tempo fu necessaria una
riorganizzazione del sistema di giustizia, non nata in maniera contingente dalle esigenza di decidere
dei casi concreti ma formalizzando e istituzionalizzando tre corti con sede a Londra che divennero
da quel momento in poi “the LOCK of common low”, cioè la chiave per il funzionamento del
common low inglese.
Apriamo una parentesi common low inteso nella terza delle accezioni che vi ho detto, cioè del
diritto inglese.
Quali sono queste tre corti.
siamo nel 1200-1300 e si ritiene di dover creare dei tribunali, dei luoghi in cui formalmente rendere
giustizia con delle procedure ben determinate.
Queste tre corti sono:
1. corte di exchequer con competenza essenzialmente tributaria, cioè decideva di tutte le
controversie fiscali e tributarie, una corte specialistica. Molto piu rilevanti furono per
l’evoluzione del common low inglese le altre due
2. corte di king's banch, o banco del re
3. corte di common pleas
la 2 con competenze latu sensu penalistiche e nasce per risolvere gli oltraggi alla corona quindi alla
monarchia poi man mano inizia a giudicare e risolvere tutti i casi che oggi definiremmo reati contro
l ordine pubblico, essa inizialmente ebbe maggiore prestigio ma col tempo assunse sempre
maggiore rilevo la 3 corte, nata essenzialmente per dirimere le liti in materia feudale, quindi
questioni in materia proprietaria. Con il passare del tempo essa acquistò una competenza latu
sensu civilistica e tutte le liti di stampo privatistico tra i sudditi inglesi venivano risolte da questa
corte, si dice infatti che la giurisprudenza e il diritto sostanziale inglese è stato elaborato
essenzialmente dalle decisioni della corte di common pleas.
Ma come veniva amministrata la giustizia?
Fondamentale per capire il diritto inglese è la presenza di un atto peculiare dell'Inghilterra.
Vi chiarisco il concetto
Noi civil loyer quando pensiamo a qualcosa, pensiamo prima all' istituto sostanziale e poi al rimedio,
cioè noi prima studiamo la proprietà e poi studiamo le azioni a tutela della proprietà e anche nella
elaborazione dei nostri giuristi c'è prima tutta una teorica in materia di proprietà e poi, capito
l'istituto si possono comprendere le azioni a tutela. Nel diritto inglese la prospettiva è ribaltata.
Proprio perchè non c'è una classe di giuristi colti ma almeno inizialmente c'è una classe di pratici
prima capiamo e abbiamo il rimedi e poi abbiamo il diritto sostanziale sottoposto a quel rimedio
ossia si dice remedies presidies rights ossia ubi remedium, ibi ius, da noi è il contrario ubi ius ibi
remedium.
Ciò premesso per capire,non solo il processo in Inghilterra ma anche il cuore stesso del diritto
inglese dobbiamo soffermarci su un concetto che è quello di writ, derivazione del nome germanica
che cos'è un writ?
È un atto redatto in forma di lettera missiva su un foglio di pergamena piccolo e detto breve rivolto
al lord o allo sceriffo.
Cerchiamo di capire a cosa serva.
Innanzitutto non è un atto di citazione, ma è un atto preprocessuale, ossia un presupposto per la
successiva instaurazione di un processo dinanzi ad una delle corti di equity.
Immaginiamo che io sono un inglese del 1200-1300 e subisco un illecito extracontrattuale.
Cosa faccio?
Vado all' ufficio di cancelleria, che troveremo sempre, espongo la mia pretesa e i cancellieri
emanano il documento detto writ che mi aprirà eventualmente le porte per il processo dinanzi alle
corti di common low.
Dicevo che questo writ può avere due destinatari o un lord, il signore locale del feudo invitandolo a
fare giustizia nel caso concreto o allo sceriffo, forma più efficace e diffusa di writ.
Con questo writ, quello rivolto allo sceriffo, si ordina allo sceriffo di fare qualcosa, prima cosa tra
tutte quella di assicurare la presenza fisica del convenuto dinanzi alla corte perchè poi abbia avvio il
processo.
Il writ è proprio l' elemento fondamentale dell' evoluzione del diritto inglese, perchè tramite questo
strumento e per le sue caratteristiche il diritto inglese si è colorato in maniera assolutamente
peculiare. Senza questo non si può andare avanti nella storia del diritto inglese.
Caratteristiche peculiari.
1. Il writ è costoso, chi vuole avere giustizia deve pagare per ottenere l'instaurazione del processo
2. eccessivo formalismo (caratteristica fondamentale). Che vuol dire.
Vuol dire che ad ogni pretesa corrisponde un writ determinato, c'è una formula detta appunto
FORM OF ACTION che è diversa per le singole rivendicazioni dei soggetti.
Che cosa vuol dire?
Se noi moderni giuristi degli anni 2000 vogliamo avviare un processo noi usiamo una atto di
citazione che è uguale, salvi i riti particolari, per tutte le pretese, poi lo riempiamo con le nostre
singole pretese, ma non abbiamo un atto per l inadempimento contrattuale e uno per lo
spossessamento e cosi via.
Invece nel diritto inglese, almeno fino al 1900, c'è un writ specifico per ogni singola pretesa.
Mi spiego. Se un soggetto subisce un inadempimento contrattuale deve chiedere un writ
particolare chiamato WRIT OG COVENANT, (covenant è un modo per indicare alcuni tipi di contratti
in inglese) se invece un soggetto ha un illecito extracontrattuale deve chiedere un writ of trespass,
se subisce uno spossessamento di un bene dovrà chiedere un writ of right e cosi via.
Questo complicava non poco l’avvio della giustizia per due motivi.
1. l'attore doveva richiedere il writ esatto per la sua pretesa altrimenti essa era bloccata sul nascere.
Pagava una volta e se voleva ripresentare l'azione doveva richiedere pagando i writ esatto.
2. problema di procedura: cioè ogni writ seguiva anche una evoluzione procedurale diversa a
seconda dei casi.