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BERRINO
Milena Tammaro
FARMACI ANTIPERTENSIVI
SISTOLICA DIASTOLICA
CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICA
-primitiva(essenziale o idiomatica)
-secondaria(ad eziologia nota):sono una piccola parte
Nella forma primitiva ci sono una serie di fattori ambientali che ne condizionano lo
sviluppo:stress,stile di vita,sedentarietà,obesità e alterazioni genetiche.
La secondaria è conseguente ad una patologia,che può essere o meno diagnosticata,e
la trovo in pz giovani oppure in pz che non rispondono alla classica terapia
antipertensiva.Da qui si può cercare di escludere cause secondarie di
ipertensione,perché si può cercare di identificarle,anche se sono poche,possono essere
utili per fare terapie più specifiche.Ci sono ipertensioni da patologie
renale,endocrinologiche,da coartazione aortiche o da
farmaci(cortisonici,contraccettivi orali),gravidica.
FARMACI:
BETA BOCCANTI
Sono farmaci che hanno il ruolo di ridurre il tono simpatico.Abbiamo due classi di
recettori :alfa e beta:i beta abbiamo 3 sottotipi 1,2,3;per gli alfa abbiamo gli alfa 1 e
alfa 2 distinti a loro volta in altri sottotipi.I beta recettori sono associati alle proteine
G stimolatorie e quindi stimolano la produzione di AMP ciclico e stimolano la
adenilato ciclasi,mentre gli alfa 1 sono associati alle proteine GQ che aumentano i
livelli di calcio intracellulare mentre gli alfa2 sono associate a proteine G inibitorie
che inibiscono la produzione di AMP ciclico.Sono degli antagonisti competitivi dei
recettori beta quindi si legano sul sito del recettore beta dove si va a legare
l’adrenalina e la noradrenalina;poi alcuni di essi sono agonisti parziali cioè sono in
grado di stimolare il recettore in maniera submassimale ovvero non al massimo della
sua possibilità.Essere agonista parziale è importante perché in presenza dell’agonista
puro si comporta da antagonista dando come risultato finale una riduzione dell’effetto
in quanto compete per lo stesso legame ,perché l’agonista puro non riuscirà ad
occupare tutti i recettori perché sono legati all’agonista parziale che dà una risposta
parziale e quindi avrò come somma una riduzione dell’effetto finale.Per capire come
funziona un beta bloccante bisogna capire dove sono i recettori beta..:
-beta 3 sono presenti prevalentemente a livello del tessuto adiposo e la loro funzione
è di stimolare la lipolisi.
-beta 1 sono sul cuore dove normalmente danno effetto batmotropo,
cronotropo,inotropo positivo;nella zona iuxta-glomerulare determinano rilascio di
renina che determina attivazione del sistema con azione vasocostrittrice renina-
angiotensina-aldosterone;inducono nell’occhio la secrezione di umor acqueo.
-beta 2 si trovano a livello dell’albero bronchiale dove determinano rilasciamento
della muscolatura liscia;a livello arterie muscolari determinano dilatazione;nell’utero
rilasciamento muscolatura ;nel pancreas inducono secrezione di insulina;nel muscolo
la glicogenolisi;a livello epatico induce la glicogenolisi e la gluconeogenesi.
Quindi se si assumono beta-bloccanti che inibiscono questi recettori abbiamo:
Nel cuoresi riduce la frequenza,la forza di contrazione,l’eccitabilità e la
conduzione;quindi si agisce sulla gittata che è funzione della frequenza e della
contrazione quindi si abbassa uno dei parametri dell’ipertensione.I beta
bloccanti agiscono anche sull’eccitabilità e la conduzione e quindi li possiamo
trovare anche come farmaci antiaritmici.
A livello iuxta-glomerulalediminuzione della renina,quindi inibisco la
cascata renina-angitensina-aldosterone e quindi inibisco vasocostrizione.
A livello del pancreasaumento della glicemia e quindi posso avere
diabete;quindi in un pz diabetico io non uso il beta bloccante come primo
farmaco.
A livello muscolareriduzione glicogenolisi,quindi il muscolo avrà meno
energia a disposizione e quindi astenia e affaticabilità.
Nell’occhiose blocco la secrezione di umor acqueo diminuisce la pressione
endoculare,quindi i beta bloccanti vengono utilizzati nel glaucoma.
Nell’uteropotrebbe indurre contrazione quindi non usati in gravidanza,infatti
tra i farmaci dati in caso di parti prematuri abbiamo i beta2 agonisti.
A livello arterie muscolarecon il beta bloccante aumento le resistenze
periferiche..ma qualcosa in questo caso non torna..quindi bisogna andare a
valutare i distretti in cui questo avviene,bisogna capire l’entità del fenomeno e
un’altra cosa che il prof. ci spiegherà dopo..***
A livello dei bronchiprovocano broncocostrizione,quindi non posso usare
beta-bloccanti in caso di asma.
Quindi il beta-bloccante può indurre crisi di asma,diabete,astenia..Quindi per cercare
di sfruttare al meglio questi farmaci dobbiamo cercare di agire al meglio solo su
specifici recettori cioè solo sui beta 1 ,quindi solo sul cuore,il rene e l’occhio che
sono quelli che a noi interessano.Il capostipite dei beta bloccanti che era beta 1 e beta
2 bloccante è il propanololo,ma questo non era selettivo quindi si è cercato di trovare
un beta 1 selettivo..dire che è beta 1 selettivo significa che alle concentrazioni
terapeutiche non riesce a legarsi al beta2,ciò non significa che aumentando la dose
una quota su beta2 non ci va.La selettività è un obbiettivo ma non una
certezza.***Oltre a questo potrebbe servire sfruttare alcune di queste azioni beta2,ad
esempio la dilatazione delle arterie muscolari e su questa base sono venute fuori i
beta bloccanti con attività ISA(Intrinsic Simpathomimetic Activity)cioè quelli che
sono gli agonisti parziali.Avere questo tipo di beta bloccanti ISA è utile in una nicchia
di pz che hanno alcune situazioni particolari che beneficiano di questo stimolo beta2
ad es.in pz che hanno deficit ??? periferici o con un ipertono bronchiale,avere un beta
2 agonista può consentire l’utilizzo del farmaco b1 antagonista a cui normalmente
non potrei dare il beta bloccante.Alla luce di ciò possiamo distinguere 5 generazioni:
-1 GENERAZIONE :non selettivi,beta1 beta2 bloccanti,come il propanololo
-2 “ :i beta 1 selettivi:atenololo,metaprololo,acebutololo
-3 “ :i bloccanti ISA il pindololo,celiprololo, l’oeprololo
-4 “ :alpha e beta bloccanti : celiprololo,labetalolo ,carvedilolo
-5 “ :beta1 selettivo con attività vasodilatante non associata
all’alpha1 blocco;nebivololo.
I beta 1 selettivi con attività selettivi l’acebutolo e l’esmololo;i non selettivi con
attività ISA il pindololo e l’oxeproplolo.Un’altra distinzione può essere fatta tra beta
bloccanti idro e liposolubili;ad es. atenololo è idrosolubile ;il propanololo e il
pindololo invece sono liposolubili.Perchè i beta bloccanti sono antipertensivi?In parte
perché riducono l’attività cardiaca,riducono il rilascio di renna,ma sono antipertensivi
anche per altre ragioni:essendo liposolubili si è visto che possono attraversare la
barriera ematoencefalica e possono andare a modulare i centri che regolano la
pressione arteriosa(quindi azione centrale);poi altri sostengono che il blocco dei
recettori presinaptici beta 2 facilita la liberazione di noradrenalina,quindi se vado ad
impedire il rilascio di noradrenaina riduco il tono simpatico; alcuni sostengono che
liberano(si riferisce ai beta bloccanti) sostanze vasoattive a livello endoteliale come le
prostacicline e quindi a livello endoteliale favoriscono la dilatazione;altri credono che
questi antipertensivi determinano un riassestamento della sensibilità dei barorecettori
e quindi riducono la pressione arteriosa.
I beta bloccanti non sono solo usati nell’ipertensione ma anche nell’angina
pectoris,nella prevenzione secondaria di infarto,nello scompenso e nelle
aritmie;hanno poi azione anche nelle tireotossicosi,vengono usati per ridurre in
soggetti ipertiroidei la tachicardia;oppure usati anche nella profilassi
dell’emicrania;possono ridurre anche le palpitazioni nei soggetti ansiosi.Nel caso
dello scompenso cardiaco:fino a qualche anno fa i beta bloccanti non potevano essere
usati perché riducono la forza di contrazione e peggiorano lo scompenso,la scoperta
però di nuovi beta bloccanti come il carvedilolo che ha un’azione alpha
bloccante,quindi ha azione beta 1 selettiva bloccante e un’attività anche calcio
antagonista,per cui questa caratteristica di essere anche alpha bloccante e calcio
antagonista ha un importante effetto di ridurre le resistenze periferiche e quindi nello
scompenso oltre ad aumentare la forza di contrazione cardiaca è importante ridurre le
resistenze periferiche,quindi a dosaggi molto bassi questo farmaco può essere utile
nel soggetto con scompenso proprio con questa azione di ridurre il post carico.Perchè
il beta bloccante si utilizza nella cardiopatia ischemica e indirettamente anche nello
scompenso???perchè avendo questa azione beta 1 deprimente determina un risparmio
di consumo di ossigeno da parte del cuore,è come se facesse riposare il cuore.Quindi
un pz che ha avuto un deficit di irrorazione,di ossigeno è molto utile usare questi
farmaci.Il nebivololo oltre ad essere beta bloccante elettivo è un donatore di NO e
quindi producendo ossido nitrico favorisce la vasodilatazione concorrendo all’effetto
ipotensivo,ed inoltre si è visto che è dotato di minori effetti negativi sull’attività
bronchiale,oppure sul metabolismo glucidico.La differenza di affinità:il nebivololo è
300 volte più affine al beta 1 che a beta2,questo non significa che non è affine al beta
2,dipende dalla concentrazione;invece l’atenololo è beta1 selettivo ma 15 volte in più
al beta2 quindi hanno una minima affinità per il beta2 e già questo è importante dal
punto di vista terapeutico.Nell’evoluzione il nebivololo raggiunge livelli elevati di
selettività e ciò permette di utilizzarlo in soggetti diabetici.