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da Il Nuovo Rinascimento n, 212 - ottobre 1999 la copertina, pagina 4 14 modi di offenders Ia vita Cause cattive, le chiema T’ien-t'ai nello Hokke mongu ki. Partendo dal concetto che la fortuna e la sfortuna si creano con la sincerit delle intenzioni, delle azioni ¢ delle parole, rifletere sul proprio atteggiamento rimane un pilastro dell 'insegnamento budeista senza il quale non 2 possibile conseguire la Buddit «Nella tua lettera chiedi: “Dal giorno in cui ho preso fede in questo sutra, ho continusto a leggere il unyoze e il Jigage e ho recitato Daimoku senza alcuna negligenza, Ma c’é una differenza fra i benefici del Daimoku recitato da un saggio e i benefici del Daimoku che recitiamo noi?” Nessuno dei due é superiore o inferiore, ‘come non e”é differenza fra I'oro posseduto da uno stolto e I'oro posseduto da un saggio, o fra il fuoco acceso da uno stoltoe il fuoco acceso da un saggio. «Tuttavia ¢°é una differenza se si recita agendo contro lo spitito di questo sutra, Nella pratica di questo sutra si possono commettere varie offese. Riassumendo, citer® lo Hokke mongu hi: “Ilustrando i vari tipi di male, questo testo afferma concisamente: ‘Predica fa i saggi, non fra gli stolti", Enumerando questi mali, uno studioso dice: “Prima elencherd le eattive cause, poi i cattivi effetti. Le eattive cause sono quattordici: 1) arroganza, 2) negligenza, 3) giudizi arbitrari, 4) conoseenza superficiale, 5) attaceamento ai desideri, 6) maneanza di comprensione, 7) mancanza di fede, 8) disprezzo, 9) dubbio, 10) ealunnia, 11) mancanza di rispetto, 12) odio, 13) gelosia, 14) rancore”. Queste quattordici offese si applicano si che ai laici, quindi devi guardarti da esse» (Gli Seritti di Nichiren Daishonin, vol. 8, pag. 182). ‘Con queste parole i! Daishonin mette in guardia il suo discepolo Matsuno Rokuro Zaemon, nonno di Nanjo Tokimitsu, su alcuni comportamenti da evitare se si desidera che Ia pratica buddista sviluppi tutti suoi benetici effetti E a Niike Saemon-no-o serive: «La somma dei nostri errori terreni e del nostro cattivo karma pud essere grande come il monte Sumeru ma, una volta che prendiamo fede in questo sutra, tutte le colpe svaniranno come brina e rugiada al sole del Sutra del Loto. Tuttavia, se commettiamo una o due delle quattordici offese a questo sutra, sara quasi impossibile espiare la colpa. Uccidere un solo Budda ¢ una colpa pit ‘grave che uecidere tutte ¢ creature dell'universo e tradire lo spirito del sutra equivale a uecidere tuti i Budda delle dieci direzioni. Chi infrange queste regole & un calunniatore della Legge» (Ibidem, vol. 4, pag, 243). Regole? Ma non si é detto ¢ scrtto che il Buddismo non detta regole di comportamento ma insegna a sviluppare saggezza, forza vitalee jihi — la cosiddetta “compassione budidista” ~ per trovare da soli il modo pitt corretto di vivere? Questo & Vero, ed & confermato dallo stesso Nichiren che in unaltra lettera (Sull’Urabon, Ibidem, vol. 9) serive: «Con tutto questo in mente, vorrei farti notare che tu hai un nipote, Jibu-bo, che & un prete buddista. Questo prete non osserva i precetti e manca di saggezza, Non osserva nemmeno uno dei duecentocinquanta precetti e nemmeno tuna delle tremila regole di condotta. [..] Ma eg riverisce il Budda Shakyamuni e ha fede nell’insegnamento del Sutra del Loto. (...] Un tralcio di glicine, avvolgendosi intomo a un pino pud salite nellaria fino a mille metri e un airone pud viaggiare

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