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Carlo Petrini, Terra Madre, Giunti- Slow Food Editore, 2009, p.30
©Alberto Peroli
Nell’ottobre del 2004, per la prima volta, a Torino si riuniscono migliaia di contadini, raccoglitori, allevatori, pescatori
provenienti da ogni parte del mondo, per discutere di temi legati all’alimentazione e all’agricoltura sostenibile: nasce
Terra Madre, una scommessa di Slow Food giunta ad essere, negli anni, il suo progetto più significativo. Divenuto
un appuntamento biennale, il meeting si propone di dare voce a queste categorie di persone, riconoscendo il giusto
valore al lavoro che stanno portando avanti nei loro paesi. Le due assemblee plenarie, i 70 workshop di formazione,
i seminari che caratterizzano i quattro giorni dell’evento offrono, infatti, alle migliaia di delegati, un’imperdibile
occasione di incontro e di confronto sui problemi e sulle sfide che accomunano i produttori di ogni parte del mondo,
dando la possibilità di condividere idee e suggerimenti utili al loro operato quotidiano. L’opportunità di cogliere il
dialogo che si crea tra delegati di paesi diversi, che parlano lingue diverse ma che, per una sorta di magia, riescono
a capirsi grazie ad un comune amore per la madre terra, è forse una delle esperienze più forti di Terra Madre.
Terra Madre, tuttavia, non è soltanto un incontro biennale unico nel suo genere per dimensioni e finalità: è ormai
una rete di persone, comunità e progetti, che è cresciuta in maniera spontanea e che spontaneamente continua a
propagarsi in ogni parte del pianeta, in particolar modo nei paesi dove l’accesso al cibo è una sfida quotidiana.
E’ una rete che non teme la diversità, la complessità di culture, ma che, anzi, si nutre di esse e in esse si arricchisce.
Il nostro compito è fidarci di questa rete, lasciandole la possibilità di crescere ed esprimersi liberamente, cosicché
possa attecchire presso le nuove generazioni e, allo stesso tempo, rispettare la memoria e i saperi di quelle passate.
Slow Food vuole continuare a dare voce a questa rete e supportarla con azioni concrete. Pertanto, in vista di Terra
Madre 2010 (Torino, 21-25 ottobre), chiediamo un aiuto a chi è convinto che sia fondamentale permettere alle mi-
gliaia di delegati, provenienti da 156 nazioni del mondo, di esercitare il loro diritto al viaggio formativo e all’incontro.
E proprio questi sono gli obiettivi e, allo stesso tempo, il valore di Terra Madre: creare un’assise in cui, attraverso
l’esperienza, per molti unica, dello scambio fra culture all’apparenza inavvicinabili, si rende merito al lavoro di perso-
ne che nell’incontro e nel viaggio trovano una nuova ragione di orgoglio. Per le migliaia di partecipanti, Terra Madre
costituisce un’opportunità irrinunciabile per accrescere l’autostima di cui hanno bisogno per tornare nei rispettivi
paesi con rinnovate competenze, entusiasmo ed energia, consci del fatto che non sono soli e che il loro operato rap-
presenta un contributo indispensabile per il futuro dell’agricoltura e la salvaguardia del nostro pianeta.
• coprire le spese di viaggio e ospitalità per un delegato della rete di Terra Madre proveniente
dai paesi meno agiati;
• garantirgli un’occasione unica di formazione;
• offrirgli la possibilità di accrescere, attraverso un paritario confronto di saperi, la propria
autostima e la consapevolezza del proprio lavoro;
• sostenere i nuovi progetti che il delegato, arricchito dall’esperienza vissuta a Terra Madre,
potrà avviare una volta tornato nel proprio paese d’origine.
* La donazione potrà essere effettuata con carta di credito o assegno bancario direttamente sul luogo dell’incontro. La Fondazione Slow
Food per la Biodiversità, che gestisce i progetti e i fondi di Terra Madre, emetterà regolare ricevuta che potrà essere utilizzata ai fini di
deducibilità del reddito d’impresa. Si ricorda che il pagamento effettuato in contanti non consente di usufruire delle deduzioni e detrazioni
fiscali previste dalle norme iin vigore.
Chiediamo il vostro prezioso supporto
affinché questi diritti siano garantiti a tutti, anziché rimanere
un privilegio riservato a pochi.
Per molti delegati sarà il “viaggio della vita”,
per noi il privilegio di renderlo possibile.
©Alberto Peroli