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La pulpite è un processo infiammatorio della polpa dentaria, cioè della parte più interna
del dente che è ricca di terminazioni nervose, arteriole, venule e odontoblasti.
La pulpite è una delle più frequenti cause di mal di denti e compare spesso come
conseguenza di una carie dentaria.
Il sintomo principale della pulpite è il dolore, che può essere di varie intensità; è spesso
accentuato da stimoli termici (caldo/freddo), chimici (dolci e zuccheri) o meccanici
(masticazione).
La maggior parte delle volte, in presenza di pulpite, il paziente accusa un feroce dolore
ai denti anche se fatica a localizzarlo in un punto preciso.
Il trattamento della pulpite consiste nel ridurre il dolore e nel rimuovere la causa
responsabile del processo infiammatorio.
La cura per la pulpite è piuttosto semplice, ma quando l’infiammazione non viene
accuratamente trattata, il dente può andare incontro ad un processo degenerativo-
necrotico e perdere la propria vitalità.
In questi casi è richiesta la devitalizzazione, la rimozione parziale della polpa o
l’estrazione del dente.
Nelle prime fasi della malattia, la pulpite può anche essere asintomatica, per questo
motivo il controllo annuale dal dentista è indispensabile per diagnosticare precocemente
eventuali disturbi dentali.
In simili circostanze, è dunque possibile agire di conseguenza con una cura tempestiva
prima che i sintomi diventino insopportabili e il danno irreversibile.
Classificazioni
Come si cura?
La pulpite può essere curata con varie terapie.
Innanzitutto, il dolore può essere gestito tramite la somministrazione di farmaci
antidolorifici, in grado di mascherare i sintomi e dar sollievo al paziente. Mentre il
paracetamolo e i FANS in genere sono sufficienti per alleviare efficacemente il dolore
d’intensità lieve-moderata, la codeina od altri oppiacei si rendono necessari in caso di
dolore ingestibile e feroce.
Contemporaneamente alla cura farmacologica, il dentista procede con il trattamento
medico, consistente in un intervento specifico per rimuovere la causa della pulpite.
Quando l’interessamento pulpare è limitato, la pulpite va curata eliminando
semplicemente la carie. Diversamente, in presenza d’infiammazione grave e necrosi
pulpare, può esser necessario asportare parzialmente o totalmente la polpa del dente
(devitalizzazione od eventuale asportazione del dente).
La miglior cura per la pulpite è la prevenzione. Dato che la maggior parte delle pulpiti è
conseguenza di processi cariogeni, l’adozione di alcuni semplici accorgimenti
alimentari, abbinata alla correzione di uno stile di vita scorretto, può prevenire
l’insorgere della pulpite.
Per minimizzare il rischio di pulpite è necessario avere cura quotidianamente dei propri
denti:
-Spazzolare i denti almeno tre volte al giorno con dentifrici adeguati. I dentifrici
contenenti fluoro sono i più indicati per prevenire la pulpite perché rinforzano lo smalto
dentale.
-Spazzolare i denti dalla gengiva verso il dente, mai al contrario.
-Limitare l’utilizzo di dentifrici formulati con prodotti sbiancanti abrasivi, che possono
danneggiare lo smalto, dunque favorire carie e pulpite.
-Passare il filo interdentale almeno una volta al giorno.
-Sostituire lo spazzolino al massimo ogni 2-3 mesi.
-Utilizzare colluttori antiplacca.
-Limitare il consumo di dolci ed alimenti collosi – come marmellata, miele e cioccolato –
che possono aderire allo smalto e favorire l’ingresso dei batteri.
-Sottoporsi a periodici controlli dal dentista, almeno una o due volte all’anno.