Falavegna - SE - Teologia Pastorale Fondamentale
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PA STORALE G10 FAEONA Cull —P ComStona fe VAMGELD — Aig 'vomo D'9 bb. OCOONLE (ue A CnleSA $1 MPTTA IM ASa9 LTO AU 'Yomo Pio Gr, oconn€ Cur lA Pato (ee Uminy (Vome bi EN oll LomPAe nA, O66 teolootA —-PASTOMALE Fovnami male. MA GWA ie \ \ DARE AA Grom Mobo ConysTo AWA PEAS DATA DAL pEOAbOG'A Pi pio, BF Cla” cud Lu A COM PLTD CW oy, 9€ Wolldmo QuesiA ModALITA, CA PHmO Quant Rou SN Aver A yotT. € LVOGWL Dry Sion Ae Dio COVSPomy tt nome A Pantin’ da DAht STOALT vA dNig PEASomy 2+ COMPAR MD tmo BIO MRO Ap ywa SToHA, UNA AETF di PEASOME - GEKFALO GR Ddww Mam Feoraasi DI plo FA Mo atTD AuileyPERLEN A PRU VOMaA QvAvbo PAnUAMO DI dO PANLIAMO BR Dlo - cov: Nor, = MOM PPA GE. ("coo S$) G0 IN TEAMING =UMAN. L. TEoto6. PASTOMIE—P & RIF eSSteMt > TE OLo t bbaia A PAaDat DAA = vc aP Te 7H DUA S744 DovF dio SF mamifesyam. & Vane lovs AA STOMA = DILL oma DI SPPSsone ALA PAM oy 5) Pu inure prl4mpeiqo Teowbico - PASTOMLE Come ELLE CLE N24 DM Pate DI Plo Al!vo mp A reow ria PAbTHALE PUL COMPITQ DI Pe wAncs Nev Dati MOTIVA Zion ~— oD PETEAMI NATE AZION\ eAVCDETE crt Sc% OU AMO ! . —plvoso PEL Corviith / STESSA DAY «Cc AIPM A? tom a MAP ponso cov PID, bt FaneEVA NOELII GAVDIUM. —> RINNO VAM, TA STALE, * pur7® Di PAATENZA! Hoy pl PEAMSan = WON "WtPPonry A QuAlwos4" MA AL (EMiM0 Der MLESA vet 6 UM Biso6wo =A Vd FSIGEWY DI TESTMomaAne Ui Weonte Au'hiine Mobo AdduslE > AC EMM DMA FEDE casMAMA WIL ce Uns DED GA B. NVI = BSo6m Mm UME sSI6ENY . BiSoGno MAME SIGENY me 2 TESTI Mouse CiNlovmo Luce BRESSAN —> Misr Cle MO «ITALIANO ay] UY PANMO (LULA YISStowAvel 4 fo = GLU Z CoM VA | PMOCESS! PAPA Fmshoe vA VERB Vvengi Dilove va Reatia DIVAMEA cmp as Blor pb, ATIVAN. os Pal SpieyA ) PASSAGE! yw VENDSoRSo PAPA FMNEERCO FIRENZE ZOAS € NAM SIMDOALITA” (ne si 1a0un scoot Cott4 BoMTLeMP — PADIEMH IN Covpno. yr APPA ewoiane vag META pole yuo Arm vans? TP A MPM Ft RG AAAAN Di B10, UA PaStonaite = en TECM G1 Smo, TH SeaVi2la ALA FBS tw UN ConAPI MPPoATO Co” Pia. Sto ua ollon ve Gren Hara t——> painedas Over feaconsy. & AdRvAne Fv ALA FETA, @ Aven CoS(en7ra @ ficutanane META ( SeAVINE AL cf Janine ) @ AVE UWA CRITEPIOLOG14 COSA bvcceDt Quanto 90 VIA PPom AMO SJOAIA E METH) DWEMN Alordo. WT #1981 su vA iDEA. A, TEMPO PR OFFaysemo Aasa™ ree € Suro meTap _ ; 6 ciok Stw2 sAPEAE 4 srohi4STWMEN | "EVAMOELIL «=GAV BUM, 2 Senn wArncon — D!APPAo Foie My, Loon srr™”Per un rinnovato impegno pastorale: V'intervento del papa al Convegno ecclesiale di Firenze FRANCESCO, Discorso alla chiesa italiana, Firenze, 10 novembre 20 Ooul OPEMTOAE DOvAKBBE Ayre A fisPeMVva DEL: Qvace 't Hobo 1. Lettura del tema HIGUORE PER PaRAne ALA Game Di CRISTO) na im Gesit il nuove umanesimo in Come abitare questo mondo da cristiani, come Traduzione del t la chiesa é chiamata ad abitare questo mondo in nome del Var per viverlo ¢ annunciarlo?. La parola del papa si colloca proprio nel nesso, nella relazione tra fede in Gest Signore ¢ modo di abitare il mondo, di disegnare la presenza della comunita cristiana F UNA DFG re Clumvesime Chu Weary Non wssira_DA casi Tre atteggiamenti capaci di indicare uno stile; mila, divinteress hdine, Ciascuno, ean dei tre ha un rovescio da cui occorre distanziarsi: privilegig, antoreferenzialité yews qutoreferenslollt uccesso/posere. Si tratta degli atteggiamenti con i quali Gesi Cristo ha scelto_diabitare iby no} To (Fil 2 7). fp senBRa CHE LE cose SAMO RiV>cITE PeniMe Si) HA Gicewere pro PERGAe Si A HOTA GENTE P 3 E «Tre direzioni per dire un modo di procedere: I uslusione dei poveri (eco del Signore per Ancit ‘it, In eapacit di dilogo, ea ngaig (ben dyes da nezo7iare), un eontributo “eitigo” Ee : La TeoA—illa vita della socicta, ane fe AEEAGMET (dallinterno delta rete che forma la vita quotidiana), nr wring Piazze_€ OSPEDALI DA CAM ¢ Due Tenta: CONDERVATORISHO i qualificate come pelagiana e gnostica: - La difesa delle strutture come rassicuranti da se stesse come “sistema Chiuis - Lapretesa di vivere al rip: ON iducendo la fede a formulazioni “razionali Liindicazione di fondo per gli operatori di pastorale: pasta? e popolagiisfenp. per decidere camminare. II luogo del pastore ¢ insieme la preghiera/davanti a Dio, e in mezzo al popole: 2. Le esigenze segnalate TORNARE AD ESSERE © = Unadéppia urgenza: 19cE POL) - ilvicupero dellacontemplazione del mistero del Signore; del suo modo di abitare tra noi - Ja lettura della nostra modalitadiessere Chiesa nel mondo di oggi (Chiesa in uscita), Ce In Nuove PROOPETTIVE icono gli appuntamenti che non possiamo mancare, @ assumendoli davvero che possiamo trovare le strade del Vangelo oggi, ad un tempo Ie strade per vivere la fede ¢ l'annuncio della “buona notizia’” + Lo stile e i percorsi 3, Per una pastorale generativa Generare linatteso © Generare nella fedelta © Generare attraverso un modello evangelico Generare nell’aceoglienza del “diverso” da noi Don Ezio Falavegna Verona, 02.10.2017PEDAGOLIA “IDO Ato _HiMiSTERIALE. UNA O(con Ay vo (yavi & Lkooene 11 flodo DI bla wn Di AGIAE DEE UNEP Cowveny em: VENEAE Lo STILE Di RVAMEUZ?, Le — EMMAVS Rahk~ Filippo Ed ETIOPE, Cl Sono (ne FAWN * Sula Sion C cnn) SS, ) yw WWloNTM ~ Dove LINI7IATIVA HA Z RIPERIMEAN ~ \ x SPINITD CHE 5 AONE Iv Pan al PEnsomboi Cul Vivowo OA M “ STOR\ u VA i 1 4 Sinaia PENSOME | INGNTAO PEA MS NY toto Ameio Di vem, come fora gots DI Vieng Cn ree | EMIT, SP ADO WAno coe cae DAU PEAS ME, slow NOOIE Ce myo. A OVE som.OTRA DA — — AWETAAY DI Fsstne | - STM MLEAL, lL RiSio E€ br Phopon NEL fuotg CUE ABBIAMO. E USL AAU AlCove Sens Data LTMe come KOSdiBILITH, HA NON PoSAMO IMO: BOBBIAMO © . MENT INE ot wer WU poSiTiove 91 "ARBOnDAQ MA DAl ASUaatl (DEM FARE ARADO Ri Wo vo Sera DALE peagond A Col St mayoan. \loN € A PARTIE DAL Ruodl,PAROU hb faima Ano YETTA RM blo € i Chea7o, 2° Lvobo — 3? L069 ~ W Luoos - 5"|vooo - > (af DveNM Lune Pao DV rawiFestaz. pi dio PRIMO LYoGO BOVE Staving G PAWIA €& BOVE Pio SI YA NL FESTA STORIA. — -ATFAAVENDdD vc LENDS PoPO(D: Dio PARW, Digatrendioe 414 StonIA & DisTmIwrve DAL PAAAME DI Ob, Gov CAISTO, € lu u PIEME ZARA — MANIFE STA Zio CULE SA Satay ScaTTuRA. Senne A VA, E Seavitto AL VANbEWO .CELE BRA RE Fiwivosira Dem in Qu GLl AMBIN CELEBRENY PohTAMO F>PERIENE ALA PAROU? anntnHwyE: a QvétiTA WALL AM? CARUIA Cuc MemMAmo inv (Anh A (YU Luce DEL pe pond | GaN iA Panay Fa \epene (Cet) 9 a Caran’ SP az teu, Dove (A GeMy Senta VT® Quer PERL PENLONYO Qvale Cone ETTA REWTen6) Stim A PA epee ARTA ——— ck i Pb BAM dove coin WHEL G ng, UNa ot 'b6hag bw, penne aan hye Ww eu AVI,ep EVAMLEM NUTIAYD) 2 Do CUMBM) : \ ' Phow Yl HA Posto uM RucvAngatD DE OMe MMA, PA STOMA e pocimrny vi AfAnecids Cone oh CV OER IER QUESTE 4 Aner? __ i! . © pasTOnALe RAN G @STIVZom ~ WSMTUNVA pRIU'ESR Ecec@ sige ’ ! \ vw FORM by A os J yANGE a c: Cees ToZ vol 1a nA Pony m RecoFe fneiae ne Meo" cee AL Mowpo. DYUA fanoiA poyr_woNnwvA owes 6 Urinnvy & oivewmmay Seo Cuvamare | \ “ & stv. on a STM DA wrens man oer tne Aw pane CELEB MARE CA RITA,EVANGELIL GAUDIUH DAL VAWGElO * IL Conteuuro MA soPaaiTyiTO A PAE [L MF TODO DAL VANOFO AS ——— @D WW Gd A (CHIESA peeve ATVANE UA RIOUMA (Ww PADS PETTIVA HISSiOWARIA. Ny 2003 (MESA Pa SPT. A'Sstowaata. © Cinvite Ap oPemat U'dwauntro DS VanbEo TMM PA LEN DD St NTA Yt Dette PEN;OME. Mn” (RUAN EU 22420ve won FAW. STaATRorE oo Ma SEAT? san A 4 4 3 4 Pu gottotthnng RICHIAND Evamoe7e? py PAATENTA 4D MmMen Geass Fou2A G10TA Lome AYU oveue VAN Gey AMAnt STORIASS PRT GrotAbu Fede. ram € DI on | ti a fitz pr Aven Rileviro 1 vhw Geo } Dr Aven Ricawm NM Bo vO MA DA uN RCo NO SULHEN 10> [Mei ir € ADE © SEI STATO MACojUMY DAL VA Noe. Giolf £€ PAnTe wr, Now (L RISULTATD DF 1 | TANN Pywn Vidsuri. E Col (AASt MU STOALA A PAATINE DAL VAWOEW. DAL Pus pi_visTA DI Dio, Sy Na Sronra RI SEIT A. pA TUTE (f MODALITTA Nlbtlone ¥ Fare PASTOMLE = & A LECTIO DIVIMA, Ae 2 + OWA cresa wow -PRESEAVATE = MA CHS PEAMYTIA Cae” (A vireo FS4A SANE TL , Dw reve DEVE immencer — NEL STROM _EG #5 ~ vvene cy” cue © umm, ——— — SSS x Fane Nostm W snle ol G&Sus AGBANDONANS SPM (Smo DEC Pr ae O- pire Duvo — SPimjo — SAn70, Avedon aM CHIP «EH B29 Ole SPIMIG ~ tl [UN bUAGS0 (ye aewae CTV | CrepiGue © Cognenté ——<—=T_ —_- fA PA EMmMi so wole = ESSE AL. "UA A PAM PEA SNA. 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A Yotro SPESSo ABBIAMO —MESSO ye, VANE come“ &Sfoata rove” MA yo" (ue Veo M1 951 9M4 a1 SPE SS, VEbowo Co” me Ww SPino pA Awildl PAT. a T PleTo — > ANCHD Sond Uy oma” —— oro UNA paSIome Car assume AE eAtom wom &pme vi? PMO dove ALlOblENE 1 VAWbEW,° UN ANNUN CLO UMA NOL WA_uaa__SEMSATEZTA VIVEAE G° TesTomAnt Con Fe De Cov GIOIR = & Cow ComGors. € to SGUANDY OF ComP Si Pow? A Wi a dA PARTE pyr S Cal An. E SAPENE Cue iv Qué $To CoNTESTD DI Fine CohSA NOY
DRA wAseitA wtee” PAnnolnle Ar Phiverdi — Vtbeov" nena naan ; OoMSeomhal CIITA, CAISTIANA Cyt CITA CHASE he Maya Chiesimnd CUM PACH PLoD) Fauna, Prd CoslevA pr Fevele OpPume FAK Sid TA su aeyaesA Ay VeScovRicognizione storica Lo scopo di questa prima parte & duplice > mettere in luce attraverso quali processi si ¢ formata storicamente la prassi pastorale nella que noi ci troviamo, che abbiamo ereditato: ~cercare di afferrare le intenzionalita ¢ le grandi figure nelle quali i processi dell’azione pastorale si sono condensati, concorrendo a formare erediti-tradizione pastorale La Chiesa occidentale ha vissuto, espresso ed claborato quattro grandi figure pastorali, all'interno delle quali vi sono certo molte diflerenziazioni e una serie di passaggi intermedi che conducono, talvolta con notevoli difficolta, da una all'altra, Sono i grandi tratti epocali della pastorale Le figure pastorali della Chiesa nella storia 1. La figura pastorale della Chiesa antica: consente di vedere al vivo il processe che conduce dai fattori genetici della pastorale alle grandi istituzioni Un ritorno alla vita delle prime comuniti cristiane ~ & utile per mettere a fuoco priorita, attenzioni ¢ metodi (non metodologie) ~ & un ritomno all’essenziale e a cid che deve essere permanente nell’azione pastorale Due testi danno luce a un rinnovato stile di evangelizzazione: I"incontro del Risorto con i due discepoli in cammino verso Emmaus (Le 24.13-35) e lincontro di Filippo con l'etiope (Atti 8.26 40). Possiamo vedere quattro momenti che diventano indicatori di una prassi di azione ecelesiale 1. Il primo grande impegno rimane sicuramente quello dell’ abitare la strada, cioé favorire Vincontro con le persone, con Ia realta della vita, della cultura e della tradizione che un popolo manifesta, riconoscendola come Iuogo all’interno del quale Dio si lascia incontrare. I primi evangelizzatori hanno saputo “lasciarsi evangelizzare” da coloro che hanno incontrato, apprezzare i loro vissuti e Je loro tradizioni come Iuoghi dell'incontro con Dio, In questa ottica si comprende bene quanto Papa Francesco serive nella Evangelii gaudium: «La nuova evangelizzazione & un invito a riconoscere a forza salvifica delle loro esistenze e a porle al centro del cammino della Chiesa. Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause. ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli ¢ ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro» (EG 198). 2. Una seconda tappa @ data dall’annunciare la Parola, prestando attenzione alle tante persone animate da una ricerca religiosa autentica, aiutandole ad arrivare a un incontro con la persona di Gesii Cristo tramite le Scritture, lasciando vedere come in esse egli continua a parlarci a mostrare il senso profondo degli avvenimenti della sua e della nostra vita, 3. Una terza tappa @ data dal celebrare Ja fruttuosita della Parola, consapevoli che il luogo pitt adatto in cui sperimentare i frutti dell’ascolto della parola di Dio é indubbiamente all’interno di una comunita che celebra, E li che si pud incontrare il volto accogliente del Vangelo e la forza dello Spirito Santo che sempre mostra e provoca a significati nuovi l'accoglienza della Parola 4. Infine, & importante ‘estimoniare la caritd dove quanto celebrato ci restituisce anche alla ampia, quella del villaggio, dell’etnia, della fraternita universale, permettendo di condividere con tutti cid che si é sperimentato, facendo in modo che il proprio agire diventi raeconto € rimando all’esperienza dell’amore di Dio per ogni uomo.La Chiesa al_finire del secolo primo @ costituita da piccole comuniti cristiane consapevoli dei fattori genetici, delle risorse di fondo che guidano | impegnate nel: * annunciare la Parola e servire il cammino di questa parola in chi la accoglie: * rendere godibili nella celebrazione, is consegnatiz + vivere nella consapevolezza che a carita, ['ins ministeri suscitati dallo Spirito. stremamente la loro azione. Esse sono che a loro sono stati ni storici della presenza del Risorto jeme della vita fraterna, si regge su carismi © Dopo la meta del_secolo IV risultano ormai consolidate delle forti strutture pastorali che intendono servite i fattori genetici: il catecumenato, la penitenza, l'anno liturgico, Verso la fine del medesimo secolo il calendario é gia cristiano e diventa una struttura pastorale socialmente vistosa 1 fattori genetici vengono formulati, resi accessibili mediante l'esplicazione di funzioni che adottano, spontaneamente o riflessivamente, dei modelli o degli schemi culturali per tradurre di fatto in servizi i compiti che vengono dai fattori genetic Linsieme dei faitori genetici, degli strumenti 0 moduli culturali e delle strurture (insieme coordinato di funzioni e modalita esecutive), genera una istifuzione pastorale (compresa Vorganizzazione diocesana della Chiesa, Vordinamento dei gradi della funzione ministeriale della Chiesa). Ogni struttura pastorale funziona dentro un orizzonte interpretativo, cio’ un modo di comprendere il vivere cristiano che si instaura in un determinato contesto. 2. La figura pastorale della Chiesa medioevale': ~ _interessata a premere o influire sul modo di organizzarsi della societa perché corrisponda agli ideali cristiani; - caratterizzata dall'azione pastorale, sviluppata specialmente dai monaci, che mira alla formazione della coscienza dei singoli (si “inventano” le parrocchie- la penitenza antica diventa individuale ed ¢ esercitata prima dai monaci e poi dai preti). 3. La figura pastorale della Chiesa post-tridentina: risalta la ricostruzione della fisionomia squisitamente pastorale del ministero di presidenza, Ii Concilio di Trento (1545 - 1563 - ha chiesto la residenza dei vescovi ela visita pastorale; - ha determinato la formazione del clero: ~ ha emanato il catechismo, In generale viene posta al centro dell'attenzione ministeriale della Chiesa la cura delle anime: «cura animarum suprema lex» (ecclesiologia della “salus animarum”). 4. La figura pastorale della Chiesa proposta dal Concilio Vaticano II Un Concilio “ pastorale” Paolo VI nella conclusione dei lavori del Vaticano Il, che si propone esplicitamente di essere un concilio «pastorale»’, esprime una grande intenzione pastorale: rimettere in comunicazione le forme espressive della Chiesa con il mondo di oggi. : i sA, La formacione cristiana nel medivevo, Cfr per un primo ambicotamento e reperimento della bibliografiaL. LA ROSA, La form i Torino 1998; M. MONTESANO, La eristlanizzazione dell'raia nel Medioevo, Bari 1997. A * Cir. Pern approfondimento si veda S. LANZA, Iniroducione, 68-82, Un richiamo al valore dei questa denominazione ‘Costiizione pastorale ¢ sottolineato da M.D. Chenu con questa espressione: «sarebbe un grave errore vedere in aGiovanni XXIII aveva chiesto di distinguere tra cid che & essenziale del messaggi della Chiesa e le forme storiche nelle quali si @ espresso. Cosi si espresse Giovanni XXIII nel discorso di apertura del Coneilio: «Lo scopo principale di questo Concilio non é, quindi, la discussione di questo o di quel tema della dottrina fondamentale della Chiesa, in ripetizione diffusa dell’insegnamento dei Padri e dei Teologi antichi € moderni quale si suppone sempre ben presente ¢ familiare allo spirito. Per questo non occorreva un Concilio, Ma dalla rinnovata, serena ¢ tranquilla adesione @ tutto Finsegnamento della Chiesa nella sua interezza ¢ precisione, quale ancora splende negli ati Coneiliari da Trento al Vaticano I, lo spirito cristiano, cattolico ed apostolico del mondo intero, attende un balzo innanzi ve penetrazione dottrinale © una formazione delle coscienze; & necessario che questa dottrina certa ed immutabile, che deve essere fedelmente rispettata, sia approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo. Altra cosa & infatti il deposito stesso della fede, vale a dire le verité contenute nella nostra dottrina, € con cui quelle vengono enunciate, conservando ad esse tuttavia lo stesso senso ¢ Ia stessa portata. Bisognera attribuire molta importanza a questa forma ¢, se sari necessario, bisognera insistere con pazienza nella sua elaborazione: e si dovri ricorrere ad un modo di presentare le cose, che pitt corrisponda al magistero, il cui carattere ¢ preminentemente pastoraley” SO. un; tra cosa é la forma La parola “pastorale” viene a prendere un significato spec non a definire verita, ma a portare la verita all’ uomo moderno. ‘0: connota un magistero attento La Gaudium et spes Tra le quattro costituzioni, una é stata chiamata “pastorale”, Ia Gaudium et spes (sulla Chiesa nel mondo contemporaneo)* Nelle GS fin dallinizio abbiamo una unita profonda tra Rivelazione, dato storico e intervento previsto; un tentativo, sufficientemente riuscito, di non applicare dall’esterno una argomentazione teologica ai fatti, ma di coglierli subito alla luce della parola di Dio e della vocazione cui I'uomo ¢ chiamato. «La costituzione pastorale “La Chiesa nel mondo contemporaneo” consta di due parti, ma é un tutto unitario. Vien detta “pastorale” appunto perché sulla base dei principi dottrinali intende esporre Latteggiamento della Chiesa in rapporto al mondo e agli uomini d’oggi. Pertanto, né alla prima parte manca ['intenzione pastorale, né alla seconda I'intenzione dottrinale. Nella prima parte, la Chiesa svolge la sua dottrina sull’ uomo, sul mondo, nel quale I'uomo s’inserisce, e sui rapporti con queste realta. Nella seconda, si prendono pit strettamente in considerazione i vari aspetti della vita odierna ¢ della societa umana, specialmente le questioni e i problemi che, in materia, sembrano pitt urgenti. Per cui, in questa seconda parte, la materia esaminata alla luce dei principi dottrinali non é tutta costituita da elementi immutabili, ma contiene pure elementi contingenti. Percid la Costituzione dovra essere interpretata secondo le norme generali della interpretazione teologica, ma tenendo conto inoltre, specie nella seconda parte, delle circostanze mutevoli cui sono intrinseeamente connesse le materie trattate»*. {questo titolo soltanto ’enunciazione delle esigenze di un opportuno accomodamento della chiesa alle congiunture in cui si trova nel secolo XX. Si tratta di una asserzione costituzionale che tocca I'esistenza stessa della chiesa» (M.D. CHENU, La chiesa popolo messlanico, Torino 1967, 57). » GlovawNt XXIH, Discorso di apertura del Concitio (11 ottobre 1962), in EV V/54*-55*. * La Costituzione GS, a differenza degli altri documenti coneiliari, non fu mai conoseiuta con un proprio titolo, ma ‘sempre con il numero d’ordine eon cui figurava nella lista degli schemi di documento da sottoporre ai Padri conciliari (e per strana coineidenza, prima con il numero 17 € poi con il numero 13). GS, in EV 1/1319-1644, nota. 1, as sa Za, ltNGL @) UF CMtA pene dv SOMeMIS: A VeDeue 1C GlAubY (MPP DEE MALE, —D Cosa iMPEDISIE Quem Pho (© S50? “Ny Gnawa — RIFLESIoMS Cl St Gomintta Ab AG@orbeas CYS OV BASHA OTTIA SACM ME TALE MA OTIA OFFEATA —DiGMITA” by OW VAwbeo mipste A PANE UWA SewrAre? A AWA ork Ovo OPPuNe = MOY Swhvs A MEME. Se ADESSO IL COSA NEU Aut Bo) Qo) € (cara Questo) WSCESTA dy RiMeMENE AL CENTMO [4 CoMWMiT a Laren sve E UMA COUN NOE COMUATTA = iw Soyo butla?, Pima By bd ue Mr Come Your) GU CohyiTA Sree. OPA RAM COM Mt Com. Castiant € — Pi GUAT 0 (ike BE?! Nal Cov veuwo ZUESa ye TUS CG CrrkSe Sano Calamar®e A Mert and © MAN IAA? NEL CoWVE MULE pyape & DiecawS) Saxo CAA MISTS 4 niPontant © ATARVAASI. Some BvAnOeUzMAns 2 D cow = > gree? >) VeSrimovianea = (A(AAr— nomt & Dio ne DNs GE para b eOF TS ahNuova YIP INEM —? BM po OL) obltmqmann t
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