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CAVITAZIONE

La cavitazione è un fenomeno che si verifica nelle macchine (componenti, sistemi, impianti) che
lavorano con un fluido allo stato liquido.
Mentre scorre lungo il suo percorso idraulico, il liquido operativo può raggiungere pressioni locali
così basse da evaporare alla temperatura di esercizio.
Le cadute di pressione sono dovute generalmente sia alle resistenze fluidodinamiche, sia agli
incrementi di energia cinetica.
Attraverso il passaggio isobarico di stato fisico da liquido ad aeriforme (evaporazione) o viceversa
(condensazione) ogni valore di pressione è associato a una temperatura corrispondente, che si
mantiene costante durante l’intera trasformazione. Il valore di pressione che corrisponde alla
transizione è detto "pressione di vapore", "pressione di vapor saturo", "tensione di vapore", "pressione
di saturazione", e viene qui indicato come [pv(T)].
La serie dei valori associati di pressione e temperatura che corrispondono alla transizione sono
elencati in tabelle numeriche insieme ad altre grandezze termodinamiche: entalpie, entropie, densità o
volumi massici, relativi sia al liquido saturo (curva limite inferiore [CLI] o del liquido saturo), sia al
vapore saturo (curva limite superiore [CLS] o del vapor saturo). Di solito viene riportato in tabella
anche il "calore latente" di evaporazione e di condensazione, che è semplicemente la differenza di
entalpia del vapore saturo e del liquido saturo, corrispondente alla coppia di valori pressione-
temperatura alla quale avviene la transizione.
Per l’acqua le curve di saturazione (inferiore e superiore) sono riportate in grafico sul diagramma di
Mollier, ma sono anche disponibili in apposite tabelle numeriche.
Alla pressione-ambiente standard (760 mmHg "al livello del mare") la temperatura di evaporazione
dell’acqua è 100°C (per definizione). A quote geodetiche più elevate la pressione atmosferica
diminuisce e l’acqua evapora a temperature più basse. Perciò, se la pressione è sufficientemente
bassa, l’acqua può anche evaporare, per esempio, a 20°C (o meno).

La sezione di una pala generica presenta una forma simile a quella di un profilo alare. Essa si
comporta, nei confronti del liquido, come un’ala nei confronti dell’aria. La superficie convessa della
pala è detta "estradosso", la superficie concava della pala è detta "intradosso". La corrente di fluido
che avvolge la pala, in parte scorre da un lato, a lambire l’estradosso, in parte scorre dall’altro lato, a
lambire l’intradosso.

Bordo
di estradosso Bordo
attacco di
uscita

Angolo di incidenza
Linea media intradosso corda

Caratteristiche geometriche di una pala generica Flusso intorno alla pala

Il fluido che scorre dal lato dell’estradosso attraversa sezioni via via decrescenti, come in un
convergente sub-sonico (effusore), e quindi la pressione diminuisce e la velocità aumenta.
Il fluido che scorre dal lato dell’intradosso attraversa sezioni via via crescenti, come in un divergente
sub-sonico (diffusore), e quindi la pressione aumenta e la velocità diminuisce.
Sulla superficie intorno alla pala si sviluppano azioni elementari [σ] e [τ]. Il loro integrale circuitale
fornisce la forza risultante scambiata tra fluido e pala. Questa forza può essere scomposta in due
contributi: resistenza e portanza. La resistenza ha la direzine del flusso, ma segno opposto, la portanza

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è perpendicolare alla resistenza, e ha il modulo e il segno della differenza di pressione fra estradosso e
intradosso.
Il punto dove si raggiunge la pressione minima [pmin] lungo il percorso idraulico si trova generalmente
sull’estradosso, salvo casi particolari (nelle pompe radiali centrifughe con pale di girante a spirale
retroversa si ha sovrapressione sull’ estradosso e depressione sull’intradosso).

p1 p2

p2 p1
estradosso estradosso

pmin pmin

p1 p2

p2 p1
intradosso intradosso

Pala della turbina (espansione: p2 < p1) Pala della turbo-pompa (compressione: p2 > p1)

Se la pressione minima [pmin] del liquido è maggiore della pressione di saturazione alla temperatura di
esercizio [pv(T)], allora non si ha cavitazione.
Se la pressione minima [pmin] del liquido è minore della pressione di saturazione alla temperatura di
esercizio [pv(T)], allora si formano bolle di vapore all’interno del liquido, in tutto il tratto del percorso
idraulico in cui [p < pv(T)]. Una volta formatesi, queste bolle vengono trascinate dalla corrente e
raggiungono punti in cui la pressione del liquido è di nuovo maggiore della pressione di saturazione
alla temperatura di esercizio. In questa situazione il fluido non può più esistere sotto forma di vapore,
e quindi le bolle implodono: il fluido ritorna bruscamente allo stato liquido, con una notevole e
improvvisa riduzione di volume. L’implosione richiama il liquido circostante, che si sposta per
occupare lo spazio lasciato libero dal vapore. Un’onda di depressione si propaga perciò dalla bolla
implosa, verso l’esterno: se nelle vicinanze c’è una parete solida come la superficie della pala, la
depressione può essere così violenta e localizzata da sollecitare meccanicamente il materiale in
un’area molto ristretta, fino al punto di eroderlo. Un primo segno della cavitazione è che sulla
superficie della pala dove essa avviene il materiale non appare più lucido, ma satinato, perché
picchiettato da micro-crateri di erosione. Se il fenomeno prosegue i crateri si intensificano e si
uniscono: le onde di depressione scavano sempre più in profondità, e asportano dalla pala sempre più
grandi quantità di materiale. Questo fatto non solo provoca l’alterazione del profilo idrodinamico, ma
penalizza anche la resistenza meccanica del componente rovinato. La perdita di materiale e di
resistenza può portare il pezzo a rottura.
Riassumendo:
.se [pmin > pv(T)] => NON si ha cavitazione
.se [pmin < pv(T)] => si ha cavitazione
La condizione discriminante, in cui [pmin = pv(T)] è detta di "incipiente" cavitazione

La pressione minima [pmin] raggiunta dal fluido lungo il suo percorso idraulico dipende dalle
caratteristiche geometriche costruttive della pala (profilo idrodinamico), ma anche dalle condizioni
operative di portata e di velocità. Per un profilo assegnato, la pressione minima [pmin] può essere più
alta o più bassa, a seconda della pressione [p1] all’ingresso della girante, o sulla bocca di presa della
macchina, e a seconda della corrispondente velocità assoluta [C1] del fluido. Quando il liquido
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incontra la pala della girante cambia direzione per aggirarla e consuma parte della sua energia cinetica
massica [C12/2] per vincere le resistenze viscose. La massima dissipazione possibile è quella di un
filetto fluido che urta contro il profilo e si ferma, perdendo così tutta la sua energia cinetica. Nell’urto
l’energia cinetica (velocità) si converte in energia manometrica (pressione). Nel caso di conversione
senza dissipazioni la pressione totale risultante è data dal valore statico [p 1] più il contributo dinamico
[ρ·C12/2]. In termini di energia massica si ha: [ p1/ρ + C12/2 ], in termini manometrici si ha: [ p1 +
ρ·C12/2 ], in termini di dislivello geodetico equivalente si ha: [ p1/(ρ·g) + C12/(2·g) ].
La pressione di saturazione [pv(T)], invece, dipende solo dalle caratteristiche fisiche del fluido, e dalla
temperatura alla quale esso lavora.
Il massimo abbassamento di pressione che il fluido subisce a partire dal valore totale di ingresso vale:
[ (p1 + ρ·C12/2) – pmin ].
In termini di dislivello equivalente:
 p1 C2  p
  1   min
 ρg 2g  ρg
Questo è il battente positivo rispetto al livello della pressione minima.
Il massimo abbassamento di pressione che il fluido può sopportare senza cavitare vale:
[ (p1 + ρ·C12/2) – pv(T) ].
In termini di dislivello equivalente:
 p1 C12  p v (T)
   
 ρg 2g  ρg
Questo è il battente positivo rispetto al livello della pressione di saturazione.
Allora la condizione di non cavitazione [pmin > pv(T)] può essere espressa come:
 p1 C2  p  p C 2  p (T)
  1   min   1  1   v
 ρg 2g  ρg  ρg 2g  ρg
Ossia:
p1  p min C12 p1  p v (T) C12
  
ρg 2g ρg 2g

p2
C12
ρg
 p1 C12  p min 2g
 
ρg  2g  ρg p1  p1 C12  p v (T)
   
ρg ρg  2g  ρg
 
p min
ρg
p v (T)
ρg

Assenza di cavitazione: [ pmin > pv(T) ] e p1  p min  C1  p1  p v (T)  C1


2 2

ρg 2g ρg 2g

Il primo termine di questa disuguaglianza rappresenta la riduzione di battente (carico, prevalenza)


della sezione a pressione minima, rispetto alla sezione di ingresso [1], nelle condizioni operative
correnti. All’inverso, dal punto di vista della sezione a pressione minima, lo stesso termine
rappresenta il battente positivo (sovraccarico, prevalenza positiva) della sezione [1] rispetto ad essa.
Il secondo termine della disuguaglianza rappresenta la massima riduzione di battente (carico,
prevalenza) compatibile con la cavitazione. In queste condizioni la pressione minima del fluido
eguaglia la pressione di saturazione e nel punto dove ciò avviene si ha cavitazione incipiente. Questa
è la situazione discriminante, o di transizione, fra presenza e assenza di cavitazione. All’inverso, dal
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punto di vista della sezione a pressione di saturazione, lo stesso termine rappresenta il battente
positivo massimo (o sovraccarico massimo o prevalenza positiva massima) della sezione [1] rispetto
ad essa.

p2
C12  p1
ρg C12  p v (T)
 
 p1

C12  p min

2g ρg  2g  ρg
ρg  2g  ρg p1  
  p v (T)
ρg
p min ρg
ρg

Presenza di cavitazione: [ pmin < pv(T) ] e p1  p min  C1  p1  p v (T)  C1


2 2

ρg 2g ρg 2g

In sintesi:

Condizione Prevalenza netta all’aspirazione Cavitazione


 p1 C  p min  p1
2
C  p v (T)
2

pmin > pv(T)   1


     1
  NO
 ρ  g 2  g  ρ  g  ρ  g 2  g  ρg
 p1 C2  p  p C 2  p (T)
pmin = pv(T)   1   min   1  1   v incipiente
 ρg 2g  ρg  ρg 2g  ρg
 p1 C2  p  p C 2  p (T)
pmin < pv(T)   1   min   1  1   v SÌ
 ρg 2g  ρg  ρg 2g  ρg

Il termine a primo membro è indicato dalla sigla "NPSH", acronimo inglese per "net positive suction
head" = battente positivo netto all’aspirazione (rispetto alla sezione con pressione minima).
p1  p min C12
Perciò, utilizzando la definizione: NPSH   , si può riscrivere:
ρg 2g
p1  p v (T) C12 p1  p v (T) C12 p1  p v (T) C12
NPSH   NPSH   NPSH  
ρg 2g ρg 2g ρg 2g
Cavitazione assente Cavitazione incipiente Cavitazione presente

Il termine a secondo membro è una quantità che dipende dalle condizioni operative
([p1],[C1],temperatura di esercizio [T]) e dalle caratteristiche fisiche del fluido (quale valore di
pressione di saturazione [pv(T)] corrisponde a quella temperatura di esercizio [T]). Tale quantità può
essere vista come il massimo valore consentito a [NPSH], per un funzionamento libero da cavitazione.
p  p (T) C12
Allora si può porre: 1 v   NPSHmax e riscrivere in modo ancora più sintetico:
ρg 2g
NPSH < NPSHmax NPSH = NPSHmax NPSH > NPSHmax
Cavitazione assente Cavitazione incipiente Cavitazione presente

Se nelle condizioni operative considerate si realizza un [NPSH] effettivo minore del termine di
paragone [NPSHmax], allora non si ha cavitazione.

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Il valore di [NPSHmax], assunto come termine di paragone per il confronto con [NPSH] effettivo, viene
anche detto "[NPSH] teorico", oppure "[NPSH] disponibile". Pertanto, se poniamo:
p p C2 p  p (T) C12
NPSHe  1 min  1 = NPSH effettivo , 1 v   NPSHd = NPSH disponibile,
ρg 2g ρg 2g
possiamo riscrivere:

NPSHe < NPSHd NPSHe = NPSHd NPSHe > NPSHd


Cavitazione assente Cavitazione incipiente Cavitazione presente

Il valore di [NPSH] effettivo dipende dalle caratteristiche geometriche costruttive della pala (disegno
della sezione come un profilo alare) e dall’angolo di incidenza, cioè l’inclinazione della direzione del
flusso rispetto alla posizione della pala. Ma l’inclinazione del flusso (cioè l’angolo di incidenza)
dipende dalle condizioni operative, cioè dalla componente meridiana della velocità del fluido (legata
alla portata [Q]) e dalla velocità periferica della girante (legata alla velocità di rotazione [n]).
Per questo l’informazione completa su [NPSH] viene fornita tramite tabelle o grafici, (teoricamente
anche espressioni analitiche opportune), in cui la variabile in questione appare in funzione della
portata [Q], in corrispondenza a diversi valori della velocità di rotazione [n] (mantenuti costanti al
variare di [Q]). Nelle figure seguenti è riportato proprio un esempio di [NPSH] in funzione della
portata [Q], per diversi valori della velocità di rotazione [n] (famiglia di curve [NPSH = f(Q),
parqmetriche in [n]). Nel diagramma logaritmico le linee curve aperte a ventaglio si trasformano in
rette parallele.

50 100.0
600 600
40 700 700
n
n 800 800
1000 10.0 1000
NPSH [m]

NPSH [m]

30
1200 1200
1500 1500
20
1750 1.0 1750
2000 2000
10
2250 2250
2500 2500
0 0.1
0 100 200 300 400 500 1 10 100 1000
portata:
Volume flow Q [l/s]Q [l/s]
rate: portata:
Volume Q [l/s]
flow rate: Q [l/s]
Turbopompa: esempio di [NPSH] Turbopompa: diagramma logaritmico di [NPSH]
in funzione della portata in volume (Q), in funzione della portata in volume (Q),
a diverse velocità di rotazione (n). a diverse velocità di rotazione (n).

p1  p v (T) C12
Per il calcolo del valore di [NPSH] disponibile   NPSHd occorre conoscere:
ρg 2g
pv(T), [p1], [C1]
La pressione di saturazione [pv(T)] si trova su tabelle o grafici per il liquido in esame (coppie di valori
pressione-temperatura sulla curva limite inferiore o del liquido saturo).
La pressione [p1] all’ingresso (della pompa o della girante) è anche detta "pressione di aspirazione" e
può essere misurata da un manometro collegato alla sezione corrispondente.
La velocità [C1] del flusso può essere ricavata con l’aiuto di un debimetro, che misura la portata [Q].
infatti, nota la portata [Q] e la sezione [1] di interesse, di area [A1], si calcola = [C1 = Q/A1]). In
condizioni stazionarie la portata in massa [G = ρ·Q] che attraversa il debimetro è la stessa che
attraversa la sezione [1]. Ma questa uguaglianza riguarda anche la portata in volume [Q], se si
considera un liquido a densità [ρ] costante.

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In molti casi non è comodo e conveniente misurare [p1] e [C1]. Allora si possono riferire le condizioni
della sezione [1] alle condizioni omologhe di un’altra sezione, dove pressione e velocità siano note o
misurabili con maggior agio.
Per esempio, con riferimento alla superficie libera e ampia [A] del bacino di prelievo:


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L i,A1   v  dp  L w ,A1  E k,A1  E g,A1
A

p1  pA C2  C2A
0  Lw,A1  1  g  z1  z A 
ρ 2
p1  pA Lw,A1 C12  C2A
0    z1  z A 
ρg g 2g
C2 C2 L
 1  A  A  z1  z A   w, A1
p1 p
ρg 2g ρg 2g g
Le perdite fluidodinamiche [Lw,A1] possono essere espresse come dislivello equivalente: [Y = Lw/g], e
quindi:
C2 C2
 1  A  A  z1  z A   Yw,A1
p1 p
ρg 2g ρg 2g
Ma tali perdite fluidodinamiche [Lw,A1] possono essere anche espresse come dislivello equivalente [y]
PER UNITÀ DI LUNGHEZZA del percorso idraulico, ossia: [y = Y/l]. Se il percorso interessato ha
una lunghezza [lA1], allora le perdite di carico integrali sull’intera lunghezza sono date dal prodotto
[YA1 = y·lA1]. Allora:
C2 C2
 1  A  A  z1  z A   y  l A1
p1 p
ρg 2g ρg 2g
Introducendo anche la pressione di saturazione [pv(T)] si ricava:
p1  p v (T) C12 p  p v (T) C2A
  NPSHd  A   z1  z A   y  l A1
ρg 2g ρg 2g
E quindi, la condizione di NON cavitazione diventa:

pA  p v (T) C2A
NPSH    z1  z A   y  lA1
ρg 2g

CASI PARTICOLARI

Se il bacino di prelievo presenta superficie libera e ampia, allora [p A = pa] (pressione atmosferica) e
[CA  0] (abbassamento di livello lentissimo, rispetto al flusso in condotta). Quindi:
p  p v (T)
NPSH a  y  lA1  z1  z A 
ρg
Se il tratto di condotta di aspirazione è verticale, allora la sua lunghezza [lA1] è uguale al dislivello
geodetico [(z1 – zA)]. Perciò:
p  p v (T)
NPSH  a  1  y   z1  z A 
ρg
Se invece il tratto di condotta di aspirazione è orizzontale, allora il dislivello geodetico corrispondente
è nullo [(z1 – zA) = 0]. Pertanto:
p  p v (T)
NPSH  a  y  lA1
ρg

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NOTE

Una pala che ha subito cavitazione presenta gli effetti dell’erosione sulla faccia a bassa pressione: non
troppo vicino al bordo di attacco, non troppo lontano dal bordo di uscita. La zona di erosione è quella
dove le bolle di vapore implodono, quindi a valle della zona a pressione minore del valore di
saturazione, dove le bolle si sono formate.

Si possono riscontrare anche altri segni di usura sulla pala, per esempio sul bordo di attacco. Questi
non sono dovuti alla cavitazione, ma derivano dall’urto diretto del fluido, specialmente quando questo
contiene particelle microscopiche di materiale abrasivo (sabbia, argilla, minuscole pietre, ecc.).

Il comportamento della pala nei confronti della cavitazione è influenzato dalla composizione chimica
del liquido e dai vari tipi di materiale coinvolto.

La cavitazione può insorgere anche in un tratto di percorso idraulico che si sviluppa a bocca piena fra
pareti fisse, cioè in un ambito privo di parti mobili di macchina ("a bocca piena" significa "in una
condotta che non è in comunicazione diretta con la pressione atmosferica dell’ambiente esterno, e
presenta tutte le sezioni di passaggio riempite completamente dal liquido). Questo può accadere, per
esempio: .(a). all’uscita dei distributori delle turbine (dove le velocità possono raggiungere valori più
elevati), .(b). all’ingresso dei diffusori a valle delle turbine (dove le pressioni locali possono
raggiungere valori molto ridotti, ben al di sotto della pressione atmosferica dell’ambiente esterno).

Siccome la cavitazione dipende sia da caratteristiche geometriche costruttive, sia dalle condizioni di
funzionamento, allora essa può insorgere in condizioni di similitudine. E quindi: se le condizioni di
incipiente cavitazione vengono individuate su un modello in scala ridotta, allora si possono ricavare le
corrispondenti condizioni di incipiente cavitazione sulla macchina in scala 1:1, che funzioni in
similitudine col modello.

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PRESSIONE DI VAPORE DELL’ACQUA E TEMPERATURA CORRISPONDENTE

p T p T p T p T
[mbar] [°C] [mbar] [°C] [mbar] [°C] [mbar] [°C]
0.00133 -74.33 1.33 -17.33 33.3 25.87 200.0 60.09
0.00257 -69.83 2.00 -12.94 34.7 26.53 213.3 61.49
0.00400 -67.08 2.67 -9.73 36.0 27.17 226.6 62.81
0.00533 -65.08 3.33 -7.18 37.3 27.79 240.0 64.09
0.00667 -63.50 4.00 -5.06 38.7 28.39 253.3 65.29
0.00800 -62.20 4.67 -3.24 40.0 28.98 266.6 66.44
0.00933 -61.08 5.33 -1.65 42.7 30.10 280.0 67.54
0.0107 -60.10 6.00 -0.22 45.3 31.16 293.3 68.60
0.0120 -59.23 6.67 1.21 48.0 32.17 306.6 69.63
0.0133 -58.45 8.00 3.77 50.7 33.13 320.0 70.61
0.0267 -53.14 9.33 5.98 53.3 34.05 333.3 71.56
0.0400 -49.90 10.7 7.93 56.0 34.93 346.6 72.48
0.0533 -47.55 12.0 9.66 58.7 35.77 360.0 73.37
0.0667 -45.69 13.3 11.24 61.3 36.58 373.3 74.24
0.0800 -44.15 14.7 12.69 64.0 37.36 386.6 75.07
0.0933 -42.83 16.0 14.03 66.7 38.12 400.0 75.89
0.107 -41.67 17.3 15.26 73.3 39.89 426.6 77.44
0.120 -40.64 18.7 16.42 80.0 41.53 453.3 78.93
0.133 -39.71 20.0 17.51 86.7 43.06 480.0 80.88
0.267 -33.41 21.3 18.54 93.3 44.49 506.6 81.67
0.400 -29.55 22.7 19.51 100.0 45.83 533.3 82.96
0.533 -26.74 24.0 20.43 106.7 47.10 560.0 84.19
0.667 -24.52 25.3 21.31 113.3 48.30 586.6 85.38
0.800 -22.67 26.7 22.15 120.0 49.44 613.3 86.52
0.933 -21.09 28.0 22.96 126.7 50.53 639.9 87.62
1.07 -19.70 29.3 23.72 133.3 51.57 666.6 88.68
1.20 -18.46 30.7 24.46 146.7 53.53 733.3 91.19
32.0 25.18 160.0 55.34 799.9 93.51
173.3 57.03 866.6 95.68
186.7 58.60 933.3 97.71
999.9 99.63

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