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PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE


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Traduzione Coketown - Part 4


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LA VITA DEGLI OPERAI


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PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

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PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Quando e dove
Seconda metà del '700 in Inghilterra
Perché accadde in Inghilterra?
Incremento demografico
Borghesia consapevole delle proprie potenzialità
Era già presente un'agricoltura di mercato
L'agricoltura produceva una quantità di prodotti che andavano oltre lo stretto necessario e
potevano quindi essere immessi sul mercato
Grandi ricchezze derivanti da attività mercantili
Presenza di riserve di carbone, ferro e di materie derivanti dalle colonie
Si passa dagli open fields all'enclosures
Presenza di una 'protoindustria' tessile
Era presente un sistema politico liberale
L'Inghilterra possedeva numerosi capitali derivanti dalle colonie
Disponibilità della forza lavoro causata dalla meccanizzazione
La produttività agricola crebbe notevolmente
Cultura tecnico-scientifica
Conseguenze
Nascono nuove figure imprenditoriali
Libero mercato del lavoro
Divisione del lavoro
Incremento del lavoro femminile e minorile
Urbanizzazione
Libera concorrenza industriale
Sviluppo del sistema di fabbrica
Nascono nuove classi sociali
Gran parte della popolazione emigrò verso l'America alla ricerca della fortuna
1779: prima manifestazione del movimento luddista (distruggono i macchinari di fabbrica)
Rivoluzione= radicale cambiamento che modifica profondamente ciò che esisteva fino a quel
momento
La Prima Rivoluzione Industriale è una rivoluzione sia in campo economico che sociale
Si passa da un mondo di contadini ad un mondo di operai
Parte dal settore tessile
Si sviluppa
Nel settore siderurgico
Grazie alla scoperta della macchina a vapore di James Watt
Grazie a
La voglia di investire di alcuni imprenditori agricoli
Alcuni importanti scoperte nel settore dei telai
Vede lo sviluppo di città industriali
Che generano fabbriche
Nelle fabbriche lavoravano uomini, donne e bambini in condizioni disumane e per un massimo
di 16 ore al giorno
Viene sfruttato il lavoro minorile
Attorno alle fabbriche si sviluppano gli slums, luoghi dove gli operai vivevano in condizioni
disumane
Artigiani e contadini sono costretti a scappare dalle campagne a causa del capitalismo e si
rifugiano nelle città
Avviene grazie alle macchine (strumenti capaci di produrre in serie)

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Traduzione Coketown - Part 4

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CHARLES DICKENS

COKETOWN

– da HARD TIMES – BOOK 1 – CHAPTER 5 –

– TRADUZIONE IN ITALIANO –

COKETOWN, to which Messrs. Bounderby and Gradgrind now walked, was a triumph of fact;
it had no greater taint of fancy in it than Mrs. Gradgrind herself. Let us strike the key-note, Coketown,
before pursuing our tune.
Coketown, verso la quale si dirigevano adesso i signori (Messrs) Gradgrind e Bounderby, era il
trionfo della concretezza; e in sé non aveva tracce di fantasia più grandi di quante ne avesse la stessa
signora Gradgrind. Suoniamo la nota dominante, Coketown, prima di proseguire con la nostra melodia
(ossia: “Parliamo di Coketown prima di continuare il racconto della storia”).
It was a town of red brick, or of brick that would have been red if the smoke and ashes had
allowed it; but as matters stood, it was a town of unnatural red and black like the painted face of a
savage.
Era una città di mattoni rossi, o di mattoni che sarebbero stati rossi, se fumo e ceneri lo avessero
permesso; ma per come stavano le cose, era una città di un innaturale rosso e nero, come il volto
dipinto di un selvaggio.
It was a town of machinery and tall chimneys, out of which interminable serpents of smoke
trailed themselves for ever and ever, and never got uncoiled.
Era una città di macchinari e di alte ciminiere, dalle quali interminabili serpenti di fumo si
susseguivano ininterrottamente (forever and ever: “per sempre”), e non finivano mai di srotolarsi.
It had a black canal in it, and a river that ran purple with ill-smelling dye, and vast piles of
building full of windows where there was a rattling and a trembling all day long, and where the piston
of the steam-engine worked monotonously up and down, like the head of an elephant in a state of
melancholy madness.
Aveva all’interno un canale nero, e un fiume che scorreva violaceo per la tintura maleodorante
(ossia: “per la tintura che vi si riversava”) e vasti agglomerati (pile: “ammasso, cumulo, mucchio”) di
edifici pieni di finestre dove c’era un tintinnio e un tremore tutto il giorno e dove il pistone del motore a
vapore andava (worked: “lavorava”) con monotonia su e giù, come la testa di un elefante in uno stato di
malinconica follia.
It contained several large streets all very like one another, and many small streets still more like
one another, inhabited by people equally like one another, who all went in and out at the same hours,
with the same sound upon the same pavements, to do the same work, and to whom every day was the
same as yesterday and tomorrow, and every year the counterpart of the last and the next.
Essa (La città, Coketown) aveva (contained: “conteneva”) tante strade larghe, tutte molto simili
l’una all’altra, e molte strade piccole ancora più simili l’una all’altra, abitate da persone parimenti
uguali l’una all’altra, che entravano e uscivano tutte agli stessi orari, con lo stesso rumore, sugli stessi
marciapiedi, per fare lo stesso lavoro, e per le quali ogni giorno era uguale a ieri e a domani, e ogni
anno l’equivalente di quello passato e di quello a venire (lett.: “ogni anno era l’equivalente dell’ultimo
e del prossimo”).
These attributes of Coketown were in the main inseparable from the work by which it was
sustained; against them were to be set off, comforts of life which found their way all over the world,
and elegancies of life which made, we will not ask how much of the fine lady, who could scarcely bear
to hear the place mentioned. The rest of its features were voluntary, and they were these.
Questi attributi di Coketown erano per lo più (lett.: “in generale”) inseparabili dal lavoro dal
quale essa era sostenuta (ossia: “dal lavoro grazie al quale la città si sostentava”); per controbilanciare
(questi attributi) c’erano le comodità della vita che si diffondevano (found their way: “trovano la loro
strada”) in tutto il mondo e c’erano le raffinatezze (elegancies: “eleganze”) della vita che, quanto
contassero, non lo chiederemo alla signora di classe, che potrebbe a mala pena sopportare di sentir
nominare questo posto. Il resto delle sue caratteristiche erano volute (voluntary: “volontarie”) ed erano
le seguenti (lett.: “ed erano queste”).
You saw nothing in Coketown but what was severely workful. If the members of a religious
persuasion built a chapel there – as the members of eighteen religious persuasions had done – they
made it a pious warehouse of red brick, with sometimes (but this is only in highly ornamental examples)
a bell in a birdcage on the top of it.
A Coketown non vedevi una sola cosa (lett.: “nulla”) che non fosse severamente collegata col
lavoro. Se i membri di una setta (persuasion: “setta, credo, convinzione”) religiosa vi costruivano una
cappella – come avevano fatto i membri di diciotto sette religiose – la costruivano come un pio
magazzino di mattoni rossi, a volte (ma questo solo negli esempi molto decorativi) con una campana
racchiusa in una gabbia per uccelli sulla sommità (on the top: “sulla cima, nel punto più alto”).
The solitary exception was the New Church; a stuccoed edifice with a square steeple over the
door, terminating in four short pinnacles like florid wooden legs. All the public inscriptions in the town
were painted alike, in severe characters of black and white.
La sola eccezione era la Chiesa Nuova: un edificio decorato a stucco (stuccoed) con un
campanile quadrato sopra la porta che terminava con quattro corti pinnacoli simili a floride (ossia:
“robuste, solide”) gambe di legno. Tutte le iscrizioni pubbliche (ossia: “le insegne degli edifici”) a
Coketown erano dipinte uguali, in severi caratteri in bianco e nero.
The jail might have been the infirmary, the infirmary might have been the jail, the town-hall
might have been either, or both, or anything else, for anything that appeared to the contrary in the
graces of their construction. Fact, fact, fact, everywhere in the material aspect of the town; fact, fact,
fact, everywhere in the immaterial.
La prigione avrebbe potuto essere l’ospedale, l’ospedale avrebbe potuto essere la prigione, il
municipio avrebbe potuto essere o l’uno o l’altro, oppure entrambi, o qualsiasi altra cosa, per tutto ciò
che appariva al contrario nelle linee aggraziate della loro costruzione. Fatti, fatti, fatti ovunque
nell’aspetto materiale della città; fatti, fatti, fatti ovunque (nell’aspetto) immateriale.
The M’Choakumchild school was all fact, and the school of design was all fact, and the
relations between master and man were all fact, and everything was fact between the lying-in hospital
and the cemetery, and what you couldn’t state in figures, or show to be purchaseable in the cheapest
market and saleable in the dearest, was not, and never should be, world without end, Amen.
La scuola di M’Choakumchild era tutta fatti, e la scuola di disegno era tutta fatti, le relazioni tra
padrone e operaio erano tutte fatti; tutte le cose tra la culla e la bara erano fatti (lett.: “tutte le cose
dall’ospedale in cui si nasceva al cimitero”), e ciò che non avresti potuto esprimere in cifre, o che non
avresti potuto dimostrare che fosse acquistabile al prezzo più basso (lett.: “in un mercato più
economico”) e rivendere a quello più alto (lett.: “in un mercato più costoso”), non esisteva e non
sarebbe mai dovuto esistere, nei secoli dei secoli (world without end), Amen.
A town so sacred to fact, and so triumphant in its assertion, of course got on well? Why no, not
quite well. No? Dear me! No.
Una città così consacrata alla concretezza, e così trionfante nella promozione di essa (della
concretezza), naturalmente andava avanti bene? Beh no, non proprio bene. No? Povero me! No.
Coketown did not come out of its own furnaces, in all respects like gold that had stood the fire.
First, the perplexing mystery of the place was, Who belonged to the eighteen denominations? Because,
whoever did, the labouring people did not.
Coketown non veniva fuori dalle sue fornaci, in tutti i suoi aspetti, come oro che aveva
affrontato il fuoco. Per prima cosa, lo sconcertante mistero del luogo era: chi apparteneva alle diciotto
sette religiose? Perché, chiunque fosse, non erano gli operai.
It was very strange to walk through the streets on a Sunday morning, and note how few of them
the barbarous jangling of bells that was driving the sick and nervous mad, called away from their own
quarter, from their own close rooms, from the corners of their own streets, where they lounged
listlessly, gazing at all the church and chapel going, as at a thing with which they had no manner of
concern.
Era molto strano camminare per le strade la domenica mattina, e osservare quanti pochi di loro
il barbaro stridio delle campane, che faceva impazzire i malati o i nervosi, richiamava dai loro alloggi,
dalle loro anguste stanze, dagli angoli delle loro strade dove si attardavano svogliatamente, guardando
(to gaze: “fissare”) tutti quelli che andavano in chiesa o alla cappella, come (se guardassero) una cosa
di cui non avevano ragione di preoccuparsi.
Nor was it merely the stranger who noticed this, because there was a native organisation in
Coketown itself, whose members were to be heard of in the House of Commons every session,
indignantly petitioning for acts of parliament that should make these people religious by main force.
Né erano soltanto gli stranieri a notare questo (ossia: “il comportamento di queste persone”),
poiché c’era un’organizzazione del luogo, proprio a Coketown, i cui membri dovevano essere ascoltati
alla camera dei Comuni ogni seduta mentre inoltravano indignate petizioni affinché il Parlamento
emanasse atti che (lett: “mentre indignatamente inoltravano petizioni per atti di Parlamento che”)
avrebbero dovuto costringere queste persone a diventare religiose con la forza (by main force).
Then came the Teetotal Society, who complained that these same people would get drunk, and
showed in tabular statements that they did get drunk, and proved at tea parties that no inducement,
human or Divine (except a medal), would induce them to forego their custom of getting drunk. Then
came the chemist and druggist, with other tabular statements, showing that when they didn’t get drunk,
they took opium.
Poi arrivava la Società degli Astemi, che si lamentava che quelle stesse persone si sarebbero
ubriacate, e mostrava attraverso le statistiche (tabular statements: “asserzioni tabellari”) che si
ubriacavano, e dimostrava, in occasione delle feste del tè, che nessun incentivo (inducement: “stimolo,
motivo”) umano o divino (tranne una medaglia) li avrebbe indotti ad abbandonare la loro abitudine di
ubriacarsi. Poi arrivavano il chimico e il farmacista, con altre statistiche, che dimostravano che, quando
non si ubriacavano, essi fumavano oppio.
Then came the experienced chaplain of the jail, with more tabular statements, outdoing all the
previous tabular statements, and showing that the same people would resort to low haunts, hidden from
the public eye, where they heard low singing and saw low dancing, and mayhap joined in it;
Poi arrivava l’esperto cappellano della prigione, con ulteriori statistiche, che superavano tutte le
statistiche precedenti, e che dimostravano che quelle stesse persone si riunivano (to resort: “fare ricorso,
ricorrere”) in luoghi di ritrovo indecenti, nascosti agli occhi degli altri (lett.: “all’occhio pubblico”),
dove ascoltavano canti volgari e guardavano balli volgari e forse (mayhap) vi partecipavano;
and where A. B., aged twenty-four next birthday, and committed for eighteen months’ solitary,
had himself said (not that he had ever shown himself particularly worthy of belief) his ruin began, as he
was perfectly sure and confident that otherwise he would have been a tip-top moral specimen.
e in quei luoghi, A. B., prossimo a compiere ventiquattro anni, e messo in cella di isolamento
per diciotto mesi, aveva detto di sua bocca (non che egli si fosse mai dimostrato particolarmente degno
di fede), che era iniziata la sua rovina; perché egli era perfettamente sicuro e fiducioso che, altrimenti,
sarebbe stato un eccellente esempio di moralità (tip-top moral specimen).
Then came Mr Gradgrind and Mr Bounderby, the two gentlemen at this present moment
walking through Coketown, and both eminently practical, who could, on occasion, furnish more tabular
statements derived from their own personal experience, and illustrated by cases they had known and
seen, from which it clearly appeared — in short, it was the only clear thing in the case — that these
same people were a bad lot altogether, gentlemen; that do what you would for them they were never
thankful for it, gentlemen;
Poi arrivavano Mr. Gradgrind e Mr. Bounderby, i due gentiluomini che in quel momento
passavano a piedi per Coketown, entrambi estremamente pragmatici, che avrebbero potuto,
all’occasione, fornire ulteriori (more: “di più”) statistiche, derivate dalla loro personale esperienza e
dettagliate dai casi che essi avevano conosciuto e visto, dalle quali appariva chiaramente – insomma,
era l’unica cosa chiara del caso – che questa stessa gente era un concentrato di cattiveria, signori; che
qualsiasi cosa si fosse fatta per loro, essi non sarebbero mai stati riconoscenti, signori;
that they were restless, gentlemen; that they never knew what they wanted; that they lived upon
the best, and bought fresh butter; and insisted on Mocha coffee, and rejected all but prime parts of meat,
and yet were eternally dissatisfied and unmanageable.
che erano turbolenti, signori; che non sapevano mai quello che volevano; che vivevano al
meglio (ossia: “nel miglior modo possibile”) e compravano burro fresco; che insistevano sul caffè
Moca (ossia: “non volevano caffè che non fosse Moca”) e volevano solo i primi tagli di carne e tuttavia
erano eternamente insoddisfatti e ribelli.

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LA VITA DEGLI OPERAI

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LA VITA DEGLI OPERAI
La vita degli operai era completamente regolata in base ai ritmi della produzione: gli operai
lavoravano per molte ore consecutive e disponevano di pochissime pause. Spesso erano costretti a
mangiare mentre lavoravano per seguire le macchine che si trovavano in edifici malsani, poco areati e
spesso poco illuminati. Inoltre non sempre i lavoratori vivevano nei pressi della fabbrica, benchè si
diffuse sempre più l'abitudine di costruire delle case intorno alle industrie in cui i salariati potessero
dimorare.
La risposta ad un mercato ricettivo, capace di stimolare la produttività e pronto ad assorbire una
maggiore quantità di manufatti, venne soprattutto dalle macchine. mentre queste ultime si imponevano
nella produzione, il reperimento della manodopera restò difficoltoso. Esisteva tuttavia una riserva
potenziale di forza-lavoro, costituita in primo luogo dai lavoratori agricoli occasionali, ma soprattutto
dai poveri, dai vagabondi, dai ragazzi ospitati in gran numero nelle workhouses. La presenza di ragazzi
nelle fabbriche fu una costante del processo di industrializzazione, con effetti distsastrosi per la società
sul lungo periodo: indivdui disfatti sul piano fisico (malformazioni, malattie professionali, sviluppo
stentato) e sul piano morale (mancata istruzione, lontananza dalla famiglia).
Il lavoro di fabbrica è un lavoro meccanizzato scandito secondo ritmi regolari, monotoni e
uniformi, misurati su un tempo astratto, che introduce una dimensione diversa dal passato, quando il
ciclo delle stagioni e del tempo metereologico, la molteplicità delle funzioni svolte da ogni lavorante,
l'assenza di una precisa disciplina del lavoro, davano all'attività dei singoli un'impronta diversa, più
individualizzata. Con la meccanizzazione si introduce uno stretto rapporto tra tempo e lavoro, una
regolarità dei ritmi uguale per tutti, una disciplina di fabbrica su cui sovrasta l'orologio. A questa
disciplina la classe operaia venne educata con difficoltà, attraverso regolamenti, norme restrittive,
controlli e punizioni.

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trade unions

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trade unions Associazioni sorte in Gran Bretagna tra la fine del 18° e l’inizio del 19° sec. per
iniziativa di lavoratori specializzati, associatisi allo scopo di difendere le proprie prerogative
professionali, minacciate dallo sviluppo del sistema di fabbrica. Inizialmente a carattere locale e con
funzioni puramente assistenziali, nel corso dell’Ottocento si trasformarono in organizzazioni nazionali
di categoria volte a sostenere le rivendicazioni salariali e normative del movimento operaio.

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La rivoluzione industriale e il lavoro minorile

A description of the Country from thirty to forthy Miles round Manchester di John Aikin
Tratto da: La storia moderna attraverso i documenti, a cura di Adriano Prosperi, Bologna, Zanichelli,
1974, p. 171.

Senza l'introduzione delle Spinning machines nessuno sforzo dei padroni o dei lavoratori avrebbe
potuto soddisfare la domanda commerciale.
Queste macchine vennero usate nelle campagne, in un primo tempo su scala ridotta: si pensava che
dodici fusi costituissero già un grosso complesso. D'altro canto la scomoda posizione che si doveva
assumere per filare con tali ordigni era inadatta per gli adulti, che vedevano con sorpresa bambini, la
cui età variava dai nove ai dodici anni, maneggiarle con destrezza. Fu in questo modo che l'abbondanza
fece il suo ingresso in famiglie fino allora oppresse da un gran numero di figli, mentre i poveri tessitori
venivano liberati dal servaggio nel quale erano vissuti proprio a causa dell'insolenza dei filatori...
L'invenzione e i progressi delle macchine per abbreviare il lavoro hanno avuto una sorprendente
influenza nell'estendere il nostro commercio, così come nel richiamare braccia da ogni parte, e
specialmente bambini, nei cotonifici. Rientra nel saggio disegno della Provvidenza che in questa vita
non vi siano benefici che non si accompagnino con disagi. Ve ne sono molti, fin troppo ovvi, in questi
cotonifici e in manifatture simili, che controbilanciano la crescita demografica conseguente
all'aumentata facilità di lavoro. In quelle fabbriche vengono impiegati bambini in tenerissima età: molti
di essi, raccolti nelle work-houses di Londra e di Westminster, vengono trasportati in massa; per fare
gli apprendisti, presso dei padroni che si trovano a centinaia di miglia di distanza dove prestano
servizio ignorati, indifesi e dimenticati da coloro ai quali la natura o le leggi li avevano affidati. Questi
bambini sono generalmente costretti a lavorare troppo a lungo in ambienti chiusi, spesso per tutta la
notte: l'aria che respirano è avvelenata da olio e altre sostanze usate per le macchine e ci si preoccupa
ben poco delle loro condizioni igieniche mentre i frequenti passaggi da un'atmosfera calda e densa ad
una fredda e rarefatta sono causa di malattie e invalidità e in particolare di quella febbre epidemica
tanto comune in queste fabbriche. Ci si domanda spesso se la maniera con la quale questi bambini
vengono adoperati durante i loro primi anni non vada a detrimento della società. Generalmente alla fine
del loro periodo di apprendistato essi non sono resistenti al lavoro né sono in grado di intraprendere una
qualsiasi altra attività. Le femmine ignorano completamente i lavori a maglia e di cucito e le altre
occupazioni domestiche indispensabili a farne delle laboriose e parsimoniose mogli e madri. Questa è
una grandissima disgrazia per loro e per la comunità, come viene tristemente provato da un confronto
fra le famiglie dei lavoratori agricoli e quelle degli operai delle manifatture in generale. Nelle prime si
troverà lindezza, pulizia e benessere, nelle altre sudiciume, stracci e povertà, anche se il loro salario è
quasi il doppio di quello dell'agricoltore. Va aggiunto che la mancanza di una tempestiva educazione
religiosa e del buon esempio, e la vasta e indiscriminata promiscuità che regna in questi stabilimenti,
sono del tutto dannose per la futura vita morale di tali ragazzi

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