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PISTOIA
SOMMARIO
Questo lavoro propone un’analisi critica dei valori probabilistici alla base della definizione dell’input sismico nelle
attuali normative nazionali ed internazionali. Ricostruendo l’evoluzione storica dei valori proposti dai codici si
evidenzia l’arbitrarietà con cui quelli attribuiti alla “vita di riferimento” e alla “probabilità di eccedenza” sono stati
definiti. Come conseguenza, considerazioni soggettive sul rischio accettabile sono state adottate come “standard” in
diversi paesi del mondo. L’attuale impostazione normativa esclude dalla progettazione l’effetto degli eventi
considerati rari, basandosi sulla volontà di ridurre il costo di costruzione. Tale approccio si è rivelato errato in
occasione di numerosi eventi, con costi post-evento che superano quelli di prima costruzione. Al fine di superare
gli attuali limiti normativi, viene proposto un nuovo metodo per la definizione dell’input sismico, facendo
riferimento ad una analisi Neo-deterministica della pericolosità sismica. Tale input rappresenta l’effetto dei
massimi eventi sismici plausibili per un sito di interesse. L’utilizzo di tale input viene inoltre inserito nell’attuale
approccio prestazionale, tenendo in considerazione “l’ignoranza” del sisma rispetto alla struttura (i.e. un sisma non
conosce l’importanza della struttura colpita). Un’applicazione progettuale è descritta per la città di Norcia
mostrando come, a fronte di un considerevole aumento della sicurezza, l’aumento dei costi con questa nuova
metodologia sia modesto.
a)