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CURARSI
CON
LE PIANTE
Nella Certosa di Trisulti
sui monti Ernici
i monaci cistercensi
tramandano l’antica
conoscenza erboristica
di Stefano Cazora
vvolta nella nebbia autunnale la certosa omino anziano, a un primo impatto schivo, ma
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BOSCO D’ECIO
La maestosa foresta ricca di piante medicamentose
l bosco demaniale denominato “Selva D’ecio” è una foresta situata attorno alla Certosa di Trisulti
I presso Collepardo (FR) che per 75 ettari è stata concessa in uso governativo nel maggio del 1995
dal Ministero delle Finanze al Corpo forestale dello Stato: attualmente gestito dall’Ufficio
Territoriale per la Biodiversità di Roma, tale bosco è stato consegnato al fine di consentirne un’ade-
guata azione di recupero e di salvaguardia ambientale. A dimostrazione del suo alto valore
ambientale e della necessità di proteggerla e valorizzarla insieme al territorio circostante, tale selva
è inclusa nell’area SIC/ZPS dei Monti Simbruini ed Ernici ed è soggetta a numerosi vincoli ambienta-
li, paesaggistici e storico-archeologici.
Il bosco in questione ha un altissimo valore naturalistico, ambientale e paesaggistico ed è situato a
cornice dell’antica Certosa di Trisulti, fondata intorno all’anno 1000 da San Domenico di Foligno ed
attualmente abitata da monaci cistercensi che vi gestiscono una farmacia naturale aperta al pubbli-
co e molto frequentata d’estate. Si tratta di un bosco di montagna situato in zona impervia a
scarsissima densità abitativa, carat-
terizzato da un popolamento misto
di querce caducifoglie dell’età
media di 150 anni dove la specie
maggiormente rappresentata è il
cerro (Quercus cerris) al quale si
associano altre querce nonché car-
pino, faggio, aceri e sorbi. Sono
altresì presenti aree rimboschite
dalle fine degli anni cinquanta con
conifere miste, in particolare pino
nero (Pinus nigra), abete bianco
(Abies alba) ed abete rosso (Picea
excelsa).
Nel rispetto della necessità di pro-
teggere la zona boscata e di
valorizzarne gli aspetti turistico-
ricreativi, che ne fanno una meta
ricercata da escursionisti e turisti, il
Corpo forestale vi realizza attività di
gestione continue ma molto caute,
volte a migliorarne la consistenza ai
fini della tutela idrogeologica ed ambientale, della valorizzazione polifunzionale e della ricostituzione
del paesaggio. Pulizia dei sentieri, restauro delle recinzioni e della cartellonistica esplicativa, rimo-
zione degli esemplari con problemi fitosanitari o di stabilità, valorizzazione dei nuclei di vegetazione
arborea autoctona rispetto a quelli piantati: sono tutte attività che insieme alla sorveglianza vengono
portate avanti giorno per giorno dal locale personale della Forestale al fine di preservare e migliora-
re aspetto, struttura e composizione del bosco, in particolare di quello di conifere, risolvendone
alcuni problemi e portandolo sempre più verso formazioni tipiche ed ottimali della zona.
Per informazioni contattare L’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Roma
tel. 06 966682 fax 06 98012176 e-mail utb.roma@corpoforestale.it .
come l’Alpestre, le Gocce Imperiali e il Trisulti religiose più gettonate, resiste al passare del
Brandy. È sempre più frequente commissiona- tempo.
re completamente all’esterno la preparazione di Calano le ombre della sera nel vecchio bosco
questi prodotti che però conservano ancora un d’Ecio, lasciamo Trisulti, dietro di noi si chiude
certo fascino. il possente portone della Certosa mentre lo
Non qui a Trisulti dove la tradizione dei mae- sguardo dolce e attento di un vecchio monaco
stri erboristi, lontana dal clamore di altre mete sbircia da una porticina e sembra dirci, a presto.
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