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Preistoria e protostoria

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Italia


preistorica e protostorica e Popoli dell'Italia antica.

Il popolamento del territorio italiano risale alla preistoria, epoca di cui sono
state ritrovate importanti testimonianze archeologiche. L'Italia � stata abitata a
partire dal paleolitico, periodo di cui conserva numerosi siti archeologici come la
grotta dell'Addaura, i Balzi Rossi, Monte Poggiolo, il ponte di Veja, la Grotta
Guattari, Gravina in Puglia, Altamura e Ceprano.[20]

Numerosi ritrovamenti documentano anche il periodo neolitico (cultura della


ceramica cardiale e cultura dei vasi a bocca quadrata), l'et� del rame (cultura di
Remedello, cultura del Rinaldone, cultura del Gaudo), l'et� del bronzo (incisioni
rupestri della Val Camonica, cultura dei castellieri, cultura appenninica, civilt�
nuragica, cultura delle terramare, cultura protovillanoviana).
Espansione della civilt� etrusca dall'VIII al VI secolo a.C.

Per ci� che riguarda l'et� del ferro, che in Italia coincide con il periodo
preromano, si ricordano la civilt� villanoviana e i popoli indoeuropei trasferitisi
in Italia dall'Europa orientale e centrale in varie ondate migratorie; essi si
mescolano alle etnie preesistenti nel territorio, assorbendole, o stabilendo una
forma di convivenza pacifica con esse; si delinea in tal modo fin da quest'epoca la
suddivisione regionale del territorio italiano.

Nell'Italia Settentrionale, accanto ai Celti (comunemente chiamati Galli), vi sono


i Liguri (originariamente non indoeuropei poi fusisi con i Celti), mentre
nell'Italia nord-orientale vivono i Paleoveneti, di origine incerta, forse italica
o illirica o, secondo alcune fonti, provenienti dall'Asia Minore.[21][22]

Nell'Italia peninsulare, accanto agli Etruschi convivono popoli di origine


indoeuropea definiti italici, fra cui Umbri, Latini, Sabini, Falisci, Volsci, Equi,
Piceni, Sanniti, Apuli, Messapi, Lucani, Bruzi e Siculi. Altri popoli non
indoeuropei, autoctoni, erano presenti in Sicilia (Elimi e Sicani) e in Sardegna,
abitata fin dal II millennio a.C. da varie etnie nuragiche, forse identificabili
con l'antico popolo degli Shardana.[23]
Colonizzazione fenicia e greca
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Colonie
nell'antichit� e Siti archeologici dell'Italia antica.
Il tempio della Concordia ad Agrigento

I primi colonizzatori stranieri sono i Fenici che fondano inizialmente vari empori
sulle coste della Sicilia e della Sardegna. Alcuni di questi diventano in breve
piccoli centri urbani e si sviluppano parallelamente alle colonie greche; tra i
principali centri vi sono le citt� di Mozia, Zyz, Kfra in Sicilia e Nora, Sulki,
Tharros in Sardegna.[24]

Dopo l'VIII secolo a.C., colonizzatori provenienti dalla Grecia si stabiliscono


sulle coste del sud Italia (dando vita alla Magna Grecia) e su quelle della
Sicilia. Coloni ionici fondano Elaia, Kyme, Rhegion, Parth�nope, Naxos, Zankles,
Hymera e Katane. Coloni dorici fondano Taras, Syrakousai, Megara Hyblaia,
Leontinoi, Akragas, Ghelas; i siracusani fondarono Ank�n e Adria. Gli Achei fondano
Sybaris, Poseidonia, Kroton, Lokroi Epizephyrioi e Metapontion; tarantini e
thurioti fondano Herakleia.

La colonizzazione greca pone i popoli italici a contatto con forme di governo


democratiche e con espressioni artistiche e culturali elevate.[25]

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