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LINEA GUIDA

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE


DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI
DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO
ED USCITE DI EMERGENZA

ASSOCIAZIONE NAZIONALE
AZIENDE SICUREZZA E ANTINCENDIO

FEDERATA

FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI


DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE
La presente Linea Guida vuole essere uno strumento a supporto delle quotidiane attività che i tecnici manutentori
delle attrezzature e/o sistemi antincendio sono chiamati a svolgere.
Uman sottolinea come la conoscenza delle norme di riferimento sia in ogni caso essenziale e imprescindibile per lo
svolgimento delle suddette attività.

APRILE 2015
INDICE

05
01 INTRODUZIONE

09
02 ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI

COMPONENTI RETI DI IDRANTI


03 14

04 PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 18

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA
4 LINEE GUIDA
INTRODUZIONE 01

Chi opera nel campo della sicurezza sa che la funzio- antincendio fin dalla sua realizzazione, possono tu-
nalità, l‘efficienza e il funzionamento dei sistemi e del- telare i Committenti nelle loro scelte e le Aziende di
le attrezzature antincendio sono requisiti essenziali Manutenzione Antincendio nello svolgimento della
per assicurare: loro attività.
• la salvaguardia e la tutela delle persone; Troppo spesso le Aziende di Manutenzione si trovano
• la salvaguardia e la tutela dei beni; a lavorare sprovvisti di buona parte delle documenta-
• la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. zioni di base per il corretto svolgimento delle proprie
attività.
Di conseguenza la corretta “manutenzione dei siste-
mi e delle attrezzature antincendio” assume un ruolo Le Aziende di Manutenzione devono rendersi conto
fondamentale nella garanzia del mantenimento di che la mancata o la limitata formazione del proprio
questi requisiti nel tempo. personale non può elevare il livello qualitativo delle
prestazioni e i Committenti devono prendere atto del
E’ importante che tutti gli “attori” conoscano a fon- fatto che effettuare correttamente la manutenzione
do quali procedure e quali azioni possono garantire con personale preparato, in grado di garantire la fun-
prestazioni rispondenti sia alle normative tecniche zionalità, l’efficienza e il funzionamento dei sistemi
vigenti sia ai canoni di buona tecnica che il servizio in antincendio, costa.
qualità richiede. La peculiarità del settore antincendio, per eccellenza
In un mercato come quello italiano, privo di control- “mercato del bene non goduto”, deve agire da stimolo
li, solo la conoscenza delle modalità di svolgimento e non da freno alla “qualità del servizio”, tenendo ben
dei lavori e la conoscenza della documentazione presente che nel momento dell’emergenza ognuno
progettuale che deve accompagnare ogni sistema si ritroverà col vero “livello di sicurezza” da lui scelto.

DEFINIZIONI

Azienda di Manutenzione (Azienda Specializzata): azienda organizzata e strutturata che abbia nel proprio
oggetto sociale l’attività di manutenzione di presidi antincendio, che si avvale di persone competenti

Persona competente (Manutentore, colui che si occupa della manutenzione): persona dotata dell’espe-
rienza e dell’addestramento necessari, avente accesso agli strumenti, alle apparecchiature, alle informazioni ed
ai manuali, a conoscenza di ogni particolare procedura raccomandata dal fabbricante, in grado di espletare le
procedure di manutenzione richiamate nelle specifiche norme di riferimento

Persona responsabile: persona responsabile di predisporre le misure di sicurezza antincendio appropriate


per l’edificio. La persona responsabile normalmente coincide con il Datore di Lavoro o con un suo delegato. In
funzione dei regolamenti nazionali potrebbe essere sia l’utilizzatore sia il proprietario degli immobili.

Protezione attiva: l’insieme delle misure di protezione che richiedono l’azione di un uomo o l’azionamento di
un impianto, finalizzate alla precoce rilevazione dell’incendio, alla segnalazione ed all’azione di spegnimento.
Gli estintori e le reti idranti fanno parte della protezione attiva.

Protezione passiva: l’insieme delle misure di protezione che non richiedono l’azione di un uomo o l’aziona-
mento di un impianto avente come obiettivo la limitazione degli effetti dell’incendio nello spazio e nel tempo
( garantire l’incolumità dei lavoratori - limitare gli effetti nocivi dei prodotti della combustione - contenere i
danni a strutture , macchinari , beni). Le porte tagliafuoco fanno parte della protezione passiva.

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 5
INTRODUZIONE

CONSIDERAZIONI GENERALI DI MANUTENZIONE zione antincendio nel rispetto delle disposizioni


Ai fini di una corretta attività di manutenzione si pre- legislative e regolamentari vigenti, delle norme
cisa che: di buona tecnica emanate dagli organismi di nor-
• Compito del Committente, in qualità di respon- malizzazione nazionali o europei o, in assenza dì
sabile degli ambienti in cui si svolge una qualsiasi dette norme di buona tecnica, delle istruzioni
attività soggetta alla disciplina della prevenzione fornite dal fabbricante e/o dall’installatore [DM
incendi, è mantenere in efficienza, secondo un 10/3/98 art. 4]
piano di controllo periodico e manutenzione, • registrare gli interventi di manutenzione;
i dispositivi antincendio e di sicurezza, nel rispet- • Informare la persona responsabile per eventuali
to delle disposizioni legislative/regolamentari non conformità riscontrate nelle attività manu-
vigenti, delle norme di buona tecnica emanate tentive.
dagli organismi di normalizzazione nazionali ed
europei o, in assenza di dette norme di buona Installatore dei dispositivi antincendio , compreso
tecnica, delle istruzioni fornite dal fabbricante qualsiasi singolo accessorio
e/o dall’installatore (art. 4 DM 10.3.98) Competenze:
• Tutti i componenti dei dispositivi devono essere • eseguire l’installazione osservando tutte le indi-
regolarmente controllati per assicurarsi che non cazioni per il montaggio fornite dal fabbricante
sussistano danneggiamenti e che siano imme- del dispositivo;
diatamente utilizzabili. • redigere, sottoscrivere e consegnare all’utilizza-
• Qualora la documentazione di tali dispositivi tore una dichiarazione di corretta installazione.
e dei loro componenti non siano disponibili,
o siano parzialmente disponibili, la loro predi- CONTRATTO DI ASSISTENZA
sposizione e/o aggiornamento è a cura del DdL Basilare, ai fini della tutela sia del committente sia
(Datore di Lavoro) o della persona dal lui dele- del fornitore del servizio, è operare nel pieno rispetto
gata secondo la legislazione vigente (alla data delle disposizioni contrattuali. Una corretta redazio-
di pubblicazione della presente il D.lgs 81/2008, ne del contratto (che lo ricordiamo è un documento
come modificato dal D.lgs 106/2009). condiviso tra le parti), diventa strumento indispensa-
bile per la gestione del servizio.
RESPONSABILITA’ Gli elementi importanti nella redazione di un contrat-
Persona Responsabile (Datore di lavoro) to sono:
Competenze: • la corretta identificazione del sito e dei dispositivi
• effettuare la scelta della società di manutenzio- oggetto del servizio, comprensiva di indicazione
ne privilegiando l’effettiva professionalità delle della documentazione minima che deve essere
aziende di manutenzione [RESPONSABILITÀ IN resa disponibile;
ELIGENDO]; • le prestazioni del servizio oggetto del contratto,
• provvedere a verificare l’operato dell’azienda in- comprese le richieste specifiche;
caricata [RESPONSABILITÀ IN VIGILANDO]; • la modalità di gestione delle manutenzioni stra-
• reperire e conservare la documentazione dei di- ordinarie.
spositivi: libretto di uso e manutenzione, dichia-
razioni di corretta installazione; OPERAZIONI PRELIMINARI AGLI INTERVENTI
• annotare le operazioni di manutenzione e con- DI MANUTENZIONE
trollo sul registro delle attrezzature antincendio Prima di effettuare ogni operazione informare il
personale di riferimento dell’utente (Proprietario,
Persona Competente (Manutentore) custode, guardiano, RSPP, etc..) dell’inizio attività, in
Competenze: considerazione del fatto che l’attività di controllo e
• eseguire gli interventi di manutenzione e i con- manutenzione può temporaneamente comportare
trolli sugli impianti e sulle attrezzature di prote- una riduzione del livello di protezione antincendio.

6 LINEE GUIDA
INTRODUZIONE

DOCUMENTAZIONE DEL SERVIZIO NORME DI LEGGE CHE REGOLAMENTANO


DI MANUTENZIONE (RAPPORTO DI INTERVENTO) LA MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI ANTICENDIO
Preliminarmente alle attività di controllo/manuten- La manutenzione dei sistemi antincendio è regola-
zione è opportuno definire un programma di inter- mentata dalla legge italiana, che prevede che tutti
vento: tale documento costituisce la traccia degli in- i sistemi di sicurezza siano mantenuti efficienti nel
terventi da effettuare. tempo.
Tramite la compilazione del medesimo il tecnico di Di seguito sono elencate le norme di legge, che speci-
manutenzione realizza la registrazione delle attività ficatamente entrano nel merito di tale obbligatorietà.
svolte, delle anomalie riscontrate, degli interventi
eseguiti, dei ricambi utilizzati oltre alla segnalazione Norme di legge di carattere generale
di eventuali operazioni da eseguire. • D.M. 10.03.1998 Criteri generali di sicurezza antin-
Il documento deve contenere: cendio e per la gestione dell’emergenza nei luo-
• i dati dell’azienda di manutenzione (ove applica- ghi di lavoro - Art. 4 “Controllo e manutenzione
bile); degli impianti e delle attrezzature antincendio”.
• i dati identificativi del manutentore; • DPR 22.01.2008 n. 37 - Art. 5 “Obblighi connessi
• i dati dell’azienda cliente e della persona respon- con l’esercizio dell’attività”.
sabile. • D. Lgs. 09.04.2008 n. 81 - Allegato IV, Cap. 4 “Misu-
Il documento, in copia, deve essere allegato al regi- re contro l’incendio e l’esplosione”, comma 4.1.3.
stro delle attrezzature antincendio. • Decreto 20.12.2012 “Regola tecnica di preven-
zione incendi per gli impianti di protezione attiva
REGISTRO DEI CONTROLLI DELLE ATTREZZATURE contro l’incendio installati nelle attività soggette
ANTINCENDIO ai controlli di prevenzione incendi” Allegato pun-
Ove previsto il registro deve essere sempre presente to 2.3
presso l’attività, tenuto a disposizione dell’autorità
competente e del manutentore. Norme di legge di carattere specifico
L’annotazioni delle operazioni di manutenzione e • D.M. 26.08.1992 - Norme di prevenzione incendi
di controllo sul registro è a cura della PERSONA RE- per l’edilizia scolastica - Art. 12 “Norme di eserci-
SPONSABILE. zio”, comma 12.3.
• D.M. 09.04.1994 - Approvazione della regola tec-
GESTIONE DEI RIFIUTI DA MANUTENZIONE nica di prevenzione incendi per la costruzione e
La gestione dei rifiuti prodotti da manutenzione l’esercizio delle attività turistico alberghiere - Art.
antincendio deve essere svolta in ottemperanza al 14 “Gestione della sicurezza” e Art. 16 “Registro
D.lgs.152/2006. dei controlli”.
Poiché sulla gestione ambientale vige il principio • DPR 30.06.1995 n. 418 - Regolamento concer-
della corresponsabilità, il Committente ha il diritto di nente norme di sicurezza antincendio per gli
chiedere edifici di interesse storico-artistico destinati a bi-
• processo di gestione blioteche ed archivi. - Art. 9 “Gestione della sicu-
• dichiarazione di corretto smaltimento rezza”, comma 3.
• iscrizione all’Albo Gestori ambientali per ciascun • D.M. 18.03.1996 - Norme di sicurezza per la co-
codice CER di rifiuti trasportato struzione e l’esercizio degli impianti sportivi –
Art. 19 “Gestione della sicurezza”.
Le aziende di manutenzione che effettuano le revisio- • D.M. 22.02.1996 n. 261 - Regolamento recan-
ni degli estintori devono essere dotate del REGISTRO te norme sui servizi di vigilanza antincendio da
DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI, obbligatorio per legge, parte dei Vigili del fuoco sui luoghi di spettacolo
dove registrare il corretto conferimento dei rifiuti de- e trattenimento - Art. 8 “Adempimenti di enti e
rivanti dalla manutenzione. privati”, comma 3.

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 7
INTRODUZIONE

LE NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Normazione, CENELEC - Comitato Europeo di Norma-


PER LA MANUTENZIONE zione Elettrotecnica, ETSI - Istituto Europeo delle Nor-
La manutenzione è regolamentata da normative tec- me di Telecomunicazione) per una specifica direttiva
niche nazionali, comunitarie o internazionali. e a seguito di uno specifico mandato della Commis-
In generale le normative sono specifiche tecniche che sione Europea. Le norme armonizzate conferiscono
definiscono le caratteristiche richieste a un prodotto, al prodotto la presunzione di conformità ai requisiti
quali i livelli di qualità o di proprietà di utilizzazione, essenziali di sicurezza e tutela della salute applicabili
la sicurezza, le dimensioni comprese le prescrizioni a quel prodotto.
applicabili al prodotto per quanto riguarda la deno- Per contro, l’unico documento che prevede l’applica-
minazione di vendita, la terminologia, i simboli, le zione obbligatoria delle norme armonizzate è il Rego-
prove e i metodi di prova, l’imballaggio, la marcatura lamento sui Prodotti da Costruzione (CPR), pubblica-
e l’etichettatura nonché le procedure di valutazione to sulla G.U. dell’Unione Europea n. 88 del 04.04.2011
della conformità. e entrato in vigore il 24.04.2011, che sostituisce la
direttiva europea 89/106/CE, relativa ai prodotti di
Nello specifico una normativa tecnica è una specifica costruzione, nota come direttiva CPD, che prevede
tecnica approvata da un organismo riconosciuto ad l’apposizione obbligatoria della marcatura CE sui pro-
attività normativa, per applicazione ripetuta o conti- dotti da costruzione per l’immissione sul mercato.
nua, la cui osservanza non è obbligatoria.
A seconda dell’organismo che la emana, la norma Nel mercato italiano, salvo specifiche richieste d’atti-
può essere internazionale, europea o nazionale. nenza a particolari norme, per la manutenzione è ne-
Tra le normative tecniche si segnalano le norme armo- cessario fare riferimento alle norme UNI (Ente Nazio-
nizzate, specifiche tecniche di applicazione volonta- nale Italiano di Unificazione), alle norme UNI EN, alle
ria prodotte, secondo competenza, da un organismo specifiche tecniche UNI CEN/TS e ai rapporti tecnici
di normazione europeo (CEN - Comitato Europeo di UNI CEN/TR.

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ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI 02

Per definizione l’estintore è un apparecchio conte- Leggi, norme nazionali, norme europee e diretti-
nente un agente estinguente che può essere espulso ve di riferimento
per mezzo della pressione interna e diretto su un fuo- • Direttiva 97/23/CE (PED) (attrezzature soggette a
co. Questa pressione può essere fornita da una com- pressione), recepita dal D.lgs 93/2000
pressione preliminare permanente, da una reazione • D.M. 20 dicembre 1982 Norme tecniche e proce-
chimica o dalla liberazione di un gas ausiliario. durali, relative agli estintori portatili d’incendio,
soggetti all’approvazione dei tipo da parte del
Gli estintori si suddividono in due macro categorie ministero dell’interno (abrogato)
che prevedono norme di costruzione specifiche: • D.M. 07 gennaio 2005 Norme tecniche e proce-
• estintori portatili: estintori d’incendio progettati durali per la classificazione ed omologazione di
per essere trasportati e azionati a mano, di mas- estintori portatili di incendio
sa non maggiore a 20 Kg in condizioni operative. • D.M. 06 marzo 1992 Norme tecniche e proce-
Norma di riferimento: UNI EN 3-7 durali per la classificazione della capacità estin-
guente e per l’omologazione degli estintori car-
• estintori carrellati: estintori su ruote progettati rellati di incendi
per essere trasportati e azionati a mano, con una • UNI EN 2 Classification of fires
massa maggiore a 20 Kg. Norme di riferimento: • UNI EN 3-7 Portable fire extinguishers - Part 7:
UNI 9492, UNI EN 1866-1 Characteristics, performance requirements and
test methods
Gli estintori, in relazione dell’agente estinguente in • UNI 9492 Estintori carrellati d’ incendio. Requisiti
essi contenuto, si suddividono in: di costruzione e tecniche di prova. (Ritirata con
• estintori a base d’acqua compresi quelli a schiu- sostituzione)
ma; • UNI 9994-1 Apparecchiature per estinzione in-
• estintori a polvere; cendi - Estintori di incendio - Parte 1: Controllo
• estintori a biossido di carbonio (CO2); iniziale e manutenzione
• estintori a idrocarburi alogenati. • UNI EN 1866-1 Estintori d’incendio carrellati -
Parte 1: Caratteristiche, prestazioni e metodi di
NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO PER LA MANU- prova
TENZIONE DEGLI ESTINTORI • ISO 9227 Corrosion tests in artificial atmosphe-
La manutenzione degli estintori è regolamentata nei res - Salt spray tests.
tempi e nei metodi dalla norma UNI 9994-1 “Apparec- • ISO 657-1 Hot-rolled steel sections - Equal-leg an-
chiature per estinzione incendi - Estintori di incendio gles – Dimensions.
- Parte 1: Controllo iniziale e manutenzione”. La norma • ISO 4470 Sawn timber - Determination of the
prescrive i criteri per effettuare il controllo iniziale, la average moisture content of a lot.
sorveglianza, il controllo periodico, la revisione pro- • Farbregister RAL-841-GL
grammata ed il collaudo degli estintori di incendio, al
fine di garantirne l’efficienza.
La norma si applica alla manutenzione ordinaria e
straordinaria degli estintori d’incendio portatili e
carrellati, inclusi gli estintori d’incendio per fuochi di
classe D.

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ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI

LA MANUTENZIONE A REGOLA D’ARTE

La norma UNI 9994-1 è il riferimento per operare secondo la REGOLA DELL’ARTE, tale norma fa luce sulle figure
coinvolte nella manutenzione, e prevede sei fasi di manutenzione:

ATTIVITA’ PERIODICITA’ COMPETENZA


Controllo iniziale (presa in carico) Non applicabile Azienda specializzata
Secondo il piano di manutenzione redatto dalla Persona responsabile (Utente)
Sorveglianza persona responsabile in funzione del rischio (DVR) (anche tramite l’ausilio di personale
(Raccomandata una volta al mese) adeguatamente informato)
Controllo periodico Semestrale (entro la fine del mese di competenza) Azienda specializzata
Revisione programmata In relazione al tipo (vedere prospetto 2 uni 9994-1) Azienda specializzata
Collaudo In relazione al tipo (vedere prospetto 2 uni 9994-1) Azienda specializzata
Manutenzione ordinaria Occasionale in caso di lievi anomalie riscontrate Azienda specializzata
Manutenzione straordinaria Occasionale in caso di non conformità rilevate Azienda specializzata

CONTROLLO INIZIALE (PRESA IN CARICO) zioni, deve effettuare i seguenti controlli:


NOTA Qualora i documenti a corredo non siano disponi- • l’estintore ed il supporto siano integri;
bili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposi- • l’estintore sia presente e segnalato con apposito
zione e/o aggiornamento è a cura del datore di lavoro o cartello;
della persona dal lui delegata. • il cartello sia chiaramente visibile, l’estintore sia
immediatamente utilizzabile e l’accesso allo stes-
Esame che deve essere eseguito a cura dell’azienda di so sia libero da ostacoli;
manutenzione subentrante che deve verificare che: • l’estintore non sia stato manomesso, in partico-
• gli estintori siano manutenzionabili (vedi para- lare risulti sigillato il dispositivo di sicurezza per
grafo 6 UNI 9994-1); evitare azionamenti accidentali;
• le marcature siano presenti e leggibili; • le iscrizioni (etichette) siano ben leggibili;
• esistano le registrazioni delle attività di manu- • l’indicatore di pressione, se presente, indichi un
tenzione precedenti; valore di pressione compreso all’interno del cam-
• sia disponibile il libretto di manutenzione ove po verde;
previsto. • il cartellino di manutenzione sia presente sull’ap-
Qualora i documenti non siano disponibili, o siano parecchio e che non sia stata superata la data per
solo parzialmente disponibili, il manutentore deve le attività previste;
registrare l’esito e comunicare alla persona responsa- • l’estintore portatile non sia collocato a pavimento.
bile la non conformità rilevata.
OPERAZIONI CONNESSE ALLA FASE DI CONTROL-
OPERAZIONI CONNESSE ALLA SORVEGLIANZA LO PERIODICO (SEMESTRALE)
La sorveglianza consiste in una misura di prevenzione, Il controllo periodico, effettuato da PERSONA COM-
che deve essere effettuata dalla PERSONA RESPON- PETENTE, consiste in una misura di prevenzione atta
SABILE che abbia ricevuto adeguata informazione. La a verificare, con frequenza almeno semestrale (entro
periodicità dell’attività di sorveglianza è definita dalla la fine del mese di competenza), l’efficienza dell’estin-
persona responsabile in relazione al rischio di incen- tore, tramite effettuazione dei seguenti accertamenti:
dio presente (vedi DVR dell’azienda). Le anomalie ri- • verifiche di cui alla fase di sorveglianza.
scontrate devono essere immediatamente eliminate. • per gli estintori pressurizzati: accertamento della
L’esito dell’attività di sorveglianza effettuata deve es- pressione interna.
sere registrato. • per gli estintori a CO2: accertamento dello stato
In particolare la persona responsabile, o le persone di carica tramite pesatura.
da lui delegate che abbiano ricevuto adeguate istru- • controllo della presenza, del tipo e della carica

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ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI

delle bombole di gas ausiliario per gli estintori raccordi e gli ugelli, per verificare che siano liberi
pressurizzati con tale sistema; da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;
• l’estintore non presenti anomalie quali ugelli • controllo dell’assale e delle ruote, quando esi-
ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessio- stenti;
ni o incrinature dei tubi flessibili, ecc.; • ripristino delle protezioni superficiali, se danneg-
• l’estintore sia esente da danni alle strutture di giate;
supporto e alla maniglia di trasporto; se carrella- • sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le
to, abbia ruote funzionanti; sovrappressioni se presenti;
• sia esente da danni ed ammaccature al serbatoio. • sostituzione dell’agente estinguente;
• sostituzione delle guarnizioni;
Le anomalie riscontrate devono essere eliminate in • sostituzione della valvola erogatrice per gli estin-
caso contrario l’estintore deve essere dichiarato fuori tori a biossido di carbonio per garantire sicurezza
servizio. ed efficienza;
Una volta terminato le operazioni il tecnico è tenuto • rimontaggio dell’estintore in perfetto stato di ef-
alla compilazione del rapporto di intervento, come ficienza.
previsto al capitolo DOCUMENTAZIONE DEL SERVIZIO La data della revisione (mm/aa) e la denominazione
DI MANUTENZIONE (RAPPORTINO DI INTERVENTO) e dell’azienda che l’ha effettuata devono essere ripor-
all’aggiornamento del cartellino di manutenzione. tati sia all’interno che all’esterno dell’estintore con
modalità che ne garantiscano la leggibilità nel corso
OPERAZIONI CONNESSE ALLA FASE DI REVISIONE della successiva revisione programmata. E’ vietato
PROGRAMMATA punzonare tale data sul serbatoio o sui componenti
Consiste in una serie di interventi tecnici di preven- dell’estintore soggetti a pressione.
zione, che devono essere effettuati da PERSONA Una volta terminato le operazioni il tecnico è tenuto
COMPETENTE, effettuata con frequenza diversa in alla compilazione del rapporto di intervento, come
relazione alla tipologia di estintore, atta a verificare e previsto al capitolo DOCUMENTAZIONE DEL SERVI-
renderli perfettamente efficienti. ZIO DI MANUTENZIONE (RAPPORTO DI INTERVENTO)

Periodicità massima di revisione: OPERAZIONI CONNESSE ALLA FASE DI COLLAUDO


1. Estintori a polvere: 36 mesi Il collaudo, se non diversamente indicato dalla le-
2. Estintori a CO2: 60 mesi gislazione vigente (D.M. 19 - aprile - 2001; D.M. 16 -
3. Estintori a base d’acqua gennaio -1998), deve essere eseguito da PERSONA
a. con serbatoio in acciaio al carbonio con agente COMPETENTE
estinguente premiscelato: 24 mesi Periodicità massima di collaudo
b. con serbatoio in acciaio al carbonio bombole estintori CO2: 120 mesi
contenente solo acqua ed eventuali altri
additivi in cartuccia: 48 mesi Periodicità massima di collaudo serbatoi NON CE :
c. con serbatoio in acciaio INOX o lega 1. Estintori a polvere: 72 mesi
di alluminio: 48 mesi 2. Estintori a base d’acqua
4. Estintori ad idrocarburi alogenati: 72 mesi a. con serbatoio in acciaio al carbonio con agente
estinguente premiscelato: 72 mesi
Verifiche ed operazioni da eseguire: b. con serbatoio in acciaio al carbonio contenen-
• esame interno dell’apparecchio per la verifica del te solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuc-
buono stato di conservazione; cia: 72 mesi
• esame e controllo funzionale di tutte le parti; c. con serbatoio in acciaio INOX o lega di allumi-
• controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas nio: 72 mesi
ausiliario, se presente, e dell’agente estinguente, 3. Estintori ad idrocarburi alogenati: 72 mesi
in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i Periodicità massima di collaudo serbatoi CE :

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ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI

1. Estintori a polvere: 144 mesi manutenzione ordinaria non sono sufficienti a ripri-
2. Estintori a base d’acqua con serbatoio in acciaio stinare le condizioni di efficienza dell’estintore. Deve
al carbonio con agente estinguente premiscela- essere effettuata da PERSONA COMPETENTE.
to: 72 mesi Tutte le riparazioni e/o sostituzioni che impediscano
3. Estintori a base d’acqua il decadimento dei livelli di sicurezza dei prodotti de-
a. con serbatoio in acciaio al carbonio con agente vono essere attuate immediatamente. La mancanza
estinguente premiscelato: 72 mesi di ricambi originali o adeguati o il protrarsi dell’in-
b. con serbatoio in acciaio al carbonio contenen- tervento oltre il normale tempo del controllo stesso
te solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuc- obbliga il manutentore a dichiarare il prodotto non
cia: 96 mesi funzionante e a comunicarne le cause all’utente.
c. con serbatoio in acciaio INOX o lega di allumi- In caso di utilizzo anche parziale dell’estintore è ne-
nio: 144 mesi cessario sostituire integralmente l’agente estinguen-
4. Estintori ad idrocarburi alogenati: 144 mesi te eseguendo i controlli previsti dalla revisione pro-
grammata.
Verifiche ed operazioni da eseguire:
Durante la fase di collaudo devono essere effettuate CARTELLINO DI MANUTENZIONE
le fasi precedenti. Il cartellino di manutenzione deve essere apposto
Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche dalla società incaricata di effettuare il servizio di ma-
periodiche secondo la legislazione vigente e non nutenzione. Ogni estintore in esercizio deve essere
conformi alla Direttiva 97/23/CE, devono essere col- dotato del cartellino di manutenzione. Quando si
laudati mediante una prova idraulica della durata di effettua per la prima volta il controllo iniziale, se pre-
1 min a una pressione di 3,5 MPa, o come da valore sente il cartellino del precedente manutentore deve
punzonato sul serbatoio se maggiore. essere rimosso e sostituito con quello della società
Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche pe- incaricata di effettuare il servizio di manutenzione.
riodiche secondo la legislazione vigente e costruiti in
conformità alla Direttiva 97/23/CE, devono essere col- Sul cartellino deve essere obbligatoriamente riportato:
laudati mediante una prova idraulica della durata di • numero di matricola o altri estremi di identifica-
30 s alla pressione di prova (Pt) indicata sul serbatoio. zione dell’estintore;
Gli estintori con serbatoio / bombola che non hanno • ragione sociale e indirizzo completo ed altri
superato positivamente il collaudo devono essere estremi di identificazione dell’azienda incaricata
messi fuori servizio. della manutenzione;
In occasione del collaudo dell’estintore la valvola di • tipo dell’estintore;
comando deve essere sostituita per garantire l’effi- • massa lorda dell’estintore;
cienza e la sicurezza dell’estintore. • carica effettiva;
La data del collaudo (mm/aa) e la denominazione • tipo di fase effettuata;
dell’azienda che l’ha effettuata devono essere ripor- • data dell’intervento (mese/anno nel formato
tati sia all’interno che all’esterno dell’estintore con mm/aa);
modalità indelebile. E’ vietato punzonare tale data sul • scadenza del prossimo controllo ove previsto da
serbatoio o sui componenti dell’estintore soggetti a specifiche normative (mese/anno nel formato
pressione; Le bombole ad azoto ed a biossido di car- mm/aa) (ADR);
bonio devono essere punzonate secondo le disposi- • sigla o codice di riferimento o punzone identifi-
zioni legislative vigenti applicabili. cativo del manutentore.

OPERAZIONI CONNESSE ALLA FASE DI MANUTEN- La persona responsabile deve predisporre e tenere
ZIONE STRAORDINARIA aggiornato un registro, FIRMATO DALLA STESSA PER-
Consiste in una manutenzione che si attua, durante SONA RESPONSABILE, in cui sono registrati i lavori
la vita dell’estintore, ogni volta che le operazioni di volti e lo stato in cui si lasciano gli estintori.

12 LINEE GUIDA
ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI

INDICAZIONE GENERALI RELATIVE ALLA MANU- sponsabile e riportare la dizione “FUORI SERVIZIO” sul
TENZIONE cartellino di manutenzione. Qualora il manutentore
L’estintore può essere rimosso per manutenzione pre- ritenga che l’estintore sia potenzialmente pericoloso
via sostituzione, da parte della PERSONA RESPONSA- deve metterlo in sicurezza. La PERSONA RESPONSA-
BILE, con altro di capacità estinguente non inferiore. BILE DEVE provvedere alla sostituzione degli estintori
Le iscrizioni devono essere sostituite con originali messi fuori servizio.
nuove qualora siano, anche in parte, non leggibili.
Ogni manutentore subentrante nel servizio di ma- LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO
nutenzione deve garantire il corretto e responsabile IN GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
proseguo delle operazioni di manutenzione effet- DI MANUTENZIONE
tuando la revisione, ove lo giudichi necessario, anche Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
in anticipo. La manutenzione degli estintori di incen- attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
dio per fuochi di classe D deve essere effettuata in cessarie per una corretta manutenzione.
conformità alla norma. Le marcature e i contrassegni
distintivi riportati dal costruttore dell’estintore NON • Set di attrezzature minute di officina (chiavi fisse,
devono essere rimossi o coperti. In particolare non chiavi a rullino, cacciaviti nei vari tipi, pinze di vari
devono essere coperte e rimosse le informazioni che tipi, morsa, lubrificanti);
identificano il costruttore. • Strumento per la misurazione della pressione
interna (manometro campione certificato SIT,
ESTINTORI FUORI SERVIZIO manometri controllati con manometri di riferi-
Estintori non manutenzionabili, da mettere fuori ser- mento);
vizio: • Bombola di azoto con riduttore di pressione o
• tutti gli estintori d’incendio per i quali non è compressore per aria dotato di deumidificatore ed
consentita la manutenzione devono essere im- essiccatore per la pressurizzazione degli estintori;
mediatamente messi fuori servizio e dismessi se- • Set di adattatori per la pressurizzazione degli
condo le norme vigenti. estintori;
• estintori di tipo non omologati ad esclusione de- • Kit di serraggio dinamometrico completi di inser-
gli estintori di classe D; ti per valvole utilizzate;
• estintori che presentino segni di corrosione e • Specchietto d’ispezione e lampada;
ammaccature sul serbatoio; • Attrezzatura per la ricarica di gas ausiliario;
• estintori sprovvisti delle marcature previste dalla • Sistemi, dispositivi o sostanze atte all’individua-
legislazione vigente e dalle norme applicabili; zione delle perdite di pressione (cerca fughe o
• estintori le cui parti di ricambio e gli agenti estin- contenitore con acqua per l’individuazione di
guenti non sono più disponibili; perdita di pressione)
• estintori con marcature ed iscrizioni illeggibili e • Bilance idonee a garantire il rispetto delle tolle-
non sostituibili; ranze indicate nelle norme UNI 9994 e UNI 9492
• estintori che devono essere ritirati dal mercato • Morse di serraggio per estintori;
in conformità a specifiche disposizioni legislative • Pompa di travaso per ricarica del biossido di car-
nazionali vigenti; bonio.
• estintori non dotati del libretto di uso e manu- • Macchina di caricamento polvere
tenzione rilasciato dal costruttore e non più repe- • Contenitori per polvere di scarto e schiume di
ribile sul mercato (applicabile solo agli estintori scarto.
portatili UNI EN 3-7); • Pompa di collaudo per serbatoi a bassa pressione
• estintori che abbiano superato 18 anni di età. e/o alta pressione.
• Attrezzatura per l’asciugatura dei serbatoi e delle
Sull’estintore deve essere un’etichetta “ESTINTORE bombole;
FUORI SERVIZIO”; si deve e informare la persona re- • Dinamometri da trasporto.

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 13
03 COMPONENTI RETI DI IDRANTI

La rete idranti è la tipologia maggiormente utilizzata bazioni flessibili e semirigide (manichette e naspi), a
per la sua economicità ed efficacia in caso di interven- quanto descritto nella norma UNI EN 671-3.
to. Le reti idranti si distinguono in: La norma UNI EN 671-3 prescrive i criteri per effettua-
• ordinarie, destinate alla protezione all’interno di re il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo pe-
edifici riodico, la revisione programmata ed il collaudo degli
• all’aperto, destinate alla protezione all’aperto estintori di incendio, al fine di garantirne l’efficienza.
Quest’ultime si distinguono a loro volta in reti idranti La norma UNI/TS 11559 specifica i requisiti di proget-
a umido all’aperto o reti di idranti a secco all’aperto. tazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti
Le reti di tubazioni a secco (rete a secco) sono costi- a secco destinate all’alimentazione di apparecchi ero-
tuite da un sistema di tubazioni fisse per l’alimenta- gazione antincendio e deve essere utilizzata unita-
zione idrica di uno o più apparecchi di erogazione, mente alla UNI 10779.
non permanentemente in pressione d’acqua (da qui
la dicitura a secco) che viene riempita d’acqua in pres- Norme UNI e UNI EN di riferimento
sione al bisogno. • UNI 10779 “Impianti di estinzione incendi - Reti
di idranti - progettazione, installazione, ed eser-
I principali componenti delle reti idranti sono: cizio.”
• idranti a muro • UNI EN 671 - 1 “Sistemi fissi di estinzione incendi
• naspi sistemi equipaggiati con tubazioni. Naspi antin-
• idranti soprasuolo a colonna cendio con tubazioni semirigide.”
• idranti sottosuolo • UNI EN 672 - 2 “Sistemi fissi di estinzione incen-
• attacchi di mandata per autopompa di sistemi equipaggiati con tubazioni. Idranti a
• le valvole a diluvio e i dispositivi di sfiato, tipici muro con tubazioni flessibili.”
delle reti di tubazioni a secco • UNI EN 671 - 3 “Manutenzione dei naspi antin-
cendio con tubazioni semi rigide ed idranti a
NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO PER LA muro con tubazioni flessibili”.
MANUTENZIONE DELLE COMPONTENTI • UNI EN 14384 “Idranti a colonna soprasuolo”
DI RETI IDRANTI • UNI EN 14339 “Idranti sottosuolo”
La norma UNI 10779 descrive le procedure di sorve- • UNI EN 694 “Tubazioni semirigide per naspi”
glianza, controllo periodico, manutenzione della rete • UNI EN 14540 “Tubazioni appiattibili per idranti
idranti e relativi componenti e rimanda, per le attività a muro”UNI
da svolgere sui naspi ed idranti a muro dotati di tu- • UNI 804 “Raccordi per tubazioni flessibili”

LA MANUTENZIONE A REGOLA D’ARTE


Le norme UNI 10779 e UNI EN 671-3 sono il riferimento per operare secondo la REGOLA DELL’ARTE, tali norme
fanno luce sulle figure coinvolte nella manutenzione, e prevedono sette fasi di manutenzione:

ATTIVITA’ PERIODICITA’ COMPETENZA


Presa in carico Non applicabile Azienda specializzata
Secondo il piano di manutenzione redatto dalla Persona responsabile (Utente)
Sorveglianza persona responsabile in funzione del rischio (anche tramite l’ausilio di perso-
(DVR) nale adeguatamente informato)
Semestrale (entro la fine del mese di
Controllo periodico Azienda specializzata
competenza)
Controllo e manutenzione annuale (Collaudo
Annuale Azienda specializzata
funzionale)
Collaudo periodico Quinquennale Azienda specializzata
Manutenzione ordinaria Occasionale in caso di lievi anomalie riscontrate Azienda specializzata
Manutenzione straordinaria Occasionale in caso di non conformità rilevate Azienda specializzata

14 LINEE GUIDA
COMPONENTI RETI DI IDRANTI

• UNI 814 “Chiavi per la manovra dei raccordi, at- ATTACCHI DI MANDATA PER AUTOPOMPA
tacchi e tappi per tubazioni flessibili” • Verifica delle condizioni di stato dell’attacco (as-
• UNI 7421 “tappi per valvole e raccordi per tuba- senza di segni di deterioramento, corrosione o
zioni flessibili” perdite) e della cassetta e/o armadio di conteni-
• UNI 7422 “Requisiti delle legature per tubazioni mento
flessibili”
• UNI 9487:2006 “Tubazioni flessibili antincendio IDRANTI SOPRASUOLO E SOTTOSUOLO
DN 70” • Verifica delle condizioni di stato delle colonne
• UNI 11423 “Lance erogatrici di DN 70 a corredo idranti (assenza di segni di deterioramento, cor-
di idranti per pressioni di esercizio fino a 1,2 MPa” rosione o perdite) controllando che siano rego-
larmente chiuse e con i tappi delle bocche idranti
PRESA IN CARICO DEI COMPONENTI serrati.
DELL’IMPIANTO RETI DI IDRANTI • Verifica dell’integrità della dotazione
NOTA Qualora i documenti non siano disponibili, o si-
ano solo parzialmente disponibili, il manutentore deve IDRANTI A MURO E NASPI
registrare l’esito e comunicare alla persona responsabile • Verifica dell’integrità della dotazione
la non conformità rilevata. La loro predisposizione e/o • Verifica delle non presenza di segni di deteriora-
aggiornamento è a cura del datore di lavoro o della per- mento, corrosione o perdite.
sona dal lui delegata. • Verifica della corretta collocazione,
• Verifica della accessibilità senza ostacoli, visibi-
Con la presa in carico dei componenti delle reti di lità, presenza e leggibilità delle istruzioni d’uso;
idranti, che può coincidere con la prima operazione • Verifica del corretto avvolgimento della mani-
di manutenzione, è necessario: chetta nel caso di idranti a muro
• eseguire una prima verifica di massima sullo sta- • Verifica dello stato degli sportelli e lastre di pro-
to dei suddetti componenti; tezione
• richiedere al committente la documentazione • Verifica della corretta chiusura e presenza del si-
storica relativa ai pregressi interventi di controllo gillo nel complesso
e manutenzione;
• richiedere il libretto d’uso e manutenzione dei OPERAZIONI CONNESSE AL CONTROLLO PERIODI-
componenti oltre all’eventuale ulteriore docu- CO (SEMESTRALE)
mentazione a corredo. Il controllo periodico, effettuato da PERSONA COM-
PETENTE, consiste in una serie di operazioni atte a
OPERAZIONI CONNESSE ALLA SORVEGLIANZA verificare la completa e corretta funzionalità dei com-
La sorveglianza consiste in un controllo visivo atto ponenti delle reti di idranti, nelle normali condizioni
a verificare che i componenti della rete idranti siano esistenti nell’ambiente in cui è installata.
nelle normali condizioni operative, siano facilmente Una volta terminato il controllo, il tecnico è tenuto
accessibili, siano presenti le istruzioni d’uso e non alla compilazione del rapporto di intervento e all’ag-
presentino danni materiali accertabili tramite esame giornamento del cartellino di manutenzione.
visivo quali difetti, segni di deterioramento, corrosio-
ne o perdite. L’Azienda specializzata durante la fase di controllo
La sorveglianza può essere effettuata dal personale deve verificare l’impianto come di seguito indicato:
normalmente presente nelle aree protette dopo aver
ricevuto adeguate istruzioni. ATTACCHI VVF
In particolare la PERSONA RESPONSABILE, o le per- • Presenza, corretta ubicazione, chiaramente se-
sone da lui delegate che abbiano ricevuto adeguate gnalati e accessibili senza ostacoli;
istruzioni, deve verificare l’impianto come di seguito • non sia danneggiato ed i componenti non pre-
indicato: sentino segni di corrosione o perdite protezione
da urti accidentali;

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 15
COMPONENTI RETI DI IDRANTI

• presenza tappo filettato secondo norme UNI ni di regolazione (intercettazione di getto, getto
apribile con chiave per raccordi di tipo A; pieno e frazionato);
• manovrabilità delle valvole mediante la comple-
ta apertura e chiusura delle stesse verificando la SPECIFICITÀ IN CASO DI IDRANTI A MURO:
tenuta della valvola di ritegno; Per quanto attiene la tubazione verificare che:
• alla fine delle operazioni assicurarsi che le valvole • non vi sia presenza di screpolature, deformazioni
di intercettazione degli attacchi autopompa sia- e danneggiamenti;
no in posizione aperta. • i raccordi siano a norma UNI 804;
• sia presente un adeguato sistema di protezione
IDRANTI SOPRASUOLO E SOTTOSUOLO dell’operatore in prossimità del raccordo (ad es.
• presenza, corretta ubicazione, chiaramente se- manicotto copri legatura) UNI 7422 punto 4;
gnalati e accessibili senza ostacoli; • abbia legature secondo UNI 7422;
• non sia danneggiato ed i componenti non pre- • sia presente la fascetta vincolata al sistema di fis-
sentino segni di corrosione o perdite protezione saggio riportante i dati del produttore, la massi-
da urti accidentali; ma pressione di esercizio, l’anno di costruzione
• presenza tappo filettato secondo norme UNI ed il riferimento alla norma UNI 7422.
apribile con chiave per raccordi di tipo A;
• manovrabilità delle valvole mediante la comple- SPECIFICITÀ IN CASO DI NASPI:
ta apertura e chiusura delle stesse verificando la • la bobina (se presente) ruoti agevolmente in en-
tenuta della valvola di ritegno; trambe le direzioni;
• il sistema di drenaggio funzioni correttamente; • mancata presenza di screpolature, deformazioni
• le cassette a corredo degli idranti siano dotate di e danneggiamenti sulla tubazione;
tubazione con raccordi UNI 804; • per i naspi orientabili, il supporto pivotante ruoti
• le cassette a corredo degli idranti siano dotate agevolmente fino a 180°;
di lancia di erogazione secondo la norma UNI • per i naspi manuali la valvola d’intercettazione sia
11423; adeguata e di facile e corretta manovrabilità;
• le cassette a corredo degli idranti siano dotate di • per i naspi fissi la guida di scorrimento della tuba-
chiavi di manovra per l’apertura dell’idrante e per zione funzioni correttamente e sia fissata corret-
il serraggio dei raccordi; tamente e saldamente;
• le cassette a corredo degli idranti sottosuolo sia- • la tubazione di alimentazione sia in buone condi-
no dotate di dispositivi di attacco (colli cigno) per zioni.
consentirne un rapido utilizzo.
OPERAZIONI CONNESSE ALLA MANUTENZIONE
IDRANTI A MURO E NASPI ANNUALE (COLLAUDO FUNZIONALE)
• presenza della marcatura CE della cassetta se im- La manutenzione annuale, effettuata da PERSONA
pianto costruito dopo 2004; COMPETENTE, consiste, così come specificato nelle
• presenza, corretta ubicazione, chiaramente se- norma UNI EN 671/3, oltre a tutte le operazioni pre-
gnalati e accessibili senza ostacoli; viste nel controllo periodico semestrale, nel mettere
• non sia danneggiato, i componenti non presen- la tubazione semirigida secondo UNI EN 694 in caso
tino segni di corrosione o perdite e la cassetta di naspi o appiattibile secondo UNI EN 14540 in caso
non sia danneggiata, si apra agevolmente non di idranti a muro alla pressione di esercizio della rete.
ostacoli le vie di esodo e sia saldamente fissata • È ammesso il collaudo ad aria fino a pressioni di
al supporto; 6 bar
• protezione da urti accidentali; • Se pressioni dell’impianto sono superiori è ne-
• in caso di presenza di manometro esso funzioni cessario utilizzare collaudo idraulico
correttamente; Annualmente deve essere inoltre effettuata la prova
• che la lancia erogatrice sia di tipo appropriato, di di funzionalità degli idranti a muro e dei naspi con-
facile manovrabilità ed abbia almeno 3 posizio- trollando che la portata e la gittata siano costanti e

16 LINEE GUIDA
COMPONENTI RETI DI IDRANTI

sufficienti (è consigliato l’uso di indicatori di flusso). È necessario mettere almeno i seguenti dati:
Durante tale operazione si può utilizzare anche un • la dicitura “REVISIONATO”
tronchetto di tubazione con le stesse caratteristiche • i dati essenziali del fornitore del naspo o dell’i-
ma di lunghezza inferiore. drante a muro
Una volta terminato le operazioni il tecnico è tenuto • gli estremi di identificazione di chi effettua la ma-
alla compilazione del rapporto di intervento e all’ag- nutenzione
giornamento del cartellino di manutenzione. • la data (mese ed anno) dell’intervento di manu-
tenzione.
OPERAZIONI CONNESSE AL COLLAUDO
PERIODICO (QUINQUENNALE) OPERAZIONI INTEGRATIVE RETI ALL’APERTO A
Il collaudo periodico, effettuato da PERSONA COMPE- SECCO
TENTE, consiste nel mettere alla massima pressione Ad integrazione delle operazioni previste dalla UNI
di esercizio 1,2 MPa (12 Bar) la tubazione flessibile (in 10779, deve essere eseguita almeno una volta all’an-
caso di idranti a muro) o la tubazione semirigida (in no (e comunque all’atto di messa in servizio dopo un
caso di naspi antincendio) così come specificato nelle periodo di inattività) la prova funzionale d’impianto
norma UNI EN 671/3 • con attivazione
Una volta terminato le operazioni il tecnico è tenuto - delle valvole a diluvio
alla compilazione del rapporto di intervento e all’ag- - dei dispositivi di sfiato
giornamento del cartellino di manutenzione. • e verifica del tempo di erogazione idrica

OPERAZIONI CONNESSE ALLA MANUTEZIONE LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN


ORDINARIA GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
La manutenzione ordinaria, effettuata da PERSONA DI MANUTENZIONE
COMPETENTE, consiste in una serie di operazioni atte Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
a eliminare le anomalie di modesta entità riscontrate attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
nei componenti delle reti idranti cessarie per una corretta manutenzione.
Terminata la manutenzione, il tecnico è tenuto alla • Chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi regolabili,
compilazione del rapporto di intervento. cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro, trapani,
avvitatori, etc...
OPERAZIONI CONNESSE ALLA MANUTEZIONE • Strumenti di misurazione della portata e pressio-
STRAORDINARIA ne (es. tubo di pitot, lancia con manometro ed
La manutenzione straordinaria, effettuata da PERSO- indicatore di pressione)
NA COMPETENTE, consiste in un intervento che ri- • Strumenti di misurazione della pressione statica
chiede attrezzature o strumentazioni particolari o che (es. tappi con manometro e valvola di scarico).
comporti ad esempio la sostituzione degli accessori o • Strumenti di misurazione della pressione dinami-
dell’idrante a muro, naspo o la completa sostituzione ca (es. flussometri elettronici).
di idranti a colonna o attacchi per gruppi autopompa. • Eventuale tratto di tubazione completo di raccor-
Terminata la manutenzione, il tecnico è tenuto alla di per le verifiche in luoghi dove eventuali perdi-
compilazione del rapporto di intervento e, se del te d’acqua possano arrecare danno.
caso, al rilascio di una nuova dichiarazione di corretta • Chiavi di manovra.
installazione. • Avvolgimanichetta (es. modelli carrellati, elettri-
ci, con asciugatore).
CARTELLINO (ETICHETTA) DI MANUTENZIONE • Attrezzatura per prova idrostatica (idonea per
CONTROLLO pressione idrostatica di 12 bar).
È previsto l’obbligo per di apporre i dati di manu- • Kit asciugatura e talcatura manichette
tenzione e controllo su di un’etichetta che non deve • Attrezzatura per pressatura pneumatica (tarata
impedire la visione della marcatura del fabbricante max 6 bar).
norma UNI EN 671/3 • Divisore valvolato con riduzioni e manometro.

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 17
04 PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA

Le porte o sistemi di chiusura sono dispositivi com- componenti costruttivi


pleti di ogni tipo di telaio o guida, anta(e), manto • UNI EN 1906 Accessori per serramenti - Maniglie
avvolgibile pieghevole, ecc., destinate a fornire resi- e pomoli - Requisiti e metodi di prova
stenza al fuoco quando impiegati per la chiusura di • UNI EN 1935 Accessori per serramenti - Cerniere
aperture permanenti in elementi di separazione resi- ad asse singolo - Requisiti e metodi di prova
stenti al fuoco. Queste includono nell’assemblaggio i • UNI 11473-1 Porte e finestre apribili resistenti
pannelli laterali, finestrature, pannelli sopraluce con al fuoco e/o per il controllo della dispersione di
o senza traversa intermedia, unitamente agli accesso- fumo - Parte 1: Requisiti per l’erogazione del ser-
ri costruttivi, guarnizioni qualora inserite ai fini della vizio di posa in opera e manutenzione
resistenza al fuoco o controllo della dispersione del • UNI EN 12209 Accessori per serramenti - Serra-
fumo, o per altre prestazioni quali la tenuta all’aria o ture e chiavistelli - Serrature azionate meccani-
isolamento acustico. camente, chiavistelli e piastre di bloccaggio - Re-
Tra gli elementi di chiusura tagliafuoco possiamo ri- quisiti e metodi di prova
trovare: • UNI EN 13501-2 Classificazione al fuoco dei pro-
• Porte incernierate dotti e elementi da costruzione
• Porte scorrevoli • UNI EN 14600 Porte e finestre apribili con caratte-
• Porte a ghigliottina ristiche di resistenza al fuoco e/o tenuta al fumo.
• Vetrate fisse Requisiti e classificazione
• UNI EN 14637 Accessori per serramenti - Sistemi
Norme UNI - UNI EN - UNI CEN/TS – UNI CEN/TR di uscita controllati elettricamente per assem-
• UNI EN 179 Accessori per serramenti - Dispositivi blaggi di porte a tenuta di fumo - Requisiti, me-
per uscite di emergenza azionati mediante mani- todi di prova, applicazione e manutenzione
glia a leva o piastra a spinta per l utilizzo sulle vie • prEN16034 Porte pedonali, porte da garage com-
di fuga - Requisiti e metodi di prova merciali industriali e finestre. Norma di prodotto,
• UNI EN 1125 Accessori per serramenti - Dispositi- caratteristiche prestazionali. Resistenza al fuoco
vi per le uscite antipanico azionati mediante una e / o controllo del fumo
barra orizzontale per l utilizzo sulle vie di esodo
- Requisiti e metodi di prova IL CONTROLLO PERIODICO E LA MANUTENZIONE
• UNI EN 1154 Accessori per serramenti - Dispositi- DELLE PORTE TAGLIAFUOCO
vi di chiusura controllata delle porte - Requisiti e Il controllo periodico e la manutenzione non si limi-
metodi di prova tano alla sola “prova di funzionamento della chiusu-
• UNI EN 1155 Accessori per serramenti - Disposi- ra”, come spesso in molti casi avviene, ma mirano alla
tivi elettromagnetici fermo-porta per porte gire- conservazione del suo stato iniziale.
voli - Requisiti e metodi di prova La frequenza con cui le norme insistono sulla figu-
• UNI EN 1158 Accessori per serramenti - Dispositi- ra professionale del manutentore, che a vario titolo
vi per il coordinamento della sequenza di chiusu- definiscono “qualificato”, “competente e qualificato”,
ra delle porte - Requisiti e metodi di prova “competente e formato”, non lasciano dubbi sul tipo
• UNI EN 1634-1 Prove di resistenza al fuoco e di di preparazione che deve avere.
controllo della dispersione del fumo per porte Chiaramente un buon Manutentore “costa”, ma le sue
e sistemi di chiusura, finestre apribili e loro ac- capacità saranno tali da consentire la risoluzione di
cessori costruttivi - Parte 1: Prove di resistenza al tutte le situazioni critiche che incontrerà sul suo per-
fuoco per porte e sistemi di chiusura e finestre corso.
apribili Una corretta manutenzione non solo garantirà l’effi-
• UNI EN 1634-2 Prove di resistenza al fuoco e di cienza della chiusura, ma sarà in grado di far conser-
controllo della dispersione del fumo per porte, vare nel tempo le caratteristiche iniziali degli accesso-
sistemi di chiusura, finestre apribili e loro compo- ri che la corredano.
nenti costruttivi - Parte 2: Prove di resistenza per La corretta manutenzione di una porta tagliafuoco ad

18 LINEE GUIDA
PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA

un battente non può essere effettuata in meno di 20 NOTA Qualora i documenti a corredo della porta non si-
minuti. ano disponibili, o siano parzialmente disponibili, la loro
predisposizione e/o aggiornamento è a cura del datore
LA MANUTENZIONE A REGOLA D’ARTE di lavoro o della persona dal lui preposta delegata.
La norma UNI 11473-1 descrive i requisiti per la ero-
gazione del servizio di posa in opera e manutenzione In funzione della presa in carico è opportuno predi-
periodica delle porte e finestre apribili resistenti al sporre un documento di sintesi dell’intervento che,
fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo, una volta compilato, costituirà il rapporto di inter-
la cui prestazione è stata provata inizialmente secon- vento.
do la UNI EN 1634 (varie parti), oppure la UNI 9723 Con la fase di presa in carico il tecnico manutentore,
Resistenza al fuoco di porte ed altri elementi di chiu- partendo dall’esame del sito, dovrebbe:
sura. Prove e criteri di classificazione (norma del 1990, • valutare lo stato delle porte installate;
sostituita dalla UNI EN 1634-1) oppure la Circolare • verificare la disponibilità del libretto d’uso e ma-
91/1961. Si applica alle porte resistenti al fuoco pur- nutenzione Acquisire le registrazioni degli inter-
ché identificate come tali tramite targhetta o tramite venti passati;
documenti esistenti, primariamente il “progetto di • verificare la conformità della posa in opera delle
prevenzione incendi approvato da VVF”. Si applica porte;
alle porte resistenti al fuoco poste sulle vie di fuga. • verificare l’integrità e la tenuta dei sistemi di fis-
saggio, la stabilità della porta nel suo complesso;
La norma UNI 11473-1 è il riferimento per operare • verificare l’integrità della porta e degli accessori,
secondo la REGOLA DELL’ARTE, nella norma vengono e che non siano state apportate modifiche non
affrontate tematiche quali: previste dal produttore.
• gli operatori in gioco e il loro ruolo,
• le caratteristiche delle porte e loro componenti Una corretta presa in carico rappresenta un passag-
e materiali per la posa in opera e manutenzione, gio essenziale e cruciale per lo svolgimento delle
• la posa in opera di porte resistenti al fuoco, con attività di manutenzione, a tutela del futuro operato
approfondimento delle fasi e delle modalità ope- dell’azienda di manutenzione.
rative,
• l’attività di manutenzione, con approfondimento OPERAZIONI CONNESSE ALLA SORVEGLIANZA
delle diverse tipologie di controllo, in funzione La sorveglianza consiste in un controllo visivo atto a
delle diverse periodicità, verificare che le porte tagliafuoco siano nelle norma-
• le corrette modalità di sostituzione dei compo- li condizioni operative, siano facilmente accessibili
nenti, e non presentino danni materiali accertabili tramite
• la documentazione a corredo della posa in opera esame visivo. La sorveglianza può essere effettuata
e della manutenzione. dal personale normalmente presente nelle aree pro-

PRESA IN CARICO DELLA PORTA

ATTIVITA’ PERIODICITA’ COMPETENZA


Presa in Carico Non applicabile Azienda specializzata

Persona responsabile (Utente)


Secondo il piano di manutenzione redatto dalla
Sorveglianza (anche tramite l’ausilio di personale
persona responsabile in funzione del rischio (DVR)
adeguatamente informato)

Controllo periodico Semestrale (entro la fine del mese di competenza) Azienda specializzata

Manutenzione ordinaria Occasionale in caso di lievi anomalie riscontrate Azienda specializzata

Manutenzione straordinaria Occasionale in caso di non conformità rilevate Azienda specializzata

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 19
PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA

tette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni. - Verifica valore corretto della coppia di attrito
Verificare ad esempio che le porte tagliafuoco: - Verifica che l’asse delle cerniere sia verticale
• abbiano il sistema di apertura della porta funzio- • Verifica dispositivi di apertura
nante; - Verifica lubrificazione scrocco e serratura e fissaggio
• non siano danneggiate e che le guarnizioni siano - Verifica valore corretto della forza di riaggancio del-
integre; lo scrocco della serratura
• chiudano regolarmente (la porta non deve es- - Verifica forza e coppia di sgancio del dispositivo an-
sere piegata, non devono essere presenti fori o tipanico o di emergenza (maniglione)
fessure, …); - Verifica forza e coppia di sgancio del dispositivo di
• ruotino liberamente e, in presenza del dispostivi emergenza (maniglia)
di autochiusura questo operi effettivamente; - Verifica forza e coppia di sgancio del dispositivo di
• se munite di dispositivo di chiusura automatico emergenza (piastra a spinta)
(elettromagnete), abbiano dispositivi efficienti. • Verifica facilità di manovra
• Verifica integrità e scorrevolezza
OPERAZIONI CONNESSE AL CONTROLLO - Verifica integrità e scorrevolezza di carrelli, perni, pu-
PERIODICO legge, cavi, catene, contrappesi ecc..
Il controllo periodico, effettuato da PERSONA COM- - Verifica corretta lubrificazione
PETENTE, consiste in una serie di operazioni atte a - Verifica chiusura (riaggancio) e corretta velocità di
verificare la completa e corretta funzionalità della chiusura
porta tagliafuoco, nelle normali condizioni esistenti • Verifica dispositivi di auto-chiusura
nell’ambiente in cui è installata. - Verifica lubrificazione chiudiporta aereo
Le operazioni da eseguirsi durante il controllo perio- - Verifica condizioni braccio chiudiporta
dico sono descritte al punto 7.7 della UNI 11473-1 - Verifica eventuali perdite di olio su corpo chiudiporta
• Verifica presenza targhetta (marchio di conformi- - Verifica allineamento ante e telaio con chiudiporta
tà) apposto dal produttore a pavimento
• Verifica presenza di ritegni impropri - Verifica che la boccola del perno del chiudiporta
• Verifica guarnizioni funzioni correttamente
- presenza di danneggiamenti, integrità e modifiche - Controllo funzionamento corretto della valvola di
- verifica fissaggio sicuro a porta e telaio regolazione di velocità di chiusura
- presenza di verniciatura - Verifica tempi di chiusura
• Verifica fissaggi - Verifica corretta chiusura (prova azionamento ad an-
- verifica continuità e solidità dell’ancoraggio al sup- golo minimo)
porto murario • Verifica corretto funzionamento del coordinato-
- verifica dei piani verticali e orizzontali di posa delle re di chiusura
parti mobili • Verifica dei dispositivi di ritegno (elettromagneti
- verifica presenza di giochi tra porta e telaio o elementi termosensibili)
- verifica di giochi tra le ante - Verifica corretto fissaggio e lubrificazione
- verifica dei giochi dei labirinti dei portoni scorrevoli - Verifica buono stato del cavo di alimentazione
• Verifica integrità costruttiva - Verifica tensione di alimentazione
- presenza di forature, ammaccature, distorsioni, cor- - Verifica potenza assorbita
rosioni, spaccature, cedimenti - Verifica presenza di sgancio manuale elettromagnete
- verifica fessurazioni, opacizzazioni, incrinature, sca- - Verificare che l’ancora ed il magnete non siano os-
gliature dei vetri sidati
- Verifica altre manomissioni che alterino la costruzio-
ne iniziale Una volta terminato il controllo, il tecnico è tenuto
• Verifica cerniere alla compilazione del rapporto di intervento e all’ag-
- Verifica integrità, corretta lubrificazione, fissaggio e giornamento del cartellino di manutenzione.
funzionamento cerniere

20 LINEE GUIDA
PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA

OPERAZIONI CONNESSE ALLA MANUTEZIONE Sul cartellino deve essere obbligatoriamente ripor-
ORDINARIA tato:
La manutenzione ordinaria è effettuata da PERSONA • nome del manutentore e firma dell’addetto;
COMPETENTE, ed è una operazione che si attua in • data dalla verifica e/o intervento a seguito del
loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente. Essa quale è stato applicato.
si limita a riparazioni di lieve entità, che comportano
l’impiego di minuterie e materiali di consumo di uso LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO
corrente, o la sostituzione di parti di modesto valore IN GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
espressamente previste. In pratica consiste in una se- DI MANUTENZIONE
rie di operazioni atte a eliminare le anomalie di mo- Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
desta entità riscontrate nella porta tagliafuoco, tale attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
operazione può essere effettuata anche durante la cessarie per una corretta manutenzione.
visita di controllo periodico.
Successivamente il tecnico è chiamato a verificare la • Set di cacciaviti per viti con intaglio dritto e per
piena funzionalità dalla porta, sia in apertura sia in viti con intaglio a croce
chiusura, per la qual cosa è necessario testare gli ac- • Set di chiavi per viti con testa cava ad esagono
cessori specifici (cerniere, dispositivi di apertura, co- incassato
ordinatore della sequenza di chiusura, dispositivi di • Set di chiavi inglesi
auto-chiusura, dispositivi di ritegno) • Attrezzi per il caricamento delle molle delle cer-
niere a molla
Terminata la manutenzione, il tecnico è tenuto alla • Filo a piombo lungo ~ 2 m o livella a raggi laser
compilazione del rapporto di intervento. (proiettore di due raggi laser ortogonali con livel-
lamento automatico dei raggi entro un errore di
OPERAZIONI CONNESSE ALLA MANUTEZIONE orizzontalità del piano di appoggio di ± 4°)
STRAORDINARIA • Dinamometro con fondo scala uguale o maggio-
La manutenzione straordinaria, effettuata da PER- re di 200 N e precisione uguale o maggiore di ±
SONA COMPETENTE, consiste in un intervento che 0,5 % della lettura ±2 cifre
non può essere eseguito in loco o che, pur essendo • Metro e calibro
eseguito in loco, richieda mezzi di particolare impor- • Cronometro
tanza, o attrezzature o strumenti particolari, o che • Lubrificante WD-40 od equivalente
comporti sostituzioni di intere parti di impianto o la • Disossidante, tipo Svitol o equivalente
completa revisione e sostituzione di apparecchi per • Pedale ‘alzaporta’ o attrezzo equivalente
i quali non sia possibile o conveniente la riparazione. • Tester.
Terminata la manutenzione, il tecnico è tenuto alla
compilazione del rapporto di intervento e, se del
caso, al rilascio di una nuova dichiarazione di corretta
installazione.

CARTELLINO DI MANUTENZIONE
Il cartellino di manutenzione deve essere apposto
dalla società incaricata di effettuare il servizio di ma-
nutenzione. Ogni porta in esercizio deve essere dota-
ta di cartellino di manutenzione. Quando si effettua
per la prima volta il controllo iniziale, se presente il
cartellino del precedente manutentore deve essere
rimosso e sostituito con quello della società incarica-
ta di effettuare il servizio di manutenzione.

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI DELLE RETI DI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 21
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
AZIENDE SICUREZZA E ANTINCENDIO

FEDERATA

FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI


DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE

via A. Scarsellini 13 - 20161 Milano


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