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Il Regno d'Italia

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Regno


d'Italia (1861-1946) e Storia d'Italia (1861-oggi).
Grande stemma del Regno d'Italia dal 27 novembre 1890 al 27 marzo 1927

Al Regno d'Italia vengono quindi annessi il Veneto, al termine della terza guerra
d'indipendenza e, dopo la presa di Roma, che nel 1871 diviene capitale d'Italia, il
Lazio. Gi� nei primi anni dopo la riunificazione d'Italia le forti disparit�
socioeconomiche fra il settentrione e il meridione del paese determinano
l'insorgere della questione meridionale legata al brigantaggio, fenomeno da cui
emersero temuti capibanda come Carmine Crocco, Luigi Alonzi e Pasquale Romano.[45]

A Vittorio Emanuele II succedono Umberto I (1878-1900), ucciso a Monza


dall'anarchico Gaetano Bresci, e Vittorio Emanuele III (1900-1946); gli anni a
cavallo del secolo vedono l'Italia impegnata in una serie di guerre di espansione
coloniale in Somalia, Eritrea e Libia mentre il periodo prebellico, dominato dalla
figura di Giovanni Giolitti, � caratterizzato dalla modernizzazione economica,
industriale e politico-culturale della societ� italiana.

Durante la grande guerra l'Italia, inizialmente neutrale, a seguito della stipula


di un trattato segreto che le accorda cospicui compensi territoriali, si allea alla
triplice intesa contro gli Imperi centrali. Dopo due anni di guerra di trincea, il
24 ottobre 1917 l'esercito italiano, subita la disfatta di Caporetto, si
riorganizza e contrattacca sulla linea del Piave pervenendo, sotto il comando di
Armando Diaz e con l'apporto di giovani leve, alla vittoria finale nella battaglia
di Vittorio Veneto (4 novembre).

Vinta la guerra, l'Italia completa la riunificazione nazionale acquisendo il


Trentino-Alto Adige, la Venezia Giulia, l'Istria e alcuni territori del Friuli
ancora irredenti, ma non ottenendo la cessione di tutti i territori promessi col
patto di Londra, vede diffondersi l'insoddisfazione per la cosiddetta vittoria
mutilata.

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