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La regione geografica italiana viene unita politicamente per la prima volta con la

Repubblica romana (509-27 a.C.), ma il carattere imperiale delle conquiste


effettuate nei secoli seguenti da Roma snatura il carattere nazionale che questa
regione stava acquisendo sul finire del I secolo a.C.[26]

Giunta all'apice dello sviluppo politico, economico e sociale, Roma imperiale, con
la sua organizzazione socio-politica, lascia un segno indelebile nella storia
dell'umanit�. In tutti i territori dell'impero, i Romani costruiscono citt�,
strade, ponti, acquedotti e fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di
civilt� e al contempo integrando le popolazioni e civilt� assoggettate, in un
processo cos� profondo che per secoli, ancora dopo la fine dell'impero, queste
genti continueranno a definirsi romane. La civilt� nata sulle rive del Tevere,
cresciuta in epoca repubblicana e infine sviluppatasi in et� imperiale, � alla base
dell'attuale civilt� occidentale.

Dei confini dell'Italia parlava gi� Antioco di Siracusa (V secolo a.C.) nella sua
opera Sull'Italia.[27] Egli andava a identificarla con l'antica Enotria,
estendendosi dallo stretto di Sicilia, fino al golfo di Taranto e al golfo di
Posidonia.[28] In seguito, con la conquista romana dei secoli successivi, il
termine Italia venne identificato con i territori compresi fino alle Alpi, inclusa
la Liguria (fino al fiume Varo) e l'Istria fino a Pola.[28] Di fatto tutti i suoi
abitanti furono considerati Italici e Romani.[28]

L'Impero romano d'Occidente cade nel 476 quando Odoacre, ultimo di una schiera di
condottieri germanici che nel periodo di decadenza dell'Impero romano d'Occidente
avevano condotto le proprie orde in territorio italico, depone l'ultimo imperatore
d'Occidente, Romolo Augusto.[29

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