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© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Indice degli argomenti
Introduzione
1
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – conoscenze tecniche e metodologiche
Progetto Gestione dell’integrazione di progetto
Project Management
A – Conoscenze di
Gestione dell’ambito e dei deliverable di
B – Conoscenze
metodologiche
Strutture organizzative e progetti progetto
tecniche e
contesto
Gestione dei tempi di progetto
Program e Portfolio Management
Elementi di conoscenza
Governance dei progetti Gestione delle risorse di progetto
Processi di PM Gestione contrattualistica e acquisti di
Avvio C – Conoscenze progetto
Contesto e gestione stakeholder Team working e team building Valutazione dell’avanzamento di progetto
Fasi del progetto (ciclo di vita) Negoziazione Gestione delle informazioni e della
documentazione di progetto
Criteri di successo del progetto Conflitti e crisi
Gestione della qualità di progetto
Strategia di progetto, requisiti ed obiettivi Problem solving
Modelli di maturità di PM
2
Criteri di valutazione del progetto © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gestione dell’integrazione di progetto 1/3
B.01 GESTIONE DELLA INTEGRAZIONE DI PROGETTO
3
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Gestione dell’integrazione di progetto 2/3
B.01 GESTIONE DELLA INTEGRAZIONE DI PROGETTO
4
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gestione dell’integrazione di progetto 3/3
B.01 GESTIONE DELLA INTEGRAZIONE DI PROGETTO
INTEGRAZIONE
costi, qualità) fa sì che solo Qualità
Risorse umane
dallo sforzo di integrazione
Comunicazioni
possa scaturire un piano di
Rischi
progetto coerente, integrato
Forniture
e ottimizzato. Stakeholder
5
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Gestione dell’ambito e dei deliverable di progetto
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
6
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Deliverable di progetto 1/2
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
7
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Deliverable di progetto 2/2
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
➢ finali o intermedi
➢ dettagliati (rivolti a chi realizza il lavoro) o sintetici (ad es. quelli rivolti
al controllo direzionale o oggetto di contratti stipulati con ditte esterne,
purché siano precisi nei contenuti e nei risultati attesi).
8
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Descrizione dell’ambito 1/2
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
9
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Descrizione dell’ambito 2/2
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
10
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WBS (work breakdown structure)
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
11
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WBS e work package 1/2
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
12
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
WBS e work package 2/2
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
13
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WBS: le logiche
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
Nella pratica, più criteri si accomunano nella definizione di una stessa WBS,
a diversi livelli di dettaglio.
14
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Preparazione della WBS ottimale 1/2
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
15
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Preparazione della WBS ottimale 2/2
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
➢ un unico responsabile
➢ un unico portafoglio
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WBS – scomposizione per processo
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
20 Work Package
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Descrizione dei work package
B.02 GESTIONE DELL’AMBITO E DEI DELIVERABLE DI PROGETTO
➢ input e output – quali sono gli input e quali sono gli output finali?
19
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Gestione dei tempi di progetto 2/7
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
➢ le milestone, il Gantt
20
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Gestione dei tempi di progetto 3/7
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
21
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Gestione dei tempi di progetto 4/7
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
22
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Gestione dei tempi di progetto 5/7
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
23
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Gestione dei tempi di progetto 6/7
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
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Gestione dei tempi di progetto 7/7
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
La gestione dei tempi di progetto si realizza attraverso i seguenti processi di project management :
Identificazione e
Stima delle durate delle Programmazione temporale
sequenzializzazione delle Controllo dei tempi
attività (schedulazione) delle attività
attività di progetto
➢ identificazione delle ➢ stima della durata ➢
➢ schedulazione delle attività (Pert, monitoraggio delle date
attività (activity checklist) temporale delle attività CPM, CCM) effettive di inizio e fine
➢ individuazione dei legami ➢ stima delle risorse ➢ individuazione delle date di inizio delle attività
logici tra le attività e necessarie per eseguire e fine di ogni singola attività ➢ controllo dello stato di
disegno del reticolo logico ogni attività ➢ individuazione del percorso avanzamento di ogni
di progetto. ➢ stima dei tipi, livelli e critico singola attività e del
quantità delle risorse ➢ individuazione della durata totale progetto generale
necessarie a eseguire le e delle date di inizio e di fine ➢ aggiornamento del piano
attività. dell'intero progetto in funzione dello stato di
➢ calcolo dei margini di avanzamento lavori e di
scorrimento (float o slack) di altre condizioni, nonché di
ciascuna attività vincoli/opportunità.
➢ elaborazione di un diagramma di
Gantt (basato sulle milestone)
➢ eventuale ottimizzazione
(livellamento risorse)
➢ definizione della baseline
temporale. 25
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Attività e scheduling
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
26
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Attività e scheduling – esempio di reticolo
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
A B C D2 E F G
D3
27
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Reticoli di programmazione e grafi aciclici 1/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
28
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Reticoli di programmazione e grafi aciclici 2/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
➢ AON (Activity On Node), nei quali le attività sono rappresentate sui nodi,
ed in cui gli archi rappresentano relazioni di dipendenza e vincoli fra
attività, e le frecce indicano le dipendenze. Questi diagrammi sono anche
detti diagrammi di precedenza, e sono oggi i più usati.
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© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Tipi di reticolo
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
30
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Schedulazione dei tempi
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
31
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Strumenti per la schedulazione 1/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
La schedulazione dei tempi può far uso di tecniche reticolari basate sulla
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Strumenti per la schedulazione 2/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
➢ le analisi what-if.
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Strumenti per la pianificazione dei tempi
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
Tecnica di diagramma
lineare
GANTT (conosciuto anche come
barchart, diagramma a barre,
piano dei lavori, programma dei
lavori, schedula...) Attività 1
Attività 2
Attività 3
Attività 4
Attività 5
Tecniche reticolari
➢ PERT (Program Evaluation & Review
Technique)
➢ CPM (Critical Path Method)
➢ CCM (Critical Chain Method)
34
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Metodo Gantt
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
Attività 1
Attività 2
Attività 3
Attività 4
Attività 5
35
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Tecniche reticolari 1/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
36
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Tecniche reticolari 2/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
37
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Definizione di reticolo
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
Eventi Legami
38
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Legami
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
A A
A B
A B B B Inizio -
Fine - Inizio
Fi
Inizio - Inizio Fine - Fine
n
e
Fine – Inizio (F-I) Inizio – Inizio (I-I) Fine – Fine (F-F) Inizio - Fine (I-F)
B non può iniziare se B non può iniziare B non può finire se B non può finire se
non è finita A se non è iniziata A non è finita A non è iniziata A
39
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Legami : ritardi (lag) e anticipi (lead)
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
Ogni legame può avere una durata. Una durata positiva è un ritardo, una
durata negativa è un anticipo.
Ritardo e anticipo possono essere associati ad un calendario.
Durata legame Legame FINE - INIZIO Durata legame Legame INIZIO - INIZIO
0 giorni 0 giorni
2 giorni 2 giorni
(ritardo) (ritardo)
-1 giorno -1 giorno
(anticipo) (anticipo)
0 giorni 0 giorni
2 giorni 2 giorni
(ritardo) (ritardo)
-1 giorno -1 giorno
(anticipo) (anticipo)
41
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Metodo PERT 1/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
Introdotto alla fine deli anni ’50 per progetti innovativi o di grande durata
(esempio: progetti di ricerca, programmi spaziali), tiene conto
dell’incertezza della durata delle attività, utilizzando metodi probabilistici.
42
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Metodo PERT 2/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
43
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Metodo CPM 1/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
44
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Metodo CPM 2/2
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
Legenda
Attività
Eventi
Legami
Attività critica
45
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Metodo CCM (Critical Chain Method)
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
46
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Confronto fra i metodi CPM e CCM
B.03 GESTIONE DEI TEMPI DI PROGETTO
CPM
Pro:
➢ aiuta nella pianificazione e nel controllo del progetto
➢ utile per l’analisi trade-off e per l’analisi costi-benefici
➢ riduce i rischi di progetto.
Contro:
➢ non considera la disponibilità delle risorse
➢ poca efficienza nell’uso degli ammortizzatori
➢ poca attenzione alle attività sul percorso critico
➢ carattere deterministico.
CCM
Pro:
➢ aiuta nella pianificazione e nel controllo del progetto
➢ considera la durata delle singole lavorazioni al netto del tempo di sicurezza
➢ considera la disponibilità delle risorse.
Contro: 47
➢ rende critiche anche attività
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che potrebbero non esserlo
Gestione delle risorse di progetto
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
48
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OBS (Organizational Breakdown Structure)
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
49
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RAM (Responsibility Assignment Matrix)
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
50
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Matrice delle responsabilità (RAM – RACI)
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
(WBS)
Matrice di responsabilità
(RAM= Responsibility Assignment Matrix)
(OBS)
R
A
C
R
52
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Gestione delle risorse di progetto 2/2
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
53
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Passi operativi della pianificazione delle risorse
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
I passi da seguire per effettuare una corretta pianificazione delle risorse sono:
54
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Pianificazione delle risorse 1/5
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
Q.tà
Durata
risorsa
A 7 sett. 1
B 4 sett. 1
C 4 sett. 1
D 4 sett. 1
3,5
3
2,5
2 Richiesta
1,5
1
0,5
0
1° sett 2° sett 3° sett 4° sett 5° sett 6° sett 7° sett 8° sett 9° sett 10° sett 11° sett 12° sett
55
© ISIPM 2016
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Pianificazione delle risorse 2/5
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
➢ periodo;
1,5 Disponibilità
0,5
0
1° sett 2° sett 3° sett 4° sett 5° sett 6° sett 7° sett 8° sett 9° sett 10° sett 11° sett 12° sett
56
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Pianificazione delle risorse 3/5
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
Q.tà
Durata
risorsa
A 7 sett. 1
B 4 sett. 1
C 4 sett. 1
D 4 sett. 1
3,5 Sovraccarico
3 Sottocarico
2,5
Disponibilità
2
Richiesta
1,5
1
Sovraccarico
0,5 Sottocarico
0
1° sett 2° sett 3° sett 4° sett 5° sett 6° sett 7° sett 8° sett 9° sett 10° sett 11° sett 12° sett
57
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Pianificazione delle risorse 4/5
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
A 7 sett. 1
B 4 sett. 1
C 4 sett. 1
D 4 sett. 1
3,5 Sovraccarico
3 Sottocarico
2,5
Disponibilità
2
Richiesta
1,5
1
Sovraccarico
0,5 Sottocarico
0
1° sett 2° sett 3° sett 4° sett 5° sett 6° sett 7° sett 8° sett 9° sett 10° sett 11° sett 12° sett
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Pianificazione delle risorse 5/5
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
Q.tà
Durata
risorsa
A 7 sett. 1
B 4 sett. 1
C 4 sett. 1
D 4 sett. 1
3,5
3
2,5
Disponibilità
2
Richiesta
1,5
1
Sovraccarico
0,5 Sottocarico
0
1° sett 2° sett 3° sett 4° sett 5° sett 6° sett 7° sett 8° sett 9° sett 10° sett 11° sett 12° sett
59
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Metodi di gestione del trad off tempi / risorse
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
Durante la redazione del piano dei tempi e delle risorse, nel caso di vincoli
temporali stringenti alla realizzazione del progetto (o di sue attività), è
possibile comprimere i tempi di esecuzione delle attività, attraverso le
tecniche di:
60
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Metodo fast tracking 1/2
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
61
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Metodo fast tracking 2/2
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
Una buona norma è iniziare a portare avanti due attività solo quando
almeno la prima è conclusa al 65%, affinché il livello di rischio di eventuali
modifiche sia accettabile.
62
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Metodo del crashing 1/2
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
63
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Metodo del crashing 2/2
B.04 GESTIONE DEI RISORSE DI PROGETTO
➢ su attività critiche
64
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gestione contrattualistica e acquisti di progetto 1/2
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
65
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gestione contrattualistica e acquisti di progetto 2/2
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
66
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Ciclo di vita del contratto
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
La gestione del ciclo di vita del contratto si articola nelle seguenti fasi:
67
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Contratti e gare 1/2
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
68
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Contratti e gare 2/2
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
70
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Contratto 2/2
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUIST
➢ un tempo di fornitura
71
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Tipologie di contratto 1/4
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
72
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Tipologie di contratto 2/4
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
73
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Tipologie di contratto 3/4
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
Rischio
Min Compratore Max
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Tipologie di contratto 4/4
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
75
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Amministrazione e chiusura del contratto 1/2
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
76
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Amministrazione e chiusura del contratto 2/2
B.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
77
© ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Ruolo del project manager nella contrattualistica 1/2
.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
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Ruolo del project manager nella contrattualistica 2/2
.05 GESTIONE CONTRATTUALISTICA E ACQUISTI
79
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Gestione dei rischi di progetto 1/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
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Gestione dei rischi di progetto 2/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
81
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Processi di gestione dei rischi 1/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
82
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Processi di gestione dei rischi 2/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
83
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Identificazione dei rischi
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
84
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Analisi dei rischi
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
85
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Probabilità e impatto derivante dal rischio (esempio)
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
Probabilità:
Impatto:
➢ zero: non c’è alcun impatto associato al rischio, ovvero non c’è un vero rischio
➢ basso: l’impatto sul progetto è trascurabile, e comunque questo livello dovrebbe essere
notificato al committente e/o allo sponsor
➢ medio: l’impatto sul progetto non è trascurabile, e potrebbe causare il mancato rispetto dei 86
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Livello del rischio
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
Alto
rischio corrispondente.
Rischio
PROBABILITA’
Ad esempio, una probabilità media
associata ad un impatto alto Alto
Medio
determina un livello di rischio alto. Rischio
Medio
Il livello di rischio può anche Rischio
determinarsi in termini di: Basso
Basso
➢ potenziale danno D = P x I se il
rischio è negativo
➢ potenziale beneficio B = P x I se il
rischio è positivo Basso Medio Alto
IMPATTO
87
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Monitoraggio e controllo dei rischi 1/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
88
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Monitoraggio e controllo dei rischi 2/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
89
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Azioni preventive 1/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
➢ che sono condotte prima che il rischio si manifesti, e che sono finalizzate
alla riduzione del livello di rischio
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Azioni preventive 2/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
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Azioni correttive 1/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
➢ che sono pianificate dal project manager, e che sono da attuare nel caso in
cui il rischio si manifesti, e questo nei casi di tutti quei rischi che non si
ritiene opportuno di affrontare in maniera preventiva
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Azioni correttive 2/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
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Esempi di livello di rischio e di tipi di risposte
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
Rischio medio: impatto relativo sui costi, sui tempi o sulla qualità. È
necessario prevedere un'azione correttiva, da mettere in atto nel momento
in cui il rischio si dovesse manifestare, così come è necessaria anche una
certa attenzione da parte del management.
Rischio basso: impatto minimo sui costi, sui tempi o sulla qualità. È
necessaria solo una normale supervisione
94
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Pianificazione delle risposte per rischi negativi 1/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
➢ elusione dei rischi: “Non accetto questa opzione a causa dei risultati
potenzialmente sfavorevoli. Cambierò la soluzione tecnica per evitare il
problema o cambierò i requisiti che portano al problema”. Azione che
interviene tipicamente sulla causa ed elimina la probabilità di accadimento
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Pianificazione delle risposte per rischi negativi 2/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
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Pianificazione delle risposte per rischi positivi 1/2
B.06 GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO
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Gestione dei costi di progetto
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
La gestione dei costi di un progetto consiste nella stima dei costi previsti
per ciascun elemento, anche nella loro distribuzione temporale, e nel
successivo controllo basato sul confronto dei valori stimati rispetto ai valori
effettivi, in modo da analizzare gli scostamenti rispetto alle stime, e valutare
i costi a finire.
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Tipologie dei costi
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
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0
Stima dei costi 1/2
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
La stima dei costi può essere effettuata a vari livelli (per work package, per
attività, ecc.) e con dettagli via via maggiori
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Budget e riserve
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
sponsor
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Gestione finanziaria del progetto 1/2
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
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Gestione finanziaria del progetto 2/2
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
per cassa.
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Budget di progetto 1/2
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
La stima del costo totale del progetto, detto anche Budget At Completion (BAC) –
budget al completamento si calcola come somma dei costi di tutte le attività e dei costi
indiretti associati al progetto.
Esempio:
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Budget di progetto 2/2
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
La stima della distribuzione temporale dei costi di progetto si calcola distribuendo nel
tempo i costi delle attività di progetto e rappresenta l’insieme delle previsioni dei costi di
progetto nel tempo.
BAC = € 80.000
PV2 = € 66.000
PV1 = € 27.000
s
t
i
co
tempo T1 T2
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Ricavi di progetto
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
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Ricavi di progetto (esempio)
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
Milestone con pagamento: MP1= € 10.000; MP2= € 10.000; MP3= €30.000; MP4= €18.000
Milestone Saldo = €18.000
Totale ricavo = € 86.000
MS
RT = € 86.000
MP4
ricavi
MP2
R2 = € 20.000
MP1
R1 = € 10.000
T1
tempo
T2 T3 T4 Tf
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Cash flow di progetto 1/2
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
Disponibilità
Fabbisogno
T1 T2 T3 T4 tempo
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0
Cash flow di progetto 2/2
B.07 GESTIONE DEI COSTI DI PROGETTO
Disponibilità
Fabbisogno
T1 T2 T3 T4 tempo
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1
Gestione della configurazione delle modifiche
B.08 GESTIONE DELLA CONFIGURAZIONE E DELLE MODIFICHE DI PROGETTO
servizio, che sia risultato del progetto stesso, così da garantire che questi
fisiche.
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2
Controllo della configurazione 1/2
B.08 GESTIONE DELLA CONFIGURAZIONE E DELLE MODIFICHE DI PROGETTO
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3
Controllo della configurazione 2/2
B.08 GESTIONE DELLA CONFIGURAZIONE E DELLE MODIFICHE DI PROGETTO
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4
Change management (gestione delle modifiche) 1/2
B.08 GESTIONE DELLA CONFIGURAZIONE E DELLE MODIFICHE DI PROGETTO
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5
Change management (gestione delle modifiche) 2/2
B.08 GESTIONE DELLA CONFIGURAZIONE E DELLE MODIFICHE DI PROGETTO
11
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6
Valutazione dell’avanzamento
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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7
Metodo Earned Value 1/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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Varianze ed indici di performance 1/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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0
Varianze ed indici di performance 2/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
12
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1
Proiezioni
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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2
Metodo Earned Value: esempio 1/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
TIMENOW
(Data di avanzamento)
Se non si calcola l’Earned Value
Attivit Totale
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno
à budget
A Pianificato = 2.000 Effettivo = 1.750 2.000
B Pianificato = 1.500 Effettivo = 1.250 1.500
C Pianificato = 1.000 Effettivo = 1.250 2.000
Pianificato = Effettivo =
D 0 1.000
Totali al
Costo Pianificato (PV) = 4.500
timenow Scostamento AC-PV= -250 6.500
Costo Effettivo (AC) = 4.250
COSTO EFFETTIVO ALLA DATA INFERIORE AL BUDGET:
SITUAZIONE POSITIVA?
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Metodo Earned Value: esempio 2/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
TIMENOW
(Data di avanzamento)
Se si calcola l’Earned Value
Attivit Totale
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno
à budget
A 100 % 2.000
Pianificato = 2.000 Effettivo = 1.750
Earned = 2.000
B 33 % 1.500
Pianificato = 1.500 Effettivo = 1.250
Earned = 500
C 75 % 2.000
Pianificato = 1.000 Effettivo = 1.250
Earned = 1.500 Pianif.= Effet.= Earned =
D 0 1.000
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Metodo Earned Value: varianze e indici
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
Scostamento Scostamento
Indice di performance Indice di performance
costi (Cost tempi (Schedule
costi (Cost Performance tempi (Schedule
Variance) Variance)
Index) Performance Index)
CV = EV - AC SV = EV - PV
CPI = EV / AC SPI = EV / PV
Costi Timenow
BAC Budget
Totale
BAC - EV= Delta
Budget
PV = 4.500
SV = EV – PV SV AC = 4.250
CV = EV – AC CV
EV = 4.000 = Earned Value
Ritardo accumulato
T avanzamento T fine prevista
CPI = EV/AC
SPI = EV/PV
alla data Tempo
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Metodo Earned Value: interpretazione del grafico
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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Metodo Earned Value: stime a finire (a)
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
Rappresenta la stima del costo finale tenendo conto di quanto effettivamente speso
(AC) e del valore in termini di budget del lavoro realizzato (EV).
In pratica, si esplicita la somma tra il costo effettivo al timenow (AC) e la stima a finire
(ETC), quest’ultima calcolata come il lavoro rimanente calcolato al costo inizialmente
pianificato.
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Metodo Earned Value: stime a finire (b)
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
Rappresenta la stima del costo finale tenendo conto di quanto effettivamente speso
(AC), del valore in termini di budget del lavoro realizzato (EV) e della performance
economica (CPI).
In pratica, si esplicita la somma tra il costo effettivo al timenow (AC) e la stima a finire
(ETC), quest’ultima calcolata come la parte pianificata rimanente rispetto al realizzato
(BAC-EV), riparametrata secondo l’efficienza economica del progetto (CPI).
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Metodo Earned Value: stime a finire (c)
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
Rappresenta la stima del costo finale tenendo conto di quanto effettivamente speso
(AC), del valore in termini di budget del lavoro realizzato (EV), della performance
economica (CPI) e della performance di schedulazione (SPI).
In pratica, si esplicita la somma tra il costo effettivo al timenow (AC) e la stima a finire (ETC),
quest’ultima calcolata come la parte pianificata rimanente rispetto al realizzato (BAC-EV),
riparametrata secondo gli indici di efficienza sia dei costi (CPI) che di schedulazione (SPI).
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0
Metodo Earned Value: stime a finire 1/2
09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
I tre metodi (approcci) precedenti sono tutti applicabili per un dato progetto,
precoce nel caso in cui le previsioni EAC non rientrino nelle tolleranze
ammesse.
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Metodo Earned Value: stime a finire 2/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
Costi
Timenow
EAC (b) EAC
ETC = DB/CPI
BAC Budget
Totale BAC - EV= Delta
Budget AC
SV = EV – PV
CV
CV = EV – AC SV PV
EV
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Metodo Earned Value: le varianze 2/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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Metodo Earned Value: gli indici 1/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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5
Metodo Earned Value: gli indici 2/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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6
Metodo Earned Value: le previsioni 1/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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Metodo Earned Value: le previsioni 2/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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Percentuale di avanzamento
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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Metodo Earned Value: un approccio integrato
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
Con quale efficienza stiamo usando la risorsa “tempo”? Schedule Performance Index (SPI)
Con quale efficienza stiamo usando le risorse? Cost Performance Index (CPI)
A fine progetto, saremo sopra o sotto budget? Variance At Completion (VAC) = BAC-EAC
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1
Documentazione di avanzamento di progetto 1/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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Documentazione di avanzamento di progetto 2/2
B.09 GESTIONE DELL’AVANZAMENTO DI PROGETTO
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Gestione delle informazioni e della documentazione
B.10 GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO
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Informazioni di progetto e lesson learned 1/2
B.10 GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO
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Informazioni di progetto e lesson learned 2/2
B.10 GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO
Nel corso del progetto devono anche essere raccolte le lezioni apprese
(lesson learned), riguardanti gli aspetti tecnici, gestionali e di processo:
queste informazioni hanno una particolare importanza per il progetto e per il
successo dei progetti che seguiranno, contribuiscono a migliorare la maturità
delle organizzazioni riguardo al project management, in quanto consentono
di evitare di ripetere gli stessi errori, e dovrebbero opportunamente essere
organizzate in basi di conoscenza informatiche dei progetti, in modo da
essere disponibili per i gruppi di progetto.
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Gestione della qualità di progetto
B.11 GESTIONE DELLE QUALITA’ DI PROGETTO
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Processi di gestione della qualità 1/2
B.11 GESTIONE DELLE QUALITA’ DI PROGETTO
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Processi di gestione della qualità 2/2
B.11 GESTIONE DELLE QUALITA’ DI PROGETTO
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Principi della qualità di progetto 1/2
B.11 GESTIONE DELLE QUALITA’ DI PROGETTO
La norma UNI ISO 21500 “ Linee guida per la gestione dei progetti - project
management”, unitamente alla precedente norma UNI ISO 10006 " Linee
guida per la gestione della qualità dei progetti" , fornisce uno specifico
riferimento per la applicazione e la interpretazione della ISO 9001 nelle
organizzazioni che operano per progetti, nelle quali il risultato del progetto è
il prodotto/servizio da fornire al cliente.
La gestione della qualità del progetto deve essere eseguita in accordo con
quanto previsto dal sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) adottato dalla
organizzazione, con opportuno ‘tailoring’ o con altre norme e standard
specificati per il progetto specifico.
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0
Principi della qualità di progetto 2/2
B.11 GESTIONE DELLE QUALITA’ DI PROGETTO
La gestione della qualità del progetto riguarda sia la gestione del progetto
(processi di project management) che la gestione della qualità del
prodotto/servizio del progetto: mentre la gestione della qualità del progetto
si applica a tutti i progetti, le misurazione e le tecniche relative alla qualità
del prodotto sono specifiche di un determinato tipo di prodotto, a sua volta
oggetto di realizzazione del progetto.
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1
Standard e normative 1/2
B.12 STANDARD E NORMATIVE
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Standard e normative 2/2
B.12 STANDARD E NORMATIVE
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Norma UNI ISO 21500:2013 1/2
B.12 STANDARD E NORMATIVE
La norma UNI ISO 21500:2013 - Linee Guida per la gestione dei progetti
(project management) descrive le linee guida e gli standard di project
management applicabili in ogni tipo di organizzazione ed a qualsiasi tipo di
progetto, di qualunque complessità, dimensione e durata.
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Norma UNI ISO 21500:2013 2/2
B.12 STANDARD E NORMATIVE
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