il programma del convegno a rischio no-vax" : online dei universitari contro l'appuntamento organizzato dall'ordine a Roma per il 2 marzo. "Si rischia la diffusione di messaggi distorti e pseudoscientifici" I DIRETTORI dei dipartimenti di biologia delle più importanti università italiane hanno lanciato una petizione sulla piattaforma change.org rivolto al loro ordine professionale "Per una corretta informazione scientifica". E' solo l'ultima delle prese di posizioni contrarie al convegno previsto per il 2 marzo in cui l'ordine celebra il suo cinquantennale invitando una serie di relatori notoriamente su posizioni contrarie alle vaccinazioni.A sollevare il caso era stato , epidemiologo dell'università di Pisa. "Negli ultimi giorni - è scritto nell'appello dei biologi di cuniversità come la Sapienza, Padova, Milano, Pisa, Pavia, Bologna, Urbino, Firenze - molti esponenti della comunità scientifica italiana sentono di dover levare pubblicamente le proprie voci di dissenso a quanto sta accadendo. Sebbene il titolo del convegno non richiami espressamente il tema dei vaccini, il programma prevede relatori le cui pericolose posizioni contro i vaccini non solo non hanno trovato conferma ma sono addirittura state apertamente confutate dalla comunità scientifica. Tra questi, che, dopo aver meritato il Premio Nobel per la scoperta del virus dell'HIV, sostiene oggi la correlazione tra vaccini e sviluppo dell'autismo, sconfessata ripetutamente dalla comunità scientifica. Il fatto è estremamente grave perché l'evento rischia di trasmettere come "nuove frontiere della biologia" idee e teorie prive di alcuna credibilità e solidità scientifica, avvalorando così indirettamente messaggi distorti e pseudoscientifici. E' grave altresì che questo avvenga in un contesto ufficiale. Ordine dei Biologi, istituito con la Legge 396/67, è infatti responsabile della tutela del titolo professionale attraverso la vigilanza della buona condotta scientifica e professionale dei propri membri, nel rispetto delle regole condivise dalla comunità scientifica. E' grave infine anche perché attraversiamo un momento di intenso dibattito politico, di forte attenzione e sensibilità dell'opinione pubblica verso tematiche medicalmente e socialmente molto rilevanti, circa le quali l’ordine dei biologi ha il dovere di vigilare affinché non si alimenti confusione o false interpretazioni".Il presidente dell'ordine dei biologi è il senatore di Ala Vincenzo D'Anna, che si è schierato duramente e apertamente, durante i lavori parlamentari, contro la legge sull'obbligo vaccinale. D'Anna nei giorni scorsi aveva detto che in programma c'era anche Giovanni Rezza, responsabile delle malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, per sottolineare come le posizioni fossero plurali. Il ricercato in realtà ha fatto sapere, attraverso lo stesso Istituto, di non aver intenzione di partecipare. "Noi siamo a chiedere con forza che il convegno celebrativo si tenga, ma solo dopo un'attenta revisione dell'attuale programma, che escluda opinioni e teorie che non hanno alcun supporto scientifico", dicono i capi dipartimento di biologia. Contro il convegno si era alzata anche la voce del Mario Negri di Milano: "I biologi e il personale scientifico del IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, diretto dal Professor Silvio Garattini, esprimono forte disapprovazione per la decisione del Presidente dell’Ordine dei Biologi di celebrare i 50 anni di attività con un convegno no vax a cui partecipano tutti gli oppositori delle vaccinazioni. È un insulto a tutti i biologi italiani che lavorano ogni giorno per migliorare la salute delle persone e della collettività".